domenica 25 novembre 2012

Questo blog nasce dall'esigenza di preparare un futuro ("migliore"? Vogliamo essere ottimisti?) per la democrazia. E fin qui, sembrerebbe quasi che non ci sia nulla di strano, dato che lo potrebbe sostenere, come scopo autodichiarato, qualunque "voce", pubblicazione, giornale, rivista o, naturalmente, partito politico.

Ma il punto, che credo in molti "sentono" di sollevare in questo momento storico italiano e, inteso in molte possibili accezioni, "europeo", è: quanta parte della democrazia è ancora in vita?
Quanta strada può ancora fare la democrazia, quantomeno rispetto a quelle aspettative che in molti modi ci sono state trasmesse, quasi come un riflesso, da scuola, media (televisioni in testa), proposizioni politiche?

Se partissimo da questi interrogativi in modo teorico, potremmo ben presto trovarci nella palude sconfinata e, per certi versi, affascinante, della politologia e addirittura della filosofia.
Cosa che non sarebbe da disdegnare a priori, ma di certo non risulterebbe molto interessante per la soluzione dei probelmi che diffusamente e urgentemente avvertono i cittadini comuni (cui mi ascrivo senza difficoltà).
Se non altro perchè per arrivare a dire qualcosa di "significativo" e attuale rispetto alle coscienze, o "sensibilità", di cittadini e, in special modo,  utenti e frequentatori della rete, si rischia di dover spendere fiumi di parole, opinabili, spesso già dette e che assumono valore solo se collocate in un contesto che gli dia vitalità e attualità immediatamente tangibili.
Per questo abbiamo bisogno di un "orizzonte", cioè di una demarcazione, visiva e concettuale, che porti con immediatezza l'attenzione sul quando (naturalmente...ora), come e perchè la democrazia debba ritrovare il suo "slancio" (di "peggiore" sistema politico generale realizzabile..eccetto tutti gli altri).
Questo orizzonte, come prima enunciazione, può essere ritrovato nella Costituzione italiana del 1948 (deliberata in approvazione finale dall'Assemblea costituente il 22 dicembre 1947, ed entrata in vigore, appunto, il 1° gennaio 1948).
Ma non basta. Per evitare che questo blog diventi un "manuale" di diritto costituzionale, più o meno aggiornato e "brillantemente" divulgativo, occorre anche l'ingrediente della cornice storica ed economica attuale in cui l'intento definitorio si colloca.
Questa cornice "attuale", come dichiarata intenzionalità di partenza, è strettamente connessa all'analisi economica che, in via autonoma (e certamente libera da interferenze da questa sede), svolge il blog "goofynomics" di Alberto Bagnai.
In tale analisi, per come finora condotta e sviluppata in modo magistrale (e unico nel panorama delle fonti disponibili in "rete"), ci riconosciamo come sfondo e punto di partenza condiviso e apprezzato.
Ma non solo; è importante comprendere, oggi più che in passato, come la integrazione tra una corretta "lezione" in economia e una corretta ermeneutica giuridica, risultino la chiave per riconquistare ai cittadini le "armi" democratiche della PARTECIPAZIONE CONSAPEVOLE e della EFFETTIVA LIBERTA' DI SCELTA SUL PROPRIO DESTINO.
Comprendere le istituzioni, costituzionali nazionali o europee, i meccanismi che le regolano, le leggi, le varie norme, e il loro significato e funzione sostanziali, è infatti un'arma appunto democratica.
Cioè che esclude che la lotta politica si svolga sia attraverso la violenza, psicologica o anche fisica, subìta (o replicata come rivolta) dai più deboli, sia attraverso l'inganno che tanto facilmente è perpetrabile non solo a carico dei meno "istruiti" tra i cittadini, teoricamente dotati tutti di eguali diritti dichiarati e riconosciuti nella Costituzione, ma anche in danno di tutti coloro che non giungano, - per ostacoli creati dai media e dalle posizioni dominanti nel campo della manipolazione delle fonti notiziali-, a penetrare la cortina di fumo (e di parole, dirette e giornalistiche) eretta intorno ai veri meccanismi che sottostanno alle dichiarazioni formali della legge e dei summit dei politici, primi fra tutti "europei".
A svolgere questo lavoro di chiarimento e di rivendicazione di conoscenza e libertà, saranno chiamate varie persone e voci autorevoli, o meglio, legittimate dalla conoscenza e dalla "competenza" specifica acquisita, che verrà riversata, con spirito di verità e di servizio, su chiunque vorrà accedere al blog. Ciò con l'auspicio di riuscire a diffondere, in modo facilmente, o almeno,"sufficientemente", comprensibile, le "armi della democrazia".

Siccome questo non sarà un blog di teoria e di discussioni "politiche" ma una fonte di conoscenza e di contributi scientifici, intrinsecamente democratica nel senso qui precisato, parleremo di problemi e questioni che sono all'attenzione di tutti i cittadini , nella loro vita molto concreta e molto angosciante, per trovare il modo di definire analisi, proposte e strumenti che possano portare a REGOLE E SOLUZIONI di rivitalizzazione della democrazia e del benessere generale.
Questo, mi auguro, potranno aspettarsi i lettori e i commentatori del blog stesso, a cui si invia fin da ora un "in bocca al lupo", nell'intento di costruire il più possibile insieme una "mappa" per una nuova Costituente, tracciata nella consapevolezza e nella piena libertà di partecipazione del più grande numero possibile di persone, interessate alla "liberazione" della Costituzione del '48 dalle catene che, tristemente, sembrano, ora più che mai, vincolarla.
E a noi i "vincoli" alla democrazia, specie se "esterni", non piacciono. E non per plurale majestatis, ma perchè so già che in molti già la pensano in questo modo e sentono "suonare la campana"...

80 commenti:

  1. Ah, naturalmente si parlerà della madre di tutte le sofferenze italiane attuali.
    L'euro.
    What else?
    Forse la corruzzzzione? La casta? Il debito pubblico?
    Beh, sì, in qualche modo, ma non come l'isteria collettiva del "mainstream" giornalistico induce la massa dei livorosi a fare.
    Qui si viene per respirare aria pura e disintossicarsi dalle "bucìe" un tanto al kg che infestano i media e avvelenano le menti. Di tutti..E non se ne può più...

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    1. Caro 48, dimentichi la svalutazionecompetitiva!!! Ed il fatto che l'Euro ci ha salvato...così...

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    2. Ma granzie caro Flavio!
      In effetti per queste "specifiche" :-) c'è goofynomics. Cioè il "meglio" in circolazione su questi fondamentali temi.
      Ovviamente questo è un post di "presentazione". Ma già spero sufficientemente chiaro sul "tono" e "l'oggetto" che gli da' un senZo.
      Ma vedrai che coi prossimi si entra nel vivo e dovrai sforzare le feconde meningi su cose che ancora non hai affrontato (almeno fuori dal blog FQ...vecchi tempi eh!?)

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    3. Vedi, nel pieno dell'ottica capitalistica anche tu hai capito che è "la domanda a creare l'adeguata offerta" ;), ed hai intravisto un piccolo "vuoto" informativo in merito alle divergenze fra i Trattati di Maastricht e la nostra cara, buona ed avanzata Costituzione. Mi ripeto, ma qui forse appare utile, riprendendo pari pari l'articolo che ti avevo già segnalato qui . Credo che la sua conclusione sia pure il preambolo giusto da cui partire: ...entro la cornice giuridica e istituzionale dell’Unione europea è divenuto impossibile per gli Stati esercitare la propria sovranità discrezionale sulla politica industriale. Il loro ruolo è infatti ridotto a quello di garanti del buon funzionamento della concorrenza sul mercato, cui si aggiunge un residuale Stato minimo assistenziale di cornice. Inoltre se un tempo le funzioni pubbliche assistenziali e quelle imprenditoriali-commerciali venivano spesso esercitate in forma integrata da parte dello Stato (facendo uso del sistema dei sussidi incrociati a fini sociali), prevale sempre più l’orientamento per cui i servizi universali (ridotti al lumicino) debbano essere scissi da quelli potenzialmente remunerativi, proprio per poter cedere questi ultimi al libero mercato e lasciare i primi in mano pubblica.
      Si tratta...di un quadro...che confligge...con il testo e lo spirito della Costituzione economica italiana e che da tempo, assieme agli altri quattro pilastri della politica economica sopra citati, avrebbe dovuto porre all’attenzione delle istituzioni un serio problema di conflitti tra due fonti normative primarie: da un lato i trattati europei di ispirazioni univocamente e rigidamente liberista, dall’altro la Costituzione italiana esplicitamente sensibile alla centralità della programmazione e, in ogni caso, assai più elastica ed aperta a molteplici soluzioni di politica economica e industriale. Dal momento che una fonte sembra prevaricare reciprocamente l’altra senza possibilità di conciliazione si impone una riflessione radicale su quale delle due fonti debba divenire esplicitamente egemone. Nella realtà la soluzione implicita è stata la neutralizzazione della sostanza della Costituzione economica italiana a favore di un’acritica adesione ai trattati comunitari, ma non è affatto detto che tale soluzione sia unica ed irreversibile."

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    4. Ottimo Flavio!
      Hai compreso benissimo tutto lo spirito e la direzione di indagine di questo blog (se no goofy rimarrebbe più che sufficiente e...anche di più, visto l'ultimo post che "evolve" e affina stile e contenuti di una divulgazione sempre più travolgente).

      Ovviamente su questo articolo che conosco e che ho commentato già insieme a te, sono d'accordo.
      Esistono però altri problemi da districare:
      1. Come esattamente si collochino, diciamo in teoria generale, le fonti (costituzionali) in conflitto tra loro;
      2. Se dobbiamo vedere tale conflitto nella soluzione offerta dall'ordinamento che vuole formalmente prevalere (cioè l'UE) o dall'ordinamento (costituzionale e relativa Corte) che "di fatto e dietro le quinte" (ma neanche troppo) vuole "dominare": cioè la Germania. O infine, terza possibile angolazione, se vogliamo estrarre dei principi "comuni" dalle varie giurisprudenze costituzionali degli Stati-membri, da considerare di diritto europeo "comune" a creazione consuetudinaria ("speciale"), tarandone necessariamente il "peso specifico", ovvero, anche, di "nuovo" diritto internazionale generale delle convenzioni-organizzazioni tra Stati;
      3. verificare come un lavoro del genere si proietti sul futuro "possible" dell'UE, portando a riflessioni che consentano di trovare capisaldi più equilibrati (simmetrici?) e certi di quelli attuali.

      Sì perchè le analisi che verranno qui svolte- che come avrai capito sono alquanto complicate- PRESUPPONGONO senz'altro che l'attuale UE e in particolare l'euro, siano INSOSTENIBILI politicamente ed economicamente, dati i rapporti di forza (che in diritto internazionale sono "costituenti").
      E proprio in questa ottica "de futuro", la riflessione sarà su come e quanto noi dobbiamo "rifondarci" nella costituzione materiale per rivitalizzare (in vista dello scenario post-euro) la Costituzione formale del '48.
      Ma tutto ciò sarà appunto materia del discorso che ci impegnerà (insieme) nei post che daranno "corpo" a questo blog. E sarà un lungo (inevitabilmente) e fecondo (spero) percorso...

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    5. Bene. Allora attendo con impazienza le tue valutazioni su questi fragenti. Sempre dal sito che ho segnalato prima, ci sarebbero due ulteriori visioni che riprendo per un confronto e per capire come, dal tuo punto di vista possano essere lette...una sulla politica ed una sui beni comuni nell'attuale visione...io una mia idea me la son fatta...però sentire il pensiero altrui aiuta a comprendere meglio il succo dei discorsi! buon lavoro ed in bocca al lupo!!!

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    6. Crepi il lupo...Ma qui non puoi cavartela mettendo i links :-) , dovrai fare qualcosa di più.
      Cercheremo di essere un collettivo, l'ho detto...
      Quindi rimboccati la "tastiera" e inizia a progettare una versione espositiva-divulgativa degli articoli stessi, di cui potremo fare un bel post, che, ovviamente, introdurrei e commenterei con le opportune indicazioni sugli sviluppi e ricadute di "sistema" (senza che ti metti a sviluppare uno studio a largo raggio troppo oneroso e su cui il blog ti porterà comunque alla "visione" di principi e connessioni :-)).
      TUtto cercndo di mantenere (da parte mia) un livello di sempllicità (se no la gente si spaventa. e avrebbe ragione, sono spaventato da un pezzo anche io :-)!)
      Ci conto!

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  2. Caro 48,
    partendo dalla mia esperienza di cittadina impegnata in un comitato di genitori e nella vita sociale della mia città, vedo che diversi cittadini impegnati in questi che in un certo senso potrebbero essere considerati "presidi" della partecipazione e della democrazia, alla luce di quanto è accaduto e sta accadendo nel nostro paese, iniziano a interrogarsi proprio sulle connessioni tra democrazia, economia ed euro ("ce lo chiede l'Europa"), sulle questioni della rappresentanza "politica", su come e quanto la nostra Costituzione possa ancora salvare noi cittadini e i nostri diritti, "dimenticata" nei principi fondanti e stravolta nei fatti dal comportamento sia dei politici che del governo, proni ai diktat stranieri e di organismi sovranazionali non eletti, mostrati come ineluttabili.

    Auguro che questo blog informi e "formi" anche i semplici cittadini "di buona volontà", a cui appartengo, dando gli strumenti per il confronto su un tema così importante ma così complesso

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    1. Silvia, grazzzie assai.
      Le persone come te sono una fortuna: incontrarle e assistere a come si dedicano alla causa degli altri, i deboli e i "dimenticati" (non per sbadataggine, ma per calcolo, freddo, a tavolino).
      Mo' non mi rispondere con complimenti se no mi vergogno e poi, tra noi, non c'è bisogno :-)

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  3. beh, goofy è fantastico ma così si può integrare con quello che la cmq manca - qualche verifica giuridica - o cmq abbonda - grande preparazione economica - in guisa tale da spingere chi, come me, sufficientemente ignorante in materia, a non intervenire.
    grz mille, mai come in questo periodo c'è bisogno di un bel ...48!
    anche perchè è anche nel dettaglio di molti interventi normativi assurdi che si annida la grande truffa che ci sta massacrando il presente ma forse - e soprattutto - anche il futuro. quindi uno scambio di opinioni e di analisi su tante piccole assurdità può contribuire se non a risvegliare le coscienze quantomeo a mettere in circolo le idee.
    grz ed in bocca al lupo

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  4. Grazie 48! Sono molto felice della tua iniziativa. Di meglio non poteva accadere! Sì, perché l'argomento delle istituzioni e normative europee - e della strana misteriosa forma di presunta democrazia che lì si rappresenta (sarà per forza democratica, no? anche se non si capisce bene come...) - è un argomento assolutamente ostico, complicato, lontano e sconosciuto ai più, anche a quelli mediamente più istruiti e colti.
    Quindi ti stai inserendo a colmare un vuoto reale, su cui un'opera di chiarezza e di divulgazione è fortemente necessaria. Qui si parla di Vendola, Bersani, Renzi, o del Cavaliere, ma nessuno si rende conto che l'agenda è pronta ed è unica per tutti - e arriva dalle stanze di Francoforte e di Bruxelles. Legittimata ...attraverso un percorso misterioso e insondabile di cui, a forza di piccoli passi, si sono perse le tracce!
    In bocca al lupo allora, al blog e a tutti noi..

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    1. Carmen...ci manchiamo l'un l'altro:-)
      Il problema è che, nella immaginaria "charta" dell'"europaistituzionale", come i cartografi che giungevano alle soglie del mondo conosciuto al seguito delle legioni africane, dovremo scrivere "hic sunt leones" (nda: avverto tutti che questa me la potrei rivendere in un prossimo post, così non mi bacchettate :-))...

      Nessuno sa bene che razza di diavoleria hanno messo su: e tra l'altro nessuno sa come si riuscirà a migliorarla o smontarla (in modo presentabile).
      Gli scopi economici sono chiari: instaurare un assetto geo-classista che bypassi l'ostacolo delle costituzioni democratiche.
      Ma siccome l'hanno creata banchieri e diplomatici, variamente slegati persino dai rispettivi governi, le istituzioni e le regole costituzionali sono quanto di più bizzarro, ipocrita e (volutamente) incomprensibile

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  5. LIETI E VENTI

    ... con l'augurio che LIBERTA' e DEMOCRAZIA tornino ad essere le fondamenta delle comunità umane dopo essere state usate come "marchio" del colluttorio quotidiano di pifferari assoldati dalla menzogna fascista.

    That's all, folks!

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    1. Poggio anche a te, lo dico: quando vorrai mandarmi uno dei contributi di "awareness knifgt", ne farò volentieri un post.
      Questo cercherà di essere un lavoro collettivo, ripeto, e i vecchi amici sono arruolabili nella ciurma :-)

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  6. Un blog dell'esimio Quarantotto! Devo confessare che.....ci speravo! Così non dovrò più andare a cercare qua e là i suoi interventi sempre gajardi e illuminanti.
    Tanti auguri allora a questa nuova iniziativa che avrà un grande successo!

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    1. Esimia Contessa,
      benvenuta a "Ella" (come diceva l'Avvocato- bleahh- parlando coi giornalisti, in genere da lui stesso stipendiati).
      Mo' me devo conccentra' sul prossimo post se no la ggente accorsa pensa che qui se famo solo li complimenti tra di noi...
      A presto!

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  7. « L'esercizio del voto è semplice, e marginalmente utile, ma è solo un povero sostituto della democrazia, che richiede l'azione diretta di cittadini interessati. »
    -- Howard Zinn

    « Le elezioni senza una reale partecipazione democratica sono la tirannia della maggioranza venduta e comprata.

    Spesso i miei amici mi muovono apprezzamenti perché sono un "attivista". Be', ho delle novità per voi: se NON siete "attivisti", allora siete parte del problema. »
    -- Li Lightfoot

    Lentamente ma costantemente la presa di coscienza di tante persone fa di esse degli "attivisti". La nascita dei blog è il segno di questo cambio di paradigma nei confronti della realtà politica che ci circonda.

    Quarantotto, Goofy, Tempesta, Eco, Vocidallestero sono il segnale, l'aria nuova che mancava.

    Personalmente trovo rassicurante seguirli : un senso di protezione e condivisione mi conforta e mi spinge ad essere "attivo". I modi e i termini si troveranno, verranno indicati, saranno palesi.

    Sono troppo aulico? Speriamo di no
    Benvenuto 48 !

    Roberto

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    1. GrazzzZzie Roberto,
      macchè aulico! Questo è "pensiero": esattamente il contrario. Si diffonde contagiosamente attivando neuroni altrimenti sparsi a zonzo a vagare nell'informazione terroristica...

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  8. grazie 48 per questa bella iniziativa e per averci ricordato che esiste una Costituzione ancora giovane e forte per superare questa impasse economica e politica
    SWING WING

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  9. Complimenti, un saluto a Quarantotto e agli amici del blog.

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  10. Eccoci! Annunciato via twitter, e oggi anche su goofynomics (bronchite e lotta corpo a corpo con l'editore permettendo). Era ora: io è da mo' che lo dico. L'euro NON è un problema economico. Il problema "economico" era già stato risolto nel 1957 da Meade, come sa chi ha letto "Il tramonto dell'euro". Per tutto il resto ora c'è Quarantotto... Buon lavoro!

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    1. GrazzZzie Alberto.
      Come dire? Non è possibile fermare il vento con le mani!
      Che la "Forza" sia con te! (o lo "Sforzo" come dicevano nella versione "spaceballs" di Mel brooks :-))

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  11. Complimenti 48 !!! Tra numeri ci si capisce ! :)

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  12. Orizzonte48, 48 inteso anche 1848, come primavera dei popoli, inizio di un periodo di risveglio delle coscienze, partecipazione e lotta, tentativo di avviare trasformazioni sociali ed istituzionali a difesa della democrazia.Sperando in esiti meno cruenti e più duraturi questa volta.

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    1. E ccc'hai preso al 100%: in effetti così, (1948+1848) la spiegai anche ad Alberto Bagnai la prima volta che me lo chiese. E' agli atti dei commenti ggofy :-)
      In effetti c'è anche una terza accezione: un pò esoterica (nessuna setta satanica, però!)e "astrofisica", ma se l'indovini ti pago una pizza...Te lo concedo senza limiti di tempo :-)

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    2. Il significato può - azzardo - derivare dalla scomposizione del numero stesso in 4 e 8 e dalla loro accezione esotorico-astrofisica: il primo come simbologia dell'uno e trino, della Piramide di Pitagora, del quadrato, del moto, delle leggi fisiche, dei punti cardinali, dei quattro elementi, ecc. ed il secondo innazitutto come somma del primo (4+4) e, posto in posizione orizzontale, come simbolo dell'infito...

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    3. Acquerella. Però sul piano concettuale (ma non fenomenologico) mi piace, quasi ci si aggira.
      Flavio, tu hai delle tracce in più e dovresti ricordare perchè (solo che non le hai seguite...mica era obbligatorio, poi):-)

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    4. Avendoti visto in ottima salute escluderei l'interpretazione della smorfia napoletana "48 O muorto che pparla" (ok, puoi anche non mantenere mani sulla tastiera...); ho trovato invece una interpretazione cabalistica dei numeri - simbolismo e significato del 48: "Chi è stabile nello spirito e nel corpo non ha paura di rendere partecipi gli altri della propria ricchezza." E' perfetta nel nostro caso, visto che con il blog condividi la tua ricchezza intellettuale; e se ho indovinato ti toccherà condividere (via pizza) anche le ricchezze pecuniarie.

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    5. Acquerella anche qui: la risposta lo dico, non è necessariamente simbolica.
      Però questa chiave "cabalistica" è veramente bella. La adotterò come "sottotitolo" della fonte fenomenologica (e "testuale") originaria. Grasssie

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    6. Le 48 leggi a cui siamo sottoposti noi che viviamo sulla Terra?...

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    7. Questa mi giunge nuova: perchè le leggi sarebbero 48? Però, però, paradossalmente, è un quasi "fuocherellino" (ripeto: se trovate la fonte, ci trovate su la spiegazione fenomenologica).
      Oh, ragassi, c'è tutto il tempo...
      Chi ci arriverà, magari più di uno, troverà un...tesoro (di idee e la "mappa...della consapevolezza"...e questo è già un ulteriore hint)

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    8. "Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. " La dichiarazione dei Diritti Umani del 1948?

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    9. Caro Flavio, anche questo mi piace assai. In fondo l'indovinello è servito a uno scopo ancora più coinvolgente e diretto. Estrinsecare la vostra cultura e inventiva. Alla fine farò un post su tutti questi suggerimenti così "alti"

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    10. @Oscar: il tuo HINT l'ho messo sotto l'intestazione concettuale del blog. Lo vedete che questa è una "opera collettiva"?
      Grazie a tutti!
      Farò un post sul 3° significato di "48", se entro qualche settimana non ci arriva "esattamente" nessuno.
      Intanto grazie a tutti, ma...C'E' IL 2° POST, TECNICO, GIA' PUBBLICATO E LA' E' TUTTO EVIDENTE MA BISOGNA SPREMERE LE MENINGI PER MANEGGIARE IL MESSAGGIO E ADDESTRARSI ALLA FUTURA DISCUSSIONE :-)

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    11. Eeeeeh?!?!?! Qualche settimana?!?!?! Ma tu non sai che ora io non dormirò la notte per trovare la soluzione?!?!?! Ma il terzo significato è strettamente legato al 1848 inteso come Primavera dei Popoli? Oppure riguarda qualcosa di più ancestrale o legato a popoli antichi e suoi personaggi (tipo antichi Maya Toltechi, con annesso Don Juan Matus)? Se non te ne sei accorto, sto proprio dando fondo a tutte le mie riserve ;)

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    12. Flavio bravo, hai un fuocherello al 50% dell'ultima che ha detto. E giunge a proposito l'elemento "fuoco". Togliamo gli antichi Maya (che non se ne può più di intepretazioni fantasiose, un pò come sull'Argentina "ultima spiaggia a sinistra") e accediamo all'altro capo del dilemma. Per arrivare alla risposta esatta ti manca poco: dipende dalle tue capacità di...lettura

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    13. Riprovo
      Esagramma 48 I Ching - il pozzo
      Spiegazione generale: per riuscire nel vostro obiettivo, occorre scavare e cercare nel passato.
      Fermarsi in superficie è rischioso, bisogna andare sino in fondo.
      Indica anche la necessità di ogni individuo di attingere al pozzo della vita, alla sorgente, all'origine delle cose. In poche parole, è un segno che parla di purezza, nei rapporti, nel lavoro, nella propria esistenza.

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    14. Oscar sei cool! Studio e pratico l'I-ching da 35 anni e lo trovo una fonte inesauribile di intuizione e "visione" (che è qualcosa di più).
      Saprai che gli esagrammi più belli (per chi consulta) sono l'11, il 46, il 19, l'8...Quelli da "brivido", il 12, il 36, il 54 (forse il più "tremendo")...
      E' un piacere parlare di queste cose.

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    15. Si ma Oscar meriterebbe un premio solo per il Suo nome...e per l'immagine che porta!!! Grande!!! ;)

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    16. stavo rileggendo i vecchi post e mi sono re-imbattuto in questo botta e risposta davvero interessante

      a proposito di "esoterismo numerico" (?) , la sera di To in cui ho avuto , insieme ad il piccolo gruppetto dell'ass.ne cui faccio parte , il piacere di conoscerLa mi sono imbattuto in un numero .
      Non essendo un conoscitore di questa arte , non so se è propizio o meno rivelare il contenuto
      Quella sera da profano e popolano ho dato uno sguardo alla smorfia , ed il significato era decisamente propizio
      Ora ho consultato l' I Ching ed il risultato è oltremodo curioso (forse per una mia malainterpretazione?)

      se mi dice che non "porta male", o invalida il propizio , sarei curioso di sapere che "ne penza" :-)

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    17. Dipende da quale sia il quesito posto al libro e il metodo di consultazione utilizzato (monete, steli o, sconsigliabile, apertura casuale)

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    18. nessun quesito : ho due numeri ottenuti "per caso" . consultando l'elenco , (per numeri)degli esagrammi ho ottenuto un risultato decisamente curioso , visto le considerazioni e riflessioni che sto avendo , a partire de quella serata
      a mio giudizio è un buon presagio , ma non so se è opportuno rivelarlo

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    19. bEH HA SENSO PER TE. Puoi serbarlo come auspicio personalizzato :-)

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    20. sì be' certo mica pretendo di essere un vate (forse un water :) ) credo anche io sia meglio tenermelo per me :-)
      una domanda : il numero è composta da 4 cifre . con le prime due ho un numero ; le due cifre seguenti sono lo stesso numero ? in questo caso che cosa significa ? si elide il significato , viene rafforzato ? secondo l' I ching qual'e la regola ?

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    21. Non mi torna: i numeri possono essere solo fino a 64 e in esagrammi con valori di linea 7 8-6;9. Stai seguendo metodo non praticabile (ottenere linee mobili 6 e 9 è importante per capire meglio linee evoluz nel 2° esagramma (che senza linee mobili non è configurabile)

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    22. che fesso che sono . potevo fare un esempio ed avrei evitato incomprensione :-/

      ho ottenuto un numero del tipo 3477 . non è ovviamente questo il numero (non mi ha ancora detto se porta male rivelarlo ad altri o no)
      io "ho preso" il 34 ed il 7 ( essendo che il 77 non è contemplato ) . in questo caso il significato del 7 si rafforza o si elide ? oppure cos'altro ?

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    23. Non può andare: non conforme a regola binaria. Prova a procurarti delle monete e a fare unca consultazione conforme :-) (poi puoi tenerti questo risultato e scervellarti ma non avresti mai armonia con regola intrinseca yin e yang) :-)

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    24. ma cavolo era bellissimo il responso , proprio perchè da un pò sto riflettendo su frattale e yin e yang ed i due numeri erano proprio un yin yang (almeno è quello che credo)
      delusione ! argh! :-)

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    25. ad ogni modo non sono scaramantico , ed il numero che ho ottenuto in corrispondenza della serata era 2699
      secondo la mia personalissima regola stefanaria ottengo
      26 La Forza domatrice del grande
      9 La Forza domatrice del piccolo (eravamo tanti "piccoli" quindi 9+9)

      sempre secondo il metodo stefanario queste due immagini sono un yin yang (grande-piccolo) , concetto sul quale sto facendo diverse riflessioni in merito

      sempre nel mio piccolo , si capisce


      ps: secondo la smorfia invece
      26 è La piccola Anna , Nanninella Deriva dal nome ebraico חַנָּה (Channah), che vuol dire "favore" (che interpreto come la bella serata passata)
      9 La figliolanza , 'A figliata (quella sera eravamo tanti giuovini a cospetto dei saggi :-) )
      Io me la sono raccontata così , un altro modo per ricordare una bella serata (ancora grazie per averci offerto la cena! )

      cordialità :-)

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  13. Ottima iniziativa, Orizzonte 48: spostiamo su un piano giuridico e costituzionale le riflessioni di goofy (a quando l'ebook?). Se mi vuoi assegnare un 'tema', sono sempre a tua disposizione!

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  14. Magnifico, sarà un piacere leggerti qui dopo aver avuto modo di leggerti su Goofy! In bocca al lupo!

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    1. Crepi il lupo, denghiu. Il "grosso" della questione sarà affrontare i prossimi post...

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  15. Da Orizzonte a Orizzonte: in bocca al lupo!

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    1. Crepi...We'd rather make a deal about a very fast Fighting duck :-)

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  16. Good luck! Non mancherò di leggerti e di farti leggere.
    Ormai, dopo le dichiarazioni di monti di oggi sul ssn, siamo in guerra aperta e abbiamo bisogno di tutte le truppe per difendere questo disgraziato paese.
    Saluti

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    1. Ciao Pippo...we're rocking the same boat.
      E sul SSN, collegato strettamente ai problemi sollevati nel secondo post, arriverà una "trattazione" ad hoc!

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  17. Tra pochi giorni ci incontreremo a Pescara e sarà per me motivo di orgoglio poter stringere la mano a te 48 che così a cuore hai preso i problemi di questa nostra nazione. Grazie a te ed a Alberto tante persone tra loro affini hanno avuto modo di mettersi in contatto e questa è già una vittoria strepitosa... chi ben comincia è a metà dell'opera si dice e quest'opera ho il sentore che sarà un capolavoro. In bocca al lupo e a presto.

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    1. Crepi il lupo. E naturalmente l'immenso piacere sarà reciproco. See you soon (brother in arms :-)

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  18. Lettore accanito di Tempesta e Goofy (su Goofy lettore silente)...seguirò anche il tuo blog 48 ma ricordati che ci sono anche operai che cercano di capire...abbiate pietà...

    Saluti Santo

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    1. Hai ragione. Questo problema sussiste. Però "operaio" non significa "privo di intelletto": anzi, spesso si tratta delle persone più recettive e veramente interessate a capire e a migliorare la società in modo tangibile, concreto.
      E tu ne sei la prova...per il fatto che sei qui.

      Ho proposto a Carmen di andare a fare lezione alla sua scuola serale. Ma sarebbe un gesto simbolico (non potrei farlo in tutte le scuole e per tutto l'anno, non è il mio mestiere): esattamente come quando mi metto a parlare con gli operai in pensione che siedono ai tavolini del bar o nei pressi di un circolo.
      Sai cosa mi dicono: MA IL SINDACATO PERCHE' NON CE LE DICE QUESTE COSE? E IL "PARTITO"? (già ma...quale?)
      Ora lo chiedo a te; pechè non gliele dice?
      Perchè la "chance" DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA lasciatagli è dover imparare certe verità su goofy o su un altro blog?
      Credimi: mi interessa sapere cosa ne pensi. Siamo qui per questo.

      Dunque qualunque cosa, CHIEDI SENZA PROBLEMI (il solo limite è il tempo a disposizione, visto che il blog è tecnicamente una forma di volontariato culturale).
      La spiegazione che tenterei di dare a te, servirà anche a me. E forse di più a me. Perchè avrò compreso qualcosa di più sul linguaggio che devono rivestire i concetti...SENZA ABROGARE I CONCETTI (a quello ci ha già pensato la televisione).

      E la tua stessa presenza qui aiuta proprio a questo difficile equilibrio tra linguaggio e concetti.
      Perciò grazie per qualunque cosa chiederai. Delle tue domande (se sarò in grado di rispondere :-)) abbiamo bisogno tutti

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    2. AMICO "TEMPLARE", SE VAI AI COMMENTI SUL POST "TAGLI DELLA POLITICA" VEDRAI CHE STIAMO TROVANDO UNA SOLUZIONE PER TE (non l'unica, peraltro). E PER TUTTI QUELLI CHE TU RAPPRESENTI E CHE SIAMO ONORATI DI OSPITARE.
      OK? :-)

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  19. Ringrazio 48 per l'ulteriore sforzo fatto sul piano dell'impegno civile.
    Vengo da Goofy, ma la notizia l'ho letta sul blog di Piero Valerio.
    Una petizione da utilizzatore di smartphone: si può accentuare il contrasto fra caratteri e sfondo dei commenti? Non è agevole la lettura.

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    1. Sulla nitidezza hai ragione. Ma devo colmare il digital divide coi "comandi" del blog google. In realtà ci ho pure provato, ma ho già sperimentato che la miriade di misteriose opzioni possono portare facilmente al famoso "bottone di autodistruzione" (quello dei film di Bond, scena finale).
      Alberto mi ha mezzo promesso di aiutarmi, ma siccome "che" è mooolto occupato (comebensapete), non provo a insistere se no il blog me lo distrugge con un ascia (pc incluso); vecchia tecnologia ma sempre efficacissima :-)...

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  20. Da affezionato lettore di Goofynomics, ho avuto modo di apprezzare la qualità dei tuoi commenti, in bocca al lupo e grazie per l'impegno.
    Mario

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  21. Anche se mi costerà svegliarmi al mattino con occhiaie ancora più lugubri, saluto 48 e l'apertura di questo blog con estremo entusiasmo.
    Se ripercorro all'indietro il percorso che mi ha portato, più di un anno fa, a seguire ogni forma di blog in grado di spiegarmi: "MA che c...o sta succedendo??!!", questo sarebbe probabilmente stato il primo.(era il periodo dei famosi spread anti B.)
    Allora mi chiedevo: com'è possibile che in nome dello spread si potesse tecnicamente fare qualunque cosa? Anche riformare pensioni, eliminare art. in difesa dei lavoratori o addirittura far cadere governi?
    E mi sono andato a rileggere la Costituzione, notando, con estremo sconforto, quanti di quei bei diritti, elencati uno dietro l'altro, che ti fanno pensare allo Stato come ad un padre premuroso, ci eravamo già giocati.
    Ma, soprattutto, dopo averla letta e riletta non ho mai trovato scritto da nessuna parte: tutto ciò è garantito " SE CI SONO I SOLDI".
    ...and the rest, as they say, is history...

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    1. And we'll get there, all'Orizzonte dove "tutto ciò che si vede E'" :-)

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  22. Ho scoperto con piacere la nascita di questo blog: finalmente non avrò bisogno di cercare qua e là i mai banali interventi di 48!

    Approfitto di questo post per ringraziarti: deluso dal FQ mi sono comunque imbattuto all'interno di quel forum in "un tipo interessante" (tale quarantotto) dai cui interventi imparavo più che dagli articoli commentati. Quando hai segnalato il sito di Bagnai ho seguito il tuo suggerimento e non ho smesso di leggerlo.

    Quindi grazie per la tua opera di divulgazione e per la decisione di aprire questo blog

    Valter

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    1. Beh, "dovevamo" reicontrarci, allora.
      Stay tuned, we'll be on the run for a long stretch, aiming at truth and knowledge!

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  23. Solo un saluto e un grande in bocca al lupo per questo blog. Ora però devo mettermi a leggere prima di fare commenti più pertinenti.

    I tuoi interventi sui blog del Prof Bagnai e su Voci della Germania sono sempre interessantissimi e sono lieto che ci sia un luogo virtuale dove poterli leggere tutti.

    Buona fortuna!

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    1. Diciamo (digiamolo), "Crepi il lupo".
      Il post di oggi credo ti piacerà molto, a presto!

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  24. UMANESIMO
    Ritengo che dobbiamo far ordine su determinati concetti di valore e – quasi – ricominciare d’accapo. Da ogni parte sentiamo ripetere che le ideologie sono superate, anzi estinte. Un concetto che mi preoccupa perché significa che chi aveva l’interesse di spegnere il pensiero ci sia riuscito. L’importante è far credere che se non stiamo bene come una volta la responsabilità è nostra che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità e, se lasciamo fare ai tecnici secondo le regole europee, un giorno potremo stare meglio, perché avremo imparato a vivere con poco, magari essendoci “liberati” (per necessità) di ciò che i nostri nonni e padri avevano realizzato. Allora, è forse giunto il momento di dire che il benessere dell’uomo è il valore ispiratore, secondo le linee indicate da Bernstein, e da Keynes sul piano economico. Il liberismo, al contrario, ha come fine il profitto, per il raggiungimento del quale si giustifica il sacrificio di ogni diritto e di ogni libertà dell’uomo. Keynes diceva che il risparmio come tale non serve a nulla se non diventa investimento, perché l’investimento genera posti di lavoro, che generano reddito, che poi viene speso e mantiene altro PIL. Questo è il circuito virtuoso per un’economia che allarga il benessere. Quando il fine è l’uomo, si riafferma la centralità del fondamento del lavoro. Non v’è dubbio che è in atto un tentativo di natura liberista, volto a screditare il welfare, per giustificare il sacrificio di gran parte della spesa a fini sociali. Al contrario, ritengo che le scelte debbano essere “sociali”, perché nessun bene essenziale può essere sacrificato in nome del profitto. Una diversa concezione significa cambiare anche l’approccio sul fisco: oltre a garantire un giusto livello di esenzione, occorre costruire un sistema in cui il rapporto con il cittadino sia concepito sulla fiducia e non sulla presunzione della volontà di evadere. Quindi, concepire un sistema fiscale giusto, con la riconsiderazione delle aliquote IRPEF, per cui chi non ha deve essere messo in condizione di vivere; chi ha poco deve essere esentato dal contribuire; chi ha deve essere indotto a contribuire con la convinzione che sia giusto; chi ha molto deve contribuire più degli altri. Significa anche che chi produce deve contribuire quando ed in base a ciò che produce. Un sistema in cui si ristabilisca l’equilibrio fra i poteri, così come era stato concepito dai nostri Costituenti. Hobbes, ritenendo che anche in uno Stato democratico ci sono “atti del potere sovrano che svolgono i loro effetti senza il consenso dei consociati” e che tali atti possono determinare abusi ed essere lesivi, sosteneva che nello Stato di diritto debbano essere previsti, definiti e garantiti i diritti fondamentali, le garanzie, le pretese verso il potere sovrano, la divisione del potere in vari centri di imputazione (come già Montesquieu). Il rispetto e la difesa della nostra Costituzione significa garantire tutti gli strumenti di tutela del diritto delle minoranze, quale contrappeso del principio della maggioranza: divisione dei poteri, rigidità della Costituzione, decentramento, stato sociale, sono i segni della democrazia e dei diritti e delle libertà dell’uomo. Insomma, si può riformare senza aver mai guardato all'interesse generale, con riforme che rispondono all’interesse di pochi, per rimuovere garanzie e difese sociali viste come ostacolo a specifici interessi finanziari.

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    1. Caro Umanesimo48 (siamo "fratelli" ;-) ),
      hai centrato tutti i punti. Ma qui, dichiaratamente, si lavora in vista del "dopo euro", superando proprio con ciò, prima di tutto, la visione "lupus-hobbesiana", occultata, del Moloch europeo-finanziario...
      Finchè avremo gli occupanti stranieri in armi e sulla soglia delle nostre stesse case, la Costituzione rimane un pezzo di carta, spesso agitato proprio da chi non ci crede "più".

      E se ci credesse, in effetti, la prima cosa che dovrebbe fare è affrettarsi a risolvere questa emergenza (euro): per tornare poi al discorso, interrotto, della piena realizzazione della Costituzione stessa.
      Ci tornerò con un post apposito.
      Ma tu, stay tuned! Abbiamo bisogno di voci intelligenti e profonde come la tua...

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    2. Mi sembrava essenziale tracciare il mio punto di vista per cercare di cogliere il "valore" di riferimento e capire se è condiviso.
      un presupposto presupposto, quasi una pre-condizione, per un movimento di "liberazione" dagli occupanti...come li chiami tu

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    3. Ma sai, non è una questione come "è nato prima l'uovo o la gallina". Mettiamola così:
      - il primo obiettivo è uscire dall'euro, perchè ne va della sopravvivenza primaria di una comunità;
      - PROPRIO PERCHE' SI CREDE NELLA COSTITUZIONE DEL 48 (nomen "bloggis" omen intenzionale) ci si pone questo problema (e nel 47-48 si ebbe il diritto di sedersi nella Costituente);
      - chi politicamente saprà esprimere PER PRIMO E CON CHIAREZZA INEQUIVOCABILE questa esigenza primaria, avrà vinto il jackpot della (ri)legittimazione;
      - chi arriverà tardi, voltando gabbana dopo tanti tatticismi (che sanno di collaborazionismo alla luce del passato...da cancellare), si renderà (E RENDERA') conto che "la campana" era suonata ed era rimasto a guardare (forse perchè aveva lo scheletro nell'armadio...europeo) :-)

      Questa nostra conversazione, ai miei occhi, risulta preziosa, perchè mi permette di spiegare questo punto...E sarà la base del post "in materia".
      A presto!

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    4. Purtroppo il tempo ci gioca contro. Se questi (ora al potere) chiedono gli "aiuti" prima delle elezioni o, peggio, passano anche il nostro debito sotto legislazione inglese (come qualcuno paventa) ci rendono praticamente schiavi,
      Credo che forse il solo modo per uscire dall'incubo sia di garantire a questi parlamentari il perdono se ci tirano fuori dall'Euro(pa), adesso.

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  25. Caro 48
    continuo a seguire con passione il suo blog e la ringrazio per quello che fa (non fosse altro perché redime dall'accusa di cinismo e qualunquismo i giuristi, gruppo cui spero di appartenere un giorno o l'altro :D . Ho preferito stare zitto finora e ripensare a quello che mi ha detto sia a Pescara che qui nel blog e devo dire che i miei dubbi sono rimasti su alcune posizioni.
    Come giustamente ha fatto notare lei, c'è innanzitutto il problema della gerarchia della fonti del diritto. I trattati europei sono, come è stato ampiamente dimostrato in questo blog, assolutamente in contrasto con la Costituzione resistenziale del 1948, nello specifico con la costituzione economica. Il punto è che ormai in Italia (sentenza Emilia-Romagna) e in buona parte d'Europa (tranne guarda caso la Cemania, dove vige la giurisprudenza Solange-Lissabon) vige un'interpretazione della gerarchia delle fonti (i.e. la regola con cui si stabilisce quale norma prevale in caso di contrasto tra due) che pone le norme europee (NONO SOLO i trattati, ma pure la palude del diritto derivato) poco sotto la Supercostitizione, che Lei 48 giustamente vede nella prima parte della costituzione. Purtroppo però i giudici italiani di quassi ogni livello sono assolutamente digiuni d analisi economica (ricordo con vivo timore le derisioni di un professore nel leggere nel mio libretto che avevo dato dei complementari di economia, dicendo "che al diritto nulla serve oltre alla storia"...Gesù!): non credo dunque sia possibile che un giudice riesca a vedere la contraddizione tra le dettagliate norme ordoliberiste (mittle)europee e i principi sociali della Supercostituzione.
    A ciò si aggiunge la devastante opera di uniformazione del pensiero giuridico in atto nelle università: da dentro posso affermare che i dogmi europei (castacorruzionedebitopubblico, tagliallosprecoefficienza ecc...) sono propagandati e inculcati a viva forza da tutti, come un pensiero unico indiscutibile perfino nella Casa della Critica, ovvero l'università. Datemi del comunista, ma è Gramsci a parlare di egemonia culturale, che nasce nlle élite culturali e poi conforma la società: bene, l'élite culturale attuale e temo futura è di stretta osservanza ordolberista, senza scampo. Come si può chiedere a questa élite di combattere il dogma con cui è cresciuta, di riconoscere attraverso l'ermeneutica che il diritto europeo, che è spinta a venerare come panacea ad ogni male, è in contrasto alla Costituzione? Credo perfino che, anche vedendo la contraddizione tra Supercostituzione e palude europea, il tipico studente di giurisprudenza che conosco darebbe ragione alla palude, perché "rende l'Italia competitiva, moderna, in linea con gli altri paesi europei, che ora ci rispettano, quack quack quack..." (il termine "anatrare", inventato da Orwell per la neolingua dei 198 esprime benissimo questo concetto).
    Non vedo soluzione a questi problemi in tempi brevi, sempre che non ci riesca di portare Lei e Bagnai a fare u po'di vera informazione in tutti gli atenei italiani, Trento e Torino in testa.

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    1. Caro Paolo,
      le tue perplessità le comprendo. Ma non devi partire così "abbattuto": oh, il tempo è dalla nostra parte, intendo il "tempo" come "modalità" dello sviluppo della società e della cultura umana.
      Se leggi il penultimo post vedrai che "l'asse" del pensiero giuridico si sta, e necessariamente, modificando.
      Il Foro it, la rivista giuridica più prestigiosa italiana, non solo ha pubblicato la versione "compact" di "area euro, mercantilismo..." (già pubblicato su giustamm.it in versione lunga e ti assicuro "seguito" dai giuspubblicisti più importanti), ma mi ha chiesto ulteriori contributi sul tema, proprio nella versione che cerco di trasmettere (cioè sostenuta da una corretta visione economica).
      Avrai visto i plurimi interventi di Guarino che non solo è uno dei padri del diritto amministrativo italiano, ma anche il primo professionista italiano ad avere aperto uno studio a Bruxelles e ad avere un'esperienza pilota di punta nel diritto europeo.
      Insomma, che figure "minori" anche se numerose, si attardino nel conformismo ci sta: cambieranno versione quando la loro posizione diverrà nei fatti (politici) insostenibile. E qui il discorso di questo blog e i suoi "derivati" (gente in gamba che ci collabora) avrà il suo peso.
      Ma tu segui il discorso via via che si sviluppa: e magari intervieni sui post recenti e vedrai che lo spazio si sta creando eccome, su un piano interdisciplinare e di teoria generale del diritto....
      Mi raccomando, non ti fermare alle prime impressioni di reazione "di sistema". Sono gli ultimi fuochi del conformismo comodo e beatamente inconsapevole che spesso alberga nel diritto...una storia italiana già vista: è "grave ma non seria" :-)

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