mercoledì 30 gennaio 2013

ASO E ABE...BUONA DIGESTIONE

Aso e Abe...Ma vedete come la storia ci propone strane assonanze e "sincronicità" nei modi più strani (per dire, i due Baggio in nazionale, ma di esempi ce ne sono tanti :-))?
Potevano tranquillamente chiamarsi Kanazawa e Yoshimura e il "richiamo" alla loro irruzione sulla scena avrebbe avuto un diverso "sapore"...
Insomma Aso e Abe, fanno simpatia, per ora. Non voglio dire che assomiglino a "Cip e Ciop", ma mettono una certa allegria (foriera di "risvegli").
Tant'è vero che il post intitolato ai due sta registrando un forte afflusso di lettura.
Siccome però è bello "denso" di teorie e concetti economici, da "incursione dietro le linee nemiche", non metterò, nell'immediato, altra carne al fuoco e lascerò che i gentili lettori e lettrici, del blog, lo digeriscano in pace.

Per oggi mi limito a regalarvi questo link a Dagospia: a rigore, condurrebbe a un articolo (tipico di chi si "sveglia" quando sente di finire all'opposizione).
Ma la chicca non è "dentro" l'articolo, che richiama la questione delle "generalizzate" operazioni sui derivati, bensì nella parte finale del titolo escogitato da Dago (non corrispondente a parti dell'articolo). Si riferisce a "una certa consapevolezza" da parte di  Draghi e della stessa Bankitalia...nonostante siano monetaristi e neo-macroeconomisti-classici.
Cioè il sistema, intero, a causa dell'indebitamento -privato- da asimmetria dell'euro, per reggere la "efficiente allocazione delle risorse" (cioè i profitti e i superstipendi degli a.d. bancari), deve ricorrere a quella stessa finanza di rischio che ha causato la crisi del 2008-2009. Ma "dopo", post litteram L&B, in preda ad una furba disperazione!
Insomma "loro", a qualsiasi obiezione su come prendono le decisioni, potrebbero rispondere "ma mica penserai che a ste cose ce crediamo anche noi?!" : esattamente come padre Pizzarro di Guzzanti...E d'altra parte "questo è un lavoro molto duro ma fa' anche molto ride'"..."loro"

40 commenti:

  1. A proposito...secondo te Draghi bluffa? E visto questa notizia sull'Islanda . Dici che l'ipotesi frattalica sta prendendo piano piano corpo? ;)

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  2. Non so se bluffi, ma a quanto pare (letto in un recente articolo su rivista) la proposta sarebbe quella del "gruppo polifunzionale": cioè, poi, una holding controlla sia "commerciale" che "merchant" rispondendo col bilancio consolidato. NOn è esattamente il Glass-Steagall o la legge bancaria del 1936, che prevedevano proprio diverse tipologie di soggetti titolari di atti concessori-autorizzatori distinti e incompatibili tra loro...
    E non detenibili cumulativamente, in via di controllo, da un unico soggetto e "centro di imputazione" delle strategia di gruppo.
    E' chiaro che la garanzia dei risparmiatori non sarebbe molto elevata e diversa da adesso (tanto più che agli sportelli verremmo "indirizzati" a investire presso la "consorella" merchant, facendosi retail di fatto dei prodotti piazzabili da quest'ultima): è un pò come il caso Taunus, dove il ritiro della licenza USA fa (comunque) rispondere il consolidato di Deutschebank.
    Quanto all'Islanda, si tratta di un caso di risoluzione del "succedersi" nel tempo di diverse discipline. Smentisce la retorica italiota del "debito odioso", ma non intacca gli equilibri europei in modo diretto. A meno che non mi sfugga qualcosa che volevi evidenziare...
    PS: ma Phastidio è Simplex from FQ? La foto dell'uomo con pastrano e cappello mi ricorda qualcosa...

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    1. Secondo me no. mi ricordo vagamente i commenti di Simplex e non mi pare che si accordassero molto con:

      "Il sito non esprime un orientamento partitico, ma certamente ne esprime uno politico: liberalismo, libero mercato, conservatorismo fiscale. Di tutto ciò, in un paese come l’Italia, vi è assoluta penuria."

      Come sta scritto nella pagina di "Phastidio" con l' uomo col pastrano ("chi siamo")

      Credo che Phastidio, sia roba di Seminerio.
      Appunto; un liberal-liberista ...in via di pentimento, come da confronto televisivo con Bagnai.

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    2. Beh Simplex risultava sostanzialmente keynesiano e dotato di una "forte" dose di sarcasmo irriverente.
      E quindi il "chi siamo" cui tu fai riferimento aveva fatto dubitare anche me. Ma il dubbio, nel contenuto di certi post (non ho letto tutto), raccordati a "quella" immagine", permane... :-)

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    3. no, guarda, te lo do' per certo. Sono andato, per curiosità a cercare e leggere qualche vecchio commento di Simplex -e- è un ultra keynesiano. non si accorda proprio con le posizioni dogmatico-liberiste di Phastidio (che è Seminerio), e tra l' altro, l' immagine -ho controllato- non è la stessa (è simile ma non è la stessa).

      Se ti devo dire la verità; Phastidio era un sito che già conoscevo e lo consideravo abbondantemente nemico.

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    4. Bah, ognuno si "divertisse" come vuole.
      Simplex però andrebbe scovato e recuperato :-)
      Gli avevo fatto vari appelli su goofynomics, ma mi sa che se n'è andato lontano...spesso lasciava intuire che non scrivesse dall'Italia

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    5. anche io lo adoravo. Mi è rimasto impresso un suo post in cui, in mezzo alla solita orda di debitopubblicobruttoecattivo dei vari commentatori scrisse: il debito pubblco altri non è che risparmio privato; basta guardare l' Unione Sovietica: Zero debito pubblico, zero risparmio privato.

      In effetti i punti di contatto tra i liberisti (para-austriaci) e i comunisti (si pensi alla Merkulona e a Napolitano), entrambi ossessionato dal debito pubblico ma in generale dal debito, sono veramente impressionanti e quel suo commento me lo fece plasticamente notare.

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    6. Diciamo che il mio intento verteva su questi assunti:
      - anvedi che pure Draghi se scopre che banche commerciali e d'investimento fuse fan casino (ma come ben hai spiegato, "dividerle" a suo modo non risolve certo il problema, ma...almeno, diciamo, lo pone)...
      - per l'Islanda, per una volta, si dà in qualche modo il via al pensiero che pure il creditore DEVE verificare la "sostenibilità" dei pregressi dei suoi debitori...ed anche questo è già qualcosina. Goccia nel mare...ma si sa, la goccia piano piano scava ;)

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  3. Sai che mi hai messo la pulce all'orecchio...potrebbe essere!!

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  4. "ma mica penserai che a ste cose ce crediamo anche noi?!"
    Ah, ah, grande Guzzanti! Ma è difficile capire chi sia più chierico.

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  5. E' na finzione, vivaiddio sto spettacolo va avanti da dumila anni...aho ma manco chorus line a broadway !

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    1. Nello specifico questo spettacolo era stato "tolto dal cartellone", ma poi si è deciso (non si sa' dove-come-quando) che, "superato" Keynes, era divenuto di nuovo "di grande richiamo": diciamo che è un pò un "libero mercato-autoregolantesi-disoccupazione naturale-2: la vendetta"...e, a quanto pare, gli sta riuscendo molto bene.

      Oh Sandrina! Tutto ok davvero davvero? Keep holdin' tight :-)

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    2. E noi "sapevamolo" dell'esistenza della teoria delle stringhe con annessi universi paralleli...stamo al medioevo: c'ha ragione mio figlio:)
      tutto OK, more or less:)

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    3. Ah meglio così: allora posso ricominciare...:-)
      Scherzo!!!!

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    4. Ricominciare intendi i post tecnici?????
      Ma anche no:))) Scherzo!!!!

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    5. Lo so, lo so: ma non ti preoccupare, non te li devi leggere...basta seguire i commenti...c'est plus facile e più divertente...
      Mò ne arriva una serie "da paura"; vogliamo risentirci tra qualche giorno? :-)

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    6. ... anzi quasi tremila : i Leviti dell'EMU.

      ps qua da noi basta anche essere qualcuno nel PUDE

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    7. E' una minaccia??? scherzo :))). La risposta è dentro di te:)))

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  6. approposito di musi gialli, quando si tratta di invocare la svalutazionecompetitivabrutta l'italiano fa brutta figura ma il crucco ci fa un figurone .

    Notate il paradosso: l'Europa è un'economia debole che quindi è danneggiata da un moneta forte, ma allora se l'Italia, come vuole il luogocomunismo, ha bisogno della valuta forte vuol dire che è un'economia forte, ma allora che ci stiamo a fare dentro un'economia debole come quella europea che non riesce a vendere all'estero se non fa le.....svalutazionicompetitive? (Che ricordiamolo, sono brutte per l'Italia, ma necessarie per la Germ...Europa)

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    1. E adesso il crucco può fare pure la vittima del "Sol levante" (che per ora ci sta simpatico).
      E intanto anche gli USa si sono attrezzati: l'euro è in trappola, perchè ormai se non svaluta vuol dire che rimane indietro nella strategia imperialista l'intero continente e, simultaneamente, ha scelto di comprimere la domanda interna (ovunque in UEM e per ragioni asimmetriche e incongruenti). I crucchi se so' incartati e tra un pò non sapranno come uscirsene..se non uscendo (speriamo) e non loro sarà la Francia

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    2. Qualche mese fa sembrava che la soluzione a tutti i male dell'euro fosse quella di diventare più simile alla "liretta" e meno al marco. Mi ricordo che nella trasmissione in cui furono ospiti Bagnai e Borghi, c'era il prof Puglisi che ripeteva che la soluzione poteva essere, appunto, svalutare di un 15-20% l'euro sul dollaro. Ed io mi chiedevo, ma come fanno a svalutare una moneta con un avanzo commerciale con l'extra EZ in crescente aumento? Ecco, semplice, non è possibile farlo. Ed ora si lamentano pure che l'estero, che è in debito con te, non ti permette di svalutare. Certo, magari la soluzione potrebbe essere una moneta unica mondiale, togliendo tutte le altre, per diventare tutti ipercompetitivi

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    3. La tesi era fatta propria da molti (mi pare lo stesso De Wolff e altri commentatori illustri sul sole24h che preconizzavano 1:1 col dollaro), come se la svalutazione "collettiva e indifferenziata" fosse una soluzione al problema degli squilibri asimmetrici e conseguneti sbilanci commerciali interni all'UEM...?.
      In effetti, dalla crisi dell'estate 2011 la caduta dell'euro sul dollaro si registrò (circa il 20% se non ricordo male e non poertò la temuta inflazione galoppante, tra l'altro); ma era perchè si fuggiva da una moneta che rischiava di scomparire, problema strettamente connesso a quello degli spread.
      Quella svalutazione portò un certo sollievo all'export specie italiano. Ma non poteva risolvere la questione dei differenziali di inflazione, cumulati nei tassi di cambio reale.
      De Grauwe ha contribuito fortemente a questa focalizzazione. Ma in Italia non lo hanno letto: anzi non leggono nulla e non ragionano...perchè così fa comodo ai tedeschi, di cui siamo i più solerti "esecutori"...

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    4. Che poi, come ben segnalato da Alberto, appunto guardando dalla logica mercantilista BCE-BundesBank, quest'ultimi non accettano il fatto che non è l'offerta "smisurata" di yen sul mercato (stile mercato "fish market": yen freschi al banco!!!) a spingere al ribasso la moneta giapponese...è la nostra scarsa domanda di loro beni a farlo (come saldo commerciale in rosso fisiologico post terremoto-tsunami quantifica)...certo che la logica di Pippo apre la mente...rovesciare sempre le prospettive, questo deve diventare il mio motto ;) !!

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    5. temo che l'ipotesi di una moneta mondiale con rapporto 1:1 non sia magari fattibile nell'immediato, ma nel breve non escluderei (nel senso che pavento) una decisione di fare una moneta unica tra USA e EU, come prospettato dallo stesso Mundell, cosa peraltro politicamente molto più fattibile. La moneta unica è funzionale alla globalizzazione (capitali uniti, lavoratori disuniti) e quindi si cerca di spingerla fin dove ci sono interessi omogenei tra le varie elites mondiali (USA e UE sono unificabili con più facilità, se non altro perchè siamo ridotti a santabarbara degli USA). Molto difficile una moneta unica mondiale perchè non sarebbe a guida USA ma a guida cinese, sarebbe uno yuan mondiale, e questo non credo che sia compatibile con la visione egemonica americana. Ma qui sto sicuramente volando molto più in alto di quanto le mie capacità mi consentono.

      N.B.: tornando con i piedi per terra, direi che dai commenti al Sole, molti lettori stanno unendo i puntini.

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    6. Per carità! I riferimenti al rapporto 1:1 dollaro-eruro, erano visti come una soluzione di naturale riequilibrio tendenziale, tecnicamente sbagliata, e non come un auspicio di un trattato "mostruoso" in tal senso. E mi pare che USA e Giappone sia attualmente di tutt'altra idea...Per fortuna: i cambi flessibili sono una salvaguardia naturale che sta riprendendo piede

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    7. Però, se ricordi, nella Litera ad Obamam avevo inserito questo link sull'area di libero scambio Usa-Europa come un accordo a cui entrambe aspirano...magari non una moneta unica, per ora, ma al libero scambio mi sa che ce puntano...e si sa dove sfocia poi il free trade...

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    8. Sull'associazione/evoluzione free-trade area-OCA credo che si misurerà il campbiamento epocale. Gli USA comunque la loro NAFTA (con Mexico E Canada) non hanno spinto a trasformarla in OCA (dopo il deleterio aggancio del Mexico al dollaro...e meno che mai ora quando il Canada diventa uno che parte con un attivo CAB in crescita). E un'area free-trade (sempre meno "innovativa", dopo i vari rounds WTO), come insegna l'Italia fino al 1979-80 (:-)), avvantaggia chi può adeguare il tasso nominale al tasso di cambio reale, senza dover comprimere la domanda interna per combattere l'inflazione. E ti pare che gli USA ora possano volere un cambio fisso con l'Europa per iniziare una gara alla deflazione? Obama si suiciderebbe e, se fa "risultati", anche "dopo" il sistema comincerà a scoprire le gioie della "moderata" reflazione...

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    9. Naturale che non sia Obama a spingere in tal senso..pensavo più che altro alle multinazionali...ma il Canada ti risulta in attivo CAB? I dati World Bank lo danno dal 2009 in passivo... comunque qui si va sulle teorie della c.d. "cospirazione" (fra Area e moneta comune Usa-UE) ecc. ecc...direi che non è il nostro campo ;)

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    10. Sto Canada bisogna studiarselo un pò: "in prospettiva" il Canada dovrebbe diventare un esportatore netto grazie al petrolio e shale dell'Alberta
      http://www.petrolioegas.it/parliamo-di/parliamo-di%E2%80%A6shale-gas/
      La bdp è stata negativa SOLO nel 2009, attiva nei restanti ultimi 10 anni. Questo è il report dell'Ambasciata italiana a Ottawa
      http://www.ambottawa.esteri.it/Ambasciata_Ottawa/Menu/I_rapporti_bilaterali/Cooperazione_economica/

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    11. ...anche se vedendo i dati degli indicatori forniti dall'ambasciata sulle varie partite di c/c mi pare che siano in passivo, come dici tu (ancorchè leggero) e che gli ambasciatori non le sappiano leggere...

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    12. Si è da studiarselo bene, un po' come l'Australia.

      Certo che il Chief BC canadese Carney non è un caso che sia andato alla BoE...

      comunque se confronti i dati ambasciata con questi WB in current US$

      vedi che le discrepanze sono poche. Bisogna vedere cosa abbia fatto fare il salto all'indietro alla CAB...se vuoi mi faccio un excel (ce l'ho già pronto) e poi te lo mando...

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    13. Lo sai che ti voglio..."morto" (tanto la "taglia" è la stessa :-)). MI sa che su canada e australia ci toccherà fare per bene il punto.
      Sul deficit CAB, ipotizzo: se devo sfruttare enormi giacimenti e non ho produzione di macchinari e di tecnologie applicative "interne", per una fase iniziale di costituzione del capitale investito ricorro a massiccio import. Ipotesi classica, ma che ha un certo senso nel caso dei paesi "estrattori"...

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    14. Sul Canada forse può essere utile questo sito:
      http://www.tradingeconomics.com/canada/indicators

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  7. Stavo pensando al doc linkato da goofynomics:
    http://goofynomics.blogspot.it/2013/01/verbum-domini-non-price-competitiveness.html
    ...Noialtri come export siamo molto più sensibili della Germania a variazioni del cambio reale. Quindi se l'euro si apprezza vs resto del mondo,noi ci facciamo più male degli altri(e te pareva!). Spero almeno che la Francia sia messa peggio di quel che si dice perchè altrimenti greci portoghesi spagnoli come ci arrivano in fondo? Ma quale puo essere lo scoglio politico su cui sbatte la Francia? desiderio di riacquistare peso rispetto alla germania? proteste di piazza o un'ascesa vertiginosa della Le Pen? Oppure cosa?

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    1. aumento del debito privato dovuto al fatto che a partire, vado a memoria, dalla metà dell'anno scorso la Francia sta diventando importatore netto, come l'Italia.

      In risposta ad una mia domanda sul ruolo della Francia in tutta questa crisi (allora c'era Sarkozy che andava al guinzaglio della Merkel), Bagnai disse che storicamente il ruolo della Francia è quello di andare in crisi un anno dopo l'Italia (e credo che il paragone fu con lo SME, dove in effetti non se ne fece più nulla perchè la Francia dovette uscirne un anno dopo l'Italia)

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    2. grazie per lo stimolo g.b.! Sono andato a rimestare tra i dati coi miei modesti mezzi. A giudicare dall'andamento del Current Account parrebbe che noi siamo avanti di 4 anni rispetto alla Francia:
      http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/graph.do?tab=graph&plugin=0&pcode=tec00043&language=en&toolbox=data
      Qui ho trovato i dati più aggiornati di CA per la Francia (e non hanno rotto il trend discendente)
      http://www.tradingeconomics.com/france/current-account
      Immaginando di completare con dati aggiornati il grafico dei saldi settoriali che si trova qui
      http://www.eurointelligence.com/eurointelligence-news/home/singleview/article/the-eurozones-giant-sucking-sound.html
      si capisce che necessariamente manterranno in deficit il settore pubblico per non far saltare quello privato (come dici te). Ma loro l'hanno messo in costituzione il Fiscal Compact? Quanti sono i "collaborazionisti francesi" del PUDE?
      C'è da sperare che gli scoppi qualche grossa grossa bega bancaria che li metta spalle al muro, i margini ci sarebbero:
      http://icebergfinanza.finanza.com/2013/01/14/sorpresa-francia-e-germania-banche-sottocapitalizzate/
      e
      http://icebergfinanza.finanza.com/2011/10/04/francia-e-germania-il-gioco-delle-tre-carte/

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    3. @Stefano: tutti i fattori esplicativi che menzioni caro Stefano sono plausibili. La Francia non solo non ha messo in costituzione il FC, ma non ha ancora scelto la forma della ratifica! (sebbene i regolamenti attuativi- quelli di cui Guarino ipotizza la inefficacia-nullità per violazione del superiore TUE-TFUE!- la impongano).
      Insomma, come evidenziato nel post su ASO e ABE e...la visione UE", riportanto l'articolo dell'economist, la Francia ha una strategia dilatoria, che finora non ha avuto successo...ma il cui insuccesso rinvia soltanto lo scontro (finale?) con la Germania sulla modifica (per loro indispensabile) del FC (e in definitiva dell'euro)...e noi in mezzo a "glorificarlo"

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    4. Oltre a "glorificarlo" ci tocca pure di pagare per Deutsche Bank col nostro welfare, i nostri investimenti, la nostra Costituzione etc etc
      http://icebergfinanza.finanza.com/2013/02/01/esclusivo-deutsche-bank-la-mps-tedesca-il-cigno-nero-e-tornato/

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  8. "Credere che un basso livello delle esportazioni, la penetrazione delle importazioni, il deteriorarsi della base industriale che conduce a una crescita più lenta e a una disoccupazione crescente scomparirebbero con una moneta unica significa trasformare l’economia in una branca della teologia."
    da Emu is no cure for problems with the balance of payments (L’euro non è la soluzione per i problemi con la bilancia dei pagamenti)
    Anche l'economista Tony Thirlwall è d'accordo con Padre Pizarro.

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    1. Diciamo che Thirlwall è Guzzanti, mentre i Draghi e i Van Rompuy sono i padri Pizzarro :-)

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