venerdì 22 marzo 2013

LA RECESSIONE GIA' RIVEDUTA E CORRETTA. ILLUSIONE FINANZIARIA E DECRESCITA FELICE.

Il calcolo riportato il 25 gennaio, su questo blog, della recessione e del deficit 2013, ed effettuato rebus sic stantibus, cioè al netto di manovre non ancora prevedibili, e pertanto scontando essenzialmente gli effetti su quest'anno degli interventi 2011 e 2012, concludeva così:
"Quindi la recessione 2013, si collocherà in un "range" tra (0,8+0,5) e...(1,2+0,5), cioè tra 1,3 e 1,7 (sarei più propenso alla seconda cifra, ma ammetto che, mediando, potrei puntare su 1,5). Questo se li lasciamo fare e pur sempre valutando "ottimisticamente" il "loro" europesimo...
A questo punto, poichè la pressione fiscale rimane QUANTOMENO (ma probabilmente aumenterà, in pratica) a 45,2% del PIL, avremo anche una corrispondente caduta della base imponibile e, quindi, un ulteriore aggravamento del deficit/PIL rispetto al previsto: da 1,8 dovrebbe incrementarsi, diciamo "prudenzialmente", di  un ulteriore 0,6-0,7, punti di PIL, (moltiplicando, appunto, il minor PIL per la pressione fiscale). Quindi l'indebitamento netto sarà ancora maggiore dell'1,8 e intorno a 2,4/2,5 del PIL."

Dalla raccolta di Dagospia di "flash" economici, ora, due mesi più tardi, apprendiamo questo:
"PIL: GRILLI, -1,3% NUOVA STIMA GOVERNO PER 2013, +1,3% NEL 2014Radiocor - Le nuove stime del Governo sul prodotto interno lordo del Paese prevedono un calo del Pil dell'1,3% quest'anno (-0,2% la precedente stima) e un ritorno alla crescita nel 2014 con un +1,3 per cento. Il Pil 2012 e' sceso del 2,4 per cento. Lo ha annunciato il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Le nuove stime del Governo sul rapporto deficit/Pil prevedono un rialzo al 2,4% per quest'anno e all'1,7% nel 2014. Grilli ha spiegato che l'impatto dei provvedimenti in cantiere per il pagamento dei debiti della Pa portera' il deficit al 2,9% quest'anno. Il debito pubblico, invece, salira' di 20 miliardi quest'anno e altri 20 miliardi il prossimo."
Dai giornali odierni in una confusa ridda di ipotesi e dati, si apprende che erogando il pagamento dei crediti arretrati nella seconda parte del 2013 (?), il deficit aumenterebbe fino a 2,9 punti di PIL. Il che, considerando che in assenza di tali pagamenti, sarebbe comunque al 2,4%, rende il tutto poco comprensibile (poichè 20 miliardi sono oltre 1,5 punti di PIL). Semmai si confermerebbe che queste uscite di "cassa" saranno, per circa un punto di PIL, prontamente coperte con altrettante entrate di "cassa" ovvero con un mix in cui entrino ulteriori tagli di spesa. Cioè una manovretta (si fa per dire) di circa un punto di PIL, che si aggiunge agli effetti già analizzati e all'aumento dell'IVA. Ma vedremo poi quali le probabili "pensate". Tutte amplificative della recessione e quindi anche dello stesso deficit, una volta ritarato sul PIL effettivo che ne risulterà.

Oh, mica è finita qui.
Nel citato post, abbiamo anche detto:
"E quindi potrei essere di gran lunga ottimista negli attuali calcoli (sottostimando "l'europeismo" di Bersani-Monti e la questione degli "esodati non garantiti", circa 150.000, per risolvere la quale dovrebbero spendere, secondo i giornali, qualche imprecisato "miliardo". E poi non sia mai che si registri qualche emergenza bancaria "interna", tipo MPS).
Dunque, assumendo un moltiplicatore medio-ponderato da "mix" di ulteriori tagli e tasse (cioè di poco superiore a 1), si dovrebbe avere, almeno, un altro mezzo punto circa di PIL di ulteriore recessione (ma è per una buona causa: tutelare i crediti delle banche tedesche verso i PIGS, specie la Spagna e magari...Cipro. Insomma, "più europa" è sempre una soluzione "buona" per...vivere al di sopra delle nostre possibilità)."

Insomma, il nostro calcolo su deficit-recessione, rivelatosi esatto (al centesimo), non solo conferma che "loro" l'hanno perfettamente capita la storia del moltiplicatore fiscale ma anche che questo calcolo è solo provvisorio: e quindi probabilmente da ritarare verso il basso non appena note le "nuove pensate" con le quali vorranno dare copertura ai problemucci determinati dai 20 miliardi aggiuntivi di pagamenti arretrati della p.a..
Se, infatti, questi portano all'aumento del deficit, secondo la "loro" stessa asserzione, dovrebbero in teoria attivare un moltiplicatore positivo: ma così non ci si attende che sia, visto che comunque la recessione viene rideterminata in peggioramento come pure, solo parzialmente, il deficit, in un modo per cui i conti non tornano. Ciò confermerebbe, in ogni modo, che mettono le mani avanti su qualcosa che hanno già programmato in aggiunta agli effetti sull'anno della spending review e dell'inevitabile aumento dell'IVA.
Quindi, sia come tagli alla spesa, in specie agli stipendi nel pubblico impiego, oltre al previsto blocco dei contratti, sia come tasse a pioggia. Ad es; aumento "ulteriore" dell'IVA ovvero tagli alle deduzioni-detrazioni fiscali, revisione in aumento delle rendite catastali (in momento di cali vistosi dei prezzi immobiliari, quindi su prezzi di mercato ormai irrealistici) e altri mezzucci.
E sempre non paiono tener conto che il deficit aumenta anche e proprio per via della restrizione della base imponibile determinata dalla recessione aggiuntiva che, a sua volta, è determinata dalle politiche fiscali imposte dall'Europa. 
E se l'hanno già programmato, significa che ogni decisione politico-fiscale, a prescindere dalla formazione di una maggioranza o l'altra di governo, è già scritta nei vincoli europei che, come sottintende Draghi nelle sue esplicite dichiarazioni, ci governano "in automatico". 

Quindi non possiamo che restare in attesa di ulteriore europeismo e di "lotta-agli-sprechi-e-alla corruzione" invocata da zeloti incompetenti che confondono lo Stato e i suoi essenziali compiti costituzionali con le cricche (salvo non avere alcuna idea di quali siano i meccanismi, intatti, in base ai quali queste lucrano i propri illeciti profitti).
Sul 2014, poi, a meno di rivolgimenti radicali della situazione politico-istituzionale, ho come la sensazione che una crescita all'1,3 sia nè più nè meno che "illusione finanziaria" del tipo più classico. Quella forma di comunicazione da parte dei governanti fondata programmaticamente sull'ignoranza dei governati. O sulla "felicità" di proseguire nella decrescita, che poi è la stessa cosa.

34 commenti:

  1. E' la prima volta che intervengo e, non avendo formazione di base giuridica, seguo in silenzio e con fatica. Se mi faccio vivo è perché ho trovato la notizia di una denuncia fatta presso il Tribunale Internazionale del Crimine contro la Merkel e compagnia per atti criminali contro l'umanità per la situazione greca. Non so se abbia un fondamento o che altro, potrebbe però essere (se vera) un altro tassello alla "ipotesi frattale":
    http://netzwerkvolksentscheid.de/wp-content/uploads/2012/11/englische-Version-Strafanzeige-IStGH2.pdf
    Grazie per il vostro impegno
    Tito

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    1. Sei capitato sul blog giusto da leggere. Di questo specifico argomento abbiamo parlato in questo post il 14 gennaio:
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/01/essi-vivono-they-live.html

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  2. Decrescita felice:
    Ho visto un re! ah beh...
    https://www.youtube.com/watch?v=ezLpiq_tyHQ

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  3. Ieri parlavo con l'assessore all'urbanistica del mio piccolo comune. Il comune vuole realizzare un parco pubblico (riscattando una fidejussione dall'impresa che doveva realizzarlo a margine di un più ampio intervento edilizio), ma non ha i soldi per gestirlo (?). Quindi chiede ai cittadini di realizzare un comitato, e sostanzialmente di raccogliere privatamente i denari necessari al suo sostentamento futuro.
    Al che gli ho detto: "Assessore, si rende conto di quello che chiede? -pausa- Sta delegando la funzione pubblica del Comune. Oggi siamo noi in un fantomatico "comitato di cittadini" (che non dovrebbe neppure esistere, c'è il Comune per quello), domani può essere un comitato di affari privato che persegue interessi privati. E' sicuro sicuro di quello che dice?"
    Si è fatto scuro in volto ed è rimasto muto.

    Questa è la mentalità. Si è persa ogni traccia di Res Publica.... Avvilente.

    In ogni caso questo periodo buio non durerà molto. Dopo Cipro ci saranno altri colossali errori dei simpatici amici di Bruxelles e dei loro estimatori (in Spagna vogliono inserire una clausola costituzionale che preveda i prelievi forzosi dal C/c bancario). Il tutto prima delle elezioni tedesche; ad esempio la questione Slovenia
    Forse crollerà tutto prima di quanto possiamo razionalmente prevedere...

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    1. Oh certo che crollerà. Ma come? Se hai il pareggio di bilancio in Costituzione, la BC indipendente (anche senza trattato UEM), e questa legislazione del mercato del lavoro, ti ritrovi in via immediata nella stessa situazione e senza neanche poter dire che l'Europa è antidemocratica.
      Basteranno e avanzeranno i moralizzatori della spesa pubblica (meno Stato, più Africa) e della decrescita felice

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    2. In Fact : quando si parlava di CNL era per questo,
      in caso di collapse della Neuro moneta, chi e come ricostruirà? Troppe menzongne troppe false diagnosi, troppi dilettanti della Res pubblica e troppi professionisti della res privata. Meno Stato non è possibile per i motivi illustrati in questo post.
      Con le debite differenze (storiche e geopolitiche)
      in recessione si fa così: http://www.instoria.it/home/new_deal.htm

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    3. Ma ormai, a quanto pare il rilancio della domanda interna (che fuori dai cambi fissi è anche rilancio della capacità di esportare) è un peccato di "crescismo": presto la nuova religione decrescista istituirà un Santo Uffizio. E i keynesiani saranno visti come Galilei...

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    4. E a proposito, sarà pure di "Libero", ma racconta fatti...
      http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/-52880.htm
      I tagli della spesa pubblica e le nuove tasse (naturalmente ecocompatibili) le faranno fare agli altri: per loro l'importante è che si facciano: il resto sono dettagli. Tanto quando si è capito tutto, che bisogno c'è di essere pignoli?

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    5. Concommercio prevede - 1,7% nel 2013.

      http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2013/03/22/CRISI-CONFCOMMERCIO-2013-BOOM-POVERI-OLTRE-4-MLN-_8441917.html

      p.s. Libero è un quotidiano di livello nettamente superiore all'italica media (anche se ci vuole poco).

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    6. Quando parla da posizioni di "opposizione" in effetti è più efficace e senza peli sulla lingua della media.
      Oh, beh, ma sei sicuro che Confcommercio non si sia letta il post del 25 gennaio :-)? Calcola che è stato anche ripreso da altri blog

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    7. In effetti Libero non così neutrale quando parla di grillini, però evidenzia comunque un fondo di verità , non si va in parlamento come alla riunione di condominio.
      Le Squadre vanno preparate, le competenze e i ruoli ripartiti, non ci si improvvisa, la fase di pianificazione in ogni campo (aziendale, scientifico, sanitario, fino alla gestione di un singolo nucleo familiare ) ha un suo peso e oggi più che mai c'è bisogno di figure in grado di capire gli impatti economico giuridici e gli scenari europei nonchè mondiali: la ricettina del decrescismo va bene per i mormoni.
      L'Italia è un paese interconnesso economicamente con il resto del mondo e vincolata da una palla al piede che si chiama euro, i Grillini devono prenderne atto, altrimenti fanno la fine della lega, perchè il mondo (Giappone Usa) come evidenziato in un post precedente, va altrove, cioè torna dal buon caro e vecchio Keynes.

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    8. Sandrina temo che non sia solo improvvisazione (che senza dubbio influisce). E' anche il riflesso di una sottintesa ideologia: che da un lato non ha approfondito il problema economico e pensa che ad es,; quello ambientale, o dell'istruzione e della ricerca, ne siano indipendenti, dall'altro lo liquida limitandosi a credere che basti tagliare, tagliare, tagliare e la corruzione sparirà.

      Un'ideologia approssimativa che può costarci cara: è vero che Giappone e USA vanno verso impostazioni di politica economica più keynesiane, ma lo fanno per raggiungere un rilancio industriale e degli investimenti avanzati tecnologicamente che è il solo che può garantire un futuro di prosperità ai rispettivi popoli nello scenario del futuro prossimo.

      Che gli italiani debbano rimanere indietro per asfissia moralistica e ecocompatibilità "passiva" (cioè alla fine guidata da altrui tecnologie), è il vero pericolo che dovremmo scongiurare.
      Un suicidio collettivo progressivo che delinea già i pericoli del post-euro.
      Quindi, grazie per lo spunto: è un tema importante su cui dobbiamo tornare a confrontarci

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    9. Ma grazie a te...
      Parliamone , io ad esempio sono ambientalista e animalista, ma non vivo su Marte.
      Le problematiche connesse con l'ecosotenibilità mi interessano, ma con un approccio scientifico, il che include ovviamente l'analisi macroeconomica (cui è ovviamente connessa QUELLA giuridica). L'approccio etico è una cosa quello moralistico un'altra: e si sa in questo paese tutti fanno la morale ma poi vivono senza un'etica.

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    10. Sì, dobbiamo parlarne per bene. E parlare anche di COME parlarne

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  4. Beh, disfare l'euro intanto è un primo passo e potremmo additare direttamente i nostri rappresentati per le scelte antidemocratiche.
    A parte il taglio delle tredicesime nella PA, il rischio è quello di una deriva autoritaria "dura" visto che l'accelerazione degli eventi dovrebbe rendere via via meno efficaci le cosmesi varie (gattopardesco rinnovamento, casta-quanto-mi-costi, decrescita-felice, eurosogno etc). Che alcune di queste "soluzioni" abbiano il fiato corto e non consentano di arrestare la perdita di coesione sociale se ne rende conto persino Fassina https://www.youtube.com/watch?v=5bCw-bS6KAg
    Spero almeno che i servizi segreti funzionino decentemente e siano fedeli alla costituzione del 1° gennaio 1948 e che a trattare al tavolo della resa (riprendendo le parole di Paolo Savona) ci capiti uno relativamente bravo.

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    1. E' come dire: speriamo che il tacchino si metta in forno da solo, una volta gli sia probito di fare la ruota. Di fedeli alla Costituzione del '48 si sono perse le tracce da circa 30 anni: ndo' li prendiamo, ammesso che gli consentano di sedersi al fatidico tavolo (che preferisco pensare come quello di una nuova Costituente)?

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    2. ti volevo fare una domanda abbastanza personale, libero di non risponedrmi .ovviamente.
      Ma tu, Tremonti, lo conosci, voglio dire di persona?
      A me ha sempre dato l' idea di quello che sta nei "circoli buoni" (Bilderberg, Aspen -mi pare) , quindi sa perfettamente come stanno le cose, ma abbia un certo, come posso dire, scrupolo , a applicare le "dottrine" imposte/ordinate/coordinate (fai un po' tu). Insomma, è l' unico di "quelli" da cui ho sentito parlare di "illuminati che hanno fatto un piano folle" , "il guaio è quando qualcuno (credo merkel e Sarkosy) hanno deciso che gli stati potevano fallire", ecc. ecc. Se non ricordo male, è stato anche l' unico (certamente il primo) ad aver ammesso di aver partecipato alla nota crociata a largo di Civitavecchia. Non parliamo poi del segreto (di pulcinella) di cui ha parlato in tv con Bagnai, sulla "letterina della BCE". Come posso dire; il tipo: Io so tutto ma non posso dire niente, al massimo qualcosa così; tra il lusco e il brusco...
      potrebbe essere lui, insomma il "Badoglio" al tavolo delle trattative dei "perdenti" (mi pare che lo avevi identificato anche te, come tale).

      Come potrei dire; mi sembrerebbe il meno peggio, ecco. Sbaglio?

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    3. Confermo che è il principale candiato a Badoglio (qualcuno nel relativo post commentò "anzi, Badoglissimo).
      Ma che Badoglio fosse il meno peggio non mi pare affermabile :-)
      La sua tendenza a fare parziali ammissioni discende dalla ambizione (appunto badogliesca) di salvare un potere a cui è attaccatissimo, come un addict, anche a costo di scaricare qualcuno del salotto buono (quando però si iniziano appunto a vedere la fiamme che presto lo avvolgeranno...il salotto)

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  5. @vittorio banti
    [Quote](in Spagna vogliono inserire una clausola costituzionale che preveda i prelievi forzosi dal C/c bancario) [/Quote]

    Hai un link su questa notizia? Sarebbe interessante evidenziarla, i think

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    1. Si eccola qui
      Ma anche in Nuova Zelanda parlano di soluzione Cipro
      Sarà una primavera movimentata...

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  6. ops; pardon, il geniale era riferito a questo passaggio che mi è rimasto tra il copia e l' incolla:

    -- tutelare i crediti delle banche tedesche verso i PIGS, specie la Spagna e magari...Cipro. Insomma, "più europa" è sempre una soluzione "buona" per...vivere al di sopra delle nostre possibilità--

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    1. E calcola che l'abbiamo detto due mesi fa. E non è che ci voglia la palla di vetro, per la verità

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    2. no, ma io riferivo alla tua frase in se. L' ho trovata geniale per il modo in cui indica una delle innumerevoli contraddizioni "orwelliane" della vulgata piddina

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    3. Denghiu: e hai ragggione. La contraddizione orwelliana (l'ennesima) è determinata da un limite culturale. Cioè il complesso di inferiorità della sinistra verso la finanza, che viene vista come una sorta di superiore potere internazionalista, quasi idealizzato, grazie alla sua istituzionalizzazione apparentemente pacifista.

      Un'ipocrisia (da parte dei "dominanti"), che si svela proprio nel feroce egemonismo dell'area-marco ma che impedisce loro ostinatamente di mettere in dubbio l'irreversibile fallimento democratico, e del benessere elementare collettivo, cui stiamo assistendo.

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  7. ASSERVIMENTO & COSTITUZIONE

    Nel "passo" odierno della gonade "napolitana" ho sentita scandiere certa per il (p)bene comune l'asservimento.

    Io sono dell' "Acqui", come la genia di mio padre.

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  8. La povertà è un lusso che solo i ricchi possono permettersi.

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  9. Eh sì: all'asservimento non pare esserci alternativa, proprio per default di altre capacità immaginative. Dopo 30 anni di reiterazione di slogan, tutto quello che riescono a immaginare è diverse "prestigiose" personalità che porterebbero l'acqua co' le recchie alle banche tedesche sentendosi pure in colpa...a nome nostro!
    Perchè questo è il gloria in cui comunque finirà il salmo!
    http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dagoreport-alle-17-napolitano-convoca-bersani-al-colle-quali-sono-gli-scenari-possibili-una-52893.htm.

    Mio zio (fratello di mio nonno e mio severo esaminatore privato :-)), che faceva il mio stesso mestiere, scrivendo tra l'altro, le sentenze che annullarono gli effetti delle leggi razziali (un giorno ne parlerò), pagò la sua coerenza facendosi prendere a Rodi e fu deportato a Dachau. Ho visto le foto di come ne uscì solo dopo la sua morte: riprese il suo posto senza mai ostentare il coraggio e la sofferenza eroicamente sopportata.
    E nel ricordo di questo coraggio e di questo impegno per la libertà possiamo pensare a dare un nostro contributo oggi.

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    1. So che sai cosa significa APPARTENERE alle memorie, agli insegnamenti, alle testimonianze, alle culture degli UOMINI non "caporali" :-)

      E ... NON IN NOME MIO/NOSTRO !!!

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  10. Coraggio e impegno per cosa? Analisi illuminanti ma prospettive zero...
    A breve spero saremo scaraventati fuori dalla gabbia dell'euro per scoprirci pero' nella piu' insidiosa grande gabbia del liberismo puro, quello non infarcito da sogni di unioni e pace e credibilita' teutonica. Che sia un esito fatale da registrare quali consapevoli scrivani, serie "notizie dalla fine del mondo", e' un assunto possibile. Credere di poter invertire il corso catastrofico della nostra storia e' il fondamento della democrazia.

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    1. Se saranno analisi illuminanti avranno raggiunto il loro scopo: informare e far riflettere su basi informate.
      Il che descrive il fondamentale contributo del pensiero all'azione umana.
      Tanto più che il liberismo più puro è quello che si è realizzato con l'euro (nel senso umanamente realizzabile e dato il grado incredibile di adesione ed effetto distruttivo che hanno avuto i 30 anni di europa ossessionata dai cambi fissi e dalla spesa pubblica come male).
      Comunque vada, le ragioni che porteranno alla disgregazione dell'euro sono una forza opposta a questo tipo di capitalismo.
      Quello che non è detto è che:
      a) esso sia definitivamente espulso dall'indirizzo politico prevalente;
      b) che il suo superamento non porti a un simmetrico effetto opposto di follia collettiva, fissandosi in modo irreversibile un nuovo dogma decrescista altrettanto oppressivo e antidemocratico.
      Provare a essere collettivamente consapevoli di questi concorrenti pericoli è il primo passo per "rifondare" una democrazia se non ideale, almeno "possibile".
      Ovviamente occorre che si sia consapevoli in tanti.

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  11. Ciao Quarantotto.

    Posso chiederti se riesci a darmi un link o una fonte del fatto che D'Alema volesse mettere in costituzione l'indipendenza di bankitalia?

    Perchè vorrei farlo vedere a un amico ma non trovo nulla a riguardo.

    Grazie mille.

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  12. MI sa che la rete è piena di links. E il tuo amico non ha seguito per nulla (o non era in grado di comprendere i lavori della bicamerale d'Alema). Dobbiamo in fondo ringraziare B. se il disegno è saltato sul controllo della magistratura (che peraltro oggi Violante e Fassina predicano più o meno in quei termini). Comunque, ex multis:
    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/10/24/bankitalia-nella-costituzione.html

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