domenica 21 aprile 2013

DALLA PRESIDENZA PRODI AL GOVERNO "PRONI"...ANCORA DI PIU'

Che è la "prima della classe" nell'attuazione del modello mercantilistico-bancario franco-tedesco-a trazione bundesbank (ormai parlare di linea BCE è ridicolo, dopo questa notizia su "Euroclear e STEP", con buona pace della tigre di carta dell'irrealizzato OMT condizionale...fantasma di Draghi); e quindi "folleggia" nel distruggere la domanda interna nei consumi, dopo aver distrutto la nazionalità del sistema industriale.
IDE, IDE, IDE, saldo positivo in esportazione per la partita merci ma deficit prevalente nella partita "redditi" della bilancia dei pagamenti: con distribuzione della ricchezza verticistico-finanziaria.
Il tutto per realizzare il mito dell'area UEM esportatrice verso il resto del mondo, con deflazione salariale esasperata e a costo della stagnazione-recessione stabilizzate per 10 anni, secondo le espresse parole di Weidman (esattamente il cul de sac da cui i giapponesi cercano oggi di uscire, col QE reflazionista di Aso e Abe). Intensificando la risposta del resto del mondo, ormai chiara in sede di G20: gli altri svalutano e crescono e sono insofferenti ai Weidman, Schauble e Olli Rehn.
Ovviamente, questo intensificato credit crunch in compressione dei consumi, più il decantato modello Cipro, (prelievo patrimoniale sulla liquidità delle famiglie) ora appoggiato da Bankitalia per "fatti concludenti" ("non si torna a crescere con la spesa pubblica!"+ pareggio di bilancio=emergenza e prelievo! Visco dixit), più le inevitabili svendite degli assets pubblici, sono ormai chiaramente alle porte.
E considerate che Amato, probabile premier o ministro in arrivo, è dal 2010 "main consultant" di Deutschebank, che scrive (come mostra il link di cui sopra) i piani delle svendite italiane (e non solo) su carta intestata della Commissione UE. Ma poi se anche fosse Enrico Letta non cambia nulla.

Questo riassunto della prospettiva italiana è il risultato palese del voto di ieri.
E' chiaramente una tattica suicida per l'economia reale italiana (e europea). Gli USA rimarranno con le mani in mano?
Quando e come agiranno non è dato di sapere.
Ma la certezza dell'oggi è che siamo passati dalla "Presidenza Prodi" (che come giustamente fa notare Vittorio Banti poteva sconvolgere le intese verticistiche europee con una tardiva e rancorosa vena critica), al "governo proni"...ai desideri tedeschi.

33 commenti:

  1. Ma ne vedremo ancora delle belle.....Libero spara ad alzo zero contro Amato, mezzo PD minaccia di non votare il governo delle larghe intese. Se il centrodestra vince nettamente in Friuli, il Cavaliere comincerà a pensare a elezioni anticipate a settembre.

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    1. D'accordo. Come ho detto ieri, lo scenario qui descritto è quello che si prospetta a livello istituzionale: a ribellarsi sarà prima l'elettorato PDL, e allo stesso B. una caduta verticale dei consensi appoggiando la linea UEM non gioverebbe per un futuro salvacondotto. Non potrebbe neanche più trattare con il PdR e specie sulla nomine alla Cosrte costituzionale. Gli conviene in defivitiva "badogliare" e cercare di fare il pieno di voti...
      Ma questa è solo la fase 25 luglio....Dopo l'8 settembre (e probabilmente nuove elezioni) una cosa come quella successa ieri sarà impensabile: si passerà direttamente alla lotta istituzione per istituzione, pozzo avvelenato per pozzo avvelenato, probabilmente compresa bankitalia (se capiscono che è la chiave di volta del paradigma economico corrente)

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    2. Non ho capito bene fra chi verrebbe combattuta questa lotta istituzione per istituzione....cdx vs csx?

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    3. Beh no, Luca; cdx e csx sono stati finora il PUD€. Nel momento in cui la menzogna su cui è basato non fosse più occultabile per fatti talmente evidenti ed eclatanti legati alle politiche attuali (e da Maastricht), si avrebbero scissioni.
      Scissioni tra conservatori-pro "euro" e, diciamo, "sovranisti-costituzionalisti". Da cui un periodo di contrasti all'interno delle istituzioni causato dalla resistenza a oltranza dei "reazionari" pro-euro nell'abbandonare le numerose e ramificate posizioni di potere attuali...
      I legittimisti-pro-Costituzione potranno emergere anche grazie al mutato clima internazionale, ove gli USA prenderebbero apertamente le distanze dalla governance UEM

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    4. concordo, sarà l' elettorato del pdl ha far saltare tutto, perché la prossima richiesta (anzi, una delle prossime, prima si partirà con le privatizzazioni) dell' europa sarà il prelievo forzoso.

      Eh, caro 48, leggerti è come vedere la storia con qualche mese d' anticipo.

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    5. Grazie sei il secondo che me lo dice :-)
      Ma non è per falsa modestia che dico che qui è un lavoro collettivo in cui la focalizzazione nasce dalla interazione...
      Anche nel PdL ci sarà la frattura però: i pro-PUD€ saranno quelli che vogliono gli italian tea-party e non possono permettersi di perdere l'attacco alla spesa pubblica (Stato Von Hayek), la precarizzazione e la deflazione salariale, con l'annessa disattivazione della tutela sindacale (una manna che li accomunava ai piddini e che dava continuità alle "manovre" accumulatesi negli ultimi decenni: i famosi "conti in ordine")

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    6. ancora una volta, assolutamente d' accordo, qui passiamo dal leggere la storia con qualche mese di anticipo, al leggere la storia con qualche anno di anticipo :-)

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    7. Ma chi si ergerà secondo te dalla parte dei costituzionalisti-legittimisti-sovranisti? visto che qui sopra si faceva tempo fa il gioco di assegnare ruoli del passato ai nostri politici, chi farà la parte del salvatore in patria? era stata individuata una rosa di nomi a riguardo?

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    8. Essenzialmente saranno "folgorazioni sulla via di Damasco"; se ci sono scissioni, saranno all'interno delle stesse forze e quindi delle stesse persone. Su chi assumerà poi la leadership aggregante per le forze liberatorie...beh, iniziamo a pensare a chi sarebbero i sopravvissuti al ventennio di Maastricht e che, inascoltati, hanno cercato di rimanere lucidi nell'opporsi al regime dell'euro. Ben poco rimane; anche se la massa critica la faranno il dissenso popolare e i voltagabbana...filo-USA, al momento opportuno.
      Se usi questi criteri, potresti avere delle radicali sorprese rispetto ai protagonisti della fuorviante stagione Berlusconi-sì/Berlusconi-no...

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  2. La cosa più sorprendente dell'UEM, così come si è realizzata, è la sostanziale esportazione a occidente della cortina di ferro. Un risultato apparentemente paradossale, eppure che, in fin dei conti, nemmeno dovrebbe stupire, date le origini della sua "maitresse". "Più DDR per tutti": ecco lo slogan della nuova Europa targata Angela Merkel.
    Questa DDR la vediamo non solo nella sistematica violazione dei diritti sociali delle costituzioni democratiche europee (es. Italia, Portogallo) e nell'atteggiamento tipico della (tristemente) celebre "securitate" assunto dalle Forze di polizia dei paesi dove l'attacco deflazionistico è più forte (es. Grecia).
    La vediamo anche in atteggiamenti definiti "liberisti" ma, nella sostanza, dichiaratamente anti-capitalisti! Come interpretare il "metodo Cipro", dove le banche pretendono che i depositanti siano chiamati alle loro ristrutturazioni allo stesso modo in cui un feudatario medioevale pretendeva le tasse dai contadini? Come interpretare il "metodo irlanda" dover, per il solo fatto di contrarre un mutuo o un prestito, un singolo e libero cittadino non può più liberamnente determinare il suo stile di vita, cedendo la sua sovranità alla banca? Ed ancora: in quale democrazia occidentale viene impedito l'uso del contante? In America ed in un qualsiasi stato del commonwealth misure del genere sarebbero inconcepibili.
    Ma non nella DDR-Europa, dove "in nome del liberismo" viene (udite udite) realizzato il più "comunista" degli stati, retto dalla stessa odiosa burocrazia (è snella ed efficace, la burocrazia UE?? Sicuro??? Quanti dipendenti ha il Parlamento europeo?), dalle stesse odiose leggi (dove le "norme in bianco", interpretate di volta in volta regnano sovrane), e dagli stessi odiosi politbureau che reggevano l'URSS ed i suoi stati satelliti.
    Ancora una volta, aspetteremo i liberatori da oltreoceano......

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    1. Ma il neo-liberismo si esprime nella logica oligopolistica e oligarchica, più ante crisi del '29 che mediante "collettivizzazioni". Cioè è il benessere diffuso che viene considerato una sottrazione di profitto-rendita che deve essere con ogni mezzo riacquisito all'oligarchia.
      Come ho già detto in una risposta a altro commentatore:
      "Per fare dei paragoni con l'URSS, in realtà dimentichi che in quella società (ma anche nel nazismo) si affermò la assoluta stabilità del posto di lavoro.
      Quella attuale è, invece, una forma autoritaria in cui, primariamente, come presupposto teorico e fine politico, tale stabilità è negata (portando al corollario della diminuzione dei salari, id est, secondo la curva di Philips, dell'inflazione, scopo istituzionale principale enunciato dai trattati).
      Insomma, non è, ora, lo stalinismo che vine in gioco, ma UNA FORMA DI RESTAURAZIONE DEL LIBERISMO OLIGARCHICO PRECEDENTE ALLA CRISI DEL '29 (come cerco di spiegare insistendo sulla teoria delle banche centrali indipendenti).
      E' un disegno restauratore reazionario (non rivoluzionario, come il nazismo e il marxismo-leninismo); proprio la crisi e poi la fine del socialismo reale hanno consentito di lanciare la "rivincita" del capitalismo sulle costituzioni democratiche redistributive e "interventiste", in nome di liberi mercati che non sono mai esistiti e che dissimulano le c.d. "autorità di fatto", che bypassano la legalità democratica per la forza bruta dell'enorme quantità di risorse (private e concentrate) che le sostiene. Fino al punto da costituire ANCHE "istituzioni autoritarie" che presidino l'ordine restaurato dell'oligarchia finanziaria."

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    2. caro 48, il sistema comunista (o del capitalismo di Stato) era molto simile a quello neoliberista (o del capitalismo assolutista) , in entrambi i casi il risultato finale era la concentrazione del potere economico in una ristretta cerchia oligarchica.
      Per questo io ho sempre sostenuto che, se dittatura deve essere, io sceglierei sicuramente tra i due opzioni, quella comunista (a quella capitalista) percè per lo meno casa, istruzione , salute erano garantiti a tutti.

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    3. Sul risultato comune, specie a seguito della centralizzazione nazional-imperialista di Stalin, siamo d'accordo.
      Però ammetterai che potendosi tranquillamente e ancor meglio garantire casa, istruzione e salute per tutti col corretto applicare la Costituzione keynesiana del 48, sia preferibile combattere tutti gli autoritarsimo totalitari: almeno provarci sul serio :-)

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    4. L'analisi "nel merito" di 48 non fa una piega. L'impostazione ideologica neo-liberista mira infatti ad un ritorno alla prima rivoluzione industriale (quella mirabilmente illustrata da Dorè nelle sue incisioni di Londra), laddove un minimo di stabilità del lavoro i regimi comunisti miravano a darlo (anche se, nei fatti, le condizioni dei lavoratori erano comunque assimilabili ad una sorta di sotto-occupazione dove venivano garantiti solo i bisogni essenziali).
      Quello che io volevo sottolineare era principalmente l'aspetto metodologico. Dal 1989 ci raccontano infatti che il liberismo è il presupposto necessario e sufficiente alla democrazia, laddove le recenti evoluzioni europee sembrano invece indicare l'esatto contrario: senza democrazia, il liberismo economico "divora l'economia reale", smentisce se stesso (perché si vede costretto a limitare e a violare le libertà economiche e politiche), e si trasforma in un'oligarchia autoreferente.
      Concordo con '48 anche sulla formula "vincente" della costituzione keynesiana. Il fallimento storico del socialismo reale e del liberismo neoclassico attesta ormai che è l'unica via alla costruzione della società del XXI secolo.

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  3. Grazie 1000 della citazione! Per rendere più chiaro il concetto ecco qui due dichiarazioni di Prodi: una del luglio 2011, alla vigilia dell'estate "di fuoco" che portò successivamente alla caduta del Governo Berlusconi ed all'insediamento di Monti; l'ho passata l'altro giorno ad un caro amico piddino (politico locale) insieme all'augurio che Prodi venisse "impallinato" nella corsa al Colle (ebbene si, ho gufato come un matto!..), anche se nell'intervista dichiarava la verità: non c'era stato nessun "orlo dell'abisso", l'Italia non ha mai rischiato niente
    La seconda è un filmatino breve in cui il nostro Campione descrive piuttosto efficacemente come e perchè la Germania ha beneficiato enormemente della moneta unica, e solo dal punto di vista monetario
    L'ipocrisia è davvero enorme: un giornalista normale avrebbe dovuto chiedergli: "Ma allora per quali motivi ci ha fatto entrare nell'euro? E perchè, essendo ben chiari i meccanismi di accumulo di surplus da parte della Germania, non sono stati inseriti nei Trattati paritetiche misure di redistribuzione di tali surplus?"
    Ma noi di Orizzonte48 conosciamo le risposte...

    Sempre l'amico di cui sopra mi raccontava proprio oggi della base piddina scatenata su twitter... Amato non lo vogliono! (e a sentire la Bindi neanche E.Letta).
    Si stanno spaccando proprio come dici tu, 48: pro-euro puri (esterofili) contro pro-euro sovranisti.

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    1. Ai tuoi puntuali "brani" (specialmente il primo) aggiungerei la serie di articoli scritti su Il Messaggero, dove criticava l'eccesso dell'austerità come non necessario e perorava gli eurobond. Senza mai parlare della deflazione del lavoro come soluzione necessitata principale (in fondo Andreatta nell'immediato fu più trasparente).
      Si spaccheranno tutti: ma saranno i pdl quelli che agiranno per primi. Ma da lì (25 luglio), in poi, si inizierà a vedere chi difende veramente la Costituzione e la domanda interna (il busillis dimenticato, col moltiplicatore fiscale che riemerge e poi riaffonda: vedi dichiarazioni di Visco odierne)...

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  4. sì dichiarazioni di Schauble e Visco di ieri agghiaccianti. non resta che allacciare le cinture.

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  5. "I popoli non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero avere paura dei popoli.

    Il palazzo è un simbolo, come lo è l'atto di distruggerlo. Sono gli uomini che conferiscono potere ai simboli. Da solo un simbolo è privo di significato, ma con un bel numero di persone alle spalle far saltare un palazzo può cambiare il mondo.".

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  6. Non credo che il "presidente prodi" avrebbe potuto sconvolgere le intese verticistiche europee con una tardiva e rancorosa vena critica sconfessando quanto ci ha raccontato per 20 anni e alla luce di quanto votato dal suo partito durante il governo monti.
    Per quanto riguarda il pdl sono molto pessimista su una presa di posizione del suo elettorato che, per gran parte, è berlusconi dipendente e si fida ciecamente delle sue "male" azioni.

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    1. Sul potenziale e non benvenuto (nei disegni delle oligarchie) "ravvedimento rancoroso" di Prodi ti rinvio ai link messi da Vittorio.

      Sul PDL: è proprio perchè seguono B, ciecamente che si ribelleranno sul serio. La pressione fiscale prima, la fine del consumo allegro incidono direttamente sul suo business acuendone la condizione di debolezza rispetto al sistema bancario internazionale. I suoi interessi economici anti-euro coincidono con quelli del suo elettorato e ciò emergerà nelle prossime settimane

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    2. a mio avviso il prodi istituzionale avrebbe continuato la sua missione per il PUDE; libero da incarichi, ma soprattutto da dirette responsabilità, ha fatto mezze ammissioni che i nostri "attenti" giornalisti - guarda caso - non hanno accolto ed approfondito.
      b., che a mio avviso è l'unico nell'attuale desolante quadro politico che potrebbe avere le capacità (e consentitemi anche il carisma) per andare in europa a fare la voce grossa ma è troppo impegnato a risolvere i suoi problemi, essendo materialmente immischiato è ricattabile. infatti nel 2011 si è fatto da parte (lasciandoci in mani alemanne), dietro il consiglio di confalonieri, solo quando le sue aziende sono state minacciate direttamente.
      lo zoccolo duro dei suoi elettori è paragonabile ad una setta. conosco persone molto intelligenti, professionisti affermati, imprenditori negare l'evidenza pur di "difendere" b., quindi se per suo tornaconto non si schierasse contro l'euro lo seguirebbero.

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    3. Prodi è PUDE per carità; ma ormai persino lui è troppo poco Von Hayek in questa "stretta finale". Tutto qui.
      Quanto a B:: se la recessione prosegue, incartata nelle politiche filo-germaniche, perde tutto e subito. Anche l'elettorato; e non può permetterselo.
      E infatti sta risalendo: non che farà sfracelli per la dmeocrazia costituzionale, siamo realisti. Ma il badoglismo è ormai a un tiro di schioppo...

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    4. E' vero che B. ha un forte carisma ed è un grande comunicatore. Dal 1992 in poi, è stato in politica in prima persona, e qualcosa la la avrà pure imparata, anche e soprattutto in termini di marketing politico.

      Ma il suo elettorato non è del tutto "ciecamente fedele", secondo me. Potrà esserlo la casalinga tutta casa e TV, iper-sensibile al marketing politico che promana dai media. Ma i professionisti, i commercianti ed i piccoli imprenditori che lo difendono "al di là di ogni ragionevole dubbio" fanno parte di centri di potere economico con interessi ben precisi, e lo appoggiano incondizionatamente perché si aspettano una contropartita concreta e visibile. Se continuano a chiudere e a fallire, non credo lo seguiranno solo perché "è lui"......

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    5. 30 anni di disinformazioni e bugie saranno duri da cancellare.
      cmq concordo che alla fine saranno gli americani a liberarci dalla dominazione tedesca...la storia si ripete!

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  7. Vorrei un attimo spostare l'attenzione sul post di voci della Crucchia(STEP).Noterei che dai tedeschi è inutile aspettarsi nulla,visto che il buon Gustav Horn,usa la solita tattica,diagnosi esatta per poi accusare la BCE di essere sotto scacco dei paesi del club-med(daje a ride)se non ci fosse da piangere :(

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    1. Oggi lo stesso FT dichiara che i tedeschi non vogliono affrontare sull'ostinazione dell'austerità il peso di un conflitto con la Francia dell'euro-Vichy-bancaria.
      Da qui la natura tattica e non strategica delle critiche alla Francia, che continuerà a fare come je pare

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    2. Anche perché i francesi possono tranquillamente minacciare di uscire dall'euro. Se apparirà che stanno difendendo l'interesse nazionale, l'opinione pubblica e i media seguiranno i loro politici, anche dopo 20 e più anni di panzane sulle magnifiche sorti e progressive dell'Unione europea.

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  8. OPS non era Gustav Horn ma Deutsche Wirtschafts Nachrichten

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  9. Cinture allacciate! Ecco il "Governo Proni", che non tradisce le aspettative. Al di là dei nomi, quello che conta è il programma: agenda monti per le politiche economiche e comunitarie e proposte dei saggi per le riforme istituzionali.
    Un governo, si dice, "politico" e non "tecnico", anche se, in realtà, la distinzione è chiaramente uno specchio per le allodole: anche il precedente governo era "politico" (come peraltro confermato, ex post, dalla scesa in campo del suo premier), ed attuava una politica ben precisa.

    http://www.fanpage.it/il-governo-che-verra-larghe-intese-saggi-e-pochi-tecnici/

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    1. Ma poi politico o tecnico, cambia mica nulla. Alla fine sono solo fedeli applicatori delle politiche monetariste a livello di BC e neo-classiche-von Hayek a livello fiscale che sono imposte a priori, senza alcuna rilevanza degli orientamenti dell'elettorato come in Grecia e in Portogallo) contro la nostra democrazia costituzionale.

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    2. "Non è escluso che a questo lavoro venga affiancata una nuova Commissione per le riforme, magari con la possibilità di non lasciare alla porta le forze politiche che si collocheranno all'opposizione."

      Così Grillo può strillare dall'opposizione ma anche dare una mano essendo PUD€ anche lui, mentre gli altri potranno dire che Grillo ha partecipato e dunque è complice di tutto per cercare di impedirgli guadagnare più consensi stando all'opposizione. Idem per la lega. L'ambiguità mi disgusta sempre di più. Non vedo l'ora di vederli sbattere sull'iceberg.

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    3. L'ignoranza e la menzogna sono generalizzate. Per questo s'è detto:
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/02/il-pude-ha-davvero-perso-la-maggioranza.html

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