giovedì 11 aprile 2013

E POI DICONO CHE UNA "LECTIO MAGISTRALIS" NON SERVE!

Per le Barbare Spinelli, decise fieramente a contrastare questa assurdità delle Costituzioni democratiche e a propugnare il loro superamento, in quanto orpelli sorpassati della deprecabile "sovranità" che impedisce di fronteggiare i BRICS, buone notizie.
Il suo (inconsapevole?) cupio dissolvi dei diritti fondamentali, deprecabili in quanto tutelati dalla fastidiosa sovranità costituzionale, ha buone possibilità di essere esaudito, visto che la sovranità sarà, sempre più, solubile nelle acque così limpide del sogno europeo.
Anzi le prospettive di ciò sono talmente buone che non si comprende con chi se la prenda, quantomeno in Italia; probabilmente col 2% di contrari al meraviglioso euro, così cafonal da rimanere aggrappati all'idea, proveniente dal trattato di Westfalia (questa me la sono segnata!), che gli Stati abbiano ancora un senso.
Dunque, sotto la "illuminata" presidenza irlandese, l'Ecofin "informale", di domani e dopodomani porterà a grandi cose. Niente che di popòdimenoche "the future shape of the banking union, economic and financial stability of the EU and financing options for long term economic growth".
Non sono temi nuovi, ma stavolta (come sempre) fanno sul serio. Vogliono promuovere la "stabilità finanziaria, la crescita e il lavoro"! Dunque: la crescita, attraverso "alternative sources of funding for investment", cioè il (quasi) nulla che si aggira intorno alla BEI, i cui fondi sono irrisori di fronte al volume di capitali neccessari per compensare gli squilibri delle asimmetrie dell'area euro: la BEI raccoglie intorno ai 60 miliardi da spalmare in programmi di medio-lungo termine. Ma per le stime serie i capitali necessari a riequilbrare l'area euro sono di circa 257 miliardi. Minimo. All'anno.
L'altra grande risoluzione per promuovere la crescita di lungo periodo, sarà indubbiamente una normativa europea più stringente sul "mercato del lavoro"; cioè quello che è riuscito così bene agli irlandesi per attirare gli "investitori esteri" e prosperare felici. Cioè riduzioni dei salari nominali e maggior flessibilità, cioè licenziabilità, in modo da aumentare la disoccupazione e raggiungere la "competitività".
Grandi attese poi per "l'unione bancaria", quella cui la Germania sottrarrà gran parte del suo "esemplare" sistema creditizio perchè sotto-soglia rispetto ai previsti limiti di passaggio delle competenza alla BCE (che comunque dovrà controllarne, col suo scrupolo inflessibile, già visto nell'ammissione dei collaterali dei LTRO, circa 8000): unione bancaria che dovrà guidare con "criteri più stringenti" l'irrobustimento delle banche con "capitale sano e di qualità".
Cioè ricapitalizzazioni auspicate, che non si sa chi potrà sottoscrivere nell'attuale spaventosa crisi di liquidità e credit crunch che affligge la maggior parte dell'area euro; più probabilmente, come implicano i vari Olli Rehn e Koen Doens, il recepimento della direttiva della Commissione ideata dal francese Michel Barnier, quella che porta al bail-in con prelievi di capitali "sani" dai correntisti. Come direttiva europea che ipostatizza (direbbe la Spinelli) il modello Cipro.
Ma non preoccupatevi: siccome la sovranità è ora Europea, l'accordo promosso già sotto la presidenza irlandese e concordato col Parlamento UE (ma allora!), also includes limits on the size of bankers bonuses. Cioè la faranno sempre franca ma non si porteranno a casa qualche milione dei soldi bruciati agli investitori.
Ma non è finita: la presidenza irlandese accelererà l'attuazione dell'accordo sul two-packs. Sentite la descrizione che ci propina come se fosse una novità quello che hanno fatto finora con questi PIGS sovranisti ed inadeguati, per la contentezza di Barbara Spinelli che potrà vedere come, in effetti, si occuperanno di questi stupidi debiti sovrani, egoisti, prendendosene cura in chiave europea:
"In 2011, six new sets of rules, the so- called ‘Six Pack’, came into force to strengthen economic coordination among EU member states. European countries agreed to share information and coordinate their national economic and budgetary plans. But the 17 eurozone countries needed further rules – these are in the ‘Two Pack’.
The ‘Two Pack’ consists of two regulations: one with special measures for monitoring and assessing plans of countries with high, excessive government deficits; and another with special measures for countries experiencing severe financial difficulties, such as those emerging from an EU-IMF programme."
Cioè non contenti della condizionalità e dei memorandum imposti per l'austerità espansiva, cioè la "crescita di lungo termine", in frenesia di "Six packs" (questi PIGS continuano a stare in recessione e non riescono a migliorare i dannati conti pubblici!), bisogna accertare per bene questi sforamenti del deficit e dettare ulteriori misure (i memorandum non sono roba sicura: dovesse mettersi in mezzo qualche obsoleta Corte costituzionale, egoista e sovranista).
Le misure saranno rese regole finanziarie (e sul mercato del lavoro: non guasta mai) direttamente imposte da organi commissariali europei (oh! europei devono essere, se no la Spinelli ci fa sentire nazionalisti, provincialotti ed egoisti); naturalmente con il contributo del FMI...alla consolle.
E naturalmente saranno misure di tagli alla spesa pubblica, perchè si sa, gli Stati vanno ridotti per ridurre le guerre e gli egoismi nazionali, e poi sostituiti con ulteriori "riforme del mercato del lavoro". Sì le stesse che devono dare la soluzione al problema della crescita: come pure la tosatura dei conti bancari privati. Tutta crescita "europea", di altissimo valore ideale e etico. Mica come il trattato di Westafalia.
E perchè no? Non dobbiamo avviarci, secondo la Spinelli, a un bel governo mondiale in modo da superare questa seccatura della "sovranità"?   

31 commenti:

  1. Non vorrei dirlo. Ma più passa il tempo più mi convinco che la recessione e le politiche a sostegno della stessa siano deliberatamente volute dall'UE e dai paesi "core".

    Che la "cinesizzazione" dei lavoratori europei sia voluta e metodologicamente perseguita in una una prospettiva mercantilista che mira a trasformare l'UE in una gigantesca area in via di sviluppo a "regime gold standard". Una società 20:80.

    La cosa di cui non riesco a capacitarmi, è come abbiano fatto, i promotori di questa "visione", a monopolizzare in maniera così forte tutti vertici culturali, politici e mediatici senza trovare alcuna opposizione interna.
    Sembra davvero lo stato dell'arte della scienza del marketing applicata alla politica, con la quale, evidentemente, pensano di "gestire" il malcontento derivante dall'impoverimento generale.

    Lo si potrebbe definire, paradossalmente, una specie di fascismo non violento, che sostituisce al manganello e all'olio di ricino la lenta e progressiva "de-culturalizzazione" delle masse (ancorché formalmente istruite), unita ad un massiccio condizionamento mediatico per gestirne le risposte emotive.

    Sembra un film di fantascienza. Un brutto film.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E so' 30 anni che ci rimbambiscono che l'inflazione è cattiva. Dopo averci guadagnato su. E ci riguadagnano con la deflazione. E Corsera e repubblica battono, ah se battono! E poi gli altri giù, giù coi loro complessini di inferiorità culturale si allineano solerti e pure coperti...in televisione. E poi, so' tutti "professori", mica cavoli! Voi mette se parla in TV un professore! Il giornalista, che so', un Mineo si "accredita" tutto, senza neanche spettinarsi...

      Elimina
    2. Questa è la politica economica dei Chicago Boys applicata a piccoli passi ad un intero continente. In Cile questi risultati li hanno ottenuti in tre anni (infatti Pinochet fu costretto a a mandare al diavolo gli hayekiani e tenersi solo i neoliberisti di Chicago visto il disastro prodotto - fame nera -)
      Dopo l'America Latina ed altri paesi rapinati in giro per il pianeta, hanno cominciato ad applicarla in modo più soft nelle nazioni del "primo mondo", USA, GB e poi da noi. Senza carri armati e un po' alla volta.
      .
      Per loro (le elite, che sono uguali in tutto il mondo) il risultato era ottimo, infatti il trasferimento di ricchezza dai poveri ai ricchi era perfettamente riuscito, e hanno imposto il "modello" nel resto del mondo, quello democratico, probabilmente "comprando" alla loro ottima causa tutte le elite di tutti i paesi, insieme ai media, tutti posseduti da loro.
      Abbiamo visto come, in forza delle regole €uropee, il governo favorisce non solo l'azienda che si fa partito, ma serve anche al partito (o ai partiti) che si fanno azienda e possono così contare su un'ampia base di consenso e sulla gestione dei media. Buttando nel cesso le Costituzioni e sciacquandosi la bocca di concetti a cui gli europei erano particolarmente affezionati: pace, diritti, solidarietà... ma che non sono effettivi nei trattati. D'altra parta l'UE è una costruzione di stramaledettissimi banchieri. I nostri politici ci hanno semplicemente venduti e ci stanno rapinando di tutto, oltre ad abbattere lo Stato per quello che ci serve (ma non per quello che serve al mantenimento del loro potere effettivo). In tutto questo hanno trovato l'alleato giusto, la nazione che non si preoccupa (storicamente) di infliggere sofferenza al suo e agli altri popoli, la Germania mercantilista. Il cane da guardia.
      E ci governano a colpi di shock economy.

      Quindi sì, Lorenzo, la recessione e l'austerità sono deliberatamente scelte. E tutto il resto è vero.
      La violenza c'è già stata, ed è la sospensione dei diritti fondamentali garantiti dalle Costituzioni democratiche attraverso la loro neutralizzazione. Non c'è più giustizia, uguaglianza sostanziale e quindi libertà.
      Ma secondo me stiamo assistendo alla trasformazione "violenta" dell'€urodittatura.
      Stiamo entrando nell'ultima fase del golpe trentennale, a meno che non riusciamo a liberarci prima dall'annientamento definitivo come cittadini.

      Elimina
    3. l' ho gia postato.
      Ma, sempre da brividi:
      http://www.youtube.com/watch?v=cBJfZJoN5Uk

      Elimina
    4. Sai, sil-viar, cosa mi viene in mente?
      Anni fa, su un vecchio libro di storia, l'occhio mi cadde un manifesto propagandista sovietico del dopoguerra, contrario alla nascita della repubblica federale di Germania.
      Il manifesto raffigurava un cane mastino, con un elmetto tedesco in testa, e con un collare con scritto sopra "Wermacht", in cirillico, legato con una catena di anelli di carta.
      Accanto un uomo diceva ad un altro: "non c'è da preoccuparsi, è legato!".

      Ecco, mettiamo il simbolo dell'euro sul collare, ed il manifesto torna attuale......

      (P.S. volevo postare un link, ma nn sono riuscito a trovarlo. Ma se ripasso a casa dei miei vecchi, faccio una foto alla pagina del libro e la metto online.... )

      Elimina
    5. E' vero dà i brividi. Ma dà anche i brividi vedere come una quantità enorme di italiani acora applauda a un discorso come quello della Spinelli.
      Non è tanto grave quello che fanno, ma quello che gli "consentiamo" di fare, per stupidità, per pigrizia, per meschina identificazione col più forte credendo che ci risparmierà perchè l'abbiamo acclamato.

      Ma prossimamente su questi schermi (molto) ne riparleremo.
      Perchè abbiamo bisogno di un enunciato chiaro sulla democrazia e sulla sovranità del popolo, che non lasci più adito a equivoci!

      Elimina
    6. Orlando Letelier, "The Chicago Boys in Chile: Economic Freedom's Awfull Toll," The Nation, August 28, 1976
      "It would seem to be a common-sensical sort of observation that economic policies are conditioned by and at the same time modify the social and political situation where they are put into practice. Economic policies, therefore, are introduced in order to alter social structures. (...)
      There are many other examples to show that, as far as competition goes, Mr. Friedman's prescription does not yield the economic effects implicit in his theoretical model. In the first half of 1975, as part of the process of lifting regulations from the economy, the price of milk was exempted from control. With what result? The price to the consumer rose 40% and the price paid to the producer dropped 22%. (....)

      But the most dramatic result of the economic policies has been the rise in unemployment. Before the coup, unemployment in Chile was 3.1%, one of the lowest in the Western Hemisphere. By the end of 1974, the jobless rate had climbed beyond 10% in the Santiago metropolitan area and was also higher in several other sections of the country. Official junta and IMF figures show that by the end of 1975 unemployment in the Santiago metropolitan area had reached 18.7%; the corresponding figure in other parts of the country was more than 22%; and in specific sectors, such as the construction industry, it had reached almost 40 per cent. Unemployment has continued to climb in 1976 and, according to the most conservative estimates, in July approximately 2.5 million Chileans (about one-fourth of the population) had no income at all; they survive thanks to the food and clothing distributed by church and other humanitarian organizations. The attempts by religious and other institutions to ease the economic desperation of thousands of Chilean families have been made, in most cases, under the suspicion and hostile actions of the secret police.

      The inhuman conditions under which a high percentage of the Chilean population lives is reflected most dramatically by substantial increases in malnutrition, infant mortality and the appearance of thousands of beggars on the streets of Chilean cities. It forms a picture of hunger and deprivation never seen before in Chile. Families receiving the minimum wage cannot purchase more than 1,000 calories and 15 grams of protein per person per day. That is less than half the minimum satisfactory level of consumption established by the World Health Organization. It is, in short, slow starvation. Infant mortality, reduced significantly during the Allende years, jumped a dramatic 18% during the first year of the military government, according to figures provided by the UN Economic Commission for Latin America. To deflect criticism from within its own ranks against the brutal consequences of layoffs, the junta in 1975 established a token minimum employment program. However, it covers only 3% of the labor force, and pays salaries amounting to less than $30 -- a month!

      Although the economic policies have more mercilessly affected the working classes, the general debacle has significantly touched the middle class as well. At the same time, medium-size national enterprises have had their expectations destroyed by the reduction in demand, and have been engulfed and destroyed by the monopolies against which they were supposed to compete. Because of the collapse of the automobile industry, hundreds of machine shops and small industries which acted as subcontractors have faced bankruptcy. ...."

      The Chicago Boys in €urope: Economic Freedom's Awfull Toll.
      In Cile 1973 è partito tutto da un colpo di stato, in €uropa è partito un po' alla volta, in Italia il golpe è iniziato nel 1981 e ancora non è terminato.

      Elimina
    7. Ho dimenticato il link:
      http://www.ditext.com/letelier/chicago.html

      Ovviamente in Cile è stato necessario il golpe per imporre la politica economica dei Chicago Boys, in Italia e in €uropa non ce ne è stato bisogno, il meccanismo è stato più raffinato, e, ovviamente Barbara Spinelli e tutti i piddini (che contano), i sindacati, le associazioni ecc. erano e sono d'accordo. Ovviamente i risultati per l'economia, per la democrazia e per i cittadini sono gli stessi. Gli stessi del Cile. Lo vediamo in Grecia, in Portogallo, in Spagna e cominciamo a vederlo bene anche qui. I morti non li fa la junta.

      Elimina
    8. E ancora non hanno applicato le nuove regole del twopacks...Quando i nuovi governi PUD€, incapaci di sostenere il costo del dissenso determinato dalle dosi aggiuntive di tagli-austerità e "crescita finanziariamente sostenibile di lungo periodo", non potendo dare la colpa alla finanza cattiva (oggi ancora funziona alla grande, da Santoro a ballarò),si faranno commissariare.
      Corsera e Repubblica applaudiranno: e anche i loro affezionati lettori. Saranno sempre meno. Solo che, e questo mi fa rabbia, quelli che gli avranno voltato le spalle, saranno diventati DECRESCISTI e vorranno il salario di cittadinanza; e ce l'avranno ancor più con la spesa pubblica.
      Capisci che questo è il nostro futuro che si sta avverando ora?

      Elimina
    9. I morti li fa la troika. Insieme ai governi fantoccio, all'alleato tedesco, ai politici, alle classi dirigenti e alle Barbare Spinelli che li sostengono.

      (scusate il commento a puntate, ma sono stanca)

      Elimina
  2. Un particolare. Quanto ai cittadini che vorrebbe o meno abbandonare l'euro (il 2% "a saw"), la Spinelli ha molto male interpretato la statistica. Basta prendere il rapporto originale
    Alla domanda: Regarding the "European Union", please tell me what you expect from it ?
    vi erano moltissime alternative e tra queste:
    -Combattere la Crisi
    -Lasciare l'euro
    -Supportare l'euro
    -etc
    beh con la stessa logica della Spinelli a "supportare l'euro", abbiamo uno 0% tondo in Italia!! La maggioranza ha indicato combattere la crisi. Come la mettiamo? La domanda era su cosa ci si aspettava facesse la UE e non i citizens! (per la miseria!) Numeri a caso spara la Spinelli (link sotto)

    http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/eb/eb78/eb78_anxde_en.pdf

    Vediamo la domanda diretta: What is your opinion on each of the following statements? Please tell me for each statement, whether you are for it or
    against it:
    -A European economic and monetary union with one single currency, the euro
    In italia Against abbiamo un 29% ("For" un 57% in calo di 10 punti),
    è against il 40% in EU e il 56% in Polonia.
    "For" in EU è il 53% in calo .
    http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/eb/eb76/eb76_anx_en.pdf (pagina 65)
    http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/eb/eb76/eb76_first_en.pdf (pag 14)

    So' peggio che in URSS questi...
    se sbaglio io mi correggerete
    miiii come sono incxyz
    (c'è pure altro nell'eurobarometro 78 ma non mi va di spulciarlo tutto)
    due chicche:
    -As a consequence of the crisis, you feel closer to the citizens in other European countries
    (pag 135)
    total "disagree" DEutschland 58%
    -The introduction of Eurobonds (European bonds) total "disagree" DE 58%

    http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/eb/eb78/eb78_anx_en.pdf

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma per questo dico che, intanto che ci cucinano a focherello vivo twopacks (non appena si forma un nuovo governo fantoccio, o meglio fracchia-PD), la Spinelli dovrebbe andare a fare la predicozza magistralis ai crucchi. E dire loro che devono rinunciare alla loro Costituzione, perchè la sovranità popolare è "divisibile" (cioè fa coincidere la parola "limiti" dell'art.1 Cost. con la divisibilità...matematica sotto zero).
      Poi vorrei essere presente per vedere l'effetto che fa'.
      E, anzi, magari fosse accompagnata da tutto il cucuzzaro euro-piddino

      Elimina
    2. By the way...Barbara Spinelli era la compagna di vita di Tommaso Padoa Schioppa.....evidentemente molto convincente

      Elimina
  3. Me sto' a sbellica dalle risate (hai ben detto amare, ma anche tanto liberatorie) nel senso guardo la realtà leggo la Spinelli e penso: se questa è una giornalista io domani mi autocandido al Pulitzer e me lo assegno da me medesima).

    E siccome non amo infierire aggiungo: di tagli alle spese dello Stato assistenzialista parlano i bancari i politici e i giornalisti cioè i parassiti per definizione:

    http://www.fanpage.it/finanziamento-pubblico-ai-giornali-le-cifre-di-unanomalia-tutta-italiana/

    Intanto vado a rileggermi Saint Just (non è il mio ispiratore ma a volte lo comprendo, quando la violenza degli oppressori del popolo diventa insopportabile la storia fornisce figure come la sua , piaccia o meno: accade).

    http://www.academia.edu/1245866/Montesquieu_e_Saint-Just._Dal_cesaricidio_alla_morte_del_Re

    RispondiElimina
  4. Ho trovato sul web questo video in cui tal (se è famoso, confesso la mia ignoranza....ma sò gggiovane!) Antonino Galloni fa una disamina storica che trovo apprezzabilissima. Un altro dei nostri! Ma provare a contattare queste persone, ne vale la pena secondo voi?
    Intanto, mi leggo i suoi libri: Misteri dell’Euro e Misfatti della Finanza (Rubbettino), Il Grande Mutuo (Editori Riuniti), La Moneta Copernicana (Nexus Edizioni).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Galloni è stao uno dei primi a "parlare" e e afre denuncia della mostruosità cui siamo assoggettati. Ha senso contattarlo? Credo che faccia "attività pubblica" e di comunicazione. Tutto quello che ho capacità di diffondere i vari pezzi della "verità nascosta", è UTILE.
      Ma speriamo anche che il coordinamento tra le varie voci di svelamento divenga più stretto, senza personalismi e autopromozioni individualistiche...

      Elimina
  5. Sono contento che esista questo blog. L'ho scoperto oggi, grazie al suggerimento di un amico... Suggestivo per me aver letto quello stesso articolo di Barbara Spinelli le cui ipostasi pure a me avevano colpito!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, se ti è capitato di leggerlo, non per ragioni di documentazione epidemiologica, non stavi tanto bene.
      Spero che tu stia un pò meglio ora...e ancora di più se avrai modo di approfondire il blog :-)

      Elimina
  6. Allora vale anche la pena ricordare cosa scriveva un anno fa Curzio "Barbara" Maltese. Mi ha impressionato al punto che non l'ho mai dimenticato. La coerenza è la virtù dei ... pazzi esaltati. Buon compleanno coerenza.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eccone un altro che si vivifica e si "solonizza" ed è chiamato anche in TV a parlare di economia, con la sicurezza di chi la sa lunga; si è "accreditato" che so da un Giavazzi o un Tabellini. Quindi lui è un influencer "qualificato". E il bello che il lettore corsera-repubblica ci crede veramente

      Elimina
    2. Rivoltante.
      "L'autentico premier il governatore mario draghi" per lui è qualcosa di positivo. La democrazia? Sticazzi!

      Ma sono io un pazzo pericoloso oppure anche a voi arrivano impulsi di violenza sanguinaria verso questi personaggi?

      Elimina
    3. Curzio Maltese...Nasce e si accredita come giornalista esperto di musica. Poi Occheto lo lancia nell'empireo dell'italica iformazione. Più che di economia è un esperto dell'opera di Peppino Gagliardi e di Gianni Togni.

      Elimina
    4. @Giuseppe
      Arrivano arrivano... io li curo con Primo Levi e Quentin Tarantino ;-)

      Elimina
    5. Saranno anch'essi obsoleti sostenitori degli Stati-nazionali e della sovranità costituzionale democratica? :-)

      Elimina
  7. IPOSTASI & L’ART. 1 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA

    Ipostasi, dal greco hypostasis, da hypo ("sotto") e stasis ("stare").
    Filosofia; la generazione gerarchica delle diverse dimensioni della realtà appartenenti alla stessa sostanza divina, la quale crea ogni cosa per emanazione.
    Per estensione, il termine "ipostatizzare" viene usato in filosofia ad indicare il passaggio arbitrario di un puro concetto in sostanza materiale (il termine dunque asseconda il significato legato all'atto dell'incarnazione, ovvero del passaggio di qualcosa dal concetto astratto alla sostanza fisica).
    Religione: il processo di ipostasi è relativo all'unione dei principi divini ed umani, ovvero l'incarnazione del divino rappresentata da Cristo o semplicemente il processo attraverso il quale dal concetto assoluto di Dio si fa derivare necessariamente la sua esistenza sostanziale.
    Medicina: ristagno del sangue in parti declivi del corpo
    Linguistica: il passaggio di una parola da una categoria ad un altra, la concretizzazione e personificazione di un concetto astratto.
    Genetica: la repressione delle manifestazioni delle attività di gene da parte di un altro non allelico (ndr: un gene è formato da una coppia, ciascuno chiamato allele e che deriva ciascuno dai due “genitori” ricombinanti, contiene la sequenze di “informazioni” che permettono e regolano la vita dell’organismo che li contiene).

    Ora, dopo la “lectio magistralis” http://www.repubblica.it/politica/2013/04/10/news/l_europa_di_kubrick-56316618/, se ne aggiunge il significato politico, le cui implicazioni non scontate, producendo sul tessuto civico e sociale delle democrazie dell’euro-zona quello che da “qualche” tempo a questa parte sono note alla cronaca quotidiana dei “PIIGS”, i maiali europei.
    E’ il concetto di “ipostasi” genetica traslato in politica usato da essa, la “barbara” sovranazionale della quale è esclusa, per certo tra le altre, ogni competenza di genetica:
    LA REPRESSIONE DELLE MANIFESTAZIONI DELLE ATTIVITA’ DEMOCRATICHE DI UNA NAZIONALE DA PARTE DI ORGANISMI NON DEMOCRATICI SOVRANAZIONALI.

    Un passo per volta, dopo i “trattati” UE e la Legge Costituzionale n. 1/2012 sul “pareggio di bilancio” che ha spalancato costituzionalmente ai vincoli “esterni” e alle condizionalità “automatiche del fiscal compact e “regular and irregular OTC derivatives” http://leg16.camera.it/465?area=1&tema=496&Il+pareggio+di+bilancio+in+Costituzione, è essa, la “barbara” sovranazionale figlia di un padre nobile, anche lui un “cattivo maestro” tra gli altri, a demolirne il plinto fondante: l’art. 1 della Costituzione Italiana.

    Considerate le abitudini tra le “veline” care ai MinCulPop influencers e soci in “affari”, pochi erano i dubbi che le avrebbero tolto il primato, cioè la prima affermazione, di tale “lectio magistralis”.

    Ora, sentita questa "lezione", abbisogna sentirne altre, anche quelle di Donny “the bear jew”, per esempio.

    That’s all, folks!

    RispondiElimina
  8. Ecco il progetto che piace tanto a Barbara Spinelli! (ed è giustamente preoccupata che i cittadini si mettano in mezzo per fermarlo, altro che 2%! Poveretta...)

    Francois Perroux
    Economista francese filonazista, il padre riconosciuto della moneta unica europea.

    "Bisogna riportare lo Stato a strumento che impone le leggi di mercato e quindi bisogna sottrargli anche qualsiasi tipo di controllo sull'emissione monetaria. Grazie a questo progetto che si realizzerà nel futuro, lo Stato democratico scomparirà, il potere sarà interamente detenuto da un direttorio di saggi e di tecnocrati senza alcun controllo da parte del popolo. In questo modo creeranno la società ideale, ovvero quella voluta da Dio. Le risorse saranno concentrate nella mani di quelle elites che sapranno imporre POVERTA' DI MASSA a tutta l'Europa. Questo progetto porterà a un crollo sociale, ma questo è lo scopo: fare in modo che la popolazione non viva più con false speranze e con questi falsi diritti. Una moneta unica per l' Europa toglierà agli stati il potere monetario, è questa una condizione essenziale per distruggerli, senza la capacità di emettere moneta lo stato perde la sua ragion d' essere."

    Articolo dal titolo "La moneta nell'economia europea organizzata" comparso sulla Rivista dell'Ordine Economico appoggiata dal regime di Vichy in Francia, dicembre 1943.
    Più chiaro di così!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ed "in claris, non fit interpretatio", recita un antico broccardo.

      Elimina
    2. Sì ma siccome anche la "nostra" democrazia e la nostra libertà devono essere "chiare" provvederemo in tal senso.
      Prossimamente su questi schermi...

      Elimina
  9. Incatenati al muro come buoi, rinchiusi a vita dentro la nostra fabbrica lager...è questo il nostro destino, noi poveracci che ancora aneliamo agli scatti di anzianità ed alla pensione. Illusi! Eravamo carne da cannone, poi braccia da lavoro, ora macchine che una volta sfruttate al massimo possono essere gettate come vecchi rottami inutilizzabili. E' la logica del mercato libero. Tutti sono utili, nessuno è indispensabile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Basta tenere a mente ciò che più sopra ha citato Silvia. E lottare contro "ciò che non siamo e ciò che non vogliamo"...

      Elimina
    2. Ma sempre più spesso tra i vicoli e nelle piazze di Lisbona si sentono le note di Grandola, vila morena, la storica canzone che accompagnò la rivolta degli ufficiali portoghesi. Uno sguardo al passato, pensando al futuro.
      (Daniele Mastrogiacomo, The Huffington Post)

      Elimina