martedì 2 aprile 2013

UN UNICO PUNTO FONDAMENTALE.

L'ottimo g.b. nel fare gli auguri di Pasqua, ci dice:
"Incredibile come alla fine in Italia si sia perso il senso della tragedia che stiamo vivendo: abbiamo dato talmente per scontati i principi Costituzionali, che non li abbiamo più, e ora riteniamo talmente normale che dall'estero vengano a comprarci i nostri tesori che non li consideriamo nemmeno più alla stregua di un'invasione, perchè se è vero che il tedesco che compra in Italia è pur sempre soggetto alle leggi italiane, è anche vero che se a comprare è una grossa banca magari di quelle che finanziano anche il debito pubblico, ecco che le leggi prendono il nome di memorandum."
"Perfetto. Il corto circuito tra cessione di sovranità alla finanza UEM (tedesca) e democrazia, sta proprio nella fine della legge come espressione della volontà del popolo sovrano e nella espropriazione di fatto dell'indirizzo politico: dalle istituzioni costituzionali elette a organismi sovranazionali svincolati da qualsiasi esito elettorale italiano."

Siccome non sono mai chiaro (per definizione), provo a scomporre quest'unico punto (cessione della sovranità=fine della democrazia costituzionale):
1- cessione di sovranità: deriva dal fatto stesso:
a) di aver adottato una moneta non nazionale ma emessa da un entità sovranazionale non prevista dalla Costituzione;
b) di essersi sottoposti ai criteri di convergenza dell'inflazione (chiaramente imperfetti e difettosi nella teoria delle aree valutarie ottimali), nonchè di riduzione del deficit secondo indici posti astrattamente e immotivatamente in sede internazionale, vincolando in connessione anche il rapporto debito/PIL, così cedendo di fatto anche la sovranità fiscale (artt. 136-140 del Tr. sul funzionamento dell'Unione);
c) dall'aver aggravato questa situazione di cessione accettando i vincoli derivanti dai regolamenti del 2011 che hanno modificato il Trattato stesso e configurato il fiscal compact;
   
2- fine della democrazia costituzionale: deriva dal fatto stesso che:
a) il deficit (indebitamento annuo del bilancio statale) servendo a creare risparmio privato (art.3 e 47 Cost.) e a perseguire politiche di eguaglianza sostanziale tra i cittadini (art.3, comma 2, Cost, norma chiave sui compiti istituzionali dei pubblici poteri di tutta la Costituzione), nell'ambito della loro condizione di lavoratori (art.1, 4 e 36 Cost.), non può essere limitato nell'ammontare secondo un indice prefissato una volta per tutte;
b) questo a maggior ragione se il corso della moneta adottata non sia conforme alla inflazione media corrente nello Stato rispetto ad altri partecipanti all'Unione monetaria, tollerandosi anzi nel trattato differenze fino a 1,5% tra i paesi UEM (protocollo 13 al trattato sui criteri di convergenza) in assenza di previsioni di trasferimenti finanziari a carico di un bilancio federale UEM.

Con ciò si è ottenuto di violare:
- l'art.139 Cost., in quanto si è di fatto, con un vincolo internazionale, sospeso, senza limiti di tempo, l'obbligo del potere governativo-legislativo di raggiungere gli obiettivi imposti dai principi fondamentali della Repubblica fondata sul lavoro, non assoggettabili a revisione;
- l'art.11 Cost., dato che un trattato internazionale, comunque denominato, non può portare a "cessioni" di sovranità - ovvero alla sua "sospensione" senza limiti di tempo-, sebbene solo a "limitazioni" della medesima sovranità.
E questo, però, purchè sia fatto, anzitutto, "a condizioni di parità", cosa esclusa proprio dai suddetti criteri di convergenza, e dalla inattendibilità complessiva degli stessi, che, come tutti constatano oggi, portano a condizioni sempre più divergenti di attuazione della moneta unica.
E, inoltre, sia fatto per "assicurare la giustizia e la pace tra i popoli" laddove invece, le regole della moneta unica hanno dato luogo a una crescente competizione tra i paesi europei coinvolti, con un trattato che non contiene regole per mitigarla, in particolare imponendo ai paesi ad inflazione media più bassa, per un periodo significativo, di aumentarla per creare leali condizioni di convergenza.

Molte altre cose si potrebbero aggiungere sia dal punto di vista giuridico che economico.
Ma quello che conta è come ormai appaia del tutto evidente che le elezioni in Italia non possono più svolgere la funzione di scelta democratica popolare sull'indirizzo politico -e quindi anche fiscale e monetario- che gli organi elettivi debbano perseguire (artt.3, comma 2, 48, 51, 54, 56 e 57 Cost.).
Qualunque sia l'esito delle elezioni questo indirizzo politico fondamentale, - rimanendo ben poco al di fuori della politica fiscale e monetaria-, è già predeterminato senza alcuna partecipazione del popolo sovrano ed una volta per tutte, come detto, senza limiti di tempo.
Perciò la sovranità non appartiene più al popolo (art.1 Cost.) e le forme per il suo esercizio previste dalla Costituzione sono una mera "fictio juris internationalis" contraria alla Costituzione

30 commenti:

  1. Più chiaro di così!
    Bravo 48, ci facciamo i manifesti e li attacchiamo per strada?
    La tipografia dalla nostra parte ce l'abbiamo, è quella che ci ha stampato i volantini del PUDE, li facciamo stampare, chi è interessato li prenota, poi andiamo nei nostri Comuni e li portiamo all'affissione. Mettiamo un po' di soldi per uno, ognuno secondo quello che può dare.
    Magari dobbiamo renderlo più "compatto"... ci sto pensando, fatemi sapere se qualcuno ci sta.

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    1. Non vorrei che ti paia chiaro perchè ormai, anche se dici di no, ne mastichi anche troppa di questa robina indigesta :-)
      Certo che lo si può rendere più compatto: proprio glissando sulle parti più tecniche (che implicherebbero la spiegazione intera del funzionamento dell'area valutaria ottimale, così come illustrato, coi risvolti giuridici, proprio qui:http://orizzonte48.blogspot.it/2012/12/per-chinon-guardasse-solo-google-e.html).
      Ma inZomma, tutto può essere riassunto (per es; rammenti questo?
      http://orizzonte48.blogspot.it/2012/12/lorizzonte-del-futuro-i-maya-e-un.html: è il riassunto a "area euro, mercantilismo..."

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  2. Mi piacerebbe fosse "volantinabile".

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    1. Ma se non riesci a coordinarti con Silvia, non credo sia difficile farne un file, stamparlo e farlo riprodurre in tipografia. L'ho fatto per delle cards e alla fine non costa così tanto (se poi si divide in più persone, è meno di una pizza)

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    2. Ciao Mario!
      Vediamo se lo "accorcio" e nel frattempo lo spiego un po'... casomai poi mando il testo a 48 e vediamo di farne un volantino e/o manifesto.
      Comunque ho la tua mail e tu la mia... se vuoi farlo tu, no problems!
      A presto allora

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    3. Allerto la stamperia amica, ha sempre il volantino del PUD€ esposto in vetrina..ihihih

      Considerazioni sul post. Pochi giorni fa il "succo" del discorso lo ha condensato il Governatore della BCE Mario Draghi: "Manca un Governo in Italia? No problem, c'è il "pilota automatico".
      Ecco, il riferimento al "pilota automatico" è stata un'espressione indecente, piena di tracotanza e cattiveria. Ma allo stesso tempo realistica, in quanto son caduti -di fatto- i nostri diritti costituzionali, e lui lo sa.
      Possiamo fare poco, adesso. Ma perDio, che si sappia che sappiamo!!

      E sappiamo anche che la vinceremo la guerra. La domanda è quando. (ma questo ancora non glielo diciamo).

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    4. Del pilota automatico di Draghi su questo blog ne abbiamo più volte parlato. :-)
      Ma il riferimento "immediato" era all'avvenuto inserimento "a regime" di meccanismi legislativi che comunque consolidano il bilancio (prima di tutto lo stesso pareggio in Cost.).
      Ciò poteva pure risultare irritante per la gente, ma metteva solo in gioco la mancata formazione di un governo. Cioè qualcosa che non fa troppo impressione agli italiani, abituati alla instabilità degli accordi politici e davanti allo spettacolo del risultato elettorale.
      E bada bene: irritante A PRESCINDERE DALLE CAUSE (per cui questi meccanismi automatici fossero stati introdotti).

      Ma ben diverso è far capire direttamente alla gente che il voto è praticamente inutile, che le discussioni delle forze politiche sono del tutto una finzione, che lotta anti-casta o meno, siamo destinati a provocare malessere e recessione per ripagare i CREDITI BANCARI TEDESCHI CAUSATI DALL'EUROSISTEMA.

      Che insomma quand'anche si andasse a ulteriori elezioni ci troveremmo sempre a discutere delle stesse misure senza alcuna utilità del voto, QUALUNQUE NE SIA L'ESITO (ad es; amche maggioranza assoluta del m5s).
      A meno che qualcuno non ridia senso concreto alle elezioni nazionali (e alla Costituzione) dicendo le paroline magiche: BASTA CON L'EURO!

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  3. Il memorandum?
    Un popolo depredato via memorandum?
    Ma come si fa a non reagire?
    Avete visto i punti?
    Qualcuno nutre ancora qualche dubbio che la democrazia in Europa sia morta?
    Io al prossimo che si lamenta della sanità che non ha fondi del lavoro che non c'è rispondo alla Gramsci: e tu? Tu che fai perché tutto questo non avvenga?

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    1. Domanda finale con cui sollevi L'ALTRO punto fondamentale. Perchè non è vero che non si possa far nulla. Non si può far nulla solo se ci si rifiuta di capire e di informarsi...

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    2. Chi crede non si possa possa fare nulla ha già perso.

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  4. Non c'è niente da fare, una volta rinunciato al controllo della moneta resta ben poco da fare.
    La sovranità monetaria è condizione necessaria ancorchè non sufficiente per il dispiegamento delle politiche in altri campi.
    Ci siamo legati mani e piedi a questo eurodelirio e adesso ci tengono per le ....
    Non credo di passare per complottista se affermo che 'euro è lo strumento (fascista) dei disegni mondialisti delle elité e svela tutta la sua antidemocraticità nelle piccole e grandi tragedie a cui assistiamo quotidianamente.
    La politica colpevolmente ha rinunciato alle sue prerogative e la costituzione è stata letteralmente violentata dietro indicazione dei lucidi euroburocrati.
    Complimenti per le tue lucidissime analisi, vorrei poter essere ottimista ma non lo sono.

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  5. LE PUNTE FONDAMENTALI

    Vanno
    vengono
    ogni tanto si fermano
    e quando si fermano
    sono nere come il corvo
    sembra che ti guardano con malocchio

    Certe volte sono bianche
    e corrono
    e prendono la forma dell'airone
    o della pecora
    o di qualche altra bestia
    ma questo lo vedono meglio i bambini
    che giocano a corrergli dietro per tanti metri
    (Nuvole, F De Andrè)

    E neri come il corvo vogliono tornare.
    http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2013-03-31/deriva-rischiata-cipro-114838.shtml?uuid=Abpi8AjH&fromSearch

    Ma questa volta saranno diverse, perchè sentiamo e sappiamo in tanti.

    Perchè questa pasqua lombrosiana ha insegnato ancora, per il nostro bene comune, che a loro, questa volta, non è più permesso.
    Perchè a loro, questa volta, non sarà concesso di privilegio della salvitudine gattopardesca di un “cambi tutto perchè nulla cambi”.

    Perchè, questa volta, saranno, e sono, le tante Sil-viar, Sandra Moro, Sofia, Lidia, Addolorate redente, le tante anime belle che donano e nutrono la vita, a sfamare i popoli oppressi con la inevitabile rinascita.

    Perchè, questa volta, saranno, e sono, loro a riaffermare la necessità della libertà ricordata da Federico Caffè, il “cattivo maestro” dei molti giuda “incappucciati”, il relatore delle tesi sulla insostenibile dell’euro-giogo del Mario l’ “altro”( http://www.linkiesta.it/federico-caff%C3%A8-mario-draghi):

    «vi sono due modi di amare la libertà; (...) Vi è il modo nostro; amarla di vero affetto, per sé, per il bene che genera e permette ai nostri concittadini, considerarla, studiarla, renderla quanto più si possa benefica; (...) Vi è poi un altro modo; e consiste nel professare a parole un amore sviscerato verso la libertà, e domandarle un abbraccio per poterla comodamente strozzare» (F Caffè)

    Perche, questa volta, saranno e sono quelle che se «la politica cambia una donna che la fa, tante donne cambiano la politica» ( Michelle Bachelet, neo candidata alla presidenza del Cile) e con essa il mondo.

    That’s all, folks!

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  6. Mah, una domanda da ignorante.. :

    Se Draghi dice che il governo è "inutile" perché poi mi dicono che il Parlamento non può legiferare senza un Governo?

    E' costituzionalmente vero questo ultimo punto?

    Da quello che ho capito il Parlamento in questo momento non può proporre nulla perché non sono state istituite le commissioni di riferimento al suo interno.

    Chi dovrebbe istituirle?

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    1. a) sia il governo che il parlamento hanno l'iniziativa legislativa (71 Cost.),
      b) ogni tipo di ddl deve prima essere esaminato da un commissione (72 Cost.);
      c) le camere deliberano, coi procedimenti previsti dai rispettivi regolamenti, la costituzione delle commissioni;
      d) Robertino, ma perchè non ti metti la Costituzione tra i "preferiti"? Non è così lunga a consultandola la si capisce (meglio di quanto non la "vogliano" capire i nostri governi)

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    2. L'ho cartacea nella mia libreria, e quando qualche post fa avevi fatto riferimento agli artt.71 e 72, ero andato a vedere ed avevo capito che le leggi si potevano proporre anche senza governo.

      Poi, visto che la malainformazione impera, mi sono venuti dei dubbi che ho subito palesato qui.

      Ho chiesto conferma.

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    3. No problem. L'importante è non vacillare sotto la marea di "deiezione" che ci riversano addosso in stereo e a reti unificate :-)
      Ma a bene pensarci, mi porti a evidenziare un dato: chi non vuole, in parlamento, dar vita e operatività alle commissioni, è evidentemente interessato a che l'unica forma possibile di legiferazione possa avvenire con decreto-legge...ad opera di un governo privo di qualunque fiducia attuale e pure passata...

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    4. Knight,

      a R Mora rispondo io, che nulla ho da perdere, sulle responsabilità dell'apparato PD che, deliberatamente e programmaticamente, sta bloccando la costituzione delle commissioni parlamentari per adempiere agli impegni della "sacra" allenaza stipulata con gli "alleati" tedeschi con Ddl di un governo "repubblichino".

      Per chiarire la perversione intellettuale, morale e civica, con l'unica attenuante di essere patologia neurologica, di importanti "rappresentanze" politiche, voglio riportare il discorso pronunciato dal presidente onorario sul "Sentiero della libertà":
      " ...Per evitare che qualcuno ci rubi nuovamente il diritto di scegliere i nostri rappresentanti e i nostri governi, ci presenti nuovamente il rispetto dei trattati internazionali come un'ingiusta maledizione, ci trascini nuovamente in avventure senza ritorno, dobbiamo tutti impegnarci a raddrizzare e rafforzare la democrazia, coltivando la storia e la memoria e cercando di esercitare responsabilmente, anziché disprezzarli, i preziosi diritti di libertà di parola, di associazione, di voto, per riconquistare i quali anche un giovane friulano ha dato la vita qui in Abruzzo, quasi settant'anni fa.”
      (Guado di Coccia, 28 aprile 2012)
      http://www.federicocaffe.com/sentiero_memoria.asp

      Su quel sentiero c'era, tra i molti nel '43, anche mio padre, arruolato nell' "Acqui" appena scampato dall'eccidio nazista di Cefalonia, e su quel sentiero rimase con gli Ettore Conti, e nella memoria che ha trasmesso mai avrebbe voluto sentire quel "discorso" pronunciato in nome della Libertà, neppure dal figlio di una vittima degli "anni di piombo".



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    5. Aggiungerei che permettere, tramite la stasi delle commissioni parlamentari, al governo monti di proseguire la "benedizione" della linea dettata dai "trattati", innalzando le imposte a copertura dei debiti p.a., consente di raggiungere 2 obiettivi:
      a) non comparire come gli autori del nuovo prelievo, non sopportandone così il costo di minore consenso;
      b) poter fare nuove manovre in prima persona, ove andassero al governo, come se si intervenisse, per "sacrosanta" emergenza, a "tabula rasa" (e non proseguendo nell'unico disegno perseguito organicamente da almeno 20 anni)

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    6. Immagino tu ti riferisca al Ministerium für Staatssicherheit noto in DDR come "STASI", inteso come il fermare la ..vita degli altri.

      "sempre allegri bisogna stare, diventan tristi se noi piangiam ...

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    7. "Stasi" in every possible meaning, of course!

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  7. Mi permetto un post in due parti. Questa la prima:

    Bel post. Mi permetto altresì di sottoporre all'attenzione ulteriori aspetti "di riflesso" che indicano che anche nella dialettica tra gli organi costituzionali del Paese si sia entrati in una pericolosa fase "pseudo-parlamentare".

    - Innanzitutto a partire dalle dichiarazione del nostro Presidente della Repubblica sulla "piena operatività" del Governo Monti in quanto "non sfiduciato in Parlamento" (http://247.libero.it/focus/25130966/0/governo-napolitano-esecutivo-monti-operativo/)

    - Ora: non sarà sfiduciato, ma nemmeno "fiduciato"! Quando mai si è presentato innanzi alle nuove camere per chiederla, questa fiducia? Nottetempo? In un'altra dimensione non percepibile ai sensi del cittadino comune? Senza contare che, dal dicembre dello scorso anno, la compagine è comunque DIMISSIONARIA!

    (http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/monti_si_dimesso_oggi_le_consultazioni_mesi_difficili_ma_affascinanti/notizie/239853.shtml).

    - Quale sarebbe, pertanto, l'originale interpretazione del nostro Presidente della Repubblica? Fallite le consultazioni che dovevano insediare l'eurocrate Bersani a Palazzo Chigi, il nostro ha avuto un'idea: quella di conferire "piena operatività" ad un Governo dimissionario (che strutturalmente non potrebbe averla), senza mandarlo di fronte alle Camere per ottenere la fiducia (come prescritto all'articolo 94 della Costituzione), ed incaricando delle commissioni di "saggi" (da lui nominati nella più assoluta discrezionalità), di scriverne il programma politico (perché le riforme economico-sociali e la legge elettorale tutto sono tranne che "disbrigo degli affari correnti").
    Programma che poi, il dimissionario Monti dovrebbe far certificare ad un Parlamento a funzionamento ridotto (ad oggi non sono state costituite le Commissioni permamenti), probabilmente tramite decreti-legge giustificati da chissà quale "urgenza".....

    Ora: se Napolitano ha nostalgia dei tempi della Camera dei fasci, potrebbe a questo punto esplicitarlo chiaramente. Le sue parole, del resto, avrebbero un valore meramente ricognitivo, visto il suo comportamento nei fatti.
    Io, da umile cittadino mi limito ad osservare che:

    (segue).

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  8. E questa la seconda parte.

    a) la previsione di cui all'articolo 94 della Costituzione appare fin troppo chiara (il Governo DEVE AVERE la fiducia delle due camere), e che pertanto un Esecutivo dimissionario non potrebbe avere "piena operatività" prima di essersi presentato innanzi al nuovo Parlamento ed aver ricevuto nuovamente la fiducia. L'interpretazione del Presidente della repubblica si tradurrebbe, allora, in una sostanziale (e voluta), disapplicazione del precetto costituzionale, con tutte le conseguenze politiche e giuridiche del caso (alla "fiducia formale" si sostituirebbe una "fiducia di fatto"....);

    b) l'operato del Presidente della Repubblica diventa "politicamente attivo", rischiando di trascendere il ruolo ad esso attribuito dalla Costituzione (fondato sull'irresponsabilità politica e giuridica). Come altro interpretare la nomina puramente discrezionale di un organismo di consulenza tecnico-poolitica incaricato niente poco di meno che di scrivere un programma di Governo (per quanto "minimo")?

    c) accanto alla Costituzione scritta, si sta parallelamente affermando una pericolosa "costituzione vivente" che, colpevolmente eludendo la normativa di revisione: i) svuota di operatività e sostanza i precetti fondamentali di "repubblica democratica fondata sul lavoro" utilizzando come grimaldello la normativa internazionale e ii) riscrive i poteri dei principali organi costituzionali dello Stato ed i rapporti tra i medesimi e lo fa sempre più in chiave "diarchica" esaltando quelli del Governo e del Presidente della Repubblica (organi non eletti dal popolo), a fronte di una forte compressione di quelli del Parlamento (che è l'unico organo a legittimazione popolare). Rapporti che ricalcano molto da vicino lo schema diarchico "Dux-Rex" del ventennio fascista;

    d) questa involuzione dell'ordinamento repubblicano italiano è in stretto rapporto con la "cessione di sovranità" all'involutivo ordinamento sovranazionale europeo, connotato da un conclamato "deficit" di democraticità, da una normativa sovrabbondante e di difficile interpretazione e dall'assenza di qualsiasi principio di certezza nell'applicazione delle norme dei trattati (quante procedure di infrazione sono state aperte nei confronti della Francia e della Germania, quando non hanno sforato il rapporto deficit/pil?).

    (fine).

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    1. Commento apprezzabile, more solito :-)
      Ma a parte il punto d) senza'altro da sottolineare(peraltro abbondantemente illustrato su questo blog "ab origine", ne converrai), il resto è stato illustrato in dettaglio in questo post, (che probabilmente ti è sfuggito, nel clima "pasquale"):
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/03/la-costituzione-e-la-torta-pasqualina.html
      Ma non è un rimprovero: l'avevo fatta più breve, perchè altrimenti mi dicono che, già ho una prosa involuta, ti immagini se dovessi pure "farla lunga" :-)
      Ma poi l'importante è non farla "fuori dal vaso", cosa che capita di frequente (fuori da questo blog)

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    2. Verissimo e chiedo venia. Non avevo, effettivamente, notato! :-)

      Effettivamente il clima pasquale ha diminuito la mia "produttività" (ed infatti stamane ho trovato una lettera dell BCE nella cassetta della posta. Chissà cosa c'è scritto.... ^_^).

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  9. carissimo Quarantotto, grazie per la risposta perchè ha dato forma ad una mia semplice intuizione da non addetto ai lavori (sono ingegnere) che ho espresso nel mio intervento.

    Il punto essenziale credo che stia proprio lì: chi controlla l'emissione della moneta di un Paese, controlla la politica del Paese e ne stabilisce i principi fondamentali. La moneta non è quindi un semplice fatto tecnico economico, ma è lo strumento pratico con il quale dare attuazione ai principi fondamentali. Bagnai ha coniato il motto : "l'euro non è una moneta, è un metodo di governo", ma l'idea che mi sono fatto è che lo si possa rendere ancora più generale: "il potere di coniare la moneta è il potere di dirigere una Nazione".

    Con Stima

    Gabriele Bellussi

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    1. Sempre tenendo presente che il "metodo di governo" non inizia con l'euro. Ma con la dottrina della BC indipendente applicata col divorzio in concomitanza con lo SME. L'euro è solo una distopia delirante con cui questo metodo è stato portato a una forza che consentisse di vincere quella, considerata inerziale e contraria, della stabilizzazione in Europa dei sistemi di welfare e redistribuzione, a promozione della crescita del benessere, quali previsti dalla Costituzioni.

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  10. Ottimo post, esemplarmente chiaro. E' vero: tutto ha inizio con il famoso divorzio, è lì che è iniziato il percorso che ci ha portati alla situazione odierna. E mi chiedo con quanta consapevolezza o premeditazione si è voluto prefigurare/preparare il sistema attuale...
    Qualcuno che di queste cose se ne intendeva ha detto "Datemi il controllo della moneta di una nazione e non mi importa di chi farà le sue leggi" (M.A. Rothschild).
    E qualcun altro, che comunque 'ste cose le bazzica, recentemente ha dichiarato "indipendentemente dall'esito elettorale il processo delle riforme continua come se fosse inserito “il pilota automatico”. (M. Draghi).
    Il momento elettorale ha perso ogni valenza democratica, ma mantiene la sua fondamentale funzione, quella sedativa e consolatoria. Non ce lo faranno mai mancare, così che i più continuino ad avere la convinzione di operare libere scelte.

    PS: A costo di beccarmi una botta di seidecoccio, ho bisogno di capire meglio l'affermazione: " [...si è ottenuto di violare...] l'art.139 Cost. [La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale] , in quanto si è di fatto, con un vincolo internazionale, sospeso, senza limiti di tempo, l'obbligo del potere governativo-legislativo di raggiungere gli obiettivi imposti dai principi fondamentali della Repubblica fondata sul lavoro, non assoggettabili a revisione".
    Nel senso che la "forma repubblicana" è qualificata (sostanziata) dai Principi fondamentali dichiarati dalla Costituzione, per cui disattesi questi si assoggetta di fatto a revisione quella. E' così?

    PPS: Bella la nuova veste grafica, ma il testo bianco del sotto-sottotitolo sul grigio chiarissimo dello sfondo non è il massimo della leggibilità.

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    1. Sulla domanda nel PS: ci hai azzeccato (come peraltro detto nel primo post su Mortati all'inizio della vita di questo blog)

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