lunedì 20 maggio 2013

FOR THE KICK OF IT

Intanto beccateve questo. Per divertirvi a vedere come da basi "ascientifiche" si possa arrivare a certe medesime conclusioni. Certo non si fa la fatica di dover dimostrare ogni passaggio e di dover confutare, punto per punto, una marea trentennale di mistificazioni antidemocratiche. Ma alla fine, è informazione anche questa.
Il quadro generale di tendenze che vengono, su tutti i mezzi mediatici, definite "complottiste" e ridicolizzate con grande sollecitudine. Con un concetto tutto particolare del "ridicolo".
Basterebbe invece che fatti, dati e conseguenti analisi, compiute con un minimo di buon senso e di spirito di identificazione della verità, fossero patrimonio comune dell'opinione pubblica, in base alla compatta divulgazione di economisti e giuristi che, in teoria, sono perfettamente in grado di  offrirle...
Ma è insito in un sistema oligarchico sapere come evitare questa "circolazione del pensiero". In mille modi, compresa la disattivazione remunerativa dei circuiti cognitivi. Chiamando poi, paradossalmente, questa disattivazione "tecnocrazia".

22 commenti:

  1. Coloro che invece vengono convocati stabilmente e utilizzati con qualche frequenza per qualche operazione politico-diplomatica, economico-finanziaria o mediatica, godono di una più ampia considerazione e ricevono benefici maggiori di quei profani che solo una o due volte siano stati invitati.

    Facili da individuare....

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  2. http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/tranquilli-bilderberg-trilateral-aspen-e-logge-varie-e-avariate-sono-segrete-per-il-nostro-56114.htm

    Ingenua sincerità di Sergio Romano. I cittadini non devono sapere.

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    1. Che vuoi, è un inguaribile romantico, innamorato (disenteressatamente...!?) di quelli che decidono perchè hanno responsabilità di governo in senso autocratico e tecno-legittimato, mica perchè devono :
      1) attuare e non violare la Costituzione;
      2) prendere decisioni in base all'indirizzo politico frutto del dibattito pubblico che porta al pronunciamento popolare delle elezioni;
      3) spiegare concretamente, assumendosene la responsabilità, le prospettive e i fatti che giustificano la formulazione di un certo indirizzo, che altrimenti diviene vuota propaganda per il mometno delle elezioni, ovvero, appunto come piace a Romano, sostituito da un indirizzo effettivo occultato, creato nelle menti e nei gusti personali di chi prende le decisioni. Al più influenzate dal contatto coi vertici finanziari privati dell'economia mondiale. Non esattamente le frequentazioni più sensibili alla democrazia.

      Tutto questo Romano lo trova perfettamente naturale e anzi auspicabile; perchè in vita sua ha visto che si è sempre fatto così. Trovandolo ineccepibile.
      Senza farsi mai delle domande e senza aver mai riferito, o forse neppure compreso, il contenuto delle decisioni extra-istituzionali, private ed oligarchiche che vengono imposte a tutti noi.
      Sorbole!

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  3. Mi permetto di sottoporre all'attenzione questa iniziativa:

    http://www.fanpage.it/arriva-il-disegno-di-legge-anti-grillo-niente-elezioni-per-i-movimenti-senza-statuto/

    Che reputo una pericolosissima arma a doppio taglio, che, con il pretesto di garantire la democraticità interna dei partiti possa essere invece usata come strumentoa di delegittimazione delle opposizioni (basterà, in futuro, per "neutralizzare" il partito scomodo, aggrapparsi ad un cavillo formale sul rispetto della legge per quanto attiene alla sua struttura interna?).

    Un'altra cosa che, inoltre, salta all'attenzione dei miei occhi, è l'affidamento, secondo la proposta, del controllo contabile ad una ditta esterna. Ora, non credo bisogna essere delle cime per rendersi conto di come le ditte incaricate di un compito simile si trovino "de facto" titolari di un rilevante potere politico, dato che eventuali irregolarità da loro certificate potrebbero addirittura -se non ho capito male- arrivare a pregiudicare la possibilità per il partito di presentarsi alle elezioni.

    La stessa assemblea costituente rigettò, a suo tempo, qualsiasi proposta di controllo sulla vita interna dei partiti. La "ratio" credo sia facilmente intuibile: chi controllerebbe? Quali garanzie sull'imparzialità di chi controlla?
    Per essere equo, debbo dire che comprendo pure l'esigenza di dare un contenuto concreto al principio di "democraticità interna" dei partiti politici sancita dall'articolo 49 della costituzione. E pur tuttavia, la proposta del PD mi puzza decisamente di bruciato, per due ragioni:
    a) i requisiti indicati nella proposta (almeno a quanto si legge nell'agenzia di stampa), poco hanno a che vedere con la democraticità interna dell'associazione. Essa, a modesto parere di chi scrive, non risulta garantita dalla semplice enumerazione degli organi interni e dei loro ruoli, ma dalla modalità di elezione degli stessi e da una composizione atta a tutelare anche le correnti minoritarie. Se l'elezione dei vertici avviene, ad esempio, con gli stessi metodi pasticciati che portarono Bersani a vincere le primarie, di democratico ci sarebbe ben poco!
    b) la proposta viene presentata in un momento particolare, e sembra orientata più alla delegittimazione di un movimento politico concorrente (per quanti difetti possano essere imputati al M5S), che non ad una seria analisi relativa all'attuazione del principio di cui all'articolo 49 Cost. E', insomma, dettata da esigenze politiche di natura CONTINGENTE, e non di PRINCIPIO (come invece dovrebbe essere).

    Cosa vuole il PD? Dotarsi di uno strumento formale per delegittimare i partiti concorrenti? Siamo arrivati a questo? Lo so che a pensar male si fa peccato, ma più passa il tempo, più, sulle camicie dei piddini, il colore rosso sbiadisce per far posto ad un nero intenso. E la cosa non mi piace.....

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    1. Il notissimo dubbio che animò i costituenti, trova sbocco in una manovra le cui intenzioni sono trasparenti nel senso da te indicato.
      Sofisticare le differenze tra la democrazia formale-protocollare cui si rifa il PD (stilemi organizzativi che servono di mera facciata) e democrazia associativa in senso sostanziale è un autentico lusso di questi tempi.
      Tanto, come ben sai, nessuna democrazia è possibile senza libertà e indipendenza dell'informazione e quindi senza un libero formarsi dell'opinione pubblica. E ciò vale a fortiori per un partito politico (aderire al quale presuppone già un scelta di autorestrizione della visione del mondo).

      Infine. Certo il m5s non fa nulla per non prestarsi a facili attacchi di questo genere, essendo evidente che il tratto principale della democrazia, cioè il formarsi di equilibri dinamici (e non cristallizati nei dogmi) tra idee in concorrenza tra loro e immettibili sul mercato del consenso in condizioni di parità tra i vari "promotori", è una mera utopia. IN quel movimento, com'è naturale illusione da deficit culturale in chiunque propugni la ilimitata democrazia diretta, manca alla radice la genesi di idee-proposte alternative tra loro immettibili nel dibattito in condizioni di parità, e intendo all'interno del movimento.
      Da questo vizio di partenza, che lascia il dominio al condizionamento iniziale "guidato" dal web e alla sua prosecuzione in forme di suggestiva quanto superficiale emotività, scaturisce la dubbia emendabilità di opzioni democratiche in senso sostanziale anche mutando struttura organizzativa.
      Ma almeno sarebbero in pari causa turpitudinis con tutti gli altri partiti.
      Non invece persino peggiori di questi, sul piano della consapevolezza democratica, nell'allinearsi in modo aggressivo e plebiscitario, a un messaggio verticistico vuoto e ormai chiaramente ipocrita e manipolativo, senza avere neppure i mezzi per rendersene conto...

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  4. E' certamente solo una mia impressione, nel senso che quello che sto per dire lo penso solo io. Ma mi pare che in generale, il senso di frustrazione verso lo status quo che rimane 'quo' (e non se ne va) è in crescita tra le fila della 'Resistenza'. Che sia condivisa o meno questa sensazione è da qui che parto per esprimere il seguente e personale punto di vista.

    Io non sono interessato ai 'cittadini'. Che poi è un termine che identifica una categoria/classe e non dice nulla su 'chi' è dentro tale contenitore, perchè se ognuno vi guardasse per vedere dentro troverebbe poi l'occasione per sbotterare dicendo 'eccheccazzo ma allora ti sta bene, cittadino'. Con questa affermazione intendo dire quello G. Orwell scrisse in 1984 ossia che il sottoproletariato produce sottoproletariato.

    Ovvero non è che i cittadini, questi cittadini, sono 'ipnotizzati' o distratti, proprio a loro non interessa una mazza di quello che 48, Bagnai, “Voci”, etc etc vanno diffondendo. E perchè? Perchè richiede loro il ricorso alle facoltà mentali, intellettive, alle capacità cognitive nella funzione passiva e in quella attiva. E non vogliono interessarsi/partecipare perchè non sanno farlo e perchè costa fatica. Vede io comprendo l'obiezione più pronta, ovvero, che una volta che l'acqua è arrivata a bagnare il loro culo, allora non possono fare più finta di non interessarsi e quindi si saranno svegliati. Ma lo credete davvero o è solo l'auspicio che ci raccontiamo? Perchè appena appena si 'distraggono' da come funziona lo smartphone o da come si fa a prenotare per Sharm o Urgada e risparmiare trenta euro e si 'interessano' alle cose importanti.......che mazzo fanno? Ma se non hanno mai usato il pensiero critico, il ragionamento induttivo e/o deduttivo......dove pensato che vadano? Vanno giusto giusto nelle braccia di quelli con la bava alla bocca che dicono la prima cosa 'sensata perchè importante e difficile' tipo castacriccacorruzzionedebitopubblicobrutto. Risultato? Dopo qualche interminabile attimo, per loro, tornano come 'Homer'......birra, ciambelle, aargh, gnam glup glup.

    Ora, la mia è sia una generalizzazione sia l'introduzione di un aneddoto (ma sono pronto a scommettere che non sono solo in questa condizione). Ieri, mi pare, ho postato altrove la testimonianza di cosa il PUD€ sta facendo alla mia città e della risposta che un gruppo di residenti (compresi il sottoscritto e la sua compagna) ha messo in piedi per opporsi all'amministrazione cittadina. Oggi a poco più di 36 ore, e non quarantotto, neh ;-), dall'inizio della petizione più di 13.000 persone hanno firmato. Beh, dal nostro 'stretto parentado', dai 'cittadini', al secondo nostro sollecito alla partecipazione contro l'arroganza degli arraffa quattrini nella gestione del partimonio universale che è Venezia, ci siamo sentiti rispondere che stavamo un po' esagerando con “'sta cosa del Gabbiotto” (!!!) (e crediamo lo abbiano scritto sul loro meraviglioso ritrovato della tecnologia mobile al quale non possono rinunciare, ovviamente; ma sono sempre lì a frignare che arrivare alla fine del mese è sempre più difficile arrivarci.......ma dai? Fai colazione tutte le mattine al bar e tutti i week end vai a mangiare fuori con gli amici.....esticazzi.....e le priorità che fine hanno fatto?).

    (fine parte 1di2)

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  5. (Inizio parte 2di2)

    Non sono cittadini; chiamiamoli in un altro modo......'pecore'. Perchè quei cittadini a cui, qui e nei luoghi gemellati a questo, noi ci riferiamo, ovvero noi stessi, sono altra cosa. Ma ci sono le 'pecore'. Punto. A loro piace stare vicine vicine per sentire la calda sensazione di benessere che deriva dall'appartenenza al gregge (magari mentre tutte vanno a Sharm o Urgada) e poco altro. Ah, e vanno tosate. Punto. Ribadisco le pecore vanno tosate. It's in the name of the game.

    Oggi mi scandalizzo perchè l'èlite in carica è talmente ssstupida che invece di far ingrassare (leggi far crescere in salute, mi raccomando) la pecora affinchè al momento opportuno produca il miglior mantello di lana per la miglior 'raccolta di filato', la affama. Quasi (anche senza il 'quasi' se guardiamo a sud est dell'Europa) la condanna a morte, compromettendo così le future tosate. Ma non basta, questa èlite da anche la colpa alla pecora (poraccia, è solo una pecora) perchè la qualità della lana è scadente. PUD€??? Davvero dai la colpa alla pecora???? Assurdo!!!

    Ora, io credo che le persone si organizzino intorno ai mezzi e non intorno ai fini; e quindi non mi sorprende se tra i miei 'compagni di questo viaggio' sono pochi (o tanti) a non concordare con quanto ho scritto e sto per scrivere. Perchè è legittimo volere un destino diverso per le 'pecore'...pardon...per i 'cittadini'. Va benissimo.

    Oggi però il problema è che una organizzazione, anzi un sistema articolato e strutturato, che abbiamo convenuto di chiamare PUD€, svolge bene e male, allo stesso tempo, il suo 'lavoro'. Male perchè sbaglia ad affamare le pecore (pena il raccolto futuro) e bene perchè le pecore non si lamentano più di tanto.

    La mia attenzione e il mio interesse è focalizzato sulla domanda “Come determinare il cambiamento che porta il PUD€ a perdere il controllo 'del gioco'”, ma sono consapevole che ad una èlite tolta si sostituisce una nuova èlite, perchè come una piramide, non rimane mai senza vertice (diventa al limite più bassa, più orizzontale si direbbe in teoria organizzativa, ma comunque sempre con un vertice e una base); mentre la base della piramide (bbbeeeeee bbbbbeeeeeee) avrà sempre bisogno della guida che 'dica' loro quello che devono fare/pensaere/etc etc.

    La soluzione oggi va ricercata nel cambio del pastore, perchè quello in carica, il PUD€, è fuori di testa, completamente. Esso indossa degli occhiali sulle cui lenti sono disegnati degli schemi teorico-percettivi distruttivi. Quindi cambiamo il pastore. Come? Già, come.

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    1. Ma guarda che il "senso comune" della comunità radunata (più o meno) qui attorno, non è dissimile dal tuo.
      Tant'è vero che qui coltiviamo la "ipotesi frattalica" che postula proprio che, come nel 1943, sia un fattore del tutto esogeno a determinare l'autoimplosione del regime e, simultaneamente, il risentimento popolare (parliamo di sbarco in Sicilia, evidenza della sconfitta militare e bombardamento di Roma). Così come postula che la Resistenza, al netto dei marxisti-stalinisti (che avevano in animo di prendere le armi contro qualunque regime non ortodosso a MOsca), fu un fatto di poche decine di migliaia di persone.
      Che poterono poi legittimarsi a interlocutori degli Alleati e a sedersi al tavolo della Costituente...

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    2. Amen!
      La Resistenza che si leggittima a interlocutori degli Alleati e si siede al tavolo della Costituente...è l'immagine che ogni sera arrcchisco di particolari, come ad un dipinto si aggiungono dettagli alla sua rappresentazione.

      Succederà. Sappiamo che succederà. Lo so che succederà.

      Mi preoccupo solo del genere di aspettative che si creano quando la pressione al cambiamento cresce così tanto; aspettative che sono tanto più 'rivoluzionarie' quanto più difficile appare ed è il cammino verso il punto di svolta.

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    3. Secondo me l'elite puddina si è letta ben bene questo

      http://cronologia.leonardo.it/lebon/indice.htm

      Se proprio volete classificare la folla, beh, vi informo che qualcuno l'ha già fatto molto prima di voi.

      "Le folle sono colpite soprattutto da ciò che vi é di meraviglioso nelle cose. Esse pensano per immagini, e queste immagini si succedono senza alcun legame. L 'immaginazione popolare é sempre stata la base della potenza degli uomini di Stato, dei trascinatori di folle, che il più delle volte, non sono intellettuali, ma uomini d'azione. Questi sono poco chiaroveggenti, ma non potrebbero esserlo, poiché la chiaroveggenza porta generalmente al dubbio e all'inazione. Essi appartengono specialmente a quei nevrotici, a quegli eccitati, a quei semi-alienati che rasentano la pazzia. Per quanto assurda sia l'idea che difendono o lo scopo che vogliono raggiungere, tutti i ragionamenti si smussano contro la loro ferma convinzione (nella neuro-psichiatria essa prende il nome di "Pseudologia fantastica" - chi crede alle sue stesse bugie) . Il disprezzo e le persecuzioni non fanno che eccitarli maggiormente. Tutto é sacrificato, interesse personale e famiglia. Perfino l'istinto di conservazione viene distrutto in essi, a tal punto che spesso, la sola ricompensa che essi ambiscono - immedesimandosi in un fervido apostolo delle fede - é la croce, il martirio, l'alone di santità (*); e ciò che lasciano con i loro scritti è il nuovo "vangelo", la nuova "dottrina"."

      Tutto questo non vi ricorda ciò che stiamo vivendo?

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  6. ops, avrei voluto segnalartela, la notizia, ma hai fatto prima tu...

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    1. Ebbene, l'importante è che esista una "rete di ascolto", che sappia stimare le forze in gioco nelle loro dinamiche. Si possono nascondere delle cose per sempre a qualcuno; ovvero una cosa a tutti. Ma non tutte le cose a tutti, sempre...Quando si deve reggere il controllo di masse umane su tali tecniche si finisce a tappare uno scolapasta con le sole dieci dita a disposizione...

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  7. Putacasomai ve lo foste perso, vi ricordo il convegno "La natura dell'euro: la pillola rossa o la pillola blu" organizzato da ecodellarete a Frosinone il 26 maggio 2012 (oops.. un anno fa). C'erano: Alberto Bagnai, Moreno Pasquinelli, Piero Valerio, Sergio Di Cori Modigliani, Stefano D'andrea e Gioele Magaldi.

    Un tentativo, per l'appunto, di mettere insieme voci critiche che, pur partendo da prospettive anche opposte e usando metodologie di analisi diverse, giungevano alla stessa conclusione.

    Ho come la sensazione che quel tentativo, che non aspirava certamente a "unire il fronte", ma almeno a costruire un dialogo, non abbia avuto successo. Continuo a pensare che sia stato un errore, se non politico, almeno "culturale".

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    1. E perchè mai un errore? E' stata una cosa utilissima per avviare e consolidare l'autoriconoscimento di un fenomeno di analisi critiche diffuse e comunque connesse.
      Ad oggi, inoltre, c'è stato modo di distinguere anche la "tenuta" (vogliamo chiamarla così?) dei vari approcci.
      Quanto al processo culturale di comunicazione...mi hai giusto ricordato che devo sentire Piero :-), che L'ARS di Stefano D'Andrea è un fenomeno interessantissimo e che Alberto ha creato una corrente di pensiero economico non più sotterranea, ma con cui devono fare i conti anche se non piace...a "loro".
      E che Ecodellerete ha fatto un percorso che ha sempre mirato ad avvicinare la varie esperienze.
      Tutto questo tornerà utile: fa parte di un cammino che è stato tracciato disboscando, necessariamente alla cieca, una fitta coltre impiantata da un regime arrogante ma ora meno sicuro di sè.
      E oggi le vacche sono molto meno nere, perchè vari falò rischiarano la notte.
      Come ciò potrebbe essere un errore? :-)

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    2. Non mi sono spiegato. Intendo dire che non è nato un dialogo tra diversi, mentre ognuno ha continuato ad attaccare il "metodo di governo" denominato "euro" per conto suo.

      Attento: non parlo di "coordinamenti" e bazzecole simili, ma di effettivo dialogo, che implica la capacità di riconoscere l'esistenza di strumenti di analisi diversi dai propri. Vuoi un esempio? Quanti ne vuoi:

      1. non è forse vero che l'analisi marxista e l'analisi del massone dissidente Magaldi descrivono, da prospettive e con fini diversi, lo stesso fenomeno?
      2. non è forse vero che l'econometria di Bagnai e l'analisi marxista descrivono, con linguaggi diversi, lo stesso fenomeno?
      3. non è forse vero che la scelta sovranista di D'Andrea è compatibile con l'econometria di Bagnai e con la denuncia del "complotto mondialista reazionario" di Magaldi?

      E via dicendo... e allora: perché non si riesce a far nascere un milieu culturale comune? Non ho detto "politico", ho detto "culturale"!

      Questo volevo dire, non che ecodellarete abbia fallito. Anche perché sarebbe una riflessione triviale: ecodellarete fallisce sempre, dalla nascita... sta sempre dalla parte di chi perde... e starà sicuramente contro orizzonte48 quando questi diventerà primo ministro...:-)

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    3. Sulle domande enumerate. Sulla capacità omniesplicativa dell'analisi marxista, in realtà lo si può dire di alcune premesse sulla natura e le dinamiche del capitalismo, fatte in un certo momento storico-politico, che sono state prese in considerazione esplicita dallo stesso Keynes e recepite, come proposizioni "problematiche", sicuramente da nostri Costituenti (ho più volte riportate e linkato eloquenti brani di Calamandrei, Mortati e lo stesso...Fanfani; potrebbe sorprendere la posizione democristiana dell'epoca per chi non sapesse riconoscere il seguito delle politiche consentite dall'attuazione della Costituzione; mentre trapela l'atteggiamento cauto e attendista di Togliatti, per le ragioni ben indicate da Popper e, in altro modo, evidenziate pure da Cesaratto).

      Ma al di là del merito di questa affascinante ricostruzione del pensiero-prassi politica, Keynes, Mortati, Calamandrei e Kalecky bastano e avanzano per trovare un terreno comune per un dialogo che, personalmente, ho trovato con quasi tutti i personaggi da te menzionati.
      L'antefatto che tu menzioni, e che ti ascrivo comunque come un merito, non può che aver facilitato l'avvio di un percorso che conduce proprio a tale dialogo: il quale non potrà che manifestarsi in ulteriori sviluppi.

      Insomma, per buona parte delle "voci" che hai menzionato, sempre meno si può parlare di "diversi", essendo piuttosto già in maturazione una progressiva convergenza. A cui si sono aggiunte le splendide voci spontaneamente sorte e cresciute proprio dalla rete.

      Dipendesse da me, come ho, credo, dimostrato con l'interazione tra blog (non certo un fatto estemporaneo e privo di preparazione, con alterne ma sopportabili vicissitudini), il dialogo sarebbe certamente un "fatto" in avanzata fase anche organizzativa.
      Ma non dipende "solo" da me.

      E, d'altra parte, l'aspirazione politica personale(che forse lasciandosi prendere dall'ironia qualcuno ha scherzosamente enfatizzato, magari in base a informazioni male interpretate) è quanto di più lontano dalle mie aspirazioni.
      Come dimostra il fatto che stiamo parlando QUI, cosa che è quanto di più strategicamente sbagliato per chi avesse una qualche aspirazione del genere :-)

      Invece mi auguro che le cose si sviluppino verso una integrazione crescente tra "voci" che sappiano pesare sempre più per attivare quella che è la chiave di volta dell'unico obiettivo possibile di "buona fede": il risveglio democratico consapevole, affinchè la gente possa liberarsi da un torpore velenoso e reimpossessarsi della INFORMAZIONE.

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    4. E a scanso di equivoci da "vaghezza":
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/03/popper-le-catastrofi-europee-e-la.html
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/03/la-dottrina-delle-banche-centrali.html
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/03/oltre-il-pud-2-oil-and-finance-thats-all.html

      Forse, battute a parte, non avresti molto modo di essere "contro" quello che qui sosteniamo...

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  8. http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-per-il-lavoro-egregio-svolto-sulla-non-vigilanza-al-monte-dei-paschi-letta-56132.htm

    I protagonisti di episodi quantomeno....diciamo...poco simpatici (Mps/Antonveneta, prestito"segreto" di Bankitalia a Mps, derivati Mintesoro) son tutti promossi nei posti di maggior prestigio e di controllo delle loro pregresse decisioni (e Napolitano che ne pensa?). E Santoro, Gabanelli, Formigli, procure varie?

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  9. attenzione pero' che 'superbonus' è un personaggio che poi dice questo cose qui :

    http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/se-tutto-va-bene-siamo-rovinati-con-il-prossimo-grande-azzardo-di-draghi-sui-56052.htm

    puo' uno che ha fatto il banchiere ad alto livello affermare e terrorizzare le gente con il postulato della moneta che crea inflazione , in buona fede intendo^? direi che non puo' farlo se
    è in buona fede...

    inoltre vi ricordo che mps non è andata in rovina per i derivati
    ma i personaggi che ora sono sotto inchiesta hanno usato 'derivati'
    per cercare di sistemare i conti di una banca che era gia' in dissesto per altri motivi per piu' sostanziali...(e sui resposabili del dissesto pre derivati non vogliono indagare per
    motivi per me molto compresibili ( si arriverebbe agli 'intoccabili'...)

    ps: dagospia è comunque molto superficiale (per essere buoni)

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    1. Sui report di commento economico rinvenibili su Dagospia, stendiamo un velo pietoso (qui ce ne siamo già occupati). Pure di MPS e del fatto che il problema non siano stati i derivati in sè (certo l'idea di utilizzarli per "sistemare" le cose, denota una certa incompetenza, emersa da quello che trapela dalle indagini).
      La "sparata" che dà spunto al post però non è certamente presa, e lo si dice, per le sue doti "dimostrative". E comunque il tipo in questione non è superbonus, a quanto mi risulta.

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    2. Se poi ti riferisci a quanto linkato da Marco (mi accorgo)...no comment. Ribadisco quanto detto su MPS e sul tenore dei vari commenti su Dagospia (a tema ricorrente monetarista) :-)

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    3. si certo mi riferisco a quello : sia il link di marco che quello che ho postato sono
      di 'superbonus' per dagospia ...:) (ma anche -_- )

      per quanto riguarda 'gioele' non ho niente da dire ... ...dato che non ho -ancora- letto l'articolo...
      sono abbastanza d'accordo con fiorenzo -ecodellarete-

      aggiungo che secondo me c'è una 'ratio' nella lista dei
      sommersi e dei salvati del sistema bancario italiano(bdi inclusa) degli ultimi 35anni (non ne so molto e seguo da poco ma secondo me c'è...)

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