mercoledì 3 luglio 2013

DEFICIT, PAREGGIO DI BILANCIO E PSEUDO-RIPRESA

Per chi se le fosse perse, e ad ogni buon conto, faccio il montaggio delle risposte date alle pertinenti osservazioni fatte da Lorenzo Carnimeo:
"Una cosa va detta: tecnicamente, se accettano di lasciare nel breve periodo il deficit al 3%, può in effetti verificarsi un periodo di assestamento con crescita poco sopra lo 0,...
Ma questa è un'ipotesi che non tiene conto della bilancia dei pagamenti: questa ha avuto un miglioramento "ante mortem", dovuto alla restrizione fiscale della domanda interna (aumenti dell'IVA e delle accise sui carburanti, con generale e drastica caduta dei consumi).
Tuttavia, la recessione (innescata dalle manovre dell'estate 2011 e seguenti) ha inciso in modo strutturale sull'offerta nazionale: la caduta simultanea e drammatica di investimenti e consumi, porterà alla incapacità di produrre quanto una "eventuale"domanda, non dico in crescita, ma anche solo "stabilizzata", potrà comportare.
Ecco allora che, dopo una fase di stagnazione (crescite 0,3...) che verrà salutata come ripresa, la bilancia dei pagamenti (in tutte le sue voci, non solo per la partita "merci", beninteso), ritrascinerà l'Italia in recessione e si procederà a nuova deflazione salariale (unico metodo di correzione conosciuto in UEM), nuova caduta della domanda, nuova deindustrializzazione da caduta della domanda;  e perciò calo del PIL, del gettito fiscale, acuito da furiosi tagli della spesa pubblica (in risposta) e quindi fallimento successivo dell'obiettivo di deficit.
SE SI RIMANE NELL'EURO, questo e solo questo ci attende; PER DECENNI.
Cioè il ciclo oscillerà sempre e solo tra stagnazione e recessione: e con una frequenza allarmante e distruttiva.
Esattamente come prefigura ciò che è accaduto dal 2002 ad oggi.
Quindi non avremmo una "ripresina";  in realtà sarebbe una "non recessione". Cioè crescita prossima allo zero, ma non negativa (sostanziale stagnazione).

Cerco di farla sintetica:
il margine di spesa pubblica è in realtà estraneo a ciò; come dice pure Munchau si tratta di programmi risibili. Quelli attuali e pure i futuri; gli sbandierati cofinanziamenti esigono pur sempre un concorso di spesa nazionale, contabilmente ridotto a essere simbolico;
- la "non recessione", nella visione paradossale e ormai fuori dalla realtà dei responsabili della nostra economia, è in realtà dovuta:
a) al fatto stesso di consentire il mantenimento di un deficit e di non perseguire con immediatezza il pareggio tecnico (-0,50, in assenza di congiuntura);
b) il che significa di non dover calibrare, con la stessa frequenza e dimensione degli ultimi 2 anni, manovre di austerity su questo obiettivo, lasciando, più o meno i conti come stanno e attendendo, secondo le "loro" previsioni, che la deflazione salariale aumenti la competitività e l'export;
- questa stessa aspettativa conferma che la recessione è dovuta tutta alle politiche fiscali!;
- poichè invece la crisi è di domanda, anche lasciando le cose come stanno (più o meno, e comunque per il 2014, perchè il 2013 è già di recessione), la domanda interna calerà lo stesso e non potrà essere sostituita da quella estera "aggiuntiva", perchè mancati investimenti e deindustrializzazione nazionali sono stati portati troppo in là, mentre i nostri vicini UEM soffrono di problemi analoghi e il livello del cambio non ci consente una vera espansione extra-UEM;
- differenziali di interessi, credit crunch, crollo del valore patrimoniale di assets finanziari e immobiliari, porteranno poi ad una ulteriore forte fuga di capitali, i cui rendimenti permarranno all'estero e non verranno reimportati (fenomeno simile alla fuga delle expertise migliori, cervelli e relativi redditi in fuga);
- siccome non sanno PERCHE' E DOVE SBAGLIANO, di fronte alla caduta della domanda (interna e estera), e quindi di gettito fiscale (e persino con innalzamento di spesa per disoccupazione), non sapranno far altro che tassare ancora e tagliare la spesa comprimibile (che si allargherà a dismisura, con acclamazione mediatico-livorosa). Nel tentativo di arrivare prima o poi al "pareggio di bilancio".

Risultato: brevi stagnazioni preluderanno a fasi recessive da ripresa della austerity.

Vorrebbero andare avanti così all'infinito gli ITALIAN-PUD€, non avendo capito il moltiplicatore e cosa non funzioni nel vincolo di cambio.
Perchè l'euro, per loro, è irrinunciabile e la deflazione salariale come prospettiva illimitata nel tempo li esalta troppo.


"La Commissione Ue ''consentira' deviazioni temporanee dal raggiungimento dell'obiettivo di medio termine'' che consentiranno ''investimenti pubblici produttivi'', cofinanziati dalla Ue. Lo ha annunciato il presidente Jose' Barroso e oggi il commissario Olli Rehn scrivera' ai ministri per spiegare il nuovo approccio.
La Commissione, ha spiegato Barroso, "ha esplorato ulteriori modi all'interno del braccio preventivo del Patto di Stabilità (cioé per chi è sotto il 3% di deficit e quindi fuori da procedura, ndr) per realizzare investimenti pubblici non ricorrenti con un impatto provato sulle finanze pubbliche". E oggi quindi Barroso ha annunciato che "quando la Commissione valuterà i bilanci nazionali per il 2014 e i risultati di bilancio del 2013, considererà di consentire deviazioni temporanee del deficit strutturale dal suo percorso verso l'obiettivo di medio termine (per l'Italia è il pareggio strutturale nel 2014-2015, ndr) fissato delle raccomandazioni specifiche per Paese". Tale deviazione "deve essere collegata a spesa pubblica su progetti co-finanziati dalla Ue nell'ambito della politica strutturale e di coesione, delle reti trans-europee e della 'Connecting Europe Facility' con un effetto nel lungo termine positivo, diretto e verificabile sul bilancio".

Puddo-piddini di tutte le "etnie" festanti. Un trionfo!
Ma la prospettive sono puntualmente quelle sopra enunciate. Il discorso è questo: "per il 2014 vi consentiamo di mantenere il deficit al 3%, ma solo se ci "piace" quello che fate in termini di spesa, chiamandolo "investimenti" (cioè supply side per produrre ma non si sa, per le ragioni dette, per vendere a chi).
Per il 2015, l'obiettivo deve essere il "prossimo al pareggio di bilancio", cioè l'obiettivo "strutturale" da cui non si può deviare. E lo ribadiscono.
Nella migliore delle ipotesi, per chi ha capito il moltiplicatore e il funzionamento del saldi settoriali: se non verrà impostata una riduzione del deficit "a consuntivo" del 2013, pseudo-ripresina nel 2014 e, alla fine di tale anno, massiccia manovra riduttiva del deficit per il 2015 (sul deficit che risulterà a fine 2014: e ci sarà da divertirsi, per così dire, dato che sarà molto difficile persino mantenere il deficit al 3%).
Quindi nuova inevitabile recessione...e manovre correttive per "promuovere la crescita" attraverso la "virtuosità" fiscale.

62 commenti:

  1. la politica della rana bollita.

    Hanno solo rimodulato il gas sotto la pentola.... (per non dare troppo nell' occhio, non si puo' mica arrivare alla situazione greca in pochi mesi, qualcuno potrebbe accorgersene...)

    ps. Quando ho letto la notizia di cui sopra (presentata in modo festante dalla stampa appecoronata, con tanto di tweet di vittoria di Letta nipote) mi è subito venuto in mente il tuo commento sopracitato. Praticamente sei un oracolo... :-)

    Potresti passarci i numeri dell' otto della prossima settimana, però! ;-)

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    1. Era una previsione intuitiva: ricorderai forse che avevo anche detto che pareva che il fiscal compact fosse andato stranamente in "desuetudo de facto".
      Sotto i colpi dei risultati disastrosi e della brutta aria che tirava.
      Ma la saldezza del PUDE nostrano, unita, attenzione, al complessivo atteggiamento "puddino" emerso dal m5s, e all'annacquarsi della stessa "dissidenza" berlusconiana in mera invocazione di drastici tagli alla spesa pubblica, hanno consentito alla commissione di rompere gli indugi. Come sempre telecomandata da bundesbank e deustchebank.
      L'opera di "desertificazione industriale" italiana va completata in fretta e senza esitazioni.
      Tanto gli italiani sono troppo "inerti" e ignoranti per accorgersi delle cause intenzionali che gli stanno dietro...

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    2. Nell'evoluzione "darwinista" (ndr, i darwinisti del monte "peregrino" non conoscono e non conosceranno mai i "processi" naturali e biologici pronti a suggere la "tetta" popperiana senza pagarne il debito ..
      i "fuubbi" che qlc declama) la "teoria della bollitura della rana" poco si compara al fenologico fenomeno (in)evolutivo delle specie (ndr, la "razza" la cuciniamo dopodomani con solanacee acerbe importate da Cristoforo).
      Ritengo che debba essere ancora affermato "un" fondamentale e distinto distinguo tra la teoria del "defeco" buttato e diffuso nel ventilatore (ndr, di "qualsiasi" marca)e la/e ragionevolezza/e umana.

      ps: mi permetto, dear '48, gli scrotali son RIEMPITI di pueric(o)lturismo MinCulPop per "giovini" balilla, figlie della "(p)upa e avan"cazzisti" e son SVUOTATI, prelevando con decreto presidenziale dalla vitalità democratiche.

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    3. Mi stai decisamente oscillando tra Saviane e Ruy Blas :-). Però più costruttivamente

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    4. Onde pendule paraconiche dei colli "peregrini" e lascio, poco interressato, i "fazzoletti" di Ruy.
      ;-)

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  2. Prima l'€uropa ci svuota la dispensa. Poi ci da una mezza rosetta rafferma come premio per aver permesso di svuotarcela.

    Per Letta & Co. abbiamo fatto un vero affare. Per quello che mi riguarda, è lo stesso affare che facevi con Cesare Ragazzi, negli anni '80, per un ciuffo di capelli finti (che andavano via alla prima doccia....).

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    1. Hai appena spiegato a un bambino di 40 anni che cosa £$%&§°ç* vendeva cesare ragazzi!
      L'età adulta è arrivata.

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  3. Dal mio punto di vista la "ripresa" delle 0,3% (aggiungo se và bene) nn avviene per mancanza di tessuto industriale: ne abbiamo ancora sia attività industriali che servizi.
    Avviene perchè ormai l'Italia è troppo colpita da tasse, tagli e deflazione salariale. E come l'Italia tutti (o quasi) i paesi parner (la Francia sarà la prossima).

    Per il resto d'accordo al 100%!

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    1. La ripresina allo 0.3 è una mera ipotesi di scuola (cioè solo in caso di nessun ulteriore taglio di spesa e aggravio di tasse cfr, però;http://orizzonte48.blogspot.it/2013/06/saccomanni-gli-swap-e-la-spending.html).
      Poichè i conti non torneranno, la manovra la faranno e gli effetti sul 2014, cumulati tra quelli già impattanti dalle precedenti manovre e quelli della inevitabile "nuova, saranno di provocare una nuova recessione.

      L'ipotesi relativa la ricalcolerò (sempre da praticone, ma vedo che persino Piga si affida a calcoli a spanne e tarature) in un prossimo post.

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    2. Appunto. Finchè le aziende sono in cassa integrazione almeno ci sono. Anche i negozi e servizi vari o sono alla canna del gas o magari sono chiusi. Ma sarebbero pronti a ripartire.
      Io non sono pessimista nel senso: "anche se finisce l'austerity non abbiamo più tessuto industriali e/o potenzialità". Questo magari potrebbe essere tra 10 o più anni. Al momento no. Ed è per questo che prima la finiamo con queste politiche assurde e meglio è.

      Comunque sono d'accordo con voi (e Bagnai) al 100%.

      però non sono così pessimista: vedo che un po' alla vota sempre più gente si sveglia. Ancora pochi e forse troppo tardi. Ma sempre di più soprattutto perchè ormai vengono toccati anche i pesci grossi (almeno alcuni) e la crisi non tarderà ad arrivare anche al Nord, visto anche il probabile rallentamento di Cina e Brasile e forse anche USA

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  4. noi che lo sappiamo dovremmo mobilitarci per espandere la conoscenza. Andare nelle università nelle scuole a diffondere la verità sull'economia. Citando i premi nobel e keynes

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    1. Salute permettendo, questo sarà il compito che svolgerà "il", e potrà essere meglio svolto "col", libro presto in arrivo (salute permettendo)...

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    2. come salute permettendo? spero sia una metafora...:/

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    3. Purtroppo no metafora, dura realtà; ho avuto un grave incidente stradale in moto e sono piuttosto "commosso" e raberciato a "punti"...

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    4. mi spiace tantissimo , detesto queste cose


      un grande augurio per la guarigione! certo sei 'qui' presente come se niente fosse
      ma con traumi non di poco conto (stoico! )

      (mi auguro anche che sia stato un incidente casuale e non ....)

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    5. Azz! mi spiace davvero.
      Auguri di pronta guarigione e mi raccomando, non fare lo scavezzacollo che la tua salute non è mica più solo tua, che ti credi!? ;-)

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  5. Non capisco come possano continuare ad ignorare il moltiplicatore, e dire alle imprese : ora create lavoro. Ma dove li prendono? Come escono fuori certe idiozie?
    Già sapevamo che oltre la questua non sarebbero andati.
    Letta festeggia la vittoria? Questo viene dalla stessa "Accademia dei perdenti" di Monti e Prodi. Forse festeggia perché non si è preso uno "shut up" come accadde a Romano.

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    1. Ma sai ala fine Monti si è pure preso il premio "von Hayek". Forse pure Letta vi aspira e vede buone prospettive di aggiudicazione...

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    2. E noi , che avari non siamo, gli assegniamo anche la Rupe Tarpea di platino. Forse non sanno di essere in concorso, ma la vincerebbero senza dubbio:)

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  6. Mentre pare si stia effettivamente organizzando l'ala dissidente del pude , non è che c'è da temere una crisi delle nostre banche? i prezzi delle case continuano a scendere, le sofferenze sono ormai a livelli insostenibili. A quel punto il pude si troverebbe davanti alla scelta tra svendere tutto e badogliare, no?
    Gli avvenimenti si stanno succedendo e accavallando con sempre maggiore velocità. Meno male che c'è questo blog per cercare di sbrogliare la matassa!

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    1. ma per qualcuno le crisi delle banche è un 'occasione'
      (come gia' scritto da 48...)
      anzi le crisi sono sempre occasioni come ci insegna mmonti

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    2. Mah, non so; l'esponente che citi è abbastanza fuori dai giochi ora come ora. Il processo dovrebbe manifestarsi. Ma più ancora ci vorrebbe un risveglio sociale e culturale che poi ci porti all'8 settembre...
      La matassa la possono decisamente sbrogliare gli USA. Stiamo vigili sui "segnali"...

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    3. Lui è 'fuori dai giochi' ma in fondo il gioco è sempre lo stesso...me ne sono reso conto leggendo paolocirinopomicino
      che racconta dei primi anni '90...

      ps: un po di pressione sociale/mediatica non fa certo male...
      qualche piccola sponda c'è

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  7. cavolo mi spiace per l'incidente...riposati per una pronta guarigione e in bocca al lupo!

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  8. Ciao Quarantotto auguri di pronta guarigione, in estate le montagne Venete/Trentine sono luoghi ideali per una buona convalescenza.

    PS: se la memoria non m'inganna il Prof. Bagnai dovrebbe tenere un concerto il 17 agosto ad Asiago

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  9. Ringrazio tutti coloro che mi esprimono solidarietà" :-)
    Il 17 agosto sarò (purtroppo) in pieno lavoro...

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  10. Ma cavolo, che robe! Rimettiti presto!

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  11. Risposte
    1. e' l'inesorabile legge della recessione: cala il gettito, quanto più ci si accanisce ad aumentare la prezzione fiscale per cercare di lasciarlo invariato, e aumentano le spese. Perchè la recessione, lo si voglia o no, e con essa la sua ragione scatenante, cioè la deflazione salariale, non va provocata a cuor leggero: a meno che appunto non si decida di abolire gl "stabilizzatori automatici", cioè di abbandonare i disuccupati (magari creando un bel reddito di cittadinanza più risparmioso), e, comunque, la popolazione continua a invecchiare e ad ammalarsi. A meno che, su questo ultimo aspetto...
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/05/ce-veramente-troppa-gente-in-giro-per.html

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  12. "- siccome non sanno PERCHE' E DOVE SBAGLIANO, di fronte alla caduta della domanda (interna e estera), e quindi di gettito fiscale (e persino con innalzamento di spesa per disoccupazione), non sapranno far altro che tassare ancora e tagliare la spesa comprimibile (che si allargherà a dismisura, con acclamazione mediatico-livorosa). Nel tentativo di arrivare prima o poi al "pareggio di bilancio"."

    Mi permetto di dissentire: non esiste ignoranza, non dopo gli ultimi due anni di diffusione, è cinica politica reazionaria per conto terzi mascherata da dabbenaggine. Pietà l'è morta!

    Auguri per la convalescenza, abbiamo bisogno (anche) di te.

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    1. Concordo pienamente.
      Non si può credere che sia ignoranza a questi livelli.
      E' cinica politica reazionaria !

      Mi associo agli auguri...

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    2. Il punto è "strano": loro "vogliono" fare politiche deflattive salariali per la competitività e sanno che occorre per correggere gli squilibri di bdp e di conseguenza l'indebitamento estero.
      Ma al tempo stesso sono pure convinti che il moltiplicatore non si applichi alla spesa pubblica e che le correzioni di deficit-bilancio abbiano effetti puramente contabili. Perchè non dubitano delle toerie neoclassiche che abbassamento dell'inflazione e spiazzamento di risorse dal pubblico (riducendo lo Stato) al privato induce "aspettative razionali" di ripresa e quindi nuovi investimenti e assunzioni. C'è cosmesi (cioè coscienza di interventi di mera bandiera per volume, ma Saccomanni e Giovannini, come più volte qui evidenziato, alle sole "supply side" ci credono veramente.
      La domanda aggregata per loro non è una dinamica di fattori interdipendenti, ma solo registrazione descrittiva di volumi che dipendono solo dall'offerta: ritenendo ancora valida la legge di Say

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  13. Mi aggiungo ai messaggi di solidarietà.
    Ma ora come stai?
    Aggiornaci.

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  14. CONTINUO A RINGRAZIARE TUTTI PER GLI AUGURI E LA SOLIDARIETA'. SONO (veramente) COMMOSSO (forse me dovevo sta' zitto e sopportare virilmente in silenzio i colpi e i dardi di una avversa fortuna :-))

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  15. Ah vedo che é di pubblico dominio ormai l'attentato del PUDE a Quarantotto. Passaci l'indirizzo del sicario a 4 ruote, lo sistemiamo noi. Ancora auguri per la convalescenza e non scrivere troppo ^^

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  16. Con viva e vibrante indignazione deprechiamo l'infame attentato! Augurissimi per una rapida convalescenza, caro 48, e d'ora in poi lascia perdere le moto: troppo vulnerabili.

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  17. Lettore di lungo corso del blog, son intervenuto solo una volta, con un contributo davvero miserrimo...Mi associo a voi tutti nell'augurarti una pronta guarigione. Si ha bisogno di persone come te, e come tutti voi.
    Certo che la fortuna è cieca, ma la sfiga sa sempre bene dove andare!

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    1. Lì per lì è il pensiero che ho formulato. Ma subito dopo mi è venuto anche da pensare positivo e lasciare tutto alla spalle (intanto che guarisco) :-)

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  18. Augurando al nostro prode Knight (copyright Poggio) una prontissima guarigione, segnalo due articoli che ci aiutano ad inquadrare la situazione (solo nel caso in cui non li aveste già letti):

    - il primo tratto da Linkiesta . Ah, Madre de Dios, se i tutti i giornalisti fossero così (come l'autore dell'articolo intendo)!! Questo ci aiuta a capire ancora una volta che, se c'è stato qualcuno di "virtuoso", non è affatto il caso della Germania. A me, comunque e personalmente, di essere virtuoso in questo modo proprio non me ne frega un bel paio di balle...
    - il secondo invece proviene dal blog del Prof. Cesaratto . Tanto per essere precisi: "La prima è la "regola della spesa", che nel nostro caso impone che la spesa pubblica non possa crescere affatto tra il 2014 e il 2016. Quindi maggiori investimenti possono essere realizzati solo tagliando qualcos'altro. Ma non basta, dobbiamo rispettare anche la "regola del debito" che
    richiede una riduzione del rapporto debito Pil a ritmi "adeguati", che nel nostro caso significa una riduzione del 3,4 punti l'anno (tralasciando alcune sottigliezze bizantine sull'argomento).
    E' questo il vero limite agli investimenti pubblici. Il bello è che Francia, Spagna e altri, che non sono ancora usciti dalla procedura, non sono obbligati a seguire anche quest'ultimo criterio fino al 2015 ... e quindi avranno paradossalmente più margini di noi (da qui il riferimento da caserma alla "supposta" deroga che avremmo ottenuto). Infine la Commissione si riserva di valutare se lo "sconfino" è giustificato da investimenti particolarmente produttivi e che rientrano tra quelli cofinanziati dall'Europa (TAV? F35?).

    Un governo furbo sarebbe rimasto sotto procedura e avrebbe sfruttato tutti i margini concessi dai trattati, a cominciare dalle condizioni "particolari" che consentono di derogare dai vari criteri, per finire con una sana contabilità creativa a base di "garanzie" dello stato e della CDP su prestiti a imprese e famiglie. Insomma, una volta tanto, aveva ragione Berlusconi (che forse proprio per questo è stato messo all'angolo da tutti)...".
    Capito il Letta e le sue vittorie (di Pirro)?

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    1. Cesaratto l'avevo letto: in effetti mi conforta che dice le medesime cose sostenute qui (non solo in questo post). Ribadire il vincolo di medio-breve periodo del fiscal compact (pareggio di bilancio più riduzione del debito: cosa già evindenziata aad es; parlando del fantomatico pagamento dei crediti alle imprese), equivale inesorabilmente a quanto dice. Con in più, la questione dei tagli alla spesa, se vogliamo, fatti anche per coprire le magagne dei derivati sul debito.

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    2. Avevi letto anche questo immagino. Belli, per quanto ne valgano in termini "reali", i suoi "governo inetto" e "Ma un po’ di schiena dritta si dovrà pur cominciare a mostrarla"... Le voci che "indicano la via" sono tante e autorevoli... Ma se a governanci abbiamo chi è abituato a "fare l'indiano"... stiamo freschi...

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  19. in prima pagina sulla Home del sito de Il Giornale:

    "CHI COMANDA DAVVERO IN ITALIA?

    Il Fondo monetario internazionale non vuole che il governo Letta tolga l'Imu sulla prima casa sostenendo che la tassa sulla proprietà deve essere mantenuta "per ragioni di equità ed efficienza". E Saccomanni gli dà pure ragione. La Lagarde mette il becco anche sulla riforma del lavoro: "Serve contratto unico e flessibile". Ma chi comanda davvero in Italia? "

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    1. L'idea neo-classica di spostare la tassazione sul patrimonio si accoppia all'alleggerimento di quella sul reddito. Fino alla flat rate. La Lagarde dovrebbe rammentarlo before talking (visto che abbiamo le aliquote più alte d'Europa, eccettuata la Francia)

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  20. siamo sicuri che le dissidenze intra-PUDE siano rientrate?

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  21. mi associo agli auguri di pronta e veloce guarigione ringraziandola per tutto ciò che fà

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  22. Proprio stamattina, in una discussione inerente macroeconomia in usenet, un tizio mi disse che la deflazione salariale porta automaticamente ad un aggiustamento del prezzo sui beni venduti e quindi il risultato è quello di avere un potere di acquisto non cambiato prima della deflazione
    Gli ho fatto cortesemente notare che le cose non stanno cosi e che quel' effetto si ha solo quando si svaluta la moneta
    Mi chiedo, ma non l' ho chiesto,se era un piddino che ragionava con le testa del partito od era completamente a digiuno dell' argomento

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    1. La deflazione salariale in effetti agisce anche sui prezzi: nel senso che non aumentano, cioè l'effetto deflattivo.
      Per riconquistare la competitività occorre colmare però tutto il differenziale accumulato rispetto all'area con cui sei in concorrenza. Ma (so che lo sai, ma il piddino no), questo successivo aggiustamento prolungato ammazza la domanda interna (e anche la base imponibile delle entrate pubbliche che necessitano di nuove misure fiscali).
      Il che porta a disoccupazione e anche a fallimenti, in particolare per le imprese non orientate al mercato estero e per i servizi, non tradable, specialmente.

      Quello che dice il tizio è pura teoria neoclassica liberista: perfetta flessibilità salariale e di ogni prezzo (come se le rigidità da colpire fossero solo quelle del lavoro e non esistessero oligopoli e monopoli e posizione dominanti e cartelli es; assicurativo e bancario).
      La sua "utopia" richiederebbe mercati in concorrenza perfetta e perfettamente aperti. Il che certo non è (anche perchè la germania ha, come abbiamo visto, un vasto sistema sociale di aiuti diretti e indiretti alle imprese nonchè di credito privilegiato all'export). Inoltre si basa anche sulla concreta pari flessibilità degli altri costi: in situazione di indebitamento estero prolungato, mentre fai la correzione, in una OCA, sei pure, come è evidente e noto, in situazione di crisi di liquidità che l'ulteriore aggiustamento deflattivo trasforma in credit crunch e quindi il costo del credito sale. E il quadro generale, credit crunch + caduta della domanda interna (consumi delle famiglie), fa sì che divenga impossibile colmare il divario, perchè subentra anche una drastica caduta degli investimenti.
      Che solo la spesa pubblica potrebbe correggere; ma l'ipotesi deflattiva è invece nel senso di ulteriormente limitarla. Allontanando l'unica possibilità di accelerare l'aggiustamento: la teoria neoclassica è solo un gatto che si morde la coda.

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    2. Non potevi essere piu chiaro e concordo pienamente con quanto da te scritto, quindi non aggiungo altro

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    3. Ho letto che hai avuto un incidente stradale
      Nella mia risposta ho dimenticato gli auguri
      Auguri

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  23. L'ho sempre detto: moto, motorini e biciclette sono troppo pericolose col traffico che c'è. Consiglierei un bel carrarmato.
    Riguardati e non esagerare col lavoro.
    Mi associo all'augurio di pronta guarigione.

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  24. Accipicchia! Caro 48, un augurio di cuore per una veloce guarigione..!
    Per i forti di stomaco posto il documento di audizione del Min. dell'Economia Saccomanni alla Commissione riunita di Camera e Senato qui
    Inutile dire che è quasi comica: alla fine dell'esposizione sul decreto fare, afferma " Nel far ciò abbiamo cercato di limitare l’impatto sulle fasce più deboli della popolazione e gli effetti recessivi sull’economia." Quindi conosce bene quali sono gli effetti reali...!! Ma nel nome dei sacri vincoli europei, chissenefrega!
    Proseguendo emergono chiari gli intenti: "In questo ambito una domanda cruciale è se un determinato servizio possa essere fornito dal settore privato a un costo più basso."
    Oppure: "È auspicabile giungere a ragionare in termini di un obiettivo di bilancio uniforme per tutti gli enti, in attuazione della recente riforma che introduce il “principio dell’equilibrio di bilancio” in Costituzione. Tale processo richiede gradualità, in vista della completa attuazione del nuovo assetto finanziario e contabile definito dalla legge n. 42/2009, in base alla quale ciascun ente disporrà di risorse, proprie e perequative, per finanziare i propri bisogni standardizzati"
    Eppoi vendita del Patrimonio Pubblico (immobili e attività) e la madre di tutte le lotte, quella all'evasione.....

    Una parola su squilibri macroeconomici o su ipotesi di contenimento della spesa per interessi? (tanto per dire) No, nessuno. La colpa è nostra che evadiamo le tasse, che non spendiamo bene le risorse pubbliche (italiane ed europee), che non siamo competitivi...

    Disarmante. Puro lavaggio del cervello.

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    1. Nel solco della visione di Giarda. Ammetterai che se risali nel tempo (già qualche mese fa) di Saccomanni abbiamo esattamente indovinato le possibili "teorie".
      A bisogni standardizzati (e deflazionanti, ormai in misura evindente anche nel pubblico, come evidenzia la stessa consapevolezza al riguardo di Saccomanni), significa abbassamento inesorabile non solo dei servizi ma anche delle funzioni pubbliche (pubblica sicurezza, prevenzione ambientale, persino sul lavoro e previdenziale, trasporti, viabilità e chi più ne ha più ne metta). Con effetti recessivi: che nessun privato sostituto potrbbe evitare (anzi, è provato che il privato tende a consolidare, nello stesso servizio, costi più alti da rendita, comprimendo i salari e l'occupazione e senza alcun incremento in investimenti IRS)

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    2. "In questo ambito una domanda cruciale è se un determinato servizio possa essere fornito dal settore privato a un costo più basso."
      Eh, sì : la relazione della Corte dei conti sulle privatizzazioni l'abbiamo letta solo noi.

      Faccio una lista, certamente provvisoria, dei : "Lei è bocciato".

      Il(a) panificatrice : il lavoro non è un diritto.
      Rigor : l'analisi costi benefici (della TAV) si farà a cantieri aperti e lavori in corso.
      Sacco(did)anni : si fa domande di cui è già stranota la risposta (ha mai pensato seriamente ai talenti, eventualmente, conferiti dal dna di famiglia?)

      ps @48 lieto della visibile tonicità

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    3. :-) è un stato febbrile dovuto al trauma cranico che mi fa andare in "trance"...

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  25. LA NECESSITA’ DI UN CASO

    Turbinose le molte cronache “euristiche” e internazionali di questi giorni.
    Come avvolto da assordante silenzio il “cammino” del d.d.l. cost. n. 813 (Letta, Quagliariello, Franceschini, più PUD€ di cosi c’è solo l’infinito leopardesco) per la modifica dell’art. 138 della Costituzione, quello che “regola” le procedure di modifica della Costituzione stessa.
    Lo stesso travolgente abulia che accompagnò la legge costituzionale n. 1/2012 n. 1 con l’introduzione costituzionale del “pareggio in bilancio” e che, a tutti gli effetti, istituzionalizza il programma e il metodo di governo antidemocratico dei trattati euristici.
    Sarebbe, caro Knight, forse il caso di cominciare a “montare” qualche barricata anche su questi versanti perchè la temperatura nella pentola della “rana bollita” comincia a raggiungere valori un poco “fastidiosi”.

    ps: rimettiti presto e bene ...

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  26. auguro anch'io una pronta guarigione a 48

    possiedo un'orologio, è un rolex.non è originale, è soltanto un'imitazione, ma tuttavia è automatico come tutti i rolex.non è nemmeno particolarmente preciso, o meglio, accumula con precisione un ritardo di cinque minuti nell'arco delle ventiquattro ore, ed io per riportarlo, dirò così, al tempo ordinario dopo sette giorni sposto indietro le lancette esattamente di trentacinque minuti.certo, se vogliamo, è quasi una seccatura quel dover riportare indietro le lancette tutte le settimane, però mi ci sono abituato, a tal punto che, è probabile, farei la stessa cosa anche se avessi un orologio che misurasse con puntualità lo scorrere del tempo.del resto, e non finisco mai di sorprendermi, anche il nostro popolo si abituò con facilità in tempi non tanto lontani ad usare una moneta straniera, l'euro, emessa, se non ricordo male, dai banchieri di uno stato vicino o forse lontano o forse addirittura di nessuno stato.la nostra antica moneta non aveva la forza per così dire dell'euro, ci siamo ben presto accorti che coll'euro si potevano comprare beni stranieri ad un prezzo decisamente più vantaggioso.è pur vero però, che mentre la nostra vecchia moneta circolava di tasca in tasca e quindi eravamo tutti ricchi, o perlomeno ci sentivamo tali, potevamo spendere con una certa libertà e godere dei piaceri della vita, con questa nuova moneta , il cosidetto euro, tutto ciò non è più possibile. sembra addirittura che questo euro sia stato inventato non perchè circolasse liberamente tra il nostro popolo, ma affinchè si concentrasse nelle mani di pochi, fortunati possidenti.

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  27. "La matassa la possono decisamente sbrogliare gli USA. Stiamo vigili sui "segnali"..."

    Dico io: Non sarebbe il momento di un po' di verita' su deutsche bank?



    Auguri di pronta guarigione, non stressatevi piu' del dovuto, tu e Bagnai !

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  28. Hey 48 mi giro un attimo e i droidi del Pud€ ti assaltano.! Ormai il peggio dovrebbe essere passato Pero' tu non strapazzarti troppo :-) B

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