lunedì 8 luglio 2013

ITALIA "MEDITERRANEA" E LA "PROGRESSIONE STABILIZZATRICE" USA

A parte che il server del blog fa le bizze...e sono costretto a scrivere in questa forma. Vi segnalo questo articolo sul sussidiario.net. Allora, siccome il principale mercato delle imprese del nord-est (solo?..non pare del tutto esauriente) è divenuto il Mediterraneo, dovremmo convincere gli USA ad utilizzarci come "honest broker", laddove la Francia conserva un atteggiamento ancora troppo colonialista e aggressivo, la Gran Bretagna quasi pure, e la Germania non vuole essere "attratta" in tale scenario (a cui sarebbe marginalmente interessata, dato il pericolo di coinvolgimento con l'estremismo islamico). La teoria dell'Italia che sa far negoziare le parti, e le incentiva a concludere accordi ben delineati con l'attrattiva di trattati economici "collegati", (che starebbe funzionando nel dopo-Gheddafi in Libia), ci riporta a un altro tema: quello del "perchè" gli USA, orientati rispetto al medio-oriente al "lead from behind", avrebbero interesse, tramite la Fed, a stabilizzare finanziariamente i paesi PIGS e, in particolare proprio l'Italia. Perchè questa, a sua volta, svolga un ruolo stabilizzatore politico delle varie aree sud del mediterraneo. Argomento a cui abbiamo dedicato un precedente post dove avevamo sottolineato questo passaggio "...l’instabilità del Mediterraneo si è accentuata. Quale che sia l’interpretazione che si voglia dare delle primavere arabe, della guerra civile in Siria e delle prospettive dell’intera area medio-orientale, Iran compreso, non c’è dubbio che per gli Usa è indispensabile che l’Europa sia coesa, politicamente e socialmente. E soprattutto che siano stabili i Paesi meridionali dell’Europa, dalla Francia alla Spagna, dalla Italia alla Grecia: non solo e non tanto per il peso politico e per il ruolo effettivo che hanno all’interno della Nato, quanto per la necessità di un ampio consenso nell’eventualità di un acuirsi dei conflitti". Alla fine dei giochi, potreste dire voi, non è una prospettiva un pò troppo di lungo termine e incerta, per poterci interessare? Beh, dipende. Dal quanto e dal perchè la si ribadisca. E dal "dove". E poi, comunque, l'Italia, se si vuole essere oggettivi, non è propriamente un paesino irrilevante nello scacchiere internazionale. Sia economicamente che politicamente. Il che forse prepara un "futuro" possibile al di fuori della "colonizzazione" euro-germano-centrica. Merkel e PUD€ permettendo...

11 commenti:

  1. Questo scenario potrebbe riportare l' Italia a giocare il ruolo di media potenza internazionale e di potenza geopolitica di regione (l' area mediterranea)che le compete e che ha recitato per tanti anni prima che arrivassero i devastatori della seconda repubblica.
    Da Mussolini a Craxi, gli statisti italiani, hanno sempre considerato il Mediterraneo l' area in cui l' Italia doveva recitare il ruolo di baricentro, sempre, prima che arrivassero i "fenomeni" che preferivano un ruolo di colonia (che vergogna!) per il loro (?) paese alle "maestranze" dei mittel-europei.

    E gli Usa potrebbero ben gradire questo riposizionamento da loro "ambasciatore" d' area.

    manca solo un piccolo particolare:
    una classe politica minimamente decente e capace di interpretare tali ruoli...

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    1. Oh, almeno mi conforti che i commenti ancora funzionano :-)
      Nel merito: è come dici, manca questa visione appartenente a una classe politica tutta orientata a sentirsi "europea", ansiosa e servile con gente che ci considera sub-umani da trattare con sufficienza e fregare a mani basse. Perchè sono abituati che glielo consentiamo. Una burletta.

      Ma almeno questa è una traccia di "riposizionamento". Qualcosa mi dice che potrebbe essere seguita da altri esponenti politici di varie parti.
      Anzi, legandosi alla fine del mantra "USA-cattivi-invidiosi-dell'euro-imperialisti-menomale-che-c'è-l'europa-che-ci salva-dalla-globalizzazione", un diffuso riposizionamento (con scissioni) potrebbe contrassegnare il nuovo 8 settembre

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    2. e però, ce lo devi dire questo "qualcosa"...

      Al di là di questo considero anche io gli americani degli imperilisti , anzi, gli imperialisti per antonomasia (sull' altra parte del mantra da te richiamato, invece; spazio alle risate...), tuttavia, siamo "uomoni di mondo" e se quelli ci concedono un livello di autonomia minimamente accettabile (come dimostrato, in buona sostanza, nel passato), ben vengano, in luogo dei crucchi oppressori distruttivi e accecati.

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  2. Dunque. Qualche breve considerazione in libertà.

    1) Se vogliamo ragionare in termini di "realpolitik", sicuramente meglio essere i vassalli dell'America che i servi della gleba della Germania. Un vassallo, ancorché servitore del Re, ha titolo e terre; un servo della gleba è un servo e basta.
    Sicuramente, da un punto di vista storico, abbiamo ricevuto molta più considerazione politica da oltreoceano che non dai "fratelli" europei (che oltre i "compiti a casa" e le arroganti "lettere BCE" non sono andati, mancando, a mio avviso, profondamente di rispetto a uno dei primi paesi fondatori dell'Unione), a dispetto degli slogan tradizionali piddini di "americaschiavistaguerrafondaiabrutto" e di "piùeruopapacifistabello".

    2) Paradossalmente, mi sembra di capire che il PUD€, su questo, giochi d'anticipo. Lo "spostamento dell'interesse strategico americano" verso il pacifico viene infatti preso a giustificazione per ribadire il mantra del "Più europa". Questo "più europa", tuttavia, se è a trazione tedesca non vede il mediterraneo come area primaria, se è a trazione francese, rischia di vedere il consolidarsi nell'area di interessi concorrenti a quelli statunitensi.

    3) In Italia, al momento, il PUD€ filotedesco è saldamente al potere. Paradossalmente, le sue politiche rigoriste non solo danneggerebbero l'industria americana (stop al programma F-35), ma indebolirebbero proprio lo strumento militare del Paese, l'Italia, che -invece- dovrebbe avere un importante ruolo stabilizzatore nella regione (che è lecito supporre si esplichi anche attraverso l'invio di contingenti con funzione di peace-keeping).

    4) da quanto precede, e sempre che abbia un fondamento, mi sembra che ci sia ancora molto da lavorare. E' chiaro che serve avere, nel mediterraneo, dei "governi amici", e che questi Governi non possono certo essere identificati da nomi come Coelho, Rajoy, Letta e Samaras.
    L'azione statunitense, pertanto, dovrebbe quanto meno essere orientata a mettere questi governi "con le spalle al muro" (magari attraverso una politica economica che li costringesse a chiedere, pur di proseguire nel rispetto dei vincoli europei, misure di austerità dichiaratamente inaccettabili?).
    In Italia, sicuramente, non sarà cosa da poco mettere il PUD€ alle corde. Ciò dovrebbe comportare il tracollo delle forze politiche ad esso più legate (Tipo PD e Scelta Civica), e dell'immenso apparato mediatico ad esse collegato (dove spiccano -tanto per dirne una- i tre maggiori quotidiani nazionali più la RAI a guida Gubitosi).

    E' tutto molto complicato......

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    1. Acuta ed "esaustiva" disamina.
      Le cose nella politica-istituzionale stanno così; ma magari i popoli, portoghese o greco o spagnolo, non possono sopportare ancora a lungo e sono vicini (più di noi certamente) al punto di rottura del consenso minimo che può legittimare i vari PUDE.
      In Italia ne saremmo più lontani, ma abbiamo però le pulsioni di un PUDE dissidente che vede a repentaglio, per varie ragioni, la stessa propria sopravvivenza in caso di ortodossia protratta oltre un certo livello di distruzione economica (che in passato non avevano avuto difficoltà ad avallare)

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    2. e se gli HNWI de noantri (high net worth individuals) hanno fatto di nuovo un -18% come nel 2012, magari smettono di sniffare la colla del piùeuropa.

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    3. non sono molto d'accordo con StafanoC su alcuni punti:
      a parte il fatto che l'italia è gia' una 'colonia' strategica usa da un punto di vista militare...e che il progetto dell'eu e dell'euro nasce dalla volonta' usa (hanno anche citato documenti che attestano che la cia finanziava il progetto europeo fin dagli anni'50 , non ricordo se su goofy o dove....) poi sulla sostanza siamo d'accordo
      ovvero l'alleanza con la germania non va' bene non funziona è distruttiva

      anche sul punto 2 non sono d'accordo perchè gli interessi strategici degli usa non sono limitati ad una zona piuttosto che un altra ...e le portaerei si spostano facilmente (in senso figurato e letterale) basti pensare
      alle guerre destabilizzanti che hanno organizzato in libia siria e chisssa' dove e come in africa...perchè se in libia ha iniziato la francia senza gli usa non si muoveva nessuno...(ed era gia' stato pianificato al pentagono...)

      sul punto 4 l'italia non avendo sostanzialmente piu' alcuna sovranita' non si capisce come si possa essere piu' o meno amici o vassalli...si puo' essere solo servizievoli...

      punto 3 :f35 è un palese bidone che deriva da un aereo che è stato 'abbandonato' per essersi rivelato un palese bidone...i trasferimenti tecnologici e le parti costruite in italia sono abbastanza modesti...finora quest'aereo ha dimostrato di non essere neppure all'altezza di aerei concepiti oltre 30anni fa ...La russia di putin con le sue orrende aziende parastali (orrore! lo stato!ladro!)riesce -pur con gap teconologico rispetto agli usa- aerei che si dimostrano superiori a quelli usa e europei e constano 1/3(su-35) .L'unico motivo per cui l'italia non puo' acquistare aerei russi(o svilupparli in casa!) è appunto che è una colonia militare usa...tra l'altro anche l'uso dell'F-35 è subordinato al volere usa...insomma l'italia deve pagare salato un 'bidone' per usarlo eventualmente quando lo decideranno gli usa... non pensiate che sia un ammiratore dell'amico putin (per quanto meglio lui di monti per dire)
      ma f-35 non è un buon affare e la ricerca areospaziale russa ha umiliato quella degli 'amici' americani (anche se nessuno lo dice ovviamente perchè è sconveniente..)

      ps: f-35 sarebbe un 'buon affare' se ci pagassero per sviluppare il'bidone' ...cosi' invece è una farsa...anche se ovviamente hanno 'oliato' il sistema per farlo sembrano una 'buona' cosa...


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    4. Robert, tralasciando la questione tecnica degli F35 (su cui abbiamo informazioni che lasciano pensare che in effetti ci siano "pesanti problemini"), per molti altri aspetti, il danno all'economia USA della situazione e delle politiche volute in UEM è evidente. E non risolvibile, tutt'altro, con un accordo di libero cambio di cui sono appena partite le trattative UE-USA.

      Ma è il punto degli interessi strategici nel medio-oriente, che include la questione del mediterraneo che è un pò diverso: è uno specifico perchè tra Maghreb e Siria fino all'Iran, si tratta in realtà della loro priorità politico-strategica, cioè l'Islam e la minaccia terroristica.
      Un problema innescato a suo tempo dalla questione "petrolio", ma che gli USA possono risolvere ora sotto questo aspetto diciamo energetico (lasciandolo semmai a noi europei), mentre, però, non possono automaticamente fermare la direzione del jihaddismo.
      E' qui che si innesta la prospettiva euro-med, condotta dall'Italia, potenziale risolutore-pacificatore dell'area. Che sia tutto oro quello che luccica, non lo si può dire, ma la convenienza della "carta" da giocarsi, per gli USA, e di riflesso per noi, non avrebbe bisogno di ulteriori elaborazioni...

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  3. USA-cattivi-invidiosi-dell'euro-imperialisti-menomale-che-c'è-l'europa-che-ci salva-dalla-globalizzazione etc
    Credo di essermi liberato dal grosso di queste scorie, e, visto che hai contribuito assai, non ti ringrazierò mai abbastanza!

    Ma si può fare qualcosa per Piga, porello, che invocava l'invasione di un esercito di pubblici ufficiali nordeuropei? (poi quando la concentrazione di gas suasivo piddino è transitoriamente calata ha modificato il testo del post).

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    1. Mi sa che that's beyond hope.
      Sai quando non c'è ragionevole dubbio, la realtà rimane un misteryium. E si continua così; facciamoci del male. Siamo tanto corrotti e spreconi (e se non sai come, sentiti in colpa lo stesso)

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    2. uhm, uhm, vediamo le fonti che dicono circa le nEurotossine:
      "...il cosidetto gas suasivo carico di ideologia, irresistibile per la mente umana... etereo succo che si impadroniva istantaneamente dei cervelli" (Buzzati D., 1966)
      Beh, almeno a nEurimberga sarà assolto.
      ;-)
      Tuttavia, a quanto pare, l'effetto del gas almeno transitoriamente si attenua. Il legame ai recettori postsinaptici non è irreversibile (inibitore di tipo whateverittakes). Il potenziale d'azione del capitale politico accumulato in membrana può essere dissipato tramite inibizione transitoria della pompa sodio-potassio bancaria e ciò, in effetti, potrebbe restituire funzionalità alla cellula nervosa solo dopo una depolarizzazione valutaria. Dunque forse un rimedio esiste!
      Certo, ci vorranno anni di ricerche e probabilmente lui non riusciremo a salvarlo,
      o lei Prof. intendeva proporre Sacherina sodica in endovena allo 0.193627% come terapia sperimentale contro l'autolesionismo?
      beh, io proverei tanto il rischio di Euremia c'è già...

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