domenica 29 settembre 2013

E CHI TI DICE CHE SIA UNA DISGRAZIA?- 2

Solo per dirvi che in fondo non interessa, più di tanto, questo.
E neppure questo.

Si tratta di giochi interni al PUD€ in stato confusionale. Che alla fine cercherà sempre e solo un sistema per accontentare la Merkel. E realizzare il programmino "commissariale", attualmente suicida.

Lo splendido post di Riccardo, mi ha messo di buon umore.
E insomma, quello che poi conta, è che, tra le macerie, posatosi il polverone attuale, si ritrovi la via dell'interesse democratico nazionale. L'unico possibile. Come ci viene illustrato da lontano (ma non troppo) e non è difficile da comprendere "mutatis mutandis":
"We live in sovereignty and dignity; no longer dominated by the North American empire…no longer being blackmailed by the International Monetary Fund (IMF),” he said, telling delegations gathered for the Assembly’s annual General Debate that when Bolivia had freed itself politically and economically, its social conditions had changed radically for the better.

Mr. Morales went on to say that while some of the statements he heard this week espoused peace, democracy and social justice, when he looked at the actions of the speakers – military intervention, blocking airspace, espionage and using companies to spy on private citizens – he wondered, “just what kind of peace and social justice are they talking about?”

“Those like the United States who follow such a course can not believe that they are masters of the world. They are not,” he said, stressing that if the Obama Administration and its allies really wish to fight terrorism, they should do so with policies, not military bases. If they really wanted to fight intolerance, they would do so with education, not weapons.

Citing a raft of grievances against the current Administration in Washington, he urged the international community to move to ensure that no President anywhere in the world be able to damage the lives of fellow human beings. “We must think of a world without hierarchies,” he said, appealing to all delegations to fight economic polices that damage humanity
".
E questo, poi, è il vero "Spirito" del superiorem non recognoscens, nei tempi, il principio di salvezza dei popoli dei Trattati di Westfalia (quelli storpiati dagli "internazionalisti" affascinati dalla finanza gerarchica e sovranazionalizzata).


13 commenti:

  1. Ora all'opposizione, vediamo se Berlusconi, come antipasto, conferma quanto scritto nel libro di Bini Smaghi....

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  2. Altre "contraddizioni" euriste che rilevo per strada.....

    Oggi l'ANSA informa che lo spread è a 288, e che non si supera la prova dei mercati. Mah.... a ragionare così, Monti si sarebbe dovuto dimettere nell'estate 2012 (era a 500).Peraltro lo stesso signore, all'inizio di quest'anno aveva identificato quota 286 (era sceso a quel valore poco tempo addietro), come la soglia di guardia (se non ricordo male). Siamo così distanti? Non mi sembra..... alle ore 9.30 il sito del sole24 ore attesta 275 punti circa.....

    Che anche lo spread non sia più credibile? Comunque, le borse europee vanno male tutte, e gli spread sono tutti in rialzo. Che Berlusconi abbia trascinato con sè l'intera Europa nel pozzo??? Difficile, per quanto sicuramente la sua megalomania ne uscirebbe rafforzata, ritenerlo dotato di un simile potere.

    Intanto, l'intelligence unit dell'Economist ci dice che negli ultimi cinque anni la democrazia nell'eurozona è regredita in misura maggiore che in qualsiasi altra macro-area del pianeta. Ma evidentemente, questa è una notizia da trattare "a latere".

    Aggiornamento delle 10.13: Riaprendo l'Ansa, leggo che "Borsa non crolla" e lo spread è solo "sù a 279" (273 secondo il sole 24 ore). Ora ho la certezza: lo spread vota Berlusconi e "non è credibile". Pensa come la avrà presa a male Scalfari, dopo le parole di fuoco lanciate domenica dal suo "libero giornale"......

    A quando un'informazione che informa?

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    1. La logica prevalente degli spread, su un piano economico serio, è quella che segnala l'aasurdità della correzione delle posizione nette sull'estero mediante austerity: semplicemente i debiti su PIL aumentano, con proiezioni sui prossimi anni spaventose, in cui, per la verità, l'Italia se la vaca pure meglio degli altri.
      Che li pozzino!
      Questa farsa sempbra non avere mai fine.
      Ma paradossalmente, per mandarla in scena avevano "bisogno" di B.: ora che lo fanno fuori, si avvicinano al momento del redde rationem (no more excuses barbine). Il problema, al solito, è che gli italiani sono sedati dai media e, per quanto "meno", ci metteranno troppo ad accorgersene.
      Ma ci torneremo...

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    2. secondo te quindi si prefigura l'uscita di scena definitiva di B.? io però penso che, se crisi sarà, vorrà dire che B. si giocherà il tutto per tutto per evitarlo...e la cosa potrebbe avere dei risvolti interessanti.

      anche perchè Napolitano e il PD sono capacissimi di tentare appunto un governo che più traballante non si può che in 3 mesi comporterà solo ulteriori tagli e aumenti di tasse, consegnando alle eventuali elezioni di primavera un paese in recessione ancora più acuta e quindi prontissimo a seguire una rimonta berlusconiana adeguatamente caricata dai suoi media.

      a quel punto la UE cosa farà? ulteriore manganellata di spread? ormai, come altri hanno detto, è lo spread a non essere più credibile.

      quali scuse si inventeranno per il commissariamento che questa volta sarà individuato da tutti gli italiani (o perlomeno dalla stragrande maggioranza) come un'indebita intromissione?

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    3. Altro giro, altra notizia che leggo sul "Sole"

      Saccomanni dice: "Grazie ai nostri sforzi i conti pubblici dell'Italia sono a posto". Ma non era la stessa persona che, qualche giorno fa, minacciava di dimettersi perché "bisognava dire la verità sui conti" (che non erano a posto per niente)?

      Non so davvero cosa dire. La vecchia propaganda del ventennio fascista e quella sovietica almeno erano coerenti. Prima di dire qualcosa, leggevano e studiavano cosa avevano detto prima.......

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    4. @Lorenzo: Ma Saccomanni "sente" il traguardo suggerito da Draghi, quindi deve vendersi al meglio, come salvatore della patria in condizioni di estrema difficoltà, ma "capace" di farcela.

      Quanto alla domanda di Luca: uscita definitiva, giocarsi il tutto per tutto e tentativi di evitare il "commissariamento" sono partite compatibili tra loro e anzi, necessariamente intrecciate.

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    5. sìsì quello l'avevo capito. il punto è che non riesco a immaginarmi una giustificazione per evitare di mostrare il futuro commissariamento come un'ennesima intromissione illegittima.

      cioè non so...sono a questo punto quasi curioso di vedere come venderanno la cosa. perchè chiaramente la stessa tattica non è più politicamente sostenibile...ma del resto questi sono già abituati a stupirci...

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  3. Parafrasando Morales, "just what kind of peace and social justice are they talking about?" che ce possiamo fa' se i repubblicani americani non si rendono conto che lo shutdown manderebbe istantaneamente a casa 800mila impiegati pubblici? A nessuno (di loro) frega nulla.
    Che gliene frega se qualche milione di americani continuerà a non poter godere delle cure medicali fondamentali? Questo è il succo. Sono burattini comandati dalle grandi corporation, nulla più. E se in USA è così, in Italia prepariamoci al governo Saccomanni. Come dice bene Krugman, ormai è una questione di "faccia"...

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    1. Oh, sì, fanno la figura dei "cattivi", perchè, come sempre dice Krugman, effettivamente lo sono...
      In Italia, poi, non c'è neanche un Krugman e neanche un (pallido) Obama, che provi algidamente a contrastarli...

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  4. Ciao Quarantotto, non dico nulla di nuovo, ma secondo me ci sono tre grossi problemi intrecciati fra di loro
    1) La globalizzazione e la conseguente finananziarizzazione dell'economia, via esplosione derivati, in particolar modo i derivati OTC

    2) la costruzione della cosidetta Unione Europea che al di là delle iniziali nobili motivazioni, di fatto si è concretizzata in un mercato unico con 16 Stati che hanno adottato la moneta del 17 Stato, la Germania. Il disastro causato è sotto gli occhi di tutti, e solo i ciechi o quelli in malafede non possono non vederlo.

    3) La situazione politica interna ( ma credo che tutto mondo è paese), il deserto culturale e morale delle nostre classi dirigenti, dove la logica e il buon senso diventano le merci più rare che si trovano sul mercato. Tale degenerazione secondo me è figlia dei due processi citati poc'anzi.

    Personalmente ritengo ci sia bisogno di nuovo pardigma ma che questo non possa avvenire se non sulle macerie del vecchio mondo. Perchè qualcosa cambi vermante deve saltare il mondo finanziario così com'è, deve succedere qualcosa di apocalittico, di quegli eventi che le persone diranno mai più.
    Penso che il tuo lavoro e quello di pochi altri, siano semi preziosi che fioriranno dopo la catastrofe finanziaria che prima o poi arriverà. Per adesso cercano di evitarla creando bolle su bolle.

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    1. Non so, ma così a pelle mi sembra che le "bolle su bolle", più che avere la semplice missione di procrastinare l'esplosione, pare che stiano confezionando una mega big-bubble di dimesioni cosmiche.

      Il disegno che ne esce è così "geometrico" che è difficile non pensare ad una concertazione.

      L'unica ipotesi sulla pluralità delle intenzioni, non coordinate e dove un gruppo di potere non è in grado di influenzare tutti gli altri, rimarrebbe l'ipotesi per la quale ciò che si sta realizzando sia creato dalle apettative stesse degli "attori" che pensano che si realizzerà (un po' come in Borsa).

      D'altronde è dall'11/9 che ci stiamo preparando, no?

      Questa palingenesi post bellico/finanziaria sembra un obiettivo ideologico sia dei mondialisti che degli internazionalisti.

      Che ciò si autoavveri o che sia concertato sembra proprio la follia in cui siamo spinti.

      Non vorrei che nell'ipotesi frattale siamo in realtà ancora negli anni '30.

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    2. Come ho detto, l'ipotesi frattalica può avere anche una diversa interpretazione e collocazione temporale. E' chiaro che per noi è una sorta di solllievo doverla ancora al 1943. Questi giorni saranno decisivi, perchè si chiarirà, in poche settimane (compreso quanto al nuovo fiscal cliff di Obama) quale possa essere la direzione degli eventi...

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