domenica 22 settembre 2013

SOLE E ACCIAIO. I PENTITI TARDIVI DELLA DEINDUSTRIALIZZAZIONE €URO-TRAINATA

Persino il Sole24ore, nel giorno del "giudizio" (che non risolverà nulla), si accorge che "Con Merkel vince la Germania e perde la periferia dell'euro": in poche parole, la ricorrezione degli squilibri asimmetrici perseguita con l'austerity comprime troppo la domanda interna, su cui devono necessariamente contare anche le imprese esportatrici "periferiche", e l'export-driven-growth, "siamo tutti come la Germania", diviene irrealizzabile. Risultato: deindustrializzazione (sempre più definitiva) e insostenibilità del vincolo monetario.
Questo il Sole24 ore in una sporadica attenzione a quei grafici e dati che ha dimenticato per qualche cruciale anno (decennio?).
Si dimentica, però, di dire che l'austerity e il crollo della domanda interna, nascono dall'ossessione €uro-imposta per i "famosi conti in ordine"...che neppure tornano e torneranno mai.

Questo il Sole24ore: intanto Saccomanni dichiara di volersi dimettere se non riesce, ancor più, a comprimere la domanda interna.
Questa sarebbe la "stabilità politica". Con risultati inevitabili di ulteriore recessione, e creazione delle condizioni peggiori possibili per qualsiasi "svendita forzata" (agli stranieri), che a lui piace sopra ad ogni cosa. Senza peraltro trovare vera opposizione in nessun profondo pensatore di politica economica.

E qualcuno scopre che con un punto di PIL di investimenti, aspettando gli effetti del moltiplicatore "vero" della spesa fiscale, si avrebbe aumento del PIL (moltiplicato), ma solo prescindendo dal calcolo puramente contabile dei saldi del bilancio pubblico.
E pensare che si tratta di meno della cifra che abbiamo tagliato, in percentuale al PIL, in termini di spesa pubblica in investimenti a partire da Maastricht. Per raggiungere il mitico saldo primario.

Troppo tardi, ormai i vincoli ci sono, li avete messi pure in Costituzione e non avete nè le idee abbastanza chiare nè la forza politica per cambiarli.
Perchè siamo già commissariati. E a "voi" l'idea piaceva pure.

10 commenti:

  1. per dire quanto è "credibile" questo euro (l' unico possibile) basti pensare al fatto che la moneta circolante in Grecia (notoriamente in preda a un vero e proprio boom economico) si è rivalutata di ....quanto? un 30-40%? sul $ negli ultimi 6 anni...

    Ora, certo non sono un liberista sfegatato che ciancia di "livelli naturali di mercato" o amenità similari; mah...insomma...la cosa mi sembra leggggermente paradossale.
    O no?

    ogni discussione sulla sostenibilità della situazione mi sembra ormai veramente superflua.

    Io vedo massi, macerie e cornicioni venir giù sempre più velocemente e massicciamente dalla "costruzione EUROpea". L' unica possibilità di tenere in piedi la baracca, come scrivevo ormai molto tempo fa, è l' instaurazione di un regime APERTAMENTE autoritario. Autoritario e VIOLENTO. Altre soluzioni proprio non le vedo (si noti il termine "apertamente" la cui accettazione è stata già predisposta con le varie campagne sul "costo della democrazia" e molti altre "argomentazioni" che sicuramente avrete in mente)

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    1. Di fronte a un'opinione pubblica praticamente "inerte" e colpevolizzata per 30 anni, in accelerazione progressiva, in realtà non c'è bisogno che il regime sia apertamente "violento". Basta il controllo mediatico e la grancassa istituzionale che pià istituzionale non si può.
      Un simulacro di democrazia, ventilata come ossessione per equilibri elettorali, infarcita di primarie, e condita da riforme istituzionali, sostiene un regime antidemocratico molto meglio di un'aperta repressione e dell'autoritarismo programmatico. Lo svuotamento che non si percepisce e i giochi di prestigio della "deviazione" dell'attenzione dei cittadini funzionano a meraviglia.
      Sono tutti convinti che occorra stabilità politica. Su questa linea. Senza "tentennamenti". Altrimenti, Saccomanni se ne va e mette in pericolo la "credibilità" del governo...della Merkel

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    2. non basterà più 48, non basterà.
      L' evidenza dei fatti e delle cause, per quanto occultati, verranno a galla e si diffonderanno con una progressione esponenziale.

      Devi solo pensare al grado certamente bassissimo di consapevolezza odierno presso le masse e al grado di un paio di anni fa. Se ci pensi bene è impressionante e, ripeto, è una dinamica destinata a moltiplicarsi in maniera esponenziale. L' esplosione del dissenso poi, potrebbe partire da altri paesi (Francia, Portogallo o chi sa da dove) ma inevitabilmente arriverebbe anche qua.

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    3. In effetti comprendo quello che dici: il mio dubbio è che non arrivino interamente a provocare una situazione grecia, quella che, per la sua traumaticità epocale, può essere, specialmente in Italia, imposta solo con forza bruta. Si fermeranno al livello di "scivolamento" progressivo, distillato anno per anno, in cui si potrà continuare a...parlare di calcio (avendo i soldi per l'abbonamento allo stadio e alle tv satellitari), comprarsi una "panda" e una bicicletta e vivere una progressiva deflazione in vari prolungamenti della recessione che si accompagnino all'accettazione di nuovi stili di vita. Mi dirai: ma la disoccupazione dilagherebbe e la situazione sociale andrebbe fuori controllo. E' vero, ma in parte: "irlandizzando" l'Italia (proprietà estera complessiva del core industriale e finanziario), si può avere una ripresa della occupazione, magari entro qualche anno, e offrirla come "ce l'abbiamo fatta". Intanto, possono consolidare le teorie di Schauble rendendone oblbigatoria la lettura nelle scuole, magari attribuendone le parole ai massimi vertici istituzionali (con giornalieri passaggi agiografici ai tg). POi certo, può scoppiare una nuova bolla stile 2007 e allora tutto avrebbe una velocità insostenibile, ma non avrebbero più "presa" e sostegno diffuso: anche la dittatura più feroce si basa sempre sulla "effettività", cioè sulla adesione alle sue regole della maggioranza della popolazione e non potrebbe reggere contraddizioni eclatanti dei suoi enunciati (il fondamentale: ci salvino avendo i conti in ordine, che sono in disordine per colpa vostra)

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    4. se l'obiettivo è quello di farci accettare supinamente un nuovo stile di vita decrescista l'andazzo vincente mi sembrava quello pre 2008.
      ora direi che la discesa, la decrescita, è troppo repentina per completarsi senza disordini di massa prima o poi.
      ovviamente è la carta che proveranno a giocare...ma la loro impazienza potrebbe rivoltarglisi contro.

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  2. Provo ad impostare un commento ottimistico. Finalmente anche il sole pubblica quei dati. Quegli squilibri non possono durare ancora molti anni. ...Io non credo che la Merkel stravincera' , e' al timone da troppo tempo e la cosa logora. La situazione e' cosi' difficile, che i tedeschi quindi potrebbero accelerare ordinatamente, cercando di portare a casa quanto piu' possibile del malloppo avuto con l'euro, senza aspettare il botto finale, cioe' un default generalizzato, le perdite economiche dovute a cio' e l'ulteriore l'inasprirsi dei rapporti.. Ovviamente sarebbero seguiti dai loro stato satellite, Austria, Olanda, Finlandia...D'altra parte : unione politica nein, eurobond nein , unione bancaria nein...tutto e' rimasto monco, non arriveremo mai ai veri stati uniti d'europa e siamo al capolinea dopo queste elezioni, E' una scelta difficilissima, che potrebbe essere meglio condivisa da un governo di grande coalizione: anche da loro, se la colpa (qualora qualcosa va storto) e' di tutti, alla fine non e' di nessuno. L'unico problema e' che sarebbe una scelta intelligente...la faranno?

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    1. L'ottimismo in questi termini lo capisco.
      Semplicemente sta maturando il punto oltre il quale alla crukkia non conviene più.
      E per fortuna, dato che sappiamo che l'Unione politica "fissa" definitivamente gli squilibri e rende per sempre depresse le aree periferiche, scontentando gravemente l'elettorato-contribunente tedesco.
      E che gli eurobond sono una soluzione che non risolve il riprodursi dei meccanismi di asimmetria commerciale.
      Insomma, la cecità e rigidità tedesche rende operante la legge della "miseria crescente" (cioè del calo della domanda troppo accentuato persino per le mire capitaliste indicate da Kalecky). Quindi con back-fire su loro stessi. L'abbiamo detto più volte ed è il famoso "segare il ramo" di cui parla Alberto.
      E qui si innesta il problema di una realistica "regolazione" pattizia dei crediti target2, che in realtà costituirebbe anche la principale forza negoziale per gli Stati debitori (se non avessimo orde di incompetenti che parlano di default).
      La partita si può riaprire.
      Ma il fronte collaborazionista interno diverrebbe il nostro vero nemico, proporio in caso di negoziati in tal senso

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    2. Dai primi exit poll stravince la Merkel, gli euroscettici sarebbero fuori, pero' di poco quindi bisognera' vedere, i liberali ugualmente fuori, si prospetterebbe in ogni caso la grossa coalizione.

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  3. E' tutto il giorno che avevo sensazioni positive. Scusate l'ora e la nuova intrusione, ma (ultime proiezioni in Germania) se la Merkel conquistera' 301 seggi su 606, i suoi alleati liberali e la afd sono fuori, ed il centrosinistra +sinistra avranno 305 seggi , una volta passati i fumi della sbornia dei giornalisti italiani impegnati a festeggiare la Merkel, siamo sicuri che non andra' brillantemente all'opposizione e comunque che non si apra una fase INTERESSANTE? Beh, buonanotte, vado a fare un BEL sogno.

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  4. http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/te-lo-do-io-il-def-quanti-miracoli-nella-finanziaria-di-saccomanni-come-fa-63374.htm Saccodanni e i 15 miliardi scomparsi

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