mercoledì 30 ottobre 2013

FLASH "MEDIATICO" E NEWS SU PRESENTAZIONE LIBRO DEL 13 NOVEMBRE.

Per cominciare, nel riprendere indirettamente il post sul Sarchiapone, una notiziola singolare: non diciamo divertente perchè noi rispettiamo, in epoca di curva di Phillips e deflazione salariale come "dogma mantrico", le difficoltà di ogni tipo di lavoratore e lavoratrice. Anzi, come sapete, specialmente delle "mamme-lavoratrici" alle prese col meraviglioso mondo di von Hay€k.

Poi una notizia più pratica: GLI INVITI PER LA PRESENTAZIONE DEL 13 NOVEMBRE - in cui mi dovrebbe affiancare Cesare Pozzi, magari terminando l'intervento di Pescara...per chi fosse incuriosito :-)-, STANNO PER PARTIRE.
Quindi non temete: chi si è registrato - O INTENDE ANCORA FARLO ENTRO BREVE- nei prossimi giorni dovrebbe avere l'invito (e se non lo avrà chiederò lumi, cognita causa e nominativamente, in base alle vostre segnalazioni).

A presto a tutti voi e...grazie!: il libro ha esaurito la prima stampa ed è in piena distribuzione della seconda. Dalla casa editrice mi hanno fatto i complimenti e assicurato che ci sarà una maggiore distribuzione diretta presso le librerie. Senza di voi - e gli amici bloggers che mi hanno rilanciato- non sarebbe stato possibile.

8 commenti:

  1. http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=3&ved=0CEwQFjAC&url=http%3A%2F%2Fwww.sokratis.it%2Fla-germania-esporta-troppo-berlino-rischia-una-sanzione%2F%3Futm_source%3Drss%26utm_medium%3Drss%26utm_campaign%3Dla-germania-esporta-troppo-berlino-rischia-una-sanzione&ei=dENxUsuhI4b24QSr9oGADA&usg=AFQjCNE_uE7AcDvLWwGE_9a-eEjwJxUPmg&sig2=QxfFhG2v3BtYT2ZMHfCb2Q&bvm=bv.55617003,d.bGE&cad=rja
    L'articolo originario e' di Lops sul sole 24 ore. Quindi ANCHE in questo caso la Germania non rispetta le regole, e sembra che lo fa dal 2005, come viene riportato. Ma questo avviene sistematicamente, io credo in molti settori. Uno e' di sicuro l'iva applicata ad alcuni prodotti: ad esempio sull'argento, tipo monete, lingotti, Ci sono delle norme europee da rispettare per allineare l'aliquota, ma in Germania da molti anni rimandano l'adeguamento da loro e' al 7%, nel resto d'europa tra il 20 ed il 22, quindi e' chiaro che i venditori tedeschi hanno potuto ammazzare gli altri e sul mercato ci sono solo loro, loro esportano e vendono a noi e agli altri. Non potevano ma lo hanno fatto. Come con la riforma hartz. Quindi non si venga a dire che esportano cosi' perche' sono piu' bravi, no, e' perche' non rispettano le regole (che pero' impongono a noi).
    Ps qualcuno piu' bravo di me, provi a fare una indagine allargata sull'iva, in questa strana unione europea....

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    1. Dell'IVA "tetesca di ccermania" aveva già parlato qui Flavio (post su deutsche-dutchbank report, suddiviso in due). Della questione surplus medio sopra i limiti: beh, la Commissione si sveglia tardi e male, dato che lo fa senza troppa convinzione (non c'è un vero sistema sanzionatorio come nel caso di deficit eccessivo, il limite del 6% è incomprensibile in un'AVO equilibrata e comunque pare una manfrina di facciata per far apparire sufficiente una modesta reflazione). In realtà occorrerebbe intervenire sul concetto di aiuti di Stato non ristretto in termini "settoriali"
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/05/la-grande-trappola-delleuro-la-germania.html
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/05/aiuti-di-stato-ai-furbi-e-von-hayek.html
      Alla fine il dato positivo è che il timore che il giocattolo deflazionista gli deflagri in faccia sta montando... :-)

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    2. Il grazie lo rispedisco subito al mittente, il merito è tutto tuo!

      Comunque sai, pensavo di creare un forum dedicato a tutti noi. Dell'esperienza pescarese la cosa mi ha più piacevolmente sconvolto, è stato il realizzare l'esistenza di un NOI.

      Non riesco ancora a prevedere se l'evoluzione possa essere un bene o un male, però credo che l'aspetto aggregativo debba rafforzarsi: non so se hai notato i vari gruppetti seduti dappertutto a discutere fino a tardi, a scambiarsi le proprie esperienze personali e via dicendo. Credo che questo aspetto possa portare una maggior consapevolezza delle varie realtà individuali e dipingere un bel quadro "aggregato".

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    3. Avevo notato eccome. Come avevo notato la stessa cosa all'incontro di Viareggio a fine giugno.
      Certamente, anche come feed-back dell'attività convegnistica e, in generale, dei blog informativi-cognitivi più noti (e ormai, di fatto, in ottima sinergia), il forum ha un senso. Ma non basterebbe, perchè rimarrebbe un evento web tra coloro che comunque sono già informati e in connessione tra loro attraverso i commenti qui o su goofynomics (che è già un forum...a prescindere dal post :-)).
      L'ideale è la creazione più frequente di eventi analoghi, ma non necessariamente diretti ad un piano di ulteriore approfondimento soltanto scientifico; eventi di discussione su temi costantemente attualizzati, introdotti da coloro che sono "scientificamente accreditati" (non "de passaggio" come dice Alberto), ma seguiti da un adeguato dibattito e la posizione immediata di quesiti e direzioni di approfondimento.
      Questo FINO A CHE QUESTA CRESCITA DI DIBATTITO DEMOCRATICO DIVENGA UN FATTO MEDIATICO CHE NON POSSA ESSERE IGNORATO.
      Nella fase di avvio di tale processo, il problema è organizzativo e logistico (reperimento e finanziamento per spazi adeguati, promozione-registrazione, attrezzatura microfoni e riprese ecc.). Idee e proposte su come realizzare questa indispensabile "base" organizzativa?
      La risposta (seria e fattibile) a questa domanda è essenziale...

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    4. Si, credo anch'io sia necessaria una maggior presenza sul territorio, sia attraverso incontri che favoriscano l'aggregazione locale (che è in parte già avvenuta). Va valutato poi quanto verticale, orizzontale e circolare debba essere il flusso delle idee e quando la limitazione fisica costituisca una effettiva limitazione o invece un modo per non disperderle.

      Sul fronte organizzativo, per quella che è la mia piccola esperienza sul territorio, di solito si procede con i referenti che conoscono la realtà locale e cooperando si reperiscono poi gli strumenti: sala e mobilitazione dell'interesse.
      Gli strumenti di interazione sono diversi e complementari, il punto rimane come si vuole gestire il processo d'informazione, aggregazione e coordinamento.

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  2. Beh, cosa diceva Letta? Crescita dell'1%? Sembra che a Mediobanca la pensino diversamente. E ci vuole il Telegraph per venirlo a sapere (e l'ottimo Voci dall'Estero), perché i nostri "giornalisti coraggio" (Tipo Gabbanelli), non hanno nè tempo nè voglia......

    http://vocidallestero.blogspot.it/2013/10/telegraph-la-velata-minaccia-di.html

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  3. Mi è venuta così: È STRANO COME UNA COSTITUZIONE SE VISTA SOTTO LA LUCE DELLA PRECOMPRENSIONE SOMIGLI AD UN TRATTATO.

    PS: come interpretare il fatto che le librerie ultimamente pullulino di testi su Federico Caffè?

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    1. "prendere la distanze da se stessi": ovverosia, riposizionarsi falsificando le coordinate della posizione di partenza, in modo da sostenere di non essersi mossi e mai contraddetti...

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