martedì 22 ottobre 2013

MATTEO, SONIA, IL CONDUTTORE E...BONANOTTE AR SECCHIO

Questo è solo un breve flash, così fra amici, per condividere un momento piccolo ma (a suo modo) divertente. E non potevo non condividere.

Ho appena visto Matteo Salvini fare "nero" il conduttore di Rainews24 sull'euro e sull'inutilità del parlamento UE, in un'intervista fatta dal...parlamento stesso. Uno spasso: il tipo ha pure provato a fare ironia ("a lei non piacerà venire qui"), sottintedendo che non facesse il suo dovere di "costruttore d'€uropa", ma senza riuscirci (Salvini ha risposto "anzi! Si viene qui per lottare!).
Sonia Alfano, cointervistata in tandem, pareva completamente indifferente ai problemi monetari, fiscali e di competitività industriale sollevati da Salvini; e si limitava a ripetere, come un disco rotto, quale grande vittoria contro la mafia fosse quanto fatto dal parlamento UE (Suppongo che i mafiosi, adesso, siano terrorizzati! In effetti, non sanno nulla di riciclaggio e esportazione di capitali ed hanno pessime relazioni col sistema bancario-finanziario sovranazionale...che governa l'€uropa). Ovviamente l'Alfano ha detto che la corruzzzione italiana, secondo gli "studi€uropei" pesa per metà di quella dell'intera UE. Ovviamente non sa bene di cosa stesse parlando.
Anche perchè la corruzione c'è chi la fa fuori casa (in trasferta, dove i goals valgono doppio), se è esportatore in svalutazione competitiva (salariale), mentre può essere che certi reati siano un pochino "tralasciati" nel Nord Europa, specie se servono all'export: là pensano a farti le supermulte per superamento del limite di 20km/h e Report ce lo ridice per farci sentire "colpevoli" (sempre e comunque).

Quando però Salvini ha dato un parere sintetico sulla legge di stabilità (un minimo sindacale neanche troppo negativo: diciamo osservazioni elementari, ma di quelle che il giornalista in questione non "può" svolgere. Non "può" proprio), la Alfano è andata in soccorso del conduttore stesso, per concordare con lui che la legge era ottima, il meglio che si poteva fare per portare l'Italia fuori dai guai.

Poi il tipo ha intervistato un vice-presidente inglese dell'europarlamento, liberale (di quelli che finiscono fuori alle elezioni nazionali ormai). Insieme hanno lodato Monti, per la sua sobrietà "liberale", esaltato i veri valori liberali, le politiche liberali e auspicato che i "populismi" non prevalessero in €uropa.
Un tripudio di PUD€. Liberale.

Peccato solo che i leghisti non abbiano avuto, ora e quando era il momento, la chiarezza di idee di Salvini.
E che non amino (è da supporre), la poesia romanesca.
Si sarebbe potuto chiosare il pezzo agiografico dal Parlamento €uropeo, nella sua iperbolica pud€ità...
Poi dopo, quanto ar bonasera (e bonanotte ar secchio), potrete beccarvi Ballarò. Yhauuuuu!!!

All'urtimo uscirà 'na sonajera
D'angioli, e, come si ss'annassi a letto,
Smorzeranno li lumi, e bona sera.
Giuseppe Gioacchino Belli, "Er giorno der giudizio"
(L'espressione finale richiama quella di "bonanotte ar secchio", che pare fosse stata anch'essa ipotizzata dall'autore in "bozza").

21 commenti:

  1. là...evasione italiana metà sarebbe metà dell'intera evasione UE. 60 milioni di abitanti evadono come fossero 160 milioni. davvero solo in un contesto come il nostro è possibile che cose del genere non suscitino una risata generale in studio.

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    1. In effetti, per rimanere seri occorre o essere completamente fuori dalla realtà (vivendo in un fogno) o essere dei consumati attori. Alla bisogna, ovviamente. E di questi tempi "c'è tanto bisogno"...

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    2. che poi ho sottostimato l'enormità della panzana facendo un errore di calcolo...in quanto avendo la UE oltre 300 milioni di abitanti, per costituirne metà dell'evasione da soli dovremmo evadere quanto 300 e rotti meno 60 uguale circa 250 milioni, per fare patta con gli altri abitanti medi.
      il che vorrebbe dire che un italiano evade 4 volte un europeo medio. non c'è bisogno di commento direi, come ogni volta in cui si mette alla prova della realtà l'ideologia "pudica".

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    3. Ovviamente la corruzione è anche evasione: le due grandezze, conglobabili con una certa approssimazione nella "economia in nero" (esistono elusione e aree di parziale sovrapposizione) dovrebbero essere considerate nei veri movimenti intra-UEM. Tutto ciò che accade col trasferimento, spesso fittizio, in Lussemburgo o in Olanda, o col pagamento estero su estero delle mazzette per sommergibili vari, andrebbe imputato logicamente a economie dove (ad es; in termini di gettito dell'imposta sul reddito delle società) dove la "non evasione" virtuosa, in dumping fiscale, è solo l'altra faccia e elusione e trasferimenti di capitali derivanti dall'economia in nero. Ma per Sonia, questo mi sa che è troppo difficile...

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  2. IDENTITA' CIVICHE: sensibilità della democrazia

    L'è el dì di mort, alegher!
    (D Tessa, 1932)

    .. fioeuj, che semm fottuu!
    I noster patatocch
    a furia de traij ciocch,
    de ciappaij per el cuu,
    de mandaij a cà busca
    m'àn buttaa via la rusca,
    scalcen a salt de cuu,

    scappen, sti sacradio,
    mollen el mazz, me disen
    mollen i arma, slisen
    de tutt i part ..

    ( .. figlioli, siamo fottuti!
    I nostri fantocci
    a furia di ubriacarci,
    di prenderci per il culo,
    di mandarci a prender botte
    hanno gettato la divisa,
    scalciano a salti di culo,

    scappano, questi dissacratori,
    hanno mollato, mi dicono,
    buttano le armi, se la svignano
    da tutte le parti ..)

    Poi c'è ancora il sorriso, per chi sa cos'è.

    ps: catalizzatore di grandi sensibilità civiche, impegno e lavoro di un minatore che "estrae" quando altri continuano a "spalare"
    With compliments, Knight!

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    1. Beh la tua citazione è una ventata di ottimismo, il momento della disfatta dei patatocch...E già scricchiola la macchina mediatica.

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  3. Mi inserisco anch'io per parlare della enfasi data alla evasione fiscale in Italia....troppo poco viene evidenziato che in ogni caso la maniera corretta per fare paragoni, sarebbe vedere quanto le imprese pagano di tasse e oneri in Italia, e quanto negli altri paesi: se da noi le tasse (per mantenere l'euro) sono doppie, e' chiaro che l'evasione e' maggiore. Ma ora mi sovviene un tremendo presentimento: da Bruxelles ci affibbieranno eine penalen per la troppa evasione.

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  4. A chi è convenuto l'€uro? Di sicuro non alla borsa italiana (In 10 anni, solo Atene peggio di Milano),.

    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2013/10/22/Borsa-10-anni-solo-Atene-peggio-Milano_9502213.html

    "Così, giusto per ricordarlo".......

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    1. Eh ma noi abbiamo la ripresa grazie alla legge pluriennale di stabilità, mica ciufoli

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    2. Oooohhhhh!!!! L'avevo dimenticato!

      Si tratta forse di quella pozione salvifica descritta (mirabilmente) qui?

      http://vocidallestero.blogspot.it/2013/10/operazione-verita-che-punto-e-la-notte.html

      Quella del miracolo del cuneo fiscale? (Sul quale, tuttavia, anche l'ortodosso "Minosse" ha dei dubbi?)

      http://paolomanasse.blogspot.it/2013/10/il-cuneo-mistico.html

      E' vero, stiamo a cavallo. Tornerà una forte (de)crescita nei prossimi anni ( e se decresceremo davvero, almeno saremo "ecologici" e riscopriremo i valori umani di una volta, come ci ricorda (ipocritamente?), il buon Latouche.....).

      P.S.
      Andando OT. Con riferimento ai diritti cosmetici, ed in particolare alla presunta tutela della condizione femminile. Ho trovato, credo, un articolo interessante.
      Pare, infatti, che qualche femminista al di fuori dell'area euro si stia accorgendo di alcune cose.....

      http://www.sinistrainrete.info/societa/3123-nancy-fraser-come-il-femminismo-divenne-ancella-del-capitalismo.html

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    3. Sul "cuneo" (che in genere fa male quando ti siedi), ne riparleremo.:-)

      Sulla consapevolezza del femminismo-al-servizio-del-liberismo, ovviamente qui sfondi una porta aperta. Non dovrò mica citare i post? So che mi hai scritto per confortarmi che qualcosa si muove, eh!
      Ma il punto è mediatico: sinistrainrete (che riprende spesso i post di questo blog) è un alleato, ma poi la pubblica opinione la fa la Gabanelli.
      Spero solo che, addensandosi su livelli di diabattito "eminente", la questione dei diritti cosmetici, quale esposta funditus nel libro, si espanda in una riflessione sempre più diffusa...
      Oh, ma almeno a Pescara ci vieni? O almeno alla presentazione del 13 novembre?

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    4. In effetti.... si. Ho postato quel link per dimostrare che c'è una consapevolezza dell'uso strumentale, da parte dell'ideologia liberista, di determinate istanze che, "storicamente" non sembrano appartenergli. Ed i post li ho ben presenti.

      Purtroppo... ahimè ahimè ahimè: sono preso da una tenaglia di impegni lavorativi e familiari. Mi farebbe molto piacere, e lo dico dal cuore, poter presenziare, anche solo per poter ringraziare di persona chi mi ha "aperto gli occhi". Non mancherà l'occasione. Promesso (lo so, è una "norma programmatica": ma prometto di concretarla!!! :-))) )

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    5. A proposito: ho appena pubblicato un post di risposta a "Operazione verità" su Vocidall'estero :-)

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  5. Che pena l’informazione in Italia, quante menzogne e imprecisioni non proprio “lievi”, quante falsità, più o meno consapevoli, vengono esternate da personaggi ignoranti o in mala fede ma che, proprio in quanto ospiti di trasmissioni “istituzionali”, hanno una loro legittimazione.
    Loro sono la “verità” sono il “verbo”, e come contraddittorio hanno ben poco.
    C’è voluto più di un anno di studio, tramite gli articoli di questo e di altri blog illuminati, dove leggo sempre nuove e ricche letture della realtà, per acquisire gli strumenti giusti, ma la mia nuova frustrazione aumenta in proporzione alla mia consapevolezza.
    Non stancatevi mai di scrivere qui, 48 e tutti i commentatori, per me siete preziosi.

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  6. OT (tuttavia ...)
    Ho appreso da poco e la ripropongo, la notizia delle intraprese degli alamanni in campo finanziario. I compari sono quelli di sempre. Così i fieren alleaten sanno già quale sarà l'epiteto quando resteranno di nuovo con il cerino acceso in mano.
    Della serie: anche se glielo fai cento volte loro ci cascano sempre.
    Quello che mi rattrista è che tocchi subire un tale destino (di cascarci sempre ad allearsi con gli alamanni) anche a noi pochi: trascinati dalla risacca.

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    1. Eh sì perchè i neo-classici della finanza crucca considerano cattivi gli italiani dediti alle PMI, onde meritevoli di distruzione del sistema bancario, forzando il rientro delle sofferenze, ma gli strumenti finanziari offerti da WS, ai loro occhi, sono robbba altamente etica e meritevole. Con grande divertimento dei pusher USA

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  7. Alfani, Calabrosi, Callipare, Tobage, Dalle Chiese, D'Antone e Borzellare tutti/e li per meriti naturalmente, meditano vendetta? Si fotta il paese che non li ha saputi/potuti difendere? Checcenefutte, a nuje cce pagan buon! Cattivo lo so, spero non violi le regole delle nuove leggi restrittive sul web che lorsignori/e alacremente contribuiscono a votare. A futura memoria di quelli come Giovanni Impastato che non ha barattato il dolore con lo scranno.

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    1. Dino, per tua fortuna nun se capisce una cippola...per tua (nostra) fortuna...

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  8. Era il 10 gennaio 1987 e su "Il Corriere della Sera" apparve, in terza pagina, un saggio di Leonardo Sciascia intitolato "I professionisti dell'antimafia".
    L'effetto fu dirompente e spaccò l'intellighenzia di sinistra dell'epoca: lo scrittore di Racalmuto contestava l'uso mediatico e soprattutto politico della lotta a Cosa Nostra scrivendo: "Può benissimo accadere anche in un sistema democratico che un sindaco cominci ad esibirsi - in interviste televisive e scolastiche, in convegni, conferenze e cortei - come antimafioso[...]. Si può considerare come in una botte di ferro. Chi mai oserà promuovere un voto di sfiducia, un'azione che lo metta in minoranza e ne provochi la sostituzione? Può darsi che, alla fine, qualcuno ci sia: ma correndo il rischio di essere marcato come mafioso[...]".
    Senza mai citarlo direttamente, Sciascia si riferiva innanzitutto a Leoluca Orlando che, da allora, ha fatto parecchia strada fino ad approdare all'IDV.
    Sono passati quasi trent'anni e il "j'accuse" di Sciascia è più vivo e attuale che mai; nell'epoca dei "diritti cosmetici" e del politically correct costruirsi un'immagine di nicchia, con screziature di "santità", ha il suo bel ritorno economico.
    L'icona dei nostri tempi è senza dubbio Roberto Saviano, con il suo codazzo di caudatari e "trinariciuti radical-chic": guai a parlare o solo pensar male del Bardo partenopeo.
    Sonia Alfano, compagna di scuderia del buon Orlando, ha fatto sua la battaglia del prode Roberto: ma quali derivati, deficit di competitività, squilibrio partite correnti... la crisi è colpa delle mafie e chi osa "cantare fuori dal coro" viene esposto al pubblico ludibrio; lo stesso deputato siciliano Davide Faraone (PD) ha parlato di "professionisti dell'antimafia 2.0[...] coloro che usano l'antimafia, non soltanto per popolarità e lotta politica, ma per costruire blocchi di potere politico-economici alternativi a quelli esistenti. Utilizzano i mass-media in maniera maniacale[...].


    Forse l'eurodeputata Alfano trascura il fatto che proprio la crisi economica permette alle Mafie di infiltrarsi nel tessuto produttivo e di rilevare aziende in difficoltà ("Presa Diretta" di Riccardo Iacona fece un ottimo reportage a riguardo); chi ha mai negato che la criminalità organizzata vada combattuta e repressa; chi - nella cosiddetta società civile - non pensa che le organizzazioni malavitose siano un problema per l'Italia e per l'Europa: la questione è che esse sono UN problema, non IL problema.
    La Alfano dovrebbe sapere, da siciliana qual'è, che il malaffare attecchisce e prospera proprio dove vi sono fame, disperazione e mancanza di lavoro, tutte cose che il Sud e la sua Sicilia hanno conosciuto e conoscono tuttora. Aspettiamo fiduciosi che Lei e il suo Conducator - per il quale Ella sospira ad ogni favella - ci illustriate i mali dell'Eurozona: tutta colpa della Mano Nera?
    Piantatela di continuare a trattare Cosa Nostra come "Cosa Vostra": ciò non è eticamente né moralmente accettabile; non esiste un vostro "monopolio della legalità" come non esiste che un "sepolcro" come la Bindi venga messa alla presidenza dell'Antimafia.
    Poi, se non vi reca troppo disturbo, fateci sapere come va a finire.

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    1. In effetti noto che la mentalità piddina ragiona per "presunzioni".

      "presumono" di avere il monopolio della legalità, mentre riducono la lotta alla Mafia ad una semplice operazione di facciata.

      "presumono" di avere quello dell'onestà, mentre nascondono lo scandalo del Monte dei paschi.

      "presumono" di avere una qualche superiorità culturale "di principio", quando questa, in realtà, si fonda -al massimo- su editoriali di giornale che, a volerli valutare positivamente, si sintetizzando in vuoti esercizi di stile retorico ( tacendo su chi li scrive: si tratta di gente che crede nella "democrazia oligarchica", ossia che non crede nella democrazia).

      "presumono" di essere gli eredi dello spirito dei costituenti del '48, e salutano come innovatrice una riforma della Costituzione che viola le regole previste dalla Costituzione, nel mentre elogiando il pareggio di bilancio, ossia l'elemento più stridente con la nostra costituzione materiale.

      "presumono" di essere gli unici titolari dell'attenzione al sociale. Ma, al di là di vuoti atteggiamenti massimalisti (e che denotano scarsa conoscenza dei problemi), nei riguardi dell'immigrazione e a difesa dei bulli nelle scuole pubbliche, legittimano politiche ultra-libertiste che attestano un'unica "attenzione": quella per l'integrità dello stipendio degli amministratori delegati.

      Che poi, come il dogma dell'attenzione al sociale possa coniugarsi con l'elezione della spesa pubblica a nemico ideologico, lo sanno solo loro......

      Ma adesso sta iniziando il film della regista ceca sulle vicende di una famiglia rom a Milano. Quindi basta parlare di argomenti politicamente sconvenienti e concentriamoci sul "sociale": le luci si spengono.... sssshhhhh!

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    2. Caro Lorenzo, guarda cosa scriveva Ennio Flaiano nel 1969 sui radical-chic d'antan: sono passati più di quarant'anni e calza ancora a pennello.

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