giovedì 9 gennaio 2014

GLI INQUIRENTI BRANCOLANO NEL BUIO (la dolce EUchessina)



A questo punto titolare così appare persino ingiusto:

LETTA COME IL MAGO HOUDINI: FA SPARIRE POSTI DI LAVORO – SOLO A NOVEMBRE NE SONO SCOMPARSI 57MILA, IN UN ANNO 448MILA - DISOCCUPAZIONE MAI COSÌ ALTA DAL 1977

Se infatti si continua a insistere che il problema è il debito pubblico, causato dalla spesa pubblica (eccessiva in sè o per via di sprechi? Non è ben chiaro: nel dubbio, entrambi, what else?) che provoca un eccesso di pressione tributaria (chissà come mai, a partire dal "vincolo esterno"), e si pensa che questi problemi siano risolvibili senza riconquistare la flessibilità del cambio e la sovranità fiscale, e senza rimettere in discussione il ruolo della banca centrale, ma anzi insistendo su posizioni esattamente opposte, beh, sono gli stessi critici dell'attuale premier a promettere un fallimento peggiorativo, qualora si sostituissero a lui (sì caro Mauro, hai ragione mille volte, ma i voti e il PUD€ mediatico sono questi, ora come ora). 

L'ossessione del recupero della "competitività" effettuato con le supply side (ammesso che si rendano conto di star facendo ciò), in regime di pareggio di bilancio (o anche solo in presenza di tetto al deficit) non è nemmeno scalfita e un problema di domanda non riescono a scorgerlo. Gold standard Uber Alles e via così!

Che ci volete fa'? Il PUD€ è sempre il PUD€ e si perpetua senza soluzione di continuità. Anche quando finge di voler risovere i problemi che esso stesso si è, con grande "serietà", autoimposto di provocare: il fatto è che non se ne rendono conto.

Nel frattempo, tra le infinite cose che potrei segnalarvi (ma avremmo già detto tutto da un pezzo), da Jack Lew non c'è molto da sperare. Almeno per ora. Almeno fino a quando non abbandoneranno l'idea del patto di libero scambio interatlantico come qualcosa di irrinunciabile. Non è più il tempo per simili facezie, che ignorano i problemucci istituzionali ordoliberisti (do ya get the drift? No big deal, as long as you do not face the truth) che affliggono l'Europa: è come sperare che uno zoppo sia curabile obbligandolo a fare scatti in salita (quegli stessi "scatti in salita" che gli USA non sono in grado di fare, andando anzi in discesa e con quella andatura caracollante di cui parla Krugman). 

Persino ad Aspen se ne rendono conto!!!!...Sentite, uno spasso: "L'UE non può decidere di entrare in un'area di libero scambio con gli USA con una FED che può intervenire sui cambi e acquistare titoli di Stato e una BCE che non può farlo; né tenere divari nei tassi dell'interesse ufficiali che inducono il dollaro creato in eccesso a trasferirsi nell'area euro, apprezzandone il cambio (Oddio, e il surplus tedesco invece non c'entra nulla? ndr.). Occorre perciò coordinare le politiche monetarie affinché le parità monetarie tra le due monete non si discostino dalle ragioni di scambio per generare un habitat di fair competition. Né si può inoltre competere con un paese che non ha limiti nel rapporto deficit pubblico/PIL (cosa non del tutto esatta, come ben evidenziava Minsky: è solo che possono rifissarlo di anno in anno, in base ad un apposito emendamento, meno "fesso" del trattato UE, ndr.), mentre nell'UE vi sono limiti rigorosi che generano politiche deflazionistiche. Anche in questa materia è necessario uno stretto coordinamento". Insomma, vorrebbero politiche deflazioniste e "disoccupazionali" anche negli USA e magari un accordo di cambio fisso col dollaro!.

In Italia, che se ne rendano conto, non ci sperate: semmai il tram ci arriverà addosso in pieno frontale e senza neppure una frenatina.

Insomma, come dice un'antica saggezza (Pippo Franco d'antan): per i bambini buoni la dolce EUchessina, gli altri spingano...

18 commenti:

  1. L'accordo di cambio fisso col dollaro lo ha promosso anche Savona in commissione finanze...
    (che amarezza)

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  2. acc... è sempre lui! Ora ho visto il link!

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    1. Ma se attendiamo ancora un pò di tempo, è capace che possiamo fare un bel cambio fisso alla pari 1:1 e sulla scia di una bella deflazione prolungata. Potrebbe essere persino un vantaggio (per certi settori e transitorio: aspetta a vedere che ti combinano i capitali in arrivo)

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    2. 'nfatti citava un gruppo di 400 aziende italiane forti esportatrici che ne avrebbero assai beneficiato. Per alcuni (e per fortuna si ammette assai pochi) la soluzione prospettata era caccia&raccolta di frutti selvatici e il baratto (giuro!). Gli rimaneva da sistemare i milioni di poveri inurbati privi di redditi (ma almeno si è posto il problema). Dopo è passato a prospettare una sorta di coordinamento stretto EU per la difesa.
      Boh, magari pensava alla più classica delle soluzioni, una bella guerra per sistemare il problema... io sono rimasto basito
      Qui il video
      http://www.youtube.com/watch?v=kc6NgTXhc9Q

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  3. chiedo scusa se son fuori tema, ma la propaganda di regime ci sta bombardando con l'ipotesi di renzi di sforare il 3%.
    e allora mi piacerebbe chiedere a qualche PUD€ino che fino ad oggi ci ha fatto una testa così con il problema dei problemi: il debito pubblico!
    caro amico elettore del PUD€, ma se si sfora non si fa ancor più debito pubblico?
    Ma quanto mi piacerebbe sentire le loro risposte...

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    1. Già il puddino ha abbastanza problemi a capire che il deficit non è elemento di diminuzione del PIL e che la spesa pubblica ne è componente positiva: cosa vuoi che ti risponda? Aspetta solo che la nuova parola d'ordine gli giunga da Repubblica e altra grancassa mediatica e poi parte con lo slogan..Ovviamente tagliamo le pensioni (tutte brutte a prescindere dai contributi versati e dalla sostenibilità del sistema, favoriscono la disoccupazione giovanile: non mi chiedere perchè) e sgravi fiscali (comunque supply side: favoriscono gli investimenti e l'occupazione, anche senza domanda)

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  4. “CORNUTI E MAZZIATI, ANCHE DAI GRINGO”

    A quanto sembra “I GRINGO” hanno trovato il modo per fare soldi utilizzando i Dollari freschi di Stampa, immessi nella finanza americana dalla FED per ritirare dal mercato i titoli tossici che infestavano Wall Street.

    Ed ora che l’operazione di lavaggio e riciclaggio dei titoli tossici Americani può ritenersi conclusa e le Banche e le Istituzioni Finanziarie Americane si ritrovano i forzieri pieni di Dollari ripuliti e profumati, si ritrovano il problema di investirli in attività redditizie, senza scatenare un onda inflazionistica in America.

    Per ciò stanno pensando di scaricare questa immensa massa di carta igienica con l’effigie dello zio Sam, sulla vecchia Europa, che grazie all’illuminata politica del austerità espansiva dei geni di Bruxelles, che ha provveduto a mandare in malora milioni delle sue imprese, imprese che ora “I GRINGO” possono acquistate per un “Pugno di Dollari” freschi di stampa.

    Ma perché l’affare sia conveniente per “I GRINGO”, bisogna che gli americani si mettano al riparo da eventuali manovre difensive Europee di tipo protezionistico, ed ecco perché le autorità Americane insistano tanto per un accordo di libero scambio tra Europa e Nord America.

    Naturalmente, questa ondata di dollari che si riverserà in Europa, provocherà una rivalutazione massiccia del Euro, ed una caduta del Dollaro, così che le merci Americane diventeranno molto più competitive delle nostre, con il vantaggio per gli Americani che oltre a controllare le imprese di casa propria, avranno anche in mano il randello del comando su moltissime imprese Europee, “COMPRATE CON DOLLARI FRESCHI DI STAMPA, PER UN TOZZO DI PANE” e decidere in questo modo dove e come produrre e vendere, dove gli è più conveniente.

    ALLELUIA, DOPO GLI ALEMANNI, CI TOCCHERANNO PURE “I GRINGO”, A FARE DA PADRONI A CASA NOSTRA.

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  5. Rimane sempre il triste ma ineccepile fatto che Job Act (perchè così si dovrebbe scrivere, non Jobs Act, giusto?) o non Job Act, simposi o non simposi, endorsement per il nuovo (Renzi!?!?! O gli pseudo Hartz di Grillo) che avanza o stroncature alla Brunetta, il lavoro manca perchè non c'è produzione, e mancando la produzione mancano i salari, e se mancano i salari, mancano i consumi, e se mancano i consumi manca la produzione, e senza di essa non c'è l'investimento, e se non c'è investimento non c'è R&D. I Scemo&+scemo della nostra classe politica, con i sindacati appresso, continuano a parlare di giovani che non lavorano, di middle class in sparizione, di esodati, di cassintegrati, parlano di lavoro... parlano, parlano, parlano, parlano e mai agiscono (come dovrebbero). Cianciano di "dare priorità al lavoro" (cop. Fanalino Alfano). Ma di quale lavoro stanno parlando? Di quello che l'Euro avrebbe dovuto portare? Di quella ristrutturazione aziendale nazionale che doveva con la moneta forte darci lo slancio verso il mondo globalizzato ed invece ci ha consegnato nudi ai licenziamenti di massa, alle esternalizzzioni, alle delocalizzioni? Se le aziende italiane chiudono, e scappano pure gli stranieri (cfr. Electrolux in Veneto e Friuli Venezia Giulia) lasciando a piedi migliaia di famiglie, hai voglia a facilitare l'ingresso al lavoro o a dare incentivi a chi assume, se i neo assunti andrebbero a rigirarsi i pollici in ufficio perchè non c'è nulla da fare!!! Non lo capiscono proprio, vedono solo la loro aberrante (il)logica, che non c'è lavoro se non c'è fiducia, se non ci sono consumi, se non si da un reddito alla povera gente finita in strada. Ma loro parlano, parlano, si riempiono la bocca di epiteti, di assiomi, di inglesismi e francesismi (si sa che capire in inglese e in francese o in tedesco "te lo sto mettendo nel c..o" è sempre abbastanza difficile per la maggioranza degli italiani). Fanno leggi e decreti per facilitare "l'ingresso e l'uscita dal mondo del lavoro", per gli assegni universali, per "toglierli a chi rifiuta una proposta di lavoro". Ma che c...o entro o esco a fare da un capannone vuoto mi chiedo!!! E che c...o centra fare in Italia 10 anni dopo le leggi Hartz?!?! A fare i tedeschi son bravi solo i tedeschi, noi cerchiamo invece di fare gli italiani (in tutti i sensi). Non c'arrivano, non c'arrivano proprio. Ora ci sono i giovani, il nuovo che avanza e puzza già di stantio: i Letta, i Renzi, le Serracchiani (che sarebbe governatore del FVG, ma a quanto pare è presente in tv ed a Roma/Firenze, fuorchè nel posto che le compete, Trieste, mentre lì infuriano le polemiche sull'emorragia di aziende e forza lavoro), le Boschi, cresciuti tutti a pane e Prodi, pardon mortadella. E' più forte di loro. Nun ce la fanno proprio a capi'.

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    1. Caro Flavio.
      Io sto notando un certo cambiamento a livello mediatico. Siamo forse giunti in fondo al cul de sac.
      FIDUCIA!
      Saccomanni viene criticato in quanto NON POLITICO e si fa avanti un certo sottofondo: "VIENE DA BANKITALIA".
      Le mie sono forse solo sensazioni, ma, stasera mi sono guardato Santoro (che non c'ha capito nulla: ancora con "bisogna tagliare la spesa pubbbbblica") e:
      il grafico FONDAMENTALE (visto quello si capisce tutto) su "produttività e salari in USA negli ultimi 50 anni" in prima serata.
      Brunetta: dicasi Brunetta; è tutto un riempirsi la bocca di Keynes, spesa pubblica, addirittura una citazione di Kalecki!
      (tra le altre cose)
      Ora, dimmi; era minimamente immaginabile una cosa del genere (ripeto: in prima serata) un paio di annetti fa quando ci siamo incrociati per la prima volta sul "webbe"?

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    2. Carissimo Marco,

      oltre a farti i complimenti per l'ottimo commento che hai scritto sul penultimo post di gufy, ti rispondo laconico: ma quanto alle parole seguiranno i fatti?!?!? Quando avremo qualcuno che, invece di parlarne e basta come fa Brunetta, agisce? E' questo quello che più mi rattrista. Naturalmente sono d'accordo con te, la breccia è aperta, ed è un "bene" che se ne parli per spazzare via gli stereotipi errati. Ma, come dice bene Quarantotto, ogni minuto che passa, e che non si agisce, rende sempre tutto molto "bello" ma poco "concreto", sostenendo anche in me l'idea che, in fondo in fondo, così come Grillo, l'opposizione sia solo "di facciata", utile ad intercettare il malcontento dilagante...

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  6. Caro Bargazzino, le cose non sono come sembrano e gli indizi indicano solo tattiche, null'altro che tattiche: l'interpretazione dei segnali dipende molto dallo schema di opposizione prescelto. Raccolto il voto del malcontento, ricominciano da dove hanno lasciato. Questi qui sono irredimibili, non hanno idea di cosa sia lo schema dell'intervento pubblico anticiclico, con spesa pubblica sottintendono sempre supply side. E sempre nella misura consentita dall'indispensabile risanamento. Il problema occupazione li spaventa (solo perchè neppure se l'aspettavano in questa misura inarrestabile): però, credimi, non hanno la più pallida idea di come venirne a capo..

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    1. Avremo due gruppi:

      - Quelli che "la cosa bella del fiscal compact è che dobbiamo trovare 50 miliardi per 10 anni"
      vedi Serra dalla Gruber http://www.youtube.com/watch?v=L-F8iMQ9xks&feature=player_embedded

      - Quelli che non hanno la più pallida di come venirne a capo.( e prima che loro capiscano come, noi vagheremo tra macerie fumanti o, alla meglio, ci dedicheremo alla raccolta di bacche funghi e tuberi selvatici).

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    2. Mettiamoci pure un terzo gruppo intermedio: quelli che non hanno capito che la spesa pubblica è parte positiva della domanda aggregata, da cui dipende il livello dell'occupazione, e per questo non si pongono il problema di come venirne a capo perchè credono che sia una cosa bella. Diciamo, che, dalla diretta testimonianza fornitaci prraticamente da quasi tutta la politica e i media, sono la maggioranza

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    3. 48, certo che sono tattiche e che il loro progetto e' quello che hai descritto.
      Pero' cominciano a tirar fuori argomenti TABU' solo fino a poco tempo fa.
      Giuro che ieri sera l' idea chiara e netta che e' venuta fuori dalla trasmissione e' stata:
      E' tutto sbagliato quello che si e' fatto, ma non negli ultimi 2 anni, ma negli ultimi 20!.

      Sentir dire che aumentare l' eta' pensionabile e poi lamentarsi della disoccuoazione giovanile e' da manicomio, sentir dire che due piu' due fa quattro, in prima serata, converrai con me e' una grossa novita'.

      Secondo me e' un atto di forte depinizzazione. E non possiamo dire : "lo fanno perche' non possono piu' negare l' evidenza", perche' non potevano negare l' evidenza manco prima....ma la negavano!

      Non cambieranno politiche oggi o domani, MA CAMBIERA' LA CONSAPEVOLEZZA e le aspettative dell' opinione pubblica. E questo e' un prerecuisito necessario, una tappa necessaria nel processo di cambiamento politico, come tu sai meglio di me (hai aperto questo blog apposta :-) )

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    4. Forse, ma è tardi ormai. Non possono più mollare e questi qui non molleranno in soldoni.
      E la consapevolezza arriva fino a dove morde la bufera: cioè è recriminazione.
      Poi bisognerebbe ricostruire. Alla fine, è solo un cupio dissolvi...

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  7. Oggi Terna ha fornito i dati relativi ai consumi elettrici, ancora in netta flessione (-3,5% in 11 mesi), che ben si armonizzano con quelli rilasciati dall'UPI concernenti i consumi petroliferi di novembre, in caduta libera (-6,6%) rispetto allo stesso mese del 2012, con TICco Testa - numero uno di Assoelettrica - assai preoccupato per il futuro del settore; è strano come la ripresa di Letta e Saccomanni possa inverarsi con un tale sottoconsumo energetico....This is a riddle!

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  8. sì però un fassima ieri , un brunetta oggi ,un salvini domai e um m5s che si appresta adar battaglia sul decreto del fiscal compact lunedi e , domani invadera la camera contro il decretobankitalia , un belusconi che non darei ancora per morto e che col fiuto che si ritrova sta ssumendo sempre più velocemente posizioni euroscettiche a me pare che la corsa stia caracollando velocemente, Anche solo il fatto che riconoscano le soluzioni ma non vogliono pronunciale, come è successo stasera a landini , dice che prima i poi quelle parole verranno pronunciate......ma non voglio essere troppo ottimista ma brunetta che afferma diessere da lungo tempo un keynesiano convinto..la dice lunga sul dibattito che sta emergendo sempre più chiaramente !!

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  9. FOLLOW THE MONEY & SOSTITUIBILI VERITA’
    Una marginale considerazione sulla recente visita “pastorale” di J Lew in UEM.
    Oltre le “paternali” di rito rivolte a W Schauble per un maggior impegno tedesco nel rilancio della domanda con un'occhiata al ritorno sul “libero mercato” del debito pubblico di Irlanda, Portogallo e Grecia (??) è il rilancio dei colloqui di paternariato transatlantico per il commercio e investimenti (TTIP rinviata nell’ott 2013 causa “shtdown” USA)
    Ma a destare serie preoccupazioni sono la recente approvazione del Wolcker rule (separazione delle attività finanziarie delle settore bancario – retail e investment) e la dilaniante lotta attorno al Frank Dodd Act (regolamentazione del settore bancario ancora ampiamente inattuato) che pongono il vero problema di una “necessitata” armonizzazione del settore finanziario tra le due sponde dell’oceano.
    Qualcuno stima l’impatto delle nuove norme USA nell’ordine di - 20/25% del settore finanziario USA e in particolare quello del truculento e succulento mercato delle commodities e swaps, storicamente controllato dai soliti noti US banchieri.
    Un mercato nel quale sono presenti attori UEM (i soliti noti tedeschi e francesi) e UE (i soliti noti inglesi con i quali, peraltro, gli accordi di spartizione sono di rodata intesa) che non hanno raggiunto - e non vogliono raggiungere, come hanno dichiarato - accordi sui nodi focali della regolamentazione UE bancaria.
    L’inizio di un “libero-scambismo” senza questa "armonizzazione" vedrebbe proprio la sponda americana partire svantaggiata sulla plancia di comando delle operazioni e quindi il "buon" Jack è venuto a dire che questa non è cosa “buona e giusta”.
    Da seguire le prossime "puntate" di una intrigante soap opera dopo essersi cibati del misto (emotivo) mare&monti con le sostituibili verità raccontate da quattro sventurati capponi appena giunti dalle consultazioni con quelle “cime d’uomo” che ben chiari hanno interessi a non mostrarsi e non essere nominati intenti come sono a far di conto nelle tasche e nella vita degli altri.
    Troppo intenti a scegliere cosa far loro portare in dote domani, facendoli battere i pugni sul portone, lasciare il sacco nell’androne prima di essere ricacciati a calci nel deretano.
    Una "puntata" già scritta, sceneggiata e vista da quelli stessi che la “puntata” l’hanno scritta, sceneggiata, narrata e ritradotta in molte edizioni.
    Forse con il far di conto serve ritornare a rileggere anche quello scritto da altri, si eviterebbero missioni impossibili e meschine figure nel nome di "altri" e qualche forse ritaglio di tempo da dedicare alla vita del Belpaese.
    Siamo a cercare di farlo intendere anche a sordi, ciechi e muti, magari qualcuno ci "casca".

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