venerdì 21 marzo 2014

DECORRENZA DEL FISCAL COMPACT: IL PARADOSSO DELLE RESPONSABILITA' DELLA COMMISSIONE UE (se sbaglia la colpa è sempre degli altri)


Facciamo ordine sulla questione del tetto al disavanzo (deficit) che occorrerebbe rispettare nel 2014 o, ancora, più a partire dal prossimo anno.E più in generale sulla questione del momento di decorrenza dei nuovi tetti alla finanza pubblica.

Esponenti "tecnici" della maggioranza che sostiene il governo hanno annunciato "agli italiani" che la riforma costituzionale non prevede il pareggio di bilancio ma l'equilibrio tra le entrate e le spese.
Questa affermazione, però, non è esatta perchè basata sulla considerazione del solo comma primo del nuovo art.81 Cost.; il pareggio di bilancio, in termini logico-sostanziali, deriva infatti dal susseguente secondo comma: esso contiene un sostanziale divieto di ricorso all'indebitamento, consentendolo solo in per gli "effetti del ciclo economico" e "al verificarsi di eventi eccezionali". 
Per comodità vi riproduco l'art.81 Cost, nuovo testo, quale entrato in vigore proprio da quest'anno, considerato che l'art.6 della L.Cost.le n.1/2012, dispone "Le disposizioni di cui alla presente legge costituzionale si applicano a decorrere dall'esercizio finanziario relativo all'anno 2014".

Art. 81.
Lo Stato assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico.
Il ricorso all'indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali.
Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte.
Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo.
L'esercizio provvisorio del bilancio non puo' essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi.
Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l'equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilita' del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei principi definiti con legge costituzionale.

Se l'applicazione del pareggio di bilancio riguarda l'esercizio finanziario 2014, vuol dire, peraltro, che la c.d. legge di stabilità 2013 già doveva puntare a tale risultato alla fine dell'esercizio stesso. 
Va però considerato che, per via del presupposto trattato detto "fiscal compact", ai fini del c.d. pareggio strutturale è tollerato un disavanzo fino a 0,5, ed inoltre che il ciclo economico segnalava una recessione italiana, a fine 2012, per oltre 2,5 punti di PIL, che sono divenuti poi, secondo l'ultima rilevazione Istat, 1,9 a fine 2013.
Insomma, calcolando che il governo Letta aveva tarato un obiettivo di indebitamento, a fine 2014, a -2,5, se si scontano i criteri della tolleranza fino a -0,5 nonchè del "ciclo economico" negativo, l'indebitamento derivante teoricamente dalla legge di stabilità appariva "abbastanza" rispettoso dell'art.81 Cost. (Ovviamente i criteri tecnicamente sono un pò diversi da questa stima a occhio).

Questo almeno in teoria, perchè poi i vari criteri del ciclo economico e degli eventi eccezionali, una volta giunti in UE, diventano il regno dell'arbitrio e del ricatto ad personam - meglio ad Rem Publicam.

Questo perchè il pareggio "costituzionalizzato", come saprete, è adempitivo (con eccesso di zelo) di una previsione del famoso trattato del fiscal compact. Quest'ultimo all'art.3, - fra obiettivi di medio termine, loro sostenibilità, indulgenza verso coloro che hanno un debito inferiore al limite del 60%, procedure sanzionatorie attivate su iniziativa di altro paese membro ai sensi dell'art.8-, introduce una discrezionalità amplissima e, naturalmente, portatrice di tali e tante, attuali e potenziali, discriminazioni tra paesi-membri da far ritenere senz'altro contrario all'art.11 Cost lo stesso trattato FC e la sua improvvida e affrettata ratifica.

Insomma, dal comma 2 dell'art.3 citato e dall'art.5 del fiscal compact, unitamente ad ulteriori disposizioni applicative emanate dalla Commissione ai sensi dello stesso art.5, si ricaverebbe che l'Italia, comunque, dovrebbe (il condizionale è d'obbligo data la vaghezza delle norme e il loro frazionamento in fonti sparse) applicare il pareggio di bilancio allo 0,5 per il 2015
E lo diciamo in questi termini per farci capire, perchè non è chiaro (a me, ma ancor meno ai nostri governanti) come il ciclo economico e gli obiettivi di medio periodo influiranno sul prossimo anno: potremo registrare una crescita pari praticamente a "0" o ancora recessione e il pareggio strutturale potrebbe calcolarsi tenendo conto di ciò. Ma non è detto (che si potrà in futuro tenere conto di ciò, anche perchè l'UE e i governi tendono a trovare per forza un ritorno alla crescita).

Analoghe considerazioni valgono per l'abbattimento del debito pubblico nella misura di 1/20 dell'eccedenza rispetto al limite del 60% su PIL: questo limite fu stabilito dal regolamento di stabilità finanziaria successivo a Maastricht e fissato esplicitamente nel protocollo 12, allegato a Lisbona, sulla procedura per disavanzi eccessivi.
Perciò esso apparteneva già all'ambito degli obblighi operanti in materia di finanza pubblica
Nel valutare la "convergenza" esso era stato variamente considerato in modo elastico, favorendosi chi (come l'Italia) avesse realizzati notevoli e durevoli miglioramenti, registrando un calo del debito/PIL, anche laddove il limite non era raggiunto al momento dell'entrata nella moneta unica.
Attenzione: questo era un criterio legale sia della prima fase di convergenza che contenuto nell'art.140 TFUE, nel senso, quindi, che l'inadempienza a tale tetto non è un riscontro automatico (cioè, c'è sempre una valutazione caso per caso) nè decisivo
E neppure parrebbe un riscontro indispensabile, come attesta il citato art.140 che, ai fini dell'entrata nell'UEM successiva alla prima fase, non lo prevede esplicitamente come criterio.

Questa premessa per spiegare che il fiscal compact, nonostante quello che si tende a ritenere, contiene, all'art.4, solo in via derivata (di una fonte precedente) la previsione dell'abbattimento del debito per 1/20°, essendo questa contenuta invece in uno dei regolamenti componenti il c.d six packs
Ed è anche logico, in un certo senso, che sia così, perchè mentre il c.d. pareggio di bilancio era un notevole mutamento delle originali condizioni di tetto al disavanzo, onde occorreva un nuovo trattato per introdurlo, nel caso del debito si trattava, in teoria, solo di far rispettare un limite preesistente (per quanto ondivago), cosa possibile con una fonte normativa emanata dal Consiglio UE nell'esercizio delle sue preesistenti competenze.

Quindi la previsione normativa dell'abbattimento non era originariamente nel fiscal compact, sebbene nel six packs (che è anteriore, entrando in vigore il 13 dicembre 2011); tant'è vero che le sue previsioni complessive conservavano il limite del 3% di deficit, compatibile con la previsione dello stesso abbattimento.
Come poi si arrivi a ritenere che tale previsione relativa al debito, che tanta inquietudine suscita in Italia, sia applicabile dall'esercizio finanziario 2015 (e quindi con la prossima legge di stabilità),  mi affido a quanto riportato dalla Camera dei deputati (Ufficio studi) a illustrazione dell'art.4 dello stesso FC. 
In sintesi si fa riferimento all'esercizio successivo allo scadere di un triennio dall'anno in cui uno Stato aveva registrato un deficit eccessivo -nel nostro caso, il 3,9 del 2011- e quindi, in pratica, all'applicazione di un piano triennale concordato per  il consolidamento dell'obiettivo di deficit ritenuto sostenibile
Da notare però che anche fruendo della moratoria "triennale" l'Italia non può dire - e non certo per colpa dei suoi produttori e lavoratori- di aver compiuto "progressi" nella riduzione del debito, essendo  l'aumento del debito stesso proprio l'effetto delle politiche inposte col six packs e il fiscal compact! 
Ciò ci pone, nel paradosso di essere continuamente "processabili" per infrazione A CAUSA DELLE GRAVI RESPONSABILITA' DELLA COMMISSIONE UE NELL'IMPORCI POLITICHE FISCALI ERRATE E CONTROPRODUCENTI!!! 

Questo è l'estratto riguardante il tema dello studio della Camera:
"Il testo finale ha recepito pressoché integralmente l’emendamento presentato dal Governo italiano e da quello francese. La prima bozza del 15 dicembre non conteneva infatti il rinvio al regolamento (UE) n. 1177/2011, che assume particolare rilevanza nella misura in cui stabilisce  che l’entità della riduzione del debito possa essere modulata, a seguito della valutazione di  Commissione e Consiglio di  taluni fattori rilevanti.
Il citato regolamento 1177/2011 dispone infatti che gli Stati con debito superiore al 60% si impegnino a ridurlo a un ritmo soddisfacente, definito come una riduzione di 1/20 dell’eccedenza, registrata nel corso degli ultimi tre anni, rispetto alla soglia del 60% e tenendo conto dell’incidenza del ciclo economico. 
Per uno Stato membro soggetto a una procedura per i disavanzi eccessivi, per un triennio a decorrere dalla correzione del disavanzo eccessivo, il requisito del criterio del debito è considerato soddisfatto se lo Stato membro interessato compie progressi sufficienti verso l’osservanza. La valutazione dell’andamento del debito, inoltre, dovrà tener conto di alcuni fattori significativi nella misura in cui essi influenzino in modo significativo la valutazione dell'osservanza dei criteri relativi al disavanzo e al debito da parte dello Stato membro interessato.
Il richiamo al regolamento 1177/2011 sembra diretto a chiarire, inoltre, che l’applicazione del parametro numerico per riduzione dell’eccedenza di debito sarà operata non immediatamente dopo l’entrata in vigore del nuovo trattato ma con i tempi previsti dal regolamento medesimo (e quindi a partire dal 2015, una volta esaurito il primo triennio successivo all’entrata in vigore del regolamento medesimo)." 
 
 Se qualcuno avesse ancora dei dubbi, può constatarsi quanto tutto il sistema, oltre che concettualmente basato sull'idea fallimentare di austerità espansiva, con effetti pro-ciclici, dia luogo ad una quantità di valutazioni assolutamente discrezionali, imprevedibili e imponderabili, che pongono uno Stato in una grave condizione di svuotamento della sovranità fiscale...e democratica.

43 commenti:

  1. Ieri mi chiedevo tra me e me (e oggi ho sentito che se lo chiedeva acutamente pure Rino Formica sul Foglio): ma come fa Renzi a sostenere che il 3% è anacronistico, e dire impunemente in Parlamento "ora vado in Europa e chiedo il cambiamento delle regole". Non farebbe meglio e prima, standosene a casetta sua (o di Carrai?) e risparmiando sui voli di Stato (con presumibile giubilo dei pentastellati), a presentare un disegno di legge di revisione costituzionale degli artt. 81, 97, 117 e 119?

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    1. Eh ma così dovrebbe ribellarsi ai trattati e al FC: perfettamente fondato in chiave costituzionale, ma per un piddino-ordo-spaghetti-liberista una sconfitta.
      A meno che non provi una contraddittoria via al badoglismo...

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    2. Come Badoglio mi pare un pò troppo giovincello. Semmai lui è più simile al Galeazzo Ciano, imitatore con la zeppola del suocero mascelluto http://www.youtube.com/watch?v=lWagem4TOEE .
      Un altro bimbo prodigio, che poi è finito come sappiamo.

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    3. Ecco questo spunto mi mancava e mi pare sulla strada giusta!

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    4. Nel caso, non ci sarebbe contrasto: Ciano tentò contatti con agli anglo-americani per una pace separata già nella primavera-estate del '42. "Era, in pratica, la stessa strada che verrà tentata con maggior successo dal governo Badoglio nel settembre del '43 [...]". (G.B. Guerri, Galeazzo Ciano, Mondadori, Milano, 2001, pag. 525).

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    5. Grande Arturo!
      E tutti insieme parteciperanno al 25 lugliio. Solo che a quanto pare, anche frattalicamente ci vorrà un più navigato (e ben connesso) neo-Badoglio per arrivare all'8 settembre

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  2. Anche a me il Bischero ha fatto pensare al Galeazzo. Altro toscano fin troppo ambizioso, seppur sempre infinitamente più esperto del B. (nel senso di bischero) di cose politiche. E' triste ma, in confronto a questi, qualsiasi statista del passato fa la sua porca figura. Attendiamo la fatal Verona.

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    1. Rispetto ai tempi del Galeazzo in questione siamo forse addirittura messi peggio, ora abbiamo il mostruoso nwo ANGLEUS , che ci ha completamente destabilizzato ( a noi come a tanti altri) nella fattispecie con la guerra di Libia ed il successivo colpo di stato del 2011. Credo che non hanno gradito l'allontanamento di Monti, sospettano addirittura anche dei governi piddini, infatti hanno allontanato Letta, dopo il modesto sgarbo di Sochi, ed ora controllano le mosse di Renzi, tant'e' che gli e' subito arrivata una inchiesta della magistratura , come dire : anche tu, non provarti a dire neanche pio. Abbiamo un padrone mondiale in crisi, disperato e molto, molto pericoloso. Io ho la speranza che la Russia resista e quindi con cio' praticamente li SMASCHERI definitivamente, agli occhi del mondo, se cio' avverra' CROLLERANNO, cosi' come e' crollata l'urss, ed e' crollata perche' in quel momento era moralmente percepita peggio dell'occidente, credo. Penso che siamo di fronte alla madre di tutte le battaglie. W Putin.

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    2. La butto là come una provocazione (in realtà è una mia pia illusione). Ma se tra l'Obama ed il Putin fosse maturata la convinzione che tutto sommato una restaurazione del patto di Yalta sia il male minore?
      In fondo oggi ad essere messi in un angolo sono i Tedeschi che già si vedevano proiettati ad Est e invece stanno per sbattere il grugno contro il riemergere improvviso di una nuova Cortina di ferro.
      Vi prego di non scartapezzarmela troppo, perchè vi confesso è l'unica illusione che riesce a farmi intravedere un futuro un pò meno tetro per il nostro paese.

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    3. All'ipotesi manca un pezzo: Yalta consegue ad una lotta comune contro la Germania, vista come minaccia attuale, comune ad entrambi (Alleati e Stalin). Questa fase non pare essere ora presente come "giustificazione".
      E nè c'è in Putin la stessa spinta espansiva egemonica nel proporre un modello radicalmente alternativo agli Stati capitalistici.

      Però potrebbe verificarsi un rimescolamento se l'UKIP di Farage e Il FN diMLP conquistassero un crescente peso fino a divenire forze di governo. Ciò potrebbe far tornare in modo straordinariamente rapido verso democrazie costituzionali ante-ordoliberismo internazionalista UE. Isolando la Germania che è l'unica che se ne è avvantaggiata (e, per di più trasformandolo, in lmercantilismo)

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    4. Questa e' una ipotesi interessante, io per principio mi aggrappo a tutte le ipotesi positive! . Dal mio canto, e' tale la mia disistima , dalla Libia in poi, per i nostri ex liberatori, che spero in Dio. Sto infatti cercando un collegamento tra il quarto segreto di Fatima e la consacrazione della Russia(dicono mai avvenuta, dicono...) , chiesta piu' volte dalla Madonna a suor Lucia, e la Russia di oggi....c'e' molto da leggere, sulle cose secretate, sulla stanza di suor Lucia subito sigillata dopo la morte....cosa non e' stato rivelato? ok forse mi sono permesso una idea assurda, per essere un normale credente, tanto piu' in un blog economico-giuridico.

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    5. "nè c'è in Putin la stessa spinta espansiva egemonica nel proporre un modello radicalmente alternativo agli Stati capitalistici"

      Momento!

      Putin non contrappone un modello economico alternativo; MA, un sistema sociale, o meglio, VALORIALE diverso a quello occidentale:

      La valorizzazione dell' appartenenza a una comunità culturale/geografica/IDENTITARIA in contrapposizione all' internazionalismo omologante.

      E QUESTA SARA' -NE SONO CONSAPEVOLI DIVERSI LETTORI DI QUESTO BLOG, COME Mattia- la vera contrapposizione ideologica dei prossimi anni. E questa speranza in Putin (che disse qualche anno fa di voler ridisegnare la geopolitica su basi MULTIpolari) è condivisa -oltre che da me- da diversi altri lettori di questo blog (come il tuo interlocutore) che vedono FINALMENTE, dopo almeno 20 anni, una "concorrenza"anche tra (potenziali) "finanziatori", dopo tanti anni di concorrenza esclusivamente riservata ai lavoratori (.....ah, questa "concorrenza" tra potenziali "investitori internazionali" -converrai con me- quanto bene ha fatto al nostro paese QUANDO C' ERA)

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    6. Non è certo qui che risulterai incompreso sui legami tra Westfalia e democrazie sociali (necessitate) travolte dall'internazionalismo ordoliberista.
      Ma in chiave frattalica e anche pratica, Putin al più è l'emblema di una possibile restaurazione della sovranità della Costituzione democratica.
      Non credo però a un futuro di multipolarismo (specie se detto da chi è il polo "nazionale" e geografico più grosso del pianeta): è sempre un'illusione massimalista pericolosa che porta enormi rischi.
      Certo la fine di questa mostruosa UEM dovrebbe portare tedeschi e altri ascari a vergognarsi un bel pò prima di poter tornare a parlare di cooperazione.

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    7. E' vero manca un pezzo. Anzi più d'uno. Ad esempio il ruolo della Ciiiiiiiiiiiiiina. Però è pure vero che Stalin (un pò come Putin) puntava (a differenza di Trotsky) più a consolidare l'URSS (il famoso socialismo in un solo Paese) più che ad espandersi. L'imperialismo sovietico è più uno sviluppo che si accelera dopo il 1956, e si inserisce nel rapido disfacimento degli imperi coloniali inglesi e francesi. Gli USA e l'Inghilterra erano negli anni trenta (come oggi) divisi al loro interno (tra l'appoggiare la Germania in funzione antisovetica ed osteggiarla per il troppo peso che assumeva all'interno dell'Europa). E la Germania (oggi come ieri) giocava su entrambi i tavoli (patto Ribbentrop Molotov); gioco che oltre tutto sarebbe continuato fino 1943 anche dopo l'invasione alla ricerca di una pace separata (vedi Eugenio Di Rienzo, Emilio Gin, Le potenze dell’asse e l’Unione Sovietica 1939-1945 Rubbettino 2014).
      Insomma questa Pia illusione (da buon complottardo) io cerco di alimentarmela corsi e ricorsi storici.

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    8. Bravo :-) Se vedi i commenti delle varie puntate frattaliche su questi "fattori" ci stiamo scervellando da più di un anno.
      Qualcosa salterà fuori che ci consentirà, presto, un breakthrough dell'ipotesi...

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    9. @bargazzino

      E' Bazaar che vede i frattali in forma sinusoidale, auspica ad un mondo multipolare dove i poli sono in contrapposizione dialettica e la geopolitica si ricorda che geografia e Cultura sono sorelle siamesi. Cina, Russia ed India devono riesumare le enormi riserve culturali di cui dispongono e contrapporsi al nichilismo sostanziale USA e alla sociopatia antiumana della nobiltà nera europea.

      Il XXV Aprile sarà russo anche in questa minimo storico.

      Putin, come ha già dimostrato con Snowden e come ha dimostrato facendo da eco a Bergoglio sta provando a contrapporre un sistema ideologico umano a quello demoniaco occidentale.

      Gli Italiani devono accettare che i russi sono un popolo mentre gli americani sono un prodotto di Hollywood.

      IMHO

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  3. caro signor caracciolo ma un articolo di questo tipo ha un fondo di verità oppure è l'ennesima illusione?

    In realtà il comma 2 dello stesso articolo 123 offre una scappatoia agli Stati dell’Eurozona, perché prevede che gli enti creditizi di proprietà pubblica possano anche loro ricevere finanziamenti dalla Bce. E poi niente impedisce che girino questi soldi allo Stato. Uno stato della Ue che controlli enti creditizi potrebbe farsi finanziare da loro i deficit, pagando un interesse vicino a quello che la Bce offre, cioè vicino allo zero e comunque non superiore all’inflazione. L’ideale sarebbe non continuare ad emettere Btp, ma utilizzare prestiti diretti, ad esempio a tre anni, che rispetto all’acquisto di Btp offrono il vantaggio che il loro valore a bilancio non oscilla di anno in anno a causa di andamenti di mercato e quindi elimina il problema degli attacchi speculativi sul Btp.

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    1. Ho più volte evidenziato l'art.123; ma se finora non c'è stata la volontà politica di fruirne (ad es; trasformando CDDPP) una ragione ci sarà. Ed è anche che il debito non è un problema.
      Il problema è la moneta e i deficit commerciali che fa accumulare.
      O il problema è la BC indipendente pura: in una democrazia sovrana "intelligente" i BTP neppure dovrebbero esistere e la BC acquisterebbe titoli a breve totalmente o secondo le necessità del ciclo :-)

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  4. LA MINIERA DEI CANARINI
    Fanno bene al morale della 48° brigata, le digressioni e il cameratismo, o la sussidiaria solidarietà democratica, sfumature della diglossia della cameretta.
    Alimentano ancora quelle tensioni di “virtute e canoscenza” di molti “nati non foste” alla RICERCA DELLA RAGIONE, oltre le grilliane “ragioni che ci dovrebbero essere” e la renzica del “darsene ‘na ragione”,
    Ricerche che confidiamo, anche se carbonare, di un tempo non del tutto perduto che riconduca alla ragionevolezza prima di “darsene di santa ragione”.
    Una sola, però con matita rossa, doppia sottolineatura sulla trasformazione del paradigma euristico CE LO CHIEDE L’EUROPA in LO FACCIAMO PER I NOSTRI FIGLI che compare quando comincia a diffondersi la consapevolezza critica del significato della moneta unica, l’euro, e delle finalità degli Stati d’Europa “uniti” dai trattati “liberati” dalla dialettica della democrazia.
    Se ne sono accorti, col puré riscaldato in altri menù, nel Parlamento UE, quello del 2 di picche con la briscole nei quadri.
    Mi preme soltanto rilevare che questi giovini non sian tanto “bischeri” quanto i nuovi “sommersi” che aprono i bidoni di ZYKLON B nelle stanze della democrazia.


    PS: forse ho da dar di una s/piega:
    il canarino ha accompagnato per decenni 150.000 “selezionati” italiani nelle miniere di carbone belga con gli accordi degasperiani pre-CECA del 1946: merce-lavoro in cambio di carbone fossile a basso costo per rilanciare l’economia italiano con le clausole contrattuali scritte da chi apre la porta - Federazione delle Associazioni carbonifere – a chi bussa affamato con le pezze al culo.
    Ha, il canarino, doti di sensibilità al grisù e al monossido del tunnel poi, un occhio al picco e l’altro al canarino, il minatore scivola sulle notizie false di Marcinelle - il disastro - che mettono pietre dentro e fuori sotto il patrocinio dell’UNESCO.
    Sono allergico al twittare di proclami governativi in 150 battute, meglio cinguettare in miniera: magari qualcuno si salva.

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    1. Hai ragione Poggio: mai detto che siano bischeri, però. E concordo che la loro ignoranza sui temi fondamentali economici e costituzionali (inscindibili) sia anche una forma di umiliazione che vogliono infliggere alla democrazia costituzionale che, a loro pareva, li aveva respinti. MA QUELLO CHE NON SANNO E NON CAPIRANNO MAI E' CHE A RESPINGERLI E' STATO L'USO ORDOLIBERISTA DEL LESSICO DEMOCRATICO fatto da tromboni adusi ad ingannare.
      L'ignoranza da loro dimostrata è dunque doppiamente dannosa: 1) perchè inverte i meccanismi causa effetto e individua solo rimedi sbagliati; 2) perchè li spinge verso obiettivi (storico-politici) completamente mal posti

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  5. vorrei segnalare questo pezzo. in cui si parla del Debt Redemption Fund: il sistema che è in cantiere quatto quatto per garantire l'applicazione rigorosa del fiscal compact per i prossimi 20 anni.

    http://sollevazione.blogspot.it/2014/03/gli-undici-taglieggiatori-di-leonardo.html

    Da mettersi le mani nei capelli.

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    1. La cosa si farà sicuramente: l'unico modo di impedirlo è uscire dall'euro. Ma non fra anni, quando questo meccanismo sarà applicato e oggetto dell'ennesima truffa mediatica colpevolizzatrice.
      Bisogna che questi criminali siano fermati prima.
      Oppure emigrare. Come aveva previsto nel 1992 Wynne Godley

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    2. che poi per una persona sana di mente come si potrebbe giustificare una cosa simile? 75 miliardi di interessi sul debito sono troppi, per cui ne congeliamo la metà - su cui sono capaci di farci pagare gli interessi ugualmente - e sborsiamo 55 miliardi in più ogni anno?

      55 all'anno di tagli recessivi (che protratti per 20 anni superano di gran lunga l'intero bilancio pubblico) ridurranno il PIL italiano a quanto? in 20 anni quanto perderemo? il 90% del PIL? ammesso di ricevere una marea di IDE? vogliamo fare gli ottimisti? l'80% del PIL?

      questo è un piano da crollo della società industriale.
      è davvero il ritorno al medioevo che vogliono? vogliono davvero che una buona fetta di popolazione muoia di fame o emigri in Cina? nelle americhe?

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    3. La manovra "furba" sarebbe questa: noi ti tagliamo (non eliminiamo) l'onere degli interessi sull'eccedenza del 60% (quanto potrà essere? 1 punto di PIL?), tu in cambio aumenti "ulteriormente" (cioè non in misura corrispondente al sollievo) il saldo primario per 55 bill. e -attenzione- lo trasformi in una ritenuta alla fonte gestita direttamente dal Fondo sovranazionale.
      Insomma, è un modo paraculo, per costringere un paese, quale che sia il ciclo economico e il livello del PIL e della disoccupazione, a realizzare forzatametne un super saldo primario a favore di un ente sovranazionale.
      Esattamente come i "danni di guerra" a carico dei paesi debellati.

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    4. Torno carica dal bastaeurotour di Padova. Il tempo stringe e dobbiamo unire le forze, tutte. Temo che anche tra molti favorevoli all'uscita dall'euro non sia chiara l'URGENZA che dobbiamo porre. Se a maggio non vinciamo sarà un massacro. . Cosa possiamo fare di più?

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    5. La tua disperata domanda, chiarisce quanto sia importante -in negativo- l'atteggiamento NONSO€ assunto dal M5S: pare, i vertici perchè la base sarebbe in maggioranza euro-exit.
      Però:
      1) anche se per motivi propagandistici e terroristici, il regime ordoliberista ha dipinto il mov. come anti-europeo, e perciò una sua affermaz verrebbe comunque percepita come tale (all'estero specialmente si fa semplificaz estrema);
      2) gasarsi col bastaeurotour va bene; ma gli stessi "divulgatori" non ti direbbero di...esaltarti e nè possono dirti COME unire le forze. Allo stato delle cose

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    6. ma perchè? perchè? in base a quale ragionamento, pure per un ultraliberista, sarebbe utile tagliare un 1-2% di interessi sul debito in cambio di un obbligo di saldo primario di quasi il 4% del PIL?

      per capire. secondo "loro" quel 2-3% di PIL che ci viene a mancare ogni anno lo facciamo su con gli investimenti esteri??? che già ad oggi sono in assoluto inferiori a quella cifra?

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    7. Se per questo quel saldo primario sarebbe "aggiuntivo" a quello che comunque occorrerebbe per il coevo pareggio di bilancio. E comunque aggiuntivo a quello in precedenza realizzato (negli ultimi anni sempre >2% del PIL).
      Ma questi criminali in realtà se ne fregano, come per la Grecial, se cresci o no: a loro interessa rientrare dei saldi target2 punto.
      E vogliono farlo prima che l'euro salti per aria; contano che duri ancora qualche anno perchè conoscono il livello e l'atteggiamento della classe politica italiana.

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  6. Sono tornato ieri sera da un incontro con i deputati 5s in tour,l'impressione che ho avuto è che sono pronti a fare,ottimamente,gli amministratori locali,massimo nazionali per la loro tenacia e ostinazione nello svelare le trappole parlamentari.Sono veramente bravi ragazzi.Ma appena si è aperto il discorso sull'euro ti accorgi che hanno delegato tutto al referendum,in questo modo diventa vago ogni tentativo di approfondimento e analisi(cosa necessaria se vai in europa),insomma hanno lasciato quasi cadere il discorso,si certo strappiamo il FC di qua,eliminiamo il pareggio di bilancio di la,si agli eurobond se non addirittura arrivare a dire come facciamo a comprare le materie prime con la lira svalutata e il debito pubblico fatto dalla casta (ancora?).Certo OGM e terra dei fuochi sono argomenti dolorosi e importanti ma perché non tentare di risalire il fiume?Non so cosa farò alle elezioni,vedrò l'ultimo giorno.Qui in questo blog parliamo del fondo di redenzione (che nomi eh!) e delle trappole mortali del sistema,ma fuori?Saluti.

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    1. "Svelare le trappole parlamentari?" Questo è quello che ti raccontano e di cui sono costretti ad andar fieri. E in ogni modo dipende dalla tua visione del mondo: castacorruzionespesapubblicadebitopubblicobrutto. Tutto ciò che è in questa direzione non potrebbe certo stimolare la loro attenzione per "svelare". In fondo sono i figli di Stella-Rizzo-Corsera laddove il vertice è semplicemente liberista.
      OGM e terra dei fuochi iniziano ad assomigliare sempre più ad una nuova leva di "diritti cosmetici". Ma come fai a spiegarlo a gente che crede che la spesa pubblica sia sempre corruzione? (tranne individuare un argomento estemporaneo di moda e farne una questione prioritaria di intervento pubblico...ignorando tutto il resto)

      Sulla chiosa finale meriti una risposta "di sistema" :-)

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  7. COSI E’ SE VI PARE

    Per certo - tanto da risultare quasi para/normale - ci sono MOLTI che, solo sfogliando o sentendo dire, riescono a fondare ed esprimere un’OPINIONE.
    Come – ma non sempre è detto – c’è QUALCUNO che, dopo aver letto prosa, fiaba, poesia, racconto, romanzo, saggio e trattato, comprende il messaggio scritto dall’autore e ne esprime altre.
    Per certo ci sono ALTRI che, leggendo i messaggi scritti e la verità dei fatti, hanno possibilità diverse
    Solo alcune sequenze:
    i.- la narrazione del FATTO
    ii.- la creazione dell’ANTEFATTO
    iii.- il racconto del MISFATTO
    iv.- la costruzione di un ALTRO FATTO

    Sicuro e certo è stato grande il Luigi P a lasciarci qualcosa di scritto sulla REALTA’ e su come la si vuole vedere e, quando se ne ha voglia, osservare quella vera.

    ps: dar di s/piega perché sono uno degli emetici ermetici esoterici
    La riflessione sgorga dalla lettura di una penna della s/bilancia che titolava, parafrasando, “salvati e sommersi”.
    Gioioso pensavo: se ci sono arrivato io, se ci arriva lei, ci arrivano tutti.
    Invece no.
    Era la costruzione di un ALTRO FATTO sullo stesso fatto.
    Parlando e ascoltando da tempo i Molti, a me “mi” pare che siamo penetrati in un’ ALTRA COSA il cui sapore e odore lo si sente nettamente oltre i "profumi" cosmetici magnificamente narrati da Sofia.
    C’AGGIA A FA’ .. ‘sta Natura m'ha (purè) assegnato la 48° di brigata e, scarpe rotte, sà d’andà’ con i canarini nel tunnel.
    La prossima volta, però, mi cambio d’abito o non mi faccio trovare
    :-)

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  8. Risposte
    1. Sul "blitz": quanta incompetenza manifesta. Riesce ad essere esattamente allo stesso livello della stampa livoroso-ordoliberista. Quindi soluzioni che non hanno nulla a che fare col problema e doppia verità sui fini effettivi delle pseudo-soluzioni (ammesso che ESSI glieli rivelino)

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    2. E' riuscito - non esso, cioè esso, ma sotto il comando di essi, cioè essi - a propagandare il PARADIGMA nuovo e considera che esso, cioè esso, è partito sfilando i soli 2 n/euri che andava a seminare nel "campo dei miracoli".
      S'ha ancora da riprendere a legger nelle piazze iI Collodi, i nasi lunghi, i gatti&volpi, dei geppetti, delle balene ..
      Vabbè .. anche oggi non voglio imparare a .. twittare

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  9. Posso fare una domanda che mi sono posto?

    Premesso che, come ha essa stessa affermato, la Corte Costituzionale ha il sindacato di legittimità sulle leggi di revisione costituzionale, come è possibile, secondo Lei, proporre la questione di leggittimà sul nuovo testo del art. 81 (o, meglio, sulla legge costituzionale che lo introduce)?

    Se fosse possibile, questo mi parebbe il modo più rapido per liberarci, intanto, di questa porcheria inserita Costituzione (visto che, almeno a parole, tutte le forze politiche sembrano essersi pentite e probabilmente i membri della Corte saranno inclini a porre rimendio a questa "castratura" che ci siamo autoimposti)

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    Risposte
    1. Se siano inclini non so; le modalità di proposizione, quanto ai contenuti, dell'incostituzionalità dell'art.81 Cost è ampiamente trattata nel libro.
      Sulle modalità di rinvio della questione alla Corte, col sindacato incidentale, c'è poco da fare.
      E' chiaro che sarebbe da introdurre in Italia il ricorso diretto post approvazione parlamentare.
      Spero di poter presto avviare la diffusione di un documento di sensibilizzazione generale sul tema..

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    2. CrradoAugusto. Il documento sarebbe molto opportuno, anche con riguardo al problena della riserva aurea, perché I 5 STELLE stanno pensando ad un conflitto di attribuzione (Gruppo) sul tema "aumento di capitale delle banche che partecipano a Bankitalia, per disporre delle risorse aure, Ae ha capito, invece, erano demanio stesso STATO e strumento di difesa estrema a sostegmo dei nuovi valori di cambio, dopo eurexit (legitimazione al conflitto a parte, sudui dubito assai).

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    3. CorraAgusuto. La sensbilizzazione generale sul tema circa l'attacco all'art. 81 Coat., oltre in sindacato incidentale, occorre un quadro elettorale mutato e consapevole. Quali strumenti per una diffusione coì complessa: lo scontento del Popolo w la nascita du nuovi leader=

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  10. Infatti l'incostituzionalità era data per scontata

    Grazie per la risposta e complimenti per il libro che ho molto apprezzato essendo (nel mio piccolo) un giurista appassionato di teoria economica.

    Sacrosanta la divisione dei ruoli professionali ma in certi momenti storici occorre sforzarsi (senza diventare "espertoni" come direbbe il Prof. Bagnai) per raggiungere alture da cui vedere orizzonti più ampi e uscire dal settarismo piccolo piccolo alla base di quei famosi vizi di "precomprensione".

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  11. Non si può che concordare: un tempo conobbi un Professore che aveva la stessa propensione. Subito non lo compresi, poi mi laureai con lui e cmbiò la mia vita.

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    1. Frese fu il Prof.. Pieradndrea Mazzoni, teorizzatore della funzione sociale della proprietà, prematuramente scomoarso, dopo una brillante carriera in magistratura, accademica e nell'avvocatura, che ancora ricordamo, com stima ed affetto. .

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  12. si è lui, ed infatti all'epoca non fu capito dai giuristi formalisti, perché si spingeva oltre le strutture formali. Peccato che sia scomparso così presto.

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