sabato 8 marzo 2014

IL "CAMBIO DI MANO": SOVRANITA' DEMOCRATICA IN SVENDITA -1 (corollari della teoria generale della corruzione)

 

Notizie facilmente riscontrabili, quelle sulla evidente artificiosità delle messe in scena, ma mai date dai nostri TG; pur avendo, a loro tempo, gli stessi TG trasmesso con zelo le messe in scena, adesso non risultano colti dal minimo dubbio circa l'autenticità del frame che volevano drillarci nella zucca, giustamente convinti che fosse già abbondantemente svuotata dalla "ultima chance" (per chi?) del nuovo governo salvifico.

Nulla che possa stupirci guardando a questa "lista della spesa": non solo si tratta delle solite 4 cosucce iniziate post Maastricht e accelerate dalla lettera BCE e dalla "cura" Monti, ma, per chi abbia letto il libro "The Bad Samaritans", una terapia che si preannuncia, invariabilmente, con l'arrivo delle accuse di corruzione (che in Italia ha avuto infatti la ben nota sincronia con la conclusione del Trattato di Maastricht).
Ora sulla corruzione come male assoluto (big shit over-spinnata dai media), la Corte dei conti ha (finalmente) preso le nette distanze dalla cifra, tutt'ora urlata in TV dal livoroso ordoliberista di turno, dei famosi 60 miliardi (fantasy).
E sul significato della enfasi posta sulla corruzione, come attacco alla democrazia sociale nei suoi fisiologici punti deboli, abbiamo già detto, più volte: si tratta di un paradosso per cui l'appropriazione dei beni e delle risorse pubbliche fatta episodicamente e comunque punita penalmente, deve essere sostituita (ah, l'efficienza!) dalla devoluzione a poche mani private della pratica totalità di quegli stessi assets per via legislativa d'urgenza
Lo scandalo corruzione politica e burocratica - e l'attacco al debito pubblico come causa della pressione fiscale "insostenibile"- invocati come emergenza sono il classico più trito. Ma emergenza non è: è solo una messa in scena manipolativa di una realtà fisiologica che può essere combattuta e vinta, ma non con i mezzi che indicano "loro". Mai e poi mai.


E quando siamo in mezzo a queste situazioni, occorre rammentare che "è sovrano colui che decide sullo stato di emergenza" (come da celebre brocardo di Carl Schmitt). 
E che quindi, mentre stiamo asciugandoci la bocca dalla schiuma di rabbia per l'ennesima "corruzionopoli", la sovranità, notte tempo, chiotta chiotta, è cambiata di mano...Non è più quella sancita dall'art.1 Cost., che risiede nel popolo ed è fondata sul lavoro, ma quella di chi, seduto in poltrone quasi mai situate in Italia, decreta l'ennesima emergenza "lo vuole l'Europa", aggiornato in "per i nostri figli"...in modo da farne un allevamento di schiavi.

Cosa di cui si stanno accorgendo i poliziotti portoghesi, dando un segnale di vitalità che magari divenisse "virale", pur essendo puntualmente nascosto o semioscurato dai media.


Ora chi, a seguito di questo scenario, fosse in un ragionevole stato di disperazione, sappia che tutto ciò, per ora, almeno finchè non avranno finito di devastare la Costituzione del '48, NON E' IRREVERSIBILE.
Perchè la Costituzione ancora consentirebbe di ristabilire fisiologiche condizioni di democrazia, sovrana, negli originari termini "necessitati" (quelli che o esistono o la democrazia "non è" come dice Mortati), per i quali si spese la Costituente.
E' una corsa contro il tempo: richiede uno spirito di unità e di consapevolezza unitario che non tollera indugi e...disinformazione ulteriori.
E di questo parleremo prossimamente. Molto presto.

16 commenti:

  1. Scusami 48 posso chiederti da che fonte è tratta l'agenda Pynzenyk?
    Grazie

    carlo

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    1. L'ho copiata da un twit di Alberto Bagnai al volo...credo che esista una riproduzione ancora più estesa suo web

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    2. @ Carlo:la fonte è un wikileaks del 2010,è il programma economico che Tymoshenko allora aveva rifiutato di attuare.Ancora più inquietante la lista completa,la linko qui

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    3. La fonte è wikileaks, ma la ricetta risale agli anni 2009-2010 ed era stata somministrata all'allora primo ministro Timoshenko che rifiutò di implementarla.

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    4. Vi ringrazio tutti. E' la prima volta che intervengo sul tuo blog 48 e lo faccio molto di rado anche su quello di Alberto. Ciò nondimeno, dopo aver letto voi, Carmen e molti altri ho ripreso coraggio e son tornato ad essere attivo altrove. Keep up with the good work! :o)

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  2. So che l'esperienza personale è poco più di un discorso da bar ma è comunque una piccola traccia di quello che i media PUD€ stanno nascondendo.
    Il mese scorso sono stato in Portogallo e non ci è voluto molto per capire che la situazione è ben diversa dalle notizie diffuse dai media di regime nostrani ovvero nessuna notizia.
    C'è stata una manifestazione di protesta, una delle tante come mi hanno detto, di cui però non ho trovato nessuna traccia sui giornaloni italiani neanche due righe di citazione eppure le persone in piazza erano molte. Lo stesso era già successo in novembre, alcuni colleghi erano rimasti bloccati da una manifestazione imponente della quale però in Italia non si ebbe alcuna notizia
    I militari portoghesi, come gli altri dipendenti pubblici, sono nella stessa condizione dei poliziotti: si sono visti lo stipendio tagliato, con un tratto di penna, da 1200€ a 800€ al mese. Non sono pochi i casi di chi, dovendo sostenere le spese di un lavoro lontano da casa, non riesce praticamente più ad arrivare alla fine del mese e in molte famiglie i figli hanno dovuto interrompere l'università perché non se la possono più permettere. Gli alti ufficiali stanno cercando in tutti i modi di non essere mandati in pensione per non perdere quei benefit come auto di servizio e alloggio che nelle condizioni attuali sono un aiuto non da poco.
    Il cantiere che ha costruito la nave su cui sono stato imbarcato, dovevano essere quattro ma sono diventate due a causa della crisi, è di fatto chiuso, 600 persone non hanno più nulla da fare, chi ha parenti all'estero sta cercando di emigrare gli altri sono in attesa del licenziamento.
    L'altra faccia di tutto questo sono gli IDE, come lo stabilimento AutoEuropa che, non lontano da Lisbona, sforna wurstelwagen a pieno ritmo contribuendo ad una buona fetta del PIL e che, quando il processo di deflazione salariale sarà completato, procurerà profitti ancora maggiori al virtuoso gruppo alamanno che sì è bravo e produttivo ma a salari portoghesi.
    Non parlate di banche, commissione europea o troika ad un portoghese potrebbe prenderla molto male, un po' di puntini li hanno uniti anche in riva all'Atlantico: hanno capito ad esempio che non sono gli unici colpevoli, sempre che di colpa si possa parlare, se hanno accettato, nel periodo pre-crisi, quei finanziamenti che le banche, letteralmente, li spingevano a sottoscrivere.
    Ora si sta parlando di ulteriori tagli di spesa pubblica e gli stipendi rischiano di tornare nel mirino, i poliziotti un segnale lo hanno già dato, la domanda è: per quanto ancora i militari si faranno tagliare il salario, avvicinandosi di fatto alla soglia di povertà pur avendo un lavoro, senza dare anche loro un segno?

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    1. IN questo blog se ne detto più volte. A partire dalla reazione stizzita alla sent della Corte cost, passando per questo post di Riccardo Seremedi, molto dettagliato (com'è nel suo stile di inchiesta) :-)
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/11/storia-di-una-crescita-stagionale-prima.html

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    2. Lungi da me voler suggerire l'idea che sul blog non se ne sia parlato o non se ne sia parlato abbastanza, se il mio commento ha dato questa impressione me ne scuso e mi taccio.

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    3. Ma no per carità: era solo per non trascurare il gran lavoro svolto da Riccardo anche in quel caso, nochè la questione dell'attacco che la trojka ha poi mosso alla corte cost. portoghese. Indicando, peraltro, una via che, facendo il contrario, si può seguire anche come riforma cost in ITA (accesso diretto alla corte cost)...

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  3. E a proposito di Ucraina, una rilevante voce fuori dal coro in USA?

    Kissinger: l’Occidente deve smettere di surrogare la politica con la demonizzazione di Putin

    è una sorpresa riscoprirlo pacifista ;-).

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  4. mi ha rovinato la domenica e mi sono sentita in dovere a mia volta a rovinarla a tutti quelli che conosco , non che siano meno pessimisti di me , ma per riportare i puntini sulle i. non so viene da pensare che le europee ormai troppo strombazzate non possano più venir sospese , ma le politiche in nome delle emergenze nazionali sì , ....sarà allora necessario dar mano all'esercito se non italia, in francia e nelle regioni slave sicuramente ( in croazia , slovenie e serbia stanno accadendo cose ....che noi umani non conosciamo !!!)

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    1. Se hai notizie verificabili su ciò che accade nella ex Jugoslavia sono benvenute...Riccardo Seremedi docet :-)

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  5. In Bosnia esplode la protesta sociale, 200 feriti. A Sarajevo brucia il palazzo presidenziale : il sole 24 ore 7 feb 2014.. la stampa sempre 7 feb 2014 Sarajevo, s’infiamma la protesta
    200 feriti negli scontri in Bosnia... il piccolo Polveriera Balcani, i disordini in Montenegro
    I Balcani ribollono, la protesta antigovernativa monta. Dopo le sommosse dei giorni scorsi in Bosnia, ecco che i disordini di piazza si propagano anche in Croazia (Zagabria e Fiume soprattutto), Serbia e Montenegro. Nelle foto qui sopra, alcune fasi degli scontri nella capitale montenegrina Podgorica 16 feb 2014.Solidarietà slava: dalla Serbia i reparti dei lupi
    Sabato, 8 Marzo 2014: Il Giornale
    Sebastopoli (Crimea) - Folti barboni, mimetiche, coltellacci alla cintola e sulla spalla il teschio con le tibie incrociate, simbolo del sacrificio in nome del popolo slavo. Si presenta così una ventina di cetnici, i paramilitari serbi, arrivati in... 8 marzo 2014... sono alcuni degli articoli che si trovano agevolmente in rete..... mi spiace non so linkarli

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    1. Da capire le dinamiche sottostanti (cioè confermare ciò che in genere oggi non è difficile da immaginare)

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  6. Interessante notare come le rivolte in Bosnia siano iniziate come reazione a delle privatizzazioni di impianti industriali che occupavano molte persone....

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  7. ......
    E sul significato della enfasi posta sulla corruzione (...) si tratta di un paradosso per cui l'appropriazione dei beni e delle risorse pubbliche fatta episodicamente e comunque punita penalmente, deve essere sostituita (ah, l'efficienza!) dalla devoluzione a poche mani private della pratica totalità di quegli stessi assets per via legislativa d'urgenza.
    .......
    Come distruggere in tre righe anni di malainformazione....

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