martedì 18 marzo 2014

LA GRANDE PAURA. IL PUD€-MEDIA ALLA GUERRA DEL RIDUZIONISMO

Una realtà unica al mondo
 
e una realtà che ci condanna kafkianamente

Questo quadro fattuale parrebbe decisivo. 
Ma non per il PUD€ mediatico.
Nelle molteplici trasmissioni della grancassa giornaliera h24, "Essi", chiamati regolarmente a "sovraintervenire" su qualunque tentativo di esporre la verità, dicono: "questa è una tesi, ma non è propria della maggioranza degli economisti", o anche "degli esperti" o della "gente" o degli "europei". Oppure  dicono "rispetto la sua opinione, ma chiedo rispetto per la mia". E proseguono imperterriti a ignorare i fatti, dimostrando che neppure di questi hanno il minimo rispetto
E questo nella migliore delle ipotesi: altrimenti si lasciano andare a insulti e a forme isteriche di aggressività, tollerate dai conduttori intimoriti.
E in ogni modo, giù con SUPERCAZZOLE A GOGO, rinunciando ad ogni minima buona fede, intesa proprio come attitudine al dialogo che implichi una normale presa in considerazione delle analisi e dei fatti esposti dall'interlocutore.

Ma ci sono dei presupposti impliciti a questa dialettica della supercazzola dell'ordoliberismo, che ha riportato al potere il capitalismo finanziario "sfrenato":
1) sono 30 anni che, praticamente senza incontrare (finora) resistenza, dicono le stesse cose. E basta prendere un giornalone a caso nel corso di questo stesso periodo, praticamente di un qualunque giorno. Questo consente il RIDUZIONISMO (pop) CHE NASCONDE I RAPPORTI CAUSA-EFFETTO in ogni possibile argomento, proponendolo una limitata serie di combinazioni di slogan, divenute paralogismi assiomatici e incontestabili. PER SEMPRE;
2) possono dire queste cose perchè il parterre DI QUALUNQUE TRASMISSIONE  è composto in modo da garantire il presidio in forze delle forze politiche PUD€, cioè del totalitarismo esterofilo ordoliberista, e degli intellettuali "organici" (che sono la stessa cosa perchè "sanno" che il loro accreditamento culturale dipende dalla conformazione all'ordoliberismo dominante); e questo anche quando, direttamente la questione non è politica ma di informazione preliminare, antecedente alla sfera della politica, su dati tecnici descrittivi della realtà e, quindi, i politici non hanno, a rigore, veste per interloquire;
3) and last, ma decisivo, i conduttori sono automaticamente e intimamente orientati a favorire questo format, lo sbilanciamento dei tempi a favore di ospiti predeterminati e sono, comunque, entusiasticamente orientati alla precostituzione del parterre.

Da notare che in questi "format" dati e analisi a rilevanza antecedente alla discussione politica, vengono sì esposti (in collgamento con espertoni): ma invariabilmente per portare l'attenzione su elementi che consentono di invertire o nascondere i rapporti causa-effetto.

Eppure bisogna capirli: ora cominciano veramente ad avere paura.

Paura di non riuscire a entrare nell'1% (o poco più), appartenendo al quale, viene assicurato loro di non dover mai condividere le sofferenze di un intero popolo. Sofferenze inutili, stupidamente inflitte per la pura fede nella propria ridicola superiorità.
E che da ciò possa in breve sgretolarsi tutto l'edificio di menzogne e manipolazione su cui prosperano "Essi" e gli aspiranti "margravi" mediatici, loro serventi.

45 commenti:

  1. Standing ovation per questo pezzo. Col suo permesso adesso lo stampo e li distribuisco a un po' di piddini.

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  2. Borghi, LE HO DETTO CHE POI LA FACCIO PARLARE, ma adesso lasci concludere il sottosegretario Del Rio, poi la pubblicità, poi saliremo sul pullman da Catania a Wiessburg, poi....

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  3. Se non accetti il dialogo con "loro", sei il fascista che rifiuta il confronto con la "libera informazione".

    Se accetti il dialogo, ti accorgi di non poterlo fare perché sono sì informazione, ma di regime. E sono lì per censurarti e/o screditare il tuo pensiero con artifici retorico-dialettici, non per ascoltarti.

    "Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo", diceva Goethe. I nostri "informatori", vestono a pennello questo aforisma.

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    1. L'eristica, gli artifici retorico-dialettici di cui giustamente parli, sono un'arma che si consuma in fretta, soprattutto quando viene usata per difendersi.
      Va bene quando è usata per alimentare un consenso crescente, come faceva Bossi ai suoi tempi, ha un tono affannato quando è usata per difendere l'indifendibile come faceva la Santanchè parlando post - Ruby. E' un passo forte e deciso, impressionante finchè il terreno regge, una rischiosa ostentazione quando il terreno comincia a sgretolarsi.
      Quindi sono d'accordo con 48, hanno paura.

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    2. Concordo sul fatto che hanno paura.
      Sul fatto che l'eristica sia un'arma spuntata, un po' meno. Ahimè, la formula "abbiamo poca competitività e molto debito pubblico e corruzione" fa molta più "presa" nella mentalità dell'uomo comune rispetto all'arrampicarsi sugli specchi della Santanché riguardo al caso Ruby. Conosco persone, anche di provata cultura (ed è questa la cosa che mi spaventa di più), che cestinerebbero i libri di Bagnai o di Barra Caracciolo guardandone solo la copertina, assolutamente convinte -per contro- della veridicità delle mistificazioni operate dai media.
      Del resto il concetto "corruzione=debito pubblico" è slogan di presa immediata, laddove la dimostrazione della fallacità dell'ideologia ordoliberista richiede -spesso- analisi necessariamente più complesse che postulano una certa predisposizione alla comprensione.
      L'arma che usano, in altre parole, è l'economia mentale (approfittando, in malafede, dell'eccessivo affidamento riposto in loro dall'uomo della strada).
      Per contro, va detto anche che: a) ormai i mantra che ripetono costantemente si scontrano contro una realtà fattuale sempre meno eludibile (vedi le loro previsioni sulla crescita nei DEF, puntualmente smentite), e b) la contro-informazione si fonda su fonti accademiche e scientifiche non meno dignitose di quelle che citano loro (e loro lo sanno).
      Quando un "Sole 24ore" dà spazio al Ciclo di Frenkel nelle sue pagine, sembra chiara la volontà di non identificarsi a tutto tondo nelle teorie di una sola delle parti.......

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    3. L'eristica è affine allo sgambetto o alla sabbia negli occhi, ti dà un vantaggio ma la mossa è abbastanza scoperta. Un esempio: in un dibattito francese qualcuno elenca le bugie che hanno preparato e accompagnato (anche lì) l'ingresso nell'euro; gli viene risposto che "tanto, anche se finisse l'euro, la gente continuerebbe a mentire". Non c'entra affatto, ma proprio per questo lascia per un attimo senza parole, dunque funziona. Ma per funzionare bene deve appoggiarsi su un tifo da stadio in cui conta solo che il "nostro" sia riuscito a rimbeccare il "nemico"; se il tifo è tiepido, l'arma non è "spuntata" ma può sparare solo pochi colpi prima di scoppiare.
      Lo slogan pop castacoruzzionedebbitopublico mi pare, invece, manipolazione perché si basa su tre cose che ci sono davvero per mistificarne completamente la natura, le origini e i legami. E' il tema della chiamata alle armi livorosa; funziona bene ma presenta anch'esso dei bei rischi. D'altra parte il re di questa musica, Grillo, viene trattato come il male minore e tenuto al guinzaglio corto dai media.
      Concordo in pieno sulle promesse: cresce costantemente la necessità che sia avverino e, con essa, la delusione quando finiscono nel nulla.

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  4. Altro che paura! I P.u.d.€-Media sono costretti una volta sì e l'altra pure a chiamare ai dibattiti anche dei giornalisti stranieri (nella fattispecie tedeschi) dai quali traspare tutta l'altezzosità di aver vinto, pur barando, il confronto sugli output economici tra paesi Core e paesi Piigs, senza manifestare un seppur minimo pudore per il palese disequilibrio delle parti contrapposte negli studi televisivi o ai microfoni radio. Ma il dato che conta alla fine, sia in Italia che in Francia e altri paesi, è la presa di coscienza, da parte di (almeno) il 30% della popolazione, del fatto che l'Euro, e tutto ciò che ne consegue, è la CAUSA dei problemi degli Stati nell'Eurozona in deficit di bilancio e di occupazione.
    Un sincero e doveroso grazie a 48 per il fondamentale e sempre più prezioso apporto alla causa del rispetto della nostri principi Costituzionali che, purtroppo, vengono ogni giorno calpestati da chi li dovrebbe per primo difendere, oltre che da cittadini livorosi verso il proprio paese e disorientati dalla massiccia propaganda trasmessa sul 90% della banda d'informazione dei media nazionali.

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    1. Grazie Paul; e consideriamo che Portogallo e Spagna+Irlanda, le riforme del (costo del) lavoro le hanno fatte, i tagli alla spesa pure eppure le vere cause della crisi agiscono ormai in via strutturale (crollo domanda interna e controllo estero&export dei profitti).
      E questi paesi hanno tutti deficit pubblici ben oltre il 6%...

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  5. L' opera che si sta tentando di fare, e cioè diffondere il vero perchè della crisi, puo' apparire vana, perchè l'italiota crede tutto ciò che gli viene dato dal vangelo televisivo, e assurdo fra il piu' assurdo, si crede che ritornando alla lira, possa stare peggio. In un tweet la settimana scorsa "fuck euro" ricevevo piu' retweet da Atene e dintorni. Cosa inverosimile, segno che quando raggiungi livelli spazzatura, forse ti fai più convinto che il problema non lo devi cercare altrove. Oggi abbattere le teorie liberiste risulta difficile perchè tanto radicate nel territorio da non metterle mai neanche in discussione. Anche la stessa Marine Le Pen, che dice cose correttissime, spesso la sento apostrofata da conterranei come nazista! Come quel detto fatti la nomina e scordatela. Ma allora che cossa dovremmo dire della Merkel, dei trascorsi europei del'ultimo secolo, del suo popolo? Questi accostamenti li facciamo solo noi e mai nella grancassa mediatica, si mancherebbe, siamo noi i brutti e cattivi e......
    Ma il mio piccolo tentativo vuole essere solo di infondere coraggio a chi come Lei e quant'altri stanno lottando per il bene del 99% della popolazione, nonstante tutto e tutti,e mi sia consentito un piccolo urlo dal profondo del cuore, ma senza voler strumentalizzare più di tanto: "VINCERE E VINCEREMO"

    @fuoridalleuro

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    1. Grazie anche a te: cerchiamo di non perdere, tanto anche se non vinceremo "noi" perderanno sicuramente "Essi". E' solo questione di quando...

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  6. Intanto Cottarelli http://www.repubblica.it/economia/2014/03/18/news/nel_piano_cottarelli_85mila_esuberi_per_i_dipendenti_pubblici-81260710/?ref=HRER1-1 ora voglio proprio vedere come faranno a mistificare questa cosa.

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    1. Mystification rules. Ma scripta manent.
      E dopo le "europee" la grande massacher torten.
      Pori scemi i "fognatori"

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  7. Grazie , grazie, grazie a 48 per il supporto e l'aiuto a resistere ... ci voleva, dopo che stamani un saggio amico ma vicino, da sempre, al PUD€ mi ha detto : "sei ermetico e...tendenzioso...! Pur di buttare all'aria, anche quando è controproducente, sei tutto felice..." , questo perchè cerco di evidenziare i fatti e oppormi alle manovre in corso, con dati oggettivi e verificabili. In particolare si riferiva ad una battaglia ingaggiata contro le gravi irregolarità elettorali verificatesi durante delle elezioni per i Consorzi di bonifica in Toscana. La mia delusione non è legata all’esito del voto, ma ai comportamenti che hanno minato alla radice la partecipazione e la libertà. Se a monte delle votazioni vengono create le condizioni che impediscono la partecipazione al voto o peggio, rendono inutile il voto espresso, condizionando il risultato è necessario reagire e denunciare, al fine di fare chiarezza. Se impedire il voto è un atto dittatoriale, mantenere formalmente le elezioni ma, di fatto, depotenziarle e renderle inutili ai fini della scelta del candidato esaurisce la democrazia, la svuota dall’interno, la rende un simulacro di se stessa.

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    1. E' una vecchia questione di PUDE-scenario, di cui ti stai godendo i corollari
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/04/la-holding-italia-e-il-sacro-romano.html

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    2. aggiornamento frattalico , in riferimento a quanto da te scritto qui http://orizzonte48.blogspot.it/2012/12/una-precisazione-e-unipotesi-frattalica.html : "Occorre anche un evento analogo allo "sbarco" in Sicilia del maggio-giugno 1943 : gli USA mollano ufficialmente la politica italiana allineata a quella tedesca, magari a ridosso delle elezioni 2013 o subito dopo?" ... con qualche mese di shift si assiste alla visita di "successo" di Renzi alla Merkel "impressionata" dal piano di riforme strutturali , alla sentenza che interdice dai pubblici uffici B. e alla presentazione del piano di Cottarelli di tagli della spending review (con richiesta di maggiore incisività da parte di Renzi) . Sarà che gli USA vogliono mollare i collaborazionisti a ridosso delle elezioni europee ?

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    3. Ovviamente non ti sarà sfuggito questo: http://orizzonte48.blogspot.it/2013/12/lipotesi-frattalica-un-anno-dopo-lo.html.
      Ma quello che dici ha un senso. Il che non lo rende di per sè probabile, visto l'assurdo atteggiamento USA sull'€ (austerity sbagliata ma vanno completate le riforme del lavoro e le privatizzazioni).
      Ma non è detto: può darsi che il farsi trascinare dall'UE nel disastro Ucraina (neo-nazisti al potere e Crimea-Stalingrado ripresa dai russi) potrebbe fargli improvvisamente e profondamente ripensare l'idea lofiia di caldeggiare gli "USE" in vista del Ttip.

      Teniamo gli occhi aperti

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    4. a me onestamente pare che l'incapacità di questa amministrazione americana, per quel poco che ne so, sia inferiore solo all'incapacità della tecnocrazia europea.

      relazioni internazionali abbozzate ambigue e trascurate, appoggio a progetti di restaurazione antidemocratici ovunque. si tratta di governanti buoni a vincere solo al gioco in cui sono essi stessi a scriversi le regole. appena li metti di fronte a qualcosa di più impegnativo si assiste a ritirate disordinate che hanno del patetico, considerando la forza economica di cui dispongono.

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  8. Lo sfaldamento è evidente dalla quantità e qualità della risposta del sistema, la verità della condizione a cui vogliono condannarci stà velocemente facendosi strada anche in quelli che pensavano per discendenza di esserne al riparo; si esercitano quotidianamente (di ieri la performance di pornografia patriottica di Formigli, perennemente in ginocchio di fornte agli autorevoli occupanti crucchi), per accreditarsi gli ultimi posti disponibili sull'arca.

    Ci sarà un crescendo di risposte, siamo solo ai primi confronti sulla scena, non tarderanno da parte loro ad arrivare con maggiore violenza le invettive e temo molto di peggio... d'altro canto è una dittatura, proprio nulla di differente; anche quelle più feroci hanno poggiato, su una quota parte più o meno rilevante, di accettazione dello stato delle cose; la realtà che vanno propinando è troppo amara per troppe persone, ovvero la quasi totalità della popolazione italiana, e per nostra fortuna, non tutti i traditori e collaborazionisti attuali e futuri, hanno o avranno finanze a sufficienza per garantire a loro ed alla loro famiglia scorte armate, ville sontuose distanti dai luoghi abitati, e costante approvvigionamento di beni e servizi. Sono condannati alla vittoria schiacciante su ogni fronte di qualsiasi oppositore.

    Non ho pietà ora e non ne avrò in futuro per quanto lontano questo sia, spero che il dies irae si avvicini velocemente.

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    1. Cavolo, la vedi molto "Caracas anni '90"; se ti può consolare, per me è molto più farsesca
      http://orizzonte48.blogspot.it/2012/12/la-storia-si-ripete-prima-come-tragedia.html
      La situazione è grave ma non seria.

      Ridicoli 25 luglio e 8 settembre ci attendono.
      Ma le hai viste la facce?

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  9. Esatto, è lo stesso meccanismo della "democrazia apparente" che sottende anche il processo elettorale oggi: il dibattito, condotto con metodo falsamente democratico, che l'esercito del PUD€ finge di concedere agli utenti tv, consiste nel far parlare a singhiozzo l'interlocutore "diverso" perché portatore di dati e argomentazioni logico-scientifiche molto pericolosi in quanto funzionali all'emergere della verità, fino a interromperlo definitivamente perché si deve andare in pubblicità, perché deve parlare tizio in collegamento ecc. Questo accade in tutte le trasmissioni che talvolta mi capita di seguire seppur per brevissimi attimi, da Paragone ad altri conduttori fintamente anti-PUD€. E via "sloganando" con frasi come: "la sua teoria non è del tutto allineata con quella della maggior parte degli economisti" come se ci stesse rivolgendo a un apprendista stregone. In fondo su certe persone gli slogan come questo (v.Delrio ieri sera con Borghi) fanno ancora presa, la stessa identica risposta mi è stata data anche nel mio ambiente di lavoro quando ho dato inizio allo smantellamento critico dei luoghi comuni sull'euro. "Essi vivono" fideisticamente attaccati alla formuletta priva di significato offerta loro dal politico e/o opinionista di turno e la grancassa mediatica prospera proprio sulla pigrizia nel ragionamento e sulla chiusura mentale di molti che tenterà sempre di favorire.

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  10. Ma il manicomio è al di qua o al di là delle sbarre?
    Io non ne son più tanto sicuro. Forse è la lucidità l'assenza di follia e la veglia è l'assenza di sonno. E la libertà? La luce? La vita? In relazione alle dimensioni spaziotemporali il ribaltamento tra tesi ed antitesi rimane ancora più evidente.
    Cosa significa normale? E' solo un'espressione "statistica"?

    Chi è che si trova in una selva oscura: Dante o i Fiorentini?

    Una cosa è certa: so chi è nel mezzo del cammin di nostra vita e so chi, ogni volta che fa slittare la sfera comunicativa dal pathos-pop alla meno immediata logica, ha come simpatici feedback da fior di laureati e non: «con i valori non si mangia», «dei massimi sistemi [la macroeconomia, ndr] non me ne faccio nulla», «non me ne frega niente», «non far filosofia [umanesimo e spiritualità, ndr], vieni al sodo».

    Ma sono i media che conformano i cittadini o sono i cittadini che ne inducono il format?

    A questo punto mi pare evidente che se è la domanda a fare l'offerta va da se che un democratico vuole l'informazione affidata allo Stato monopolista.

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    1. Sono io l'uomo in abito grigio coi capelli neri,
      o il mendico che vaga nel mio giardino con l'abito nero e i capelli grigi?
      (più o meno...Dylan Thomas)

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  11. E poi arriva una lavoratrice autonoma tumorata, che chiaramente si voleva usare per dividere et imperare, che se ne esce con un: "E la Costituzione?". Già, proprio. Qui il suo blog; e qui il kafkiano racconto delle non tutele di cui ha goduto.

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    1. Visto: ha tutte le ragioni del mondo e la capisco tantissimo (diciamo che faccio parte di una categoria speciale di "cottimisti" praticamente puri, per cui se ti ammali sostanzialmente non ti pagano e comunque ti rimettono tutto il carico sulla prima occasione in cui compari: ne ho visti di colleghi lavorare col tumore appena operati)

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  12. http://www.wallstreetitalia.com/article/1677938/editoria/crisi-sole-24-ore-squinzi-spiega-a-renzi-come-creare-lavoro.as..... e vale nache per il corriere e per repubblica , non parliamo poi dei disgustosi talk basta guardare i dati pessimi di ascolto. Cerrrrrrto " ESSI " cominciano ad aver paura

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  13. Pure l'OCSE, non c'è che dire, un grande esempio di coerenza. prima dice che il rigore va bene, adesso dice che dal 2007il reddito medio in Italia ha subito la diminuzione maggiore di tutti i paesi europei (ovviamente non si degna di chiarire come questi dati siano conciliabili con le politiche di austerity) e poi che soluzione propone? riforma del mercato del lavoro, estensione del sistema di previdenza sociale attraverso sussidi di disoccupazione universali e proposte per un più unificato sistema di supporto per i lavoratori con reddito minimo. Perfetto! http://www.greenreport.it/news/retromarcia-ocse-la-crescita-economica-non-basta-piu-per-uscire-dalla-crisi/

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    1. L'OCSE è praticamente la fonte di inesauribile energia proactive delle fandonie del PUD€.
      Una sorta di officina del riduzionismo che inverte i meccanismi causali.
      Servi servorum del Dio dell'ordoliberismo

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    2. Tralasciandone l'immaginifica prosa, in questo post Piga riporta un grafico che illustra il rapporto fra tasso di adesione alle riforme OCSE e andamento della crescita nel periodo 2007-2010: non c'è che dire, un vero toccasana (naturalmente gli autori lo avevo elaborato per sostenere che la crisi è un'occasione irripetibile per le riforme).

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    3. Naturalmente neo-keynesiani ossessionati dalle "riforme" possono scegliere toni "gentilini", cioè di gradualità strategica tenuta a temperature tiepide.
      Ma sempre ordoliberisti rimangono

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    4. Ordoliberisti? Ma dai! Davvero? http://tinyurl.com/ohypv5l
      E godiamoci un po' di umorismo surreale.

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  14. pezzo esemplicare e chiaramente esemplificativo.
    da aggiungere ci sarebbero solo altri cento e più esempi praticamente inutili, come ad esempio il fatto che in genere si mette un economista PUD€ a confronto non con altri economisti non-PUD€, ma magari con un politico. a chi si sarà portati più facilmente a credere?
    Vabbè, lasciamo andare che tanto i vari giochini li abbiamo capiti e personalmente seguo le trasmissioni solo per farmi due risate. oppure mi comporto da ciò che loro vogliono, cioè consumatore, quindi, non piacendomi l'offerta, non vedo, cioè non compro.
    stessa cosa invito i miei amici a fare. in special modo sulle televisioni commerciali, far crollare l'audience è il pratico mezzo che abbiamo per tacitarli.
    C'è una cosa che in genere mi diverte molto: a parlare in tv di "se usciamo dall'euro gli stipendi dei lavoratori, le pensioni perderanno il 70... il 50... il 40... - il numero in questione è una sorta di estrazione al lotto - e il potere d'acquisto ecc. ecc. ecc." ci vanno sempre quelli che se tutto va male guadagnano dai 6000 euro netti al mese in su. Ancora devono trovare un difensore euro da 1300 al mese. :-)
    E allora mi chiedo: se guadagno mille euro al mese e perdo il 30 per cento, finisco (calcolo alla carlona, perdonerete) a 700 euro. pezzente ero e pezzente resto. Ma se ne guadagno 10.000, perdo 3000 euro.
    Quanta umanità che c'è in costoro preoccupati degli stipendi dei lavoratori... o sono preoccupati per il loro di stipendio? :-) (poi, tra noi sappiamo che non è così, 'sti calcoli non si possono fare o non vanno fatti così, ecc. ma lasciamo perdere per ora)
    Appunto, come lei scrive, preoccupati di uscire da quell'1%.
    Credo che se andasse in tv qualcuno che smontasse passo dopo passo i loro sistemi comunicativi, sarebbe più devastante di chi ci va per parlare contro l'euro (che, sia pur raro, è sempre ottima cosa).

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    1. pezzo "esemplare" - chiedo scusa... e anche per tutti gli esempio esempi esemplificare che sono disseminati... povero petrarca... :-)

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    2. Be', direi che questo blog non sta facendo poco per smontare "i loro sistemi comunicativi". Io, purtroppo non posso fare il boicottaggio televisivo, poichè non posseggo l'elettrodomestico in questione, però, come esercizio di smontaggio, inviterei a fare l'analisi semantica di questo pezzo di dezinformatsiya (il primo che mi è capitato questa mattina): http://www.lastampa.it/2014/03/19/esteri/ferenc-koszeg-una-terza-guerra-mondiale-sempre-possibile-Uf9ba3AGajc9GQr4feWX1L/pagina.html

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    3. Velo, "in tv" (lo avrei scritto), nella trasmissione di turno, lì!, sotto il naso, davanti alla portiera accomodata sul divano. noi, di media o alta cultura (io sono di bassa), che siamo su questi blog, mi pare che certe cose le abbiamo capite.
      spero di essere stato chiaro o... "vi devo fare un disegnigno"?

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  15. il guaio è che i pud€ino privati, anche colti, riportano tutti i sofismi che si sentono in giro e ci credono pure.

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    1. Di più: considerano gli slogan "vera cultura" e qualsiasi ragionamento attendiile contrario come aride cadute nella prevalenza dell'economia sul vero pensiero umanistico!
      Esattamente ciò che predicava von Hayek (il controllo dell'economia è il controllo di TUTTI i mezzi al fine"). Cioè sono hayekkiani-pinochettiani scegliendo di non volerlo sapere

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    2. Tra tanta scienza e conoscenza abbiamo ancora ad affermare CIO' CHE NON SIAMO E CIO' CHE NON VOGLIAMO ESSERE.
      Ma ... cosa siamo e ... cosa vogliamo essere?
      ;-)
      ps: il racconto di un domani, dopo aver letto quello scritto ieri e studiato oggi

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  16. Anche il Parlamento Europeo sembra si stia svegliando sull'attività della troika: http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=6&pg=7268 ma solo il nostro PUDE continua a darsi martellate sulle dita?Ma le sanno queste cose?

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    1. Certo che le sanno: ma contano sull'oscuramento anti-aereo per emegenza corruzione-spesapubblicadebitopubblicobrutto. Cioè ciò che dice il parlamento UE vale per gli altri paesi (il comma 22 di Travaglio)

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    2. CATCH 22 vs WHACK OFF
      Leggendovi, rischiavo di farmela addosso, ho evitato un disastro ambientale sganciando l' "emergenza" con un veloce calo di braga: centrato e affondato giusto nell'ugola mentre alzava il volume della litania.
      Menù ospedaliero degli emetici poi scouting ortottero ..
      un vero Del(i)rio

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  17. Scusa 48 ma è stato più forte di me.Non ne azzeccano unaaa...prima il ribaltone Renzi,poi il conflitto in Ucraina,poi Cottarelli ,il cappotto abbottonato male di Renzi,e ora il Parlamento Europeo,non li potrà salvare nessun AWACS!!!!

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    1. Anche dopo Stalingrado si pensava così (in ITA sotto sotto), all'inizio del 1943; poi si scoprì che avevano TANTE postazioni bunker presidiate e ci vollero altri due anni (con tanto di fortezze volanti e carri armati di Stalin)

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  18. Commento al volo e OT sul piano di Cottarelli.
    Qui le slides http://download.repubblica.it/pdf/2014/economia/cottarelli.pdf

    - Tagli per 60 miliardi lordi in tre anni (2% del PIL a regime) di cui 25 non utilizzabili per eventuali riduzioni di tasse (già impegnati per clausole salvaguardia etc).
    Tra moltiplicatore a 1.6 e Haavelmo vedremo che ripresona!

    - slide49: spesa primaria (escluse pensioni, da affrontare a parte) su PIL potenziale in ITA=27%, mentre nella UEM=34%, ma attenzione quella che "ci possiamo permettere" è del 24.5%!

    Per es, secondo il benchmark calcolato da Cottarelli, la spesa sanitaria pubblica (al 7% del PIL e in linea con la media UEM) dovrebbe essere al 5.2%!
    La media OECD 2009 è sul 10% (pubblica+privata) ed è in crescita, (in ITA è il 9.5%)...
    Intorno al 5% trovo Brasile Cile e Israele Grecia e Australia, tutte con una quota di spesa privata molto maggiore della media OECD.
    Largo a privati dunque. Ma con quali soldi? Lo spazio ci sarebbe, infatti i pensionati (i maggiori fruitori del SSN) risparmiano più delle altre famiglie a parità di reddito (slide 56). #vecchiettastaiserena, hai fatto bene a risparmiare!


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    1. Per neo-Norimberga e per imputazione di attentato alla Costituzione, purtroppo dovremo aspettare che un'intera classe dirigente sia spazzata via in una fuga disordinata

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