mercoledì 9 luglio 2014

L'INEVITABILE GRANCASSA AUTORAZZISTA A GOGO: INCREDIBILE MA VERO.

E i "conti" che non sarebbero in ordine. E noi che non paghiamo le tasse e quindi siamo colpevoli a prescindere.

 

Conti non in ordine? NOI ITALIANI?

Nessuna consapevolezza degli effetti della moneta unica (che è poi un marco svalutato per i tedeschi e stravalutato per noi), con divieto di solidarietà fiscale, unicum nella storia dell'economia mondiale, e AUTORAZZISMO A GOGO.

Che speranze possiamo avere di sopravvivere alla fase finale della colonizzazione
RILEGGERSI IL GLOSSARIO, IN QUESTI GIORNI, FA IMPRESSIONE PERSINO A ME...
Continuiamo così..et voilà:

1. FLESSIBILITÀ È UNA PAROLA CHE PORTA SFIGA. LO SANNO MILIONI DI LAVORATORI AI QUALI VIENE CHIESTO DI LAVORARE DI PIÙ E GUADAGNARE DI MENO, ALTRIMENTI CI SONO ALTRI PIÙ “FLESSIBILI” CHE PRENDERANNO IL LORO POSTO - 2. MA “FLESSIBILITÀ” È ANCHE LA BANDIERA IMPUGNATA DA RENZI E DALL’ITALIA IN EUROPA, NONOSTANTE UN DEBITO PUBBLICO AL 135% E OBIETTIVI UFFICIALI DI CRESCITA (+0,8%) DA RIVEDERE URGENTEMENTE AL RIBASSO. INSOMMA, NON ABBIAMO I CONTI IN ORDINE, E QUI “FLESSIBILITÀ” FA RIMA CON FREGATURA - 3. A NOI CI VEDONO COSÌ, QUANDO PARLIAMO DI FLESSIBILITÀ. SIAMO UN PAESE ABUSIVO, DI GENTE CHE NON PAGA LE TASSE E E PRETENDIAMO DI FARE L’AEROPLANINO CON I SOLDI DEGLI ALTRI. FAREMO UNA BATTAGLIA DI PRINCIPIO, MA LA FLESSIBILITÀ LA DARANNO AD ALTRI. A GENTE CON I CONTI IN ORDINE -

19 commenti:

  1. è autoreferenziale.. chi scrive si riferisce in parte a se stesso ma soprattutto a individui della classe sociale di cui si circonda e che prova a moralizzare e di cui ha ovviamente ribrezzo e nel tentativo di screditarli ci ficca dentro tutto il paese per evitare le conseguenze e lo sgarbo di un attacco diretto. in quest'ottica converrai che il "non paghiamo le tasse" è assolutamente corretto!

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    1. Soddisfacente spiegazione (quasi psicanalitica) di tipo proiettivo-compensativo.
      Il problema è che sull'evasione si potrebbe pure giustificare, ma sui "conti non in ordine" e sulle correlazioni tra euro, crescita e base imponibile, siamo agli antipodi delle verità elementari che, dopo 5 anni di crisi, un italiano, specie se si occupa di informazione, dovrebbe aver almeno un pò compreso.
      "A noi ci vedono così" è esattamente ciò che andrebbe combattuto come inaccettabile.
      E giammai aderire all'idea che siamo un "paese abusivo", mentre subiamo un format di (auto)colonizzazione stravisto, a partire dal FMI-Washington Consensus e invece, a sua volta, tristemente abusivo della democrazia e del benessere dei popoli che lo subiscono.
      Ma non credo che lo debba precisare a te...

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  2. Eppure è così chiaro come debbano essere fatti i conti... Queste sono le nuove regole dell'austerità alemanna:
    - rapporto importazioni / esportazioni: 7 / 1
    - costo del lavoro: ogni 7 ore lavorate 1 sarà pagata
    - dipendenti pubblici: ogni 7 ne rimane 1, gli altri a casa
    - flessibilità: su 7 dipendenti 1 potrà essere a tempo indeterminato

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    1. La para-economia, parapsicologica, basata sulla para-numerologia cabalistica.
      Cosa c'è di meglio per concludere in bellezza l'avventura del Poseidon Italia?

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  3. Ma questa visione tedesca del calcio e della valorizzazione dei giovani la possiamo chiamare : " amore per la propria sovranità nazionale e pianificazione a lungo termine tramite la partecipazione delle comunità alla gestione pubblica" o no ?

    I tedeschi , nello stesso modo , affrontano anche le sfide economiche , istituzionali e produttive e i risultati si vedono, peccato che per uno che vince gli altri perdono ( spesso con punteggi imbarazzanti)

    Noi intanto a Bruxelles - come previsto - non otteniamo la flessibilità dei bilanci sugli investimenti , Padoan e' stato sbugiardato da Kallas anche ieri , ma piuttosto veniamo spinti verso la flessibilità (precarizzazione) del lavoro e la sua ulteriore mobilità - vedi programma erasmus per i giovani lavoratori. E come nelle migliori tradizioni euro democratiche le opposizioni non ottengono la vicepresidenza del Parlamento Europeo e le presidenze di alcune commissioni , a loro dovute secondo il metodo D' Hondt fino ad oggi usato. Mi viene da vomitare come direbbe Sapir :(

    Anche se non sarebbe la prima priorità, il governo sta procedendo a grandi passi verso modifiche istituzionali e della legge elettorale che consegneranno il potere nelle mani di una minoranza , una potente minoranza , escludendo la maggioranza dei cittadini dalla gestione pubblica
    La crescita scordiamocela perché non ci sarà più e di sicuro non ci sarà per i soccombenti nella sfida mercantilistica in corso.
    In ultimo losapete che i decreti attuativi di moltissime delle leggi emanate per decreto da Monti,Letta! Renzi NON sono stati ancora fatti , siamo impantanati e rischiamo di avere per 20 anni alla guida del paese coloro che ci hanno impantanato ... Tutto cambia perché nulla cambi

    interessante dal fatto quotidiano : "per favorire la crescita dei giovani talenti tedeschi, ogni formazione dall’under 16 in su deve avere in rosa almeno 12 giocatori candidabili a una maglia della nazionale di categoria. Ne è scaturita una corsa a chi investe meglio che nel 2013 ha portato i club a spendere 80 milioni di euro nei settori giovanili (+3,3 per cento rispetto al 2011/12), facendo lievitare a 820 milioni il totale dei fondi destinati alle accademie del calcio dal 2001. E per accorciare il gap tra le società – che per ovvie ragioni non possono avere la stessa forza economica – la Federcalcio tedesca ha creato un fondo comune per aiutare i club (tedeschi ndr) con meno risorse, che hanno sfruttato l’occasione per sfornare talenti e rivenderli alle big ingrossando il conto in banca. http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/09/mondiali-trasparenza-nei-club-e-vivai-obbligatori-il-successo-del-calcio-tedesco/1054754/

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  4. Oggi avevo tentato di scrivere una cosa tipo:

    Luciano! Finalmente un post potabile! :D

    Scherzi a parte, l'autorazzismo è enormemente diffuso e purtroppo molto spesso anche davanti ai dati ufficiali molte persone insistono col dire che l'Italia è comunque un Paese indegno che andrebbe, per così dire, ributtato nella macina e rimpastato. Ma la cosa che mi dà più fastidio in tutto questo è che molte volte concetti come questo non vengono espressi da persone che hanno scelto percorsi di vita che pur se si potesse allungarli all'infinito, mai si incontrerebbero con livelli di cultura medio-alti (un po' come le rette parallele nella geometria euclidea non s'incontrano fra loro) e che di conseguenza porterebbero a loro volta ad avere senso critico medio-alto (in caso di onestà intellettuale e fuori da contesti patologici o "svantaggi cognitivi" di sorta) ma proprio da quelle persone che magari hanno seguito percorsi formativi di livello superiore.

    Ancor peggio la piaga dell'autorazzismo si manifesta nei meridionali (e qui parlo con cognizione di causa) perché il complesso d'inferiorità verso l'estero ce l'hanno già verso i connazionali del centro-nord (io me ne tiro fuori, in questo caso) per via del racconto dell'Unità d'Italia (io la chiamo "annessione", in realtà) in cui si fa passare l'idea che "menomale che vi abbiamo salvati noi, cari terroni". E' chiaro che se con 35 anni di propaganda esterofila (germanofila) si è ottenuta la totale soppressione del senso critico verso l'estero anche in quelle aree del Paese dove di certo la ricchezza non era poca, al meridione, con 153 anni di balle della stessa risma, la cosa non è vissuta diversamente dalla fisiologica conseguenza dell'essere inferiori (già lo si è verso i propri connazionali...figurarsi verso l'estero!) cosa a cui non si può far niente e quindi non resta che emigrare o, altrimenti, farsi dominare (concetto eufemisticamente espresso con "vincolo esterno"/"più €uropa"/"ce lo chiede l'€uropa").

    Io, sinceramente, sono molto pessimista. Nonostante sia cosciente del fatto che questo status, il pessimismo, non sia il più raccomandabile di tutti (soprattutto nella situazione attuale) non riesco a fare appello alla mia proverbiale refrattarietà all'abbattersi psicologicamente. Siamo rinchiusi in una gabbia con scritto all'ingresso "Ignoranz Macht Frei", dove l'ignoranza di alcuni è rispettabile almeno tanto quanto la conoscenza di altri. Tutto, ovviamente, con la forza dei numeri che fa pendere rovinosamente l'ago della bilancia verso il piatto del PUD€.

    Cerco di farmi forza, ma alla mia età e senza una prospettiva di vita non dico bella ma almeno non indegna davanti è difficile. Fossi vecchio mi consolerei pensando che il più ormai l'ho fatto (dalle mie parti, in siciliano corretto, si direbbe "lu cunottu di lu minchiuni" - letteralmente "la consolazione del minchione") ma invece, al giorno d'oggi, non essere vecchi può esser letto quasi come una sfiga.

    Pardon per lo sfogo in bilico con l'OT... :)

    Grazie per il tuo costante ed autorevole impegno. Ciao!

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  5. ma io sono convinto che se chiedessimo al 95% degli italiani cosa vuol dire avere i conti in ordine la risposta sarebbe:

    "sì...dai....il debito....il PIL che vada bene....la ripresa che non c'è perchè siamo impantanati proprio per i conti non in ordine....ci sono tanti dipendenti pubblici....hai capito dai non serve che te lo dica!"

    eppure penso siano le 3 parole più udite da ogni singolo italiano (dopo spread) negli ultimi 5 anni della propria vita. e ancora non si sa cosa cavolo vogliano dire. anche questa è una magia....è un'autentica magia del blocco mediatico. fare parlare una nazione intera di due-tre cose in croce per 5 annii di fila (e quelli che sono da venire) senza che NESSUNO abbia capito cosa significhino realmente nel concreto.

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    1. E' così, come ci diciamo spesso, magari con analisi più profonde...Ma tanto, stiamo sempre allo stesso livello di consapevolezza collettiva...Con trascurabili variazioni

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  6. è la stessa risposta che diede Travglio al prof Bagnai durante un "servizio pubblico " : euro o non euro rimaniamo comunque un paese di M.... ! Il bello è che la M... la vediamo tutti i giorni c'è lo dicono " ESSI " stessi ad es. con la manfrina dell'ecofin ...padoan smentito non solo da Kallas ma dallo stesso Scheuble che fa una gigantesca figura di M...costretto ad ammettere di essere pienamente in accordo con lo stesso , tanto è tenero il loro rapparto che stanno scrivendo un'articolo insieme ! chissà dove pubblicheranno....o ammettendo di non conoscere le dichiarazioni del suo stesso PdC quando dichiara " che ogni singolo euro investito nel digitale va scorporato dal deficit " colossale figura di M... pubblicata su tutti i quotidiani cartacei e on-line senza che nessuno rilevasse la contraddizione ( come si fa a non conoscere quello che dice Renzi a Roma e venire beccati sul fatto ???) Sì siamo " Flessibili Austeri !! " e ce ne vantiamo !! e mi avevano spacciato Padoan per uno "credibile "ordoliberalisticamente parlando , mentre mi fa la figura di un " Saccomanni " qualsiaisi. Allora mi chiedo, rammentando tra me e me i secoli di storia cultura e indubitabile genio che abbiamo alle spalle e che stiamo provvedendo abbondantemente ad sportare (es. http://www.wallstreetitalia.com/article/1710038/italiani-all-estero-da-cagliari-all-ufficio-di-cameron.aspx ), come possano milioni di italiani non profferire indignazione alcuna , come possano guardare in faccia i loro figli a tavola la sera ,è vero come dice J.K.Galbraith che il potere "condizionatorio è di gran lunga il più importante , ma non vi è più giustificazione alcuna l' austerità non funziona ! , la felssibilità non funziona ! Tutta questa M... non funziona !!!! allora un po' colpevoli lo siamo Eccome !!!! un po' mer...osi lo siamo Eccome !!!

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    1. Che fai ti colpevolizzi come pianificano ESSI?
      Qua a muuovere le file sono in pochi: controllori finziario-industriali dei media essenzialmente, con enormi coorti di Sicofanti giornalistico- ansioso-politicanti, che aspettano un boccone dal banchetto delle oligarchie per non sentirsi tirati dentro al disastro degli altri..."italiani".

      Una corsetta verso il nulla guidata da pifferai per niente magici, ma spargitori di sottocultura dopo aver devastato il sistema dell'istruzione pubblica e irrorato di slogan da "odiatori dell'umanità" genete che finisce per...odiare se stessa.
      Pavlov e Orwell misti a Goebbels...
      Ma non dimentichiamocelo: mai sentirsi travolti da questa melma e profferire le loro parole!

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    2. non mi autoflagllo ma, frattalicamente, non mi ritrovo al "43, ma tra il 28 ottobr 1922 e il 3 gennaio 1925 quando Mussolini decide la rotta da prendere chiudendo il caso Mattotti e da lì una lunga discesa verso le leggi "fascistissime " e la IIWW , ora come allora gli italiani assistono impassibili alla distruzione dello Stato Costituzionale e mi fa una rabbia immensa. Ma chi legge Repubblica e dello scempio "vitalizio " a carico dei pensionati con l'ipoteca sulla casa è difficile da considerare !innocente ".Ma se non vedono i loro figli possibile che non sentano i loro padri e madri ??? Ha ragione naturalmente , è vastissima la compagine degli "odiatori dell'Umanità",ma mi pare che di fronte al fallimento totale delle politiche europee sia cosa ovvia prenderne atto. Mi scuso per il linguaggio e lo sfogo adesso che le "iscrizioni" sono aperte avrò uno strumento in più per tutelarmi e non ricadere in tentazione ! grazie per l'enorme lavoro svolto.

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    3. Sulla identificabilità di un parallelismo col periodo del 1922-1925, ha ben detto Lorenzo Carnimeo.
      http://orizzonte48.blogspot.com/2014/07/telemaco-e-leredita-delleurocon.html?showComment=1404392171691#c8634564729344499839

      Frattalicamente, questo risulta spiazzante: ma è stato anche questo qui detto. In uno con la totale difficoltà di identificare un movimento USA vagamente liberatorio dell'€uropa dal giogo tedesco-mercantilista, se inteso come ripristino della democrazia apera e plusiclasse che, però, era anche un sistema di resistenza alla influenza di un socialismo reale che, in tale forma, non esiste più (ma Putin e la Cina che si svincolano dal dollaro esistono, oggi).

      Ma proprio questo elemento ci può far riflettere, sullo SCENARIO OCCIDENTALE: qui è in scena è una guerra finanziaria condotta su divergenti interessi industrial-commerciali.
      I segnali non sono quindi di un recupero della democrazia keynesiana, ma tutti all'interno di sfumature o di liberismo liberoscambista universalizzante e anglosassone - con BC-LOLR e welfare pietistico alla Hayek- ovvero di colonizzazione mercantilista egemone tedesca (Italia come colonia fabbrica cacciavite , strumentale al super-Stato tedesco imperiale).
      In entrambi i casi la democrazia del lavoro è posta in crisi definitiva.

      Sulle resistenze tedesche e/o francesi al Ttip e analoghe ondate di "liberalizzazione" spinte dagli USA, rispettivamente funzionali alla protezione di questo o quello dei due establishment finanziario-industriali, si gioca ora la partita.
      E per ora intendo ora: in ogni caso, "la funzione del liberalismo si riafferma nel limitare i parlamenti". E in ogni caso in quanto ostacoli al diritto internazionale "privatizzato".

      Ma anche la linea USA, com'è evidenziato nell'aggiornamento dell'ipotesi frattalica, è a sua volta in crisi "interna".
      Obama si è rivelato una figura debole ed evanescente, incapace di dar voce operativa a ciò che il suo stesso equilibrio sociale pure sta reclamando.

      Forse è frattalicamente più congruente ipotizzare che prevalga un liberismo USA, già logoro al suo interno, e foriero di contraddizioni irrisolte,- come dimostrano i dati del PIL e i contrasti bancari avviati verso i francesi o ora i tedeschi-, piuttosto che il fanatico ordoliberismo integralista e compiaciuto della tecnocrazia €uropea. Che, attualmente, si sente vincente e capace di neutralizzare violentemente ogni resistenza.

      Ma credo che "eventi catalizzatori", apparentemente oggi imprevisti (ma non troppo: mi riferisco a una nuova crisi finanziaria) potrebbero realizzarsi
      .
      Nessuna prospettiva è meno che drammatica: ma si tratta di alternative tra un annichilimento accelerato, €uroguidato, o quello più "moderato" imposto dalla creazione del grande mercato (oligopolistico) dei consumatori a debito.
      Entrambi covano sotto la cenere dell'arroganza antidemocratica le braci della loro crisi.
      E' poco confortevole, ma nel 1943 non era diverso...

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  7. ecco che c'è già un altro: Poletti questa volta, che propone l'integrazione del sistema sanitario con quello delle assicurazioni...una specie di megatruffa all'olandese parrebbe....dove come sappiamo bene i costi psi rivelano essere circa doppi rispetto a quello dei paesi europei con ancora sistema totalmente pubblico.

    dai così. gli uomini delle cooperative cmq sono una certezza.
    ah quando dicevo ai piddini che votavano per uno che avrebbe voluto privatizzare la sanità mi davano del matto...

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/09/sanita-pubblica-ecco-lintegrazione-con-le-assicurazioni-che-piace-a-unipol-e-censis/1055109/

    tanto saranno capaci di bersi che in realtà spendono meno lo stesso....che ci sarà stata una pari detrazione ecc.... speriamo di non avere mai la prova dei fatti.

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  8. A proposito di autorazzismo, un filone che non mi è ben chiaro è quello secondo cui " non riusciamo nemmeno a spendere i soldi che l'UE ci assegna ogni anno, per colpa delle regioni inefficienti che non presentano i progetti"
    Mi sfugge il perverso meccanismo per cui i soldi che noi diamo alla UE ci tornano decurtati e vincolati alla presentazione di progetti cofinanziati su cui la criminalità organizzata allungherebbe le mani.
    Qualcuno è in grado di spiegarmi l'arcano?

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  9. Come al solito la "ex sinistra " delle ditte cooperative si offre per il ruolo prezzolato del "cavallo ruffiano" in attesa dei purosangue http://orizzonte48.blogspot.it/2014/03/il-rabbioso-tramonto-delleuro-il-ttip-e.html

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    1. Ma perchè esistono, in pratica, proposte politiche alternative che non conducano inevitabilmente a risultati del tutto analoghi, passando per il previo smontaggio della spesa pubblica=corruzione? Suvvia...

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  10. E' difficile tarare frattalicamente lo scenario perché le carte sono molto più mescolate e non è più una questione di redistribuzione e di governance di risorse esistenti ma piuttosto una crisi di risorse disponibili a parità di paradigma di crescita , la famosa e necessaria crescita !!! Credo che sia necessario allargare la visione a tutto l'ecosistema , non solo alla economia per identificare alternative sostenibili e potenzialmente vincenti. Al momento soluzioni alternative sembrano ostacolate dai decisori che non hanno convenienza e reputano più efficace una gestione autoritaria e centralizzata . Secondo me tali istanze sono invece presenti in tutti i paesi EU e USA ma anche africa e Sudamerica ma non hanno ancora la massa critica per affermarsi in maniera rivoluzionaria , dovremmo supportare e proporre subito alternative per la transizione energetica perché il tempo stringe ... Per esempio : An economic system that operates within the actual ecosystem boundaries should be able to:

    • Allocate resources prioritizing sustainably productive investment.
    • Ensure sufficient energy in the future to satisfy current growth commitments (debt).
    • Limit (but not eliminate) speculative activity to use only excess net available energy.
    • Ensure that nominal wealth does not exceed the productive capacity of the economy.
    • Incorporate feedback mechanisms that operate proactively and autonomously rather than relying on external intervention. http://journal.frontiersin.org/Journal/10.3389/fenrg.2014.00008/full

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    1. Ne abbiamo parlato tante volte: MA SENZA INTERVENTO PUBBLICO DELLO STATO DEMOCRATICO STIAMO SOLO A BALLARE MUSICA (NEO-LIBERISTA) SUONATA DAGLI ALTRI!
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/03/oltre-il-pud-2-oil-and-finance-thats-all.html
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/11/latouche-e-leuro-la-saldatura-col.html

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    2. Certo che la guida degli investimenti deve essere pubblica e democratica ma una proposta alternativa servirebbe a coagulare il consenso dando una visione in prospettiva, concreta e fattibile, ad un progetto politico , mentre adesso non sembrano possibili ne progetti di transizione energetica sostenibile , ne ribaltamento delle logiche finanziarie ne alternative a questo simulacro di democrazia , peraltro a breve sostituito da una dittatura soft

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