lunedì 8 settembre 2014

FRACTALICUM DELL'8 SETTEMBRE. (Il principio di realtà e la ucronia di Philip.K.Dick reloaded)

 La svastica sul sole (Fanucci Narrativa)


A seguito di numerosi commenti ed interrogativi sulla "ipotesi frattalica" - coscienti che la piega che sta assumento la situazione internazionale rende improbabili i tempi originariamente ipotizzati di una sua realizzazione (come osserva anche Lorenzo Carnimeo, qui)- ci pare più che mai attuale questo dialogo di giugno (in margine a questo post). 
Vi apporto appena qualche integrazione di aggiornamento e precisazione:

Chissa' se i bookmakers a Londra gia' accettano scommesse su un futuro badogliano di Renzi....d'altra parte loro hanno coniato il verbo to badogliate, inserito nell'enciclopedia britannica...lunga e "prestigiosa" la nostra tradizione, in merito...
Forse l'insano ottimismo di Renzi serve a fargli guadagnare tempo e per completare la presa sul pd, mettere gente nuova, per poi dire: non siamo stati noi a firmare quegli impegni....
Ci si sforza di trovare un appiglio... pero' la realta' e' che se non ci sono potenti sponde esterne, nessuno puo' far nulla di cio', temo.... ci saranno?
Caro Luciano, questa lucida, spietata disamina della situazione mi pare pero' che contenga una ancor piu' forte carica, quella che si respirava ieri a Viareggio....direi che ognuno di voi relatori ha dato un forte contributo, l'unico che non sono riuscito a seguire del tutto per distrazione, e' stato il prof. Pozzi, perche' andava alla velocita' della luce....mi spiace solo che non sono riuscito a salutarti anche alla fine, eri assediato dalle tv, ed io purtroppo avevo furia , ma sara' per la prossima volta...

Renzi Badoglio? Non ce la può fare; si dovrebbe fare interprete di forze e pulsioni che non è in grado di percepire, prima di tutto, e poi di concepire in termini di azione: finora si è mosso in modo del tutto opposto al ruolo di un innescatore del 25 luglio!.
Nè lui nè chi gli sta intorno hanno minimamente compreso cause e natura della crisi (adde: semmai qualche dubbio sta venendo "persino" a Blanchard che, seppure moderato e dubbioso, parla un linguaggio sconosciuto al..nostro); e ciò neppure se ti estendi allo staff retrostante, ai consiglieri USA, appartenenti a una "storia" e ad un'interpretazione che stenta a capire la stessa "stagnazione secolare" USA.

Renzi crede sinceramente che la spesa sia un "costo", una passività (il grasso che cola, da tagliare) e realmente non sa cosa sia la domanda aggregata (cioè la "spesa solvibile" da chiunque effettuata, incluso lo Stato); crede sinceramente che il job act risolva la disoccupazione; chi gli sta intorno, e ha fatto dall'esterno la sua fortuna, gli ha detto così.

Suppongo, anzi, che un'eventuale perdita di consenso per Renzi sarebbe una sorpresa inaspettata.

Per " Badogli" vari ci sono altri potenziali protagonisti italiani del passato.
Sempre ribadendo che il 25 luglio è un tentativo del regime di rimanere in sella e non una svolta, che arrivò e si sviluppò solo con l'armistizio, la sua divulgazione e l'8 settembre.

Allora se non e' lui proviamo a immaginare il dopo Renzi... un po' di vecchie facce le ha sostituite nel pd....se avra' perdita di consenso, vorra' dire probabilmente perdere la leadership del pd....a quel punto non credo tornerebbe la vecchia guardia , ma altre facce per gestire l'8 settembre, non vedo cosa altro gli resti da fare.... il pd in qualche modo restera' al potere (e' questo il mio reale convincimento), e' troppo ammanicato dappertutto, in quest'ottica Renzi gli sara' stato comunque utile, penso...il tutto in...gia', quanto tempo?  

Renzi salta se non garantisce più il consenso che ne giustifica il ruolo rigeneratore di un dominio ordoliberista, responsabile della rovina dell'Italia. Ma è anche l'unico che ANCORA poteva richiamare tale consenso: cioè la famosa ultima carta.
Non c'è un dopo-Renzi ordoliberista di riciclaggio ad infinitum... 
Gli italiani sono condizionabili, ma la disperazione non potrà essere canalizzata oltre un certo punto di "non ritorno".
La posizione recente di Tabellini, che ora dice (quasi) il contrario di quanto sosteneva alla fine del 2011, dimostra che il vecchio establishment è capace di distinguere la convenienza dalla realtà; persa la convenienza, ritorna il principio di realtà...Cioè la stessa spinta del badoglismo. E come allora non sopravviveranno neppure a questo estremo tentativo di autocorrezione. 
Bisogna solo vedere quando si verificherà..."

ADDE: più precisamente, "non c'è un dopo-Renzi ordoliberista di natura politica. A livello tecnocratico, di definitiva liquidazione delle democrazie, l'intera elite €urocratica non vede l'ora di ratificare ufficialmente la fine del vecchio costituzionalismo.

In sostanza, un futuro ancora peggiore, come quello ipotizzato da Philip Dick in "La svastica sul Sole", cioè una sorta dui UCRONIA distopica, è ancora del tutto aperto davanti a noi.
Solo che non sarebbe proprio il nazismo come fenomeno reale a riprodursi, cioè contro le dinamiche storiche apparenti del dopoguerra antifascista, quanto piuttosto il ritorno verso il capitalismo sfrenato ante 1929.
 

Una storia (tragicamente) fantastica che ancora nessuno aveva immaginato di scrivere...

16 commenti:

  1. Intanto, caro Luciano, se ho capito bene(spero di no..) arriva un'altra fattura da pagare ai tedeschi http://www.milanofinanza.it/news/mediobanca-solo-rbs-sara-un-chiaro-fallimento-di-aqr-e-stress-test-201409081319056326
    l'articolo dice che le banche italiane sono quelle messe meglio con gli stress test. Te credo, il governo ed i traditori della banca d'italia hanno imposto una mucchio di aumenti di capitale, dopo i quali tutte le banche italiane piu' grandi compreso il san paolo non sono piu' a maggioranza italiana. Le banche tedesche non hanno fatto aucap, sono sempre tedesche e non supererebbero gli stress al 50% ...devono fare gli aucap? No, sarebbe pronta una bad bank finanziata dai fondi salva stati (fondi salva banche tedesche come sappiamo)...finanziate da noi al 18%...ancora una volta i nostri soldi ai tedeschi.....!?! Ripeto, spero di aver capito male....

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    1. Il sistema bancario italiano ha il "controllo" italiano coi giorni contati. Comunque...

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    2. @48 ottimista! L'euro e' grande e Padoan e' il suo profeta...infatti ha dichiarato che pensa che tutte le banche italiane supereranno i test ... essendo gia' in mani di chi volevano loro, non hanno bisogno di grossi sconvolgimenti... ineccepibile, data la provenienza (fmi). Ne consegue che quelle che non supereranno i test non possono che essere banche straniere per lo piu' tedesche e francesi , che quindi accederanno al fondo salva stati e resteranno ovviamente tedesche e francesi...il fondo salva stati non e' del tutto utilizzato e si puo' implementare.... a che serve l'europa se non siamo solidali ? Un bel sermone di Napolitano, e via un altro giro...

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  2. E' la vera ragion d'essere del processo di integrazione europeo: la restaurazione dell'ordine internazionale del mercato. Lo osserva chiaramente Gillingham nel suo lungo e molto interessante libro che sto lentamente macinando (pag. 76): “European integration is an epiphenomenon of a larger process of change that grew out of the founder generation’s deep and abiding commitment to surmount
    the horrors of the first half of the twentieth century and restore conditions akin to those that existed during the liberal age that spanned the middle decades of the prior, happier [!] century. Liberalization, the term used to describe the means developed to reach this end, required the creation of new institutions to restore the market economy and the operation of the market mechanism itself.”

    Scusate, un dettaglio en passant: il verbo "to badogliate" in inglese non esiste. Le uniche fonti on line in cui se ne dà notizia sono tutte italiane, di solito più o meno nostalgiche, ma nessuno è riuscito a riportare una citazione precisa a un qualsiasi dizionario inglese (né io l'ho mai trovata su quelli che ho consultato). Ho sempre pensato che l'arcitalianismo non sia che l'altra faccia dell'antitalianismo e allora proprio oggi, 8 settembre, ricordiamo che quello dell'Italia unica "traditrice" è storicamente un mito: tutti i paesi alleati con i Tedeschi, arrivati ad un certo punto, capirono che era una follia continuare la guerra e si arresero. Tutti, nessuno escluso. Fra l'altro, alcuni di essi senza nemmeno avere il proprio suolo
    nazionale invaso, come invece capitò all'Italia. Tutti presero poi anche le armi contro gli ex alleati. Aggiungo che anche l'idea stessa di "tradimento" è quantomeno dubbia: Hitler considerava da tempo l’Italia, prima ancora che qualunque contatto con gli angloamericani venisse avviato da Badoglio, un paese satellite che doveva servire esclusivamente gli interessi tedeschi, rinviando l’invasione del suolo germanico. Per questo, violando l’integrità territoriale italiana, aveva preventivamente fatto affluire truppe da utilizzare per occupare il paese: un comportamento che avrebbe già giustificato una reazione, altro che 8 settembre! Diversi storici tedeschi, Kuby e Schreiber, hanno sostenuto che se di tradimento vogliamo parlare, esso fu tedesco e non italiano. Il torto della classe dirigente dell'epoca consistette nell'incapacità di tutelare efficacemente gli interessi nazionali e nell'aver abbandonato il popolo a sé stesso (il bel libro della Aga Rossi sull'8 settembre offre un'interessante analisi di quei comportamenti), ma certamente non quello di aver commesso "tradimenti", non verso altri paesi, di cui magari ci si dovrebbe vergognare ancora adesso. A me pare che il vero torto degli italiani sia l'incapacità di avere un'immagine realistica di sé stessi e dei propri interessi.

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    1. E pensare che gli orrori del XX secolo da cui la voglia di rifugiarsi nel liberalismo '800 nascono proprio dal fallimento del mercato e dalla fede cieca nella legge di Say: il modo più violento della Storia per comprimere ed opprimere altri esseri umani, cercando di stravincere DEFINITIVAMENTE la lotta di classe (ed essendo i primi a dichiararla).
      Esattamente come oggi.

      Sugli italiani e il tradimento: hai notato che a studiare quella parte di Storia si arriva sempre di fretta, a sQuola, quando ci si arriva? Comunque, l'8 settembre, data la perfettamente nota presenza preventiva delle truppe occupanti tedesche, è stato un tradimento degli italiani da parte di una classe politico-dirigente (che aveva velleitariamente coltivato alleanze senza senso).
      Esattamente come oggi...
      Esattamente come oggi

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    2. Non consideri il tradimento Badogliano (il Re era l'istituzione quindi era meglio metterlo al sicuro, Badoglio invece era un soldato anche se in quel momento era il capo del governo) verso i 2 milioni di soldati italiani in divisa, che lasciati senza ordini furono preda dei tedeschi, molti deportati ed alcuni massacrati....in realta' le numerose truppe italiane di stanza in italia avrebbero potuto resistere ai tedeschi, evitando la successiva guerra civile...Badoglio non aveva nessuna ragione di scappare ma doveva restare a comandarli....

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    3. Lo considero eccome: l'esercito era infatti composto dal popolo italiano. Quello che rilevi è vero: ma la stessa opinione pubblica era disorientata. L'armistizio avendo già in casa truppe ostili e situazioni come quelle delle isole greche, è stato vieppiù un errore. Occorrevano delle garanzie: è noto che l'armistizio fu divulgato dagli alleati contro dei generici patti di riservatezza (fino a quando, se prima le garanzie non erano state messe nero su bianco?)

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    4. Avvinto dall'argomento rendo disponibile (si fa per dire perché trovarlo non è più tanto facile) il seguente contributo.
      Anche se poi, parcondicio , vi tocca questa "chicca"

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    5. @Arturo

      Vero rispetto al neoliberismo hayekiano from Chicago: per l'ordoliberalismo hayekiano di Friburgo, è necessario capire quello che può essere stato l'impatto della scuola austriaca "dura e pura" e come i gruppi di potere che abbracciavano e abbracciano la sua Weltanschauung abbiano influito sul processo di integrazione europea: i nipotini di Menger non auspicano al "capitalismo sfrenato" della seconda metà dell'800, ma ad una società pre-industriale....

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  3. La vittoria del "capitalismo assoluto" (liberismo, neoliberismo, ordoliberismo... o qualunque nome assuma in questo o quell'altro luogo a seconda del contesto storico) è un tema che ricorre spesso nell'opera di Dick.
    Fa sempre impressione leggere di alcuni suoi scenari, ipotizzati più di 40 anni fa: http://craven-new-world.blogspot.it/2014/05/la-prigione-di-ferro-nera-o-regno-delle.html
    Ormai quando leggo Dick, mi sembra più una sorta di "gazzetta dell'indomani", che un racconto (o romanzo) di fantascienza.

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    1. I "Simulacri" è fantastico! Pare accordarsi sul piano narrativo con la profezia di Rawls sull'UE...

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  4. QUEL RAMO DEL LAGO DI COMO

    E‘ da sempre un paesaggio ispiratore e storica via di comunicazione culturale e economica con il resto dell’Europa.
    Da Plinio il vecchio e il giovane, Alessandro Volta, Cesare Beccaria, Lizt, Bellini, Verdi, Wagner, Antonio Fogazzaro, Stendhal, Flauber, Foscolo, Manzoni.

    Nella magnifica cornice di Villa d’Este a Cernobbio, è dal 1975 teatro dell’appuntamento internazionale di fine estate di Ambrosetti alla presenza di Capi di Stato e Governo, rappresentati delle istituzioni europee, ministri, Nobel, imprenditori, manager che si confrontano sui temi dell’economia globale e della “nuova” società.

    Quello di quest’anno è caratterizzato dal nuovo paradigma lanciato dai tecnocrati dell’UE / UEM, insidiata da un crescente dibattito e malumore attorno alla “difficile” convivenza con la dialettica democratica e le sue declinazioni costituzionali.

    Ancora una volta magistralmente – come sempre dalle genialità del Belpaese – sintetizzato dalle parole di Mario Monti per la “rimozione di ostacoli non strettamente necessari” .

    Ben oltre le “veline” degli Eugeni che invocano la calata della trojka a metter ordine in una nazione che non sa o vuole uscire dal tunnel tra qualche dubbiosità
    di O Blanchard, il sacerdote del IMF
    , ben oltre il candeggio delle camicie che fa virare i colori dal grigio-verde al bianco che fa inneggiare al “vuoto che avanza” con lo scempio e sacrilego della Storia.

    E’ l’arte sublime dell’asfaltatore della DOMANDA INTERNA, del lifter verso i piani alti delle “dark clearing rooms” della finanza internazionale ad aggiudicarsi il “leone d’oro” del nuovo paradigma nel “magnifico” e inquietante mondo v.H

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    1. e che c'è di nuovo? se le consultazioni non vanno come si vuole vanno in un modo o nell'altro ignorate.

      fra 5-10 anni gente come lui arriverà a proporre forme di governo ufficialmente oligarchiche.

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    2. Qui mi arrivi tardi.
      La Venice Commissione- Commissione UE per la democrazia (sic!) attraverso il Diritto (!)
      ha già questa posizione ufficiale come cogente criterio - €uropeo- di modifica da apportare a tutte le Costituzioni (in quanto inefficienti)
      http://www.e-democracy.md/files/elections/report-constitutional-amendment-12-12-2009-en.pdf

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    3. La mia ellittica è riferita al nuovo frame comunicativo da rilanciare all’opinione pubblica, un nuovo paradigma dopo l’invecchiamento del “ce lo chiede l’Europa”, il paternalistico “ce lo chiedono i nostri figli” considerate le crescenti “populistiche” insofferenze europee (Le Pen in Francia, referundum secessionisti in Scozia, Catalogna, Ungheria ..) che sono “ostacoli non necessariamente necessari” da sminare prima che intacchino le strategie tecniche del Venice Commision.
      Nuovi ordini da impartire nella “catena di comando” da rilanciare con “no lezioni dai tecnici della prima repubblica” delle camicie bianche.
      Forse c’è da riconsiderare l’efficacia di spin-doctors nostrani che sanno consolidano il 40 e ciccia percento di consenso, flessibili e duttili nell’interpretazione di nuovi messaggi: un esempio per cogliere ”sottili” differenze di messaggio con identica finalità:
      * vecchi Eugeni che rivendicano l’intervento sanitario della trojka
      * giovani Mattei che rivendicano il “back to the future”

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    4. "L'arrivi tardi" era riferito al commento di Luca...
      E poi: che "consolidassero" pure. Coi risultati economici in inevitabile arrivo, "quelli più grossi (e grassi) fanno più rumore quando cadono" :-)

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