giovedì 16 ottobre 2014

"ACT OF (democratic) VALOR". AD AVERCENE!


Tra le cose positive che il M5S ha finora compiuto coi suoi vari "cittadini eletti" - e rammento la strenua difesa delle risorse pubbliche (cioè dello Stato-comunità non del suo ente ausiliario e mandatario Bankitalia) sulla tristemente nota rivalutazione delle quote Bankitalia- mi piace ora segnalarne un'altra.

Quando i rappresentanti del "movimento" (inteso come complesso di militanti non riducibili ai "vertici") accettano, o "subiscono" (almeno così pare), decisioni e linee d'azione politica dei vertici che non paiono conformi all'interesse del Paese, definito dai principi e diritti inviolabili della Costituzione, ritengo che la cosa vada segnalata; e questo proprio perchè non solo si tratta, formalmente, del principale partito di un'opposizione ridotta al lumicino, ma anche perchè caratterizzato dall'aver suscitato enormi speranze...che non dovrebbero essere deluse a nessun costo. 

Ma se questi rappresentanti dimostrano di agire in linea con questo interesse nazionale, la cosa merita una segnalazione
Se non altro per l'assoluta rarità del fenomeno, in rapporto agli standards della nostra classe politica; questa si autoqualifica, prevalentemente, come a geometria variabile tea-party e, nel complesso,  ordo-livorosa. Cosa che oggettivamente, coinvolge spesso e volentieri il M5S, nel segnalato problema di "scissione" e di corretta comprensione, economica e giuridica, di fenomeni come la casta, la corruzione, le cricche e i difetti fisiologici della democrazia, dei quali non si vuole affatto la soluzione, proprio perchè servono a fare il gioco ordoliberista.

Senonchè, nel caso specifico che vado ad elogiare, si indovina:
a) una corretto inquadramento del concetto di corruzione, conforme alla "teoria generale" che, nel liberismo imperante in UE (e già rendersene conto per un politico italiano..), la inquadra nel conflitto di interessi e nella istituzionalizzata coincidenza tra norme e appetiti legalizzati della "vera" casta oligarchica, sovranazionale;

b) un raro modo di interpretare i trattati, senza accettare la vulgata preventiva (cioè "precompresa"), della loro natura pacifista e della loro interpretazione incontestabile da parte dei membri della finanza (unica vera oligarchia dominante e "castale").


Jonathan Hill
 (Mr.Hill)

Mi riferisco all'eurodeputato Zanni, che, distinguendosi in assoluto nell'intero panorama dei rappresentanti di tutti gli Stati UE, è stato protagonista di una "nobile" azione di rivendicazione democratica - in senso sostanziale e non "idraulico" (che significa farla coincidere con la mera espressione del voto), in sede di audizione dei nuovi commissari UE.
L'ottimo Zanni (ottimo anche per altri motivi), infatti, sul punto a) (cosa significhi il fenomeno della ben più imponente corruzione istituzionalizzata- e non rilevata dalle classifiche OCSE o FMI- in regime liberista) ha fatto questo:


"Zanni ha definito la lista delle nomine “un esercizio di satira politica” e la nomina di Hill in particolare “la scelta più controversa e perversa. Affidare ad un conservatore britannico amico delle lobbies finanziare il portafoglio sulla stabilità e i servizi finanziari è un affronto”, ha dichiarato Zanni durante l’audizione del commissario designato.
La sua storia evidenzia come lei sia in enorme conflitto d’interesse e – ha dichiarato Zanni – quanto sia inadatto per il ruolo assegnatole. Proviene da un paese dominato dal settore finanziario. Vanta una lunga carriera da lobbista di primo piano, a libro paga di tutti quegli interessi finanziari che adesso sarà chiamato a regolamentare.

Sul punto b), (interpretazione dei trattati fuori vulgata della vera casta e conforme all'art.11 Cost come inteso dai Costituenti), ha fatto ancora di meglio, evidenziando, dalla viva voce di un membro della "vera casta", ciò che avevo suggerito in questa analisi, un giorno sottoposta anche ad un convegno dei parlamentari dello stesso M5S:

"Nell’audizione di Dombrovskis, Zanni l’ha attirato in una trappola. Gli ha chiesto se intenda risolvere il vuoto legislativo causato dall’assenza, nei trattati europei, di regole e procedure per paesi che volessero uscire dall’Euro. Dombrovskis ha affermato che nessuno può impedire ad un paese membro di farlo e che la Commissione fornirebbe l’assistenza “tecnica” per chi ne manifestasse la volontà.
Il giorno dopo, evidentemente avendo subito una lavata di capo da Juncker, Dombrovskis ha emesso una dichiarazione firmata, in cui si legge: “Comprendo che le mie risposte nell’audizione di ieri sul tema della possibilità che uno stato membro esca dall’area dell’Euro possano aver dato luogo a fraintendimenti. La partecipazione all’Euro è irreversibile, come chiariscono i trattati”. Questa posizione, puramente ideologica, non è nuova in quanto è il mantra ripetuto ossessivamente dal Partito Unico dell’Euro. 
Ovviamente non riflette la realtà, in quanto se un governo sovrano decide di uscire dall’Euro, nessuno può impedirglielo. Ma intanto il commissario designato si è coperto di ridicolo."

All'ottimo Zanni, semmai gli servisse, rammento che, sul punto connesso della "immaginaria" obbligatorietà  dell'irreversibile adesione all'euro, lo stesso Barroso ha fatto un'indiretta ammissione, una sorta di excusatio non petita, qui evidenziata in questi termini:

"...conscio che la situazione di opting-out sull'euro (in realtà di paese che non aderisce, programmaticamente o comunque "di fatto") è attualmente riconducibile all'art.139, come categoria generale a cui ascrivere, senza la fissazione di un termine finale, la posizione di paese con deroga, si sforza di argomentare che tutti gli altri (paesi con deroga) che non siano il Regno Unito, (che ha stabilito di non aderire "once and for all"), debbano considerarsi obbligati a entrare nell'euro, compresa la Danimarca. 
Pertanto, programma (come ulteriore modifica-risoluzione da assumere) di chiarire che la posizione di UK debba essere esplicitata come oggetto di una regola speciale, non estensibile agli altri Paesi membri con deroga.
Il fatto stesso che impieghi un buon pezzo del discorso a perorare la obbligatorietà dell'adesione all'euro, non potendo indicare alcuna previsione dei Trattati che la sancisca, mostra la debolezza e il wishful thinking che la contraddistingue
La moneta unica è preordinata per tutti gli Stati membri, vero, ma l'art.3, par.4, TFUE, si guardò bene dallo stabilire qualsiasi obbligazione di adesione all'UEM, lasciando agli Stati ogni relativa determinazione, dato che, altrimenti, non avrebbero aderito se non a costo di pesanti questioni di costituzionalità interna (quelle che in Italia ci si rifiuta di porre, ma non in Germania o in Francia):
"According to the treaties, the single currency is meant for all Member States, except for those who have a permanent opt-out. And the truth is, there is only one Member State - the UK - that has such an opt-out.
Even Denmark's status is better described as a 'possible opt-in' than as a permanent opt-out. All the others have committed to join the euro. This will take time, and certainly even more thorough preparation than in the past."
Ma se così fosse perchè la Commissione non ha avviato qualche "procedura" per mettere in mora tali paesi non dotati di "permanent opting-out"? 
E poi: quale procedura, di grazia, avrebbe mai potuto letteralmente inventarsi per coartare i governi e i parlamenti degli Stati con deroga?

A Zanni, se avrà modo di leggere queste righe, un'esortazione ad andare avanti su questa strada, ma proprio su questa; e anche un opportuno  "in bocca al lupo".
La sua linea di azione non può che essere un esempio per...molti, che siedano accanto a lui, o anche in scranni "italiani". 
Ad avercene!

19 commenti:

  1. Postato il link sulla pagina di Marco Zanni...

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    1. letto il facebook di Marco Zanni, il giovanotto e' veramente in gamba. Complimenti al grande Luciano, bravissimo anche come talent scout.

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    2. Diciamo che la rara incisività (precedenti comparabili solo in Farage, me meno "coinvolti"), mi ha portato ad applicare il principio: "Quando ce vo', ce vo'".
      Fino a prova contraria (ma speriamo proprio di no)

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  2. Hill dice:

    "rifiuto le insinuazioni di essere in conflitto di interesse....l'unico interesse che servirò sarà quello dell'Euorpa"


    l'interesse dell'Europa.....MA SI PUO' SAPERE CHE FAVA VUOL DIRE UNA FRASE DEL GENERE????

    qual è l'interesse dell'europa???? esiste???

    questo non è neanche uno spettacolo di satira. questo è uno show per dementi. per lobotomizzati. mamma mia Orwell non avrebbe saputo inventarsene di migliori.

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  3. Ciao Quarantotto sono felice di vedere che i tuoi INSEGNAMENTI si espandono al di la di questo blog e diventano patrimonio culturale di chi ci rappresenta, anche se per adesso sono pochi. Poi arriverà un giorno , ci credo e ci spero, che quello che ci diciamo in questo Blog precipiterà nell'inconscio collettivo e diventerà patrimonio della maggioranza di noi. La VERITA' è come il vento non la puoi fermare e non la puoi rinchiudere nel sottoscala di Internet.

    OT: non vorrei sbagliarmi, ma osservando la borsa Italiana, penso che il conto alla rovescia per il breakaout dell'Euro sia iniziato. Noi stiamo anticipando gli altri mercati.

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    1. A proposito di espansione del pensiero: ieri notte al TG3 Linea notte, mi è capitato di vedere un giornalista economico che è intervenuto contro casta-cricca-corruzione-sprechi, dicendo che "non se ne può più" e che servono da attacco strumentale allo Stato.
      Alla fine ha pure presentato il suo libro che parlava di ciò: era intitolato RISCOSSA.
      Stupefacenti coincidenze no?

      Sul ripiegamento (rotta) della Borsa, mi rimetto alla tua maggior conoscenza del settore :-). Alcuni mi dicono che sotto c'è il ribasso dei prezzi petroliferi e il rischio sboom sui derivati legati all'industria del fracking USA (et similia), con numerosi risvolti geopolitici, che travolgerebbero i mercati finanziari.
      Sull'euro-break, non ti pare sospetto che proprio noi, anticiperemmo "così tanto"?
      Voglio dire, c'è sotto questione gas-oil, Russia, paesi arabi e bolle inesplose "trascinate", o scontano anche già il fallimento di BCE con TLTRO in concomitanza con la sentenza della Corte europea sull'OMT, e la fuga di capitali dall'Italia che già si profila?

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    2. Mi venuto come commento al post invece era risposta a Quarantotto17 ottobre 2014 08:20
      Mi riferivo al titolo RISCOSSA simile a RIS.CO.S.SA.

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    3. Ah ecco! Ma no, quale azione legale: in fondo, non è importante essere sempre al centro dell' attenzione, come autori dell' "unica" versione giusta di ogni analisi e interpretazione della crisi, e rivendicare di essere "primi" e portatori unici e sani della "vera fede".
      Lo lasciamo ad altri.
      L'importante è che il pensiero non "precompreso" ed euro-asservito si diffonda...

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  4. Ebbi modo di partecipare e di scambiare due ciance con M Zanni in occasione della presentazione delle candidature alle elezioni europee.
    Non conoscevo i contenuti dell'intervento durante l'audizione dei "nuovi" commissarie UE - riportati dall'inesauribile '48 - che confermano la coerente consapevolezza che allora manifestava e che ora conferma.
    Una conferma interessante - acerba ma sincera e attiva - che vedo e sento crescere in molti giovani "cittadini eletti".
    Tra coloro che ancora "vivono" il dibattito politico della democrazia, c'è il fermento preoccupato del "liquido organizzato" - verrebbe da considerarlo con la metodologia del marketing virale 2.0 - e il necessito desiderio di affrontare i temi della DEMOCRAZIA PARTECIPATA dopo l'inevitabile deflusso di quella "attiva" livorosa, sedata con il morbo di zia T.I.N.A.
    Ci sono risorse, desideri, capacità, volontà desiderose di comprendere, di approfondire, di ritornare protagonisti di una esistenza civile e civica.
    Tiremm innanz ... !!

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  5. Peccato che un'azione legale lo avvantaggi nelle vendite

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    1. "Azione legale"quale? Cioè aver proposto un atto di citazione contro qualcuno?
      Ma soprattutto, questa "azione" COME e CHI avvantaggerebbe e in quali "vendite"?
      Nulla della frase mi è chiaro

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  6. Ciao Quarantotto, io gurado solo i grafici, e da anni sostengo che il nostro listino è strutturato per fare nuovi minimi, rispetto al doppio minimo seganto nel 2009/2012. Quel minimo che dovremmo fare io lo associo o con l'uscita dell'Italia dall'euro o con la rottura dello stesso.
    Ora americani, inglesi e tedeschi sono andati a fare nuovi massimi rispetto al 2007, per cui per loro è una normale correzione. Per fare un esempio il Dax può scendere fino a 7600 senza inficiare il trend di lungo e S&P 500 può anch'esso scendere tranquillamente fino a 1570/1600 senza intaccare la sua impostazione rialzista di lungo periodo.
    Diverso discorso per Parigi e l'Eurostoxx 50, il rialzo partito a marzo 2009 ha tutte le caratteristiche per essere una semplice correzione rialzista della discesa 2007/2009. Però questa correzione rialzista verrebbe interrotta con discese, sempre secondo me, sotto 2500/2450 per l'Eurostoxx50 e area 3600 per il Cac40. Fino a che quelle quote tengono potrebbero sempre nel 2015 aggiornare nuovi massimi.
    Situazione totalmente diversa per il nostro indice: anche per lui come il Cac40 o l'Eurostoxx 50, il rialzo partito da 2009 è una semplice correzione rialzista in attesa di nuovi minimi. A differenza però di due indici sopracitati, dove per adesso il massimo del movimento correttivo lo hanno fatto quest'anno, il massimo della correzione il nostro indice l'ha segnata già nel 2009 a 24500 e non è più stato in grado di aggiornarla. Inoltre noi siamo gli unici degli indici occidentali che nel luglio 2012 hanno fatto un minimo inferiore rispetto al minimo del 2011. Poi le famose parole di Draghi fanno partire un trend che è durato fino al massimo segnato ad aprile 2014.
    Ecco noi la Trend che sostiene questo rialzo ieri ce la siamo giocati, e salvo clamorosi recuperi possiamo definire il nostro listino, a differenza degli altri, Mercato Ribassista, già avviato con le sue onde a fare nuovi minimi assoluti. Analisi da cestinare se dovessimo salire sopra 21490
    Per cui secondo me guardando il nostro listino, ci avviciniamo nell'ipotesi frattalica, al fatidico 8 settembre.

    Spero di non essermi intorcigliato con i miei pensieri e di essere stato abbastanza comprensibile.

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    1. Personalmente ti ho seguito.
      Il mio invito è, a favore di tutti i potenziali lettori, di riassumere queste riflessioni (integrate da definizioni divulgative di ciascun acronimo :-)) in apposito post in doc.word.
      Sono certo che scrivendo un'analisi di questo tipo ti verrebbero in mente altre interessanti considerazioni da condividere (per le immagini, eventuali, siamo riusciti a risolvere i problemi della derivazione pdf :-)). Naturalmente se il tutto ti diverte...

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    2. Io, personalmente, tengo frequentemente d'occhio anche il mercato dell'oro

      Dopo la lunga picchiata del 2012 e 2013, con valori minimi nel gennaio di quest'anno, ha iniziato una lenta risalita con resistenza intorno al valore di 32.000€\kg.
      Ora però si trova in una posizione "tecnica" nella quale dovrà prendere una decisione: sforare quella resistenza, oppure picchiare giù di nuovo.

      Se si vanno ad analizzare gli stessi andamenti di mercati ed oro precedenti alla crisi del '29, si nota che il prezzo di quest'ultimo subì un forte aumento nell'immediata esplosione della crisi, in controtendenza con i valori del Dow Jones.

      Non è detto che vi sia una relazione tanto stretta tra mercato dell'oro e crisi dell'euro, ma tutto fa brodo :-)

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    3. La lunga picchiata segue un lungo rialzo, se non ricordo male.
      E' ovvio, l' oro è il bene rifugio per antonomasia.

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  7. ..e il Corriere aprì la metà di un occhio sul TTIP......

    http://www.corriere.it/inchieste/reportime/economia/trattato-segreto-che-ci-cambiera-vita/0883150a-5565-11e4-af0d-1d33fddfa710.shtml

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  8. "Zanni ha definito la lista delle nomine “un esercizio di satira politica” e la nomina di Hill in particolare “la scelta più controversa e perversa. Affidare ad un CONSERVATORE BRITANNICO AMICO DELLE LOBBIES FINANZIARIE il portafoglio sulla stabilità e i servizi finanziari è un affronto”

    A proposito del citato Farage (tra l' altro alleato proprio in quell' emiciclo con Grillo...anzi con Casaleggio):

    Chissà come je saranno fischiate le 'recchie...

    (lo sò, è cattiva, ma è sicuramente VERA)

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    1. Perchè cattiva? In realtà, chi accumula tracce e conti da saldare, se non altro con la (in)coerenza che può scorgervi un osservatore dotato di mezzi critici, prima o poi deve...rendere conto

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  9. Mi fa piacere che ci siano portavoce come Marco Zanni.
    Da elettore 5 stelle però ravvedo le prossime politiche (diciamo 24 mesi) come uno spartiacque.
    O si fa il salto di umiltà (leggi qualità) o sarà una solenne cantonata. O si fa una battaglia vera sui temi in oggetto, cioè IL tema, coordinando gente di passaggio come l'autore di questo o altri blog, oppure per quanto mi riguarda la buona volontà di moltissimi attivisti sarà solo fiducia mal riposta in vertici che danno a intendere alle masse (per interposti media) proprio l'opposto di quanto ad esempio Zanni si sforza di far comprendere. Insomma la litania del "se sò magnnati tutto". Invocando un retorico referendum sull'euro che con l'informazione che conosciamo sarà un tal boomerang da piangere per lustri interi. Solo avendo il coraggio di assumere delle scelte e di difenderle tramite una capillare opera di attivisti, intellettuali e portavoce nelle istituzioni si può sperare di scardinare dogmi e luogocomunisti. Un movimento che invoca in eterno l'intelligenza collettiva della rete per non avere posizioni nette sulle questioni dirimenti sarà destinato all'oblio. L'euro è una questione dirimente degli ultimi 20anni. Far parte dell'elettorato di un movimento in cui (a spanne) più della metà dei simpatizzati non solo non giudica importante questa battaglia ma che addirittura giudica l'uscita dall'euro una catastrofe mi lascia perplesso. C'è la corruzzzzione sostengono. Aiuto. Almeno Salvini è netto.

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