giovedì 9 ottobre 2014

BOOMERANG ACT? (Purchè esista ancora un potere giurisdizionale e una Corte costituzionale)

 

1. Vi ripropongo l'intervento (dichiaratamente OT) di Lorenzo Carnimeo (a commento dell'ultimo post di Francesco Lenzi):
"Non mi soffermo più di tanto su cosa voglia dire porre la fiducia su una legge delega, ossia vincolare il Parlamento a concedere la delega legislativa al Governo alle condizioni imposte da quest'ultimo. 
I Piddini dicono essere la cosa formalmente legittima. Io, a naso, qualche dubbio di costituzionalità me lo porrei, se non altro perché il significato ultimo dell'articolo 76 cost. risulta palesemente svilito
E poi che senso hanno le previsioni contenute nei regolamenti parlamentari che vincolano alla procedura normale in caso di delega legislativa, se poi il Governo può azzerare il confronto tramite la questione di fiducia? 
Andiamo direttamente in sede deliberante, allora, che facciamo ancora più presto evitandoci inutili sedute notturne (la corrente elettrica è spesa pubblica), ed inutili "sceneggiate", come le ha chiamate il nostro Presidente del Consiglio.
Sceneggiate, poi, più che legittime. 
Un ricatto politico non può che produrre una crisi politica e quindi -di conseguenza- una "sceneggiata" parlamentare. 
Come, in ultima analisi, sarebbe perfettamente normale che una maggioranza offesa dal modo di procedere del suo Governo gli revochi la fiducia, anche solo perché non accetta il metodo con cui si propone alle Camere. In democrazia succede così e quindi la cosa è da salutare positivamente: che ci sia ancora un barlume di coscienza, nelle tristi aule del regime eurista?
La costituzione delle democrazie liberiste sembra, in fondo, la stessa dei paesi oltre cortina. Formalmente puoi votare, c'è la divisione dei poteri, vengono garantiti i tuoi diritti. Sostanzialmente no. Mai fu più vera l'intuizione di Friedman: l'euro è un soviet.
Ma c'è un aspetto ancora più sinistro di questo regime, ed è la (non)coscienza sociale generata dalla sua propaganda. 
Un regime classico, ad esempio, cerca e vuole un allineamento della massa all'idea. Il liberismo no. Vuole una massa continuamente tenuta in una sorta limbo livoroso.
I social network sono -forse- uno specchio crudo ma vero dell'anti-morale generata da questi mostri mediatici. Una tensione rabbiosa, da notte di San Bartolomeo, vomita nei commenti un'etica schizofrenica dove la solita patina cosmetica (animalismo, ambientalismo, femminismo, etc), copre una gravissima perdita di ogni senso di umanità e di rispetto per la persona. La povertà diventa solo degrado su cui far incazzare altri (futuri) poveri. E se alla fine moriamo tutti, meglio: siamo incompatibili con il pianeta e con i poveri animali, giusto?
Io non so se ESSI (come li chiama Luciano), siano coscienti di quello che stanno facendo. La Storia insegna che il nazismo è nato così. Ma con la storia non si trova lavoro, no? A quando la sua abolizione dagli insegnamenti?
"

"Bravissimo, as usual.
By the way, a 'sto punto, è evidente che la fiducia su "leggi di delegazione legislativa" è un procedimento in frode alla legge costituzionale, per eludere la "causa" o, se vuoi, la "ratio" (interesse democratico attenuato e da circoscrivere, insito nella delega stessa) dell'art.72, comma 4, Cost.

Ma prova a spiegare a Gozi o alla Boschi una cosa del genere. Questa è la misura dello svuotamento, ormai irreversibile, della democrazia cui siamo giunti: a monte, è una conseguenza del tutto ovvia della "cessione di sovranità".
Barroso non avrà più di che lamentarsi sulla, per lui, inaccettabile dialettica governo-parlamento che rallenta "l'estorsione", pardon, l'attuazione delle decisioni "irrevocabili" dell'euro-tecno-crazia
".

2. Ma una cosa andrebbe ulteriormente aggiunta: tra gli "oggetti definiti" ed i "criteri direttivi determinati", che devono presiedere all'esercizio della delega, la questione del "licenziamento" e della ulteriore limitazione della tutela in forma di "reintegra", a quanto pare, non c'è
Se il testo definitivamente approvato fosse in effetti questo, una riforma dell'attuale art.18 - già di per sè notevolmente restrittivo della stessa reintegra, quantomeno sul piano dell'ampliamento e dell'inversione dell'onere della prova a carico del lavoratore-, sarebbe destinata ad una inevitabile rimessione alla Corte costituzionale, per violazione dell'art.76 della Costituzione

In tale occasione, tra l'altro, sarebbe anche naturale che fosse censurata autonomamente la sostanza di una disciplina di flessibilità-licenziabilità così ampia, dando modo alla Corte costituzionale di assumersi la responsabilità circa un definitivo chiarimento della portata precettiva inderogabile - e dei limiti di tale inderogabilità- degli artt.1, 4 e 36 della Costituzione: ciò, a fronte di una situazione di instabilità del lavoro "generalizzata" (ex post, sul precedente assetto contrattuale), nonchè in relazione ad ammortizzatori sociali che in definitiva sono destinati ad indebolire sia la successiva stabilità dei rapporti di lavoro post-disoccupazione, sia lo stesso mantenimento del precedente livello retributivo.

Qui trovate il testo dell'emendamento-delega approvato ieri (di "perle", nelle linee interpretative qui suggerite se ne rinvengono a bizzeffe; compresa la revisione, restrittiva naturalmente, dei contratti "di solidarietà"). 

ADDENDUM: comunque la si voglia vedere, è evidente che la partita di estrema difesa della sovranità democratica (intesa come perseguimento obbligato dei diritti fondamentali dei cittadini, primo il "lavoro", da parte delle Istituzioni di governo), passa per la Corte costituzionale. Per questo, la stessa composizione del parlamento, e in particolare il sistema elettorale e la compresenza o meno dello stesso bicameralismo, hanno un'influenza determinante su "come" viene via via composta la stessa Corte
Sia per quanto riguarda, direttamente, i membri eletti dal parlamento stesso; sia per quanto riguarda quelli designati del Presidente della Repubblica pro-tempore (il quale è in definitiva espressione conseguenziale del modo in cui la legge elettorale permette la maggior o minor rappresentatività delle forze sociali in parlamento).

11 commenti:

  1. OT: intanto da Santoro, alla presenza di Piketty ovviamente travisato volontariamente, si magnificano le doti magiche della redistribuzione via patrimoniale. in sostanza...perchè la parola patrimoniale non viene quasi mai nominata.
    come solito il concetto è ammantato di solidarismo di maniera come al solito e di ostilità verso un rapporto risparmio/PIL elevato....che infatti viene chiamato Capitale privato/PIL che all'orecchio dell'inconsapevole suona moooolto peggio.

    a questo punto mi verrebbe da credere a quelle voci di corridoio che vogliono la patrimoniale per fine anno sui conti correnti.
    qui la paventano per fine novembre:

    http://il-main-stream.blogspot.it/2014/10/le-idee-di-renzi.html

    lo so che lo pensiamo da 2 anni ormai...ma questo autunno sembra che, per un motivo o per un altro, non sarà tranquillo.

    PS: e il Bersani che propone di utilizzare i proventi della redistribuzione per ulteriori sgravi "a chi dà lavoro". malpancista sìsì. sono proprio dei malpancisti questi "minorati" PD. ingoiano anche questa....ma solo per responsabilità verso il paese s'intende.

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  2. la parola patrimoniale la tenevano per la seconda metà della trasmissione. una ogni due. oramai era stata presentata bene.

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    1. Pikketty e la totale ignoranza della natura pro-ciclica, specie in situazione di cambio fisso gold-standard-like, della propensione marginale al consumo della ricchezza
      http://orizzonte48.blogspot.it/2014/02/tre-uomini-in-barca-renzi-mentana.html

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    2. Al tesoro si ipotizza molto seriamente una "tosata" sui conti correnti fra il 3 e il 5%. Penso che attenderanno le elezioni di aprile (che quasi sicuramente saranno politiche, oltre che regionali). Si procederà dopo il (supposto) trionfo renziano.

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  3. Comunque: oggi mi sono confrontato con sostenitore del pensiero mainstream. Mi è stato detto che grazie alle riforme la Grecia è tornata competitiva sul mercato. Che non conta il rapporto debito/PIL, ma che i titoli greci siano tornati sul mercato "per pagare stipendi e pensioni",e che tutti gli investitori esteri investono in Grecia grazie al taglio del costo del lavoro..... dimenticavo: mi è stato anche detto che la sottoccupazione è meglio di niente (faccio comunque notare che il tasso di disoccupazione in Grecia rimane del 24 per cento, anche se prima era il 28...). Insomma, ipotesi TINA.

    Ma quello che mi lascia -se non amareggiato- per lo meno perplesso, è il modo in cui gli interlocutori che credono nel mainstream affrontano le tesi contrarie. Solo per aver manifestato dei dubbi sul modo in cui hanno "preventivamente legato le mani" a Moscovici in Commissione, sono stato identificato come "reazionario" e "complottista", quando, come ho specificato, cerco solo di registrare tutte le opinioni (anche le loro), per capire. Mi è stato detto che ci sono formule che dimostrano che "tutta la svalutazione diventa inflazione". Vorrei sapere dove siano, perché non sento nemmeno Manasse o Sinn propugnare tesi simili, ed anzi, economisti ortodossi come Tabellini hanno sì, ribadito la formula del TINA, ma anche riconosciuto le colpe del sistema economico adottato in Europa......

    Alla fine, temo che l'uscita dalla crisi sarà determinata dalle dinamiche della Storia, sulle quali nè la classe dirigente nè quella intellettuale di questo Paese avranno la minima influenza. La cosa mi dispiace, perché credo che lo studio della storia serva proprio ad impedire il ricorrere degli eventi.

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    1. Strano perchè essendosi l'euro svalutato di oltre il 7,5% da inizio anno, siamo in deflazione.
      Ma tu sei troppo buono: d'altra parte, con gente così, occorre rammentare che all'8 settembre seguì Salò e una guerra civile. E mica perchè il benessere e la sovranità aggredivano il governo fantoccio sostenuto dai tedeschi!

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    2. La domanda postami, è stata "è come se tua moglie spende troppo. Tu copri la spesa, ma poi non le dici di spendere meno"?

      Riflettendoci, ritengo che sia mal posta per due ordini di motivi.
      a) Posso anche dirle di spendere meno e sicuramente un'indagine la farei. Certo, non la mando dall'oggi al domani vestita di stracci in mezzo a una strada (come, invece, è stato fatto in Grecia).

      b) In "camera caritatis", si potevano anche tirare le orecchie ai greci, ma forse, di fronte ai mercati, si poteva e doveva mostrare più determinazione nella volontà di copertura del loro debito, buono o cattivo che fosse.
      Il creditore da cosa è spaventato? Dalla dissolutezza di mia moglie -sempre ricorrendo alla metafora- o, ancora di più, dalla mia probabile indisponibilità a coprire le spese? Se, come mi è stato obiettato, non esistono i cattivi creditori perché i mercati hanno il diritto/potere di prestare senza alcuna valutazione preventiva sul debitore, evidentemente a loro importa solo che io dica "le cambiali le pago tutte", ossia che qualcuno ci metta la pecunia: il creditore sarà tranquillo e lo spread non sale. Se io invece dico (e così hanno fatto UE e Germania), "no, non pago tutte quelle cambiali", il creditore diventa nervoso.
      Stessa cosa nel privato: le banche hanno prestato soldi a gente nullatenente evidentemente convinte che qualcuno, alla fine, i soldi ce li avrebbe messi. Guarda caso la crisi è scoppiata (e si è parlato di titoli "tossici"), quando ci si è accorti che i soldi semplicemente non c'erano.......e nessuno ce li voleva mettere.
      La Grecia è tornata sui mercati? Forse bisognerebbe domandarsi perché ne è uscita: ne è uscita perché il suo debito (non più sovrano)........ non voleva garantirlo nessuno! (ed infatti ha dovuto ristrutturare... cioè non pagare, con i creditori che hanno accettato "ob torto collo").

      Sbaglio qualcosa?

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    3. Sei sempre troppo "buono"; il ragionamento della moglie non si può più sentire. Uno Stato sceglie di essere debitore di diritto comune se ritiene di dover privilegiare la finanza sul lavoro, rinunciando alla sovranità ed al perseguimento del benessere dei cittadini. Si tratta di vedere quale ruolo si dà alla moneta e allo Stato. Punto.
      Con chi è così ignorante da non capirlo non ci perdo più tempo

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    4. PUNTO
      Perentorio e definitivo il '48.
      Al marito della "moglie" e alla moglie del "marito" va richiesto di leggere cosa c'è scritto su quella banconota, chi l'ha emessa, chi la garantisce, chi l'incassa e a che titola incassa: fornitura di beni, servizi o "prestazioni" - più o meno dovute - dalla stamperia.
      Se il marito o la moglie non sanno leggere o hanno dimenticato, gli esami di riparazione sono finiti a settembre di qualche anno fa.
      Che ritornino al via senza riscuotere e aspettando che essi, cioè essi, vengano a riscuotere il di "essi" dovuto.

      ps: è da qualche tempo che non sento più parlare di Argentina .. che sia successo qualcosa nei sotterranei dei parcheggi?

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  4. Con questa farneticazione di deutsche bank http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2014/10/10/SPY-FINANZA-Euroglut-la-nuova-minaccia-per-Ue-e-Italia/540434/
    i tedeschi dimostrano di essere gia' oltre Hitler. Infatti, se nel 1940 avevano fatto i piani per il futuro dell'europa (una sola moneta, centro e periferia, italia periferia e colonia agricola) ora, dando per assodato la avvenuta conquista dell'europa, fanno i piani per la conquista del mondo. Non vedrei altro di diverso, nell'articolo.

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  5. Scusa, 48, se vado completamente OT.

    Allora segnalo questo:
    http://www.kensan.it/articoli/Giornalisti_comprati.php
    che sarebbe questo ("storico" "giornalista" della FAZ...dove l' ho belle sentito dire sto giornale...?):
    http://popoffquotidiano.it/2014/09/29/star-del-giornalismo-io-e-altri-centinaia-di-reporter-al-soldo-della-cia/

    + questo (programma popolare, da quel che ho capito, e; Ma ce lo sai che i crucchi sono insospettabilmente capaci di far ridere?):
    https://www.youtube.com/watch?v=jSOfQ7tgTLg

    Degli articolo pubblicati in Crante Cermania sui "dubbi" sull' efficacia delle "virtuose"politiche alamanne ,"Voci dall' estero" ci ha , al solito, prontamente ragguagliato.

    Del "25 luglio in divenire" (e in farsa) abbian già fatto cenno, con i "generali" in prima linea che non san bene che ordini impartire alle "truppe".

    Aggiungiamo qualche delirio di onnipotenza di qualche "ottimato":
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/09/draghi-licenziare-in-italia-e-gia-stato-fatto-chi-non-fa-riforme-sparira/1149937/


    Io non ho ben capito che regime sta cascando, ma qualcosa sta cascando....


    O no?


    (Mmh. St' idea di lanciare dei novelli mutui sub-prime-bolla in Europa...Mmh...Nun me convince minga tanto)

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