lunedì 9 febbraio 2015

LA GRECIA, OBAMA E KRUGMAN. E GLI ULTIMI ITALO-GIAPPONESI DI SALO'

 

1. Solo per dirvi questo.
Ci sono riusciti: la questione ucraina, con tutto il suo tragico balletto di ultimatum fatti o non fatti, o non fattibili, sta facendo passare nelle cronache "quasi-abitudinarie" della euro-follia la questione greca.
In Italia, poi, una morbosa attenzione sulla linea Varoufakis-Tsipras (possono psicologicamente piacere o meno, ma non è questo il punto), fa paradossalmente convergere anti-euro e pro-euro-di-lotta-e-di-governo (sempre di governo-fantoccio si tratta, però), in una sorta di tiro al piccione, di speranza di fallimento rapido e non-indolore
Non sarà che la storia della Grecia ha degli elementi comuni con quella italiana, che potrebbero costringerci a prendere atto del fatto che la LIBERAZIONE sarebbe possibile se solo lo volessimo veramente?
2. Ma la "matematica frattalica", che vive di aggiustamenti che si autoricalcolano in continuazione tra le molte variabili solo apparentemente fuori-quadro, ha tutto sommato una sua esattezza
Gli USA non stanno a guardare questa volta, (come invece faceva Jack Lew solo un anno e mezzo fa, quando, come ricorderà chi segue questo blog, blaterava di "riforme"...)
Obama fa una conferenza stampa di apertura con la Merkel ma non si sogna di tornare indietro rispetto alla sua posizione di qualche giorno fa. Infatti:



Grecia:Obama, serve via ritorno crescita

Presidente Usa nella conferenza stampa con Angela Merkel

conferenza stampa con Angela Merkel


(ANSA) - NEW YORK, 9 FEB - Europa ed Fmi devono trovare la via perche' la Grecia torni a crescere. Lo ha detto Barack Obama. "Aspetto di ascoltare dalla cancelliera Merkel la sua valutazione su come l'Europa e il Fmi possano lavorare insieme col nuovo governo greco per trovare il modo grazie al quale la Grecia possa tornare a una crescita sostenibile nell'Eurozona".

3. Che dire? Magari, allora, ci sarà una ragione per prendere come "attendibile" ciò che continua a ripetere Krugman.
Se non altro perchè se devi fare la faccia brutta con la Russia e costringere gli Euro-coatti a beccarsi pure praticamente tutto il danno economico (mancato export, rischi devastanti sulle forniture di gas, linee di credito alla "Ucraina democratica in libero mercato"), non potrai indurre tanto facilmente gli €uropei ad affrontare "uniti" un riarmo-con-spesa-pubblica, avendoli contemporaneamente portati alla fame.
Ed ecco, infatti, che per Krugman (domenica, ieri, sul NY Times), la questione Grecia è molto chiara. Anzi, non lascia àdito a grandi incertezze operative e, "in omaggio", ci fornisce una eloquente US-version dello stesso comportamento della BCE di Mario Draghi, non così frettolosamente "letto" come ci si è affrettato a fare in Italia:

"...Sfortunatamente, i politici tedeschi non hanno mai spiegato la matematica ai loro elettori. Invece hanno preso la "via pigra": fare i moralisti sulla irresponsabilità di chi prende a prestito, dichiarare che i debiti devono e saranno ripagati in pieno, giocando sugli stereotipi degli inaffidabili "meridionali".
E ora che l'elettorato greco ha finalmente dichiarato che non ne può più, gli esponenti del governo tedesco si limitano a ripetere le stesse battute.
Forse i tedeschi immaginano che potranno replicare gli eventi del 2010, quando la banca centrale costrinse gli irlandesi ad accettare un programma di austerità minacciandoli di tagliar fuori (dalla liquidità) il loro sistema bancario.. Ma ciò è improbabile che funzioni contro un governo che ha visto il danno portato dall'austeirtà, e che è stato eletto sulla promessa di riparare tale danno.
Inoltre, c'è ancora ragione di sperare che la BCE si rifiuterà di seguire.
Mercoledì, la banca centrale ha fatto un annunzio che suonava di severa punizione alla Grecia, ma non lo era; perchè lasciava aperto il più importante canale di supporto alle banche greche (Emergency Liquidity Assistance-ELA: non chiedete spiegazioni...). 
Così è risultato essere più un richiamo a svegliarsi di qualsiasi altra cosa, e se ne può arguire che sia stato una sveglia più per la Germania che per la Grecia.
E che accadrà se i tedeschi non si svegliano
In tal caso possiamo sperare che la BCE prenda posizione e dichiari che il suo ruolo appropriato è fare tutto quello che può per salvaguardare l'economia europea e le istituzioni democratiche - non agendo come il ricorssore dei crediti tedeschi. Come ho detto, ci stiamo rapidamente avvicinando a un momento di Verità".
Oddio, se Krugman "spera" e ha "ragione di credere" così tanto, avrà i suoi buoni motivi: di certo non è un eversivo dell'ordine religioso dei mercati finanziari! E Obama neppure, di certo!

4. Una cosa dal combinato tra l'interpretazione-predizione di Krugman e la ri-dichiarazione di Obama pro-Grecia, possiamo arguirla: i politici tedeschi non sono esattamente dei grandi strateghi e dei diplomatici eccellenti in fatto di relazioni economiche internazionali. 
Di sicuro gli USA, che almeno in questo campo conducono il gioco (in Occidente...), non li considerano poi così tanto.
Una grande sorpresa per la grancassa mediatica italiana. Un fatto tanto sorprendente che probabilmente non saprà neppure coglierlo, essendo i nostri media, sostanzialmente, gli ultimi giapponesi...di Salò
Cavolo: avere sotto gli occhi il "gotterdammerung", - per la terza volta in un secolo-, e ancora una volta, non accorgersene in tempo!
Si vede che abbiamo (hanno) più bisogno di crederli "dei" di quanto non ne abbiano loro stessi (i crucchi!).
E' la classe politica italiana, zelante nel ripercorrere lo "spirito" (malato) e gli esiti (autodistruttivi) dell'Asse, che li ha voluti rendere tanto grandi e autorevoli (i tedeschi), almeno tanto quanto abbiamo inabissato ogni tutela minima dell'interesse nazionale...chiamandola credibilità!

La matematica frattalica si sta dipanando (e Mariolone non è che sia proprio "tanto" amico dei tedeschi: in fondo la riforma del mercato del lavoro l'ha ottenuta: ah! Se l'ha ottenuta!...)

 

21 commenti:

  1. Cavolo: avere sotto gli occhi il "gotterdammerung", - per la terza volta in un secolo-, e ancora una volta, non accorgersene in tempo!
    La prima volta ce ne accorgemmo.

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    1. "Ancora una volta" si riferisce a quella scorsa, ovviamente, non a tutte e 3 :-)

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  2. Credo che Obama abbia solo a cuore che la Grecia non finisca in orbita russa per motivi esclusivamente militari. Dopo tanto lavoro lungo e certosino in Ucraina - dal risultato peraltro ancora incerto - per spostare il fronte delle guerre di domani proprio sul confine russo, perdere la Grecia (a vantaggio del "ruffiano" e "opportunista" Putin) sarebbe strategicamente un disastro. E' importante per gli USA che la Grecia resti UE, EURO, NATO e possibilmente Russian free.

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    1. Sui "motivi" che spingono gli USA ora in una certa direzione abbiamo detto in precedenti post.

      Il tutto rientra ovviamente nel grande target strategico del TTIP, su cui aleggia l'aspirazione ad avere una gran massa di consumatori (lavoratori precarizzati e non scioperanti) che siano, almeno inizialmente, solvibili. Cioè che possano avere poi accesso al credito e possano pagare la rate dei neo-settori assicurativi di salute e previdenza privatizzate.

      Per un approfondimento:
      http://orizzonte48.blogspot.it/2014/01/le-contromosse-dellordoliberismo-2-il.html
      http://orizzonte48.blogspot.it/2014/11/euro-alla-frutta-e-ttip-alle-porte-il.html

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  3. vi posto il DISCORSO D' INSEDIAMENTO del PRESIDENTE del PARLAMENTO GRECO ZOE KONSTANTOPOULOU... un bel esempio di richieste e rivendicazioni DEMOCRATICHE. http://sopravviverenelxxisecolo.blogspot.it/2015/02/grxitsopprimere-la-democrazia-nel.html

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  4. Quindi Obama mette di fronte ai tedeschi la responsabilità di: armare l'Ucraina, di: fare dei "veri QE" per salvare la Grecia, (e tutti noi!!), dalle grinfie russe e quatti quatti arrivare al TTIP ma, i politici tedeschi non sono esattamente dei grandi strateghi e dei diplomatici eccellenti in fatto di relazioni economiche internazionali e storicamente non lo sono mai stati!! Se USA non li considerano "più di tanto" ma, (come in BCE) loro sono i padroni neomercantilistici dell'UEM a chi si affida Obama? Ha incontrato la Merkel non la "nostra" Mogherini così come è stata tagliata fuori dall'incontro più importante (a mio parere). Insomma: La Grecia, nel discorso (sopra postato) di insediamento di ZOE K. denuncia debiti di guerra, quindi riduzione austerity e ri-democratizzazione del paese, gli USA soffiano su fuoco Ucraino, spingono TTIP, chiedono intervento UE, Putin sta guardando i movimenti "malati" della Nato e i politici Italiani guardano l'isola dei famosi lasciando affondare la nave Italia? Ma chi ci salva? ...scusi me, questa volta per lo sfogo. buonanotte.

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    1. Hai mischiato nelle domande degli elementi "spuri" e aggiuntivi rispetto all'analisi (ipotesi) qui svolta.
      Il QE "vero" non c'entra più di tanto (vero non è e comunque. Non è la vera e propria monetizzazione - NON PRO-QUOTA, ma secondo i bisogni di correzione di ciascuna area/Stato-, che risolverebbe almeno in parte, ove strutturata: cosa contraria ai trattati).

      Per il resto la risposta è grosso modo quella data più sopra a "cristian".

      La convenienza alla "solvibilità" (almeno iniziale) dei cittadini dei paesi debitori UEM (e quindi un certo recupero di occupazione-redditi diffusi), piaccia o non piaccia, è il fondamento e il limite a cui gli USA possono affidare un loro desiderio di risolvere la questione €uropea.
      I tedeschi, col loro surplus (tra l'altro non consentito dagli stessi trattati) si trovano esattamente in mezzo, come ostacolo, a questa aspirazione USA

      Basterà perchè "agiscano"?

      Bah...Forse. O forse non in tempo. Chissà...
      Comunque l'area euro è un fallimento che pregiudica nei fatti l'obiettivo principale del TTIP

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  5. grazie 48 della disponibilità ma, soprattutto dell'immane lavoro che sta portando avanti...speriamo "agiscano" con coscienza anche se pensandoci ...una coscienza il MERCATO non ce l'ha.

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  6. Ciao Quarantotto a me sembra che l'intervento di Krugman (Mercoledì, la banca centrale ha fatto un annunzio che suonava di severa punizione alla Grecia, ma non lo era; perchè lasciava aperto il più importante canale di supporto alle banche greche (Emergency Liquidity Assistance-ELA: non chiedete spiegazioni...). altro non sia che un goffo tentativo di coprire la porcata fatta da Draghi. La questione centrale è che una Banca centrale, indipendente dalla Democrazia e dipendente dal potere Finanziario ha posto sotto ricatto un Governo Democraticamente e legittimamente eletto, e nemmeno un Nobel può nascondere questa lapalissiale verità.
    Era come quando Draghi da Governatore della Banca d'Italia stigmatizzava gli sperperi dello Stato Italiano, quando lui percepiva uno stipendio tre volte superioere a quello del Presidente della Federal Reserve e contemporaneamente percepiva le pensione da dirigente di Stato, e nessun giornalista o politico del cavolo gli ha mai fatto notare questa piccola incongruenza.

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    1. Su questo sono totalmente d'accordo. La super-casta di ESSI è al di sopra del trattamento standard della morale anti-Stato ordoliberista.

      Ma non credo che, nel caso, sia tutto riducibile a questo: in essenza agli USA (e Krugman su certe cose è un moderato "illuminato"), interessa che sia realizzato il mercato del lavoro COME IL LORO.
      E Draghi, com'è stato evidenziato più volte qui, (v.links forniti a "cristian" se li avrà letti...), è totalmente in linea con ciò (praticamente un loro "mandatario").

      Com'è noto la visione di Draghi è che l'euro debba essere strumento di instaurazione del principio (voluto dagli USA e conforme al loro modello, per ora irrinunciabile) che i salari debbano seguire la produttività reale e non quella nominale.
      Il resto, cioè che l'euro stesso divenga "fine" di tutela esclusiva dei creditori gli interessa meno. E interessa meno agli USA.
      V. qui: http://orizzonte48.blogspot.it/2014/09/draghi-al-telefono-con-merkel-le-due.html

      In questa differenza di visione, - che significa che la crisi UEM per Draghi è strutturale, mentre per i tedeschi un problema ciclico, da correggere (ipocritamente) col generale mercantilistismo del'intera area - sta il margine di intervento "salvifico" degli USA. In vista della convenienza del TTIP.

      Ma in questa sede, mi avvedo che queste cose devo ribadirle in continuazione perchè evidentemente non è una cosa facile da afferrare...

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    2. I BIGLIETTI ALATI VOLERANNO PIU’ IN ALTO DI QUEL CHE LA FANTASIA UMANA PUO’ IMMAGINARE ( J W Goethe)

      Per non scordare basta tornare con la memoria a quella gelida notte del 22 novembre 1910 alla stazione di stazione di Hoboken, nel New Jersey .

      Quei “qualcuno ci ha fregati..!!” li si leggono nel corposo trattato di G Edward Griffin rieditato in sette edizioni (1994-1998) con un milione di copie e nella addomesticata US PUJO COMMITTEE (1912-1913).

      In effetti basta partire con un “leggero” vantaggio, magari sgomitando, per gestire il privilegio e concedere ad una servitù riverente per il boccone sudato.

      In effetti “il primo è gratuito, il secondo siamo servi” («Das erste steht uns frei, beim zweiten sind wir Knechte» - Faust, 1808)

      Tirrem innanz(a) .. !

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    3. Mauro, se Krugman non ti convince puoi provare a leggere anche il pezzo della Coppola, che riprende il "nostro" Sapir (dalla cui analisi Krugman ha tratto il titolo del suo articolo): arriva alle stesse conclusioni ma chiarisce meglio tutti i passaggi.

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  7. Riassumendo: i peggio casi psichiatrici delle elites europee vanno, nel frattale precedente, dai nuovi padroni d'Occidente. Non molto intelligenti ma con risorse tali da comprare tutto il cervello che gli manca.

    L'obiettivo è quello che hanno tutti i bimbetti da sempre: la conquista del mondo.

    (e magari ripristinare l'ordine naturale della società come previsto nelle fiabe cruccomanne...).

    Estasiati, i simpatici anglofoni sgrammaticati, con i piedoni sulla scrivania e il perenne ditino nel naso, cominciano a stampare verdoni per il progetto degli United States of Europe. (I laburisti britannici si mettono di traverso, ma, che il nome del nuovo mercato senza consumatori fosse nella nobile lingua d'oltremanica, rimane indubbio sino ai giorni nostri).

    Gli homini-hamburger cominciano a fare checklist di qualsiasi operazione umana e animale (in quelle regioni spesso molto simili), ipotizzano qualsiasi scenario catastrofico in cui far sopravvivere almeno un Mad Max e una Jena Plissken (chiaramente con excel), e raccolgono meticolosamente statistiche di qualsiasi genere del creato dal 1492, l'anno in cui l'ingegneria genetica ha dato alla luce Adam & Eve (la maggior parte di queste statistiche finisce nelle trasmissioni sportive per trovare qualcosa di interessante nel baseball).

    I padroni del mondo!

    C'è solo un problema: ci sono, per ogni marine geneticamente modificato, un russo incazzato come un orso bruno dai tempi di Aleksandr Nevskij, e un corpo d'armata di cinesi.

    Quindi la strategia rimane sempre la stessa: infarcisci di wurstel ed etnocentrismo i cruccomanni e dici loro che devono trovare il loro Lebensraum. Lo vuole la loro gloria di impero mai nato e constantemente perdente.

    Il cruccomanno, una volta programmato, non si ferma finché non gli togli le batterie: «Ya esekuire ortini» ...e falcia qualsiasi forma di vita che non si adegui a portare i calzini con i sandali.

    Dopo che ha finito il lavoro sporco, che più sporco non si può - detto lordoliberismo - il suo dante causa (i padroni del mondo!) punta il riflettore al cruccomanno e gli dice: Freedom, Democracy, Brotherhood!! Ora ti faccio reflazionare io! Rade al suolo Colonia, produce una sequela di movie sugli orrori della cruccomania e procede ad un programma di decruccomanizzazione mentre, contestualmente, arruola i peggio casi psichiatrici per il futuro frattale...

    I nuovi e vecchi liberatori (i padroni del mondo!) spostano ancora un po' le proprie frontiere ad est, e si trovano già a disposizione l'ordine sociopolitico di loro gradimento.

    Insomma, le Riforme le fanno materialmente le sinistre europee sotto il rullo compressore tedesco, ma le vogliono le estreme destre americane con gran gioia delle elites vassalle.

    Ogni tanto mi chiedo quale sia la differenza tra cinica astuzia e vigliaccheria.

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    1. Ci sei "vicino": ancora un pochino troppo còlto (sul fatto) per non essere elittico agli orecchi dell'italiano "medio" (quello del 2% di potenzialità espressa che si traduce nel 41% che tu sai...) :-)

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    2. Caro Bazaar

      Tra coloro che hanno contribuito a mettere ordine alla mia istintiva e poco organica, (ma, con il senno di poi debbo anche dire sostanzialmente esatta) percezione della realtà sociale in cui ho vissuto per i primi 55 anni della mia vita, accanto a Bagnai, Borghi, Quarantotto, Fusaro senz’altro ci metto “Honoris causa” anche lei!

      Grazie!

      P.s. ma, delle volte, di nome lei fa Junius Rodion? :-)

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    3. posso dire che vedere citare maccio capatonda qua sopra impreziosisce ulteriormente il livello culturale del blog dando quella pennellata di "ignoranza" che fa risaltare il resto? :-D

      una vera chicca.

      il sunto dii Arturo lo diffondo cmq che mi è piaciuto anche quello assai.

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    4. Refuso: intendevo scrivere Bazaar al posto di Arturo sopra. confusione e stanchezza di fine giornata.

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  8. Oh,bazaar,hai superato te stesso,me stesso ,"Essi" stessi,complimenti!Nessuno è in grado di descrivere questo orrore con tale "poesia"! Sergio.

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  9. Complimenti a Bazaar, Poggiopoggiolini , tantissimi altri e per primo 48, vero accentratore di tanta cultura, saggezza e lungimiranza.. ho trovato questa poesia e la condivido qui:

    "Fuori è il mondo senza di noi”.

    I.M.

    il sunto lo diffondo una "vera chicca" Grazie

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    1. La "vera chicca" è che gli Umani sono la CONSAPEVOLEZZA DEL MONDO .. :-)

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