domenica 17 maggio 2015

ARRIVEDERCI

Carissimi tutti,
con questo post, annuncio che inizierà un periodo di sospensione, o quantomeno di sostanziale allentamento, della produzione del blog, almeno nella sua forma espressiva fin qui seguita.
Se si porrà un'esigenza di comunicare, probabilmente, di quando in quando, l'affiderò a qualche forma di "poesia": la più negletta, ai nostri giorni, tra le forme d'arte; la meno riformabile e trasformabile, in funzione del "mercato" e, come tale, la più disprezzata del nostro tempo. 
Un disprezzo che va di pari passi col "soggettivismo pop", che sottrae alla stessa arte ogni traccia della sua originaria funzione, cognitiva e narrativa di quella tensione spirituale che appartiene a tutti e che, tuttavia, non potrebbe trovare altrimenti espressione.
Ho comunque di fronte la difficile prospettiva di scrivere un nuovo libro, che riordini e approfondisca il lavoro qui svolto nella fase successiva al già pubblicato "Euro e (o?) democrazia costituzionale".

Ma non è solo questo, il motivo: la "complessità" che caratterizza il condizionamento culturale e mediatico perseguito dal sistema neo-liberista esige risposte che lo spieghino adeguatamente, risposte senza le quali non vi sarebbe quel recupero di "risorse culturali" che considero essenziale per un autentico riscatto democratico.

La democrazia costituzionale è in rapido dissolvimento: ciò è l'effetto di una strategia ben radicata e accuratamente programmata, attivata da chi dispone di risorse pressocchè illimitate...al fine di affermare la limitatezza delle risorse dello Stato democratico (per quanto si tratti, per ESSI, di investimenti insignificanti e, perciò, ad altissimo rendimento, in termini di instaurazione del sentire neo-orwelliano "di massa";  e cioè in termini di "ritorno" di cui ha potuto avvantaggiarsi l'oligarchia che ha concepito questo programma). 

Anche se l'idea restauratrice di base è molto semplice e brutale, - come ho cercato di illustrare a più riprese in questa sede -, essa agisce in termini politici e culturali molto articolati, cioè stratificati nel corso del paziente lavorio che ha portato all'affermazione, come verità assolute, degli slogan deliranti del nuovo sistema di disattivazione della democrazia.
Il compito di smascheramento dei meccanismi cognitivi e dell'ideologia sottostante a tali slogan, credo di averlo espletato con tutte le mie forze. 
Questa parte del lavoro rimane a disposizione e, forse, a tutti può giovare un tempo di riflessione e di  sedimentazione, potendo - se lo si desidera - ripercorrere le tappe della divulgazione compiuta in questa sede (che rimangono a disposizione).

Il blog, comunque, rimane aperto alla pubblicazione dei contributi di coloro che sono stati, finora, dei proficui redattori e collaboratori: se essi vorrano, il loro lavoro potrà proseguire in questa sede. 
Forse, di quando in quando, potrò tornare a pubblicare dei post, per focalizzare gli aspetti più eclatanti di quanto presenta la realtà italiana e internazionale.
Ma, allo stato, questo è un vago desiderio: in questa fase, essenzialmente, mi affiderò alle parole di qualche "inutile" poeta. 
Non posso quindi oggi stabilire se e quando potrò ancora tornare a seguire personalmente il blog. 

Devo certamente sottolineare che di questo mi dolgo; abbandonare questa"finestra" è un passo che intraprendo con rammarico ed una certa (conflittuale) titubanza.
Ma come iniziare a scrivere il blog è stato un passo nel buio, - certamente sostenuto, specie nella fase iniziale, dalla vicinanza di tanti lettori e commentatori "amici" - allo stesso modo, oggi, lasciare questo esercizio (quasi quotidiano) di scrittura e di analisi, mi porta in un nuovo territorio.
Una "terra incognita" definita dall'interrogativo - corrispondente ad un'esigenza del tutto personale- sul "senso" di qualsiasi opera informativa, che cerchi di correggere e bilanciare lo spaventoso abbandono della verità che emerge dal sistema mediatico.

Sono conscio del fatto che per altri, meritoriamente impegnati in questo stesso lavoro, cioè nell'ambito dei blog che compongono una (più o meno) analoga offerta di contenuti informativi, probabilmente non si presenta, nella stessa misura e urgenza, questa necessità di riflessione.
Quindi, la precisazione con cui vi lascio (per il momento...) è che ho la sensazione che "qualcosa" mi (o ci) sfugga.

Avverto un momento di profondo disorientamento collettivo, uno scollamento tra verità "salvifiche", rese accessibili, e utilizzazione adeguata di questa medesima chance di consapevolezza: almeno relativamente all'attivazione di un percorso di liberazione, in ogni strato della società e in ogni livello (ascensionale o discendente che sia) di rispettiva risposta concreta.
Ma potrebbe essere il riflesso ingannevole di un mio stato d'animo...
Spero, con la fase di revisione che mi consentirà la scrittura del libro, di focalizzare questo "qualcosa". 
Scoprire i propri limiti, e magari riuscire a superarli, è sempre utile per definire il nostro rapporto con il tempo in cui viviamo e con il tempo limitato della nostra esistenza.

A tutti, per ora, mando un grande abbraccio collettivo e offro una...poesia di arrivederci:

Arrivederci (di Nicanor Parra)
E' venuta l'ora di ritirarsi
sono profondamente grato a tutti
tanto agli amici compiacenti
quanto ai nemici frenetici
inobliabili figure sacre!
Me misero
se non fossi riuscito a guadagnarmi
l'antipatia quasi generale:
salve cani felici
pronti sulla mia strada ad abbaiare!
Mi accomiato da voi 
con la più grande letizia del mondo.

Grazie di nuovo, grazie
riconosco che mi scendono le lacrime
ci vedremo di nuovo
in mare sulla terra dove sia.
Scrivete, fate i bravi
confezionate il pane
tessete senza sosta ragnatele
vi faccio ogni genere di auguri:
tra le cime appuntite 
degli alberi che son detti cipressi
io vi aspetto con denti e molari.

54 commenti:

  1. UNA “PICCOLA” SCUOLA

    Rivedo ancora la mia scuola,
    la strada brulicante di voci festose,
    le pareti imbiancate della mia aula.

    Riascolto la voce, burbera ed affettuosa, dei miei maestri,
    il suo tono amichevole e ripenso a voi, o miei antichi compagni,
    ai nostri giochi, alla nostra vita vissuta insieme,
    ai lunghi giorni di pioggia e di sole passati nei banchi.

    Come mi sembra ormai lontano quel tempo,
    quel tempo spensierato e felice, quando bastava una piccola cosa per farci piangere o ridere insieme!

    Come sono ora diverso, io, dal ragazzino di allora!
    Quante immagini, quanti pensieri, quante idee, il tempo ha cambiato dentro di me!

    Come è difficile ora vivere, vivere da soli, vivere in questo gorgo infernale che non ci dà che male.

    Ma tu, o piccola scuola, rimarrai sempre intatta nei miei ricordi, nella mia memoria, poiché con te,
    dentro le tue mura, io ho vissuto i miei momenti migliori.

    (Vladimir Vladimiroviĉ Majakovskij - A piena voce, 1929)

    Ps : “Scusate, non è il modo, ma non ho via d'uscita” ..
    grazie e un abbraccio, knight !

    RispondiElimina
  2. LIV

    Cio' che 'e ben piantato non viene strappato
    cio' che e' ben stretto non viene sottratto
    e figli e nipoti non interromperanno i sacrifici.

    Quando si pratica il Tao nella persona
    la virtu' diventa vera.
    Quando si pratica nella famiglia
    la virtu' diventa piena.
    Quando si pratica nel villaggio
    la virtu' diventa fiorente.
    Quando si pratica nello stato
    la virtu' diventa prospera.
    Quando si pratica nel mondo
    la virtu' diventa universale.

    Percio' considera le persone come la tua persona.
    Considera le famiglie come la tua famiglia.
    Considera i villaggi come il tuo villaggio.
    Considera gli stati come il tuo stato.
    Considera il mondo come il tuo mondo.

    Come posso conoscere la natura del mondo?
    Da questo.

    da Daodejing

    Laozi, VI secolo a.c.

    RispondiElimina
  3. Ti ringrazio, viator :o))))

    ciao!

    carlo (quello del flauto)

    RispondiElimina
  4. Arrivederci a presto ,spero.
    Forse non dovendo più leggere due post alla settimana potrò dedicarmi alla comprensione( parziale) di quelli precedenti.
    Comunque " focalizzare gli aspetti più eclatanti di quanto presenta la realtà italiana e internazionale " è stato finora un aspetto importantissimo di questo blog e quindi lascerà comunque un vuoto che io, per esempio ,non saprò come riempire,

    RispondiElimina
  5. Come poesia ...cosa ne pensi dell"'arrivederci" di Gandalf :"Correte,sciocchi !" sperando che la tua lotta col Balrog ti dia chiara comprensione .

    RispondiElimina
  6. Spero si tratti di una decisione non "consigliata"; solo questo. E certamente mi manchera'. Auguri a tutti noi, anche perche' vedo solo un tunnel nero davanti a me. Ad Maiora

    RispondiElimina
  7. "Durante il ripiegamento avevamo centinaia di slitte trainate da muli, che soffrivano con noi e non avevano da mangiare che qualche sterpaglia che spuntava dalla neve. Povere bestie, erano coperte di ghiaccio, e, rammento, la presenza di quegli animali era qualcosa di rassicurante per tutti. Infatti mentre camminavamo giorno e notte cercavamo sempre di stare vicino ad un mulo, così ognuno di questi animali aveva sempre attorno un gruppo di dieci o quindici soldati. […] Una volta un conducente rimase ferito da una scheggia che gli fratturò la gamba ed io che ero ufficiale medico tentai di prestargli qualche cura, quando ad un certo punto il suo mulo gli si avvicinò e infilò il muso tra la terra e la nuca del ferito, in modo da sostenerlo, riscaldarlo, confortarlo. Una scena che non dimenticherò mai."

    “Centomila gavette di ghiaccio” di Giulio Bedeschi. 1963-Ugo Mursia Editore, Milano.

    (Alessandra da Firenze. "Un gatto è un gatto. E questo è tutto". Abbiti cura, Luciano)

    RispondiElimina
  8. Comprendo perfettamente il disorientamento e la necessità di prendersi una pausa di riflessione, ma sono profondamente convinta che abbandonare il blog sia un errore.
    Forse bisogna adottare modalità comunicative diverse per arrivare alla "gente", questo sì: ma le due cose possono e debbono coesistere, a mio parere.
    Lei ha fatto moltissimo per tutti noi: ora bisogna trovare il modo di tradurre in realtà questo moltissimo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido. Quello che manca in questo tipo di comunicazione e' che si puo' andare avanti fino allo sfinimento e non c'e' mai il momento di incontro e un'azione concreta che realizzi le aspettative.Si potrebbe inventare e realizzare anche questo momento X superare la solitudine e lo stress da "sospensione". Non poter contare sulla presenza di persone sagge intelligenti che ti accompagnano crea un vuoto che si vorrebbe evitare in ogni modo. Una pausa di riposo potrebbe fare bene ed essere fruttuosa ma con l'impegno di riprendere presto anche con modalita' nuove. In realta' vorrei dire non abbandoni.;-))

      Elimina
  9. un enorme grazie per il lavoro svolto fin qui. grazie a questo blog sono maturato molto.

    Spero di tornare a leggerti presto.

    RispondiElimina
  10. grazie del lavoro svolto, sono sicuro che non si farà mancare altre occasioni di divulgazione altrettanto incisive, spero di rileggerLa presto

    RispondiElimina
  11. E' come se partisse,per un lungo viaggio,un amico fraterno e d'improvviso ti senti più solo.E ripensi alle difficoltà che avevi nel comprendere questo fratello maggiore,che tanto dà e l'unica cosa che chiede è l'unica cosa importante :attenzione!Ecco cosa mi hai insegnato,attenzione e umanità. Ciao.

    RispondiElimina
  12. Momentaccio, ci aspetta una traversata nel deserto; ognuno si prepari nel modo che ritiene più opportuno, prima o poi tutti i "rivoli carsici" troveranno la superficie. Forse è arrivato anche il momento di incominciare a scrivere "più che con l' inchiostro, con il sangue" (secondo una celebre definizione di Garcìa Lorca a proposito dei versi di Neruda).
    "La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle" (P. Neruda). Grazie per tutto quello che ha fatto finora e a presto

    RispondiElimina
  13. Comprendo e purtroppo condivido il tuo stato d'animo.
    Auguro a te e tutti noi che le menti migliori, come ritengo tu sia, riescano ad acciuffare quel qualcosa che senti, anch'io nel mio piccolo sento, sfuggire.
    Posso solo ringraziarti per essere ciò che hai dimostrato di essere e per ciò che hai fatto e farai.
    Che il tuo arrivederci sia un vero arrivederci.

    RispondiElimina
  14. Ringrazio 48 per il fondamentale lavoro svolto su questo blog, che spero potrà presto riprendere, per una battaglia davvero improba, ma che si deve combattere, per noi e per i nostri figli..

    RispondiElimina
  15. Nuove Elites sorgeranno dal silenzio ad affermare l'unica cosa che possa sostenere il mondo : il Darma e la sua verità. Grazie per aver difeso la verità Luciano.

    RispondiElimina
  16. Grazie cmq per il blog (autentica miniera d'oro per l'intelligenza). Buona riflessione e buona scrittura del nuovo libro!

    RispondiElimina
  17. Arrivare a questo punto
    ha i suoi vantaggi:nulla è promesso,nulla è sottratto.
    Non abbiamo cuore né grazia salvifica,
    non un posto dove andare,non un motivo per restare.
    (da Darker,Mark Strand)

    Grazie per l'impegno,Quarantotto,grazie per avermi tirato fuori dalle secche del Fatto Quotidiano,mille anni fa.E per favore,arrivederci.

    RispondiElimina
  18. Caro Luciano, spero che il tuo impegno possa continuare un altre forme mentre scrivi il libro, ad esempio l'attività convegnistica. Ti informo che sto ristrutturando la mia casa di campagna per trasformarla nella sede di un circolo culturale, e che avevo in mente proprio te come primo, e spero frequente, relatore. Il posto è molto bello, sarà attrezzato con tutte le chincaglierie elettroniche necessarie, e vitto e alloggio per i relatori saranno aggratisse. Se l'idea non ti dispiace, tieniti pronto per metà luglio.
    Ah, dimenticavo: è a Castro dei Volsci, parecchio lontano da Francoforte... eh! eh! eh!

    RispondiElimina
  19. Caro 48, ti chiamo caro perché per me lo sei veramente :-) . Seguo il tuo blog da qualche mese, da natale dell'anno scorso per la precisione, non ricordo nemmeno bene come ci arrivai, seguendo un link in uno dei tanti luoghi virtuali in cui cercavo risposte a tante domande e dubbi. In quel periodo mi sfuggiva ben più di 'qualcosa' e all'inizio avevo il dubbio che questo blog fosse una specie di setta complottista' basata su 'ipotesi frattaliche' e sui piani di misteriosi ,'essi,...però non riuscivo a mollarti. Superato quel primo momento di perplessità mi si squadre nato un mondo. Seguivo e seguo altri blog che mi hanno chiarito tanti aspetti ma si stato tu a darmi gli strumenti per capire questo drammatico momento storico che stiamo vivendo. Capisco il tuo stato d'animo e vedo ogni giorno deteriorarsi sempre di più il tessuto umano e morale di tante persone indotte nelle spire di un sempre più pervasivo individualismo che spinge alla .livorosa guerra tra impoveriti....ma quello che fai non è stato inutile, chissà quanti hanno fatto il mio stesso percorso e sono buoni semi i tuoi che daranno certamente buoni frutti. Da un po' ti segue anche mio figlio, che ha 22 anni. Purtroppo gli esseri umani finiscono col ripetere sempre gli stessi errori e forse bisognerebbe cercare canali divulgativi più di massa per evitare che finisca in tragedia. Grazie davvero per quello che fai... cristiana ricci

    RispondiElimina
  20. Comprendo. Con dolore ma comprendo. Anch'io, nel mio piccolo, ho lasciato tutto e mi sono regalata solo un'occasione di informazione e riflessione: questo blog. Non sono mai intervenuta ma ho sempre letto tutti gli interventi e ogni commento. Li ho riletti anche distanza di tempo....continuerò a farlo. Arrivederci ma soprattutto grazie! Cinzia Pagni

    RispondiElimina
  21. Ti aspettiamo caro Orizzonte48, in attesa del tuo prossimo libro, grazie di cuore per l'eccellente contributo culturale. E' giunto il tempo per la riflessione, sono certa che ci porterà una maggiore consapevolezza, più forza e lucidità e un'energia nuova per proseguire insieme il cammino iniziato

    RispondiElimina
  22. Arrivederci Quarantotto.

    Leggendo questo blog ho capito tante cose e non perderò la speranza.

    Grazie!!

    RispondiElimina
  23. Caro 48,

    grazie per averci spiegato il primo articolo della nostra Costituzione e averle ridato vita. Buona riflessione e, se posso permettermi, non mollare!

    Turi

    RispondiElimina
  24. Gentile 48, non le ho mai scritto prima. Le scrivo ora per ringraziarla dell'impegno profuso a favore della Costituzione. Leggerò il suo nuovo libro (e le poesie). Gianni Rizzi

    RispondiElimina
  25. Ho iniziato a leggere questo blog dopo la Sua lezione alla Luiss con il professor Pozzi ed è entrato immediatamente nelle mie letture quotidiane. Grazie per l'immenso lavoro.
    Spero di leggere presto Suoi nuovi articoli

    RispondiElimina
  26. Grazie Presitente

    Mi mancherai....

    Nell'attesa del nuovo libro... In bocca al lupo per tutto ;-)

    Con stima
    Roberto Burini

    RispondiElimina
  27. Spero si tratterà solo di un sonnellino ristoratore. Torna presto, noi ti aspettiamo. (Grazie di tutto.)

    RispondiElimina
  28. Mi mancherà, ci mancherà, grazie di tutto, veramente.

    RispondiElimina
  29. Il deserto e il silenzio aiutano a riflettere , a caricare la molla dell'azione. Nel frastuono vacuo , il silenzio ha un effetto assordante , desueto, si trasformera' in sveglia. A presto , Alberto

    RispondiElimina
  30. Prima di tutto grazie, con tanto affetto.
    Un nuovo libro è una buona notizia, e la prendo come tale.
    Noi intanto restiamo saldamente in trincea (non avendo altri posti in cui rifugiarci)...
    La mia prima insegnante di latino diceva "gutta cavat lapidem"; personalmente credo che terremoti, frane ed eventi del genere vadano tenuti in considerazione; e non si preparano tempi tranquilli.
    Grazie ancora e a presto.

    RispondiElimina
  31. Questo blog è un gran bel posto.
    Rileggerò meglio i post passati, non si finisce mai di capire meglio.
    Per ora grazie e a rileggerti quanto prima.

    RispondiElimina
  32. Un vero fulmine a ciel sereno questa notizia. Questo blog è ha significato molto per me.

    Spero di leggerti nuovamente quanto prima. Ti sono vicino.

    Lorenzo.

    RispondiElimina
  33. Ti aspetterò come si aspetta un caro amico. Grazie
    Andrea

    RispondiElimina
  34. Buona riflessione, buona stesura e buon lavoro in generale.

    Grazie di tutto.

    RispondiElimina
  35. Grazie di tutto Presidente, ci mancherà. Da oggi siamo più soli.... " Noi siamo soli, soli di paura, nell'altro è l'unico appoggio, ogni parola sarà come un bosco. su questo nostro cammino. La volontà è solo il vento che ci spinge, vortica e incalza, noi stessi siamo la nostalgia in fiore. " RILKE. Adriana Cordone

    RispondiElimina
  36. Luciano buon lavoro, quindi, per il nuovo libro! Spero in qualche post ad hoc, ogni tanto, nuovi argomenti di riflessione non mancheranno...non e' detto siano sempre negativi. In Polonia forse seguiranno l'esempio dell'Ungheria: piu' stato, che metta paletti al neo liberismo http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2015/5/18/SPILLO-Cosi-l-Ungheria-mostra-il-fallimento-di-Draghi-e-dell-euro-/608852/

    RispondiElimina
  37. Spero davvero di poter tornare presto a leggere i suoi post, certo impegnativi ma allegri come il raggio di luce che comincia a squarciare le nubi dopo il temporale.
    Grazie di tutto
    Saverio

    RispondiElimina
  38. Carissimi,
    credo che noi tutti nutriamo gli stessi sentimenti di riconoscenza nei confronti di 48, per l’eccezionale lavoro di approfondimento, informazione e critica svolto con questo blog, che ci mancherà…fino al suo ritorno, magari anche sotto altre forme.
    Che aggiungere?
    Ah, è vero, la poesia (copiata e parafrasata, eh, che sono solo un “penalaio”, e non un poeta).

    Una Moneta per domarli, una Moneta per trovarli,
    Una Moneta per ghermirli e nel buio incatenarli.
    Nella Terra di Hayek, dove l’Ombra cupa
    scende.

    Tom Bombadillo

    RispondiElimina
  39. Grazie! Ci sarà ancora bisogno di Lei, sappiamo di poterci contare. A presto.

    RispondiElimina
  40. L'importante è che sia un arrivederci.
    E sono sicuro che lo è.

    Grazie di tutto.

    RispondiElimina
  41. Grazie Orizzonte 48 per il lavoro fatto messo a nostra disposizione.
    Spero in un arrivederci e non un addio ... Fausto Gazzo

    RispondiElimina
  42. Peccato, da poco avevo "scoperto" questo blog e immediatamente era diventato un sito di riferimento. Ad maiora. Antonio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come vedi, sono un confusionario incoerente e già oggi ho fatto un post-express.
      La situazione sta rapidamente avviandosi verso...quanto qui preannunziato

      Elimina
  43. Caro 48, ti auguro di ritrovare ciò che cerchi quanto prima.
    Mai come in questo caso dico che un momento di dubbio é sinonimo di saggezza.
    Solo gli imbecilli non si pongono mai domande né mettono in discussione le proprie certezze. Un abbraccio a te e Sofia! :)

    RispondiElimina
  44. Tu fai pure come meglio credi ma io il blog non lo tolgo dal primo pisto della lista dei preferiti su Google Chrome e continuerò ad aprirlo tutteele mattine nella speranza di rileggerti. Grazie Luciano per tutto quello che hai fatto e che continuerai a fare, ne sono certo, per il nostro paese. In bocca al lupo per la tua nuova avventura letteraria. Un fraterno abbraccio. Attilio.

    RispondiElimina
  45. Il blog nasce con uno scopo: se vedi strade più promettenti o comunque hai dubbi in proposito, penso che fai benissimo a staccare. Agli eventuali magoni cercheremo di dare uno sbocco costruttivo.
    Quanto alla poesia, mi piace questo pensiero di Juan Ramón Jiménez: "Yo estoy seguro de que cultivando mi poesía ayudo al hombre a ser delicado, que es ser fuerte, más que haciendo balas."
    Un abbraccio e...arrivederci!

    RispondiElimina
  46. Grazie Quarantotto, per gli orizzonti che ci hai aperto!
    Buona buona fortuna per la tua nuova fatica editoriale e mi raccomando...tienici aggiornati sull'evoluzione dell'ipotesi frattalica nel caso ci perdessimo qualche "puntata"...
    Arrivederci!

    RispondiElimina
  47. Ciao Quarantotto grazie di tutto hai fatto un lavoro monumentale.Nessuno vincerà da solo, ( è solo l'illusione della propria pazza di casa "la Mente") ma perderemo tutti, compreso Essi.
    Un grande abbraccio Mauro e Adriana.

    Considerate la vostra semenza:
    fatti non foste a viver come bruti,
    ma per seguir virtute e canoscenza

    RispondiElimina
  48. Sono contento.

    Ho riscoperto le persone con cui entro in contatto tutti i giorni, grazie alla sua incredibile opera di analisi e divulgazione; una potenza che ha stramato i veli di odio e autorazzismo che ci avevano calato, non visti, sugli occhi.

    La ringrazio perchè mi ha ridato l'ottimismo, per il fatto di esserci stato nel periodo più nero di questo mezzo secolo; dei suoi incredibili viaggi nella legislazione italiana, offerti con ritmo instancabile, ai quali ci ha invitato ogni settimana, la ringrazio; per me è un piacevole peso il debito immenso che ho accumulato nell'averla avuta come guida in questo viaggio; abbarbicati su una strada di conoscenza, che ci ha portato lontano da dove eravamo ma più a contatto con lo spirito vero di questa epoca, che ci ha chiamati al valore, e presto ne pretenderà prova.
    Anche se non volesse più far capolino in queti spazi, continuerò ad arrampicarmi per questo pendio, assieme con la solida comunità che ha costruito; sono convinto che daremo un grande contributo per ricostruire il nostro paese.

    Ci troveremo fianco a fianco un giorno a continuare insieme il lavoro che ha impostato.

    Grazie ancora.

    RispondiElimina
  49. Grazie Quarantotto per averci dato gli strumenti necessari per capire la Costituzione ed il suo impianto economico: tanta luce in tempi bui!

    Questa pausa (non posso fare a meno di pensare/sperare che sia solo una pausa) mi sarà utile per ripassare tutto questo materiale che ci hai offerto e rafforzare una coscienza civile.

    Grazie e buon proseguimento.
    Federico.

    RispondiElimina
  50. Nelle tue parole, Luciano, c'è amarezza, disillusione, disperazione. Sentimenti che avvelenano l'anima e strappano il cuore, per chi lo ha ancora. Sinceramente, ho sempre visto questo blog come una terapia di gruppo pubblica, a volte come una forma di esorcismo, utilizzando la scrittura come farmaco per l'anima e il confronto con gli altri come un modo per lenire la propria disperata solitudine. Un tentativo di creare o ricreare una parvenza di comunità da cui ripartire per arginare l'atomismo disperato indotto dal capitalismo neoliberista. Questa tua anima Luciano, e quiesto tuo desiderio, palpita ancora e non devi farla morire.

    Francesco Mazzuoli

    RispondiElimina