domenica 9 agosto 2015

JUNCKER SOTTO L'OMBRELLONE


Astretto dalle necessità di coesistenza minima con il "resto del mondo", (cioè quello esterno alla  comunità di studiosi e "attivisti" impegnati a comprendere ed a smascherare la paradossale situazione di un'Italia immolata sull'altare dell'€urofollia),  e trovando troppo difficile spiegare quanto non mi importasse affatto del rito trasmigrazione-assestamento in luoghi improbabili di stretta osservanza feriale, mi sono ritrovato in un "luogo di vacanza".

Ciò ha comportato la possibilità di un'osservazione diretta della realtà sociale al di fuori dei miei normali ambienti lavorativi e "culturali". 
Intendo dire, con ciò, che ho così potuto sostenere e orecchiare conversazioni che, in linea di massima, riflettono un campione (mediamente significativo) del senso comune, ovvero dell'opinione diffusa della società italiana su se stessa.

Ebbene, contrariamente a quanto si potrebbe ritenere (ponendosi all'interno dell'ambiente "impegnato" di cui parlavamo all'inizio), la cosa eclatante è che questa opinione (sulle effettive ragioni della crisi e, peraltro, sulla sua stessa attuale esistenza) semplicemente non c'è.

Non che le opinioni, su ogni altro genere di argomento (sociale, politico ed economico) manchino, tra i vari strati sociali dell'Italia coinvolta nell'atmosfera vacanziera; semplicemente constatiamo il "nulla" su qualsiasi, anche più elementare, cognizione inerente alle ragioni effettive della crisi economica, alla disfunzionalità della moneta unica e via dicendo.
Le opinioni della maggior parte delle persone sono appiattite da una particolare idea del contingente: così come c'è la stagione degli incendi e poi quella delle alluvioni, o il periodo degli scioperi, allo stesso modo, c'è stata 'sta cosa della Grecia che, al massimo, ci fa capire che se esageriamo con la corruzione e la spesa pubblica (che è sempre uno spreco...), finiremo come lei.

E' stato interessante attingere all'approccio analitico, relativo alla situazione italiana, di imprenditori in vacanza, professionisti, commercianti, lavoratori della ristorazione e della distribuzione, complementari alla stagione turistica: non sono neppure agguerriti come gli agit-prop inviati a ondate (come gli assalti nella battaglia di Verdun) su twitter e in generale sui social nonché, ovviamente, nei talk televisivi.
Il fall-out della propaganda €uropeista si dirama placidamente dal suo corso principale, - quello iper-mediatizzato e tumultuosamente alimentato da iperliberisti-iperlivorosi-espertoni-, per divenire un saldo e convinto flusso di diramazioni che si diffondono come un "sentire di popolo"; un "sentire" piuttosto omogeneo e supinamente accettato senza particolari conflittualità: la crisi italiana è una crisi del settore pubblico, che non funziona e che è troppo burocratizzato (cose affermate con tanta più convinzione quanta minore conoscenza della legislazione ha il soggetto che la sostiene), e comunque è un problema che si risolve con la lotta alla corruzione e (chevvelodicoaffa'?) agli sprechi. 
Punto.

Non esiste non dico una base culturale, ma neppure uno spunto emotivo a ricercare ulteriori spiegazioni e ragionamenti. Questi ultimi sono scartabili a priori, nel neo-senso comune, alla stessa stregua per la quale una discussione sul calciomercato, o su una partita amichevole estiva, non può essere inquinata dall'algebra o dalla storia degli Achemenidi o dei Sassanidi. Le distanze di "rilevanza culturale", tra spiegazione ufficiale del malessere italico e sue razionali spiegazioni sostanziali, sono veramente - e contro ogni logica- nei termini che vi ho riferito.

La forza d'urto degli oltre 30 anni di propaganda pro-€uropa ordoliberista tanto ha prodotto: un popolo totalmente incapace, nel suo complesso, di distinguere causa ed effetto, le priorità dagli artifici mediatici datigli in pasto in ogni tiggì e in ogni pagina di giornale.
Devo dire, anzi, che trovandomi, sempre per le stesse ragioni, a disporre di una vasta rassegna giornaliera di quotidiani, la propaganda in questione appare essersi intensificata.
Il grado di falsificazione della misura e del significato degli eventi- o dei fattoidi intenzionalmente alimentati come se fossero delle "notizie" (ad es; ci sarà un piano di 100 miliardi di investimenti per il sud, riportato esattamente come un anno fa si parlava del piano Juncker...di cui si sono inevitabilmente perse le tracce) è in ascesa vertiginosa: come in una sorta di incubo spaventoso sottolineato dalla colonna sonora di una musichetta demenziale (al momento in cui vi scrivo, di...Celentano).

E già che ci siamo, rammentiamoci la grandezza di Juncker, perchè il suo "modulo" di decisione politica, ricorda plasticamente il meccanismo che ha tritato e poi asfaltato le capacità critiche diffuse di un intero popolo, quello italiano, sottoposto ad una colonizzazione strisciante (ormai neanche troppo) della quale non pare accorgersi se non per borbottare, paradossalmente, una certa approvazione: "prendiamo una decisione e la mettiamo sul tavolo, aspettando di vedere quali reazioni susciterà; se non vi sono resistenze perchè nessuno ci ha capito nulla, andiamo avanti fino al punto di non ritorno...".

36 commenti:

  1. La tua considerazione è realistica. Purtroppo è la quotidiana osservazione di molti di noi, nelle discussioni con i colleghi di lavoro, quasi tutti laureati e si suppone eruditi, anche se non sempre colti. Giusto ieri sera sono uscito stremato da un dialogo tra sordi con amici davanti a pizza e birra. Non c' è niente da fare. Il solco scavato dalla propaganda eurista e dai luoghi comuni è profondo, spesso insuperabile. Fino a che la durezza del vivere non toccherà personalmente e profondamente l' esistenza di questi uomini e queste donne, il cammino della conoscenza e della consapevolezza sarà duro, difficile, complicato. Io, per quanto mi riguarda, con due figlie giovani, vicino alla pensione e colpito dalla Fornero, non aspetterò di assistere allo sfacelo del paese che amo. Credo che mi attrezzerò per una exit strategy personale, verso latitudini dove la sovranità democratica sia ancora un valore e motivo di orgoglio.

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    1. Come ti capisco Claudio, e capisco anche l'autore del testo cui molte volte mi ci trovo in pieno.
      Addirittura mi capita anche a me, di fare delle osservazione a dir poco "banali" ma l'espressione facciale che l'interlocutore mi mostra mi fa comprendere che, o non ha capito nulla oppure sono due pianti più avanti.
      E devo dire che parlo abbastanza bene l'italiano, e mi faccio capire abbastanza bene.
      Per finire concordo nel dire ... CULTURA ZERO, VOGLIA DI CAPIRE ZERO, INTERESSI PER CERTI ARGOMENTI ZERO.
      Orazio

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  2. Mi sono sempre meravigliato vedendo le immagini della folla che acclamava Mussolini a Milano nel suo ultimo discorso prima della catastrofe finale ma comunque dopo anni di una guerra che aveva devastato il nostro paese. Adesso capisco.

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  3. In un mondo di schiavi, la libertà ha un prezzo: la solitudine.

    Ma qui la riflessione fa impallidire qualsiasi religioso: che senso ha il parlare di "libero arbitrio" quando milioni di persone seguono il Grande Impreditore Agricolo dell'Universo (GiADU), principe di questo mondo, dritti al macello?

    In fila, muggendo e belando; mentre gli espertologi da guardia abbaiano livorosi.

    Che differenza c'è tra l'Uomo e la bestia?

    Perché c'è chi nasce volgendo lo sguardo alle stelle - e va a sbattere - e chi cammina guardando per terra... e trova le banconote?

    (Certo, c'è poi chi produce le banconote e le dissemina qua e là, per condurre il gregge a festeggiare la Pasqua...)

    Capisco il disprezzo delle élite: puoi amare il povero, il debole, ma non puoi non odiare la massa come somma di individualità egotiche. Celebre il cattivo sentimento del Manzoni verso l'irrazionalità della massa durante la rivolta del pane.

    L'ingegneria sociale, in una società oligarchica, sottrae al massimo livello la dignità all'Uomo: specialmente se crede di aver sicuro il suo tozzo di pane: ci han fatto diventare come loro senza essere ESSI.

    (Sì, non ci può essere potere senza informazione: Democrazia significa potere distribuito, potere distribuito significa informazione distribuita. In questa secolare, delirante e autoreferenziale CPU antiumana, il virus siamo NOI :-))

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  4. dovremo imparare a nutrire di silenzio la nostra solitudine in attesa del giorno in cui sarà chiaro il simbolo che dovrà campeggiare sulla bandiera della rivalutata sovranità. Che pensino pure che il loro infingardo Junker possa avere ragione indefinitamente...momento verrà il cui il peso della menzogna sarà intollerabile per tutti. Ci hanno sottratto dello "scopo" per cui un paese vive e muore...questa parodia d'impero che è questa europa avrà breve vita e sprofonderà con l'occidente tutto.

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  5. Qui siamo di fronte al reale più che al realismo. Al vero direi. Anch'io sotto l'ombrellone. I fortunati che si trovano come me a beneficiare di questa fortuna (le vacanze), sono parte "del resto del mondo"; anch'io non mi onoro di appartenere alla 'comunità di studiosi' e pur essendo un potenziale e fattuale attivista diciamo che mi colloco nella terra di mezzo (visto che anche su Bagnai di parlava del Signore degli anelli). I fortunati dicevo, non avendo un accidenti da fare, si scambiano opinioni. Ed essendo in buona e larga misura piuttosto anziani per riferire dette opinioni alle femmine in bikini, parlano di 'attualità'.
    Orbene anche quando, spesso, questi fortunati sono di elevato standing retributivo/sociale (gli ultimi due medico in ospedale del nord e ingegnere all'estero) ci troviamo di fronte comunque a persone che 'cazzeggiano' con l'attualità, che fanno finta di interessarsi a ciò che li circonda guardando Servizio Pubblico o Del Debbio, credendo con ciò di aver esaurito la loro partecipazione alla vita economica e sociale del Paese (secondo comma articolo 3...). Qualsiasi visione differente è di per se stessa deviante e non accettabile perché questi laureati, questa parte sana del Paese che lavora e produce, questa Middle class, non contempla neanche il pensiero difforme, neppure il pensiero critico, nemmeno la esistenza di un altro pensiero.
    E allora capite che la battaglia è già persa? O meglio. Capite che loro non potranno combattere alcuna battaglia, figuriamoci la guerra? E che anzi chiamati a combattere loro stessi saranno il nemico?
    Ma d'altro canto, loro sono la massa e come ci ha insegnato da ultima Mediaset, sono tremendamente scemi. E allora, quale è il problema?
    PS
    Gentile padrone di casa, gentili ospiti. Spero di non aver fatto troppi errori, in modo che sia abbastanza leggibile, e che leggiate nella giusta luce. Io stesso che pure sono aperto al pensiero critico per cultura e abitudine, anzi in quel pensiero mi ritrovo a maggior agio da sempre avendone già pagato un importante prezzo in termini di livello retributivo e riconoscibilità sociale, ho scoperto Bagnai da circa tre anni e a seguire LBC (ho volutamente omesso di visitare entrambi quando sono passati nel mio derelitto capoluogo), faccio parte del 'resto del mondo' (che espressione infelice, ma soprattutto quanto mi disturba il fatto di condividerla). Sono cioè un laureato in economia, di vecchio ordinamento, studi liceali, e fatico a seguirvi per una pluralità di motivi che vanno dal fatto che scrivete (il plurale continua a essere riferito a questo blog e a Goofy) più di quanto io riesca a leggere per motivi di tempo, l'ipertesto è fantastico ma distruttivo per chi ha poco tempo oltre a mortificare i calanti livelli di attenzione, gli argomenti sono oggettivamente complessi e le modalità espositive sono a volte difficili (lungi da me pensare sia pure lontanamente a una critica, anzi il mio unico sentimento, o meglio il preponderante, è la gratitudine). Voglio dire che spesso si fatica anche a coglierne il senso logico. Ed evidentemente non sono il solo perché se da una parte ci sono 100 commenti e una scrittura maggiormente creativa, pur nell'ambito di contenuti comunque importanti, dall'altro ci sono 4 commenti di fronte ad argomenti diciamo non semplici. La domanda è: come se ne esce? La risposta forse voi la conoscete. Io ho imparato una cosa: come non se ne esce. Sicuramente, per ora e per lunghi anni, NON DAL BASSO.

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    1. Giustamente: è l'offerta che si dovrebbe adeguare alla domanda.... ma chi - come dicono gli ebrei - "non è in domanda", puoi far entrargli in zucca quello che vuoi, con i versi del Petrarca o con il basso continuo: così bene entra, così bene esce.

      Per raggruppare milioni di caproni che rimangono tali, bastano Beppe Grillo e Casaleggio.

      La Storia dice tutta un'altra cosa: prima che si andasse a volantinare nella fabbriche è stato necessario che qualcuno qualche straccio di idea incomprensibile ai più ce l'avesse.

      (Idee, come ricordavano Keynes e la Robinson, perlopiù mai del tutto comprese...)

      Quindi, se ci sono le condizioni storiche, questi cerchi si allargano e il messaggio viene progressivamente reso fruibile ai più.

      I collegamenti ipertestuali, i periodi lunghi, certo, scoraggiano: ma se ci sono c'è anche un perché.

      E, se uno "è in domanda", farà di tutto per capire questo benedetto "perché": nei limiti suoi e del suo tempo.

      Orizzonte48, come Goofynomics, non sono solo dei "blog", dei diari di "artisti e professionisti o che altro". Sono dei percorsi di crescita, umano e cognitivo.

      Chi cerca trova.

      Tu hai trovato, io ho trovato. Evidentemente eravamo in domanda.

      Farsi questa domdanda è, per me, un atto di "libero arbitrio".

      Cosa fai TU per contribuire a diffondere il messaggio? Che valore dai al tempo dedicato ad approfondire studi che, magari, non degneresti - in altri contesti - di uno sguardo.

      Se non è Maometto che va alla montagna, può essere che sia la montagna a recarsi da Maometto.

      È un'opinione personale: ma credo all'efficacia dei proseliti.

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    2. @bazaar condivido quello che dici pur non essendo sicuro di 'comprendere tutto'. Non mi resta quindi che ridire o dire laddove non lo avessi già fatto. Se io spesso fatico pur dotato di una cultura medio alta (elevata?) a fruire dell', come può beneficiarne uno con cultura scarsa? Non si fa alla fin fine una 'professione di fede'? È vero. Nutro la mia anima leggendo questi diari di artista ma non mi sento di criticare chi non vuole o non può o non riesce. E ripeto che i singoli che costituiscono la mediocre moltitudine non vanno oltre Tg programmi di approfondimento del cavolo e stereotipate discussioni sotto l'ombrellone. Io stesso e sono abbastanza certo di averlo già confessato votai contro la scala mobile nel referendum che portò al decreto di San Valentino del 1984 e ancora me ne pento. E mi sono laureato in Economia vecchio ordinamento, che consentitemi era altra cosa in positivo, convinto che moneta = inflazione e che la legge del Say fosse condivisibile, oltre al fatto che le banche lavorassero con i depositi dei clienti.E allora la base come può se non su basi fideistiche?

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  6. Eppure il metodo - credo - è stato usato anche in Grecia, ma lì ha funzionato molto meno. Quale sarà la variabile? Se avessimo subito i danni subiti dalla Grecia, ci saremmo comportati come loro? Non credo, in tutta onestà, che se i lobotomizzati nostrani assaggiassero la "durezza del vivere" penserebbero (parola impegnativa) cose tanto diverse da quelle che pensano oggi.

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  7. COSI’ E’, SE VI PARE ...
    (otc .. con un pizzico di poesia, la pillola – rosso o blu – va giù, l'importante è sapere cosa si sta ingoiando .. :-) )

    Al sabato, nei villaggi, c’è il piacere del mercato tra bancarelle affollate di sapida calura agostana.

    Un saluto all’ovaiola livornese con il guscio immacolato, poco albume e un tuorlo grosso rosso scarlatto che sa di Tiziano.

    Poi Rocco - e i suoi fratelli - che affumicano pochi preziosi silani con il profumo antico della foglia di tabacco fermentato.

    Un poco di tutto - e anche di niente – per raccogliere i “profumi”, i “colori” e i “sapori” di abili artigiani - italiani “brava gente” – e di festosi dirimpettai venuti da lontano con spezie e e frutti nuovi.

    Da ultima non può mancare Nunzia, l’amata fioraia, con i suoi vasi nuovi variegati di sapiente “cultura”.

    C’è da osservare, assaporare e imparare ascoltando di talee e innesti raccontate con gentile passione che incuriosisce anche zia T.I.N.A. con mano alla nipotina incuriosita dal novello basilico “maestoso” di Nunzia.
    Uno scambio veloce di sguardi sornioni con Nunzia e lei chinarsi a prendere una manciata di semi e, sorridente, porgerli alla nipotina di zia T.I.N.A. sussurrando “.. un vaso con un poco di terra, un poco di curiosa passione per osservare cosa ne gemoglia e vedrai, mia, il suo basilico “regale” crescere rigoglioso”.

    Un abbraccio a Nunzia, Rocco – e a tutti i suoi fratelli - alla livornese con pochi pisani nell’ombra, ripensando a uno .. nessuno .. poi ai centomila consapevoli.

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  8. A volte l'onestà intellettuale impone constatazioni drammaticamente dozzinali (perché tanto evidenti nella loro violenza autoaffermativa da non voler essere viste).

    Questo popolo non aveva ab origine una capacità critica di base che potesse essere "tritata" col metodo Junker. La massa (entità dotata di vita psico-dinamica separata e autonoma da quella dei relativi componenti) risponde emotivamente alle sole "Grandi Contrapposizioni" manichee "bianco/nero" (comunisti/anticomunisti, romanisti/laziali, meridionali/settentrionali), obbedendo, per il resto, all'istinto di conservazione dell'esistente.

    Ciò accade anche fuori dell'Italia, solo che lì, per lo meno, fra le suddette grandi contrapposizioni manichee c'è quella "interesse nazionale/antinazionale" (assente in Italia, per le note ragioni storico-geopolitiche) che in alcuni casi (es. la Grecia) fornisce il substrato emotivo a scelte collettive che possono essere non allineate a decisioni imposte dall'esterno, quando queste siano chiaramente percepite come contrarie all'interesse e alla dignità della comunità nazionale.

    Sono tristemente persuaso che se anche al popolo italiano si fornisse la prova inconfutabile del fatto che l'attuale sistema di regole UEM è stato creato per colonizzarlo, ciò non determinerebbe reazioni di massa.

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  9. Molto terra-terra (mi sento più a mio agio).
    Chi è in vacanza si trova in un ambiente selezionato. Non dico dei salvati, ma almeno dei non - ancora - sommersi. Chi è in vacanza se lo è potuto (ancora) permettere e chi lavora lì sta (ancora) lavorando.
    Fortunati loro e niente di male, ma la consapevolezza va cercata altrove, fra quelli che stanno perdendo la speranza. Ed è un numero crescente.
    Di qui la preoccupazione espressa a suo tempo da Bagnai. Le lotte operaie degli anni "caldi" avevano dietro la speranza (e pure circolarono leggende metropolitane di episodi ferocissimi) ma se ci fosse dietro la disperazione...
    Di questo ESSI hanno hanno paura. Speriamo non tanta, perché la paura rende ancora più cattivi, come se non bastasse.
    En passant, credo che questa sia la strada per cui le élites arrivano ai governi autocratici, poco graditi perché poco controllabili: in Giappone, caso limite, i militari prevalsero sui banchieri con metodi cruenti. Ci arrivano come male minore, perché hanno paura. Questo spiega anche come per le élites italiane fosse naturale una posizione molto critica nei confronti del fascismo, che divenne facilmente antifascismo quando le bombe alleate cadevano sui loro preziosi beni.

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    1. Mi sento esattamente sulla sua lunghezza d'onda.

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  10. anchio esperimento lo stesso senso di solitudine e di inanita' , pero' mi ricordo di tempi peggiori in cui non esisteva questo flusso di informazioni in cui CHI VUOLE puo' trovare risposte.
    Certo siamo "pochi" perche' i "molti" preferiscono non farsi domande, ma comunque meglio di quando mi sentivo "il solo". Era da diventar matti . Certo "sapere" non cambia la nostra posizione di " "gregge" , ma almeno ora sappiamo con certezza che " le pecore matte" sono "le "altre" , quelle che "belano" felici ... perche' non hanno VOLUTO capire niente .
    Perche' la conoscenza si paga in tristezza , " chi capisce patisce" :( proverbio frascatano)

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  11. Secondo voi, trenta/quarant'anni fa la situazione era molto diversa rispetto a quella odierna, ottimamente descritta nel post?
    Le baron de Cantel

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    1. In realtà, a leggere il blog con la dovuta attenzione, a questo interrogativo è stata data già risposta; anzi, lo stesso libro "Euro e/democrazia costituzionale" focalizza sul punto fin dai primi capitoli.

      In generale, comunque, è una questione mal posta: al livello di emergenza assoluta in cui versa l'Italia oggi, l'unica comparazione che ha senso storico e logico è quella con gli anni della II guerra mondiale. Anche in quel caso abbiamo riscontri sconfortanti.

      D'altra parte, questa è proprio l'ipotesi frattalica: solo un preponderante fattore esogeno può deviare l'Italia dalla traiettoria in cui viene condannata dalla sua scarsità di risorse culturali (democratiche in senso sostanziale e verso la priorirtà dell'interesse nazionale)

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  12. Mi richiamo genericamente alla chiusa del commento :
    Quarantotto11 agosto 2015 12:30
    (per vedere di non essere troppo OT)
    Da qualche mese mi occupo in via amichevole di un caso sanitario. L'evoluzione delle operazioni ha portato in evidenza la centralità del modello isee. Anzi :del modello isee modificato a partire dal 2015.
    Gli operatori amministrativi sono un fronte comune in perenne agitazione alla ricerca di scappatoie che permettano loro di rendere compatibili i risultati di questo anno con quelli degli anni passati. A settembre inizieranno le grandi manovre per ottenere dai legislatori locali le quadrature dei cerchi (sic).
    Ma dietro c è un esercito di vecchietti risparmiatori secondo gli auspici costituzionali (quando erano ben visti) e di tutti i loro parenti fino al quarto (sesto?) grado, senza contare i futuri eredi.
    Continuo a scavare, è amarissimo scompisciamento.

    ps se d'interesse posso fornire ragguagli più dettagliati

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    1. Ogni ragguaglio esplicativo dei meccanismi in atto (di rimodellamento sociale e "distruzione creatrice") è ben accetto

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  13. Approffitto del fatto che Luciano sia in vacanza per fare un discorso da ombrellone: chiedo scusa n anticipo per la birra che ho bevuto ,-)...

    Avete presente quel film in cui Mastroianni fa l'agitatore poltico e viaggia per organizzare e formare culturalmente gli operai ? E' indubbio che l'opera di informazione meglio di decondizionamento da ideologia da psicosetta sia un fattore fondamentale di una possibie "rivoluzione" democratica.
    Ma un intellettuale (scusami Luciano) ragiona da intellettuale. Io sono ignorante,ma non credo che il motivo che ha portato ,per es partigiani ,per inseguire l'ipotesi frattalica, fosse una profonda disamina de meccanismi economici del fascismo,ma semplice osservazione della reltà in cui vivevano.
    Io vivo in Sardegna nel Sulcis. Gli operai dell'Alcoa credo li abbiano visti tutti gli italani cercare di difendere il loro posto di lavoro (di merda, l?alcoa e le altre fabbriche hanno avvellenato il territorio),
    Così i minatori che si rinchiudono nelle minere con gli esplosivi. O gl operai di Porto Torres fare l?isola dei cassaintegrati all'Asinara.
    Quando era venuto Grillo gli operai erano più avanti di me ( ,-( ) nel comprendere che il reddito di cittadinanza non era la soluzione,ma che loro volevano il lavoro e la dignita .

    La maggir parte della gente che cincontro (ho un negozio e d'estate arriva gente di ogni tipo) ha sicuramente le idee confuse ( peggio ha solo la confusione) tra cricca ,corruzione, ma in fondo, come i futuri ribelli che cercano cosa è MATRIX pur non ptendo vederla perchè ancora dentro sentono che qualcosa non va come dovrebbe andare.
    Il blog 48 e Goofy sono come due navi che immettono un segnale,ma ad un livello più profondo sono persino funzionali al sistema .perchè canalizzano il dissenso e danno alla gente l'idea che ci sia una possibilità .
    Persino in Orwell il libro dei rivoluzionari era scritto per scoprire e rieducare chi non amava veramente il grande fratello.
    Non fraintendetemi .ma non vedo nessuna luce e faccio fatica a vedere persino il tunnel.
    Se ho capito bene la mgliore ipotesi è che arriveranno gli americani,ma senza i partigiani.
    :-(

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  14. OT

    Non sapevo che in Italia esistesse un Movimento no euro già dal 2003. Sinceramente sono rimasto un po sorpreso è stupefatto.

    Purtroppo completamente occultato dai media. Anche su Wikipedia Italia non c'è, bè questo a dir la verità non mi sorprende.

    Questa la Homepage del movimento,

    Movimento no Euro

    I 100 Mrd. di Renzi per il suditalia, secondo mè è nient'altro che Propaganda per guadagnare voti o simpatie nel Sud.

    Interessante sarebbe come si percepisce la questione euro nel sud.

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    1. Wikipedia è schifosamente appiattita su posizioni pro €. Bisognerebbe aggiungere alle varie voci le informazioni corrette.

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  15. Al momento non sono in grado di delineare una cornice. Ma con un po' di fortuna dovrei parrlare con un responsabile d'area. E quindi mi toccherà leggere uno dei regolamenti che vengono utilizzati per filtrare le richieste di assistenza.
    Per non lasciare tutto appeso per aria credo basterà anticipare il busillis che rode gli addetti ai lavori.
    Innumerevoli cittadini che hanno avuto diritto all'assistenza in strutture residenziali e altri centri operativi, hanno potuto accedere negli anni passati, anche molti a quanto mi risulta, possedendo beni immobili ereditati dai genitori e altri parenti. La compilazione del isee degli anni addietro ha sempre confermato il loro diritto all'assistenza. Quello di quest'anno ribalta i tavoli e li priva dei requisiti necessari.
    Del resto la "riforma" entrata in vigore il primo gennaio 2015 è stata avviata dal governo scaturito dal colpo di stato (soffice, beninteso) del 2011.

    Quanto sopra provvisoriamente in attesa di riscontri e adeguamento dai responsabili di area.

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  16. Benvenuto Prof nella vita quotidiana!
    Ultime chicche delle mie battaglie:
    Nun è giusto che pecche se so magnato tutto nu ce stanno i sordi pa mia mutua che ne ho bisogno. (Perché è innegabile che si so magnato tutto).
    Ovvero il grillino informato a mia obiezione su perché non facciamo un referendum anche contro la corruzione:
    Perché la corruzione ha una valenza intrinsecamente negativa , mentre invece la scelta se abbandonare o meno l'euro non è legata a valori etici ma a scelte economiche opinabili.

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    1. Nella vita quotidiana ci vivo...quotidianamente: certamente se dovessi solo ribadire ciò che mi era evidente da anni e riproporlo come una scoperta dell'acqua calda, potrei anche chiudere il blog.
      Ma il fatto è che - fermo il "come" e il "perchè", infinite volte affrontati (nonostante ci sia gente che pretende di venire qui a spiegarmelo non essendosi letta il blog), circa l'apatia culturale di massa (sempre che non debba rispiegare cosa ciò significhi)- è sempre notevole vedere come l'immutevolezza dell'opinione di massa si accompagni all'aggravarsi della situazione e come, poi, il sistema mediatico orwelliano sia ben lontano dal perdere il controllo della situazione.

      Il post è in fondo l'aggiornamento concreto e attualizzato (come tale non superfluo) della constatazione di questa non scontata immutabilità di tale doppia tendenza, pur a fronte di un rapido evolversi degenerativo delle cose: un fenomeno che fa dell'Italia il paese più masochista (e quindi autorazzista) di tutto l'Occidente...

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    2. Certo non chiuda il blog per carità!
      Il mio voleva solo essere intervento ad edulcolorandum...

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    3. Ps si goda le vacanze che ce n'è sempre bisogno.
      Con affetto.

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  17. Questa non la sapevo. La Grecia non ha piu' di proprieta' i migliori aeroporti, un mare di disoccupati enormi problemi ma ha 1000 carri armati leopard e lager mania 240. http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2015/8/12/FINANZA-Svizzera-e-Grecia-le-prove-che-senza-euro-si-sta-meglio/630720/
    Chissa' , magari con i nuovi aiuti europei alla Grecia si arriva a 2000 leopard...o forse e' la volta di altri settori industriali tedeschi sotto budget, magari perche' la Cina compra meno?

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  18. Rileggendo il secondo commento mi accorgo di aver tralasciato di esplicitare un punto di rilievo.
    Poiché la redazione attuale dell isee li esclude dal novero degli accolti, i cittadini proprietari di beni immobili dovranno pagare i servizi erogati di tasca propria. Questo diventa un problema in caso di pensione minima o non sufficientemente superiore al minimo. In tal caso l'uscita dalla zona franca comporterebbe anche l'uscita dalle strutture assistenziali (fatti salvi interventi di parenti, conoscenti e altri benefattori).

    Per dare qualche minimo inquadramento normativo :
    - DPCM 159/2013
    - Disposizioni in merito a (campo di intervento di ogni pubblica istituzione per cui venga richiesto l'isee).
    - http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/09/isee-contro-sentenze-tar-renzi-fa-ricorso-porta-i-disabili-in-tribunale/1576418/

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  19. ahimè....si....come Lei scrive "è sempre notevole vedere come l'immutevolezza dell'opinione di massa si accompagni all'aggravarsi della situazione e come, poi, il sistema mediatico orwelliano sia ben lontano dal perdere il controllo della situazione." E penso ad,. es. alla vicenda " ISEE 2015 e-o , EQUOMETRO- visto che AP la cita- " Nella calda estate del 2011 - in giro poca gente-( era agosto e come sempre fino al 12 sono in ufficio) leggevo le news locali al bar . Gli articoli vertevano sulo " studio ed analisi" - e le proposte per migliorare l'ISEE che era stata " preda di furbetti" (su cui si era scatentata una campagna mediatica durante tutta la primavera sempre sulla stampa locale) . Il nostro intervistato in esame era Pierluigi Saccardi, all'epoca Vice Presidente della Provincia di RE, c onsulente finanziario. Colsi subito lo scopo recondito prima della campagna contro i " furbetti" poi vista l'indignazione popolare gli " studi e ricerche" per evitare che cio' si ripercuotesse su " cittadini onesti" ( cit). Nacque l'idea dell'EQUOMETRO da cui poi usci' il NUOVO ISEE 2015. E che fu presentato con altre tre proposte all'assemblea Emilia Romagna nell'autunno 2011. http://www.assemblea.emr.it/quotidianoer/notizie/2011/novembre/ticket-poker-dalternative-allisee-equometro-quoziente-parma-fattore-famiglie-e-icef. Bene il sistema è sempre il medesimo: si progetta una " dichiarazione" che dà adito a interpretazioni, vaghe e fumose , ( tanto che solo i patronati e l'inps accolgono e preparano le domande ISEE vecchie e nuove e pochi professionisti osano imbarcarsi alla compilazione anche solo per i parenti stretti ,visto il terreno minato), si fa scoppiare lo " scandalo dei Furbetti che danneggiano i cittadini onesti", si inventa un nuovo studio " piu' equo" ( sempre in agosto cosi' nessuno se ne accorge), il nuovo algoritmo " piu' equo" lascia fuori tutti, a parte i lavoratori extracomunitari che qui da noi hanno quasi tutti un lavoro regolare, hanno la moglie che spesso lavoricchia di qui e di là, sono in affitto nelle case popolari del comune, hanno 4-5 figli , vanno negli " asili piu' belli del mondo " fra i quali Reggio Children gratis o quasi, percepiscono assegni famigliari alti , hanno diritto ed accesso a tutto cio che il superamento delle FORCHE CAUDINE del NUOVO ISEE2015 O EQUOMETRO loro concede. Chi è fuori è un ...disperato. Quando cercai di fare comprendere questi concetti ad amici, conoscenti..lo scrissi ovunque ,usando il termine FORCHE CAUDINE. Risultato? ZERO ASSOLUTO. Insomma riescono nei " miracoli" : far peggiorare con un algoritmo l'accesso ai servizi dei residenti, ottenere il consenso nnostante cio' dei medesimi residenti che NON colgono la sottile perfidia di questi " strumenti", far ricadere le colpe sui " corrotti", ottenere il consenso dei cittadini extracomunitari che qui risiedono. E i giornali e le TV danno loro manforte.
    Oggi ho chiuso anche io la baracchetta, sempre piu' esposta ai venti.....volerà via a breve pure quella...... mah........Saluti a tutti.

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    1. Se ti metti d'accordo con AP, potreste fare un bel post storico-ricostruttivo del meraviglioso mondo dell'ISEE: un sostanziale strumento hayekiano che normativizza "ciò che gli uomini debbano credere e ciò per cui si debbano affannare" su rigorose basi livorose e orwelliane... :-)

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  20. Ciao Quarantotto, consentimi di condensare il mio pensiero in una battuta: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione." Peccato che nessuno voglia appartenere al Popolo, tutti vogliono appartenere a delle Elites o a dei Club esclusivi. Anche chi legge Repubblica o il Corriere della Sera si sente di non appartenere al Popolo, ma ad una aristocrazia culturale.
    Sinceramente non mi preoccupo molto della consapevolezza del Popolo, mi spaventa molto di più vedere nel fronte Sovranista qualcuno in televisione che incalzato dal Monte, in modo molto goffo ha rivendicato la sua indisponibilità a sporcarsi le mani con la politica, come se questa fosse una cosa repellente, disgustosa, repulsiva, e non invece una nobile arte al SERVIZIO DELL'INTERESSE GENERALE. Mi angustia sentire il Presidente di una associazione, alla quale io e mia moglie abbiamo versato la quata associativa senza mai ricevere la ricevuta di riscontro, vantarsi in tutte le salse di non avere mai avuto una tessera politica come se questo fosse indice di furbizia di chi cerca le scorcatoie per la propria carriera professionale, non contemplando che tanti hanno avuto una tessera di partito perchè incendiati da nobili Valori d'affermare. Mi fanno male vedere quei sovranisti intellettuali che spiegano bene la crisi dell'euro, ma alla parola usciamo, sbiancano in volto, non si capisce se per paura delle sorti del paese, o per il futuro delle parti meno nobili della propria parte politica di non trovare più la poltrona.

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    1. Mi dici cose sconcertanti a me non del tutto note.
      Magari (in privato, forse è meglio) me le spieghi in dettaglio...
      Un abbraccio

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    2. "Peccato che nessuno voglia appartenere al Popolo, tutti vogliono appartenere a delle Elites o a dei Club esclusivi"

      Credo proprio sia un punto valido. Devo aver già inserito in passato il riferimento che segue (Ma leggere i propri avversari serve sempre...)

      Perhaps one reason that societies allow plutonomy, is because enough of the electorate believe they have a chance of becoming a Pluto-participant. Why kill it off, if you can join it?

      ps di servizio.
      Con piacere caro Quarantotto.

      Per Bruna Magnani .. Scrivimi pure quando vuoi se ti va di provare a dare seguito: AP.pacinichiocciolayahoo.it

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    3. Lascio anche io mia mail :bruna.magnani@gmail.com
      Ora pero' vado a piantare la miti-tendina da campeggio su un qualche passo dell'Appennino Reggiano....via dalla.....pazza folla...
      Buon Ferragosto a tutti

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  21. AP.pacinichiocciolayahoo.it,
    sig. AP la mail che mi ha dato non risulta raggiungibile. Se vuole che la contatti si accerti che sia esatta. grazie :
    Bruna bruna.magnani@gmail.com

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