giovedì 17 marzo 2016

OGGI, ALLE 16.45, A MILANO: "BANCHE A RISCHIO?" ITALIA A RISCHIO


Oggi pomeriggio parteciperò al convegno la cui locandina è sopra riprodotta.
Spero di poter vedere e incontrare i lettori del blog, quantomeno quelli che dimorano nell'area della "Grand Milan"...

Per il mio intervento ho preparato una lunga "relazione" che riprende e allarga i temi trattati su questo blog sull'argomento della compatibilità costituzionale delle disciplina del risparmio complessivamente derivante dal diritto europeo; a cominciare dall'adozione della moneta unica, e dei limiti al deficit pubblico, per finire al meccanismo di risoluzione delle insolvenze bancarie ed a quello di assicurazione dei depositi.
Probabilmente non ci sarà il tempo per esporre l'intera gamma dei delicati e gravi aspetti di illegittimità costituzionale in questa materia. Ma proverò ad illustrare almeno le conclusioni principali dello studio.

Sono anche interessato a sentire le analisi degli altri relatori, per capire quanta coscienza del problema si stia diffondendo in Italia: almeno per capire se si stia ampliando la consapevolezza del fatto che, su questa traiettoria monetaria, di politica fiscale e di assetto bancario, ci stanno "radendo al suolo".

Come piccola chicca vi riproduco una "citazione di presentazione" relativa alla teoria di Hayek - divenuta pratica istituzionale €uropea- della denazionalizzazione della moneta, citazione che ho inserito fra le note del paper. 
Come abbiamo visto in un precedente post, trasposto in "Euro e (o?) democrazia costituzionale" Hayek aveva dedicato all'argomento un apposito libro, così presentato nell'edizione italiana:
“La denazionalizzazione della moneta”,  nella traduzione italiana, ETAS, 2001. L’idea-guida esposta dal libro viene così sintetizzata:
Un 'opera che rivela la sua attualità proprio nel momento in cui l'Europa si accinge a introdurre la moneta unica.
L'originalità di quest'opera è data dalla proposta di Hayek: "togliere allo Stato il monopolio della moneta e sostituirlo con una competizione fra banche private che forniscono moneta esattamente come qualsiasi altra impresa fornitrice di beni o servizi. La sua proposta va quindi ben al di là di quanto avevano visto quasi tutti i Paesi occidentali sino alla fine dell'Ottocento, quando vi erano diversi istituti di emissione, perchè tali istituti stampavano comunque banconote denominate nella valuta nazionale, mentre Hayek propone di dissolvere completamente il concetto di banca centrale di emissione."

8 commenti:

  1. Ho ordinato il libro di Hayek che citi nel post, insieme ad altri dello stesso che avevo letto durante il periodo universitario. Sono curioso di capire cosa propone, in concreto, sulla moneta. Pare di capire che, nell'ideale progetto hayekiano, prima la moneta unica sia funzionale a impedire, in una federazione di Stati, ogni politica sociale, federale o statale, e affermare il principio del lavoro-merce. Istituzionalizzato tale sistema, si liquida la moneta unica per "raggiungimento dello scopo sociale" e si arriva finalmente a un sistema in cui la moneta, amministrata da banche private (cioè, in regime di oligopolio), funziona esattamente come un bene merce materiale quanto a scarsità e necessità di "sottostante" da offrire in contropartita fin dall'inizio del processo di circolazione.

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  2. Come avrai notato (dato che non sono passato a salutarti) non ero presente. Com'è la situazione?

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  3. QUANDO PARLI ALLA PANCIA ..

    .. capita poco di sentire ragionamenti pensati – sensati o meno – e più spesso rumori che vanno, nella migliore delle ipotesi, da fenomeni acustici dissonanti in segno di disprezzo e derisione di forti soffi d’aria a labbra serrate fino alle più volgari emissioni di gas gastrici o intestinali e capita anche che l’espressioni lessicali proposte con melodrammatica autoreferenza avverbiale, preposizionale, congiunzionale o aggettivale producano agli astanti preoccupate monosillabe esclamative – oh! uh! – per giungere alle stupefatte articolazioni elaborate - mamma mia! santoiddio! – prima della affannosa ricerca di fredde piastelle o morbidi materassi dove nascondere la “sudata” banconota in pericolo.

    .. vengono a mancare quelle esposizioni ragionate che chiariscono con chiare tinte le strategie e le finalità del terribile futuro che si prospetta con la testimonianza del drammatico presente dei fratelli greci.

    Ma da noi tutto è diverso .. è ancora il tempo per porre rimedio con le “riforme” prima dell’arrivo dei colonnelli e « ..camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramontò, il cielo si tinse all'improvviso di rosso sangue. Mi fermai, mi appoggiai stanco morto ad una palizzata. Sul fiordo nero-azzurro e sulla città c'erano sangue e lingue di fuoco. I miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura... e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura» (L’urlo, Edvard Munch – 1893)

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  4. Si diceva al Poggio, "certo è che con tutto 'sto profluvio di informazioni, assolutamente tutte scorrelate l'un l'altra, mi chiedo cosa possano comprendere gli ascoltatori".

    Cosa è stato fino all'intervento di Quarantotto se non la fiera dell'opinionismo? Per carità, magari informatissime opinioni e rispettabilissimi punti di vista; magari anche "corretti".

    Ma inutili.

    Senza un'ampia visione del sistema che comprenda gli "agenti primi" e le "finalità ultime", mi chiedo cosa debba mai capire il popolo italiano, monco di informazione e persino di istruzione.

    E questo, che ci piaccia o meno, fa parte del conflitto ad irrilevabile intensità in atto: l'imperialismo globale.

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    1. Ti ringrazio: avevo temuto che le (condivisibili) critiche di Poggio riguardassero pure il mio tentativo di fornire un quadro sistematico della faccenda...

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  5. Caro '48, sei stato l'unico a menzionare chiaramente - cogliendo comunque applausi - l'euro quale arma di distruzione delle identità nazionali e della democrazia.

    Non so quanto compreso in platea, il richiamo alla strategia della moneta "globale" in mano agli attuatori delle politiche a-sociali delle banche centrali "indipendenti".

    ps: con un gentile invito alla milizia verde, sacranon de un balasso … ghe da studiar!!

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  6. Eravamo presenti, in qualità di estimatori di Orizzonte48.
    Abbiamo riscontrata una notevole attenzione (applausi sentiti) all'intervento di Orizzonte48.
    Gli altri interventi appartengono al pensiero di coloro che non hanno compreso (oppure sono coscienti del disastro, ma pensano di esserne affrancati, seppure per poco).
    Le Istituzioni politiche hanno sviscerato (?) "intenzioni, promesse (?)"... non sappiamo più come definirle: tanto vale per loro, quanto per la parte avversa.
    L'unico soggetto che ha garbatamente urlato ciò che conta è Orizzonte48.
    Punto.
    Giulia e Luigi_Luigi e Giulia

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    1. Ma voi, come dice Poggio, avete studiato :-)
      Grazie per la stima

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