venerdì 1 luglio 2016

GARANZIE BANCARIE, BREXIT E RINASCITA SONDAGGISTICA DEL SENTIMENTO €UROPEISTA




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1. Come premessa di questo post, va rammentato che il famoso rapporto tra opinione pubblica e opinione di massa - la prima predeterminata dal potere della "razionalità indiscutibile" delle forze del mercato e la seconda che "deve" seguire idraulicamente-, vale in chiave elettorale ma, a maggior ragione, per i sondaggi, come momento preparatorio e consolidativo del consenso "desiderato" dalle elites. 
Sul punto vi invito a rileggere, nella sua versione integrale, la splendida citazione di Gramsci, sul controllo del processo elettorale, offertaci da Arturo.
Il sondaggismo, espressione della meccanica idraulica dell'ingegneria sociale, è più che mai al potere.
Il sondaggismo è divenuto, come abbiamo visto, sia neo-potere costituente, prevalente sull'esercizio partecipato della ex sovranità popolare, sia costituzione materiale in forma patafisica, (cioè il regno dell'immaginario libero di ciascuno, circa il senso della Costituzione normativa), prevalente su quella formale.

Torniamo perciò a commentare un sondaggio di Ilvo Diamanti: il tema riguarda gli equilibri elettorali sondaggistici proiettati sul funzionamento dell'Italicum.
Ma non è questo l'aspetto interessante del sondaggio e dei ragionamenti politici che ne discendono: una volta che si sia consapevoli che, dentro il vincolo esterno dell'euro e dell'UE, la classe politica è sostanzialmente esautorata di poteri effettivi di indirizzo politico-economico, fiscale e, naturalmente, monetario, i giochi elettorali si riducono a diverse sfumature di guerre di conquista di postazioni nel consiglio di amministrazione della "controllata Italia"; l'esito elettorale non può strutturalmente e funzionalmente alimentare così alcuna aspettativa che non sia il "come" e il "quanto" (facendo presto!) realizzare il programma economico ordoliberista dei trattati e della moneta unica. Giustificando quel crescente astensionismo che caratterizza gli assetti istituzionali neo-liberisti.

3. Dunque, capire se e come prenderà il potere questa o quella forza del partito unico ordoliberista italiano-PUOI - apparentemente rissosa col "competitor", ma solo per il gioco dell'occupazione di poltrone a politiche invariate- è molto poco appassionante.
Quello che, invece, è interessante, del citato sondaggio e della corredata previsione politica, è il suo radiografare la "nuova evoluzione" in (preteso) senso €uropeista, di ogni scenario politico futuro. In pratica il PUOI (o PUDE, se si è affezionati all'originaria e analoga definizione di Alberto) domina i sondaggi di questo tipo, seminando "sicurezze" in un elettorato accuratamente terrorizzato e indotto in stato confusionale. 
Sentite un po' come, in neo-lingua, patafisica e trascendente ogni preoccupazione sulla legalità costituzionale, viene posta la questione della deriva filo-€uropea delle principali forze politiche in contesa (deriva simil-tsipriota, fino a poco fa, ma in odore di un'evoluzione ancor più "€-convinta):
...D' altra parte, vi sono altri fattori, che attraggono l' opinione pubblica intorno al governo.
Di natura prevalentemente esterna. La domanda di sicurezza, in primo luogo. Alimentata dall' immigrazione, che continua a generare preoccupazione. 
Poi, la questione europea, drammatizzata dalla Brexit. 
Gran parte degli italiani ne teme gli effetti. E per questo si assiste a una crescita di consensi verso la UE. E a un aumento del sostegno all' euro.
Si tratta del riflesso di tendenze note. Fra gli italiani, infatti, anche in passato il timore dei possibili effetti dell'uscita dalla UE e dall' euro prevaleva largamente sull'insoddisfazione nei confronti di entrambe le istituzioni. Oggi che questa prospettiva non è più così ipotetica e che la costruzione europea scricchiola in modo preoccupante, il sentimento europeista si rafforza. Per reazione. 
Se venisse proposto anche in Italia un referendum Ita-exit, sull' uscita del nostro Paese dall' Unione europea, secondo il sondaggio di Demos, i due terzi degli elettori italiani voterebbero contro. Cioè, per rimanere nella Ue.
4. Eccoci al dunque: il consiglio di amministrazione della sub-holding Italia, - questo è il messaggio-avvertimento- si conquista filo-europeizzandosi, in un revival in controtendenza, unico e sorprendente, tutto italiano: naturalmente sull'onda del Brexit e della vulgata mediatica terroristica, quanto sconclusionata (il recesso britannico, avverrà, se avverrà, tra oltre due anni, se sarà rispettato l'art.50 del trattato), che ha investito il "Bel Paese".
E, stranamente, proprio mentre la crisi bancaria, determinata dall'Unione bancaria €uropea e dalla politiche di austerità, minaccia molto più concretamente e distruttivamente, contribuenti e risparmiatori italiani.
Infatti, la famosa garanzia statale sul sistema bancario, che il Wall Street journal avrebbe improvvidamente divulgato, serve alle banche, - che non siano però sotto gli indici di capitalizzazione europei-, per emettere obbligazioni senior (pare), che, essendo garantite dallo Stato, possono essere portate come collaterale per ottenere liquidità di emergenza dalla BCE
Indebitando ulteriormente il sistema in euro, naturalmente: ma, più che altro, data la situazione di difficoltà perdurante dell'economia reale non risolvibile da nessun "soccorso finanziario", e posta alla base dei non performing loans, conducendo all'aumento della spesa pubblica e del debito pubblico.
E da questa alta probabilità di aggravamento dello scostamento dai parametri imposti dal fiscal compact, sorge la ben concreta prospettiva di altre manovre "lacrime e sangue" per riprendere l'inevitabile cammino verso il pareggio di bilancio e mantenere in vita l'euro.
Capite allora perché occorra un po' di diffusione di terrore e paura su qualsiasi forma di uscita dall'€uropa per spingere la gente a cooperare con le forze politiche che, divise sulle poltrone, perseguono, unite, l'obiettivo del fogno €uropeo.   

5. E, a quanto pare, questa del revival pro-UE, sarebbe una questione tipicamente italiana: tuttavia, contando solo su ferreo controllo mediatico-sondaggistico "interno", rischia di non avere molta tenuta, nonostante lo shock and awe del neo-TINA post-Brexit, di fronte a quello che accade in molti altri Stati dell'Unione e che, comunque, sta divenendo comune buon senso in strati sempre più ampi dell'opinione pubblica. 




Sempre rammentando che di "garanzie" statali il sistema bancario tedesco pare tradizionalmente assetato


Qualcuno, dunque, pensa di cavalcare ancora l'onda dell'€uropeismo facendo leva sulla diffusione del terrore per il futuro e, intanto, persegue, come opzione offerta senza alternativa, l'irrigidimento dell'incubo ordoliberista senza fine.

5.1. Perciò, con qualsiasi governo nazionale, presente o futuro, ci rivediamo al momento del raggiungimento dei pareggi strutturali di bilancio e dei saldi primari obbigati dall'UEM, avendo aumentato l'onere pubblico a seguito della garanzia statale sulle banche: e allora vedremo cosa ne sarà del rinascente "sentimento europeista".
Almeno fosse ascoltato Prodi, che della questione se ne intende:
Ci siamo illusi che la gente si rassegnasse a un welfare smontato a piccole dosi, un ticket in più, un asilo in meno, una coda più lunga... Ma alla fine la mancanza di tutela nel bisogno scatena un fortissimo senso di ingiustizia e paura che porta verso forze capaci di predicare un generico cambiamento radicale" 

4 commenti:

  1. CHAPEAU , ! Diffonderei il Post se qlcn dei miei followers lo leggesse .. Troppo impegnativo ..

    Mo .. Lo diffondo lo stesso .

    Grazie .

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  2. POVERA ZIA T.I.N.A.
    (OTC .. There Is Not Alternative)

    Chissà come si sarà sentita quando l’è venuto a mancare l’amato T.I.N.O. (There Is Not Opportunity) dentro quel seggio, con ancora la matita indelebile in mano, s’è accasciato senza prima apporre il segno.

    Chissà quale sarebbe stata, dietro quella tendina, la decisione se idraulica, sondaggista o più di libero arbitrio.

    Non è dato di sapere, nel tumultoso bailame che conseguiva tra un presidente in preda al panico ed scrutatori a praticare un massaggio cardiaco.

    Si, è venuto a mancare lasciando intonsa quella scheda - che non era neppure postale - e chissà in quale urna sia finito/a se a dio, all’amore o al cielo.

    .. e adesso aspetterò domani
    per avere nostalgia
    signora libertà
    signorina fantasia
    così preziosa come il vino
    così gratis come la tristezza
    con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.


    That’s all, folks !!

    ps: non posso negare il "fascino" che provocano le sciarpette di Christine Madeleine Odette

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  3. Blondet ha pubbicato un articolo
    http://www.maurizioblondet.it/piano-segreto-super-ue-nessun-confine-membri-nessuna-banca-centrale-nessuna-moneta-propria-esercito-ue/
    poi sembra l'abbia tolto
    qui il testo in inglese del documento http://www.voltairenet.org/article192564.html
    se il documento è autentico quanto è possibile si vada veramente in questa direzione ? E' solo Fogno europeo oppure una precisa impennata n questa direzione ?

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  4. Farei notare una cosa, in UK hanno avuto anche una stampa pro leave. Qui abbiamo solo un tg unico pro remain.

    Cosa non da poco, ormai anche qui si è parlato in lungo e in largo di questo problema, ma il fatto rimane.

    Come mai non si riesce quantomeno ad avere un giornale, anche online, di un certo seguito con notizie avverse a quelle del ministero della verità?

    Una battaglia culturale sarebbe anche quella per cominciare a costruire alcune voci dissonanti ma che riescano ad attrarre il grande e distratto pubblico di ogni giorno.

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