sabato 2 dicembre 2017

GERMANIA IN €XIT? SHERLOCK HOLMES IRROMPE IN UEM (1)

http://ec.europa.eu/epsc/publications/strategic-notes/towards-positive-euro-area-fiscal-stance_en

"Juncker vuole allentare ulteriormente i criteri dei conti pubblici nell'Eurozona". La rivelazione dello Spiegel

1.1. Proviamo a farne un commento (componendo un quadro con gli "indizi", a suo tempo, forniti dal paper della Commissione linkato sotto la tabella che serve come immagine del post; un paper che, anch'esso, fu pubblicato alla vigilia del referendum costituzionale in Italia...):
"Assieme alle proposte per approfondire l'Unione monetaria (EMU), previste per mercoledì, potrebbe arrivare anche un nuovo allentamento delle regole sui conti pubblici. Almeno, stando al tedesco Der Spiegel, è ciò che vorrebbe il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, che sta limando il documento sull'EMU: l'idea è di far valere il tetto del 3% di deficit per l'insieme della zona euro, affinché diventi meno importante il suo rispetto da parte dei singoli Stati. 
Perché - è il ragionamento dello Spiegel - quelli in pareggio, o in surplus, compenserebbero i deficit elevati.
Far rispettare la regola del 3% solo all'intera Eurozona, scrive lo Spiegel, "avrebbe dei vantaggi per i Governi che non vogliono risparmiare", cioè che non vogliono tagliare la spesa pubblica. Perché "più alcuni Paesi portano i bilanci in pareggio o accumulano surplus, più altri possono avere deficit alti", visto che il 3% non va superato nell'insieme."
Insomma: la voce mediatica tedesca, smentendo decenni di giustificazioni morali del suo atteggiamento mercantilista e violativo dei trattati, invece di predicare l'aggiustamento-  quello che per Draghi è TINA, essendo ogni alternativa "unrealistic"-, inciterebbe all'asimmetria e, in pratica, ribadisce, ex parte Germania, la ferma intenzione di non reflazionare, ammettendo invece che lo possano fare i paesi debitori.
Tonnellate di "credibilità" andrebbero in fumo e gli squilibri commerciali, i differenziali di condizioni di credito e i flussi di denaro per finanziare tutto questo indebitamento (verso la Germania), ricomincerebbero. Con tutti i rischi di un nuovo sudden stop e di imposizione futura di misure di rientro del debito (estero, privato e verso la Germania) via correzione fiscale "austera". 
A meno che...

2. Teniamo conto del fatto che la praticabilità di questo "aggiustamento" tarato sul fiscal compact, pur circondato da un incosciente ottimismo, iniziava (già un anno fa) a mostrare delle crepe "ufficiali":
Dati conditi da ammissioni abbastanza clamorose (per essere la Commissione Ue): 
Box 1: Abnormal circumstances increase fiscal multipliers
Intense discussions around the speed of fiscal consolidation and the role of fiscal policy in the current economic environment started when fiscal stabilisation in euro area crisis countries coincided with a higher than expected fall in GDP.
3. La "novella riformista" di Spiegel appare perciò scientemente congegnata su un piano comunicativo che avrebbe dello stupefacente, se non fosse ridicolmente poco credibile, per lo meno lasciando immutato lo "stato delle cose" originariamente e costantemente perseguito con la stessa creazione dell'euro (germanocentrico):
"Inoltre, prosegue il magazine tedesco, "la Commissione non vuole più applicare il Fiscal Compact perché si concentra troppo sui livelli di debito degli Stati". [Wow!]
Si andrebbe insomma delineando un quadro molto favorevole ai Paesi con i conti ancora da risanare, perché potrebbero allentare gli sforzi ora costretti a fare per rispettare le rigide regole create dopo la crisi.
Ma la bozza del piano sull'EMU è ancora aperta, e fino all'ultimo i suoi contenuti potranno cambiare. 
E' già noto, però, che conterrà la proposta di trasformare il fondo salva-Stati ESM (attualmente una istituzione intergovernativa) nel Fondo Monetario europeo, che diventerebbe un'istituzione soggetta alle regole del diritto Ue e non all'accordo tra Stati.
E quindi la Commissione, oggi estromessa, avrebbe invece potere su di esso
Facendo tramontare per sempre l'obiettivo dell'ex ministro Schauble di dare all'ESM quei poteri di verifica dei conti pubblici che oggi ha la Commissione
Il documento conterrà anche l'idea di creare un superministro del Tesoro della Ue, fondendo l'attuale commissario agli affari economici e il presidente dell'Eurogruppo. 
La Commissione accoglierà poi l'idea del francese Macron di creare un bilancio della zona Euro, nonostante l'aperta opposizione della Germania. Infine, dall'ESM si creerà una linea di credito che farà da 'backstop', o 'paracadute', al fondo salva-banche."

4. Anche qui, pare che, non dico all'Eurogruppo, ma allo Spiegel, si siano letti questo post (p.10 infra) e abbiano deciso di divulgare una puntuale prospettiva che induca - gli elettori italiani?- a pensare...il contrario; con una generale "corrispondenza", seppure condendolo di contraddizioni e dimenticanze su aspetti fondamentali che, conoscendo "lo spirito solidale" che caratterizza la costruzione europea e le previsioni fondamentali dei trattati, ci paiono più raggelanti che rassicuranti (anche considerando che la visione di Schauble non era poi così irrealizzabile, irrealistica, e "sconfitta in partenza": qui, p.15):
"10...Ferma la "irrealistica" praticabilità di un adeguato bilancio fiscale federale, il massimo che si tenterà di fare, e che Macron è predisposto ad accettare per sua "forma mentis", è un inadeguato bilancio di tal genere: cioè composto con risorse fornite, da tutti i paesi dell'eurozona, in proporzione maggiorata in rapporto al PIL, rispetto all'attuale contribuzione, ma senza alcun intervento solidale-compensativo a carico della Germania.  
Questo pseudo bilancio federale - che non avrebbe alcuna funzione di riequilibrio delle asimmetrie interne, ma solo la veste di un'esosa esazione aggiuntiva aggravante la situazione fiscale dei paesi in crisi di competitività-, sarebbe semmai, in più, farcito di un ESM trasformato in trojka permanente, intenta a "sorveglianze" di bilancio direttamente sostitutive delle politiche fiscali residue dei paesi dediti all'aggiustamento (quindi moltiplicando il "trattamento Grecia" per chiunque non correggesse di qualche decina di punti percentuali il costo del lavoro, tramite il dilagare della disoccupazione e la distruzione del welfare) e con un ministro euro-finanziario fantoccio della "guida" tedesca". 
Ovviamente Germania sic statibus.

5. In effetti, il "fondo salva banche" non ci risulta che esista e che la Germania intenda accettarlo mai (qui, p.7 e relativi links a "fonti storiche"). 
Così come, per la Germania, è fuori discussione, il dover contribuire ad un bilancio federale, con le risorse del proprio sistema fiscale nazionale: cioè coi i famosissimi soldi dei contribuenti tedeschi, che con la mera "ipotesi di OMT", o a causa dello stesso QE (da cui discussioni lunari su Target-2 e mal di pancia di Weidmann), erano stati subitaneamente agitati con tanto di mobilitazione della Corte costituzionale tedesca che aveva anche impartito istruzioni, prontamente accolte dalla CGUE.
D'altra parte, vigente il divieto di bail-out degli Stati e il divieto di porre a carico di un qualsiasi Stato dell'eurozona le passività a qualsiasi titolo imputabili a un altro membro dell'eurozona, l'indiscrezione di Spiegel potrebbe sembrare più uno scherzo, un'allegra goliardata, dimentica del fatto che per modificare nei sensi ipotizzati i trattati occorre l'unanimità. Cioè il consenso costitutivo degli stessi tedeschi.

6. Allora, le spiegazioni di questa "uscita" sono così ipotizzabili (una debole e una forte):
a) puro rumor strategicamente comunicato per motivi pre-elettorali riguardanti l'Italia: le conseguenze macroeconomiche dell'accoglimento di questa "riforma" sono infatti stranote ai tedeschi così come ai vari De Grauwe; come pure sono stranote le condizioni procedurali e di consenso previste per modificare le norme dei trattati stessi. Lo stesso "taglio" della notizia data da Spiegel parrebbe così caratterizzato da cotanta "leggerezza" (nel senso di "incautela") da avvalorare questa ipotesi. Finita le kermesse elettorale italiana e regolata la questione "governabilità" in Germania (magari con nuove elezioni), si tornerebbe all'ipotesi vera;
c) in alternativa, i tedeschi intendono uscire dall'eurozona e lasciano agli altri paesi che ci rimarrebbero dentro di accordarsi su un regime (solo) moderatamente più "elastico" dal punto di vista fiscale. 
Infatti, se si sottrae la posizione fiscale tedesca dal quadro degli indebitamenti fiscali dei paesi dell'eurozona, e la si pondera rispetto al PIL dell'eurozona, una media del 3% per i "rimanenti" non è detto che sia un fondamentale allentamento della disciplina di rigore di bilancio
7. Mentre la German-€xit condurrebbe ad un sicuro drastico taglio del surplus delle partite correnti dell'eurozona (rispetto al PIL dei paesi rimanenti: e specialmente se alla Germania si aggiungesse il "satellite" Olanda)
Ma soprattutto, ove fosse instaurata una nuova era di (moderata) minor austerità fiscale, per una Germania "fuori", l'abrogazione (o "superamento") del fiscal compact rispetto ai paesi rimanenti, sarebbe un ottimo strumento per (tentare di) mantenere le quote di mercato nell'eurozona, pur avendo, inevitabilmente rivalutato
La cosa dovrebbe essere intuitiva: la domanda interna e l'occupazione dell'eurozona residua, ( e quindi i redditi), sarebbero riespandibili (via fiscale) e assorbirebbero l'offerta tedesca, almeno in parte, anche ai nuovi livelli di prezzi relativi. 
Anzi, un mantenimento dell'eurozona,  e della guidance fiscale in capo alla Commissione, nel quadro delle nuove norme dei trattati previste, aiuterebbero proprio ad evitare che i singoli Stati procedessero a drastiche politiche fiscali di riduzione della domanda interna, per evitare di rovinare i conti con l'estero in caso di rottura totale della moneta unica e, quindi, di ritorno alle rispettive valute (rammentiamo l'Italia post 1992-uscita dallo SME e il notorio disastro dell'export tedesco che ne conseguì; episodio dimenticato-riaggiustato ex post  in Italia, ma che, nel resto d'€uropa, devono rammentare molto meglio).

8. Sarebbe inutile scervellarsi per individuare altre ragioni - peraltro concomitanti- dietro a questa (apparente) notizia-bomba. I "corollari" sono evidenti: fare anche un favore a Macron e fargli superare le sue difficoltà interne riaffermandone la leadership €uropea, condita da esercito comune €uropeo; pensare che la regia USA tenda a consentire una riespansione della domanda interna e una maggior ripresa dell'occupazione - e delle importazioni- in €uropa, e via dicendo... .
Perché si applica sempre il ben noto criterio di Sherlock Holmes:
Una volta eliminato l'impossibile ciò che rimane, per quanto improbabile, dev'essere la verità.
da PensieriParole

P.S: anche con la versione Macron leading, ovverosia...Attali nuovo sceriffo in città, si realizza, con opportuni adattamenti, un "sincretismo" tra queste due linee di sviluppo (cioè con un euro senza la Germania e questa che rivaluta):



Quanto al punto qui sotto, poi, a "euro" occorre sostituire "marco" e, ad "Hayek", "Attali-Soros, secondo un'attenta ricostruzione russo-francese ("Selon Valentin Katsonov, du Strategic Culture Foundation, professeur, docteur en sciences économiques, membre associé de l’Académie russe des sciences économiques et des affaires, «il existe d’autres vétérans des médias politiques et financiers qui ont aidé Soros avec son travail de propagande, inclus l’ancien président de la Banque européenne pour la reconstruction et le développement (BERD), Jaques Attali. Les philosophies entre George Soros et Jacques Attali sont saisissantes. Tous deux sont cosmopolites à fond, les deux ont mis leur confiance dans le rôle organisationnel des banques, les deux attaquent ce qui reste de culture et religion, les deux estiment la nécessité d’une banque centrale mondiale, une armée mondiale, etc. On dirait qu’ils ont, ensemble, un seul boss et un seul client !»") :
E in fondo la questione dell'euro va vista solo su questo piano: uscirne per rimanere nel dominio incontrastatto dei "nipotini di Von Hayek" è un'operazione di facciata. Una beffa. Uscirne per ripristinare la sovranità dei diritti, costituzionale e universalistica, è la vera frontiera della democrazia.

19 commenti:

  1. Uscire dall'euro mantenendo inalterati i rapporti di forza tra Stati e tra classi, ribadendo la fedeltà al modello monetarista-hayekiano con corrispettiva classe dirigente(sic) nella nenniana stanza dei bottoni Italiana e continentale in effetti non comporterebbe nulla di serio in termini di cambiamento verso l'obiettivo 1948.

    Certo è che potrebbe comunque rappresentare un passo in avanti rispetto alla situazione attuale (in soldoni, un ipotetico governo rivoluzionario- quindi costituzionale quindi socialista) troverebbe già risolta la pratica €xit: ma a quale prezzo?

    E soprattutto, quali soggetti potrebbero impedire a €ssi di continuare con una nuova lira l'opera di desertificazione industriale?

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  2. Caro Bazaar, per disguidi dovuti a malfunzionamento della piattaforma, non risulta pubblicato il tuo commento: puoi ripostarlo?

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    1. Spero che sia un buon segno...

      Mi chiedevo se, con quello che si sta avvicinando, siamo vicini ad un "si salvi chi può".

      Giusto per capire di cosa si parla.

      E di fronte a questo tsunami qua si è ammanettati all'euro... potrebbe essere che i crucchi potrebbero decidere di galleggiare meglio senza cadaveri economici.


      (Mi chiedevo poi se anche le élite pensino realmente di passarne indenni... o sono tutti Matusalemme con seri disturbi mentali)




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    2. Ma ci rendiamo conto? Oggi appare "rivoluzionario" dire che:
      a) The explanation is simple: growth is not a simple function of higher asset prices;
      b) But buying growth today with credit that needs to be repaid tomorrow is not a free lunch!
      e soprattutto:
      c) Leverage goes up faster than the income available to service it

      La combinazione irreversibile tra controllo istituzionale (privato) dell'accademia e controllo (accademico) delle istituzioni, - cioè tra neo-keynesismo e monetarismo, le forme più insidiose di controintuitivismo economico paludato da senso comune-, sta divenendo il modo in cui gli USA si stanno suicidando.

      Ma non prima di aver tirato dentro la cupa €uropa della "credibilità" (mentre in USA gli speculatori allo scoperto almeno,PRIMA, si godono la vita).

      E dire che, in fondo, si tratta solo di capire perché, data una elementare conoscenza della struttura del mercato (oligopolistico concentrato, alla faccia della false flag dell'antitrust), non funzioni la LEGGE DI SAY.

      ESSI vivono, ma la loro ragion di vita è solo truffare gli altri.
      Fino a che non truffano se stessi...

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    3. La chiamano la "bolla delle banche centrali".

      E il bitcoin nasce esplicitamente nel 2008 come la soluzione hayekiana alle "crisi finanziarie causate dall'instabilità delle banche centrali e del sistema finanziario".

      Creano la malattia per proporre la cura. (Hegelismo al contrario: "la cura è nella malattia").

      Potrebbe essere la fine del capitalismo liberale: solo che pare non ci sarà il comunismo...


      (D'altronde, stando a ciò che emerge dal libro che sto leggendo sulla nobiltà cattolica, Menger, Mises, Hayek e le barbarie tecnomedievale sarebbero comunque preferibili a una società non classista)


      (Ma devono almeno vincere lo scontro con Russia e Cina)

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    4. Con la Cina, quanto a società classista si possono pure intendere, in qualche modo (e alla fine tirargli qualche pacco dato che non sono fit per...i mari). Con la Russia molto meno: hanno radici terrene troppo profonde e, se messi alle strette, picchiano più duro di quanto (regolarmente) si aspettino.

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    5. La presente 'bolla delle banche centrali' presenta inquietanti analogie con l'ascesa (ed il tracollo) del sistema delle banche nazionali USA, in un periodo di tempo che va dalla fine della guerra di secessione fino ai primi del novecento (National Banks era).

      L'incurabile instabilità sistemica, che pose fine negli USA alla 'Free Banking era' prima ed alla 'National Banks era' poi, fu (come oggi) conseguenza diretta del concetto bacato di 'free banking' (cioè della postulata bontà della indipendenza delle banche private dal potere politico di indirizzo e controllo).

      Oggi le banche centrali (private ed 'indipendenti') degli stati vassalli USA sono per molti versi l'analogo delle National Banks dell'epoca.

      La crisi finanziaria di inizio novecento negli USA (fine della 'National Banks era'), che portò alla creazione della FED (banca centrale privata), ovviamente non poteva risolvere più di tanto i problemi sistemici (vedasi depressione del 29 ed odierno fallimento della missione istituzionale FED in termini di "the goals of maximum employment, stable prices, and moderate long-term interest rates").

      Siccome a seguito della universale finanziarizzazione selvaggia la fiducia nelle valute (come riserva di valore) emesse da tutte le banche centrali sta ineluttabilmente venendo meno, Cina e Russia si stanno apparentemente orientando su un probabile ritorno al gold standard (senza però rinunciare alle criptovalute), l'occidente invece, che di oro non ne ha molto, sulle sole criptovalute.

      Quale dei due sistemi (oro o criptovalute) prevarrà non lo sappiamo, possiamo solo prevedere che in ogni caso NON si farà la cosa giusta.... cioè le perdite saranno verosimilmente assorbite dai soli lavoratori.

      Per i lavoratori-risparmiatori che saranno nella 'giurisdizione' di uno dei tre imperi citati si può prevedere infatti che non cambierà un granché.

      Verranno prima indotti dalle privatizzazioni e dalla perdita dei diritti sociali a cercare rifugio in una delle tante 'monete sicure universali' e poi (ma anche un pò prima, con le patrimoniali) espropriati.

      Il meccanismo sarà sempre quello collaudato del cambio forzoso (vedi: Executive Order 6102 signed on April 5, 1933, by President Franklin D. Roosevelt "forbidding the Hoarding of gold coin, gold bullion, and gold certificates within the continental United States"), con piccole varianti nazionali.

      Dopo la ineluttabile guerra 'purificatrice' si rifarà una nuova Norimberga per stabilire che i perdenti sono i soli cattivi e tutto il ciclo si ripeterà nella spirale della storia.

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    6. Lo yuan gold backed è una colossale arma a doppio taglio che, alla lunga, può portare: a) a crisi occupazionale e di investimenti in Cina (e già...); b) al confliggere della posizione russa con quella cinese.
      Rafforzando l'arbitraggio del dollaro per backfire.

      Considerazioni analoghe, ovviamente, valgono per la Russia (e sempre sul presupposto che dire "usiamo il gold standard nelle relazioni internazionali", è una formula elittica: o svaluterò il compenso nominale del lavoro per mantenere il rapporto aureo cui indirettamente si aggancerebbe la moneta usata all'interno, o svaluterò la einaudiana "moneta minore" usata per i pagamenti interni, in cui avrò corrisposto gli emolumenti del lavoratori, ottenendo un risultato equivalente).

      Chiunque adotti il gold standard nei rapporti internazionali esprime un senso unico imperialista che non ammette soci e neppure equilibri "competitivi" geopolitici a lungo sostenibili.

      Quindi, salvo che non rinsaviscano un po' tutti (e lo scoppio di una megabolla negli USA potrebbe aiutare, anche se non è razionalmente certo), oppure sarà "guerra purificatrice".
      Alla quale, tuttavia, non so se potrebbe seguire un qualsiasi nuovo ciclo...

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    7. La dialettica hegeliana al contrario... detta anche aristotelica contraddizione logica.

      Nella catarsi ci sta la palingenesi: insomma, la distruzione creatrice (che non è un concetto inventato da Schumpeter ma da da quell'aristocratico radicale di Nietzsche).

      L'hegelismo dell'elitismo neoliberale: lo Stato immorale. (L'amoralità è un non sense... ma transeat).

      Applicazione pratica?

      Uno spettro si aggira in paese: è un diciannovenenne di Lotta comunista!

      Come un Testimone di Geova appare, mentre sei rigorosamente in pijama, al citofono la domenica mattina.

      Porta coscienza...

      Entra piccolo spettrale compagno con cravattino rosso: che vai cercando?

      Cerco finanziamenti contro il razzismo. Per l'accoglienza illimitata degli immigrati. Perché proletariato e sottoproletariato appartengono alla stessa classe. Quindi portiamo loro coscienza e ci sarà la Rivoluzione in tutto il mondo.

      Ah... (sento odore di Toni Negri e think tank CIA)

      Ma è lo stesso programma di Soros: lui vuole una distopia, tu vuoi realizzare un'utopia. Com'è?

      Semplice: realizzando gli interessi del capitale realizzo dialetticamente quelli dei lavoratori.

      Ah... (La trickle down economy neobolscevica...)

      Insoma, se ho capito: realizzando un progetto distopico realizzo dialetticamente l'Utopia.

      Insomma, faccio di tutto per andare all'inferno in modo che poi vado in paradiso.

      Non so. Sono confuso.

      Mi sa che con tutta la tua buona volontà stai portando falsa coscienza tramite un'organizzazione tipo Scientology: mi sa che quest'anno non ti do alcun obolo.


      (Non capiva come fosse possibile che non finanziassi il suo progetto per la rivoluzione mondiale dei proletari cosmopoliti)



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    8. "Alla quale, tuttavia, non so se potrebbe seguire un qualsiasi nuovo ciclo..."

      Albert Einstein, alla domanda su come sarebbe stata la terza guerra mondiale rispondeva: la terza non lo so, ma la quarta sarà certamente combattuta con arco e frecce!

      A distanza di sessanta anni dall'episodio sono convinto che oggi un redivivo Einstein avrebbe risposto con più sicurezza sulla terza e che non avrebbe azzardato proprio previsioni sulla quarta.

      Perchè dico questo?
      Perchè viene taciuto alle plebi che le moderne armi nucleari sono completamente diverse da quegli ordigni sporchi e relativamente inefficienti degli anni cinquanta.

      Il più potente ordigno nucleare mai detonato in epoca storica (di 'soli' 50 megatoni, perchè Sacharov pare che riuscì a convincere i militari che con i 100 Mt inizialmente previsti avrebbero rischiato un 'fallout' su Mosca) è mostrato in questo video del 1961.

      https://www.youtube.com/watch?v=EWkpjj1o1Oc

      Per comprendere la vastità del territorio devastato basta andare su google map e guardare la macchia scura, ancora oggi visibile da satellite, in corrispondenza di 'ground zero'. Ebbene, l'isola teatro del test nucleare, allora inabitabile, è ritornata quasi perfettamente a posto (ci vive anche una piccola comunità) e le piante hanno ripreso a crescere a 'ground zero' dopo solamente una ventina di anni.

      La suite degli ordigni nucleari attuali (vedi articoli divulgativi su www.veteranstoday.com) va da alcuni chilotoni (Kt) a 3-10 megatoni (Mt) e sono così 'ecologici' che gli eventuali 'ground zero' ritornano abitabili in un lasso di tempo che va da pochi mesi (per quelli sotto i 5 Kt) a qualche anno.

      Diversi esperti del settore nucleare segnalano infatti che molte recenti esplosioni nel corso dei conflitti regionali (proxy wars) sono sospette (in Ucraina, Siria e Yemen) e che potrebbero essere state provocate da ordigni tattici da 3-5 Kt (tanto se non si fanno analisi immediate su campioni di terreno dopo qualche mese non c'è più modo di saperlo con certezza... e siccome dalla 'signature' isotopica si può stabilire il luogo di fabbricazione della carica nucleare, meglio non sapere...).


      Questo significa che la eventuale 'guerra purificatrice' a cui accennavo, grazie all'utilizzo mirato di una miriade di piccoli e medi ordigni, potrebbe produrre un numero di vittime stimabili nel 10-15% della popolazione mondiale (i.e. parecchie centinaia di milioni di morti) e lasciare sostanzialmente riutilizzabili per i 'vincitori' tutti i territori entro solo qualche anno (cioè niente 'inverno nucleare' come nel caso dell'utilizzo estensivo di ordigni come quello del filmato).

      Purtroppo i moderni pianificatori di morte prevedono un massiccio utilizzo delle armi nucleari fin dalle prime fasi del conflitto.

      Anzi, il fatto che l'aumento della radioattività ambientale provocherà anche una secca caduta dell'aspettativa di vita viene visto da questi sociopatici, teorici del "lavora, consuma, crepa", come un effetto positivo!

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  3. Anche in risposta a A.Martino: i termini del problema in effetti sono stati ampiamente già affrontati in questa sede.

    SE (se) si volesse evitare di esporre il popolo sovrano a ulteriori inutili e fallimentari sofferenze, esistono alcune PRECONDIZIONI che sono state così analizzate e elencate:

    1) BREVE GUIDA AL RECUPERO DELLA SOVRANITA' E DEL SENSO DEL VOTO DEMOCRATICO
    http://orizzonte48.blogspot.it/2017/05/breve-guida-alla-recupero-della.html

    2) MA L'ITALIA DEVE VERAMENTE "BATTERE I PUGNI SUL TAVOLO"? La "dichiarazione n.49"
    http://orizzonte48.blogspot.it/2014/03/ma-litalia-deve-veramente-battere-i.html

    3) ALLA RICERCA DELLA SOVRANITA' PERDUTA: SALVIAMO (chirugicamente) LA COSTITUZIONE
    http://orizzonte48.blogspot.it/2017/05/alla-ricerca-della-sovranita-perduta.html

    4) RIVEDERE I TRATTATI? IL VINCOLO ESTERNO SECONDO CAFFE' E LA COSTITUZIONE
    http://orizzonte48.blogspot.it/2017/06/rivedere-i-trattati-il-vincolo-esterno.html

    (Ex multis...)

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    1. Credo che nessuna forza cd. politica ad oggi possegga i requisiti minimi per capire un singolo periodo del glorioso materiale prodotto in questa sede. Si fa prima a pensare che, semplicemente, o il Destino pone nelle condizioni materiali i famosi "100 uomini d'acciaio" per la Rivoluzione oppure Dio solo sa cosa ne sarà di questo Paese e, ormai, dell'Europa.

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    2. E quello che sconforta anche me, che seguo 48 da un pò, ho notato che ho sempre più difficoltà anche solo ad entrare o fare retweet perchè purtroppo vedo che "non si cava un ragno da un buco" e istintivamente metteresti la testa nella sabbia pur di non "sentire".
      E non oso pensare come si sentono il padrone di casa e i vari utenti che producono interventi qui dentro di notevolissimo livello e che comunque ringrazio.

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  4. Quando un professore della LUISS fa dell'autorazzismo via Sole24 Ore c'e' poco da sperare. Ci sono i Quisling ai posti di comando, nella magistratura, nell'accademia, nei mass-media, e nella classe politica. Fine; l'Italia e' ormai una colonia senza futuro.
    http://docenti.luiss.it/fabbrini/
    Fabbrini : "Ciò che lo caratterizza l’anti-europeismo è l’idea di ritornare a casa, alla sovranità dello Stato nazionale. Se quell’idea vincesse, avremmo la definitiva provincializzazione del nostro Paese.
    Ci rinchiuderemmo sulle nostre debolezze storiche e strutturali.

    P.S. Orwell era un genio.

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    1. La verità....basta crearla.
      Problemi di crescita, disoccupazione, diffusione della miseria, distruzione di ogni parvenza di democrazia, cosa sono in confronto alla "provincializzazione" e alle "nostre debolezze storiche e strutturali"?

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    2. Perché invece adesso l Italia è caput mundi.
      È come al solito vero simmetricamente l opposto.
      L Italia ha iniziato a marginalizzarsi sempre più dall adesione al progetto europeo in poi.
      Ma del resto se passa che negli anni 70 si stava, per l inflazione, peggio che adesso...può passare ogni cosa.

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  5. "Ciò che lo caratterizza l’anti-europeismo è l’idea di ritornare a casa, alla sovranità dello Stato nazionale. Se quell’idea vincesse, avremmo la definitiva provincializzazione del nostro Paese.
    Ci rinchiuderemmo sulle nostre debolezze storiche e strutturali.”

    Invece ora siamo messi così… Grande Pozzi:

    In sintesi, l’Europa non ha alcun futuro se impone a delle comunità un modello che non hanno scelto.
    Non si risolve il problema delle migrazioni di lavoranti e di manodopera fuori del territorio se non si creano le condizioni perché questi rimangano a lavorare nella propria Nazione, nel proprio paese o nella propria città, nel proprio territorio.
    Né è possibile continuare ad ignorare il problema a fronte del gravissimo problema demografico.
    La popolazione sta invecchiando senza che si stia ponendo alcun rimedio al calo demografico e alla necessità di precostituire un ricambio generazionale.
    Così, tra circa 50 anni, di questo Paese non rimarrà nulla se questo sistema spinge i giovani, i lavoratori, i laureati, i soggetti altamente qualificati ad andarsene.
    Solo un progetto concreto che abbia come punto di riferimento il rilancio del territorio potrà spingere questi stessi soggetti a rimanere.

    http://orizzonte48.blogspot.com/2016/06/disoccupazione-giovanile-la-doppia.html?spref=tw

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    1. Ti rinvio al prossimo post...
      https://orizzonte48.blogspot.it/2017/12/lo-scontento-per-disoccupazion-e.html

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