sabato 3 marzo 2018

STAVOLTA I SONDAGGI...DRESSED TO KILL

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1. Talvolta ciò che risulta dai sondaggi si rivela...esatto. Ironicamente strano, no?
Perché non dovrebbe essere così: intendo dire che i sondaggi dovrebbero, al contrario, essere prevalentemente, e non episodicamente (o "casualmente"), attendibili e presentare tollerabili e non significativi margini di errore (indicando delle previsioni che comunque registrano tendenze riconoscibili, nella loro essenza fondamentale, nel loro storico accadimento successivo).
Una riflessione però può essere aggiunta: dopo le clamorose sconfitte nel referendum sulla Brexit, nelle elezioni presidenziali USA e nel referendum costituzionale italiano, - (sconfitta doppia: primo perché hanno sbagliato clamorosamente; secondo, perché è difficile sfuggire all'impressione che parteggiassero per gli esiti che, sovrastimando, cercavano obiettivamente di favorire) -, i sondaggisti, potrebbero aver corretto il tiro e cercato di utilizzare metodologie e campioni più attendibili.
Sarebbe logico ritenere che si siano ricalibrati in questo senso: se non l'avessero fatto avrebbero non solo perduto la loro capacità di mercato (e di fissare adeguati compensi), ma anche avrebbero reso un cattivo servigio agli interessi socio-economici "serviti", cioè propri dei grandi soggetti politico-mediatico-finanziari che pagano i loro compensi.
http://www.huffingtonpost.it/

2. Dunque, muovendo da questa ipotesi di operatore "ragionevole" (nel rendere appetibile il prodotto-servizio offerto al mercato), potremmo presumere che i sondaggi (almeno quelli offerti ai clienti più importanti, e che non necessariamente coincidono con quelli divulgati) siano stati, questa volta più accurati.
Sarebbe, perciò, altrettanto ragionevole presumere un non secondario riflesso di ciò, abbastanza ovvio in termini di intelligence (che consiste prima di tutto nella raccolta di informazioni): e cioè che non solo gli stakeholders politici principali ne abbiano tenuto conto per regolare meticolosamente le rispettive strategie, ma che ne abbia tenuto conto, anche e specialmente, l'apparato di controllo complementare e fondamentale che appoggia, costruisce e protegge tali stakeholders,- cioè il sistema mediatico mainstream.
Sarebbe folle, in quella che viene vista come una guerra (ossidionale, cioè un assedio) proprio da parte delle elites che reclamano, senza nasconderlo, il proprio non contendibile governo,  se il principale apparato di controllo sociale non si comportasse in tal modo.

3. E se il sistema mediatico ne avrà tenuto conto, conformemente agli obiettivi che gli sono propri (in un regime "liberale"), avrà utilizzato di conseguenza queste previsioni non per rivelarle, cosa che avrebbe potuto suscitare allarme in ampi strati di indecisi e "arrabbiati", ma al contrario per "costruire" delle opportune narrazioni e predizioni, infarcite di allarmismi più o meno sottilmente insinuati, per favorire il risultato auspicato. Che, non dimentichiamolo, è sempre la continuità del governo dei mercati e dunque la prosecuzione del cammino di asservimento italiano all'€uropa.
Dunque, l'esito più ovvio e fortemente desiderato dall'elites - la soluzione "governativa" Citigroup e il massacro imminente della nuova ondata di riform€- potrebbe essere esattamente il più probabile.

4. Consegno questa semplice riflessione anticipata, con l'espressa speranza di sbagliarmi.
Però, occorre essere vigili e coscienti dell'incombere probabilistico di un congegno del genere; perchè, chi mai leggesse oggi queste righe, sarebbe ancora in tempo a regolarsi

E' un po' come in quei thriller in cui viene subito suggerito (più o meno esplicitamente: ecco un altro esempio) chi sia l'assassino, ma la storia si dipana nell'incredibile serie di vicende, di vittime e detectives, che vengono deviati, insieme allo spettatore, su vari binari morti. Per condurli al finale "già scritto" (dagli sceneggiatori).

21 commenti:

  1. NUMEROLOGIA: IL QUATTRO

    Il quadrato (geometria “piana”), il pitagorico “equipollente” tetraedro (geometria “solida”), i punti cardinali, le stagioni, gli elementi alchemici, i vangeli (depurati dagli apocrifi), il Tetagramma biblico (YHWH), la “sfortuna” cinese, il ma anche il “primo” numero pari non primo che elabora il pensare diverso “fuori dal coro”.

    Il numero materiale per eccellenza, materiale, solido, concreto … insomma: un bel numero.

    PUNTO

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    1. grazie mille Poggio , il tuo 4 , stamattina mi ha fatto respirare -,:)))

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    2. @carla montanari

      leggo ora di una importante affluenza alle urne (alle 19:00 > 58%) e la "qualunque" (cetto) sia il risultato dello spoglio ho da ringraziare la "manovalanza" di '48 nel diffondere il significato e la significanza del SUFFRAGIO UNIVERSALE.

      E' la DEMOCRAZIA ... bellezza :-)

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  2. Il 4 viene censurato da Platone, da Dante, da Dumas. Il 4 scompagina il tre e reca il mistero.

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    1. Suvvia,
      (otc)

      i.) del Pltone mi rammento i “cardinali”: SAGGEZZA, CORAGGIO, TEMPERANZA, GIUSTIZIA

      ii,) del Dante (Paradiso, I, 39 .. ma io son teiera a Marte) le 3 croci dai 4 cerchi che passano dal equinoziale (Paradiso, I – 39)
      “Surge ai mortali per diverse foci
      la lucerna del mondo; ma da quella
      che quattro cerchi giugne con tre croci”

      iii.) del Dumas rassegno la mancanza conoscenza oltre quella indossata dai uno dei 3 cavalieri in un sfilata carnascialesca quando ancora avevo occhi azzurri e chioma bionda.

      Il bello del dibattito dialettico: la DEMOCRAZIA.

      Un abbraccio

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  3. L’assassino è sempre il liberismo:

    Francesco Maimone8 settembre 2017 11:11

    “… L’impostazione del movimento del libero scambio si basa su un errore teorico di cui non è difficile identificare l’origine pratica: sulla distinzione cioè tra società politica e società civile, che da distinzione metodica viene fatta diventare ed è presentata come distinzione organica. Così si afferma che L’ATTIVITÀ ECONOMICA È PROPRIA DELLA SOCIETÀ CIVILE e che LO STATO NON DEVE INTERVENIRE NELLA SUA REGOLAMENTAZIONE.

    Ma siccome nella realtà effettuale SOCIETÀ CIVILE E STATO SI IDENTIFICANO, è da fissare che anche il liberismo è una “regolamentazione” di carattere statale, introdotto e mantenuto per via legislativa e coercitiva: è un fatto di volontà consapevole dei propri fini e non l’espressione spontanea, automatica del fatto economico.

    Pertanto IL LIBERISMO È UN PROGRAMMA POLITICO, destinato a mutare, in quanto trionfa, il personale dirigente di uno Stato e il programma economico dello Stato stesso, cioè a MUTARE LA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO NAZIONALE….Per ciò che riguarda il liberismo si ha il caso di una frazione del gruppo dirigente che vuole modificare non la struttura dello Stato, ma l’indirizzo del governo, che vuole riformare la legislazione commerciale…si tratta di rotazione dei partiti dirigenti al governo, non di fondazione e organizzazione di una nuova società politica e tanto meno di un nuovo tipo si società civile…” [A. GRAMSCI, Quaderni del carcere, Einaudi, Torino, 1975, Quaderno 13 (XXX) § (18), 1589-1590].

    Con ciò Hayek e compagni avrebbero dovuti essere sistemati. Ed invece l’economico è stato scisso dal politico e vive di vita propria al punto da essere diventato “antisovrano” sovranazionale. Lo Stato integrale gramsciano ne risulta disintegrato, con il momento politico in funzione meramente pertinenziale (nella definizione tecnica civilistica). E’ la privatizzazione della sovranità, uno scalpo in mano alle élites sociopatiche o, diversamente, è il mondo delle magnifiche sorti e progressive dell’internazionalismo piddino. In uno “Stato-governo” e “guardiano notturno”, il consenso non ha proprio ragione di esistere, anzi è disfunzionale.

    (Ora, riflettendoci: se ti riesce il colpaccio di privatizzare la sovranità, in fondo puoi permetterti qualsiasi porcata, come trastullarti a stampare bugiardini bancari e finanziari nei quali sfacciatamente divertirti ad elaborare scenari dall’esito comunque scontato. Non devi nemmeno sforzarti di salvare le apparenze democratiche, perché tanto la gente non capisce una cippa. Giochi come il gatto col topo. I Rentiers hanno sostituito il Monòpoli con il più redditizio Sovranòpoli)

    https://orizzonte48.blogspot.com/2017/09/citigroup-e-la-prorogatio-invertita-ad.html?showComment=1504861872388#c3794153630789653717

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  4. C'è un'affluenza che appare piuttosto alta, data la difficoltà a parcheggiare nei dintorni dei seggi.

    Dalle mie parti, fuori dai seggi, con la loro brava spilletta deflazionista, i traditori dei loro padri e dei loro figli fanno il loro silenzioso ed amichevole pushing...

    Credo che il tono basso del confronto elettorale sia stato dovuto al mancato livello di astensionismo atteso: troppa partecipazione, secondo i liberali.

    Cioè secondo coloro che vedono la partecipazione democratica un limite ai profitti del Mercato.

    Ed i "profitti", non i "salari", sono da considerarsi segno di efficienza per raggiungere l'ottimo paretiano: tutto per i proprietari, nulla per i lavoratori.

    Questa è la declamata efficienza del governo del mercato.

    Nota: un personaggio piuttosto ricco che mi scrive regolarmente per consigli in merito a investimenti che tendenzialmente superano i risparmi che potrò mai sognare di accumulare in una vita (e a cui rispondo con la dovuta flemma, dato che mi sta sui maroni) questa mattina mi fa trovare un trepidante messaggio alla sveglia: « Domanda importante. Tu hai capito come si vota? »

    Ovviamente è stato microchippato contro l'euro, a differenza del refrattario ingegnere piddino che ora, poraccio, è considerato in azienda una persona diversamente intelligente.

    Buono a sapersi: le domande importanti e di cui sollecitare la risposta, non riguardano gli investimenti altamente speculativi in cui decine di minuti sono decine di tanti soldi: riguardano il proprio sporco contributo in cabina elettorale.


    (Riflettevo poi che, da un punto di vista di immagine del processo elettorale, un exploit del M5S, essendo presentati all'estero come non propriamente europeisti, è meglio di una non completa debacle degli ex partiti di governo...)

    (Se mi invalidano il voto alle regionali per aver dato due nominativi maschili faccio ricorso direttamente alla corte costituzionale, aggiungendo che entrambi i candidati erano insicuri del loro genere...)

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    1. Per il giorno del dibattimento procurati una dichiarazione, firmata da uno di essi, nella quale asseveri che sì, il giorno del voto si era alzato sentendosi donna.

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    2. Ho avuto la stessa impressione.
      Probabilmente si supererà il 70% di affluenza.
      Mi ha anche favorevolmente impressionato l'introduzione del codice numerico anticontraffazione sulla scheda di Camera e Senato.

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  5. anche qua in Veneto i seggi erano stipati, gente che si lamentava per la fila ma non si schiodava , genitori con al seguito figli che volevano , nel pomeriggio , andare al cinema ma non si muovevano , sopportando le critiche dei pargoli . Certo , io parlo
    da una regione ( il Veneto ) che è teoricamente blindata , ma la mia impressione è che si sia a una svolta , laggente capisce cosi al nord come al sud ( sono mezza terrona e conservo molti rapporti ), sono d'accordo con lei presidente , il fuori onda di Salvini è molto esplicativo ( grande consapevolezza della situazione politica e internazionale che non ho visto nè in Meloni nè in Berluscni ): Mi ha molto colpita l'atteggiamento di Mentana nell'ultimo " Bersaglio mobile " quando ha ospitato Di Battista , Berluscini e Salvini , un disprezzo e una rabbia ( repressi ) che non riusciva a mascherare , non so che sondaggi abbiano in mano , ma non devono deporre a loro favore . Direi che Bazaar , a mio avvisso è quello che si avvicina di più : Mantengo , comunque , una prognosi negativa ( -: )))

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  6. Vabbè: portiamo il thriller a livello horror? bene: sappiamo che tanto Soros quanto Gates (come, tra tanti, i Rockefeller e i Buffett) sono neomalthusiani.

    Ora, tanto Gates quanto Soros sono grandi azionisti della Monsanto. Non ho dettagli delle loro partecipazioni nell'azionariato di ciò che è rimasto della simpatica IG Farben, ma mi piacerebbe sapere quali interessi abbiano nella farmaceutica.

    Perché? Perché la nostra antivaccinista preferita potrebbe darci un suo informato riscontro su questo.

    Semplice ed ennesima speculazione sulla miseria od orrore?


    (Voglio dire, già M$ Windows ha impestato il pianeta di virus...)

    Alla mia bimba già ho insegnato con tecniche lombrosiane a riconoscere chi le sorrideva entrando nei seggi: « vedi, piccola, quello lì brutto che ti saluta sorridendo? poi entra nel seggio e vota contro il tuo futuro. È una lezione importante. »

    Quindi penso alla lista di vaccini che mi costringono a darle e al fatto che pare che Gates abbia tranquillamente palesato che i suoi, di bimbi, non li ha mai vaccinati.

    Poi penso alla caduta di fertilità biologica della popolazione mondiale, maschile e femminile, negli ultimi decenni.

    (Noi sappiamo con un dettaglio difficile da trovare anche nella miglior letteratura, che "ambiente" e "natura" nel linguaggio elitista significano "classe egemone" oppure, più esplicitamente, "Dio")

    La realtà va guardata in faccia: quello che riporta Engdahl è tutto vero e noi sappiamo che ci sono almeno due secoli di pensiero reazionario liberal & malthusian a comprovare che questa sociopatia è strutturale.

    « Gates declares, "First we got population. The world today has 6.8 billion people. That's headed up to about 9 billion. Now if we do a really great job on new *vaccines*, *health care*, *reproductive health services*, we lower that by perhaps 10 or 15 percent. »

    Così si capisce su che cosa vengono indottrinati i poveri imbecilli che vengono invitati ai consessi allargati come il "Bildelberg" e che poi vengono finanziati ad libitum per le varie politiche eugenetiche, ovvero RAZZIALI. (Di cui l'austerity è parte, ma non ditelo ai Wu Ming)

    (L'eugenetica è razzismo scientifico, non il sentimento di fastidio e paura dei poveri cristi che sono circondati da immigrati)

    I complotti, le persone normali, li fanno fanno di nascosto: questi, nella loro alienata megalomania, te lo sbattono in faccia.

    « Ted Turner, billionaire founder of CNN who stated in a 1996 interview for the Audubon nature magazine, where he said that a 95% reduction of world population to between 225-300 million would be “ideal”. [ndB, 225-300 milioni, sono il numero di persona "di chi ce l'ha fatta, ovvero che appartiene alla classe dominante] In a 2008 interview at Philadelphia’s Temple University, Turner fine-tuned the number to 2 billion, a cut of more than 70% from today’s population. Even less elegantly than Gates, Turner stated, “we have too many people. That’s why we have global warming. We need less people using less stuff (sic).” »

    Così Engdahl chiosa: « For the mighty and powerful of the Good Club, human beings seem to be a form of pollution equal to CO2. »


    Questo è il motivo per cui dobbiamo riprenderci a tutti i costi la sovranità della nostra democrazia socialista.

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    1. Perfettamente verosimile, coerente e sfacciatamente ostentabile.
      E naturalmente ingiustificabile (se non entro il quadro di delierio che dipingi...).
      http://www.saluteinternazionale.info/2011/02/data-watch-mortalita-infantile-in-europa/
      https://it.wikipedia.org/wiki/Tasso_di_mortalit%C3%A0_infantile

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    2. Nota che poi, a differenza di Engdahl, ho preferito evidenziare tutto, perché è lessico liberale (che sottende una conoscenza "esoterica" dell'economia politica: i keynesiani ed i "neocomunisti" dicono il vero, ma, come ricordava Einaudi, "i problemi economici non sono una semplice questione economica"...).

      Per un democratico il socialismo sarebbe la soluzione: la sovranità che permette la protezione della produzione desiderata dai popoli, l'eventuale Stato sociale e l'eventuale diritto al lavoro nel caso che il popolo decida di sviluppare il capitalismo, permetterebbero la vita dignitosa e l'equilibrio demografico in funzione delle risorse prodotte.

      Ma il liberale vuole che il capitalismo liberale sia imposto in tutte le nazioni e che i servizi sanitari e previdenziali siano privatizzati.

      Date queste premesse, poiché il liberale non è diventato ricco e liberale facendo "opere di carità", ma per opposta causazione, Gates, in liberalese, sottende: « sappiamo che i paesi in via di sviluppo (ovvero i popoli distrutti dal colonialismo liberale) fanno un sacco di figli perché la mortalità infantile è altissima; se le "aspettative razionali" di costoro sono di un diminuito tasso di mortalità, come nei paesi industrializzati non sentiranno di dover procreare illimitatamente. Quindi con un po' di sussidiarietà e di elemosina caritatevole - ovvero indebitandoli con preservativi e vaccini e latte in polvere per continuare ad estrarre materie prime come vuole il free trade, ovvero predandole - limitiamo le nascite limitando le morti...» per la serie i ricchi aiutano i poveri facendoli più poveri, così crepano come mosche e così i figli che non faranno diventeranno più ricchi dividendosi tra meno persone la torta... fintanto che la torta rimarrà ai già ricchi insieme ai poveri che, tendendo a zero, diventeranno anche loro ricchi per principio di identità.

      Insomma, il solito ragionamento darwinista/meritocratico per il quale la selezione della specie tramite l'eugenetica non fa altro che confermare ciò che già è: insomma, i dominanti nascono tali perché sono già stati selezionati ed i poveri diventano ricchi e belli quando tendono a zero crepando. Mi ricorda molto la dottrina monoteista.

      Insomma, il non senso trova coerenza solo nel: prima « estraggo tutto il valore » possibile dalle masse di miserabili [predazione], quindi le decimo [sterminio, orrore].

      La teoria spesso basta per sapere dove va a parare la classe egemone, senza neanche la necessità del riscontro empirico.

      (Povera India... si vede che a differenza della Cina non ha invertito il trend demografico: tra OGM, vaccini, ed eliminazione del contante, le stan facendo fare una bella cura da cavallo)

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    3. sacco vuoto non sta in piedi :-( https://www.lafeltrinelli.it/libri/walden-bello/guerre-cibo/9788889091692#block-reviews

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  7. Viste le file ai seggi non credo che gli indecisi dell'ultimo secondo premier anno il governo per la trovata del bollino. La repubblica delle banane!

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  8. nel dubbio ho votato in un modo al senato e in un altro al senato sempre l' opposizione castigando comunque chi è stato al governo ispirato da questa clip del "Dittatore dello Stato Libero di Bananas".https://www.youtube.com/watch?v=I-RS1hUfK6c .Sembrerò futile ma ,a parte le considerazioni sulla "idraulicità del voto"in una società dominata dai media controllati dalle ,se li si guarda con un po' di distacco anche i fatti più seri sono fonte di un umorismo tutto italiano che ispirò il genere cinematografico della commedia all' italiana degli anni 60 e 70.

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  9. Arturo mi segnalava il buon Togliatti, quando a sinistra ci stavano i socialisti e non i liberali. Dedicato a questo 4 marzo:

    Rinascita - Rassegna di politica e di cultura Italiana
    Direttore Palmiro Togliatti
    Anno II - NN. 7-8
    Luglio-Agosto 1945


    « Assai spesso, i nemici dei lavoratori tentano di contestare il patriottismo dei comunisti e dei socialisti, invocando il loro internazionalismo e presentandolo come una manifestazione di cosmopolitismo, di indifferenza e di disprezzo per la patria. Anche questa è una calunnia. Il comunismo non ha nulla di comune col cosmopolitismo borghese. Lottando sotto la bandiera della solidarietà internazionale dei lavoratori, i comunisti di ogni singolo paese, nella loro qualità di avanguardia delle masse lavoratrici, stanno solidamente sul terreno nazionale. Il comunismo non contrappone, ma accorda e unisce il patriottismo e l'internazionalismo proletario poichè l'uno e l'altro si fondano sul rispetto dei diritti, delle libertà, dell'indipendenza dei singoli popoli. E' ridicolo pensare che la classe operaia possa staccarsi, scindersi dalla nazione. La classe operaia moderna è il nerbo delle nazioni, non solo per il suo numero, ma per la sua funzione economica e politica.
    L'avvenire della nazione riposa innanzitutto sulle spalle delle classi operaie. I comunisti, che sono il partito della classe operaia, non possono dunque staccarsi dalla loro nazione se non vogliono troncare le loro radici vitali.
    Il cosmopolitismo è una ideologia del tutto estranea alla classe operaia. Esso è invece l'ideologia caratteristica degli uomini della banca internazionale, dei cartelli e dei trusts internazionali, dei grandi speculatori di borsa e dei fabbricanti di armi. Costoro sono i patrioti del loro portafoglio. Essi non soltanto vendono, ma si vendono volentieri al migliore offerente tra gli imperialisti stranieri.
    »

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    1. Bè…. anche questo intervento su Einaudi……..non male :)

      Ma non è sempre stato così, e riporto un intervento segnalatomi da Arturo da cui aveva estratto quella perla di Togliatti: «Strana pretesa quella dei liberali. Sono quattro noci in un sacco e vorrebbero tracciare loro la strada al mondo», pag. 5091

      pag. 5093: «E veniamo alle questioni economiche, sulle quali ha parlato a lungo l’onorevole Ministro del bilancio. Mi permetta l’onorevole Ei¬naudi se non mi associerò al coro di elogi che ha raccolto, anche per il motivo che molte delle cose che ho sentito dire da lui tre giorni or sono, le avevo sentito dire, non ricordo con precisione quante decine di anni fa, quando ero allievo del Professore Einaudi ed ero obbligato perfino a ripeterlo all’esame se volevo prendere il ventisette o il trenta che mi doveva permettere di continuare gli studi senza pagare le tasse. (Si ride). Non ho sentito nelle cose che egli ha detto l’accento dell’attualità politica, né il senso dei pro¬blemi che angustiano oggi la massa dei la¬voratori. Questo non l’ho sentito!»

      Ricorda poi che Einaudi era contemporaneamente ministro e governatore della Banca d’Italia (povero Einaudi, una specie di esiliato in patria sotto l’uggiosa cappa cattocomunista!)

      «Il fatto che l’onorevole Einaudi conservi la carica suscita un’impressione singolare, onorevoli colleghi, perché noi parliamo spesso di controllo del governo sulle Banche e sul credito e quindi anche sulla Banca d’ Italia; ma invece qui si crea una situazione parti¬colare nella quale sembra che sia la Banca d’Italia che controlli il governo... ( Applausi a sinistra) e questo non è giusto. La verità è che la direzione della Banca d’ Italia deve essere profondamente trasformata da quella che è oggi. Devono entrare in quella direzione rappresentanti di tutte le forze produttive del Paese, non soltanto banchieri e capitalisti; vi devono entrare rap¬ presentanti delle classi lavoratrici, dei sin¬dacati, delle cooperative. Dobbiamo avere una direzione collettiva della Banca d’ Italia, la quale ci dia la sicurezza che non prevalga alla testa di quell’ istituto né una dottrina né la concezione politica di un determinato partito né gli interessi di un particolare gruppo sociale; ma siano tenuti in considera¬zione tutti gli interessi di tutta la Nazione.»

      https://orizzonte48.blogspot.com/2016/09/sei-lezioni-di-economia-tra.html?showComment=1473180784543#c4427325640017716533

      p.s. il commento continua (quindi aprire il link) :)

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  10. Ho ascoltato la conferenza stampa di Salvini e mi è ritornato in mente questo frammento del post precedente:

    "Intanto il lungo dopo elezioni sarà certamente una sorpresa. Per ESSI."

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    1. La Costituzione è salva: grazie all'intervento tempestivo dei Wu Ming la marea nera è stata arrestata. Non ci sarà la marcia su Roma e possiamo ritenerci al sicuro dalla predazione delle nostre conquiste democratiche: i posti di lavoro, i risparmi, le case e lo Stato sociale sono stati salvati.

      Fiuuuuuuù!





      (Pasolini voleva dire cose diverse da quelle che ha scritto. Parola di Antifa. Ora a caccia di fasci: sospetti in zona Cesarini portano capelli corti, bomber e anfibi. Munirsi di bombe carta per le ripetizioni di revisionismo storico)

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