tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post1385176995299728126..comments2024-01-26T15:32:41.629+01:00Comments on Orizzonte48: CORTE COSTITUZIONALE, DIRITTI FONDAMENTALI E VINCOLO ESTERNO– ASPETTANDO GODOT? (1)Quarantottohttp://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comBlogger17125tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-31386295390240099692017-04-08T02:38:27.711+02:002017-04-08T02:38:27.711+02:00Buonasera, sono uno studente di economia e seguo s...Buonasera, sono uno studente di economia e seguo solo da poco il suo lavoro, due ottimi motivi per cui posso già premettere che la domanda che le farò é alquanto dilettantesca, ma ho già divorato molti dei suoi articoli e video sulla rete e la ringrazio preventivamente per il prezioso lavoro di Informazione (maiuscolo non casuale) che fa. Mi sono appunto, nel mio autonomo approfondimento in ambito economico, addentrato nella questione euro ed Europa. L'approfondimento economico mi ha anche portato inevitabilmente, dopo aver maturato l'idea che le istituzioni e le convenzioni sono elementi definitori di un sistema economico, a sentire un bisogno di guardare al lato giuridico della faccenda. Nel caso del tema Europa questo significava leggere i trattati e cercare di capirli. Insomma mi sono imbattuto tramite il blog di Bagnai nel suo, e l'ho sentita sostenere in modo preciso i vizi di illegittimità costituzionale dei trattati, alla luce dei principi fondamentali e del loro intento social- keynesiano, così come desumibile dai lavori della costituente. Personalmente credo che, una volta stabilito tramite tali fonti quello che era il significato reale degli articoli fondamentalissimi, il resto venga da se in modo intuitivo per chiunque riconosco la natura mercatista di questa Europa. Il punto su cui sono confuso quindi é in un certo senso secondario: i trattati europei vanno considerati diritto internazionale o diritto interno? Ero sicuro di aver letto in un suo articolo (che pensavo fosse questo) che la risposta é la seconda, il che per me avrebbe avvalorato ulteriormente l'idea che i trattati avrebbero dovuto essere sottoposti a verifica costituzionale prima di essere firmati. Ma poi ieri ascoltando una sua conferenza mi é sembrato di capire che la risposta é la prima. Probabilmente ho capito male la prima volta. Al di la di ciò che credevo di aver letto il dubbio nasce dal fatto che, se sembra ovvio che formalmente un trattato tra paesi sovrani non può che essere un accordo internazionale, dall'altro lato c'è il fatto che in questo caso si é costituita una comunità che almeno in teoria dovrebbe funzionare come un ente unitario (anche se poi lei ci ha spiegato bene che a livello giuridico non é assolutamente ciò che i trattati prevedono), il che farebbe automaticamente rientrare la firma del trattato in un atto di rilevanza interna, in un certo senso come se fosse una legge interna si potrebbe pensare, specialmente perché si tratta di trattati esplicitamente sovraordinati alle costituzioni. Insomma, da pagano del diritto, la creazione di una comunità non mi sembra proprio la stessa cosa di firmare l'abolizione di un dazio, un trattato internazionale credo che non dovrebbe mai essere sufficiente a modificare la costituzione (non so se storicamente é mai accaduto prima), solo una legge costituzionale nazionale potrebbe, anche se sempre con il benestare della corte. Anche perché una domanda, forse sciocca, che mi pongo é: che bisogno c'era altrimenti di una corte di giustizia europea, diversa dalla corte internazionale?. Voglio dire che, anche se quelli europei sono trattati internazionali, il fatto stesso di avere un organo giurisdizionale distinto a me fa pensare che si intende far vivere il diritto europeo come qualcosa di separato dal diritto internazionale.Chiarire se i trattati europei sono da considerarsi trattati internazionali o norme "interne" rileva credo per quanto riguarda la questione del famoso referendum. Per il resto é chiaro che dovrebbe essere questione assolutamente irrilevante ai fini dell'applicazione del filtro di costituzionalità: qualsiasi fonte giuridica, interna o internazionale che sia, deve essere compatibile (in modo sostanziale, non formale) coi valori fondamentali della costituzione; possiamo pure impazzire e decidere che adesso ci piace il liberismo, ma se davvero sono questi i valori che i cittadini abbracciano dobbiamo fare comunque una nuova assemblea costituente, eletta con proporzionale puro.Kalexkyhttps://www.blogger.com/profile/08329785390304223477noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-56074217512626556472017-03-17T11:44:11.425+01:002017-03-17T11:44:11.425+01:00In merito ai "controlimiti", mi permetto...In merito ai "controlimiti", mi permetto di segnalare il commento di Francesco Farri sulla recente ordinanza n. 24 del 26 gennaio 2017 della Corte Costituzionale:<br />http://www.rivistadirittotributario.it/2017/02/06/principi-supremi-dellordinamento-italiano-prevalgono-sul-diritto-europeo-dalla-corte-costituzionale-italiana-pronuncia-storica-sulla-effettivita-dei-controlimiti/<br />Naturalmente, chiedo scusa in anticipo se sono troppo "fuori tema" o se per caso dell'ordinanza in questione si è già discusso in altro post.<br /><br />Michele Masochhttps://www.blogger.com/profile/16931987273057482275noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-29175984736579648432017-03-09T23:04:03.614+01:002017-03-09T23:04:03.614+01:00Et voilà. ;-)<a href="http://orizzonte48.blogspot.com/2014/07/laudizione-i-costituzionalisti-e-il.html?showComment=1404290563253#c1995505156634316063" rel="nofollow">Et voilà</a>. ;-)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-19837270775734049332017-03-09T19:33:05.382+01:002017-03-09T19:33:05.382+01:00Allora a Cesare quel che è di Cesare :-)Allora a Cesare quel che è di Cesare :-)francesco maimonehttps://www.blogger.com/profile/10915970445672487282noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-21496580639921648912017-03-09T19:16:12.594+01:002017-03-09T19:16:12.594+01:00A onor del vero "l'eurostrabismo" è ...A onor del vero "l'eurostrabismo" è anch'esso un contributo concettuale-sintetico dovuto allo stesso Arturo e da me riportato senza il relativo link in questo post:<br />http://orizzonte48.blogspot.it/2014/07/napoli-11-luglio-2014-riscossa-italiana.html<br /><br />Forse Arturo, l'impareggiabile filologo, può ritrovare l'originale più "efficientemente" di me all'interno del blog...<br />Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-37563701339854149002017-03-09T17:15:46.074+01:002017-03-09T17:15:46.074+01:00Grazie a te Arturo. In effetti Bin non l'ho ne...Grazie a te Arturo. In effetti Bin non l'ho nemmeno considerato date le sue attuali posizioni.<br /><br />Un nutrito gruppo di costituzionalisti (il discorso vale anche per gli economisti), tra cui si potrebbe - come sappiamo - annoverare anche Zagrebelsky, da un certo momento in poi hanno subito un qualche strano shock qualificato dal Presidente come "strabismo".<br /><br />Potenza del liberismo<br /><br />francesco maimonehttps://www.blogger.com/profile/10915970445672487282noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-23663428716928086472017-03-09T17:06:06.199+01:002017-03-09T17:06:06.199+01:00Grazie per aver segnalato "anche" Bin (m...Grazie per aver segnalato "anche" Bin (ma sempre del 1992: poi ha firmato per il sì http://www.ilfoglio.it/politica/2016/05/24/news/professori-e-costituzionalisti-tutti-i-184-nomi-che-hanno-firmato-il-manifesto-del-si-alle-riforme-96478/)Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-56505046262981086792017-03-09T17:01:39.319+01:002017-03-09T17:01:39.319+01:00Tragicamente realistico, purtroppo...Tragicamente realistico, purtroppo...Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-88594525762928296652017-03-09T15:03:23.950+01:002017-03-09T15:03:23.950+01:00Purtroppo mi pare escano pienamente confermate le ...Purtroppo mi pare escano pienamente confermate <a href="http://orizzonte48.blogspot.com/2016/12/chiarimenti-sulla-sentenza-n275-del.html?showComment=1483108012344#c1605609339403500908" rel="nofollow">le osservazioni di Andreoni</a>, ossia da un lato la presunta scarsezza delle risorse, che sarebbe “<i>il presupposto fattuale del bilanciamento</i>” (A. Giorgis, La costituzionalizzazione dei diritti all’uguaglianza sostanziale, Jovene, Napoli, 1999, p. 171), non viene accertata, tanto meno con una qualche attività istruttoria; dall'altro il bilanciamento non viene compiuto. <br /><br />Semplicemente, quando il legislatore gioca questo jolly, “<i>nulla di preciso aggiunge la Corte su come vadano individuate ed apprezzate le esigenze finanziarie. Esse possono essere tanto “generali”, riferite cioè al bilancio dello Stato, che “particolari”, condizionate dalle dotazioni delle singole strutture amministrative. Qualche accenno alla regola della copertura finanziaria, oppure alla “giusta tendenza ad un equilibrio economico-finanziario”, sembra esaurire l’argomento. Il fatto è che <b>la Corte appare del tutto passiva rispetto alle scelte del legislatore</b>, al punto di accreditare una <b>presunzione di legittimità</b> basata sull’ipotesi che tali scelte “hanno presumibilmente tenuto conto delle effettive disponibilità finanziarie delle diverse gestioni e dell’esigenza d’un graduale sviluppo del sistema previdenziale ce ne garantisca la copertura”. […]<br /><b>“Gradualità” e “esigenze di bilancio” non sono dunque test di giudizio ma, tutto all’opposto, valgono da giustificazioni stereotipate delle scelte che il legislatore può compire</b>: il richiamarle serve di solito alla Corte per chiudere il giudizio, con una formula che fa salvo l’uso, da parte del legislatore, di un margine di discrezionalità particolarmente ampio nel determinare l’erogazione delle prestazioni pubbliche</i>”. (R. Bin, Diritti e argomenti, Giuffrè, Milano, 1992, pagg. 111-12). <br /><br />Insomma, mi pare siamo davanti a un fiat autoritario, una dichiarazione di stato di eccezione, che la Corte non intende sostanzialmente discutere. La cosa curiosa è che anche la dottrina che in pratica ne condivide le soluzioni denuncia questa prassi, con l’illusione che siano separabili. Poi vengono ad agitare lo spettro di Schmitt in relazione alla Brexit. Ah, già, ma ora ci sono il nuovo art. 81 e il “rispetto dei vincoli europei” a esorcizzare certi demoni. A crederci.<br /><br />Un ringraziamento a Francesco anche in previsione della seconda parte. :-)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-33898521431476218732017-03-09T14:02:02.287+01:002017-03-09T14:02:02.287+01:00Oltre alla citazione di G. Conso, mi pare interess...Oltre alla citazione di G. Conso, mi pare interessante quella di un altro ex presidente della Corte in relazione ai rapporti tra costituzionalismo e democrazia:<br /><br />“<i>Un equivalente del <b>‘colpo di Stato’</b> si verificherebbe se i giudici pretendessero di imporre un proprio indirizzo politico o se gli organi di garanzia non adottassero il metodo del bilanciamenti dei valori e dei principi corrispondenti e dessero tutela illimitata ad uno di essi . Invece della ‘tirannia della maggioranza’, si affermerebbe il <b> ‘governo dei guardiani’</b> o la ‘tirannia dei valori’, ugualmente in contrasto con l’essenza del costituzionalismo…</i>” [G. SILVESTRI, Popolo, populismo e sovranità. Riflessioni su alcuni aspetti dei rapporti tra costituzionalismo e democrazia, in Scritti in onore di Lorenza Carlassare, a cura di G. Brunelli, A. Pugiotto, P. Veronesi, Napoli, 2009, 1998].<br /><br />Il discorso mi pare che faccia il paio con l’osannato pluralismo sezionalista, anticamera del relativismo.<br /><br />L’essenza del costituzionalismo (art. 3, comma II, Cost.) non potrebbe essere più chiaro. Eppure si parla di “governo dei guardiani” con riferimento al ruolo della Corte e addirittura di “tirannia dei valori”. Sul punto, mi pare che Bazaar si sia espresso…<br /><br />La citazione mi sembra un buon viatico per il prosieguo<br />francesco maimonehttps://www.blogger.com/profile/10915970445672487282noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-32061066907817031512017-03-09T08:27:59.470+01:002017-03-09T08:27:59.470+01:00La domanda è legittima.
In realtà non è la "n...La domanda è legittima.<br />In realtà non è la "non conoscenza" dei principi economico-scientifici il problema, ma la loro accettazione, implicita e mai verificata, secondo un'unica "scuola" di pensiero.<br /><br />In realtà, - come dimostrano gli scritti di Luciani e, a suo tempo, Giannini e Mortati, ovviamente Basso, in seguito Guarino (per citare i più eminenti)-, volendo attenersi ai canoni interpretativi giuridici rigorosamente "normali", le soluzioni ottenibili sarebbero, e sono, ben altre e più aderenti alla visione chiaramente espressa dai Costituenti.<br /><br />A cominciare dalla natura meramente enfatica dell'effettività del diritto al lavoro, escludendo l'esistenza di un obbligo di politiche di pieno impiego.<br /><br />La riprova? Le dichiarazioni di Carli degli anni '70. <br />Persino un economista che più istituzionale non si può, poi divenuto il formulatore del "vincolo esterno", si rendeva conto che cambiare il concetto di moneta e teorizzare la "scarsità di risorse" (quello che Ciampi chiamerà "statuto monetario" e gli ordoliberisti direttamente "ordine"), avrebbe innescato "un meccanismo che tenda a relegare verso il fondo della scala gli obiettivi dello sviluppo e della piena occupazione, cioè ad invertire le scelte accettate dalla generalità dei popoli e dei governi in questo dopoguerra".<br /><br />Il che è un clamoroso paradosso giuridico, ma NON politico. Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-79327518366712556912017-03-09T07:07:15.431+01:002017-03-09T07:07:15.431+01:00NON SONO UN GIURISTA MA ..
Intrigante l'espos...NON SONO UN GIURISTA MA ..<br /><br />Intrigante l'esposizione documentale di Francesco che focalizza il ruolo storico della Corte Costituzionale nel Bel Paese che – non dimentichiamo – ha eletto il “luigino” primo presidente effettivo della nascente Repubblica che - oltre la nomina a senatore a vita di Trilussa e quella di Toscanini, che ne rinunciò la carica – nella scrupolosa osservanza di tutte le istituzioni ha determinato qualche paradosssale problema ad “una Costituzione così avanzata come la Nostra” quale – solo un esempio – l'inaugurazione dei “GOVERNI DEL PRESIDENTE” di Giuseppe Pella, allevato a liberismo e monetarismo, nel 1953 di trasversale unità nazionale.<br /><br />Saranno forse stati gli ingenui ed evangelici sentimenti di assoluzione e redenzione espressi da qualche dossettiano nei passi verso l'urna e nelle votazioni parlamentari .. <br />Ai posteri quale sentenza poco oltre la celebrativa titolazione toponomastica di strade e piazze e di qualche istituto scolastico a eminenti statisti.<br /><br />Ma una domanda sgorga selvaggia: come può una Costituzione, ripeto, così avanza come la Nostra - e mi viene da aggiungere profondamente economica - essere amministrata, coltivata, applicata da cittadini che tutto conoscono tranne l'abecedario algebrico dell'economia e in primis la “teoria dell'indipendenza delle banche centrali”? <br /><br />Risposta superflua, come i peli tranne quelli che dovrebbero stare sulla testa, con la potente arma della zia T.I.N.A.<br /><br />Tiremm innanz !!poggiopoggiolinihttps://www.blogger.com/profile/00884503306520695202noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-55837274809061458392017-03-08T23:40:40.246+01:002017-03-08T23:40:40.246+01:00Alla Corte,composta di giuristi che conoscevano qu...Alla Corte,composta di giuristi che conoscevano quale fosse la volontà dei costituenti e quindi l' interpretazione autentica della Costituzione ,è mancato " il rispetto e la fedeltà alle istituzioni che si manifesta attraverso il dissenso""importante per il progresso dell' Umanità" .Con una Corte Costituzionale ,che ha agito nel modo descritto nel post,il non poter "fare come" la Germania ,portando all' esame della Corte trattati e provvedimenti sospetti confliggere con la Costituzione,è stata quasi una fortuna :avremmo corso il rischio di aggiungere al danno dei trattati pure la beffa d' una loro "santificazione"tramite una sentenzagilberto gismondihttps://www.blogger.com/profile/01522354617651664740noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-26962748998340805692017-03-08T19:45:06.916+01:002017-03-08T19:45:06.916+01:00Proprio definitivo non si può dire: dato che Basso...Proprio definitivo non si può dire: dato che Basso come giurista e attento osservatore potè anche assistere a una certa evoluzione della giurisprudenza costituzionale. Che condusse ad una significativa apertura proprio sul punto da lui criticato nel 1955, cioè sui "titoli" del legittimo diritto di sciopero (aperture peraltro riviste in senso restrittivo dal legislatore negli ultimi anni).<br /><br />Se poi l'istituto delle "corti costituzionali" in sè abbia funzione sempre "nettamente conservatrice" è questione argomentabile e piuttosto complessa: sono delle forme avanzate di garanzia, tipicamente a presidio di democrazie che si pongono il problema del limite intrinseco del gioco elettorale e della formazione delle maggioranza. In tal senso indispensabili per la democrazia sostanziale.<br /><br />Ma sono al tempo stesso "al livello" del gioco degli interessi politici, tipicamente espressi nella legislazione.<br />E questo porta infiniti problemi che sono connessi alla matrice squisitamente politica delle nomine: una soluzione non inevitabile (e che risente, in parte qua, dell'influenza dei sistemi di nomina delle democrazie "liberali" anglosassoni. Cioè un non completo sganciamento genetico del giudice dal "monarca", legiferante e governante in proprio nome).<br /><br />Nel caso di una Costituzione così avanzata come la nostra, non paradossalmente, una funzione "conservatrice" (non "reazionaria") sarebbe addirittura benvenuta in linea logico-istituzionale: il problema è stato qui l'opposto, cioè la funzione adeguatrice e evolutiva è stata condotta in base a considerazioni di fatto (da "intuitus mentis", più che indicazioni testuali e sistematiche della Carta), in un quadro di "novità" costituito dalla enorme pressione dei principi espressi via via dai trattati.<br /><br />Insomma, il problema è l'aderenza all'art.11 Cost., quale concepito nei lavori preparatori della Costituente, unito alla normale tendenza dei giuristi a non padroneggiare i principi economici se non "per sentito dire" del mainstream politico di volta in volta dominante.<br /><br />Rammento al riguardo le parole di Barcellona citate da Arturo e riportate ne "La Costituzione nella palude":<br />"quando il potere è saldamente in mano alle potenti lobby degli affari e della finanza, dei circoli mediatici e della manipolazione delle informazioni, i giuristi si abbandonano al cosmopolitismo umanitario e si arruolano nel "grande partito" delle buone intenzioni e delle buone maniere; magari fornendo una inconsapevole legittimazione al mantenimento dello stato di cose esistenti". Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-30599667160543730722017-03-08T19:09:28.670+01:002017-03-08T19:09:28.670+01:00Grazie, Francesco.
Direi che Lelio Basso sullo s...Grazie, Francesco. <br /><br />Direi che Lelio Basso sullo storico ruolo <i>reazionario</i> della Corte Costituzionale è definitivo. <br /><br />Possiamo forse desumere un'incompatibilità strutturale tra il parlamentarismo di genesi liberale con il secondo comma del terzo articolo? Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-54486846059224391632017-03-08T12:27:44.496+01:002017-03-08T12:27:44.496+01:00Sì ma "quali" stampe?
Di certo, in ques...Sì ma "quali" stampe? <br />Di certo, in questa sede sarà letto da molte più persone, appartenenti a diversi ambienti e livelli "culturali", rispetto a qualsiasi altra forma di pubblicazione di tipo ufficialmente scientifico (cioè classificato...et transeat).<br /><br />Quanto ai grandi media, mi parrebbe impensabile, per le ragioni tante volte esposte: il tacchino non si mette in forno da solo (tranne che non sia un elettore italiano frastornato dalla grancassa mediatica. Appunto).Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-4903373242669897412017-03-08T11:53:58.830+01:002017-03-08T11:53:58.830+01:00Articolo favoloso. Meriterebbe di essere dato alle...Articolo favoloso. Meriterebbe di essere dato alle stampe.<br />Complimenti all'autore.<br />M.maurizioreina78https://www.blogger.com/profile/03949881993855816479noreply@blogger.com