tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post6243563571236587939..comments2024-01-26T15:32:41.629+01:00Comments on Orizzonte48: DESTRA ECONOMICA, AUTORITARISMO DEI MERCATI E DESTRA...PER LA PROPAGANDAQuarantottohttp://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comBlogger46125tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-52356776008467374282017-04-28T03:03:05.258+02:002017-04-28T03:03:05.258+02:00“The liberty of a democracy is not safe if the peo...<i>“The liberty of a democracy is not safe if the people tolerate the growth of private power to a point where it becomes stronger than their democratic state itself. That, in its essence, is fascism.”<br /><br />- <a href="https://www.jstor.org/stable/1805350" rel="nofollow">Franklin D. Roosevelt, speech to the Congress, 1938</a><br /><br /><a href="https://www.theatlantic.com/politics/archive/2016/10/how-democrats-killed-their-populist-soul/504710/" rel="nofollow">“We may have democracy, or we may have wealth concentrated in the hands of a few, but we can’t have both.”</a><br /><br />- Louis Brandeis, Supreme Court Justice, 1939</i>Riccardohttps://www.blogger.com/profile/04387091303610746252noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-555189839217361222017-04-27T21:55:22.203+02:002017-04-27T21:55:22.203+02:00Come sarebbe bello se rileggessi. Quando parlo di ...Come sarebbe bello se rileggessi. Quando parlo di "base" del fascismo intendo base economica, interessi economici che rappresenta.Pellegrinahttps://www.blogger.com/profile/03944191771146026592noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-27747252481240135622017-04-27T16:53:43.877+02:002017-04-27T16:53:43.877+02:00[segue] Ah dimenticavo: En marche: la padronanza d...[segue] Ah dimenticavo: En marche: la padronanza della lingua francese come criterio principale per l'ottenimento della cittadinanza, p. 19, più poteri alla polizia, aumento delle spese per la difesa fino al 2% del PIL, 15000 posti in più nelle prigioni, la creazione di una GUARDIA DELLE FRONTIERE di 5000 persone p. 15. Ecc.<br /><br />A questo punto meglio concentrarsi sul resto dei loro programmi che è esattamente quanto fatto su questo blog.<br />Qui le differenze sono pesanti e sostanziali, perché includono le basi economiche strutturali della società. Da un lato gli interessi del grande capitale delle multinazionali, dall'altro un sistema sicuramente paternalistico, ma di difesa dei ceti medio bassi, di un'economia capitalista, certo, temperata dai servizi pubblici, di un'autonomia nazionale che permetterà di conservare i mezzi tecnici per salvaguardarli meglio, non subendo le costrizioni economiche dell'eurozona la cui conseguenza più lampante è la distruzione del diritto del lavoro.<br /> <br />Piaccia o no, lottare contro la destra comunque la si intenda sarà più facile senza la loi travail che con. E della loi travail Macron ha scritto le premesse con le leggi che portano il suo nome, ripetutamente citate come esemplari nei rapporti UE, e dichiara di volerla ancora inasprire (En marche, p. 9). Le Pen è sempre stata contraria, perché vanno contro la sua base che non è formata dal gran capitale (come era quella del fascismo...), richiamando anche all'ordine su questo punto alcuni parlamentari del suo partito lo scorso anno.<br /><br />Prima ce ne si fa una ragione, prima si riuscirà a parlarsi, ammesso che interessi. Altrimenti continuiamo pure a dimenarci come il diavolo nella pila dell'acqua santa: il capitale è lì che si fa due risate. Ma il contesto è questo: farsi sfilare ancora più mezzi o utilizzare quello che gli accendini antifascisti, nella loro sconfinata capacità politica degli ultimi decenni, hanno (purtroppo) lasciato a disposizione.Pellegrinahttps://www.blogger.com/profile/03944191771146026592noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-4917575755817650072017-04-27T16:28:18.126+02:002017-04-27T16:28:18.126+02:00@amaryllide: assumere più poliziotti, "costru...@amaryllide: assumere più poliziotti, "costruire un'EU(ropa) che protegga" (sic) grazie alla creazione di un sistema di difesa (presumibilmente a costo zero, no?) con la Germania (nota per la sua benevola accoglienza dei "migranti"), 'spe dove l'ho letta 'sta roba? Ah sì! <br /><br />Quello che fa... sì! che fa... ecco! quello che c'ha un programma che si chiama... si chiama... sì! <br />EN MARCHE! <br /><br />Ah no? No? Ma come, dite di no?<br />Dite che quello lì non è Le Pen? Strano. Allora può essere solo il programma di .. di... di... ma sì! di Macron, pag. 15 e p. 21.<br /><br />Quanto meno, se è da queste cose che si misura il fascismo di qualcuno o meno, sono UGUALMENTE FASCISTI entrambi. Quindi, prima di strillare che tanto non volete dire di votare Macron, piantatela di urlare al lupo su 'ste basi perché l'argomento vi fonde tra le mani. Continuate solo a coprirvi di ridicolo: tutto il vostro ragionamento diventa semplicemente inconseguente. <br /><br />Lasciando in più il sospetto sempre più forte che si tratti solo di mera e consapevole propaganda filoUe, quindi filoliberista. Quindi irricevibile: si dice così, no?<br /><br />48, certo che questo posto è ben frequentato nelle grandi occasioni! :-)Pellegrinahttps://www.blogger.com/profile/03944191771146026592noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-66867126098174125882017-04-27T12:38:55.781+02:002017-04-27T12:38:55.781+02:00Grazie di cuore Francesco.Grazie di cuore Francesco.Flaviohttps://www.blogger.com/profile/01686931744510055787noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-43398180008892100912017-04-27T10:54:54.442+02:002017-04-27T10:54:54.442+02:00Se abolire la Loi de Travail non è "a favore ...Se abolire la Loi de Travail non è "a favore del lavoro", come al punto del programma nr. <a href="http://vocidallestero.it/2017/03/07/il-programma-di-marine-le-pen-un-progetto-presidenziale-in-144-punti/" rel="nofollow">53</a>, o non lo sia la re-industrializzazione o il sostenere le imprese beh, allora non so che veramente che dire... dispiace constatare naturalmente che a dirlo sia la Destra e qualche sparuto rappresentante della estrema sinistra... ma dalla sinistra francese (!) si alzano i toni contro il "pericolo fascista" della Le Pen, e così facendo si favorisce chi (non ho detto si vota, si favorisce, che è diverso) Macron, colui che non ha mai nascosto che uno degli elementi della sua politica presidenziale sarà una nuova legge sul lavoro, ancora più precarizzante della “Loi Travail” di Hollande. E questo va pure ad Amiens a parlare ai lavoratori i quali, giustamente, lo hanno deriso. La logica fallace del contro è quella che ha pervaso non noi del blog, bensì la corsa alle politiche francesi. Un po' come in USA, dove l'unico che poteva davvero fare qualcosa, Sanders, è stato fatto fuori non da Trump, ma addirittura dal fuoco amico!! Dal suo stesso partito (anche se lui era "indipendente"). Robe da pazzi. Nessuno qui è giudice di qualcun'altro, questo è chiaro e palese e lo è sempre stato, ma non possiamo nemmeno per l'ennesima volta passare per "populisti, fascisti, xenofobi" mentre l'establishment elimina uno ad uno gli unici candidati seri che possano, stando a quanto affermano nei loro programmi, imprimere la svolta che da oramai quasi 10anni (ma diciamo pure 30) ci si attende. Altrimenti ci ritroveremo a dover scegliere, come accade oramai da un trentennio, sempre fra gli Hollande ed i Macron. I Gauleiter.Flaviohttps://www.blogger.com/profile/01686931744510055787noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-34822260390076011482017-04-27T05:15:26.301+02:002017-04-27T05:15:26.301+02:00Elysium: in USA c'è chi la pensa come noi.
S...Elysium: in USA <a href="http://www.zerohedge.com/news/2017-04-26/mapping-worlds-great-divides-chasms-are-widening-too-fast-and-too-much" rel="nofollow">c'è chi la pensa come noi</a>. <br /><br />Sempre più polarizzazione del reddito, sempre più neoliberismo, sempre più neofascismo internazionalista.<br /><br />« <i>Increasingly it would seem they have to limit democracy -even further- to remain in power. So count on that happening too<br /><br />But don’t count on all these countries surviving as sovereign nations. The chasms are widening too fast and too much. </i>»Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-14405790085666698912017-04-27T01:15:45.894+02:002017-04-27T01:15:45.894+02:00Lo stesso Dewey, il grande e sincero democratico a...Lo stesso Dewey, il grande e sincero democratico americano di estrazione "liberale", <a href="http://origin.heritage.org/initiatives/first-principles/primary-sources/john-dewey-on-liberalisms-future" rel="nofollow">affermava già l'ovvio negli anni '30</a>: « <i> The reactionaries are in possession of force, in not only the army and police, <b>but in the press and the schools. The only reason they do not advocate the use of force is the fact that they are already in possession of it, so that their policy is to cover up its existence with idealistic phrases—of which their present use of the ideas of individual initiative and liberty is a striking example</b>. </i>»<br /><br />Il limite del fascismo classico, per un elitista, è quello del populismo: diventa più difficile esaltare le folle dopo aver fatto i Bava Beccaris.Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-25087541585171723442017-04-26T23:39:21.859+02:002017-04-26T23:39:21.859+02:00Grazie Arturo, per le precisazioni esplicitamente ...Grazie Arturo, per le precisazioni esplicitamente limitate al versante dell'autoritarismo. <br />Questo è un punto di vista noto: "ai miei tempi", era la definizione standard di totalitarismo statualista, più che di fascismo in sè.<br /> <br />Un manuale, che sò, di diritto privato, come il Rescigno, aggiungeva a ulteriore immancabile connotazione, la qualità antilavoristica e monoclasse che caratterizzata l'intera operazione autoritaria (che, poi, sul piano giuspubblicistico era oggetto di trattazione solida e approfondita da parte di Mortati o Giannini).<br /><br />Anche lo stalinismo, per parte sua, poteva offrire tutte e tre queste caratteristiche istituzionali (ovviamente si può spaccare il capello in quattro relativamente al residuo "parlamentarismo" ed ai sistemi di selezione della classe dirigente). Ma fenomenologicamente, alla fine, siamo lì. Sul piano dell'autoritarismo...Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-28061189393591079162017-04-26T23:26:47.044+02:002017-04-26T23:26:47.044+02:00E’ grottesco constatare quanto, limitandoci pure a...E’ grottesco constatare quanto, limitandoci pure al piano repressivo dell’autoritarismo, tralasciando, per quanto possibile, quello dell’assetto sociale complessivo (cioè del rapporto fra società civile e Stato, ossia la forma di Stato, dove va cercata in prima battuta la dimensione autoritaria anche del liberalismo), gli “antifa” finiscano col banalizzare il fascismo. E allora apriamo un attimo l’opera generale di presentazione del fenomeno scritta da quello che è forse il più insigne storico vivente del fascismo, nonché allievo prediletto di De Felice, cioè Emilio Gentile (Fascismo. Storia e interpretazioni, Roma-Bari, Laterza, 2002, pp. 71 e ss.) in cui il nostro elabora una definizione del fascismo che fa perno su una triplice dimensione: organizzativa, ideologica e istituzionale. In quella organizzativa, il fascismo esprime un movimento che "<i>mira ad acquisire il monopolio del potere politico, usando il terrore, la tattica parlamentare e il compromesso con i gruppi dirigenti, per creare un nuovo regime, distruggendo la democrazia parlamentare</i>". <br /><br />Su quello istituzionale il fascismo può contare su “<i>un apparato di polizia che previene, controlla e reprime anche con il ricorso al terrore organizzato, il dissenso e l’opposizione</i>”. Le operazioni di polizia contro oppositori del regime — terminate con arresti, sequestro di armi e opuscoli di protesta, chiusura di luoghi di incontro — in una settimana media normale del 1930 ammontavano a una cifra di circa *20.000* (De Felice, Mussolini, III, I, Einaudi, Torino, 1974, pag. 83). Solo per fare un esempio, però significativo, nel 1938 un fabbricante di bretelle napoletano schedato come comunista fu condannato a cinque anni di confino…perché aveva comprato un apparecchio radio a rate! Il sospetto che potesse usarlo per ascoltare le trasmissioni antifasciste che provenivano dalla Spagna, dati i suoi precedenti e le modeste condizioni economiche, fu ritenuto sufficiente per la condanna (notizia e relativi documenti in P. Spriano, Storia del partito comunista, III, Einaudi, Torino, 1970, pag. 185).<br /> <br />Torno a Gentile, che individua un altro elemento chiave nell’analisi istituzionale: “<i>Un partito unico che ha la funzione di assicurare, attraverso una propria milizia, la difesa armata del regime, inteso come il complesso delle nuove istituzioni pubbliche create dal movimento rivoluzionario; di provvedere alla selezione dei nuovi quadri dirigenti e alla formazione della “aristocrazia del comando”; di organizzare le masse nello Stato totalitario, coinvolgendole in un processo pedagogico di mobilitazione permanente, emozionale e fideistica; di operare all’interno del regime come organo della “rivoluzione continua” per l’attuazione del mito dello Stato totalitario nelle istituzioni, nella società, nella mentalità e nel costume</i>”. <br /><br />Mi fermo qui, credo possa bastare per capire che si parla di un fascismo che forse esisterà su Marte; sulla Terra direi proprio di no. <br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-66207102766508424002017-04-26T22:53:41.979+02:002017-04-26T22:53:41.979+02:00Grazie Francesco, stai diventando "peggio&quo...Grazie Francesco, stai diventando "peggio" di Arturo.<br /><br />Grazie per il supporto filologico del più grande studioso marxiano del'900, insieme a Gramsci. <br /><br />La sterminata cultura di Lelio Basso e la sua tensione morale sono state e rimangono modello per chi resiste a questa distopia incipiente. <br /><br /><i>(Alla classe egemone italica va riservato lo stesso disprezzo e lo stesso odio che ha riservato storicamente agli italiani)</i>Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-54340791124258928272017-04-26T21:38:38.812+02:002017-04-26T21:38:38.812+02:00L'obiezione è risibile: la Le Pen ERA ALL'...L'obiezione è risibile: la Le Pen ERA ALL'OPPOSIZIONE, non certo colei che ha introdotto la legge e scatenato la rivolta.<br /><br />E poi non è affatto vero che MLP abbia osteggiato le manifestazioni contro la loi travail:<br />"la leader della destra populista, Marine Le Pen, ha parlato di “grave attentato alla democrazia” http://contropiano.org/news/internazionale-news/2016/06/22/parigi-vietato-corteo-loi-travail-dietrofront-080756<br />Parlando appunto di "brutalizzazione dei rapporti sociali" e di "aggressione al popolo francese":<br />http://www.lefigaro.fr/politique/le-scan/citations/2016/05/25/25002-20160525ARTFIG00310-marine-le-pen-exige-le-retrait-de-la-loi-travail.php<br /><br />Tante altre fonti sono agevolmente rinvenibili, per chi non sia superficialmente legato ai propri pregiudizi.<br /><br />Comunque la legge lei la vuole abolire e si è conquistata la credibilità sul punto, con la COERENZA di una posizione mantenuta da anni e non opportunistica e tardiva. Il che per i LAVORATORI FRANCESI non è poco.<br /><br />Per il resto, poiché le repliche non sono consentite illimitatamente in questa sede, e quelle ulteriori contengono le consuete deduzioni arbitrarie fondate su pregiudizi e imputazioni di pensiero e di intenzioni del tutto arbitrari e immaginari, non perderò neppure il tempo a pubblicarle.<br /><br />Veramente: in una lotta finale per la democrazia, non c'è tempo per dare spazio a chi è rimasto irrevocabilmente indietro e non ha né il rispetto di studiare ciò che viene detto nei post, né la predisposizione a dialogare sulla base di cose effettivamente dette. E spiegate (inutilmente: appunto).<br />Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-34866836538307521982017-04-26T20:10:33.654+02:002017-04-26T20:10:33.654+02:00Riguardo il primo link che hai inserito, più che l...Riguardo il primo link che hai inserito, più che l'analisi del risultato elettorale del primo turno francese, è interessante <a href="http://www.aldogiannuli.it/primo-turno-elezioni-francesi/#comment-32028" rel="nofollow">questa risposta di Giannuli</a>, che riporto integralmente di seguito:<br /><br />«<i>può essere che il mio sia un riflesso pavloviano pero ricordo che <b>il gioco di votare per i nazisti contro la socialdemocrazia</b> lo fecero i comunisti tedeschi nel “referendum rosso” Dopo però andò piuttosto male. <b>Vero è che la Le pen somiglia ad hitler come una lucertola ad un coccodrillo</b>, io però certi esperimenti penso sia meglio non farli perche magari dietro la lucertola poi viene in iguana, dietro l’iguana i pirana e così via. Meglio non sdoganare certa roba</i>»<br /><br />Che fine analisi politologica! Ritroviamo la stessa putt… <i>lieve imprecisione</i> del primo commento a questo post. Solo che essendo Giannuli un po' meno <i>storico della Domenica pomeriggio, verso l'ora del tè</i>, è costretto a correggere subito il tiro, precisando che il paragone fra Hitler e Marine Le Pen è improprio. Resta però nella mente del lettore il confronto coi nazisti, non la rettifica (che serve solo come alibi posticcio).<br /><br />Dobbiamo dedurre che, secondo il nostro, <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Emmanuel_Macron" rel="nofollow">il <i>Maccaròn</i> franzese</a> —<a href="http://goofynomics.blogspot.it/2013/08/una-conferma.html?showComment=1376239808245#c8007599665488928093" rel="nofollow">enarca</a>, ex banchiere d'affari, ex ministro dell'Economia, <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Emmanuel_Macron#Economy" rel="nofollow">libero marchettaro</a> pro-CETA, <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Emmanuel_Macron#European_Union" rel="nofollow">ardente €Uropeista</a> pro-riforme strutturali, <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Emmanuel_Macron#Immigration" rel="nofollow">pro-immigrazione</a> con la finalità di accrescere l'<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Esercito_industriale_di_riserva" rel="nofollow">esercito industriale di riserva</a> (nota 76, <a href="http://www.lefigaro.fr/politique/le-scan/citations/2015/09/07/25002-20150907ARTFIG00063-macron-l-arrivee-de-refugies-est-une-opportunite-economique.php" rel="nofollow">Macron : «L'arrivée de réfugiés est une opportunité économique»</a>: «<i>… et c'est aussi une opportunité économique car ce sont des femmes et des hommes qui ont aussi des <b>qualifications remarquables</b></i>»; trad.it: «<i>… ed è inoltre un'opportunità economica, perché sono uomini e donne che hanno anche <b>qualifiche eccellenti</b>"</i>»)— sarebbe socialdemocratico(!)<br /><br />Bisogna quindi temere il <i>nazismo immaginato</i>, che può arrivare, quatto quatto, al seguito di: una lucertola, un iguana, un <a href="http://www.dizionario.rai.it/poplemma.aspx?lid=27866" rel="nofollow">piragna</a> <i>e così via</i>. Lo squalo del <i>liberismo reale</i>, che agisce qui ormai da anni, perfettamente incarnato anche dal <i>Maccaròn</i>, non è un pericolo reale che giustifichi lo <i>sdoganare certa roba</i>.<br /><br />Di questa posizione abbiamo anche <a href="http://espresso.repubblica.it/attualita/2017/04/25/news/perche-io-di-sinistra-non-voterei-macron-per-fermare-la-le-pen-1.300265" rel="nofollow">la sfumatura <i>ponziopilatesca</i> di Brancaccio</a>: «<i>Certo, se fossi un elettore francese al ballottaggio non andrei a votare [...] Le Pen e i suoi epigoni sono sintomi funesti, <b>ma è Macron la malattia politica dell’Europa</b>. Scegliere uno per contrastare l’altra è un controsenso</i>». Ha quanto meno il merito di distinguere le cause dagli effetti.<br /><br />Questi sottovalutano i danni che causa il protrarsi di questa situazione: a furia di latrare <i>al nazista! Al nazista!</i> e rimanere paralizzati come fessi, alla fine può anche darsi che il nazista arrivi sulla scena; ma non in Francia, <a href="http://vocidallagermania.blogspot.it/2017/03/la-campagna-per-una-bomba-atomica.html" rel="nofollow">nella sua patria naturale</a>.<br /><br />Che dire? Non ho parole… solo parolacce!<br />CorrettoreDiBozzihttps://www.blogger.com/profile/16709217892902880054noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-66476761492858712942017-04-26T19:43:49.252+02:002017-04-26T19:43:49.252+02:00c'è un dato di fatto: una campagna fatta a fav...c'è un dato di fatto: una campagna fatta a favore del lavoro <br />Falso. Quando i francesi hanno manifestato in massa contro la "riforma" del lavoro di Hollande, che introduce la precarietà assoluta italiana in Francia la Le Pen si è schierata contro chi manifestava, in nome dell'ordine. CHi difende l'ordine, difende sempre e soltanto chi è garantito dall'ordine. <br />E ripeto per la millesima volta, visto che ormai il virus del pensare "se sei contro Tizio allora sei per forza per Caio" che è una fallacia logica è ormai dominante sul web, che essere contro la Le Pen NON VUOL DIRE ESSERE PER MACRON. Fossi francese, andrei a votare con l'accendino. Che non userei solo sulla mia scheda elettorale.amaryllidehttps://www.blogger.com/profile/17282540856051738688noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-54089585954217851222017-04-26T17:41:13.434+02:002017-04-26T17:41:13.434+02:00Segnalo il blitz della Le Pen alla fabbrica di Ami...Segnalo il blitz della Le Pen alla fabbrica di <a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-04-26/le-pen-macron-duello-fabbrica-che-delocalizza-polonia-165621.shtml?uuid=AEUGRtBB" rel="nofollow">Amiens</a>. Questa è politica! Entrata in gamba tesa nella tana del lupo! Flaviohttps://www.blogger.com/profile/01686931744510055787noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-63574582018710959712017-04-26T16:56:36.164+02:002017-04-26T16:56:36.164+02:00Avevo anche detto, a scanso di equivoci, che condi...Avevo anche detto, a scanso di equivoci, che condivido totalmente il contenuto del tuo post e l'analisi di Marine Le Pen, che sembra essere diventata, anche per mezzo della sua consapevolezza ed evoluzione personale, la vera candidata di sinistra, e mi sembra che sfugga alla falsa dialettica di cui ho parlato sopra.stopmonetaunicahttps://www.blogger.com/profile/00038022586594323231noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-9096707607450000932017-04-26T16:46:10.789+02:002017-04-26T16:46:10.789+02:00C’è stato uno storico americano che ha scritto per...<i>C’è stato uno storico americano che ha scritto per spiegare la differenza di trattamento che negli USA hanno avuto i negri rispetto agli indiani, i cosiddetti “pellirosse” e ha detto: “<b>I pellirosse non hanno capito che dovevano accettare di essere schiavi, i negri hanno capito. Se anche i pellirosse avessero accettato di fare gli schiavi avrebbero trovato dei padroni benevoli che li avrebbero trattati bene, paternalisticamente</b>. Voi sapete quali padroni buoni e paternalisti hanno trovato i negri, come sono stati trattati, come sono trattati tuttora. Invece <b>hanno voluto essere liberi e non c’era altro che sterminarli, che ammazzarli perché l’economia americana doveva andare avanti: o schiavi eliminati o complici di questo regime</b></i>…” [L. BASSO, Le origini del fascismo, Savona, Centro giovanile, cicl., 10-45].<br /><br />Posto quanto sopra, i visionari del fascismo patafisico dovrebbero spiegare in quale punto del programma della Le Pen si avallerebbe la simbiosi strutturale tra capitalismo (globalizzato) e Stato<br />francesco maimonehttps://www.blogger.com/profile/10915970445672487282noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-56772975449356557282017-04-26T16:43:32.638+02:002017-04-26T16:43:32.638+02:00E n€o-fascismi irenici e neo-colonizzanti:
“… il ...E n€o-fascismi irenici e neo-colonizzanti:<br /><br />“<i>… il capitalismo deve essere padrone dello Stato. Questo è oggi il vero pericolo che minaccia il mondo e che ha dato luogo alle dittature militari dell’America. Perché noi abbiamo oggi un continente intero in cui sono aboliti i diritti dell’uomo, in cui gli operai non hanno il diritto di scioperare..., perché <b>il grande capitale mondiale ha bisogno di avere queste forme di colonia che sono gli stati dipendenti dove si vanno a stabilite certe fabbriche</b>. Un ingenuo, forse magari non ingenuo, dirigente di una grande fabbrica italiana, che è andato a stabilire una succursale di una grande fabbrica in Brasile a Belo Horizonte, in un’intervista a un giornale ha detto: “beh, abbiamo trovato nel Brasile un paese dove gli operai non possono scioperare, dove i sindacati sono fatti dallo Stato e non possono assicurare contratti di lavoro, dove non ci sono elezioni libere e quindi non si corre neanche quel terribile pericolo che è il centro-sinistra, neanche quello! E questo è il paradiso per una società multinazionale. Noi veniamo qui”. <br /><br />È chiaro che nella misura in cui queste grandi multinazionali, come oggi si chiamano, possono andare a stabilire fabbriche in questi paesi dove pagano poco la mano d’opera, pochissimo, perché gli operai non hanno mezzi di difesa, indeboliscono la classe operaia del loro paese per mettervi le grandi multinazionali americane o anglo-olandesi: la Shell, la Philips, la GM, la ITT, la IBM. Che forza ha la classe operaia e impiegatizia che lavora nella IBM italiana o nella GM tedesca? Può scioperare... <b>Quando ha scioperato quelli chiudono la succursale italiana o tedesca, ma hanno nel mondo altre 15 o 20 fabbriche che lavorano, e se ne infischiano! </b> Se ne infischiano perché quelli continuano a produrre e a vendere. Cioè l’esistenza delle multinazionali e l’esistenza di paesi sottoposti a queste forme di dittatura e di oppressione, indebolisce anche la classe operaia dei paesi più sviluppati…<br /><br />A mio parere oggi vedere il pericolo del fascismo più che nelle dittature che si devono combattere per carità, dobbiamo combattere le battaglie di ogni giorno contro i tentativi fascisti vecchio stile, le forme nostalgiche, dobbiamo combattere le aggressioni, tutte queste forme, le minacce di colpi di stato di generali golpisti, ecc. Ma <b>C’È UN PERICOLO PIÙ NASCOSTO E, A MIO GIUDIZIO, PIÙ GRAVE CHE CI MINACCIA: LA TENDENZA DEL GRANDE CAPITALE MONDIALE A CONCENTRARE IL POTERE IN POCHISSIME MANI</b>. Secondo gli economisti prima della fine del secolo le grandi compagnie, le grandi società multinazionali che domineranno il mondo non saranno più di cinquanta. Non saranno più di 50 i manager, i padroni, che nel chiuso dei loro uffici a New York oppure a Londra o a Francoforte o ad Amsterdam decideranno del destino vostro perche io probabilmente che ho 72 anni, non ci sarò più, ma voi ci sarete. <b>Ognuno dovrà accettare di essere una rotella impercettibile di un meccanismo messo in essere da forze lontane ed ignote per produrre il profitto del grande capitale</b>. Per permettere a questi 50 manager di aumentare in ricchezza e in potenza l’umanità dovrà subire la schiavitù più umiliante e più degradante che non è soltanto la schiavitù dello sfruttamento economico, ma è questa forma di schiavitù ancora maggiore che è lo svuotamento dell’intorno della coscienza umana. Gli uomini devono essere schiavi ed essere contenti di essere schiavi, ringraziare i loro padroni</i> (segue)<br />francesco maimonehttps://www.blogger.com/profile/10915970445672487282noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-66737552070320902352017-04-26T16:39:46.489+02:002017-04-26T16:39:46.489+02:00Infatti, Mussolini, quando arrivò al potere, fece ...<i>Infatti, Mussolini, quando arrivò al potere, <b>fece immediatamente una serie di provvedimenti legislativi a vantaggio del grande capitale italiano</b>. Ecco cos’è stata l’origine del fascismo, ecco perché ho detto che ci fu un fenomeno congiunturale: la crisi (se non ci fosse stata quella crisi probabilmente non avremmo avuto il fascismo; e ci fu un fenomeno strutturale, cioè la struttura dell’industria e dell’economia italiana) era tale che il capitalismo non era più capace, come era stato in passato, di superare da se stesso la crisi. Perché crisi economiche molto più gravi del ‘21 ce ne erano state in precedenza: c’era stata la crisi degli anni 1845-46-47, da cui era nata la grande rivoluzione del ‘48 che noi conosciamo anche in Italia. La crisi era nata allora da una malattia delle patate, in Irlanda; ma poi si era estesa in Europa poco a poco e da quella crisi tutta l’Europa subbuglia (‘48-49), però il capitalismo l’aveva superato da sé. C’era stata la crisi del 1857, gravissima, con fallimenti su larga scala, che venivano già superati. C’era stata quella che si chiama la “lunga depressione” che durò dal luglio 1873 fino al 1891-92, vent’anni di crisi, ma il capitalismo l’aveva superata. Ce n’era, stata ancora al principio del secolo, e il capitalismo l’aveva superata. <b>Il fatto nuovo che determina il fascismo è che di fronte ad una crisi che non era certamente fra le più gravi, il capitalismo non ha più in sé la forza di superare la crisi e deve allora cominciare ad utilizzare lo Stato</b>.<br /><br />SIMBIOSI TRA ECONOMIA E POLITICA<br /><br /><b>In questo senso il fascismo italiano anticipa un processo che poi si generalizzerà: cioè la simbiosi tra Stato e capitalismo, fra economia e politica</b>. A un certo momento per non tenere in movimento - in quel caso per rimettere in movimento il meccanismo del profitto che si era fermato, e oggi viceversa per mantenere costantemente in movimento il meccanismo del profitto - è necessario che ci sia questa simbiosi fra Capitale e Stato. <b>Lo Stato diventa l’ausiliario quotidiano del capitalismo</b>. Ormai il capitalismo non vive senza un intervento continuo dello Stato....<br /><br />Il fascismo creò l’IRI. Di fronte alla grande crisi del ‘29, quando minacciavano di crollare tutte le industrie italiane, l’Istituto della Ricostruzione Industriale, fu una specie di ospedale delle industrie, per risanarle, per aiutarle. Oggi tutti sanno che l’economia americana non vivrebbe più di sei mesi se non ci fosse questa simbiosi tra lo Stato e l’economia. Il fascismo italiano in questo senso fu un anticipatore, perché l’Italia era un paese a economia più debole e quindi questo aiuto era più necessario. Allora fu necessario perché c’era una crisi e <b>lo stesso fenomeno si ripeté in Germania dopo la grande crisi del ‘29-31. Quella fu sì una crisi enorme, la più grande che il capitalismo abbia mai conosciuto, che lasciò milioni e milioni di disoccupati. Questi, ridotti a sottoproletariato, si rivolsero a Hitler, si rivolsero ai fascisti con una sola speranza, perché i partiti tradizionali e lo Stato tradizionale non erano in grado di dare una soluzione ai loro problemi di disoccupazione e di miseria</b>.<br /><br />Quindi <b>ANCHE IL NAZISMO TEDESCO NASCE DA QUESTA DOPPIA COINCIDENZA: UN FATTO CONGIUNTURALE</b> - cioè una crisi economica, quella del grave ‘32 - <b>E UN FATTO STRUTTURALE</b>, la incapacità del capitalismo tedesco, che pur era il più potente tra il capitalismo dell’Europa continentale, di uscire dalla crisi senza impadronirsi dello Stato. <b>Se voi andate a vedere e a studiare le origini del nazismo, vedete fenomeni analoghi, vedete ad un certo momento la confederazione degli industriali tedeschi decisi ad appoggiare Hitler, che sono allora i Krupp, ci sono gli Hintless, tutti grandi industriali della Germania che danno a Hitler i mezzi per armare le squadre</b>, per fare quello che fece il fascismo italiano. Hitler fece tutto in scala molto più larga</i>” (segue)<br />francesco maimonehttps://www.blogger.com/profile/10915970445672487282noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-58137904240348285302017-04-26T16:36:26.414+02:002017-04-26T16:36:26.414+02:00Ma allora lo Stato si trovò tra i piedi questa sit...<i>Ma allora lo Stato si trovò tra i piedi questa situazione di crisi grave, con grandi industrie che stavano crollando, la seconda delle grandi Banche - la prima era la Banca Commerciale Italiana - che stava crollando, e che chiedevano allo Stato di intervenire con enormi somme per aiutarle. Il vecchio liberalismo italiano non concepiva questa funzione dello Stato. (Oggi il capitalismo non vive senza il continuo intervento dello Stato in suo aiuto, ma allora non esisteva questa forma).<br /><br />Giolitti rifiutò questo aiuto, come aveva rifiutato di intervenire quando gli operai nel ‘20 avevano occupato le fabbriche. Anche allora gli industriali avevano chiesto allo Stato di intervenire con la polizia per scacciare gli operai dalle fabbriche, e Giolitti aveva dato la risposta del buon senso, aveva detto: “Ma guardate che finché gli operai stanno nelle fabbriche non fanno la rivoluzione, la rivoluzione si fa quando si esce dalle fabbriche, quando ci si chiude nelle fabbriche non si fa nessuna rivoluzione, lasciateli stare, un certo giorno se ne andranno”. E così fu. <b>L’occupazione delle fabbriche si sgonfiò da sé, però anche questo per gli industriali è stato un affronto, è stato un affronto alla santità della proprietà, la cosa più sacra che esista per il borghese, per il capitalista, la proprietà privata</b>.<br /><br />Che gli operai avessero occupato le fabbriche nel ‘20 era già stato un affronto, ma che lo Stato nel ‘21, quando ci fu la crisi, rifiutasse di intervenire, tirar fuori quattrini, darli alle banche, alle industrie, questo fu un elemento decisivo.<br /><br />LA CONFINDUSTRIA…<br /><br />Fu a questo punto, verso la fine del ‘21, che si costituì la Confindustria: la confederazione degli industriali, che non esisteva ancora in Italia. Essa decise che il modo di uscire da questa situazione era che la Confindustria stessa, si impadronisse dello Stato e potesse governare, direttamente o per interposta persona obbediente, lo Stato.<br /><br />...E IL FASCISMO DI MUSSOLINI<br /><br />E pensò che il fascismo di Mussolini potesse essere l’occasione buona. Le vostre generazioni, e in fondo anche noi, siamo abituati a pensare al Mussolini dittatore per vent’anni, ma allora Mussolini era un giornalistucolo ex-socialista che aveva inventato da poco questo fascismo, non era un personaggio. Era un personaggio che si era venduto alla Francia per diventare interventista, un personaggio che si comprava e che si pagava. Gli industriali si illusero, ma in realtà non si illusero veramente perché Mussolini, a parte alcune apparenze, servì gli industriali italiani come volevano, anche se ne mandò di quando in quando qualcuno al confini per dimostrare che il padrone era lui: ma la classe degli industriali la servì sempre.<br /><br /><b>Gli industriali pensarono che se avessero appoggiato il fascismo e lo avessero mandato alla conquista dello Stato, avrebbero avuto finalmente a capo del Governo non un liberale di antico stampo come il Giolitti</b>, che credeva in una certa funzione delle Stato, in certi diritti dello Stato, che non credeva che lo Stato dovesse obbedire al primo Agnelli che arrivava a dargli un ordine, ma un servitore obbediente. Come praticamente ebbero nel fascismo. È quando la Confindustria si decise a gettare il peso della sua forza economica, sociale, la, sua stampa, i suoi giornali, a passare dalla parte del fascismo, è da allora, dalla fine del ‘21, che il fascismo vince definitivamente la sua battaglia. Prenderà il potere poi nell’Ottobre del ‘22. Ma <b>l’elemento che decide la vittoria del fascismo è il passaggio della Confindustria da quella parte</b></i> (segue)<br />francesco maimonehttps://www.blogger.com/profile/10915970445672487282noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-8879942826015474062017-04-26T16:34:54.548+02:002017-04-26T16:34:54.548+02:00Fascismi vecchi:
“… non avrebbe vinto il fascismo...Fascismi vecchi:<br /><br />“<i>… non avrebbe vinto il fascismo se non ci fosse stato, in ultimo, un ulteriore intervento delle forze sociali, in suo aiuto, e <b>fu la Confindustria l’elemento decisivo che determinò la vittoria del fascismo. Fu che a un certo momento questo fenomeno, che prima era il fenomeno dei grandi agrari della Valle Padana, diventò anche il fenomeno, il movimento che interessava i grandi industriali, la grande finanza, il gran capitale</b>. Questo accadde appunto…dopo la crisi del ‘21 che fu una crisi conseguente alla guerra, che si verificò in tutti i paesi, ma che ebbe un aspetto più evidente in Italia perché l’Italia, fra i paesi che si consideravano avanzati, era il meno avanzato, industrialmente il meno progredito…<br /><br />Ci fu in Italia - e in tutti i paesi - una certa difficoltà nel trasformare le industrie di guerra in industrie di pace. Prendete una fabbrica che ha fabbricato per anni cannoni, munizioni, e dite: “Adesso vi mettete a fabbricare aratri, automobili, camion”. Non è facile questa riconversione dell’industria di guerra in industria di pace. In un grande paese industriale la cosa era più facile, in un paese più ricco dove il mercato di consumo interno era più munito di possibilità, il fenomeno era più facile. In un paese più povero... Vi dovete immaginare l’Italia di allora: forse metà almeno della popolazione italiana non comprava niente sul mercato, era fatta di contadini che consumavano i prodotti della loro terra, che si facevano in casa il tessuto e i vestiti, che forse avran comprato qualche strumento di lavoro, una zappa... non so, qualche cosa del genere, ma non c’era un mercato corrispondente all’ampiezza della popolazione. In un paese di questo genere riconvertire l’industria di guerra in industria di pace diventò molto più difficile e creò delle crisi estremamente gravi. <b>Le industrie che si erano lanciate nella produzione bellica si erano gonfiate durante la guerra per aumentare (come è normale che avvenga nella industria capitalistica) i propri profitti, si trovarono di colpo a non sapere che cosa vendere</b>. I cannoni non li potevano più vendere e non erano in grado di sostenere la concorrenza straniera per esportare qualche altra cosa.<br /><br />Avrebbero avuto bisogno di uno stato che ordinasse locomotive invece che cannoni, vagoni ferroviari, rotaie. Le acciaierie, le industrie siderurgiche, meccaniche, si trovarono in condizioni gravissime. E in modo particolare avvenne che due tra le più grandi industrie italiane, <b>la Ansaldo di Genova e l’Ilva di Livorno, si trovarono di colpo ridotte in condizioni di fallimento. La seconda delle grandi banche italiane, la Banca Italiana di Sconto” che era legata alla Ansaldo di Genova, si trovò anch’essa in gravissima crisi perché aveva finanziato questa industria e non era più in grado di rimborsare i capitali</b>. E fino ad allora “la borghesia italiana - per usare l’espressione di uno storico della borghesia italiana che non era un uomo di sinistra, anzi fu un fascista, Nello Quirici - l’industria italiana aveva sempre vissuto nel bagnomaria delle protezioni statali”.<br /><br />Come viveva? Viveva perché lo Stato assicurava le commesse. Già allora c’erano gli scandali, (adesso sono molto più numerosi, quasi normali gli scandali delle forniture alle stato). Ci fu soprattutto lo scandalo delle acciaierie di Terni: risultò che il Ministro della Marina era in combutta con le acciaierie Terni per ordinare le corazze delle navi…</i>. (segue)<br />francesco maimonehttps://www.blogger.com/profile/10915970445672487282noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-61684578558067089542017-04-26T16:23:06.942+02:002017-04-26T16:23:06.942+02:00Eh sì, confondere tutela del lavoro, fingendo che ...Eh sì, confondere tutela del lavoro, fingendo che non esista il conflitto distributivo col capitale, con populismo nazionalista, e quindi fascista, guerrafondaio e xenofobo, porta alla delegittimazione permanente delle rivendicazioni del lavoro stesso.<br /><br />Questo non è un incidente di percorso, come appare ormai ovvio: è un disegno culturale preordinato.<br /><br />Dunque, se il corpo elettorale ha la colpa imperdonabile di rappresentare gli interessi occupazionali, e alla dignità esistenziale, di chi inevitabilmente ne compone la maggioranza, (che non è detto che, stante il frame mediatico dominante, si coaguli nelle urne, peraltro), le soluzioni cui perviene la strumentale accusa di fascismo alla Le Pen (che non è necessariamente la soluzione migliore, ma è certamente, dati i rapporti di forza e la desovranizzazione €uropea, l'unica soluzione sul tappeto), sono due:<br />- o si abolisce...il corpo elettorale nella forma attuale (ritorno al suffragio limitato col metodo censitario);<br />- o si abolisce il processo elettorale.<br /><br />Ad entrambe queste soluzioni aspira l'€uropa: divengono inevitabili quando il "livello di guardia" dello scontento sociale non renda più funzionale, di fatto, a entrambe le soluzioni, il dilagare dell'astensionismo (sintomo, scientificamente accertato, dell'essersi già instaurato un ordine liberal-liberista).<br /><br />Quindi, la linea di resistenza dell'€uropa si svilupperà nel reclamare sempre più l'irrilevanza dei voti nazionali: sarà probabilmente rafforzata l'istituzionalizzazione di regole che ne prevedano un'efficacia meramente consultiva, ma non più legata alla fissazione dell'indirizzo elettorale (cosa di cui sono traccia sia il programma stesso di Macron, sia le proposte, qui gà esaminate, di "riforma" dei trattati con l'istituzionalizzazione della trojka con l'ESM in funzione di euro-FMI dedito alla dettatura di "memorandum" dettagliatamente condizionali).<br /><br />Eppure l'insulation dei governi dal "parlamentarismo" elettivo era proprio la caratteristica propria del gold standard (secondo Eichengreen, mica Lenin); e i fascismi novecenteschi, come ha ribadito Bazaar, lo strumento di default escogitato alla bisogna dalle oligarchie capitalistiche.<br /><br />Se la Le Pen risulta l'ostacolo principale a questo disegno, e anzi, il motivo di un accelerazione della sua necessità (autoprotettiva delle elites mercatiste), non sarebbe il caso di dismettere l'antifascismo su Marte e studiare la Storia senza ipocrisie e in preda alla fregole della propaganda dei media-masters?Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-48998084702452375892017-04-26T16:14:07.709+02:002017-04-26T16:14:07.709+02:00Sì, ho recepito e grazie per la stima che ricambio...Sì, ho recepito e grazie per la stima che ricambio e ricambierò per sempre. Al netto di tutto, potrei così riformulare il pensiero nel modo più impersonale possibile: l'esportazione della democrazia (e della "giusta" religione) e la Guerra "Santa" verso le aree geografiche "da civilizzare" è l'altra faccia della medaglia dell'importazione degli schiavi-crumiri dalle stesse aree geografiche; è un tutt'uno coerente; finanziato e gestito dal grande capitale. Ma quegli attivisti de destra che sostengono l'esportazione della democrazia (e la conseguente e ineluttabile Guerra contro il Male religioso che minaccerebbe la cosiddetta Civiltà Occidentale) si dividono da quelli de sinistra che sostengono l'importazione degli schiavi-crumiri, e li vediamo sempre in conflitto tra di loro, divisi in due fazioni separate.stopmonetaunicahttps://www.blogger.com/profile/00038022586594323231noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-74989779156535950642017-04-26T15:28:48.741+02:002017-04-26T15:28:48.741+02:00Una piccola riflessione dopo questo 25 aprile.
Ma...Una piccola riflessione dopo questo 25 aprile.<br /><br />Mai vista una carnevalata del genere. Sono capitato per sbaglio in una specie di festa buonista dell'accoglienza in cui c'erano TUTTI, giuro, proprio tutto l'assortimento con un effetto complessivo minuzioso e allucinato che sembrava di essere in un dipinto di Hieronymus Bosch. <br />Ma questa è un'impressione "après ce que j'ai vu, avec ce que je sais" come cantava Aznavour.<br />E qui ci sta la solita <a href="http://www.labottegadelbarbieri.org/poesia-ancora-brecht/" rel="nofollow">poesia di Brecht</a>, che però scriveva quando certe cose erano ancora più evidenti.<br /><br />La Costituzione italiana ha lavorato bene per anni, la promozione sociale ed economica di massa c'è stata e le reti di sicurezza hanno fatto il loro lavoro... cedendo progressivamente, com'era inevitabile. Oggi si propone con entusiasmo di ridurle drasticamente, ma ce ne sono ancora.<br /><br />Che Marine Le Pen abbia camminato per anni nell'ombra di suo padre (da cui poi ha preso duramente le distanze) lo sappiamo tutti, grazie. Capire che "siamo ad appena un centimetro" da "rinunciare alla fase elettorale", come commenta 48 nel post precedente, richiede un maggiore lavoro di comprensione. <br />Per tornare a Brecht, c'è ancora un sacco di gente cui "la vampa non strina le sopracciglia" - d'altra parte in Francia la mappa del voto al FN coincide bene con quella della disoccupazione. Da noi le famiglie (amorali, quando non sono dinastie) hanno accumulato un po' di risorse... che stanno consumando.<br /><br />È esasperante discutere con chi non vuol capire o spera di non capire, ma la situazione lavora, con le cattive, per fornire strumenti di comprensione a chi non è abbastanza "incentivato". <br /><br />Come dice Poggio, tiremm innanz.Frankhttps://www.blogger.com/profile/11459446106849712437noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-91816180709701930872017-04-26T15:16:55.733+02:002017-04-26T15:16:55.733+02:00Solo per confermare quanto sopra, tradotto: per il...Solo per confermare quanto <a href="http://vocidallestero.it/2017/04/25/le-figaro-macronle-pen-e-il-clamoroso-ritorno-della-lotta-di-classe-ma-il-pcf-chiama-al-voto-per-rotschild/" rel="nofollow">sopra</a>, tradotto: per il PC francese meglio un banchiere che la Le Pen...<br />Si potrebbe poi parlare anche del discorso <a href="http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2017/04/24/alitalia-chiusi-seggi-referendum_0ff451b1-fcfc-44ed-94eb-97f5c49b552e.html" rel="nofollow">Alitalia</a>, dove il PdC Gentiloni (PD) afferma: "il governo si sente impegnato a difendere lavoratori, utenti, contribuenti e cittadini per non disperdere risorse e asset della compagnia. Ci lavoreremo sapendo tuttavia che l'esito del referendum rende più difficile la sfida.". Cioè: abbiamo privatizzato Alitalia; siccome il tutto è andato a p.....e, abbiamo fatto fare il referendum ai lavoratori, sicuri che avrebbero detto NO, per cui gli possiamo scaricare addosso la colpa. E chi se ne frega se possiamo nazionalizzare salvando capra e cavoli, meglio un prestito ponte al prossimo "privato" che se la vorrà accaparrare, e se non arriva, la liquidiamo. Però difendiamo lavoratori e contribuenti, sia chiaro... <br /><br />Ma non sono gli stessi che ciarlano di Italia votata al turismo? Dove la maggiori catene alberghiere sono oramai quasi tutte in mano straniera, e dove l'unico vettore nazionale importante (l'unico che potrebbe attirare clienti dall'estero con prezzi competitivi) sta per sparire? E con cosa fai il "Turismo" senza alberghi e senza compagnia nazionale di bandiera? E questi non sarebbero nazisti?!?!? Altro che Le Pen, togliamo il prosciutto dagli occhi per favore.Flaviohttps://www.blogger.com/profile/01686931744510055787noreply@blogger.com