tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post7033806515433796034..comments2024-01-26T15:32:41.629+01:00Comments on Orizzonte48: IL MERCATO: TRA ELITISMO MALTHUSIANO E DIRITTI CIVILI – Parte IQuarantottohttp://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comBlogger15125tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-67793529434030572052018-06-30T19:40:19.404+02:002018-06-30T19:40:19.404+02:00Proprio così.
I liberali Marx lo conoscono... a ...Proprio così. <br /><br />I liberali Marx lo conoscono... a differenza dei marxisti. Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-23611424613444352122018-06-30T18:56:16.594+02:002018-06-30T18:56:16.594+02:00Sul "benissimo" ci andrei cauto. Molte v...Sul "benissimo" ci andrei cauto. Molte volte le loro reazioni hanno solo l'intuito del branco.Stefano Longagnanihttps://www.blogger.com/profile/08793929224175910733noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-66302802974834335612018-06-30T15:04:04.470+02:002018-06-30T15:04:04.470+02:00Le èlites, manipolando la storia, sono riuscite a ...Le èlites, manipolando la storia, sono riuscite a farci credere che l'elevato debito pubblico sia colpa degli italiani (moralismo), colpa che devono espiare con l'austerità. Sono riusciti a nasconderci che in realtà il debito pubblico è il risultato di scelte istituzionali (sovrastruttura, controllata dall'élite) volte ad imporre un modello socio-economico in cui gli squilibri del mercato ricadono sulle spalle delle classi più deboli. Le élites sanno benissimo il legame che c'è tra struttura e sovrastruttura, e sulla manipolazione di questo legame hanno costruito il loro dominio.Horihttps://www.blogger.com/profile/13634374203388258051noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-68529026015500280742018-06-29T23:23:02.291+02:002018-06-29T23:23:02.291+02:00E più li vedi "da vicino" più "lo v...E più li vedi "da vicino" più "lo vedi quotidianamente" in forme pure ed intransigentiQuarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-55674432761520794022018-06-29T21:47:08.940+02:002018-06-29T21:47:08.940+02:00Senza contare il rischio di misconoscere, per dist...Senza contare il rischio di misconoscere, per distrazione o partito preso, l'alta qualità mitopoietica (mirabile in sé e giammai a priori trascurabile a fini contro-retroattivamente demiurgici) di <a href="http://www.ilsussidiario.net/mobile/Economia-e-Finanza/2018/6/29/INCHIESTA-La-rivoluzione-da-840-miliardi-per-migliorare-i-conti-dell-Italia/828028/" rel="nofollow">certe elaborazioni sovrastrutturali</a>.Fabriziohttps://www.blogger.com/profile/04915387715501207559noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-10533620744804221212018-06-29T17:57:11.120+02:002018-06-29T17:57:11.120+02:00Grazie Arturo, è il tema dei temi teorico-cognitiv...Grazie Arturo, è il tema dei temi teorico-cognitivi: per questo forse risulta essere tanto illuminante la fenomenologia husserliana.Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-9137007926181318012018-06-29T16:30:03.977+02:002018-06-29T16:30:03.977+02:00"Ripensare il pensiero, senza escludere dal p..."<i>Ripensare il pensiero, senza escludere dal pensiero il pensiero scientifico. Sembra facile a farsi e quasi banale a dirsi, ma non è così. Come è possibile che nella scienza l’idea dell’automatismo del progresso si rovesci spesso così facilmente nell’idea del fatalismo della catastrofe? Come è possibile che si sia potuta sviluppare la «leggenda» del «divorzio emancipatore» fra la scienza e la filosofia, quando è ormai evidente che questo sciagurato e dissennato divorzio ha comportato una divaricazione brutale fra una concezione puramente tecnologica della scienza ed una concezione puramente letteraria della filosofia?</i>" <br /><br />"<i>Il problema sta invece in ciò, che l’autorevolezza del discorso scientifico è teoricamente l’anticamera della responsabilità, mentre praticamente lo è invece della più totale e provocatoria irresponsabilità. La grande macchina giornalistica e televisiva della divulgazione scientifica è in generale del tutto ignara di questo cruciale aspetto del problema.</i>" (C. Preve, Il convitato di pietra, Vangelista Editori, Milano, 1991, pagg. 39 e 45). <br /><br />Il moralismo è l'ingiunzione disciplinante verso le vittime di questa religione nichilista, che i sacerdoti predicano nella più sprezzante, talvolta compiaciuta, indifferenza per le sofferenze da loro provocate o almeno legittimate. Lo vediamo quotidianamente. Arturohttps://www.blogger.com/profile/15830204827081561714noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-45153873457307080322018-06-29T15:37:33.844+02:002018-06-29T15:37:33.844+02:00La Costituzione infatti si occupa in primis di soc...La Costituzione infatti si occupa <i>in primis</i> di sociotruttura, ed il significato di quella italiana in particolare è quello per il quale la coscienza etica, sociale, imprime una determinata volontà, un preciso intento per risolvere gli squilibri e le ingiustizie di carattere strutturale che opprimono la persona umana. <br /><br />Ti ringrazio tantissimo per le precisazioni, perché ricordare il momento dialettico tanto "orizzontale" all'interno dei piani concettuali, quanto "verticale" <i>tra</i> piani nella concretezza della realtà sociale, distingue chi ha capito qualcosa delle categorie marxiane, da chi Marx se lo fuma ai centri sociali. <br /><br />Mi ha dato soddisfazione leggere che Basso usa il verbo "reagire", simile al "retroagire" che si usò in un primo post sull'argomento.<br /><br />La scelta non è casuale in quanto la dialettica non è "simmetrica", poiché, cronologicamente, la <i>prima azione</i>, ovvero l'azione che imprime la forma alla struttura sociale, è quella del ceto egemone: ed il ceto egemone è tale in quanto controlla la proprietà dei mezzi di produzione e di riproduzione ed è in rapporto di forza con i ceti che non lo sono.<br /><br />I ceti subordinati quindi <i>re-agiscono</i> prima prendendo <i>coscienza</i> (da ricordare alla tua cattiva frequentazione...), quindi organizzandosi politicamente, quindi sindacalizzandosi a livello economico secondo tutele legali riconosciute dopo le lotte politiche. <br /><br />Questo fatto fa sì che le dinamiche sociopolitiche non siano completamente aleatorie ed inintelleggibili, ma mantengano delle regolarità storiche per cui queste siano oggetto di studio scientifico.<br /><br />Tutto ciò, ad esempio, permette (epistemologicamente) all'economia di essere una scienza, producendo quella obiettività che l'Etica (e gli interessi materiali che tendenzialmente la influenzano) non ha.<br /><br />Le istituzioni, in quanto costruzioni umani, poi, sono conformi al concetto con cui sono state edificate: avendo quindi una razionale intelleggibilità, queste dovranno conformarsi a leggi oggettivi, a "regolarità", anche se solo in un determinato e preciso momento storico.<br /><br />(Bellissimo, affascinante e defatigante) Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-32643311761308630282018-06-29T15:01:03.233+02:002018-06-29T15:01:03.233+02:00Significa che quello che scrivono gli elitisti, i ...Significa che quello che scrivono gli elitisti, i reazionari, i liberali classici, è "roba forte".Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-29953723147534895422018-06-29T13:05:07.551+02:002018-06-29T13:05:07.551+02:00Le leggi che noi facciamo contribuiscono a modific...<i><b>Le leggi che noi facciamo contribuiscono a modificare anche i rapporti sociali; lo stato, che è un prodotto sovrastrutturale</b>, interviene nei processi della produzione, interviene nella struttura. Quindi <b>un continuo ricambio fra struttura e sovrastruttura, un continuo influire della parte intellettuale, morale dell’umanità sulla parte tecnico-economico-materiale, e reciprocamente</b>. Questo processo, questo rapporto continuo di struttura e sovrastruttura, costituisce il processo dialettico della storia dell’umanità…<br /><b>Esiste una interconnessione permanente per cui non possiamo fare un’analisi della società per fattori, per momenti isolati e poi metterli assieme</b>. No, perché l’uno influenza l’altro, <b>le strutture influenzano le sovrastrutture, le sovrastrutture influenzano le strutture</b>. L’ideologia nasce da quel tipo di rapporti sociali; quel tipo di rapporti sociali si configura in quel certo modo e si presenta articolato in quel certo modo, perché c’è una certa struttura di base, una certa tecnologia, una certa divisione in classi</i>” [L. BASSO, cit.].<br /><br />E’ su questa linea, infatti, che si spiega la gramsciana valorizzazione della sovrastruttura come strumento nella lotta per l’egemonia, quella “<i><b>… valorizzazione del fatto culturale, dell’attività culturale, di un fronte culturale come necessario accanto a quelli meramente economici e meramente politici</b></i>” [A. GRAMSCI, Quaderni del carcere, a cura di V. Gerratana, Torino, 1975, 1224].<br /> <br />Le sovrastrutture sono "momenti" fondamentali della lotta di classe ed hanno per Gramsci un valore teoretico-conoscitivo: “<i>La tesi secondo cui gli uomini acquistano coscienza dei conflitti fondamentali sul terreno delle ideologie non è di carattere psicologico o moralistico, ma ha un carattere organico gnoseologico…</i>” [A. GRAMSCI, Quaderni del carcere, cit. 1595].<br /><br />(<i>Caro Bazaar, il mio breve "addendum" deriva dal vissuto. Un sedicente appartenente all’asinistra, e a suo modo furbo, sull’argomento mi ha sollevato un’obiezione, ovvero quella secondo cui anche noi in fondo facciamo “ideologia”, anche noi saremmo veicoli “sovrastrutturali”. Ebbene, e per chiarire meglio quanto sopra, se l’essere umano, a differenza di tutte le altre forme di vita, si caratterizza per <b>agire in vista di uno scopo</b>, lo scopo deve pur fare la differenza. L’attività finalizzata alla difesa della Costituzione e dei suoi principi fondamentali (al di là della obbligatorietà giuridica di detti precetti ai quali si potrebbe fare appello per chiudere la faccenda) non può essere liquidata come una “ideologia” qualunque, come un elemento sovrastrutturale tra i tanti. Per motivi ben più complessi di cui in questa sede si è già discusso, ma che è bene ribadire in sintesi, è possibile affermare che tutto il discorso sotteso alla difesa della Costituzione <b>si identifica con le strutture ontologiche (e quindi fenomenologicamente scientifiche-veritative) sulla quale la stessa è edificata</b>. Prima fra tutte la dignità del lavoro, fondamento indiscusso dell’uomo come essere sociale e misura dell’uguaglianza sostanziale. Contro ogni forma di oppressione. Ma capisco che in un periodo di nichilismo spinto, non può che suonare eretico parlare (e agire) secondo “verità”</i>)<br />francesco maimonehttps://www.blogger.com/profile/10915970445672487282noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-23182951606426298192018-06-29T12:56:44.891+02:002018-06-29T12:56:44.891+02:00Grazie a Bazaar per questo suo insistere sulle “BA...Grazie a Bazaar per questo suo insistere sulle “BASI” intese come fondamento (scientifico), le sole che ci consentono hegelianamente di non fermarci ad osservare l’albero, ma la foresta (il vero è l’intero).<br /><br />D’altronde, “<i>… <b>l’aspetto essenziale della società è il suo carattere di totalità: noi non possiamo capirla se non la vediamo nel suo quadro totale</b>, non possiamo isolarne gli aspetti per cercare di capirli. In ogni momento della società c’è tutta la vita sociale: ci sono i rapporti di produzione, ci sono i rapporti sociali, ci sono le ideologie. Le istituzioni, le idee, la morale, la religione, le macchine, gli strumenti, tutto fa parte di un tutto inscindibile che si lega, di cui ogni momento si spiega con gli altri…</i>” [L. BASSO, La sociologia marxista, sviluppo in Italia e attuali problemi, in Le scienze sociali e il problema dell’intervento sociale nella realtà italiana, Roma, 1966, 85-104].<br /><br />Struttura e sovrastruttura, quindi:<br /><br />“<i>… questo rapporto è fondamentale per Marx. Marx concepisce <b>la struttura della società come l’insieme di tutto quanto attiene alle necessità della produzione, l’organizzazione economica, tecnica e sociale della produzione</b>, ivi compresa la divisione in classi sociali che nasce sulla base dei rapporti che gli uomini stabiliscono fra loro nel processo di produzione. <b>La sovrastruttura, viceversa, è tutto quel complesso di istituzioni e di ideologie che, sulla base di quella struttura, sulla base di quei rapporti, sulla base di quella società ordinata in quel certo modo, vengono espressi dagli uomini per spiegare a se stessi il proprio mondo e per dare ad esso un ordine e un funzionamento attraverso costruzioni religiose, filosofiche, morali, giuridiche, politiche, amministrative</b>, ecc. Questa sovrastruttura è legata, però, alla struttura, cioè all’insieme dei rapporti sociali.<br /><br />Esse sono inscindibili; <b>non possiamo immaginare che vadano ciascuna per suo conto, non possiamo immaginare che non ci sia continuamente questo mutuo rapporto dialettico tra quello che è il nostro modo di vivere la vita economico-sociale</b>, i rapporti con gli altri uomini, il modo come noi organizziamo nella società la produzione dei beni che ci occorrono <b>e la riproduzione della specie ed il modo come noi concepiamo la vita dell’uomo, come la discipliniamo legislativamente, come la organizziamo moralmente e socialmente</b>…</i>” [L. BASSO, La sociologia marxista, cit.].<br /><br />Dal punto di vista del metodo e per chiarezza, mi permetto solo di aggiungere un aspetto - che è sottinteso nel discorso di Bazaar - in merito al rapporto tra struttura e sovrastruttura. E per renderlo esplicito, parto ancora dalle parole di Lelio Basso:<br /><br />“<i>…in questo mutuo rapporto tra una struttura che è fatta di rapporti sociali e una sovrastruttura che è fatta di istituzioni e di idee, <b>NON C’È UN RAPPORTO A SENSO UNICO, COME SUGGERISCE TALVOLTA UNA INTERPRETAZIONE CHIUSA E GRETTA DEL MARXISMO, UN RAPPORTO QUASI MECCANICO</b> per cui una data struttura produce automaticamente una data sovrastruttura.<br /><br />In realtà per Marx il rapporto è estremamente più complesso, cioè strutture e sovrastrutture costituiscono un insieme che si influenza reciprocamente. Non è concepibile una sovrastruttura che non abbia determinati rapporti con la struttura, che non ne sia in una certa misura modellata, ma reciprocamente la struttura reagisce sulla sovrastruttura</i>. (segue)<br /><br />francesco maimonehttps://www.blogger.com/profile/10915970445672487282noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-44674795012728977102018-06-29T10:51:18.079+02:002018-06-29T10:51:18.079+02:00«– Noblesse oblige, – osservò il gatto e versò a M...«– Noblesse oblige, – osservò il gatto e versò a Margherita un liquido trasparente in un bicchiere da vino rosso.<br />– È vodka? – domandò Margherita, con voce fioca.<br />Il gatto fu così offeso che fece un balzo sulla seggiola.<br />– Per carità, regina, – gracchiò, – come potrei permettermi di mescere vodka a una signora? Questo è alcool puro!» Бегемот, Мастер и Маргарита (Il Maestro e Margherita)<br />E' uno dei miei libri preferiti. Non riesco a capire (oltre a il gatto è Bazaar e il post è alcool puro )la relazione con il post...<br />Nel senso che alcool puro può essere veleno opure la quintessenza della vodka.piperinikhttps://www.blogger.com/profile/05451092773001580341noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-21199684016018440342018-06-29T10:30:45.033+02:002018-06-29T10:30:45.033+02:00"Consideriamo sinteticamente la fondazione de..."Consideriamo sinteticamente la fondazione delle scienze sociali nella filosofia morale; la filosofia morale può essere considerata sovrastruttura degli interessi materiali delle classi egemoni."<br /><br />Da povero ingegnere, neofita delle discipline sociali, questa cosa l'ho sempre sospettata, anche con riferimento al libro sacro per eccellenza...<br /><br />http://orizzonte48.blogspot.com/2017/11/la-lunga-marcia-segreta-della.html?showComment=1511266665458#c4738665761393775015Luca Cellaihttps://www.blogger.com/profile/00548340320605162401noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-71999797508932192842018-06-28T16:00:56.591+02:002018-06-28T16:00:56.591+02:00E questo è ancora niente... il nostro economista p...E questo è ancora niente... il nostro economista politico, ingegnere sociologo, filosofo immorale, ecc.m riesce ad essere molto più esplicito. <br /><br />Nella seconda parte del lavoro.Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-13729294588317937062018-06-28T10:41:34.695+02:002018-06-28T10:41:34.695+02:00Pareto era un ingegnere. La forma mentis è quella....Pareto era un ingegnere. La forma mentis è quella. <br /><br />Stefano Longagnanihttps://www.blogger.com/profile/08793929224175910733noreply@blogger.com