tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post726293435610417180..comments2024-01-26T15:32:41.629+01:00Comments on Orizzonte48: IL PATTERN: BRAINWASHING, CARITA', DISAGIO SOCIALE NELL'ERA DEI MERCATI.Quarantottohttp://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comBlogger14125tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-11663654159359042402016-07-25T00:22:37.479+02:002016-07-25T00:22:37.479+02:00« L'ingresso di Dio nel mondo è lo Stato. » He...« <i>L'ingresso di Dio nel mondo è lo Stato.</i> » <b>Hegel</b> <br /><br />Capisco l'odio dei popperiani per il filosofo di Stoccarda.... :-)<br /><br />Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-30102900510677598812016-07-24T21:01:18.435+02:002016-07-24T21:01:18.435+02:00Caro Ceccato, ma non si era aperto il suo blog?
Si...Caro Ceccato, ma non si era aperto il suo blog?<br />Si sentiva solo?<br />In effetti, non ho alcuna voglia di confutare l'impianto logico, nonché fattuale, di queste obiezioni fondate sulla incomprensione fenomenologica dei concetti utilizzati e degli eventi citati, riportata all'immutabile schematismo da cui parte.<br /><br />Poiché trova soddisfazione nel replicare, prevengo subito dicendo che "fenomenologico" è un termine inspiegabile e tale deve rimanere. In questo specifico contesto.<br />Un mistero oscuro...<br /><br />Non c'è tempo per NON darle ragione, conclusione che mi pare inevitabile e salvifica: qui abbiamo cose più pregnanti di cui occuparci.<br /><br />Preferisco lasciarla mentre pensa che le sue repliche siano logicamente inattaccabili. <br />Vuoi mettere la "difficoltà" di accomunare le varie stragi che "misteriosamente" si accumulano in USA nonché quella di Breivik e di Monaco? <br />Un grande risultato cognitivo e un'acuta osservazione a cui nessuno dovrebbe replicare.<br />Ottenuto questo "trionfo", mi auguro che sarà placato e che possa indirizzare altrove il riversamento della verità.<br /><br />Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-87696320477936571422016-07-24T19:14:30.307+02:002016-07-24T19:14:30.307+02:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Sandrohttps://www.blogger.com/profile/08908003861138753027noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-34369802744940467192016-07-24T16:26:23.826+02:002016-07-24T16:26:23.826+02:00Oggi c'è un'unica crociata in atto ed è qu...Oggi c'è <a href="http://www.difesa.it/InformazioniDellaDifesa/periodico/IlPeriodico_AnniPrecedenti/Documents/La_dottrina_Bush_ed_il_concetto_di_P_21War.pdf" rel="nofollow">un'unica crociata in atto</a> ed è quella neo-liberista nei confronti di tutto ciò che possa (notare l'uso del congiuntivo e non dell'indicativo) esserle di ostacolo nell'affermazione totalitaria del mondo nuovo fatto di "pace e sicurezza".Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/06096536108244904369noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-84055424705784704422016-07-24T16:23:06.135+02:002016-07-24T16:23:06.135+02:00Anche a me era piaciuta l'osservazione di Stop...Anche a me era piaciuta l'osservazione di Stopmonetaunica. Mi aveva fatto venire in mente <a href="https://www.marxists.org/italiano/marx-engels/1844/2/criticahegel.htm" rel="nofollow">un famoso passo</a> di Marx sulla scuola storica tedesca (con cui aveva polemizzato duramente anche Hegel), che mi pare in topic e quindi gli riporto, se già non lo conosce, sperando di fare cosa gradita: <i>"Una scuola che legittima l'infamia di oggi con l'infamia di ieri, una scuola che dichiara ribelle ogni grido dei servi della gleba contro lo staffile, purché lo staffile sia uno staffile annoso, avito, storico, una scuola alla quale la storia mostra soltanto il suo a posteriori, così come il Dio d'Israele al suo servo Mosé, la scuola storica del diritto, avrebbe perciò inventato la storia tedesca, se non fosse essa stessa un'invenzione della storia tedesca. Come Shylock, ma uno Shylock servo, essa giura per ogni libbra di carne che viene tagliata dal cuore del popolo, sul suo titolo di credito, sul suo titolo storico, sul suo titolo cristiano-germanico."</i><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-9140135006278138152016-07-24T14:45:25.608+02:002016-07-24T14:45:25.608+02:00Ha perfettamente ragione e ho letto con piacere og...Ha perfettamente ragione e ho letto con piacere ogni parola di questo post. Dall'altro lato leggo nell'intervento precedente del sig. Ceccato niente altro che il sacro verbo dei mass media, da lui così incautamente filtrato. Oggi, nonostante tutte le innumerevoli fonti d'informazione, è faticoso avere un'opinione realmente personale, 'pulita', critica (e perché no auto-critica), lucida. Chiunque di noi, anche il più attento e razionale, può di quando in quando cascare nel tranello. Occorre ignorare le continue tentate intrusioni nella testa (e nella coscienza) di ciascuno, in gran parte per mezzo della televisione, dalla quale non meglio precisate e giustificate 'autorevolezze' si preoccupano di fornirci opinioni e (sopratutto) nuove paure. Occorre guardare oltre le apparenze, costantemente. In questo trovo essenziale fare a meno della televisione, leggere quanto più possibile, da ogni fonte disponibile che non sia un quotidiano mainstream, ma soprattutto utilizzare l'inestimabile tesoro della memoria storica, confutare le analogie, cogliere le storture. Sto ad un punto in cui provo un forte senso di fastidio, direi di depressione, ogni qual volta accidentalmente 'inciampo' nella inesauribile insistenza dei media, tutti schierati praticamente all'unisono. <br />La leggo sempre con estremo interesse, pur con tutte le limitazioni che un semplice ex studente (e manco laureato!) di giurisprudenza può avere. La prego di continuare, quello che sta svolgendo è un lavoro prezioso, da vero patriota, innamorato del Paese e della Costituzione. Oltretutto siete (o per lo meno sembrate) così pochi a svolgerlo! Le auguro un buon Domenica pomeriggio e di avere la stessa inesauribile insistenza che mostra il 'nemico'. Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/16535212534227767633noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-89015061940436271832016-07-24T13:15:34.628+02:002016-07-24T13:15:34.628+02:00Ecco un intervento al limite (ma solo al limite......Ecco un intervento al limite (ma solo al limite....) del troppo affrettato e poco meditato: quindi Breivik e gli innumerevoli stragisti nelle scuole USA sarebbero anch'essi, pur essenzialmente non arabi (che poi con gli iraniani, ad es., hanno molto poco a che fare), predisposti antropologicamente alla distruzione dei "valori europei". <br /><br />Insomma, fatta una serie esauriente di ricognizioni di fatti del genere, dovremmo ammettere che quasi tutte le etnie sono predisposte alla distruzione dei valori occidentali. Persino quella ariana...<br />In Occidente. <br /><br />Ergo, forse qualcosa non va in quei valori che magari non sono neppure tali (cos'è un valore? Le politiche deflattive, lo Stato minimo, il "terzo settore" privato che monopolizza il welfare distrutto in nome dei diritti cosmetici e contro lo Stato-brutto?). <br /><br />Naturalmente si potrebbe richiamare la "grande" tradizione: ma a parte quanto ha giustissimamente evidenziato Stopmonetaunica su tale tradizione, una pletora di cristiani-non-praticanti, e secolarizzati sulla cultura pop del consumismo senza-senso, discotechizzati alla buona e seguagi del calcio-business, sarebbero i benpensanti custodi di tale tradizione? Con annesso diritto di indignazione e di passare all'azione di self-defense? Magari rendendo libero e giocondo il possesso di armi automatiche...per difesa della tradizione e della "libertà" dalla minaccia islamico-etnica e quant'altro...In USA, infatti, non hano problemi con questa difesa della "tradizione" (costituzionalizzata e irrinunciabile, mentre il welfare e la non-durezza del vivere non solo sono).<br /><br />Il neo-liberismo come teoria del tutto, è una visione nichilista, cinica e calcolata, che inghiotte ogni etnia nell'imposizione dell'individualismo metodologico? Ma no, escludiamolo.<br /><br />Ignoriamo che nella solutudine e dell'alienazione, dove il mercato del lavoro-merce prezza l'individuo, e le sue stesse aspirazioni sessual-sentimentali, che pure vengono alimentate come trappola pop secolarizzata, qualche abreazione si possa pru verificare (incidenti di percorso, tollerabili quando siano endogeni). <br /><br />Salvo poi ricordarsi, i benpensanti, col prezzo di mercato immutabile attaccato alle braghe, di essere "crociati" e di poter brandire, (addirittura!) l'antropologia, contro le razze distoniche e intrinsecamente malvage (la storia lo attesterebbe, come dice Sartori...dimenticando qualche centinaio di episodi che farebbero crollare la sua teoria...del tutto). <br /><br />All'occorrenza sterminiamo arabi e musulmani in genere, perchè è evidente che ci vogliono sterminare: ma perché non estendere a tutti i neri d'America, visto che sono dediti alla violenza, al vizio, e persino alle aggressioni contro i poliziotti?<br /><br />E vogliamo dimenticare i terroni, messi in ombra solo dalla libidinosità violenta, più "competitiva" sul mercato mediatico dell'orrore, dei nordafricani (che chissà perché sono qui, "spontaneamente" mandatici dagli imam che si svegliano ogni giorno pensando a come distruggerci demograficamente: e lo fanno gratis!)? <br />Non sono forse anch'essi, i terroni, i portatori di un male asseritamente comprovato da solide "conoscenze" pop antropologiche?<br /><br />Abbiamo dimenticato l'anglosassone verdetto definitivo, e adottato da noi con entusiasmo, del "familismo amorale"?<br /><br />Urgerebbe, dunque, una rapida selezione antropologica delle etnie e delle culture non conformi alla "tradizione": cioè non competitive sul "mercato" del lavoro. Che poi, si sa, "gnoranti" si nasce ed è inutile mantenere una scuola pubblica per queste "braccia rubate all'agricoltura" (per la quale, sempre antropologicamente parlando, beninteso, "stranamene" i "negri" ridiventano competitivi).<br /><br />Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-34415754590770562522016-07-24T12:33:05.402+02:002016-07-24T12:33:05.402+02:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Sandrohttps://www.blogger.com/profile/08908003861138753027noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-74076071026342388882016-07-24T00:26:39.430+02:002016-07-24T00:26:39.430+02:00Sì interessante: ma, date le circostanze, permetti...Sì interessante: ma, date le circostanze, permettimi di dire che lo sia in modo soffocante...Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-3406734932423902172016-07-23T19:48:52.899+02:002016-07-23T19:48:52.899+02:00Già: l'hegeliano Stato etico è inaccettabile p...Già: l'hegeliano Stato etico è inaccettabile per la Chiesa mondialista e liberista.<br /><br />Effettivamente, è evidente il motivo per cui i neoclassici rigettano gran parte della teoria del valore classica: i liberali classici non erano "classici" tanto quanto i cattolici. (Con buona pace di Weber e Sombart).<br /><br />Adam Smith trovava evidente che ci dovesse essere un'imposizione fiscale <i>progressiva</i>.<br /><br />E la "progressività" non può che essere imposta dallo Stato. <br /><br />Per i liberali classici, anglosassoni, il laissez-faire e il free-trade non erano un dogma. Erano pur sempre figli del razionalismo e dell'illuminismo.<br /><br />Ma il cattolico, mi chiedo: non potrebbe essere già caritatevole la concessione la "democrazia sociale"?<br /><br />Anche Nietzsche parla esplicitamente di benevolenza del padrone verso lo schiavo come <i>eccezionale</i> gesto di commozione verso i suoi sottoposti. <br /><br />D'altronde, il liberalismo non è altro che la difesa dell'illimitata libertà del padrone e - portato alle sue estreme conseguenze, come faceva notare Strauss - non differiva affatto dai rapporti dalla tipica società schiavile.<br /><br />Notare che Strauss, a differenza dei socialisti, non parla di "capitalismo", ma proprio di "liberalismo".<br /><br />D'altronde, era anch'egli un nicciano.<br /><br />Proprio ieri sera ero in convento, e le missionarie - la cui vita stessa <i>incarna</i> l' atto caritatevole di elemosina - mi hanno subissato di quesiti: il risultato è stato un invito per uno intervento ad un evento religioso.<br /><br />So già le slide che preparerò:<br /><br />San Paolo e il rapporto tra carne e spirito, la Caritas tra spirito e materia, il conflitto tra democratici sociali e liberali nel pensiero cattolico, Basso - dalla materia allo spirito - e Dossetti - dallo spirito alla materia. Sono ggiovani...<br /><br />Tornando al post: so per testimonianza diretta che il Golfo/CIA (è la medesima cosa) finanziano immigrati anche italiani per vestirsi in modo tradizionalista (barba, velo, ecc.).<br /><br />La persona che me lo ha riferito è albanese e mi ha pure riferiro che tutto ciò è comune al suo Paese da molti anni.<br /><br />Sono d'accordo con Craig Roberts: stanno scaricando tutto sull'Islam e i sauditi vengono usati come capro espiatorio.<br /><br />Molti hanno mangiato la foglia e prendono sempre più tempo: come hanno sempre fatto.<br /><br />Con buona pace degli imbecilli narcisisti della "crociata" (che dovrebbero iniziare a collocarsi, data l'età) la sociologia insegna che la struttura sociale è tendenzialmente <i>neutrale</i> alle Ur-Lodges de noantri.<br /><br />Tutto ciò che avviene è attribuile al conflitto distributivo: e questo rispetta le leggi dell'economia, della demografia e della sociologia.<br /><br />Non c'è altro.<br /><br /><br /><i>(Tra l'altro, il più grande raccoglitore di fondi "caritatevoli" è Soros... per il resto citofonare la banda della Magliana)</i>Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-82737213730259435542016-07-23T17:57:04.045+02:002016-07-23T17:57:04.045+02:00Off topic: mi scuso per l'off topic, ed in par...Off topic: mi scuso per l'off topic, ed in particolar modo se questo articolo è già stato "trattato" (ma la funzione "cerca" del blog pare non funzionare al momento).<br /><br />Questo fantastico articolo di Padoa Schioppa del 2002, lo conosciamo?<br /><br />"La costituzione Economica Europea"<br />http://www.thefederalist.eu/site/index.php?option=com_content&view=article&id=555&lang=it<br /><br />Vi sono parole e pensieri tanto espliciti quanto... "fulminanti". Ad esempio:<br /><br />- nel 1977 Padoa Schioppa era contrario alla moneta unica, ma Albertini gli "mostra la via", facendogli capire che "la politica vede più lontano della tecnica" (qui Bagnai avrebbe un fremito :-)<br /><br />- Europa dal volto mascherato (qui Orizzonte48 troverà una ulteriore esplicitazione dell'approccio "camaleontico" del ordoliberismo)<br /><br />- la esplicitazione dell'approccio monnettiano-funzionalista, "[] procedere passo per passo senza definire una meta finale. Si diceva: «Facciamo questa cosa, una cosa che serve, che ha in sé gli ingredienti dell’utilità, senza domandarci quale sia il punto d’arrivo»", qui Majone troverebbe delle conferme<br /><br />- la continuità di pensiero con Einaudi, che voleva sottrarre il potere monetario al livello nazionale per sovraordinarlo (cosa avvenuta con la BCE)<br /><br />- la vista di una certa indererminatezza nella ns costituzione italiana "E’ noto che molti punti lasciati indeterminati dalla parte economica della nostra Costituzione sono stati scritti deliberatamente dalla Costituente in forma tale da prestarsi a interpretazioni diametralmente opposte, tanto da essere compatibili con sistemi economici alternativi, da un’economia di mercato a un sistema di pianificazione di tipo sovietico"<br /><br />Interessante, no?<br />Un salutoDiegolashttps://www.blogger.com/profile/07554596714074962676noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-7544650400638810772016-07-23T17:52:21.691+02:002016-07-23T17:52:21.691+02:00Mi sembri quindi d'accordo con Hegel :-), che ...Mi sembri quindi d'accordo con Hegel :-), che definiva l'atteggiamento di opposizione allo Stato interventista in nome della preservazione della carità <i>"“non verace” (unwahr: W, V, 145)”</i> in quanto <i>“non prende realmente sul serio gli alti ideali e fini che pure non si stanca di proclamare. In altre parole, se non vuole essere narcisistico</i> [cioè limitarsi a fornire occasioni per esibire la propria eccellenza morale]<i>, il comandamento morale deve tendere a superare sé stesso nell’eticità. Se è realmente preso sul serio, il comandamento che impone l’aiuto ai poveri deve tendere a realizzare un ordinamento etico in cui non ci sia più posto per la povertà e quindi neppure per il comandamento che impone di soccorrere i poveri.”</i> (Losurdo, Hegel e la libertà dei moderni, La scuola di Pitagora editrice, Napoli, 2012, pag. 516). Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-83878265185565405232016-07-23T17:15:34.246+02:002016-07-23T17:15:34.246+02:00Strano come il velo ideologico religioso posto din...Strano come il velo ideologico religioso posto dinnanzi agli occhi anche di una grande giurista, porti a evidenziare la invasiva coercitività del diritto, ma senza precisare come si possa selezionare, in modo certo e non arbitrario, il beneficiario, il "collettore" e l'erogatore materiale di tale amore (aspetto tanto più importante quanto più materiale è il bisogno cui esso dovrebbe sopperire, allorchè si invochi la superfluità del diritto positivo).<br /><br />Forse perché non si debba, in tale enunciato così moralmente ed esteticamente appagante, menzionare la Chiesa? <br />E forse perché, una volta fattolo, occorrerebbe trovare un criterio di sua legittimazione al monopolio dell'organizzazione dell'amore caritatevole che solo il diritto potrebbe sancire?<br /><br />Tanto più che, nei fatti storici del presente (in senso storico), molti enti potrebbero reclamare simultaneamente un tale compito (compresi quelli caritatevoli islamici) a fronte di mutevoli "frontiere" della loro diffusione geografica e demografica.<br /><br />Un dissidio che potrebbe risolvere solo il diritto è meglio rimanga nascosto: altrimenti, la storicizzazione e la politicizzazione degli impulsi amorosi de "l'anima", dovrebbero porsi il problema che il diritto trova la sua vera sostanza ne LA GIUSTIZIA. Una giustizia nel "mondo" e quindi sociale.<br /><br />Meglio rimanere con un'anima amorosa ma incurante della giustizia (affidata al solo foro interno e soggettivissimo della "coscienza).<br />Un'anima libera...come le leggi del mercato.<br />Che poi tanto libere, astoriche e spontanee non sono (come ci insegna lo stesso Lionel Robbins)...Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-30041056437378193092016-07-23T16:43:45.169+02:002016-07-23T16:43:45.169+02:00Avevo segnalato la ripubblicazione, in forma final...<a href="http://orizzonte48.blogspot.it/2015/12/il-giubileo-degli-avanzi-e-degli.html" rel="nofollow">Avevo segnalato</a> la ripubblicazione, in forma finalmente rivista, del discorso tenuto da Dossetti al convegno dei Giuristi Cattolici nel '51 (<a href="http://www.vitaepensiero.it/scheda-libro/giuseppe-dossetti/non-abbiate-paura-dello-stato-9788834326299-170439.html" rel="nofollow">lo rilinko</a>, perché quello vecchio non funziona più). Penso ci sarà occasione di riparlare delle posizioni di grande modernità (altro che passatismo!) espresse da Dossetti; qui vorrei riferire dell'antagonista con cui ebbe, di là dei toni amabili, uno scambio "ferocissimo" (parola usata dallo stesso Dossetti), cioè Francesco Carnelutti, uno dei più celebri giuristi italiani di sempre. <br /><br />Il libro contiene ampi stralci dello scambio e ve ne riporto un paio che mi sembrano pertinenti: <i>“Secondo la sua visione [di Carnelutti], il diritto dello Stato «come non può modificare <b>le leggi della natura</b>, così è impotente di fronte alle <b>leggi dell’economia»</b>."</i> (pag. 141)<br /><br />A proposito dei supposti pericoli di uno Stato fortemente interventista, il nostro osserva (pag. 143): <i>"C’è ancora un ultimo pericolo da segnalare: il pericolo, non soltanto di mortificare, in coloro che dovrebbero provvedere al proprio bisogno, lo slancio verso il lavoro, ma quello di mortificare negli altri il <b>senso della carità</b>. Tale è la mia paura: il giorno nel quale il diritto avrà imposto tutti gli obblighi possibili a ciascuno di noi per il bene di un altro, non solo si potrà spegnere in lui ma anche in noi quello stimolo spontaneo a procurare il suo bene, nel quale noi cristiani soprattutto<br />dobbiamo contare. Insomma quella che fa le spese della ipertrofia del diritto è la carità. Perché la carità non può vivere che in un’atmosfera di libertà; ma il diritto è un surrogato della libertà. So bene che quando io predico: <b>meno diritto e più amore</b>, molta gente, anche tra i nostri, ha voglia di prendere in giro la mia ingenuità: ma io la benedico questa ingenuità, e la custodisco gelosamente nell’anima mia e continuo a dire che non siamo giuristi cristiani se crediamo più alle forze del diritto che alle forze dell’amore, proprio per ottenere quella aequalitas, alla quale così vivamente aspira il nobile cuore dell’amico Dossetti."</i><br /><br />Tanto per ricordare quanto sia lungo e persistente il corso di certe idee. Se a questo aggiungiamo che il giudice italiano alla Corte Europea che più si è speso per Van Gend en Loos e Costa, cioè Alberto Trabucchi, è stato allievo di Carnelutti, che considerava addirittura <i>"idolo-Maestro"</i> (così Consolo, Alberto Trabucchi cittadini, amministratore veronese e maestro patavino in La formazione del diritto europeo, giornata di studio per Albertro Trabucchi nel centenario della nascita, CEDAM-Wolters Kluwers Italia, Padova, 2008, pag. 41), credo che alla fine tutte le tessere del puzzle andranno al loro posto.<br /> <br />Anonymousnoreply@blogger.com