tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post7413962977991012479..comments2024-01-26T15:32:41.629+01:00Comments on Orizzonte48: DOING BUSINESS? OH YES, DOING DEBT...(A CARICO VOSTRO e pro-creditori privati finanziari)Quarantottohttp://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comBlogger21125tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-45878744391903494762015-11-04T17:51:30.123+01:002015-11-04T17:51:30.123+01:00@Arturo
In effetti la sinapsi dedicata non ha dat...@Arturo <br />In effetti la sinapsi dedicata non ha dato il minimo segno di eccitazione :-) <br />@Quarantotto <br />A stento evito il travaso di bile che naturalmente segue l'ascolto di lorsignori senza un minimo esame di realtà (né interno, ovviamente, e neppure esterno. Ma se l'intenzione è di imbavagliare la rete, allora gatta ci cova) Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-51410111875340550842015-11-04T16:13:16.473+01:002015-11-04T16:13:16.473+01:00Beh, come dire che le formule (slogan?) ideologich...Beh, come dire che le formule (slogan?) ideologiche, ben esposte e abilmente argomentate, alla fine non riescono a nascondere la sostanziale ignoranza dell'economia. <br /><br />Una sorta di buccia di banana inevitabile che, oggi, è ancora lì, a farci assistere ai rivolgimenti un po' grotteschi dei neo-liberisti che paludano, pateticamente, di tecnicismo la grande distruzione che stanno evocando a gran voce. Alegher!Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-41946571167723037952015-11-04T16:05:58.655+01:002015-11-04T16:05:58.655+01:00Il fatto è che un personaggio del genere negli ann...Il fatto è che un personaggio del genere negli anni '80 apparteneva al circolo intellettuale raccolto intorno a Miglio (il gruppo di Milano), che gli aveva affidato la redazione della parte economica del suo progetto di riforma costituzionale, i cui capisaldi risulteranno essere l'economia sociale di mercato, il pareggio di bilancio, la banca centrale indipendente pura. Miglio aveva l'onestà intellettuale di ammettere che tale "riforma" sarebbe dovuta passare attraverso uno "sbrego", come diceva lui, "nel segno del «decisionismo», concetto che il M. aveva mutuato dal pensiero di Schmitt", per citare <a href="http://www.treccani.it/enciclopedia/gianfranco-miglio_%28Dizionario_Biografico%29/" rel="nofollow">Campi</a>. Cioè un atto esplicitamente eversivo da ratificare con un plebiscito sotto forma di referendum. <br />Poi simili estremismi eversivi sono diventati bandiera della sinistra, che la Costituzione la tiene sempre vicina al cuore.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-55124799748367099502015-11-04T16:01:41.624+01:002015-11-04T16:01:41.624+01:00Figurati, my pleasure. ;-)
Sì, diciamo che è stato...Figurati, my pleasure. ;-)<br />Sì, diciamo che è stato abbandonato il mezzo, vale a dire il progetto costituzionale avanzato nel 1993 dal European Constitutional Group (<a href="http://www.progressfoundation.ch/PDF/medien/156_Right%20of%20Secession,Roland%20Vaubel,European%20Constitutional%20Group,A%20Proposal%20for%20the-%20E.pdf" rel="nofollow">qui il relativo report</a>), costituitosi nell'estate del 1992 e composto da "15 European public choice scholars", come dice (<a href="http://www.econ.jku.at/members/Schneider/files/publications/2013/Buchanan.pdf" rel="nofollow">qui</a>, pag. 4) uno dei suoi stessi membri. <br />La public choice school è, come credo abbastanza noto, l'applicazione di certi postulati neoclassici al terreno della politica e in particolare della democrazia, con esiti quasi invariabilmente molto conservatori. Come ha detto uno scienziato politico come Mastropaolo (in un bel libro, che consiglio: La democrazia è una causa persa?, Torino, Bollati Boringhieri, 2011): "Almeno fino al risveglio della «ragion pratica», che schiuderà nuove prospettive [sta parlando di Rawls], la rational choice concorre dunque a conciliare la democrazia col disegno neoliberale e a dotarla di una nuova teoria di successo."<br /><br />Bognetti, chiamato a commentare il capolavoro, dice sostanzialmente: ma perché uscirsene così allo scoperto con un progetto esplicito quando, lasciati a sé stessi, i Trattati sortiranno esattamente gli stessi effetti? (Forse ti eri perso il seguito dell'ultima citazione, che avevo anticipato <a href="http://orizzonte48.blogspot.com/2015/08/la-sindrome-cinese-keynesiani-empirici.html?showComment=1440935275334#c664107882871171537" rel="nofollow">qui</a>).<br /><br />Certo, sul piano tattico lucido lo è; i presupposti ideologici della strategia mi sembrano invece piuttosto, diciamo, opachi (non nel senso di "non chiari", ovviamente...) e declinati in modo che tutto può essere definito meno che realistico o prudente (per dire, pagg. 97-98: "Uscire dalla Comunità vorrebbe dire anche, inevitabilmente, chiudere in misura più o meno intensa il nostro sistema economico verso l’esterno. Come minimo, quasi di certo sopravverrebbe una ripresa del divieto di esportazione dei capitali. [...] Un primo passo che presto ne trarrebbe con sé altri [queste sono le amenità di Hayek nella Via verso la schiavitù. Naturalmente Bognetti era un grande ammiratore di Hayek: occorreva dirlo?], se appena — come è del tutto verosimile — l’economia, invece di prosperare, entrasse in recessione. L’avvitamento verso il basso potrebbe farsi così grave da stendere un velo di grigiore totale e definitivo sulle prospettive del sistema economico italiano. Allora non sarebbe più ipotesi irreale e assurda nemmeno la fuga dal paese delle migliori energie intellettuali e imprenditoriali, e dei giovani più capaci [certo, perché invece adesso...]: e vietare per legge quest’ultima fuga, sorvegliando con la polizia le frontiere, sarebbe il logico completamento di una iniziale scelta autarchica, ma anche un vero e proprio delitto costituzionale, e un’ignominia morale.<br />Forse a quest’ultimo, estremo punto non si arriverebbe mai. Ma basta averlo evocato come il fondo di un pendio sdrucciolevole per capire che solo un pregiudizio può fare ignorare che la convenienza per l’Italia — una convenienza non solo economica ma culturale e politica — è restare nell’Europa che si unisce: restarvi praticamente a qualsiasi costo. [l'ultima frase è in corsivo]" <br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-88986961122446988662015-11-04T12:09:25.922+01:002015-11-04T12:09:25.922+01:00"Un’idea integrata dall’altra secondo cui l’u..."Un’idea integrata dall’altra secondo cui l’unità di un grande mercato economico non crea doveri di solidarietà, giuridicamente rilevanti, tra le diverse popolazioni degli stati che concorrono a mantenere l’unità del mercato" <br /><br />Che sia stato abbandonato nella forma da te riportata non mi stupisce . La citazione in testa al commento espone "tutti" alla schioppesca durezza del vivere (se non ho capito male). Lo scopo era invece, ovviamente, un altro. Che è stato così raggiunto. <br />Sbaglio? <br /><br />ps un grazie cumulativo per i tuoi contributi Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-11167909871288932832015-11-03T23:23:03.367+01:002015-11-03T23:23:03.367+01:00Che posso dire? Mutatis mutandis, l'ha già det...Che posso dire? Mutatis mutandis, l'ha già detto Corey Robin: "Ever since Edmund Burke invented conservatism as an idea, the conservative has styled himself a man of prudence and moderation, his cause a sober—and sobering—recognition of limits. [...] Yet the political efforts that have roused the conservative to his most profound reflections [...] have been anything but that."<br /><br />Tanto per capirci, dalla solita Costituzione economica di Bognetti (pag. 237-38. Sta parlando di quel progetto costituzionale europeo che ritiene troppo esplicito per poter essere adottato): “Affinché un progetto come quello del Gruppo potesse venir democraticamente accolto dagli stati europei come formale, definitiva Costituzione della loro Unione, occorrerebbe, innanzitutto, che fosse abbracciata con fermissima convinzione, da parte della grande maggioranza delle classi dirigenti e delle masse, un’idea dell’individuo come essere che deve provvedere a se stesso, attraverso gli istituti privatistici del diritto, senza aspettarsi se non l’indispensabile dall’intervento del potere pubblico correttivo degli esiti delle operazioni di mercato. Un’idea integrata dall’altra secondo cui l’unità di un grande mercato economico non crea doveri di solidarietà, giuridicamente rilevanti, tra le diverse popolazioni degli stati che concorrono a mantenere l’unità del mercato. Si tratta di idee che riflettono una visione etica dell’uomo e della società di alta, nobile e rigorosa virilità [dice proprio così, eh, non me lo sono inventato]; una visione che nella fenomenologia della evoluzione umana ha occupato, e ancora magari in futuro occuperà, un posto di primario rilievo in quanto strumento di educazione e di promozione civile; un momento importantissimo nella storia della civiltà.<br />Resta però i l fatto che una tale visione etica non è al presente quella dominante nel cuore dei popoli europei. E poiché non lo è, è molto improbabile che essi possano accettare un progetto di Costituzione europea che riflette in modo così *immediatamente percepibile* quella visione.” <br /><br />E quindi rifiliamo loro la pillola amara senza che se ne accorgano (segue infatti la citazione che avevo già riportato sul necessario funzionamento neoliberale dell’Unione). Se questi sono i disincantati, chissà i fanatici che cosa dicono.<br /><br />La questione del confronto Schmitt-Hayek è molto interessante. Metodologicamente non potrebbero essere più distanti (tanto è vero che giuristi di indiscutibile lealtà democratica come Mortati e Ferrara sono (anche) schmittiani); però, però…ho già accennato qualcosa in passato. Oggi segnalo questo: W. E. Schauerman, The Unholy Alliance of Carl Schmitt and Friedrich A. Hayek, Constellations Volume, vol 4., n. 2, 1997, pagg. 172 e ss Ci sarà occasione di riparlarne. ;-)<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-83434190258016869992015-11-02T23:32:41.474+01:002015-11-02T23:32:41.474+01:00Sembra che i grossisti fiorentini di derrate alime...Sembra che i grossisti fiorentini di derrate alimentari rinuncino a contrastare la deflazione <br /><br />http://www.lanazione.it/firenze/cibo-invenduto-poveri-1.1446304Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-8531854139732199152015-11-02T16:48:58.184+01:002015-11-02T16:48:58.184+01:00But comment, go ahead! :-)
L'uso di Schmitt e...But comment, go ahead! :-)<br /><br />L'uso di Schmitt e della sua dottrina dello Stato nel contesto della sovranazionalizzazione hayekiana è qualcosa di straordinario: o non si conosce e/o non si è compresa la base einaudiana-hayekiana del federalismo ordoliberista, oppure si tratta di una svista dettata dalla evidente incomprensione della macroeconomia e del modello economico costituzionale.<br /><br />O forse entrambe le cose, in una certa (s)misura...Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-26748422542212812092015-11-02T16:36:12.326+01:002015-11-02T16:36:12.326+01:00L'impressione è però anche che qualcuno gli ef...L'impressione è però anche che qualcuno gli effetti veri li avesse capiti e li gradisse (o qualcosa in più). Dei "vecchi" (perché poi ci sono anche alcuni "giovani" abbastanza terribles) ho parlato di Bognetti, ma merita una menzione anche una figura tutt'altro che secondaria come <a href="http://www.edizioniets.it/scheda.asp?N=9788846726001" rel="nofollow">Merusi</a>. Il volume linkato gli attribuisce una produzione scientifica ispirata "a un atteggiamento realistico e di disincanto". Questa citazione che riporto sta sul Bilancia (pag. 89): "Ed il modello culturale che discende pervasivamente su tutti i sistemi giuridici, contaminandoli e condizionandoli, sembra oggi <br />avere la propria rappresentazione ideale, la propria immagine sacralizzata nei dogmi professati nel Trattato di Maastricht. L’obiettivo primario della stabilità dei prezzi, per dirla con Merusi, «scopo eterno» (150) del nuovo sistema di valori costituzionali indisponibili,<br />viene affidato al Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), nuovo organo costituzionale di ciascuno Stato membro, nella cui essenza politica soltanto può germogliare il seme della perfezione, la capacità di «tendere ad Deum»(151) [!!!!!!!: punti esclamativi miei!], di perseguire, nell’esercizio di un potere politico eterno, l’affermazione del fine perpetuo che viene ad esso affidato. Tornano alla mente le famose parole di Schmitt: «Tutti i concetti più pregnanti della moderna dottrina dello Stato sono concetti teologici secolarizzati»(152)."<br /><br />La nota 151 così riporta: "L’espressione citata è presente nella relazione tenuta dall’autore al con vegno su La nuova costituzione economica. Università degli Studi di Roma «La Sapienza», Roma, 2 2 aprile 1997, pur non comparendo nel testo definitivo degli<br />atti, citati alla nota precedente."<br /><br />No comment.<br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-30575284161193447482015-11-02T16:32:27.992+01:002015-11-02T16:32:27.992+01:00Mi pare sia chiarissima la percezione "static...Mi pare sia chiarissima la percezione "statica" dell'esproprio rappresentato dalla BCE e dal SEBC; molto meno gli effetti dinamici (anzi, a volte si ipotizzano effetti di segno opposto rispetto a quelli reali oppure che si tratti di un mutamento che non fa che ratificare un'irresistibile metamorfosi dello Stato ("ora c'è a' globalizzazzzione..."). Ho ancora un bel po' di materiale da esaminare, però). <br />Un esempio fra i vari possibili: "Vero è, tuttavia, che tutto il Titolo VI (soprattutto una volta a regime, e cioè dopo il passaggio alla terza fase) mette in discussione elementi importanti della sovranità dello Stato («conditions essentielles d’exercice de la souveraineté nationale», secondo il Conseil constitutionnel francese), a cominciare dalla stessa facoltà di battere moneta, che da secoli - ad esempio già in Bodin e poi in Vattel - viene considerata<br />un vero e proprio «diritto di maestà», attributo «naturale» della sovranità. Né di questo ci si può sorprendere: lo Stato è chiamato a gestire la politica economica, e questa non è possibile senza il governo della moneta.<br />A ragionare secondo gli schemi e i principi tradizionali, le previsioni del Trattato sembrerebbero dunque, per questa parte, radicalmente confliggenti con l’essenza stessa - irrinunciabile - della statualità. L’ostacolo, allora, si può superare soltanto mettendo in<br />dubbio [ma forse sarebbe il caso di scioglierlo questo dubbio o no?, nota mia] la tenuta di quegli schemi e di quei principi, rilevando l’interdipendenza ineliminabile tra le economie dei vari Stati, e concludendo nel senso che il Trattato non fa che prendere atto di una realtà già esistente, nella quale la libera determinazione delle scelte di politica economica dello Stato non è altro che un lontano ricordo. Solo la torsione subita dalla Staatlichkeit, che l’ha resa profondamente diversa da ciò che essa fu in passato, può - insomma - giustificare I’«espropriazione» comunitaria delle competenze degli Stati nazionali in materia di politica economica." (M. Luciani, La Costituzione italiana e gli ostacoli all'integrazione europea, Politica del diritto, a. XXIII, n. 4, dicembre 1992, pag. 583)<br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-61266067344784950942015-11-02T08:36:51.044+01:002015-11-02T08:36:51.044+01:00Questo semmai conferma che la incompatibilità dei ...Questo semmai conferma che la incompatibilità dei trattati è ben visibile e ci pone un paio (almeno) di interrogativi (che peraltro sono trattati nel "nuovo" libro):<br />a) come mai questa relativamente diffusa comprensione dei costituzionalisti non ha trovato manifestazioni rafforzate e più pubblicamente (TV-talk inclusa...in teoria) visibili dopo la crisi del 2008-2011 e fino ad oggi;<br />b) che, in ogni modo, la prevedibilità e la geometrica potenza dell'euro nel realizzare il modello eversivo "de facto" pare costantemente sfuggita, pur essendo i suoi effetti e il suo assetto (in particolare la BCE indipendente pura) evidenti pure a un non economista (come attesta l'analisi di Guarino del 1992).<br /><br />Attendo con curiosità la tua "rassegna": magari scopriremo perchè questo blog è "solo" pur non essendo "isolato", scientificamente parlando...<br />Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-90128637952538105202015-11-02T00:45:51.819+01:002015-11-02T00:45:51.819+01:00Dei controlimiti ne parla (tra l'altro non ho ...Dei controlimiti ne parla (tra l'altro non ho messo la data: 2006), pag. 258: "Il trattato costituzionale europeo (in continuità con l ’ultima stratificazione maastrichtiana) mantiene e rafforza l ’impianto monetarista e liberista del governo sovranazionale dell’economia, svuotando i precetti sociali fondamentali delle costituzioni nazionali e rendendo sempre più evanescenti e retorici quei “controlimiti” proclamati a mo’ di colonne d’Èrcole del potere organizzativo comunitario."<br /><br />Altrove si trovano valutazioni anche più esplicite e più pessimiste (o realiste, secondo il punto di vista): "Il sistema costituzionale, radicalmente assediato dalle trasformazioni politico-istituzionali in corso, non pare più in grado di reggere l’urto dei nuovi poteri che si vanno affermando politicamente in via di legittimazione autonoma. Qui, come sopra, il tentativo della dottrina è costretto a fondarsi sulla necessità di ricondurre, in via di interpretazione riduttiva, tali poteri nei limiti della Costituzione, senza poter prevedere se questo sia ancora, di fatto, politicamente possibile. Tanto la teoria delle norme sulla normazione quanto l’analisi dell’apertura dell’assetto organizzativo costituzionale dimostrano che il fondamento di validità del sistema — quando ancora si riesca a configurarne uno — si<br />trova all’esterno di esso, nel fatto (consuetudine confermativa o effettività che dir si voglia).” (F. Bilancia, La crisi dell'ordinamento giuridico dello Stato rappresentativo, Padova, Cedam, 2000, pag. 343).<br /><br />A proposito di eventuali riforme, per restare in tema, costituzionali: "Non saprei cosa augurare al costituzionalismo italiano, se una costituzione democratica, di alto profilo ma politicamente vuota, o una costituzione vera, misura effettiva e, si spera, limite dei poteri<br />reali. In tale secondo caso la costituzione sarebbe, con più probabilità, concretamente vigente e vitale, perché dotata di reale forza politica — lo sarebbero i poteri che essa andrebbe a disciplinare—, ma certamente di democratico rischierebbe di non avere più<br />che il nome, seppur vorranno i suoi estensori." (Ivi, pag. 354). <br /><br />Di materiale ne ho parecchio e sono ben felice di metterlo a disposizione. Devo ragionare un po' su organizzazione ed esposizione. Naturalmente tradurrò tutto. ;-) Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-50920899928788340552015-11-01T23:44:25.519+01:002015-11-01T23:44:25.519+01:00Su Rampini
Sempre le stesse cose, questa è una ver...Su Rampini<br />Sempre le stesse cose, questa è una versione sofisticata del mitico "Pavidi conigli!" di Carnevale Maffè, condita con un accenno alla "vecchiaia" che rende "avversi al rischio" (orrendo calco dall'inglese). <br />Aspettiamo il rifiorire di un arditismo giovanilistico neoliberista? A questo sono ridotti gli spin doctor?Frankhttps://www.blogger.com/profile/11459446106849712437noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-13693179421513756562015-11-01T22:34:32.622+01:002015-11-01T22:34:32.622+01:00Non per onerarti eccessivamente ma per conoscenza ...Non per onerarti eccessivamente ma per conoscenza dei..."polli" (in senso buono, beninteso): le parti in lingua straniera, sarebbe meglio inserirle già tradotte per quanto possibile (ovviamente).Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-51799232112778724272015-11-01T22:31:54.744+01:002015-11-01T22:31:54.744+01:00Direi che si intende accompagnare anzitutto alla t...Direi che si intende accompagnare anzitutto alla tomba la democrazia del welfare.<br /><br />Come dici, con diverse angolazioni, o meglio "in other words", sono i concetti qui già espressi. Suppongo che manchi la parte in cui si evidenzia che la legalità costituzionale, ovvero l'ordine costituzionale inderogabile di cui, ogni tanto, parla la Corte enunciando astrattamente i "controlimiti, in tutto questo diviene un ricordo del passato. E senza passare per il "via" di una nuova fase Costituente (popolare, meno che mai...).<br /><br />I tuoi approfondimenti, che attendiamo con ansia, sarebbe meglio organizzarli in un post (anche diviso in più parti se di spessore consistente :-)); in tal modo, molti dei "pigri" che si limitano a leggere il post, senza dilungarsi sui commenti, potranno essere informati e il tuo lavoro avrà la maggior diffusione che merita. Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-50501250866212038642015-11-01T21:40:54.676+01:002015-11-01T21:40:54.676+01:00Grazie, winston, una risata me l'hai proprio r...Grazie, winston, una risata me l'hai proprio regalata, e di questi tempi è merce rara. Mi arruolo anch'io nel Team Scilipoti. :-)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-8252659581122671412015-11-01T21:36:08.702+01:002015-11-01T21:36:08.702+01:00Insomma, il senso complessivo del disegno neorifor...Insomma, il senso complessivo del disegno neoriformista (un punto che avevo lasciato indietro: per fortuna che ho trovato una bella monografia che mi aiuta parecchio ;-)), che è poi il medesimo del diritto europeo, potrebbe essere riassunto in questi termini: "Questi sono i compiti permanenti di intervento dei pubblici poteri: «instaurare un contesto economico favorevole alle imprese» (altrove la Commissione parla di «creare un ambiente socioeconomico sano, adeguato» a «liberare le potenzialità latenti per una crescita sostenuta»); «incentivare» i lavoratori a diventare imprenditori di se stessi; «smantellare», attraverso un sistema educativo e scolastico prevalentemente orientato al culto dell’impresa, «le barriere culturali nei confronti dell’assunzione del rischio»." (le parti virgolettate sono citazioni da documenti della Commissione. La fonte è L. Patruno, Il modello istituzionale europeo e l'idea di costituzione, Torino, Giappichelli, pag. 207. Non me la sento di consigliarlo a tutti perché ha una prima parte teorica molto impegnativa, ma è certo del tutto conforme alle analisi elaborate qui, ovvero il modello "sociale" comunitario deriva dall'ordoliberismo ed è radicalmente altro rispetto a quello delle costituzioni di democrazia sostanziale, la nostra in particolare. Ha alcune magnifiche pagine di contropelo ad Habermas che magari in futuro riporterò).<br /><br />Ovviamente la favoletta è che conformarsi a quegli indicatori, "a cholesterol test for the regulatory environment for domestic businesses", come dice (<a href="http://www.doingbusiness.org/reports/global-reports/doing-business-2010/" rel="nofollow">qui</a>, pag. vi) con una delle sue metafore tanto efficaci la World Bank, serva gli interessi generali. Oltre a quanto giustamente riportato del post, basti dire che la stessa World Bank "recognized Egypt as the “region’s top reformer” in each year from 2006 to 2008. Indeed, in 2008, the country was crowned the “World’s Top Reformer” by the World Bank and the International Finance Corporation." (Adam Hanieh, Lineages of Revolt, Chicago, Haymarket Books, 2013, s.p.: gran bel libro consigliato da Flassbeck per capire come e quanto è stato devastato e depredato dal neoliberismo il Medioriente).<br /><br />Ovvero, tornando a Patruno (pag. 206): "Compito dello Stato (dei pubblici poteri sovranazionali, quando ne ricorrano le competenze) non è di modellare l’ordine economico indirizzandolo a fini generali, ma di modellare - intervenendo sul dato tecnico, giuridico, culturale - la società, affinché l ’ordine economico possa autorealizzarsi. Con un motto di spirito ben noto, si potrebbe dire che il governo deve accompagnare l’economia di mercato dalla culla alla tomba.” <br />Insomma: "Con una frase: lo Stato non interviene per correggere i fallimenti del mercato (come vorrebbe l ’ortodossia della ‘regolazione’) e, dunque, ex post, ma interviene ex ante, affinché non fallisca il «mercato» come progetto complessivo di conformazione della società.” <br /><br />Coi meravigliosi risultati che tutti possiamo apprezzare.<br /><br /><br /> Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-19390857688356322292015-11-01T20:53:25.604+01:002015-11-01T20:53:25.604+01:00Per maggior effetto, suggerisco altresì l'asco...Per maggior effetto, suggerisco altresì l'ascolto di questo brano nel mezzo della consultazione delle dichiarazioni di voto: https://www.youtube.com/watch?v=3MRvDGd02mA. Si tratta pur sempre di un classico intramontabile!winston smithnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-28039827852641847202015-11-01T20:44:09.651+01:002015-11-01T20:44:09.651+01:00Verosimilmente si limiterà a indicare uno dei capr...Verosimilmente si limiterà a indicare uno dei capri espiatori suggeriti da Keynes nel breve saggio del 1925 intitolato "The economic consequences of Mr. Churchill", tenendosi così ben lontano dai vicoli tetri della Gotham City che verrà (e che già c'è a ben vedere): "And since the public always understands particular causes better than general causes, the depression will be attributed to the industrial disputes which will accompany it, to the Dawes Scheme, to China, to the inevitable consequences of the Great War, to tariffs, to high taxation, to anything in the world except the general monetary policy which has set the whole thing going".<br />Attenendosi alla narrazione propagandistica già ben avviata, le vittime sacrificali più idonee per per placare l'ira del dio Mercato (un discendente di Mercurio, che per gli antichi romani era proprio il dio dei mercanti) paiono attualmente essere la "Cinaaaaa" (le cui terre ci sono evidentemente state a lungo nascoste dagli oceani perché fino a cento anni fa non c'era e il cui nome inizia con la "C" perché è "Comunista" e finisce con cinque "a" perché è così grande da lasciare a bocca aperta il povero occidentale fiaccato dal "white man's burden" che è costretto a portare faticosamente da secoli sulle sue spalle quale conseguenza negativa della propria manifesta "civiltà superiore") e le tasse (che finanziano la "spesa pubblica improduttiva" e le "ruberie della kasta" - con la "k" perché formata da gente "kattiva").<br /><br />Tuttavia, se davvero si è in vena di risate, consiglierei di riflettere attentamente sul fatto che il parlamentare italiano più saldo nella difesa degli interessi del Paese negli ultimi anni, voti alla mano, è probabilmente stato l'insospettabile Domenico Scilipoti: contrario nell'esprimere la fiducia al governo Monti nel momento del suo insediamento (http://parlamento16.openpolis.it/votazione/camera/camera-fiducia-governo-monti/37585); contrario al cosiddetto "salva-Italia" (http://parlamento16.openpolis.it/votazione/camera/manovra-salva-italia-ddl-4829-a-voto-finale-prima-lettura-camera/37692); contrario all'inserimento del principio di pareggio di bilancio in Costituzione (http://parlamento16.openpolis.it/votazione/camera/pareggio-di-bilancio-in-costituzione-pdl-cost-4205-abb-b-voto-finale/38220); assente - ergo non colpevole - in occasione della legge Fornero (http://parlamento16.openpolis.it/votazione/camera/riforma-del-mercato-del-lavoro-ddl-5256-voto-finale/38995), contrario al decreto Poletti - "Jobs Act" (http://parlamento17.openpolis.it/votazione/senato/decreto-lavoro-poletti-jobs-act-fiducia-decreto-poletti/16095). Per stabilire un termine di paragone adeguato, la tanto acclamata rivoluzionaria "de destra", "de borgata" Giorgia Meloni, in tali occasioni, si è così espressa: favorevole, favorevole, assente, favorevole, in missione.<br />Gioite, gente, giacché un nome dal quale si può ripartire in fondo c'è già (forse sì, ma anche no)!winston smithnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-67945103887230203752015-11-01T19:12:06.656+01:002015-11-01T19:12:06.656+01:00Ti vedo in forma :-) Ottimo antidepressivo...
Se ...Ti vedo in forma :-) Ottimo antidepressivo...<br /><br />Se volessimo fare un passo ulteriore, tragicamente divertente (sempre in chiave depurativa diuretica), potremmo cercare di immaginare cosa mai scriverebbe Rampini nel post-next inevitabile crisi finanziaria con sollevazione diffusa delle neo-inarginabili (nella crescita numerica) masse di diseredati USA.<br /><br />Là potremo finalmente verificare se conosce abbastanza l'inglese - e intendo lo street talk of ordinary people- o fa il traduttore di qualche articolessa qua e là (e in Italia la domanda sorge spontanea per tutti gli americanologi, che pretendono che nelle università si insegni SOLO in inglese...come fosse antani...)Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-67759572862897259962015-11-01T17:18:43.284+01:002015-11-01T17:18:43.284+01:00Insomma, semplificando, si può dire che queste cla...Insomma, semplificando, si può dire che queste classifiche hanno la sola utilità di permettere, a chi la ignorava, di scoprire l'esistenza di certi staterelli evidentemente sprovvisti di una "produttiva" ed "efficiente" - in una parola, "vincente" - "impresa" (privata, ça va sans dire) di "pubbliche relazioni" e "comunicazione" in grado di renderli "appetibili" agli investitori esteri e dunque garantire ampi e "virtuosi" afflussi di capitale straniero sotto forma di IDE e/o turismo?<br />Mi dispiace per la Grecia, ma dopo tutte quelle "riforme strutturali" e quelle "liberalizzazioni" è ancora al sessantesimo posto (davanti...al Lussemburgo dello Juncker santo patrono dei banchieri beoni!). Forse è proprio il caso di dire che dovrebbero impegnarsi di più, questi governanti greci, se sono realmente intenzionati a fare atto di fede nei "nostri valori" neo-ordo-liberali occidentali...<br /><br />P.S.: mi vogliano perdonare gli eventuali lettori per il linguaggio adottato, ma ho appena terminato di leggere un articolo di Federico Rampini pubblicato su Il Venerdì di Repubblica che esordisce avvertendoci che - cito testualmente - "Siete contrari al futuro Trattato di libero scambio tra Europa e Stati Uniti, Transatlantic Trade and Investment Partnership (Ttip)? Attenti, potrebbe essere un segno d'invecchiamento, avversione al rischio, insicurezza e paura" e conclude spiegandoci che - cito altrettanto testualmente - "più un Paese è vecchio più tende a vivere le liberalizzazioni come una minaccia". In compenso, da parte mia vi posso assicurare che succitato articolo stimola la diuresi meglio di Rocchetta e Uliveto messe insieme; ed è pur vero che gli americani ci dicono da sempre che "every cloud has a silver lining". Peccato che i romani avessero espresso un concetto simile appena qualche secolo prima: "quae nocent docent"; ecco, dopo tutto questo nuocere, è rincuorante sapere che qualcuno, in qualche posto, qualche cosa l'ha pure imparata. Per servirvi.winston smithnoreply@blogger.com