tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post8968088552774190013..comments2024-01-26T15:32:41.629+01:00Comments on Orizzonte48: IL MUTAMENTO €XTRA ORDIN€M: LA "COSTITUZIONE FINALE" E' GIA' QUI (proprio perché non ve ne accorgete)Quarantottohttp://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comBlogger30125tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-73300639344540152672016-12-04T10:27:00.217+01:002016-12-04T10:27:00.217+01:00Cari Poggio e Francesco: vi rinvio al post appena ...Cari Poggio e Francesco: vi rinvio al post appena pubblicato.<br />In un pragmatismo "radicalmente democratico" è bene concentrare le forze su QUELL'aspetto. E' l'essenza fenomenologica del problema...Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-29321875887077213742016-12-03T17:40:58.779+01:002016-12-03T17:40:58.779+01:00Non so se tu sia un "italiano all'estero&...Non so se tu sia un "italiano all'estero" con diritto di voto; tuttavia, se lo fossi, mi pare che, a sentire i rumors attuali sull'orientamento di voto degli italiani all'estero, avresti un'opinione piuttosto minoritariaQuarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-16649659594013010442016-12-03T16:37:40.557+01:002016-12-03T16:37:40.557+01:00Sorry per le'errore.
Comunque, leggendo un pò...Sorry per le'errore.<br /><br />Comunque, leggendo un pò i giornali tedeschi noto un elevato nervosismo nel Etablishment tedesco. Hanno una paura pazza che l'euro possa saltare. Sono letteralemnte terrorizati di perdere il loro cavallo di troia Renzi. <br /><br />Come i mercati potrebbero reagire in caso di un euro break-up c'è l'ho dimostra <a href="https://www.comdirect.de/inf/indizes/detail/chart.html?timeSpan=10D&ID_NOTATION=7385442#benchmarkNotations=20735&benchmarkColors=3366cc&selectedBenchmarks=true&chartType=CONNECTLINE&e&" rel="nofollow"> questo</a> grafico. Linea nera è il FTSE/MIB, linea blu il DAX. Qui si nota una certa insucurezza sopratutto nel DAX ed un euforia nel FTSE/MIB. Questa è la direzione che potrebbero prendere i mercati azionari, non subito dopo il break-up ma sicuramente dopo un paio di settimane. La spiegazione è semplice, i mercati sanno benissimo cosa succederebbe al economia tedesca è italiana in caso di break-up. <br /><br />Trump non farà il piacere del Italia, ma nemmeno quello dei tedeschi. È sopratutto Merkel perderà il suo più importante alleato, il sig. Obama.<br /><br />Con Trump al portere, secondo mè succederanno 5 cose:<br />- Trump lascerà l'euro-zona a se stessa. <br />- Litigi è differenze tra i paesi del euro-zona aumenteranno.<br />- Merkel perde il suo più importante alleato, gli USA.<br />- EU è euro-zona su pressione tedesca andrà a scontrarsi con gli USA. <br />- Germania verrà sempre più isolata. <br /><br />Credo che per l'Italia al momento è di assoluta importanza di togliere il potere a questo cabineto del orrore nominato PD. Credo che di più in Italia non si possa aspettarsi, almeno per il momento. <br /><br /> <br /><br /><br /><br />Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/13788548075656303551noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-60912415367400188672016-12-03T16:00:32.733+01:002016-12-03T16:00:32.733+01:00A proposito della relazione tra Mengele e libero m...A proposito della <a href="http://tacticalinvestor.com/brain-deformities-caused-by-monsantos-larvicide-not-zika-virus/" rel="nofollow">relazione tra Mengele e libero mercato</a>...Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-24350082759307569992016-12-03T12:22:21.775+01:002016-12-03T12:22:21.775+01:00Caro Poggio,
Direi che i compiti i collaborazionis...Caro Poggio,<br />Direi che i compiti i collaborazionisti li hanno fatti bene (a spese delle nostre terga). La macchina fascista ha funzionato alla grande! Oppure NO? :-)francesco maimonehttps://www.blogger.com/profile/10915970445672487282noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-8602532451101761842016-12-03T11:16:10.410+01:002016-12-03T11:16:10.410+01:00Preciso che si tratta di "diplomatici" t...Preciso che si tratta di "diplomatici" tedeschi...<br />Per il resto, siamo stati i primi a evidenziarlo i<br />n Italia, praticamente in tempo reale parlando di Vaudeville<br />http://orizzonte48.blogspot.it/2016/08/ventotenes-vaudeville-la-penosa-agonia.html<br /><br />Come pure abbiamo rammentato il fatto che tale "motore" (Franco-teutonico, ormai patto leonino pro-crucchi) corrisponde a un preciso placet degli USA: almeno fino ai tempi di Obama.<br /><br />Con Trump vedremo se e come le "pressanti indicazioni" (alla priorità manutentiva dell'euro) muteranno: ma non certo per far piacere all'Italia. <br /><br />Un vantaggio per noi, potrebbe indirettamente prospettarsi solo se ciò fosse di convenienza alla nuova strategia USA: e solo se avessimo, ipotesi particolarmente remota, una classe politica capace di negoziare con Washington una nuova prospettiva di reciproca convenienza.Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-87357462103465800832016-12-03T09:22:29.409+01:002016-12-03T09:22:29.409+01:00Frederik Erikson, direttore del centro europeo per...Frederik Erikson, direttore del centro europeo per la politica economica internazionale a Brüssel su Matteo Renzi. <br /><br />Falsch verstanden<br /><br />Selbst EU-kritische Äußerungen werden Italiens Ministerpräsident zugestanden - in der keineswegs unzutreffenden Annahme, er könne damit bei der italienischen Bevölkerung punkten. "Die europafeindliche Rhetorik", der Renzi sich zeitweise befleißige, sei "harte politische Kalkulation", wird der Leiter des European Centre for International Political Economy in Brüssel, Fredrik Erixon, zitiert: "Es ist eine politische Scharade" - "und alle wissen, dass das so ist". Zuletzt haben sich Berliner Diplomaten allerdings genötigt gesehen, Renzi öffentlich daran zu erinnern, dass es bei seiner Rettung um eine Rettung des Euro, nicht aber um eine reale Aufwertung Italiens geht. "Wir haben den Eindruck, dass Renzi die Illusion hatte, den französisch-deutschen Motor mit Italien zu einem Trio zu machen", äußern deutsche Diplomatenkreise mit Blick auf die Ausrufung eines neuen EU-Führungstrios durch Bundeskanzlerin Merkel: "Da hat Renzi wohl etwas falsch verstanden. Der deutsch-französische Motor steht für sich."[7]<br /><br />fonte: http://www.german-foreign-policy.com/de/fulltext/59494<br /><br /><br />Cerco di tradurre. <br /><br />La retorica anti-europea di Renzi è nient'altro che un "duro" calcolo politico, una farsa poltica è tutti lo sanno. L'obiettivo è "fare punti" o meglio impressionare elettorato italiano. Diplomati tedeschi recentemente hanno dovuto far ricordare in pubblico a Renzi che l'intenzione della Germania non è fare entrare l'Italia nel duo o come lo chiamano loro "il motore" franco-tedesco che attualmente rapresenta la leadership in Europa. La leadership rimarrà tale è non si trasformerà sicuramente in un trio, fanno ricordare diplomati tedeschi a Renzi. L'interesse o il supporto della Germania a Renzi a solo un unico motivo, salvare l'euro è sicuramente NON l'Italia. Abbiamo l'impressione che Renzi abbia l'illusione che l'Italia possa far parte della leadership franco-tedesca che attualmente domina l'europa, non è cosi, qui Renzi a frainteso qualcosa, dicono diplomati tedeschi. <br /><br />Qualcuno si ricorda l'incorntro in una portaeri italiana tra Renzi, Holland è Merkel è come era ogoglioso il cazzaro. Per Merkel è Holland era semplicemente un "non event" o meglio un giochetto, niente di più. <br />Non capirò mai come i governanati italiani si possano abbassare fino a tale punto ed essere ancora orgogliosi. Il problema è questi idioti non si rendono ridicoli solo loro ma rendono ridicola tutta l'Italia. <br />Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/13788548075656303551noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-39605664889064443362016-12-03T01:27:10.445+01:002016-12-03T01:27:10.445+01:00[segue 3/3]
3. Incoraggiamo inoltre il Governo a ...[segue 3/3]<br /><br />3. Incoraggiamo inoltre il Governo a prendere immediatamente misure per garantire una revisione dell'amministrazione pubblica allo scopo di migliorare l'efficienza amministrativa e la capacità di assecondare le esigenze delle imprese. Negli organismi pubblici dovrebbe diventare sistematico l'uso di indicatori di performance (soprattutto nei sistemi sanitario, giudiziario e dell'istruzione). C'é l'esigenza di un forte impegno ad abolire o a fondere alcuni strati amministrativi intermedi (come le Province). Andrebbero rafforzate le azioni mirate a sfruttare le economie di scala nei servizi pubblici locali.<br />Confidiamo che il Governo assumerà le azioni appropriate.<br /><br />Con la migliore considerazione,<br /><br />Mario Draghi, Jean-Claude Trichet<br /><br />5 agosto 2011 poggiopoggiolinihttps://www.blogger.com/profile/00884503306520695202noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-49750416624527266792016-12-03T01:26:14.753+01:002016-12-03T01:26:14.753+01:00[segue 2/3]
2. Il Governo ha l'esigenza di ass...[segue 2/3]<br />2. Il Governo ha l'esigenza di assumere misure immediate e decise per assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche. <br />a) Ulteriori misure di correzione del bilancio sono necessarie. Riteniamo essenziale per le autorità italiane di anticipare di almeno un anno il calendario di entrata in vigore delle misure adottate nel pacchetto del luglio 2011. L'obiettivo dovrebbe essere un deficit migliore di quanto previsto fin qui nel 2011, un fabbisogno netto dell'1% nel 2012 e un bilancio in pareggio nel 2013, principalmente attraverso tagli di spesa. E' possibile intervenire ulteriormente nel sistema pensionistico, rendendo più rigorosi i criteri di idoneità per le pensioni di anzianità e riportando l'età del ritiro delle donne nel settore privato rapidamente in linea con quella stabilita per il settore pubblico, così ottenendo dei risparmi già nel 2012. Inoltre, il Governo dovrebbe valutare una riduzione significativa dei costi del pubblico impiego, rafforzando le regole per il turnover (il ricambio, ndr) e, se necessario, riducendo gli stipendi.<br /> <br />b) Andrebbe introdotta una clausola di riduzione automatica del deficit che specifichi che qualunque scostamento dagli obiettivi di deficit sarà compensato automaticamente con tagli orizzontali sulle spese discrezionali.<br /> <br />c) Andrebbero messi sotto stretto controllo l'assunzione di indebitamento, anche commerciale, e le spese delle autorità regionali e locali, in linea con i principi della riforma in corso delle relazioni fiscali fra i vari livelli di governo. Vista la gravità dell'attuale situazione sui mercati finanziari, consideriamo cruciale che tutte le azioni elencate nelle suddette sezioni 1 e 2 siano prese il prima possibile per decreto legge, seguito da ratifica parlamentare entro la fine di Settembre 2011. Sarebbe appropriata anche una riforma costituzionale che renda più stringenti le regole di bilancio.poggiopoggiolinihttps://www.blogger.com/profile/00884503306520695202noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-75019226115137212212016-12-03T01:25:21.204+01:002016-12-03T01:25:21.204+01:00CARO PRIMO MINISTRO
«Caro Primo Ministro,
Il Con...<a href="http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-09-29/testo-lettera-governo-italiano-091227.shtml?uuid=Aad8ZT8D" rel="nofollow">CARO PRIMO MINISTRO</a><br /><br />«Caro Primo Ministro, <br />Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea il 4 Agosto ha discusso la situazione nei mercati dei titoli di Stato italiani. Il Consiglio direttivo ritiene che sia necessaria un'azione pressante da parte delle autorità italiane per ristabilire la fiducia degli investitori. <br />Il vertice dei capi di Stato e di governo dell'area-euro del 21 luglio 2011 ha concluso che «tutti i Paesi dell'euro riaffermano solennemente la loro determinazione inflessibile a onorare in pieno la loro individuale firma sovrana e tutti i loro impegni per condizioni di bilancio sostenibili e per le riforme strutturali». Il Consiglio direttivo ritiene che l'Italia debba con urgenza rafforzare la reputazione della sua firma sovrana e il suo impegno alla sostenibilità di bilancio e alle riforme strutturali. <br />Il Governo italiano ha deciso di mirare al pareggio di bilancio nel 2014 e, a questo scopo, ha di recente introdotto un pacchetto di misure. Sono passi importanti, ma non sufficienti.<br />Nell'attuale situazione, riteniamo essenziali le seguenti misure: <br /><br />1.Vediamo l'esigenza di misure significative per accrescere il potenziale di crescita. Alcune decisioni recenti prese dal Governo si muovono in questa direzione; altre misure sono in discussione con le parti sociali. Tuttavia, occorre fare di più ed é cruciale muovere in questa direzione con decisione. Le sfide principali sono l'aumento della concorrenza, particolarmente nei servizi, il miglioramento della qualità dei servizi pubblici e il ridisegno di sistemi regolatori e fiscali che siano più adatti a sostenere la competitività delle imprese e l'efficienza del mercato del lavoro.<br /><br />a) E' necessaria una complessiva, radicale e credibile strategia di riforme, inclusa la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali e dei servizi professionali. Questo dovrebbe applicarsi in particolare alla fornitura di servizi locali attraverso privatizzazioni su larga scala. <br /><br />b) C'é anche l'esigenza di riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva, permettendo accordi al livello d'impresa in modo da ritagliare i salari e le condizioni di lavoro alle esigenze specifiche delle aziende e rendendo questi accordi più rilevanti rispetto ad altri livelli di negoziazione. L'accordo del 28 Giugno tra le principali sigle sindacali e le associazioni industriali si muove in questa direzione.<br />c) Dovrebbe essere adottata una accurata revisione delle norme che regolano l'assunzione e il licenziamento dei dipendenti, stabilendo un sistema di assicurazione dalla disoccupazione e un insieme di politiche attive per il mercato del lavoro che siano in grado di facilitare la riallocazione delle risorse verso le aziende e verso i settori più competitivi.poggiopoggiolinihttps://www.blogger.com/profile/00884503306520695202noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-66790537306406856742016-12-03T00:26:29.192+01:002016-12-03T00:26:29.192+01:00“LE LEGGI DEVONO PRODURRE UN EFFETTO, NON DEVONO E...“LE LEGGI DEVONO PRODURRE UN EFFETTO, NON DEVONO ESSERE COMPRENSIBILI”<br /><br />E' l'Amato-Junker del nuovo che avanza e tu, bellezza, t'ostini, t'incaponisci, t'arrovelli a credere, sperare, studiare altro che non è, che non bisogna che sia.<br /><br />E si, o forse NO, «me l[]a portarono a casa un mattino di [luglio] dicembre, spoiolat[]a e smembrat[]a a colpi di scure come un maiale ... L[]a stesi sul tavolo di granito del cortile, quello che usavamo per le feste grandi, e l[]a lavai col getto della pompa ... Pthù! Maledetti siano quelli che gli hanno squarciato il petto per strappargli il cuore con le mani e prenderl[]a calci come una palla di stracci!».<br /><br />E NO, cari d'un cane, non s'uccidono così neppure i cavalli.<br /><br />E NO, bellezza, che sia ciò che dev'essere e NO, bellezza mia, stavolta NO.<br />poggiopoggiolinihttps://www.blogger.com/profile/00884503306520695202noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-31571747651432491292016-12-02T21:00:24.859+01:002016-12-02T21:00:24.859+01:00È impressionante come il "cotè morale" a...È impressionante come il "cotè morale" assomigli a quello del pauperismo <i>solo per i subalterni</i>, dell'accettazione della "durezza del vivere" e delle <b>privazioni</b> del cattolicesimo classico. <br /><br /><i>(La burocrazia dei celibi che racconta di un "Gesù bambino nato al freddo e al gelo" che però, nel Vangelo, magna, beve vino ed è circondato da donne come un Dionisio)</i>Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-7331299458735845402016-12-02T20:51:57.016+01:002016-12-02T20:51:57.016+01:00Art.3, comma II, Cost.: nemmeno quattro righe e me...Art.3, comma II, Cost.: nemmeno quattro righe e mezza per distinguere la vera democrazia dalle supercazzole ordoliberiste. Capolavoro assoluto.<br /><br />Tutto e' veramente legato a tutto, Presidente, un'armonia complessa. Quando cominci a capirlo, non puoi non amare questa Costituzione, chi l'ha scritta e chi ha dato tutto perche' quelle quattro righe fossero scritte.<br /><br />Allacciamo bene le cinture. Il volo sara' turbolento in questo fine settimanafrancesco maimonehttps://www.blogger.com/profile/10915970445672487282noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-64179688246323747182016-12-02T20:25:32.324+01:002016-12-02T20:25:32.324+01:00Ricordiamolo soprattutto perché lo stiamo costituz...Ricordiamolo soprattutto perché lo stiamo costituzionalizzando.<br /><br />Se non si comprende la morale del banchiere, non si comprendono i Lager.<br /><br /><i>(Non è semplice mostruoso cinismo: "il lavoro rende liberi" significa che il lavoro nell'era del "libero commercio" ti dà la possibilità di diventare <b>proprietà privata</b> dell'investitore - per la gioia di Mengele)</i>Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-23077547725558885952016-12-02T20:12:52.873+01:002016-12-02T20:12:52.873+01:00A fondare Nietzsche, Heidegger e Schmitt, ci si tr...A <i>fondare</i> Nietzsche, Heidegger e Schmitt, ci si trova con un tal armamentario decustruttivista, storico concettuale ed ermeneutico che il complesso si fa leggere come un segno stradale.<br /><br /><i>(Ed è per questo che i più pericolosi e - se si vuole - "culturalmente inutili", sono i liberali: questi hanno una visione organicistica della realtà "empiristicamente fondata"; segnatamente sull'economia, ovvero sulla teologia economica che - come prova Arturo con l'ennesima strepitosa fonte - è a sua volta esponente di una ben precisa filosofia morale che permette - cfr Hobbes - una ben precisa Costituzione materiale ed un ordine tanto delocalizzato quanto ben precisato: quello del "mare finanziario")</i><br /><br />"Libero" per i liberali colti e <i>coscienti</i>, significa <b>privato</b>. Ovvero libero dal pubblico. Ovvero libero dalle sudice mani della plebaglia proprietaria esclusivamente delle proprie catene.Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-32071597106052182222016-12-02T19:37:45.308+01:002016-12-02T19:37:45.308+01:00Come vedi, caro Francesco, senza capire la natura ...Come vedi, caro Francesco, senza capire la natura irresistibilmente oligopolistica dei "mercati", di qualunque settore, ogni disquisizione sulle "libertà" è una squallida pantomima.<br /><br />E lo è più che mai laddove sia in gioco un mercato caratterizzato dal preminente pubblico interesse del bene/servizio offerto: la cosa sarebbe agevolmente risolvibile con una legge sull'informazione conforme all'art.21 Cost. Di cui abbiamo in passato indicato, su questo blog, alcuni principi irrinunciabili.<br /><br />Ma poi vedendo che la "classifiche" internazionali (invariabilmente finanziate dai Soros) fanno coincidere la "libertà di informazione" con il numero di operatori privati(in oligopolio!) e con l'assenza di interferenza statale su di essi, non rimane che una sola soluzione: vietare lo svolgimento di servizi di informazione privata da parte di chi non sia, in modo accertato con totale rigore, un editore PURO. <br />Cioè privo di qualunque altro interesse commerciale.<br /><br />E non solo: ma un editore puro che sia finanziato ESCLUSIVAMENTE da un istituto di credito specializzato di proprietà pubblica ma amministrato da funzionari imparziali, a requisiti di qualificazione predeterminata, e sorteggiati da un elenco aggiornato costantemente.<br /><br />Poi sull'entertainment, facessero quello che vogliono (nei limiti delle leggi penali) e massima apertura del mercato: compresi i "film di interesse culturale". <br />La precondizione per la loro produzione e distribuzione deve essere SOLO la diffusione della cultura, per tutti, da parte di un imparziale e rafforzato sistema della pubblica istruzione.<br /><br />Pubblica istruzione, (forte e imparziale), libertà di informazione, ontologicamente separata da interessi privati di altro tipo, compresa la reverenza verso la MORALE DEI BANCHIERI, e eguaglianza sostanziale, sono praticamente la stessa cosa vista in momenti e angolazioni differenti. Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-34436516670840449672016-12-02T18:27:41.367+01:002016-12-02T18:27:41.367+01:00Stessissima. E proprio nell'inabilitazione di ...Stessissima. E proprio nell'inabilitazione di massa a capirlo, sta la natura fascista (in doppiopetto) del liberismo.<br />Basta vedere la consueta performace di "chicche" offertaci poco sotto da Arturo...Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-1875989648249553582016-12-02T18:21:37.716+01:002016-12-02T18:21:37.716+01:00Ed ancora:
“… Io NON SONO PERSONALMENTE FAVOREVO...Ed ancora:<br /><br /> “… Io NON SONO PERSONALMENTE FAVOREVOLE ALLA MOLTEPLICITÀ DELLE TV, SOPRATTUTTO DELLE TV PRIVATE: la libertà d’informazione ha oggi assunto un significato diverso che nell’Ottocento. Che cosa significa parlare di libertà di stampa nel senso di riconoscere a ciascuno il diritto di fondare un giornale, quando si sa che in realtà solo pochi magnati, o un grandissimo partito, possono permetterselo? Mi sembra più giusto parlare di un DIRITTO DEL CITTADINO ALLA VERITÀ, cioè all’informazione più ampia e spregiudicata che gli fornisca tutti gli elementi per FORMARSI UNA SUA IDEA DELLA VERITÀ: ciò significa soprattutto che i partiti, i sindacati, le organizzazioni civili devono avere libero e incontrollato accesso alla radio e alla TV, per un tempo che corrisponda alla loro reale rappresentatività. Questo mi sembra il modo migliore di garantire la libertà dell’informazione, almeno nel settore radio-televisivo …” [L. BASSO, Affinché il Paese migliori, Il Giorno, 12 ottobre 1974].<br /><br />Quello sopra riportato sarebbe, sul punto, un programma di governo già pronto e rigorosamente costituzionale. Ma, caro Bazaar, a parlarne purtroppo siamo rimasti solo una manciata di pericolosi sovversivi<br />francesco maimonehttps://www.blogger.com/profile/10915970445672487282noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-17520378869196067862016-12-02T18:20:18.920+01:002016-12-02T18:20:18.920+01:00D’altra parte la progressiva evoluzione della real...D’altra parte la progressiva evoluzione della realtà sociale moderna ha profondamente modificato i termini del problema della libertà di stampa: OGGI LA STAMPA, SOPRATTUTTO PER QUANTO ATTIENE ALL’INFORMAZIONE, E QUINDI LA STAMPA DEI GIORNALI QUOTIDIANI IN PRIMO LUOGO O ANCHE DEI SETTIMANALI, IMPLICA UN TALE INVESTIMENTO DI CAPITALI CHE PARLARE DI “LIBERTÀ DI STAMPA” DIVENTA UN’IRRISIONE. Solo chi dispone di un forte potere economico può permettersi l’esercizio di questo diritto teoricamente spettante a tutti i cittadini: di fatto siamo quindi in presenza di un oligopolio dell’infrmazione e non di una reale libertà. E poiché chi dispone di un forte potere economico ha anche naturalmente dei forti interessi economici da difendere, ne deriva che in realtà la stampa quotidiana nella sua grande maggioranza è di fatto legata alla difesa di determinati interessi economici, che sono ovviamente gli interessi economici di chi detiene il potere economico di fondare e mantenere in vita giornali, cioè dei grandi gruppi capitalistici. La libertà di stampa nelle condizioni attuali si risolve quindi di fatto contro il diritto dei cittadini all’informazione obiettiva, perché manca anche la possibilità che l’obiettività, impossibile in assoluto, scaturisca dal contrasto delle informazioni e delle interpretazioni dato che, con l’eccezione di pochissimi giornali di partito, tutti gli altri riflettono gli stessi interessi fondamentali pur attraverso sfumature e accenti particolari… (segue)<br /><br />IN UNA SOCIETÀ DEMOCRATICA TUTTI I CITTADINI HANNO UN DIRITTO ALLA VERITÀ, E CIOÈ ALL’INFORMAZIONE PER QUANTO POSSIBILE OGGETTIVA, e correlativamente lo Stato ha il dovere di fornire questa informazione come un servizio pubblico. Questo servizio pubblico non può considerarsi assolto attraverso la concorrenza di fonti d’informazione privata, perché si tratterebbe di concorrenza oligopolistica dominata da interessi privati di grandi gruppi capitalistici; e neppure può considerarsi assolto attraverso un monopolio statale che sia sotto la direzione del governo, cioè, in pratica, di un partito politico. È necessario che il servizio pubblico sia per quanto possibile garantito da interferenze governative e dotato di indipendenza, ma è in ogni caso non meno necessario che il servizio sia articolato in modo da offrire al pubblico non soltanto quanto la direzione del servizio ritiene di dover dare nell’interesse di tutta la collettività, ma anche regolari trasmissioni curate autonomamente dalle grandi formazioni in cui si esprime la vita della collettività graduandone il tempo messo a disposizione a seconda del peso e dell’importanza che ciascuna di queste formazioni ha nella realtà. Questa disciplina sarebbe già oggi attuabile nel campo radiotelevisivo … credo che il concetto di servizio pubblico e l’idea che le prestazioni di questo servizio debbano essere in parte fornite dalle grandi formazioni in cui si realizza la personalità del cittadino, aventi ciascuna un diritto autonomo non assoggettabile a censura, siano le strade maestre di una democrazia moderna che non può esistere se non è articolata appunto in una serie di autonomie…” [L. BASSO, Per una disciplina organica dell’informazione, in Rassegna parlamentare, maggio-giugno 1963]. (segue)<br />francesco maimonehttps://www.blogger.com/profile/10915970445672487282noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-26578980790406562232016-12-02T18:19:10.926+01:002016-12-02T18:19:10.926+01:00Ed infatti, in generale “l’imperialismo culturale”...Ed infatti, in generale “l’imperialismo culturale” (come Lelio definiva il fenomeno e come lo stesso è stato sviscerato fino alla nausea da anni in questo blog) non potrebbe esistere senza il controllo dei circuiti d’informazione. Senza un tale controllo, il metodo Juncker-Amato avrebbe fallito o non avrebbe potuto fare i danni che conosciamo:<br /><br />“… Se democrazia significa sovranità del popolo, e quindi di tutti i cittadini, se pertanto in un regime democratico ogni cittadino deve essere posto in condizione di esercitare i diritti che gli derivano dalla sua partecipazione alla sovranità collettiva, se la nostra Costituzione (art. 3 cap.) riconosce che questa democrazia rimarrà una vuota parola fino a quando tutti i cittadini non saranno messi in condizione di poter partecipare di fatto alla gestione della cosa pubblica, mi pare che se ne possa concludere che la collettività ha l’obbligo di dare a ciascun cittadino la concreta possibilità di tale partecipazione. Ora tale concreta possibilità non significa soltanto liberare ogni cittadino dagli assillanti problemi della fame, della miseria o della disoccupazione, non soltanto eliminare le stridenti disuguaglianze e gli squilibri perturbatori del tessuto sociale, MA ANCHE FORNIRE A CIASCUNO I MEZZI PER ESSERE IN GRADO DI APPREZZARE I VASTI E COMPLESSI PROBLEMI IN CUI SI ARTICOLA LA VITA COLLETTIVA E TALI MEZZI SONO TANTO SOGGETTIVI (adeguato livello di istruzione e di coscienza civile e democratica) quanto oggettivi (un’informazione per quanto possibile seria e imparziale). Sarebbe infatti impossibile concepire una democrazia reale, un effettivo governo di popolo, se al popolo non fossero dati gli strumenti per accedere alla conoscenza della vita associata che esso deve governare e dei problemi che ne risultano ch’esso deve risolvere.<br /><br />Ad assolvere a questo compito non è certamente sufficiente la libertà della stampa e dell’informazione in generale: LA LIBERTÀ DELLA STAMPA È CERTO UNA GRANDE CONQUISTA DEL PERIODO LIBERALE che va strenuamente difesa anche oggi, in un regime democratico più avanzato, ma è ben lungi dall’esaurire la materia. Essa infatti ha radice in una concezione individualistica della società e riflette il diritto di ogni individuo ad esprimere la propria opinione: riguarda di più cioè il diritto di chi vuole scrivere che quello di chi vuole leggere per essere obiettivamente informato, risponde assai più al concetto di libertà in senso tradizionale che a quello di servizio pubblico. In altre parole la libertà di stampa rappresenta il diritto del singolo cittadino di “fare” qualche cosa e il correlativo dovere dello Stato di “lasciar fare”, mentre il servizio pubblico dell’informazione rappresenta un dovere della collettività di “fare” essa positivamente qualche cosa e il correlativo diritto di tutti i cittadini di ottenere dalla collettività la prestazione dovuta. (segue)<br />francesco maimonehttps://www.blogger.com/profile/10915970445672487282noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-45669503462886254552016-12-02T17:36:36.000+01:002016-12-02T17:36:36.000+01:00Ciao Bazaar sono totalmente in sintonia con te. S...Ciao Bazaar sono totalmente in sintonia con te. Speriamo bene per domenica, anche se guardando la ns borsetta di nani, ballerine e caporali mi verrebbe da dire che girano sondaggi riservati i quali danno la sicura vittoria del Si. Auguro a loro, di CUORE, di bruciarsi le manine lunedì mattina.mauro gosminhttps://www.blogger.com/profile/12897423926531954513noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-26933551863285275972016-12-02T17:35:05.875+01:002016-12-02T17:35:05.875+01:00"Boom di affluenza all'estero..." Al..."Boom di affluenza all'estero..." Alfano: "non ci saranno brogli elettorali".<br /><br /><i>Excusatio non petita</i>Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-50110406390318249372016-12-02T16:53:08.894+01:002016-12-02T16:53:08.894+01:00Lascio per ultimo il mio coté preferito: quello mo...Lascio per ultimo il mio coté preferito: quello morale. <br /><br />Questo il discorso del delegato francese: <i>“There are some who have smiled at a reference to monetary and financial principles, saying that what was needed was not a course of moral instruction, but the discovery of practical remedies. Such persons fail to recognize that <b>morality has a practical application.</b> A man who wishes to strengthen or rebuild a house must first ascertain that the foundations are secure. <b>The foundations of all monetary and financial construction are moral. To adjust normal expenditure to normal resources; to honour obligations incurred; to pay debts in a currency which is not depreciated at the very moment it is used because it is artificially created by all too rapid printing</b>…(W.N. Medlicott & D. Dakin 1974, First Series Vol. XIX, 710)”</i><br /><br />E non poteva mancare il lirismo del delegato italiano (Shanzer): <i>“We are recommended to stabilize public expenditure in order to avoid the opening of new credits, we are advised to reduce expenditure. But is not the reduction of expenditure a moral problem? <b>The reduction of expenditure means the abandonment of all selfish and excessive claims and pretensions of the individuals, groups and classes which are all eager for improved conditions</b> [... ] In many countries the concessions which are thus rendered necessary result in increased expenditure, which cannot be compensated with increased taxation beyond the limit. In all countries since the war, instead of a tendency towards thrift and careful living, there has been unfortunately a tendency <b>towards luxury, pleasure and dissipation</b>....(W.N. Medlicott & D. Dakin 1974, First Series Vol. XIX, 712)”</i><br /><br />Grazie al cielo che c’è <a href="http://orizzonte48.blogspot.com/2016/11/rifomare-leurozona-tra-banche-centrali.html?showComment=1479133670830#c6025660246426668462" rel="nofollow">il clero bancario</a> a rimetterci sulla via della virtù! <br /><br />In Italia l’”adeguamento” a quella “governance economica”, come spiega l’autrice, consistette nel fascismo. Ricordiamolo nell’imminenza del referendum. <br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-89342380190530218442016-12-02T16:49:54.426+01:002016-12-02T16:49:54.426+01:00La Commissione sulla valuta e gli scambi si focali...La Commissione sulla valuta e gli scambi si focalizza sull’inflazzzione (chi l’avrebbe detto!): <i> “Inflation is an "unscientific and ill adjusted mode of taxation" that produces higher living costs and consequent “labour unrest”.”<br /><br />“Secondly, Banks, in particular Banks of Issue, should be <b>independent of political pressures</b> in order to act solely <b>“on the lines of prudent finance,”</b> (Resolution III, 28). More specifically, the interest rates should rise in order to restrict the volume of credit available. Indeed “if the wise control of credit brings dear money, this result will in itself help to promote economy,” (Resolution VII, 29). The commission is aware that such measures increase the cost of repayment of floating debt; yet it states<br /><b>“we see no reason why the community in its collective capacity (i.e., the Government) should be subjected less to the normal measure for restricting credit than the individual members of the community,”</b> (Resolution IV, 28).”</i> Cioè lo Stato deve mettersi in mano ai mercati finanziari: lo sappiamo benissimo che il senso dell’indipendenza delle banche centrali è questo, ma le conferme fan sempre piacere. <br /><br />Ovviamente <i>“at Brussels it was already agreed that “It is highly desirable that countries that have lapsed from an effective <b>gold standard</b> should return thereto,” [Resolution VIII, 19].”</i><br /><br />Passiamo a Genova: <i>“The necessity of <b>political independence of central Banks</b> in order to conduct prudent finance is proclaimed in the second resolution of the Currency Commission. However the Genoa commission expands on the need for cooperation and coordination amongst Central Banks in order to obtain monetary stability. See Resolutions III and XII of the Currency Commission. The principle of <b>free trade</b> is central to the Exchange Commission.”</i><br /><br /><i>“So long as there is deficiency of the annual budget of the State which is met by the <b>creation of fiduciary money or bank credits</b>, no currency reform is possible and <b>no approach to the establishment of the gold standard can be made</b>. The most important reform of all must therefore be the <b>balancing of the annual expenditure of the State</b> without the creation of fresh credit unrepresented by new assets. The balancing of the budget requires adequate taxation but if government expenditure is so high as to drive taxation to a point beyond what can be paid out of the income of a country, the taxation therefore may still lead to inflation. <b>Reduction of Government inflation is the true remedy.</b> The balancing of the budget will go far <b>to remedy an adverse balance of external payment, by reducing internal consumption.</b> [Resolution VII, 3]”</i> Questa “distruzione” della domanda interna però mi ricorda qualcosa…:-)<br /><br />D’altra parte tanta severità è inevitabile: <i>“The Conference is of opinion that the strict application of the principles outlined above is the necessary condition for the re-establishment of public finances on a sound basis. A country which does not contrive as soon as possible to attain the execution of these principles is <b>doomed beyond hope of recovery</b>.”</i> Anche questo catastrofismo non mi risulta del tutto nuovo…<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-4039394462075184332016-12-02T16:46:41.768+01:002016-12-02T16:46:41.768+01:00Tanto per chiarire, al di là di ogni possibile dub...Tanto per chiarire, al di là di ogni possibile dubbio, che il “nuovo” euroindirizzo non è altro che la meccanica riproposizione del paradigma liberista pre-’29, ennesimo ripassino di storia con <a href="http://www.lem.sssup.it/WPLem/2015-23.html" rel="nofollow">questo importante paper</a> di Clara Mattei, che elenca i dogmi dell’ortodossia finanziaria del primo dopoguerra elaborati nelle conferenze di Bruxelles (1920) e Genova (1922).<br /><br />Quella di Bruxelles, richiesta dal consiglio della Società delle Nazioni, fu la prima conferenza finanziaria mondiale. Qualche citazione: <i>“The examination of these statements brings out the extreme gravity of the general situation of public finance throughout the world, and particularly in Europe. Their import may be summed up in the statement that three out of every four of the countries represented at this Conference, and eleven out of twelve of the European countries, anticipate a Budget deficit in the present year. <b>Public opinion is largely responsible for this situation.</b> The close connection between these Budget deficits and the cost of living; which is causing such suffering and unrest throughout the world, is far from being grasped. <b>Nearly every Government is being pressed to incur fresh expenditure; largely on palliatives which aggravate the very evils against which they are directed.</b> The first step is <b>to bring public opinion in every country to realize the essential facts of the situation and particularly the need for re-establishing public finances on a sound basis</b> as a preliminary to the execution of those social reforms which the world demands.”</i> (questa è la prima risoluzione della Commissione sulla finanza pubblica).<br /> <br />La seconda: <i>“The country which accepts the policy of budget deficits is treading the slippery path which leads to general ruin; to escape from that path <b>no sacrifice is too great</b>”</i> <br /><br />La quinta: <i>“Conference considers that every Government should abandon at the earliest practicable date all uneconomical and <b>artificial measures which conceal from the people the true economic situation</b>; such measures include: (a) The artificial cheapening of bread and other foodstuffs, and of coal and other materials by selling them below cost price to the public, and the provision of unemployment doles of such a character as to demoralize instead of encouraging industry. (b) The maintenance of railway fares, postal rates and charges for other government services on a basis which is insufficient to cover the cost of the services given, including annual charges on capital account (Resolution V, 14)”</i><br /><br />La sesta: <i>“Fresh taxation must be imposed to meet the deficit and this process must be <b>ruthlessly continued</b> until the revenue is at least sufficient to meet the full amount of the recurrent ordinary expenditure,” (Resolution VI, 14).”</i><br /><br />(Spero non sfugga l’analogia fra queste continue invocazioni di spietatezza e ferocia e la <i>“<b>determinazione inflessibile</b> a onorare pienamente la loro individuale firma sovrana e tutti i loro impegni per condizioni di bilancio sostenibili e per le riforme strutturali”</i> a cui si sono impegnati i capi di Stato e di Governo dei paesi dell’eurozona nel vertice del 21 luglio 2011, ricordato nella <a href="http://gondrano.blogspot.it/2013/08/secondo-anniversario-dellultimatum.html" rel="nofollow">celebre lettera di Draghi e Trichet</a>). <br />Anonymousnoreply@blogger.com