tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post1299022136302390473..comments2024-01-26T15:32:41.629+01:00Comments on Orizzonte48: COME N€ USCIAMO? GIA' COM€? PR€PARANDOCI BENE AL CUPIO DISSOLVI (di ESSI)Quarantottohttp://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comBlogger34125tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-47911057229179996272015-11-11T15:35:32.908+01:002015-11-11T15:35:32.908+01:00Perdonate l'intervento.
Il bipede implume non...Perdonate l'intervento. <br />Il bipede implume non è la misura di tutto. Dare troppa importanza ai limiti che "ci" inventiamo attraverso l'etica, la morale, la religione, la giustizia e via inventando, implica dare un analogo peso a tutti i limiti di questo genere (palesemente inventati). Questa attività distoglie sempre più dal riconoscimento dei limiti oggettivamente esistenti (a titolo di esempio : che la forza di gravità fa cadere le cose in basso, che il calore migra spontaneamente da temperatura più alta, che tutte le corde prima o poi si spezzano....) <br /><br />Se sono intervenuto a capocchia, mi appello alla vostra pazienza.... Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-31164942786115836222015-11-11T10:44:41.397+01:002015-11-11T10:44:41.397+01:00@ Bazaar: siamo d'accordo e lo dimostrerò in m...@ Bazaar: siamo d'accordo e lo dimostrerò in maniera un po' contorta (disclaimer: il commento seguente è caratterizzato da una sovrabbondanza di incidentali e potrebbe provocare crisi epilettiche nel professore di italiano).<br /><br />Nella storia che ho precedentemente elaborato (fittizia - ci tengo a precisarlo per correttezza - ma sicuramente plausibile, nel suo "parossismo" narrativo (o meglio, proprio a causa di esso) - come tutte le favole che si raccontano allo scopo di sottolineare un concetto, del resto - come il "nostro" Luca, ad esempio, ha testimoniato), ho volutamente scelto di concludere nel momento stesso in cui il "piddino" protagonista si trova davanti ad un bivio che presuppone una scelta sia "logico-deduttiva" (rispondendo alla domande: quale versione dei fatti aderisce maggiormente al livello di realtà che ho avuto modo di esperire? È quella tutta la realtà o c'è dell'altro che non ho ancora avuto modo di esperire?) sia, soprattutto a livello filosofico, "etica" (rispondendo alle tre domande fondamentali: cosa fare? Con chi farlo? Perché farlo?).<br /><br />Così facendo, l'intento iniziale era quello di sottolineare, per l'appunto, la soggettività di quell'arbitrio, sia nelle sua più puntuale definizione, sia nelle sue dirette e indirette conseguenze. È un modo come un altro da parte del Caso (che sarebbe l'autore ideale del contesto in cui il "piddino" si trova - e qui potremmo anche discutere su cosa significa davvero "creare" un personaggio e una storia, cioè su come agisce il Caso, ma divagheremmo ulteriormente) di affermare lo spazio decisionale proprio del singolo (il personaggio che "sfugge al controllo" dell'autore nel momento in cui la storia termina).<br />In pratica, sì, si può dire che il libero arbitrio è, usando le tue parole, "la possibilità di scegliere di essere [ampio spettro] nei limiti accennati all'inizio di questa argomentazione". Dunque, è partendo dall'analisi sistematica di quei limiti che ognuno di noi può arrivare a dare una risposta che sia soddisfacente alla domanda. Potrebbero, pertanto, esserci tante risposte quante domande (ovverosia persone che le pongono): le differenze fra ciascuna risposta sono anch'esse manifestazioni di libero arbitrio.<br /><br />@ Quarantotto: grazie per la risposta. Che dire: a me una copia! :-Dwinston smithnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-22121818300713108042015-11-11T04:56:27.097+01:002015-11-11T04:56:27.097+01:00@Winston: sì, verrà presentato a Pescara-Montesilv...@Winston: sì, verrà presentato a Pescara-Montesilvano all'imminente Goofy-4: sarà anche l'occasione per un acquisto in anteprima, dato che il libro sarà effettivamente disponibile solo circa un mese più tardi in libreria (se, appunto se, ci saranno ordini da parte degli interessati...vedremo: faremo qualche annuncio sul web e speriamo nel potenziale del libero arbitrio...senza stare troppo a sottilizzare sul concetto :-)Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-30061921411101119522015-11-11T00:58:02.382+01:002015-11-11T00:58:02.382+01:00(Non tutti coloro che nascono in situazioni di deg...<i>(Non tutti coloro che nascono in situazioni di degrado sociale diventano criminali.<br /><br />Insomma, sono stati Alberto e Quarantotto a creare un "contesto storico-sociale" che ti ha permesso di "sbloccarti".<br /><br />Ma sei stato TU a <i>scegliere</i> di viverti la "fatica emotiva" che ti ha permesso di "cercare" e, in fine, di aprirti e cambiare).</i> Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-4912127854219823302015-11-11T00:50:47.478+01:002015-11-11T00:50:47.478+01:00Caro Winston, non credo sia stato un "caso&qu...Caro Winston, non credo sia stato un "caso" che Bagnai sia finito in TV, nè che Quarantotto abbia iniziato a scrivere libri, né che tu sia qua: il Fato c'entra e non c'entra... O meglio, c'entra nella "forma" ma non nella "sostanza". :-)<br /><br />Se si ha un approccio umanistico.<br /><br />Portare il "locus of control" all'interno, tra l'altro, è anche un importante passo di liberazione e crescita spirituale... giusto per non andare OT. <br />Inoltre si potrebbe sostenere che, senza identificare chiaramente cosa sia il "libero arbitrio", non è possibile comprendere cosa sia la libertà individuale, e, forse, la libertà <i>tout court</i>. (Che, ovviamente, non ha nulla a che fare con il liberalismo...)<br /><br />E, se non si conosce "l'oggetto del desiderio", è difficile appagare le proprie brame: "l'asfissia" (cit. Calamandrei) da mancanza di libertà necessita un termine di paragone, nel passato o in altri contesti sociali. Bisogna conoscere bene cosa si vuole.<br /><br />Concordo, come già argomentato, che la dialettica soggettivo-oggettivo porti ad una sintesi per cui il "libero arbitrio" - strutturalmente - sia limitato da un "vincolo esterno".<br /><br />D'altronde, come mi faceva notare Arturo recentemente, l'unica libertà che nasce illimitata è quella del Mercato...<br /><br />Certo, il "libero arbitrio" di cui stiamo parlando è qualcosa che trascende la legislazione, ed ha veramente a che fare con la Legge: d'altronde la corporeità stessa a cui è ancorata l'anima è già di per sé "vincolo esterno". <br /><br />(Per risolvere il problemo "etico" che a livello "escatologico" porta questa constatazione, gli Orientali propongono il concetto di Karma e di reincarnazione, ad esempio)<br /><br />Ma per comprendere come il "libero arbitrio" - a livello soggettivo! - sia in proporzione opposta a ciò che lasci intendere, suggerirei di definire cosa si intende per "arbitrio" e, inevitabilmente, di conseguenza, per "libertà individuale". <br /><br />Lasciamo stare il processo decisionale come comunemente inteso, squisitamente logico e razionale (come vorrebbero i neoclassici), come nelle ottimizzazioni di organizzazione aziendale o nelle analisi di marketing. Ovvero, lasciamo perdere il "processo decisionale" così come concepito dalle neuroscienze che, per come è definito, non può che non essere deterministico, negando qualsiasi libertà nell'arbitrio.<br /><br />Prova a considerare l'arché di ogni decisione: la risposta non si trova nelle neuroscienze: "alzo il braccio o non alzo il braccio?"; "vado alla Coop o all'Esselunga?" Impulsi elettrici e ragionamenti.<br /><br />Questo "arché" si evidenzia bene, invece, in psicologia: è il Caso che ti ha fatto nascere in Italia e non in Francia. Vero: se tu fossi francese difficilmente leggeresti questi blog e ascolteresti il TG5. Ma questa rimane la "forma" in cui si esprime la tua "etica", il tuo percorso di crescita e di coscienza.<br /><br />L'etica, e i valori che sono stati effettivamente acquisiti, possono essere ben descritti come frutto di un processo decisionale per cui si esemplifica: "vinco o non vinco la <i>paura</i> di cambiare?", "domo o non domo la <i>rabbia</i> di venire contraddetto?", "sopporto o non supporto la <i>frustrazione</i> di studiare economia e diritto invece che guardare la Letizzetto in TV? "Accetto o non accetto la <i>solitudine</i> di non conformarmi al mio secolo?".<br /><br />Qualsiasi sia la tua estrazione sociale, quele sia la tua etnia, quale sia il tuo stato di salute, hai la possibilità di <b>scegliere</b> di essere coraggioso, moderato, perseverante, integro... nei limiti accennati all'inizio di questa argomentazione... abbondantemente OT. :-)Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-62831257487435938142015-11-10T23:41:31.920+01:002015-11-10T23:41:31.920+01:00@ Quarantotto: dalla preview del dibattito che ci ...@ Quarantotto: dalla preview del dibattito che ci hai fornito qualche malpensante potrebbe supporre che lo spirito di Lelio Basso abbia abbandonato la Fondazione scuotendo la polvere dai propri calzari. Quindi sì, tutto sommato direi che ce lo meritiamo (il conforto).<br /><br />Domandina: presenterai il nuovo libro al goofy4, giusto?<br /><br />@ Luca Tonelli: ovviamente per te, con riferimento al "piddino" dell'exemplum, vale la regola latina "absit iniuria verbo". :)winston smithnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-87590181263239082282015-11-10T20:12:17.843+01:002015-11-10T20:12:17.843+01:00Winston praticamente hai descritto il mio 2012.
Pa...Winston praticamente hai descritto il mio 2012.<br />Paro paro.Luca Tonellihttps://www.blogger.com/profile/08427678680045781827noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-83824642641631329912015-11-10T19:58:56.046+01:002015-11-10T19:58:56.046+01:00Grosso modo implichi correttamente. Ti consiglio d...Grosso modo implichi correttamente. Ti consiglio di farti giratine esplorative sui precedenti post in materia facendo attenzione ai commenti...<br /><br />Una precisazione: il primo comma dell'art.3 non è espressione del liberalismo, se lo leggi tutto fino in fondo e se consideri che presuppone il suffragio universale.<br /><br />Quanto ai "rospi" di Einaudi in sede di Costituente: il mio ultimo libro ne dà un ampio resoconto, e spero che qualcuno si svegli, da qualche parte.<br /><br />Ma i rospi non gli rimasero a lungo sullo stomaco:<br />http://orizzonte48.blogspot.it/2015/10/la-democrazia-sovrana-la-condizionalita.html<br />http://orizzonte48.blogspot.it/2015/10/la-democrazia-sovrana-la-condizionalita_7.htmlQuarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-64472357982482933152015-11-10T19:53:02.355+01:002015-11-10T19:53:02.355+01:00Urca, che ventata di positività aperturista (so ch...Urca, che ventata di positività aperturista (so che è una brutta parola)!<br />Mi conforta, anche perchè vengo dalla Fondazione Lelio Basso dove Mineo presentava il suo ultimo libro e i conferenzieri non erano...rassicuranti (uno diceva: "la crisi economica non esiste, è un'invenzione linguistica degli economisti: sarebbe una crisi politica intesa come...trasformazione!!!"). <br />E, udite, udite, l'editore mi ha consegnato delle copie del mio nuovo libro. <br />Prossimamente su questo schermo.<br /><br />Ma meriterò, meriteremo, tutto questo conforto?<br /> Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-75551120081058701452015-11-10T18:22:50.646+01:002015-11-10T18:22:50.646+01:00Quando, in una giornata cupa, dopo un amaro pasto ...Quando, in una giornata cupa, dopo un amaro pasto a base di pane raffermo e vino inacidito, per puro Caso, guardando sconsolato TgCom24, il virtuoso piddino si imbatte in una creatura misteriosa, tale Alberto Bagnai, professore associato di politica economica all'Università G. D'Annunzio di Pescara. Be', questo Bagnai dice che le cose non stanno proprio così, che i nazisti si trovano in Ucraina e non in Ungheria, che i fascisti in Italia e in Francia sono già al governo anziché all'opposizione, che in Grecia e in Portogallo è tutto sotto controllo, che la Polonia non vuole l'euro perché non è vero che l'euro dona la pace. E non si ferma qui: dice anche che la spesa pubblica italiana in pensioni e sanità non è affatto insostenibile e che la Commissione Europea lo certifica, che anzi "Italy has one of the lowest public expenditure per person in Europe" - si sa che l'inglese dà autorevolezza - , che organismi transnazionali e indipendenti affermano che il SSN italiano (che nulla ha a che vedere con "die Schutzstaffel der NSDAP") è una delle eccellenze mondiali nel settore, che non sono Russia e Cina a essere "kattive", ma che è il blocco NATO a cercare lo scontro per interessi economici e geopolitici...<br />Insomma, incredulo e un po' stordito, il piddino inizia a porsi delle domande, ad avere dei dubbi, a pensare che delle plausibili spiegazioni alternative ai suoi problemi possano esserci. Tuttavia, non sa bene cosa fare, ma ecco che il Caso, ancora lui, si manifesta e gli ricorda che quel Bagnai aveva anche precisato di tenere un blog in cui documenta tutto; qual era il suo nome? Ah, già: Goofynomics! E così il piddino si precipita al PC, trova il blog, lo legge e si ritrova in un vortica: scopre Orizzonte48, inizia a vedere video delle conferenze di Luciano Barra Caracciolo e Cesare Pozzi su Youtube. Insomma, si accorge, platonicamente, che la caverna non rappresenta la complessità del mondo, che un'alternativa c'è. Ora, però, gli si pone davanti una scelta: che fare con questa rinnovata consapevolezza di sé e del mondo? Ecco, questo è il libero arbitrio, ed è sempre stato lì, dentro di lui, in attesa di essere "sbloccato". Solo che prima, addomesticato e confuso dall'affluire ipertrofico della propaganda verso di sé, non ci aveva mai fatto caso.winston smithnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-12822176399068700952015-11-10T18:21:32.373+01:002015-11-10T18:21:32.373+01:00Come si verifica un simile processo? Proviamo a di...Come si verifica un simile processo? Proviamo a dirlo con una storia...<br /><br />In una terra remota e anche vicina, c'è un "piddino" - inteso, nell'accezione classica fornitaci da Bagnai, come "qualsiasi essere umano dotato di un unico neurone" -, il quale, leggendo settimanalmente Scalfari e con zelo piegandosi ritualmente ai colpi inferti al suo spirito da quelli che io chiamo i "quattro dell'Apocalisse" (Rizzo, Stella, Travaglio, Santoro), crede allo stesso tempo di vivere nella migliore Europa possibile e di meritare i castighi, severi eppur giusti, del Dio Mercato, in quanto reo del più ignominioso dei crimini: l'aver vissuto al di sopra delle proprie possibilità; con l'aggravante di aver irresponsabilmente lasciato un fardello troppo oneroso sulle spalle delle generazioni future, che in segno di protesta si rifiutano di venire al mondo, sgomente, tra l'altro, per il mancato raggiungimento del target di inflazione al 2% a cui protezione è stato posto un infaticabile Draghi sputa-QE; costretto a lottare incessantemente con i governi "fascio-nazionalisti", "FATE PRESTO", egli urla, ma niente: pur facendole, suddetti governi a quanto pare non ne vogliono proprio sapere di fare le tanto agognate riforme strutturali. Per fortuna, i popoli africani e medio-orientali sono disposti ad accorrere cavallerescamente in soccorso dei privilegiati europei e a pagare di tasca propria, con i soldi che non hanno a causa delle guerre imperialiste dell'Occidente, le loro sudate pensioni e il loro inefficiente sistema sanitario nazionale: in cambio, chiedono solo il lavoro sotto-pagato e sotto-tutelato che al nipote del piddino non è permesso avere perché "i diritti costano" e "c'è la crisi". La situazione è drammatica: file compatte di nazisti si affacciano in Ungheria, orde di leghisti si accampano in Padania e cercano di invadere ancora una volta Roma, gruppi sparsi di sinistre radicali in Grecia e Portogallo minacciano senza pietà di "cambiare l'Europa", marce di fascisti hanno luogo in Francia, destre estremiste si impossessano della Polonia: costoro si rifiutano proditoriamente di fare i necessari sacrifici. Tutto sembra oramai perduto. Il "sogno di Spinelli" sta per infrangersi proprio adesso che "ci sono Russia e Cinaaaaa". Dove rifugiarsi, in un'Europa senza frontiere, senza esercito comune? L'arma segreta, l'euro, è spuntato dai vincoli, dall'austerità: è colpa della Germania! Andrà ancora una volta tutto in frantumi a causa loro...winston smithnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-20239474655811393742015-11-10T18:13:15.975+01:002015-11-10T18:13:15.975+01:00Sono molto d'accordo con quello che ha scritto...Sono molto d'accordo con quello che ha scritto Bazaar. Per sviluppare meglio l'argomento, molto interessante, ritengo che ci sia un periodo in particolare, fra i tanti significativi da lui prodotti, in grado di fungere da complemento perfetto nei confronti della mia "massima" - ecco affiorare i "privilegiimmoralibruttidellakasta" derivanti dall'essere ironicamente accostati per un nanosecondo a Marx e Chang (:P) - e di fornirci i cardini su cui poggiare l'indagine, quindi cito entrambi:<br />I) "Caso e determinismo - a livello soggettivo, esistenziale - sono due facce della stessa medaglia che escludono il "libero arbitrio": a livello oggettivo - essenziale - il problema è simmetrico: caso e determinismo lo permettono".<br />II) "Il singolo individuo influenza la società in misura enormemente minore rispetto a quella in cui è influenzato dalla società stessa dal momento in cui viene messo al mondo".<br />È proprio nello spazio concesso dalla determinazione quantitativa ("in misura enormemente minore") che si va a collocare il libero arbitrio, ossia quella scelta soggettiva che può (e deve? Ma così non rientreremmo forse nel campo del fatalismo? Quindi può!) essere esercitata nel momento in cui le condizioni oggettive del Caso ci mettono nelle condizioni di farlo.winston smithnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-85076907321069983652015-11-10T17:07:15.809+01:002015-11-10T17:07:15.809+01:00Grazie delle risposte! Devo ammettere però di fare...Grazie delle risposte! Devo ammettere però di fare un po' fatica a comprendere tutto bene.Quindi non vorrei porvi domande a cui avete gia rispoto. Ma procedo.<br /><br />Ma mi sembra di aver colto che quindi il Liberalismo classico espresso nel primo comma dell'articolo 3 sia ideologico nel senso che falsifica i rapporti di forza esistenti nella società. Mentre il secondo comma è invece espressione dell'etica sociale formatasi nel nostro territorio durante la nostra storia?<br /><br />E' anche vero che il secondo comma è espressione di un volere delle classi subalterne. E che se fosse applicato davvero porterebbe nel tempo a un forte riassestamento dei rapporti di forza all'interno della società. Arrivando quindi a delineare un modello sociale nuovo, a cui si arriva non per mezzo di una rivoluzione armata, ideologica, ma per mezzo del naturale sviluppo di quei valori fondanti la nostra società e l'etica che ne deriva?<br /><br />Questo dimostrerebbe però anche come l'etica e i valori acquisiti siano diversi per ogni classe sociale. Penso che Einaudi abbia dovuto mandare giù un bel rospo alla stesura dei primi 4 articoli.<br /><br />Vuol questo quindi dire che la tendenza delle classi subalterne è rivolta a una socializzazione e un'uguaglianza sostanziale che viene invece privata da una visione ideologica, falsificata, che pone ESSI al vertice della società?<br /><br />In poche parole, la Socialdemocrazia è naturale espressione dei rapporti che regolano la vita degli uomini mentre il Liberismo e le altre ideologie sono frutto di una falsificazione della realtà che persegue l'emergere di una classe rispetto alle altre?Ruggerohttp://blog-voxpopuli.orgnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-61394154634803223782015-11-10T15:13:33.141+01:002015-11-10T15:13:33.141+01:00Scalfari è diventato veramente un soggetto unico n...Scalfari è diventato veramente un soggetto unico nel suo genere, che, quando assume la droga europeista, quasi si dimentica di quello che scrive (anche solo qualche mese prima): <br /><br />http://www.repubblica.it/politica/2015/08/12/news/troppi_poteri_in_mano_al_premier_ecco_perche_la_riforma_va_cambiata-120835095/?refresh_ce<br /><br />Insomma, lamenta che la riforma costituzionale ha pericolosi accostamenti col periodo fascista, ma poi, quando c'è di mezzo la parola "Europa", allora ogni accenno di spirito critico scompare: ogni mezzo, anche il più abietto, pare lecito, pur di conseguire il fine. <br />Ma se questo è il metodo (e il principio), se ogni argomentazione critica deve per definizione cedere il passo di fronte alla verità rivelata che stabilisce in maniera ineluttabile e immodificabile il futuro, allora non si sfugge: l'Europesimo è anch'esso un'ideologia (e tra le più pericolose, anche). <br />E la smettesse, l'Eugenio, di definirsi "non credente": ideologie e religioni, in privato, sono molto più sorelle di quanto non vogliano apparire in pubblico. Lui crede solo in un dio diverso da quello cattolico (ed anche meno giusto), ed il manifesto di Ventotene è per lui quello che la Bibbia è per il (tanto criticato) credente.<br /><br />E noi saremmo alla fine della storia? A mio avviso, noi siamo pericolosamente indietro, nella storia: altro che secolo breve, non esiste un secolo più lungo del '900, che si sta pericolosamente clonando in questo inizio del nuovo millennio........<br /><br />Scendendo di un gradino, sembrerebbe che tra Renzi e istituzioni internazionali (UE, OCSE, Troika etc,..), ci sia una specie gioco al gatto col topo. "Loro" sventolano la bandiera della flessibilità chiedendo riforme involutive, probabilmente per "blindare" un preciso assetto economico-sociale. Lui converge sul metodo, ma il fine preminente è di "blindare" se stesso. <br />Qualora "Lui" dia per scontato di essere il futuro "governatore generale" di questo nuovo territorio occupato, farebbe, secondo me, un grosso errore. Per "Loro", uno Tsipras vale un Samaras, l'importante è il fine. Ed anzi, per far funzionare il metodo idraulico della (non)democrazia hayekkiana, le facce 'devono' cambiare. "Lui", invece, per rimanere in sella deve dare al popolo anche del "panem" oltre che garantire i "circenses".<br />Già con l'attuale legge di stabilità si iniziano a profilare delle divergenze: l'Europa vuole proseguire su un certo binario, lui, che invece ha bisogno di consenso per rimanere in sella, si sta orientando verso atteggiamenti molto "berlusconiani".<br />E' una partita aperta.......... ma molto squallida.Lorenzo Carnimeohttps://www.blogger.com/profile/11818883218422786845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-27933592227690591112015-11-10T14:50:09.552+01:002015-11-10T14:50:09.552+01:00Verissimo: infatti nel liberalismo, come più volte...Verissimo: infatti nel liberalismo, come più volte emerso, i valori sono proprio invertiti.<br /><br />Tantoché il libero arbitrio viene negato all'individuo (comune... l'Untermensch), rispondendo alle leggi della fisica classica che regolano i rapporti economici e sociali: la meccanica delle preferenze o, in seguito, delle "aspettative razionali". <br /><br />Ogni cosa che accade non può non accadere: <i>se è successa una catastrofe non ne sono responsabile, io ne sono sono solo il messaggero</i> (Soros, a memoria, in rif. degli attacchi speculativi a Lira e Sterlina del '92)<br /><br />Se "abbassi la guardia", io non posso non colpirti: "è nella mia natura".<br /><br />"Mia natura" che per ESSI, è La Natura: la Legge.<br /><br />Il salto logico è evidente: nell'individualismo assoluto del liberalismo, non esiste tra l'insieme complesso "individuo", e l'insieme complesso di <i>ordine superiore</i> "collettività", quell'insieme di relazioni (e attributi) per cui la somma degli elementi è diversa dal tutto, per cui questo "tutto" ha identità distinta (e attributi distinti): per il liberale la collettività non è una società. <br /><br />L'unica istituzione che rappresenta l'Ubermensch - e che è dotata di un libero arbitrio per cui il rapporto con il resto della natura è di genere <i>teodiceo</i> - è il Mercato.<br /><br />L'inversione dei valori - che necessita la nietzschiana "trasvalutazione dei valori" - consiste innanzitutto assegnando un libero arbitrio alla "natura", all'oggettività, negandola all'individuo.<br /><br />A cosa vuoi che serva il Parlamento? <br /><br />Una burocratica ed inefficiente perdita di tempo.<br /><br />«<i>The administration of the great system of the universe ... the care of the universal happiness of all rational and sensible beings, is the business of God and not of man.</i>» <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/The_Theory_of_Moral_Sentiments" rel="nofollow">Adam Self-command Smith</a>Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-17197410126766975742015-11-10T14:28:50.962+01:002015-11-10T14:28:50.962+01:00Ennesimo CVD (stucchevole direi)
http://orizzonte4...Ennesimo CVD (stucchevole direi)<br />http://orizzonte48.blogspot.it/2014/05/il-tragicomico-discorso-finale-di.html<br /><br />http://orizzonte48.blogspot.it/2015/10/riforma-costituzionale-i-problemi-che.html P.4Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-87368726767265966202015-11-10T14:08:09.725+01:002015-11-10T14:08:09.725+01:00Quanto afferma il segretario OCSE è la solita pred...Quanto afferma il segretario OCSE è la solita predica "riformista": fate i compiti e arriverà la ripresa... se non arriva non li avete fatti bene, e via all'infinito. <br />Sorprende tuttavia lo specifico delle "riforme" che, invece dei soliti obiettivi economici (taglio del costo del lavoro e del welfare), hanno un obiettivo politico: sempre più potere all'esecutivo.<br />Per inciso, questo mi pare corrisponda al programma di Renzi, barattare grosse riforme costituzionali con un allentamento momentaneo dei vincoli esterni.<br />La necessità di un esecutivo molto forte viene giustificata così: "Ma ci sono anche altri fattori da considerare, anche questi dovuti al peso del capitale, della società globale, da un'Europa confederata, guidata dai ventotto paesi che la compongono. Questi fatti richiedono governi che decidano rapidamente, dotati pertanto di poteri forti" (Scalfari domenica scorsa).<br />Ma cosa mai occorre "decidere rapidamente", visto che le decisioni "vere" sono tutte affidate al vincolo esterno (governane europea, mercati, ecc.)?<br />Si può pensare ad una ostilità radicale per qualsiasi costituzione democratica, e c'è un campo in cui un esecutivo forte può essere chiamato a prendere decisioni rapide, incisive e limitate: l'ordine pubblico.<br />Frankhttps://www.blogger.com/profile/11459446106849712437noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-32509169163675478912015-11-10T13:23:47.750+01:002015-11-10T13:23:47.750+01:00Determinismo ovviamente conservatore: da sempre (c...Determinismo ovviamente conservatore: da sempre (come ci ricorda Cesare Pozzi sulle teorie economiche mainstream).<br />E come ci rammenta Lorenzo parlando del figlio indesiderato, cioè il parlamentarismo delle assemblee elettive, che addirittura finisce nel suffraggio universale e nella conseguente esigenza assoluta di controllare in ogni modo questo pallido nucleo del libero arbitrio (nel campo sociale, ma non è poco).Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-14229563173844524282015-11-10T13:19:54.988+01:002015-11-10T13:19:54.988+01:00Grazie per aver riportato il discorso alle sue pre...Grazie per aver riportato il discorso alle sue precedenti vicende storico-politiche, che avevamo già affrontato, ma che ri-semplifica un quadro teorico altrimenti troppo...algidamente tassonomico :-)Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-66238530099396662015-11-10T12:30:24.620+01:002015-11-10T12:30:24.620+01:00@Ruggero
Tra l'altro, Arturo mi faceva notare ...@Ruggero<br />Tra l'altro, Arturo mi faceva notare che l'incipt "sociale" nella "causazione circolare e cumulativa" nel rapporto individuo-società, risale almeno a Tommaso Moro: «nella sua Utopia Moro sosteneva che gli uomini, perfino i delinquenti, non sono intrinsecamente malvagi, ma tali diventano a causa della povertà e di cattive leggi legate a interessi privati (le enclosures che riducono alla miseria i contadini che ne vengono colpiti). Scrive Spini (Le origini del socialismo, Torino, Einaudi, 1992, pag. 8)<br /><br /><b>Politicamente</b>, a livello "oggettivo", "essenziale", non è l'individuo a creare l'ambiente sociale in cui vive, ma è l'ambiente sociale in cui vive a creare l'individuo.<br /><br />Stando con Marx: «Non è la coscienza degli uomini che determina la loro vita, ma le condizioni della loro vita che ne determinano la coscienza. »<br /><br />Stando con Chang: «Non è che nei paesi arretrati non c'è lavoro perché la gente è pigra. Nei paesi arretrati la gente è pigra perché non c'è lavoro». <br /><br />Stando con Winston Smith :-) «Il singolo individuo influenza la società in misura enormemente minore rispetto a quella in cui è influenzato dalla società stessa dal momento in cui viene messo al mondo.»<br /><br />Mi azzarderei con: il primo comma dell'articolo 3 Cost. è l'ideologia: il secondo comma dello stesso articolo è l'etica, nel senso effettivo di prassi.<br /><br />Il significato negativo assegnato da Marx all'ideologia (in tedesco rimane comunque il sostantivo Weltanschauung), permette quella sottile ma dirimente distinzione tra morale e moralismo: il "passaggio" dal secondo alla prima dovrebbe essere parte della crescita spirituale dell'uomo. <br /><br />La dialettica "forma-sostanza" è potentissima, e sicuramente utile nell'ermeneutica e nei rapporti segno, significante, significato: «Quando gli uomini non possono cambiare le cose, ne cambiano il nome», a memoria, Jean Jaures<br /><br /><b>Soggettivamente</b>, a livello "esistenziale", il problema è simmetrico: <i>non esiste il caso</i>. Non dovrebbe essere difficile dimostrare che la soggettività, nell'impianto etico da cui nasce l'ordine sociale democratico sostanziale, prevede ciò che credo essere un principio cardine dell'etica umanistica: il <b>libero arbitrio</b>.<br /><br />Caso e determinismo - a livello soggettivo, esistenziale - sono due facce della stessa medaglia che escludono il "libero arbitrio": a livello oggettivo - essenziale - il problema è simmetrico: caso e determinismo lo permettono. <br /><br />La tradizione in gran parte "empirica" da cui nasce il liberalismo, è determinista: così come il "protestantesimo" che possiamo definire sovrastruttura del liberismo economico e dei rapporti di produzione che rende effettivi. Entrambi - liberalismo e protestantesimo - negano il "libero arbitrio". La teologia del mercato è fondata su questo concetto di deresponsabilizzazione. Da cui la necessità di Ubermenschen "a guardia del creato", e "dell'Arte", ovvero dell'atto creativo in potenza. <br /><br />Quindi alla domanda di Winston Smith, e spero a cascata alle tue, la risposta che darei non è univoca: l'antitesi ad ESSI è <i>socialmente</i> da imputarsi al Caso. <i>Soggettivamente</i> è un atto di "libero arbitrio". <br /><br />Per il resto mi rimetterei alle efficaci considerazioni di Quarantotto.Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-92144265901303729732015-11-10T12:12:38.513+01:002015-11-10T12:12:38.513+01:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-90781379437417318722015-11-10T11:48:56.199+01:002015-11-10T11:48:56.199+01:00Personalmente non sono d'accordo nel definirci...Personalmente non sono d'accordo nel definirci "ideologi". Sì, è vero, siamo portatori di concetti ed idee ben definite. Ma non li proponiamo come visione esclusiva del mondo: quei concetti e quelle idee nascono, anzi, da un esame critico della realtà, connotata dal (sempre più oggettivo), fallimento storico del liberalismo. <br /><br />Quella sì, al pari di tante altre, ideologia, e al riguardo non posso non citare testualmente la splendida sintesi di esso operata da R.Buffagni intervenendo in questo post (http://goofynomics.blogspot.it/2015/11/gli-indifferenti-la-replica-di-duccio.html): "il Liberalismo difende l'individuo dalla tracotanza della società, finchè c'è una società. Il problema è il dosaggio. Se prendi troppo Liberalismo, succede che la società non c'è più e restano solo individui. Quando restano solo individui, il Liberalismo SE LI MANGIA".<br /><br />Oggi su "Repubblica", il segretario generale dell'OCSE ci ricorda che "la riforma del Senato e la legge elettorale creano le condizioni per [...] una ripresa solida, quale era impossibile con un sistema politico incartato e farragginoso dove far passare una legge era un'impresa immane".<br />Ora:con il Governo Monti e la maggioranza bulgara che lo sosteneva le leggi passavano €ccome. L'illustre segretario generale quindi ci avverte: se non c'è la maggioranza bulgara, serve una legislazione costituzionale fascista, altrimenti non si governa bene. "In claris non fit interpretatio".<br />Ormai sono convinto che la democrazia parlamentare è sì, storicamente figlia del liberalismo, ma è chiaramente un figlio non desiderato. Rimanendo alla storia italiana, l'evoluzione del parlamentarismo consentita dalla flessibilità statutaria era cosa non gradita ai liberali puri già alla fine dell'800 (Dal "torniamo allo Statuto di Sonnino fino alle leggi liberticide di fine secolo). Nel '900, con i socialisti in parlamento e la nascita dei partiti di massa, divenne inaccettabile e dopo la Grande guerra si regolarono i conti: il fascismo fu sostenuto dai liberali: ricordiamoci il discorso di Salandra alla Scala...).<br />Dopo il secondo conflitto mondiale nell'occidente si dovette però venire a patti con la necessità di un nuovo contratto sociale e il modello democratico parlamentare divenne nuovamente irrinunciabile. Ma a partire dagli anni '70 del secolo scorso, il liberalismo ha cominciato a mostrare -nuovamente anch'egli- insofferenza nei confronti del figlio degenere. Eccoci assistere quindi, in questo inizio di secolo, al nuovo fascismo bianco dei tecnocrati, che odia il parlamentarismo al pari, se non di più, di quello "vecchio stile". <br /><br />Nel frattempo, il contesto internazionale di questo inizio di XXI secolo somiglia sempre di più a quello dell'inizio del XX. Anche sulla stampa ortodossa si cominciano a leggere preoccupanti articoli in ordine alla possibilità di un nuovo conflitto globale (ad es.lo storico Z.Ciuffoletti,su "Italia Oggi"...di oggi.). Insomma, mi pare di vivere in un sistema politico e (soprattutto) economico le cui crisi, si potrebbe dire che 'tendono istitntivamente alla guerra', per trovare una soluzione. Non proprio il massimo (e con buona pace della "pace" tanto predicata a parole).Lorenzo Carnimeohttps://www.blogger.com/profile/11818883218422786845noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-10636575022050931262015-11-10T08:17:44.405+01:002015-11-10T08:17:44.405+01:00Sono discorsi sempre possibili, e in parte condivi...Sono discorsi sempre possibili, e in parte condivisibili, nell'ambito della speculazione filosofico-politica e politologica (ma non altrettanto produttivi sul piano giuridico e istituzionale): ciò in quanto si tratta, nell'ottica che proponi, essenzialmente di fondare delle tassonomie.<br /><br />L'approccio che proponevo nel precedente commento di risposta, era sulla traccia di quanto giustamente detto da Bazaar: si tratta di un approccio fenomenologico.<br /><br />Per compiere il percorso relativo, devo costantemente attualizzare la "variabile" storica al presente proprio del "percettore-interprete": senza pretendere a priori, spiegazioni generali finali.<br />Ma certamente gli strumenti interpretativi forniti dall'analisi marxiana sono incorporabili in gran parte dei processi definitori fenomenologici.<br /><br />La prima definizione fenomenologica di ideologia che fornisco, appunto, è in linea con quella marxiana. <br /><br />Nel secondo caso, lungi dal cercare un'oggettività ex se, priva di elementi, storicizzabili anch'essi, di "precomprensione", il carattere distintivo è la non strumentalità alla conservazione di un assetto comunque non condiviso dall'adesione convergente della comunità sociale; e, in conessione, essenzialmente legato alla non comprensione (almeno sufficiente) dell'assetto stesso da parte della "opinione diffusa" della comunità sociale stessa.<br /><br />In pratica, fenomenologicamente, si è in grado di operare una netta distinzione tra strumentalità contingente dell'ideologia (visione sociale globale del "dover essere" comunitario, assunta però "a priori": quindi mediaticamente etero-controllata) e ideologia fondata sulla coscienza sociale critica di un benessere raggiungibile in concrete condizioni storiche.<br /><br />La seconda implica una costante indagine e la razionale verifica della completezza dei presupposti, e, per l'appunto, non aspira a una tassonomia che si dichiari scientificamente assoluta e quindi defnitiva.<br /><br />Ed è questo l'approccio ermeneutico che qui si sostiene riguardo alla Costituzione, finchè rimane, sul piano delle fonti giuridiche (cioè organizzative dell'assetto sociale), al vertice delle fonti.Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-32257683149230272922015-11-10T05:56:43.411+01:002015-11-10T05:56:43.411+01:00I "valori acquisiti", l'etica, dovre...I "valori acquisiti", l'etica, dovrebbero essere fenomeni spontanei o dovuti al caso?<br /><br />Per Marx l'ideologia era una falsificazione della realtà e la chiave per comprendere le dinamiche e gli sviluppi sociali era invece da ricercare attraverso la visione materialistica della Storia. Allora i rapporti di produzione non determinati dalla coscienza degli individui, ma dovuti (per ogni individuo) al caso, dovrebbero essere anche gli stessi fenomeni che formano i valori acquisiti e l'etica?<br /><br />L'ideolgia è ricercare i valori in base a una ricerca razionale della loro storicità adattandoli ai fondamenti dello spirito evolutivo dell'uomo. Ma da cosa derivano quest'ultimi?<br /><br />Le prassi comportamentali, l'oggettività, non sono anch'esse molte volte frutto di un'ideologia? Se per ideologia intendiamo anche il feudalesimo, le monarchie, le religioni.<br /><br />Io penso che la Costituzione abbia un forte carattere ideologico, perchè si pone di costruire una società nuova. I valori storici che fondano la nostra cultura hanno ispirato sicuramente molti degli articoli. Ma i principi fondamentali hanno secondo me un forte tratto ideologico.<br />Ruggerohttp://blog-voxpopuli.org/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-85508960116924743802015-11-09T22:41:13.691+01:002015-11-09T22:41:13.691+01:00Dal punto di vista operativo (cioè della pratica r...Dal punto di vista operativo (cioè della pratica riconosciibilità dei valori umani e delle relative azioni) è corretto distinguere tra:<br />a) ideologia=metodo di captazione del consenso uniformando l'opinione pubblica e di massa ai propri interessi (manifestazione conservativa del potere oligarchico o di sua riappropriazione)=> nasconde i "valori" tatticamente si basa sulla "doppia verità" (tipicamente liberista);<br /><br />b) ideologia come visione del mondo portata al livello dell'equilibrio e del benessere sociali: => ricognitiva di valori in base a ricerca razionale e dinamica della loro storicità, adattandoli senza negare i fondamenti dello spirito.evolutivo dell'Uomo.Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.com