tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post239628741866501203..comments2024-01-26T15:32:41.629+01:00Comments on Orizzonte48: TE LO DO IO IL QE! TEORIA E PRATICA DEGLI ESPERIMENTI NEO-LIBERISTI DAL CILE AI NOSTRI GIORNIQuarantottohttp://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comBlogger9125tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-66653090343135148882016-03-18T21:13:28.293+01:002016-03-18T21:13:28.293+01:00Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-2238953386344197452015-01-27T10:40:43.042+01:002015-01-27T10:40:43.042+01:00Sei talmente (poco) OT, in termini diacronici, che...Sei talmente (poco) OT, in termini diacronici, che per attualizzare ai giorni nostri la risposta, ti rinvio al prossimo apposito post... :-)<br /><br />(a rigore il tuo è un commento alla introduzione e per coerenza non bisognerebbe parlarne qui)Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-7508759947759259782015-01-27T09:21:51.127+01:002015-01-27T09:21:51.127+01:00Chiedo ospitalità in questo post dove mi trovo OT ...Chiedo ospitalità in questo post dove mi trovo OT rispetto al contenuto ma in qualche modo assecondo il titolo.<br />E' una domanda secca: come è possibile che il QE della BCE sia legittimo?<br />L'antefatto è più articolato (ma cercherò di essere sintetico)<br /><br />Quello che ho capito del QE della BCE.<br /><br />La BCE acquisterà debito degli Stati UEM contro pagamento in euro.<br />Ovviamente gli euro utilizzati saranno creati dal nulla (e ciò è legittimo per una banca centrale). Non essendoci sottostante alcuno queste somme sono, a tutti gli effetti, carta (o, più correttamente, byte).<br />I titoli di debito dopo l'acquisto saranno da considerare a tutti gli effetti pagati e quindi diventano in quello stesso istante carta anche essi.<br />E' un pochino il meccanismo usato dai fondi avvoltoio che acquistano debito degli Stati a un prezzo stracciato (ma non nullo come nel caso della BCE col QE) per poi riottenere in tribunale il valore facciale pieno.<br />Dato che i titoli del debito degli Stati UEM poi vengono detenuti dalla BCE è da supporre che qualcuno li dovrà pagare (e infatti si tratta di un rischio conviso 20-80% tra la BCE e gli Stati).<br /><br />In modo meno secco le domande diventano queste.<br />Poiché i titoli sono diventati carta dopo l'acquisto della BCE come possono rappresentare un rischio?<br />E di più. Con quale "merce" si potrà mai pagare qualcosa che è, a tutti gli effetti, carta?<br /><br />Spero di essere riuscito a spiegare la mia perplessità<br />E spero anche che non sia una totale perdita di tempo causata dalla mia ignoranza.<br />Colgo l'occasione di salutare Quarantotto e tutti i sodali del blog dopo un certo periodo di assenza da questi schermi (ma continuando a seguire).Nerihttps://www.blogger.com/profile/09507679418712980577noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-87558182910138685972015-01-25T01:55:53.100+01:002015-01-25T01:55:53.100+01:00Un caso clinico. con un enorme rancore verso l'...Un caso clinico. con un enorme rancore verso l'umanità.<br /><br />ora capisco perchè hai coniato il termine "odiatori dell'umanità". uno che pensa questo odia il prossimo. non si tratta neanche di egoismo o interesse personale. ma di odio indiscriminato. chissà fosse nato lui proletario minatore se avrebbe ringraziato i capitalisti magnanimi che gli avevano consentito di vivere.<br />Luca Tonellihttps://www.blogger.com/profile/08427678680045781827noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-55010672796294615632015-01-24T23:58:47.479+01:002015-01-24T23:58:47.479+01:00Se guardi a influenza di Mont Pelerin e sue proman...Se guardi a influenza di Mont Pelerin e sue promanazioni varie (in USA), incluse le interessantissime liste associati nel tempo, ti accorgi che razza di influenza istituzionale enorme che hanno tutt'ora questa ideeQuarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-56515760513942977912015-01-24T23:53:14.480+01:002015-01-24T23:53:14.480+01:00Grande pensatore costui?
La libertà dell'indiv...Grande pensatore costui?<br />La libertà dell'individuo che viene limitata da regole comunitarie....ma sti ragionamenti li facevo una decina di anni fa quando confondevo le istituzioni con le persone che le rappresentano...mah.<br />Ma veramente i cicagobois e Margaret e Ronald si sono ispirati a ste "grandi pensate"?<br /><br />Io credo che le migliori ispirazioni le abbiano tratte da pensatori tipo R. Dawkins o anche D. Dennet che mettendo i geni al centro di tutto hanno fatto credere che influenze di tipo ambientale del genere relativo a Welfare siano forzature inutili, inconcludenti e in alcuni casi dannose.<br />Se il meglio di V. Hayek è questo e ha ricevuto un Nobel siamo caduti davvero troppo in basso.<br />Sandrohttps://www.blogger.com/profile/08908003861138753027noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-71943668191330624692015-01-24T00:35:50.115+01:002015-01-24T00:35:50.115+01:00«A 82 anni non vi è alcun segno di vecchiaia.» ......«A 82 anni non vi è alcun segno di vecchiaia.» ...e pensare che in quella foto Hayek aveva 12 anni. <br /><br />Giusto due note sul vecchio neuropederasta:<br /><br />Premessa: un evidente caso clinico - con gravissimi disturbi di relazione - è stato il principale punto di riferimento in Germania, UK e USA: ovvero tutto l'occidente che conta.<br /><br />Quindi la nostra superclasse dirigente ** è ** Hayek (se gli strappi la maschera spunta il volto rubizzo di quel simpatico adolescente in foto).<br /><br />1 - tra le varie panzane - che sarebbero ridicole se non facessero orrore - commentando quelle già evidenziate in grassetto, supportando le analisi con il test di Rorschach, somministrando al nostro il meglio che possano produrre le farmaceutiche in Germania e Svizzera, possiamo analizzare il pensiero socio-antropologico dell'eminente professore:<br /><br />a) dato l'ordine naturale hayekiano è evidente che la società come si è sviluppata ai giorni nostri non è da ascrivere alla lotta e alla resistenza dei gruppi sociali subalterni: no. In chiaro stile funzionalista - non conflittologico -, i gruppi sociali subalterni sono esistiti a causa della generosità di quelli che il nostro chiama "ben pochi individui". O, meglio, oligoIndividui, con la "i" maiuscola.<br /><br />Tra questi rari Individui ci sono i "capitalisti" che creano dal nulla, a loro immagine e somiglianza, i prolet. Chiaramente eguali nella "forma" ma non nella "sostanza". D'altronde gli dei sono dei.<br /><br />Gli Individui-dei sono filantropi di se stessi e fanno fondazioni per gestire le piantagioni di prolet.<br /><br />b) focus sull'ossimorico "ordine naturale": il solito II principio della termodinamica applicato con tipica logica psychohayekiana: ma se tutto fluisce naturalmente verso il massimo stato di disordine, com'è che in quel teschio con gli occhiali può sembrare coerente che da questo fluire storico - incontrastato - si sia creato un "ordine naturale"?<br /><br />L'unica risposta è che la sua mamma, quando lo lasciava da solo giornate intere in camera a torturar criceti, gatti e varie forme di vita unfit ad avere la "ciotala minima garantita", tornava e la cameretta dell' Augusto Federico era più ordinata e pulita di prima.<br /><br />Famoso l'aneddoto per cui al Federico Augusto ancora bimbetto (non molto diverso da come in foto) scivolò per terra una tazza che, infrangendosi in mille pezzi si ricompose nella sua forma iniziale. <br /><br />La madre era disperata: non poteva farlo giocare con gli altri bambini al lego o a carte: più smontava mattoncini di lego più costruzioni si edificavano. Gli altri bimbi piangevano. Quando i compagni toccavano i castelli di carte crollavano, mentre al Federico Augusto, se sbagliava nel tocco, il castello cresceva consumando anche le carte da Pinacola dei vicini.<br /><br />Quando il piccolo nerd apriva la finestra d'inverno, la camera si riscaldava oltremodo... la sua infanzia fu davvero tormentata.<br /><br />Se non si capisce la termodinamica hayekiana non si potrebbe mai comprendere da dove potrebbe mai nascere "l'austerità espansiva".<br /><br />Ma sono fiducioso, perché <a href="http://www.piergiorgioodifreddi.it/wp-content/uploads/2010/09/godel.jpg" rel="nofollow">Dio esiste.</a>Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-18968731338923701172015-01-24T00:34:15.133+01:002015-01-24T00:34:15.133+01:00Riporto una citazione che mi pare utile: "Sta...Riporto una citazione che mi pare utile: "Statalismo e organicismo si contrappongono evidentemente a individualismo. È una contrapposizione che sottende surrettiziamente l’equazione individualismo = libertà e che dunque rimuove con disinvoltura la dura repressione che a lungo si è abbattuta sulle “coalizioni” operaie, colpevoli di violare il principio della contrattazione meramente “individuale” del rapporto di lavoro. Anche l’individualismo può assumere un volto feroce, e comunque non ha esitato a rinchiudere nelle prigioni gli operai ostinatamente e “organicisticamente” legati alle nascenti organizzazioni sindacali. In ogni caso alla categoria di individualismo non capita una sorte migliore che a quelle precedenti. C’è almeno un momento in cui le parti sembrano rovesciarsi nel senso che è Hegel ad accusare i liberali di perdere di vista l’individuo, o di volerlo sacrificare sull’altare dell’universale. È il liberalismo o liberismo che, assolutizzando il momento della “tranquilla sicurezza della persona e della proprietà”, ha sì di vista l’universale del corretto funzionamento dell’ordinamento giuridico nel suo complesso, ma perde di vista il “benessere del singolo”, il “benessere particolare” (Rph., § 230). “Si tratta ora di fare in modo che l’individuo venga considerato, in quanto persona, anche nella sua particolarità” (Rph., III,188). I teorici del laissez faire contestano l’intervento del potere politico in campo economico con l’argomento che, abbandonata ai suoi automatismi, l’economia finisce col ritrovare da sola il punto d’equilibrio, superando crisi e turbamenti momentanei. Ed ecco la risposta di Hegel: “Si dice che, in generale, l’equilibrio finisce sempre col ristabilirsi; ciò è esatto. Ma qui si ha a che fare col particolare non meno che col generale; la cosa dunque dev’essere risolta non solo in generale, ma sono gli individui in quanto particolarità a costituire un fine e ad avere diritti” (V. Rph., III, 699). Allo “statista che tentasse di dirigere i privati”, Smith contrappone la “mano invisibile” che finisce provvidenzialmente col produrre l’armonia. Ed è forse una risposta a questa visione l’affermazione delle Lezioni: “Dio non provvede [solo] per gli uomini in generale, la sua provvidenza riguarda anche il singolo”; e ancora: «il fine è l’individuo particolare in quanto tale; bisogna provvedere per i singoli e nessuno deve far affidamento sul principio secondo cui “le cose si aggiusteranno, si metteranno a posto”» (V. Rph., III, 699).<br />Come si vede, in questo caso è Hegel a insistere sulla centralità dell’individuo in polemica contro la tradizione liberale. Per capire questo paradosso, bisogna tener presente che l’individuo da cui parte la tradizione liberale è il proprietario che protesta contro le intrusioni del potere politico nella sua inviolabile<br />sfera privata, mentre in questa lezione di Hegel l’individuo da cui si parte è il plebeo, o il potenziale<br />plebeo, che invoca l’intervento del potere politico nella sfera dell’economia perché gli garantisca il sostentamento. In un caso ad essere difesa è la particolarità borghese, o nobiliare-borghese, nell’altro caso è la particolarità plebea, o potenzialmente plebea; e l’universale astratto preso di mira in un caso è lo Stato, il potere politico che potrebbe diventare strumento delle classi non possidenti, nell’altro caso sono le leggi di mercato che consacrano i rapporti di proprietà esistenti.” (D. Losurdo, Hegel e la libertà dei moderni, Napoli, La scuola di Pitagora, 2012, pp. 197-99). L'individualismo dei padri del liberalismo è questo: per l'Adam Smith a cui Hayek dedida la cravatta "“la pace e l’ordine della società è più importante che non il soccorso ai miserabili”" mentre secondo Mandeville ""per rendere felice una società [...] è necessario che un gran numero di persone sia ignorante e povero”". (Id., pag. 463). <br />Credo sia arrivato il momento di provare a strappare certe maschere.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-30268938589906254282015-01-24T00:32:30.014+01:002015-01-24T00:32:30.014+01:00Intanto un grazie a sil-viar. Ci sarebbero parecch...Intanto un grazie a sil-viar. Ci sarebbero parecchie cose da dire. Mi limito a un punto: la fondamentale distinzione fra libertà positiva e negativa è posticcia, cioè non appartiene ai classici del liberalismo ma è stata forgiata a posteriori per escludere dal godimento della prima la maggior parte della popolazione (che era comunque sottoposta a misure di controllo tali da privarla anche della seconda). In tutte le rivendicazioni considerate liberali, da quelle dei Parlements francesi a quelle dei rivoluzionari americani, passando attraverso la Glorious Revolution "the community of the free asserted itself demanding both negative and positive liberty, while excluding populations of colonial origin and metropolitan semi slaves and servants from both."(Losurdo, Liberalism. A Counter-History, Londra, Verso, 2011, pag. 341). E non si tratta certo di una scoperta di Losurdo. Prendiamo il modello di rivoluzione "liberale" (che Hayek contrappone a quella francese, "with its totalitarian democracy and socialist leanings": The Constitution of Liberty, Chicago, The University Chicago Press, 2011, pp. 530-31), vale a dire quella americana, e apriamo Eric Foner (Storia della libertà americana, Roma, Donzelli, 2009) e a pag. 23: "Liberalismo e repubblicanesimo vennero infine considerati interpretazioni alternative e contraddittorie della libertà. Nel XVIII secolo, questi linguaggi si sovrapposero e spesso si rafforzarono l'un l'altro. Molti capi della Rivoluzione appaiono all'occho moderno insieme repubblicani (nel loro impegno per il bene pubblico e per i doveri dei cittadini nei confronti dello Stato). [...] Non sembrava eesserci alcuna inevitabile contraddizione tra la libertà personale, centrale nel liberalismo, e la libertà pubblica della tradizione repubblicana. Oltre a ciò, liberale, repubblicana, o una combinazione delle due che fosse, la maggior parte dei commentatori del XVIII secolo presumeva che solo alcuni tipi di persone fossero pienamente in grado di godere dei benefici e di esercitare i diritti della libertà." <br />Mi sto persuadendo che tutte le più o meno strampalate tortuosità intellettuali del neoliberalismo, fra l'altro tra loro anche contraddittorie (neoclassici e austriaci ricostruiscono il funzionamento dell'economia con strumenti incompatibili, però vanno poi a braccetto come se niente fosse) mi pare vadano interpretate in chiave funzionale, cioè rispetto al compito che assolvono di giustificare clausole di esclusione dal godimento di diritti e democrazia che non possono più essere teorizzate esplicitamente. Questa osservazione credo consenta anche di cogliere l'ipocrisia della salva di accuse che il pensiero liberale ha riversato su chi ha tentato di fondare filosoficamente la concretizzazione dell'universalità dei diritti proclamata dalla Rivoluzione francese: mi riferisco ovviamente ad Hegel. <br />Anonymousnoreply@blogger.com