tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post3503963901692913183..comments2024-01-26T15:32:41.629+01:00Comments on Orizzonte48: LA TRATTATIVA: "STABILITA' FINANZIARIA E RISULTATI SPROPORZIONATI" TRA CORTE UE E LA DISCREZIONALITA' DELLA VESTAGERQuarantottohttp://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comBlogger55125tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-69528825690206941902016-07-27T12:53:26.400+02:002016-07-27T12:53:26.400+02:00Ma grazie a te che alimenti sempre la giusta direz...Ma grazie a te che alimenti sempre la giusta direzione dell'approfondimento e contribuisci, con un attento studio istituzionale ed economico, all'avanzamento e all'arricchimento del discorso. Senza studio, in effetti, potremmo aver già chiuso il blog, per manifesta sudditanza rielaborativa, magari inconsapevole, della vulgata mediatica (e della visione filosofico-patafisica del mainstream che essa riflette).Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-79470189123340457672016-07-27T12:42:43.372+02:002016-07-27T12:42:43.372+02:00Provo a riprecisare? Capisco che scontro di Civilt...Provo a riprecisare? Capisco che scontro di Civiltà è un ossimoro se intendiamo la Civiltà in senso proprio, cioè il "bene". E in questo senso la Civiltà occidentale post-cristiana è sotto attacco dopo che quella di radici islamiche è stata praticamente divelta dal suo stesso suolo. Lo scontro è tra i linguaggi e le categorie del pensiero politico e sociale pop di radice occidentale e gli equivalenti musulmani. Se analizziamo la "civiltà occidentale" nella rappresentazione pop della storia recente, allora siamo veramente ridicoli coi ribelli moderati, le primavere, l'export di democrazia e modernizzazioni, per cui il giudizio è quello di Stop. Una vergogna totale. Non stanno messi meglio dall'altra parte, però, e questo è anche un grandissimo problema per l'Europa che non può essere sottovalutato. Naturalmente le prime vittime sono loro, gli immigrati e i popoli arabi ..e anche molti altri. Poi ci siamo noi. Ma se non ci riprendiamo noi e cambiamo musica qui e da loro, beh, non si riprende nessuno. Il politicamente corretto del falso-clash mi preoccupa. Non è tra culture nè tra civilizzazioni, ma tra schiavi dello stesso padrone, ma c'è e ci sarà visto che pare deciso di fare nulla per evitarlo e i media minimizzano. L'Europa sembra un laboratorio per dittature guidate da un Uomo forte ariano. Sempre la solita storia.Sergiohttps://www.blogger.com/profile/10803906765841483598noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-6841923764747512212016-07-22T16:00:09.840+02:002016-07-22T16:00:09.840+02:00Bazar, era una provocazione solo intellettuale, no...Bazar, era una provocazione solo intellettuale, non genetica, e mi piace pure Platone. La pensiamo allo stesso modo (e siamo OT). Seono della vergine, un rompicoglioni. Ma non lo faccio apposta, forse dipende dal mio cognome.Sergiohttps://www.blogger.com/profile/10803906765841483598noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-22723719366691720662016-07-22T14:56:50.217+02:002016-07-22T14:56:50.217+02:00@Quarantotto: avevo ben presente il post e in effe...@Quarantotto: avevo ben presente il post e in effetti la mia era solo una sottolineaura della centralità del punto (contestualmente a un richiamo a quello che, per quanto OT, era stato lo spunto del dibattito). Credo sia un tasto assolutamente cruciale, sul quale non si batte mai troppo e rispetto a cui occorre cercare la massima incisività espositiva e solidità di argomentazioni logico/fattuali.Fabriziohttps://www.blogger.com/profile/04915387715501207559noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-21206557410391246512016-07-22T14:51:42.289+02:002016-07-22T14:51:42.289+02:00Sergio, che tu abbia certe "sensazioni" ...Sergio, che tu abbia certe "sensazioni" non ne ho mai dubitato, altrimenti non sarei andato immediatamente a verificare se frequentassi, più che il club, il Bar dello Sport "dei noti polemici".<br /><br />Giusto?<br /><br />Io credo molto nel lavoro che si fa in questi ed altri spazi: purtroppo - e, ripeto, non mi riferisco a te e a quest'incidentale discussione - succede che (intellettualmente parlando) c'è chi si coltiva periodicamente delle "serpi in seno".<br /><br />La tua ultima considerazione con preziosi consigli annessi, mi suggerisce di tener presente questa fondamentale intuizione morale di Cicerone:<br /><br />« <i>Meglio fuori strada con Platone, che condividere opinioni veritiere con questa gente</i> »<br /><br />Certi "ascoltatori" <i>vanno</i> persi: rinvio ad "Alcune questioni di filosofia morale" della Arendt o, <i>al limite</i>, a <a href="http://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=Mc4%2C1-20&formato_rif=vp" rel="nofollow">Marco 4,1-20</a>.<br /><br />Saluti.<br /><br />Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-59234895749375383962016-07-22T14:23:21.920+02:002016-07-22T14:23:21.920+02:00Preciso (errata corrige): "non credo che, sta...Preciso (errata corrige): "non credo che, stanti così i termini logici, QUALCUNO pensi di rilevarvi una contraddizione".<br />Giornatacce... Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-8564643713410954182016-07-22T14:18:10.951+02:002016-07-22T14:18:10.951+02:00@Fabrizio: lo schema operativo è condivisibile. Ma...@Fabrizio: lo schema operativo è condivisibile. Ma in realtà, se ti vai a leggere i post dedicati negli ultimi due anni al tema dell'immigrazione (compreso quello su come veniva gestita nel secondo dopoguerra tra Italia e Belgio-Germania), ne abbiamo ampiamente parlato, proprio indicando la soluzione che il movimento dei migranti non è TINA (senz'altro non lo è sul piano costituzionale, cioè della ordinaria sovranità democratica), e che quest'ultima versione è una gigantesca manipolazione.<br /><br />Solo che in definitiva, il tema introdotto dal dibattito che precede è un po' diverso e verte, in definitiva. su quale cornice cognitiva renda possibile far capire che l'immigrazione-movimento planetario (rammento pure il post sulla esilità non solo politico-economica di tale visione, ma finanche demografica), è resa mediaticamente e, in un più ampio condizionamento politico-culturale, in questo modo coercitivo (tipo mutamento del clima o altro evento atmosferico).<br /><br />Per Sergio: fai torto a Bazaar. Le due proposizioni a) e b), tra cui preconizzi una sua scelta a priori, in realtà sono in relazione principio-applicazione (o anche, causa-effetto) e non credo che, stanti così i termini logici, nessuno pensi di rilevarvi una contraddizione. L'importante, volendo comunicare in materia e suggerire delle soluzioni, non confondere causa con effetti: in genere, correggendo solo gli effetti, la causa rimane intatta e chi pratica la via della "correzione degli effetti", si ritrova o a perdere il consenso o a divenire autoritario (avendo prima mentito a se stesso, o non avendo compreso bene: il risultato non cambia).<br /><br />Oltretutto, il principio, com'è naturale, presenta, nello scenario attuale, anche altre implicazioni applicative (non ultima la scontata, ma non avvertita col dovuto allarme, propensione a innescare il controllo sociale "diversivo", cioè mediante l'incentivazione del conflitto sezionale di tipo razziale-religioso; che non è l'unico sfruttabile nel caso in questione).<br /><br />Infine, per una tregua a questo cimento di distinzioni e sottigliezze che portano a disperdere la lucidità, più che a costruire un sistema interpretativo per il confluire dei vari contributi, (di cui pure ringrazio), rammento che, a stretto rigore, l'argomento è OT rispetto al post.<br /><br />Il che, senza voler sminuire la passione e la capacità analitica di alcuno, mi porta a dire:<br />a) fossero tutti come Arturo! :-)<br />b) il discorso sarà ovviamente ripreso: non credo affatto che dell'impatto socio-economico e culturale dell'immigrazione ad accoglienza no-limits, non sentiremo ancora parlare a seguito di fatti (incresciosi) futuri...Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-45632379071928207932016-07-22T14:16:57.086+02:002016-07-22T14:16:57.086+02:00Ottima osservazione Fabrizio. Come avevo detto sop...Ottima osservazione Fabrizio. Come avevo detto sopra "Invece di rimuovere gli ostacoli che il capitale impone allo sviluppo dei paesi africani e del medio oriente"...si promuove il piddinismo buonista dell'accoglienza ineluttabile, perché, ineluttabilmente, ci viene fatto credere che anche questi paesi sottosviluppati sarebbero pieni di CASTACRICCACORRUZZIONEBRUTTO e incapaci di governarsi da soli. L'indipendenza e la sovranità degli stati africani e del medio oriente sono scomparsi dal discorso pubblico. stopmonetaunicahttps://www.blogger.com/profile/00038022586594323231noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-174031940821328362016-07-22T14:06:03.579+02:002016-07-22T14:06:03.579+02:00Sì, l'analisi è molto, molto simile, a tratti ...Sì, l'analisi è molto, molto simile, a tratti identica (per esempio il riferimento a Kalecki e ai suoi aspetti politici del pieno impiego), a quella condotta qui; quella delle banche centrali però è piuttosto approssimativa: molto meglio la tua. :-)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-1290566334194802772016-07-22T13:41:07.643+02:002016-07-22T13:41:07.643+02:00Mi permetto alcune cosiderazioni basiche, tanto pe...Mi permetto alcune cosiderazioni basiche, tanto per rimanere sul pezzo iniziale (i sette sigilli).<br /><br />Nella misura in cui il fenomeno dell’immigrazione, ovvero delle condizioni di povertà e sofferenza che sono alla base della scelta di migrazione, sono presentati come ineluttabili (TINA) in quanto essenzialmente causati da fattori esterni alle nostre ‘società sviluppate’ (ovvero dipendenti da tare politico-culturali delle società di provenienza, o da macrofattori ‘sistemici/geopolitici’ non controllabili unilateralmente), l’accoglienza/integrazione si configura de plano come un obbligo morale. D’altra parte, nella misura in cui le conseguenze dell’ottemperamento a questo obbligo morale sono (e sono percepite come) lesive dello status (economico, sociale, culturale) di parti consistenti delle società riceventi, si genera resistenza all’accoglienza/integrazione. Da cui - nella misura in cui si genera resistenza - la necessità di integrare ‘acrobaticamente’ l’argomento negativo dell’ineluttabilità con quello positivo del vantaggio (economico, sociale, culturale). Quest’ultimo tanto più ben ingerito e digerito dai destinatari quanto meno direttamente e evidentemente gli effetti scompensanti dell’accoglienza sono dagli stessi subiti (a fronte di effetti positivi che che nell’immediato non mancano). <br /><br />Va da se che il piddino è essenzialmente qualcuno che: a) è convinto dell’ineluttabilità dell’immigrazione e del fatto che le relative cause sono essenzialmente imputabili ai sistemi politico/social/culturali di provenienza, b) ha (o crede di avere) un forte senso morale e c) subisce/percepisce (ancora) relativamente poco i contraccolpi del fenomeno in termini di compromissione del suo status.<br /><br />In questo schematicissimo ma credo attendibile (probabilmente banale) quadro, a mio parere il pilastro fondamentale su cui si regge l’atteggiamento (ancora prevalente, per quanto sempre più obtorto collo) favorevole all’accoglienza/integrazione, e che maniene ancora ben sostenibile il gioco, è il primo: la convizione di ineluttabilità del fenomeno immigrazione. Per cui, senza una efficace e incisiva decostruzione di questo pilastro, la propaganda che fa leva in negativo sul senso di colpa e in positivo sui ‘vantaggi’ - supportata da una opportuna anche se non semplicissima modulazione dell’impatto del fenomeno (in termini di regolazione dei rubinetti di ingresso e apprestamento di ammortizzatori macroeconomici) sulla falsariga (necessariamente approssimata) delle linee operative ottimali indicate da Soros - continuerà ad avere sostanzialmente buon gioco.Fabriziohttps://www.blogger.com/profile/04915387715501207559noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-26049737360518596122016-07-22T13:06:46.640+02:002016-07-22T13:06:46.640+02:00Caro Bazar,
ci credo eccome. In quel link che cit...Caro Bazar,<br />ci credo eccome. In quel link che citi affermo che<br />1. non credo gli italiani e gli europei siano islamofobici. (anche se a forza di insistere molti lo diventeranno). Però è quello che ESSI già dicono di noi.<br />2. Al contempo, osservazioni al limite della banalità e dettate da puro buon senso, del tipo "non possiamo accogliere tutti", sono tacciate di xenofobia. E questa chiusura è il miglior modo per facilitare il processo di cui sopra.<br />3. Ho chiamato questa cosa reverse racism, ma in fondo fa parte dell'autorazzismo di cui qui si parla spesso: "gli italiani corrotti, svogliati e xenofobi".<br /><br />Negli interventi qui ho solo detto quello che dite anche voi. Unico distinguo (credo pacifico) è che ho puntualizzato la differenza tra un problema come la casta-cricca-corruzione e la deportazione (più o meno forzata) di milioni di persone. Il primo è un problema ovviamente ma non peggio che altrove e non prioritario. Il secondo è un problema urgentissimo.<br />Inoltre ho detto sostanzialmente quello che ha detto (molto meglio) 48 qui sopra (lo spunto di riflessione): la reazione violenta ci sarà (per una questione puramente statistica) e se non sappiamo rispondere (se non prevenire) con le argomentazioni giuste, questa sarà incanalata come il potere vuole...cioè malissimo. <br />A Bazar faccio una piccola provocazione, confronta le due frasi<br />a) in Italia non possiamo accogliere tutti, perché ci tolgono le risorse i sussidi di welfare e i posti di lavoro.<br />b) l'accoglienza indiscriminata è uno strumento del capitale contro il lavoro. <br />Io ho la sensazione che a te vada bene solo la b), cioè stai riproponendo (nell'immigrazione) la stessa supercazzola dell'Euroexit da sinistra piuttosto che da destra. Non c'e' bisogno di citare Marx per spiegare cosa c'e' di sbagliato nella "politica migratoria" in EU. E ti perdi subito una bella fetta di ascoltatori. Peraltro, anche se magari non ci credi, anche io preferisco la seconda. Se non altro perché spiega il perché questo disastro stia accadendo... ma non farei certo lo schizzinoso se qualcuno mi argomentasse nel primo modo.Sergiohttps://www.blogger.com/profile/10803906765841483598noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-57769576704292028662016-07-22T11:50:29.040+02:002016-07-22T11:50:29.040+02:00Questo aspetto è puro libero arbitrio umano che si...Questo aspetto è puro libero arbitrio umano che si muove nei limiti della morale iniettata come falsa coscienza dalle classi dominanti e, peggio, della struttura sociale che conforma i valori stessi della comunità sociale di riferimento.<br /><br />Struttura sociale che è anch'essa la risultante dei rapporti di forza tra gruppi e classi sociali.<br /><br />Sempre con Nietzsche: lo "spirito libero" può per proiezione suggerire il percorso cognitivo che lo ha reso "libero"; ma, come insegna la saggezza orientale, un buon "maestro" può indicare la porta migliore, la strada, ma sta alla persona "trovare l'energia per aprire quella porta", vincendo la paura (coraggio), gestendo la rabbia (temperanza) e trovando la grinta per vincere l'accidia; ecc.<br /><br />Si possono fornire gli strumenti cognitivi, ma non si possono "educare" le persone: quest'ultimo desiderio è tipico del totalitarismo (che sia nazifascista o liberale). <br /><br />Il nuovo uomo democratico - sulla falsa riga del "nuovo uomo socialista" - non può essere "educato" se non nel senso di "istruito" (non manipolato). Il nuovo uomo democratico è quello che viene liberato dagli ostacoli economici, sociali e politici che "quella porta" non permettono neanche di vederla o, comunque, che tolgono qualsiasi "energia" finalizzata ad aprirla e oltrepassarla.<br /><br />L'identità, la libertà, le tradizioni, i costumi sono tutti valori sociali importantissimi; ma non sono i principi universali di un democratico, a cui, questi, sono subordinati.<br /><br />Significa - ricordando la discussione con Arturo sul federalismo - dare di volta in volta la giusta precedenza a questi valori con ben in mente "i principi universali" e gli obiettivi ultimi del proprio operare "politico". <br /><br />La pietas è un fatto personale, umano; ma non politico.<br /><br />Machiavelli era italiano. <br /><br />Il problema politico non è la pace fine a se stessa; e in questo Lenin rimane un ineguagliato maestro di prassi: il problema è che la lotta (e l'energia e la grinta che comporta) va indirizzata correttamente.<br /><br />Questa considerazione è amorale <i>perché</i> politica: capire che esiste solo lotta di classe non è un fatto ideologico, morale o di erudizione scientifica. È semplicemente fare i propri interessi.<br /><br />E in questo contesto storico è necessario che <i>in primis</i> venga ricordato un altro maestro di prassi: Keynes.<br /><br />Keynes che ricorda alle classi dominanti perché è <i>razionale</i> socializzare potere.<br /><br />Ma visto l'abnorme problema morale della sedicente élite, è meglio marxianamente "incoraggiarla" a prestar attenzione a JMK.<br /><br />Il sottoproletariato non è la causa dei nostri problemi. La sua perniciosità è uno dei tanti effetti della lotta di classe unidirezionale dei dominanti verso i ceti subalterni. <br /><br />L'unica vera arma a disposizione del democratico e dell'umanista in genere, è il Pensiero.<br />Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-50383076784561512742016-07-22T11:50:22.588+02:002016-07-22T11:50:22.588+02:00Tra l'altro, ciò che ci rende più intimamente ...Tra l'altro, ciò che ci rende più intimamente simili tra esseri umani - indipendentemente da classe e razza - sono proprio le emozioni.<br /><br />Funzioniamo tutti nel medesimo modo: non in senso quantitativo; ma qualitativo.<br /><br />Agli stimoli esterni reagiamo tutti allo stesso modo, ed è su questo principio su cui è basata tanto la propaganda quanto l'ingegneria sociale in genere.<br /><br />Ma la reazione immediata - se vuoi, fenomenologicamente, quella che corrisponde al momento costitutivo del significato stesso del fenomeno - è un'emozione.<br /><br />Quest'emozione - usando la terminologia di Nietzsche - viene gestita tramite "un quantum energetico" che deve essere "accumulato" in precenza; accumulaziione che è funzione di come sono stati gestiti gli "stimoli" dei fenomeni precedenti e le emozioni ad essi correlati.<br /><br />Nell'istante successivo, quindi, si manifesta il momento "psicologistico" e la relativa elaborazione logico-emotiva. <br /><br />La reazione comportamentale è il risultato di queste elaborazioni e la sua cristallizzazione come pattern comportamentale diviene profilo etico-morale della persona.<br /><br />L'equilibrio dinamico tra logos e pathos profila una serie di questi "pattern" descrivibili come prodotto di una scala di valori. <br /><br />Possiamo così assumere che esista un rapporto circolare e causativo tra etica dei valori ed "energia".<br /><br />Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-3732709705009752922016-07-22T09:33:49.925+02:002016-07-22T09:33:49.925+02:00Infatti, Bazaar, molti di quelli che arrivano sono...Infatti, Bazaar, molti di quelli che arrivano sono sottoproletari e non hanno coscienza di classe, sono stati lavati mentalmente con il pseudoidentitarismo religioso (molto spesso tramite l'aiuto delle agenzie di intelligence occidentali) che se la prende con i COSTUMI OCCIDENTALI, vogliono farci la pelle, ma in fondo FANNO PENA, come FANNO PENA, tutti quelli che reagiscono con in CONTROIDENTITARISMO RELIGIOSO. E' normale che dobbiamo difenderci, se vogliamo mantenere la nostra socialdemocrazia. Ma lo dobbiamo fare IN MODO RAGIONATO, e non spinti dall'EMOTIVITA' IMMEDIATA e la PAURA, se non vogliamo scatenare guerre civili e tra poveri, come vuole il capitale globalizzato. E come dici tu, l'unica speranza è quella di diffondere il più possibile coscienza di classe, e far capire che sono i veri nemici, chi sta scatenando questa guerra tra poveri, cercando di non cadere nei loro tranelli.stopmonetaunicahttps://www.blogger.com/profile/00038022586594323231noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-72914077483319193142016-07-22T02:01:51.660+02:002016-07-22T02:01:51.660+02:00Comunque contro gli effetti del terrorismo non si ...Comunque contro gli effetti del terrorismo non si può far nulla se non quello che già si fa: diffondere scienza e coscienza. Alimentando capacità critica, apertura, e onestà intellettuale. <br /><br />Ma il terrore è un'emozione: il terrorismo è marketing emozionale, è mercificazione dell'emotività.<br /><br />Non c'è scienza e razionalità che tenga.<br /><br />Quando vedo in strada immigrati che mi guardano torvo, non penso alla "coscienza di classe".<br /><br />Primo perché ho paura che mi possano aggredire.<br /><br />Secondo perché non appartengono alla mia classe. <br /><br />Sono sottoproletari e sono stati mandati qui per "farmi la pelle".<br /><br />Marx usava contro costoro un certo turpiloquio razzista piuttosto ripugnante.<br /><br />Altro che "politicamente corretto".<br /><br />La pietas proprio non esiste: esiste solo il falso moralismo riservato ai radical-chic.<br /><br />Le emozioni che spingono a cedere al "piddinismo" rimangono sempre paura e solitudine, come quelle su cui fa leva la propaganda islamofobica. Anche se elaborate in modo completamente diverso <br /><br />In entrambi i casi si ha a che fare con passioni: e la loro gestione non avviene tramite il logos se non per via indiretta. <br /><br />La gestione delle emozioni è un problema etico.<br /><br />E l'educazione valoriale, dopo una certa età, è estremamente più complessa di quella scientifica... Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-28718716285837941382016-07-21T22:05:05.403+02:002016-07-21T22:05:05.403+02:00Grazie Quarantotto, hai fatto bene a chiarirlo per...Grazie Quarantotto, hai fatto bene a chiarirlo perché l'oggetto della critica voleva essere la "viralità" di certe "dinamiche psicosociali" e cercare il motivo per cui sembra manifesta l'impossibilità di fermarle anche quando gli strumenti cognitivi vengono forniti.<br /><br />Questa discussione era assolutamente incidentale.<br /><br />Tra l'altro, è sicuramente vero che è "sano" reagire ad un'invasione e ad una manifesta aggressione come quella migratoria. <br /><br />Però c'è un altro aspetto che mi allarma: il secondo "giro" che si sono fatti gli anglosassoni a livello "imperiale", se lo sono guadagnati grazie alla prima guerra mondiale che, per motivi strutturali, ha portato anche alla seconda.<br /><br />Ora pare stiano facendo di tutto per farsi un altro secolare giro di giostra sulle spalle nostre e dei nostri figli.<br /><br />Bene: ho la convinzione che la situazione attuale sia per certi aspetti simile anche a quella venutasi a creare alla soglia della prima guerra mondiale: finito il giro di giostra della seconda globalizzazione "tutti in trincea per lo scontro tra civiltà".<br /><br />Se la risposta democratica alla globalizzazione è la coscienza "nazionale e sovrana", la risposta <i>reale</i> affinché non riparta un altro ciclo che abbia come premessa l'ennesima guerra civile a scopi imperialistici, è diffondere la maggior coscienza di classe possibile: alla fine non c'è nessuna differenza tra coscienza democratica e di classe come non c'è nessuna differenza tra democrazia sociale e irenismo kantiano.<br /><br /><i>(Prima facciamo la democrazia... poi del "federalismo" nessuno ne sentirà più il bisogno)</i> Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-74910950512069340612016-07-21T22:03:28.656+02:002016-07-21T22:03:28.656+02:00Appunto: il sistema mediatico induce l'infezio...Appunto: il sistema mediatico induce l'infezione e la febbre (nella massa dei ricettori) non sembra allo stato indice di guarigione.<br />Ma non possiamo far altro che registrare che rimane pur sempre un indice di quel conflitto interiore, astutamente indotto e dunque artificiale, tra pietas e autopreservazione. Cioè tra un simulacro di falsa umanità e una repressione di ciò che è umanamente scontato (e che viene negato).<br /><br />Una delle due forze in contrasto prevarrà: i fatti che agiranno da catalizzatore per sciogliere questo nodo soffocante, sono, per ora, seminascosti in un fattore imponderabile persino per ESSI: il grossolano errore di calcolo dettato dalla sociopatia che li affligge...Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-46045435402430927232016-07-21T21:31:15.042+02:002016-07-21T21:31:15.042+02:00Caro orizzonte48, le tue sono domande e dubbi ai q...Caro orizzonte48, le tue sono domande e dubbi ai quali è difficile dare una risposta.<br />Una cosa è certa:non vorrei scatenare dei flame. Io ho cercato di rispondere e argomentare nel modo più cortese, anche con Sergio, che ho ringraziato per il suo tentativo di argomentare in modo costruttivo, cercando io nel contempo di sgomberare il campo agli equivoci, che, purtroppo, in una clima di serrata propaganda, si diffondono come memi incontrollabili.<br />Purtroppo, come dicevo, ci troviamo a fronteggiare due FALSI OPPOSTI:<br />1-L'ACCOGLIENZA INDISCRIMINATA, STRUMENTO DEL CAPITALE CONTRO IL LAVORO<br />2-LA DIFESA DELLA "CIVILTÀ OCCIDENTALE", STRUMENTO ADOPERATO PER LE GUERRE COLONIALISTE PER ECCELLENZA DEL CAPITALE PER SOTTOMETTERE E DEPREDARE TUTTI I POPOLI TERRACQUEI, COME DA "TRADIZIONE".<br />ENTRAMBE LE STRATEGIE SONO ALL'OPERA ALLA GRANDE.<br />Quindi, per me, entrambe le "risposte" sono insidiose; e non so quale sia la meno peggio. La febbre naturale e sana io riesco difficilmente a scorgerla in un panorama mediatico attentamente controllato con la propagazione di memi "alternativi" che sono sempre funzionali al CAPITALE. Naturalmente questi memi nascondono un pezzettino di verità, mischiata al veleno che ribalta in modo negativo quella che potrebbe svilupparsi come consapevolezza positiva.<br />Io, per quel che mi riguarda, fatico a malapena a mantenere la mia serenità e la mia energia per affrontare una vita fatta di insidie quotidiane; mi devo ingegnare tutti i giorni come risparmiare, come trovare piccoli lavoretti per sopravvivere, ecc., ecc., nell'indifferenza generale, nella completa mancanza di solidarietà, nella inconsapevolezza generale di chi mi circonda. Caro orizzonte48, le tue domande sono le mie stesse domande, e anche io cerco tutti i giorni di trovare una risposta. Voglio sperare per il meglio, cerco tutti i giorni di pensare, parlare, divulgare, trovare risposte io stesso; ma cerco anche di prepararmi a come sopravvivere al peggio.stopmonetaunicahttps://www.blogger.com/profile/00038022586594323231noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-26233295904553035642016-07-21T20:16:34.056+02:002016-07-21T20:16:34.056+02:00Caro Arturo, pensa se avessimo potuto citare quest...Caro Arturo, pensa se avessimo potuto citare questo passaggio circa 3 anni fa nel pieno di quella grande polemica (rivelatasi pretestuosa) sul ruolo di Hayek nella costruzione €uropea.<br /><br />Confesso che è una vera chicca delle tue: ma che poi dimostra che, qui, senza alcuna sudditanza verso le illustri elaborazioni estere, ci arriviamo tranquillamente da soli (alla faccia della scetticismo, persino sarcastico, che a quell'analisi fu da taluni dedicato) :-)Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-75040647054905900102016-07-21T19:44:02.925+02:002016-07-21T19:44:02.925+02:00Però, non mi pare che Sergio abbia sollevato una p...Però, non mi pare che Sergio abbia sollevato una polemica in senso proprio: oltretutto, mi pare che abbia essenzialmente recepito le argomentazioni di stopmonetaunica (che prima le avesse focalizzate o meno proprio in quei termini).<br /><br />Propongo una riflessione comune a tutti: posto che decenni e decenni di propaganda mediatica, e di strenuo controllo culturale, rendono irrealizzabile una riattualizzazione nel breve periodo della "coscienza di classe" (spero che su questo saremo d'accordo), quale risposta che non sia controproducente, si può dare al dannato problema pratico dell'inquietudine che sorge dallo spargersi mediatizzato degli effetti del terrorismo?<br /><br />Mi spiego: indubbiamente l'effetto principale dell'immigrazione è quello economico-sociale nei paesi di destinazione. Non solo ESSI ottengono il lavoro-merce in Occidente iniettando dosi letali di "esercito di riserva", ma in più massimizzano il controllo sociale da ESSI preferito: il conflitto sezionale.<br /><br />Rimane però il fatto che, in assenza delle difese (immunitarie) della coscienza di classe, pochissimi individui sono in grado di sottrarsi al bombardamento mediatico della "insicurezza" e a conciliarlo con quello, altrettanto intenso, sulla "accoglienza": si va in confitto interiore tra pietas, malamente generata, e istinto di autopreservazione.<br /><br />L'insicurezza propagandata (ipocritamente mista al cordoglio) è instillazione della paura, sul Brexit come sull'immigrazione-terrorismo. <br /><br />I problemi pratici che ne sorgono (la presenza crescente di immigrati al cellulare e spesso dallo sguardo torvo e ostile, se non dediti a varie attività illecite tipiche della fasce sociali più emarginate, unitamente all'assenza di lavoro a un salario dignitoso, con l'effetto "sostituzione" nella competizione verso la miseria), per quanto "montati" ad arte, sono percepiti come "reali", tangibili: sono un camouflage del problema reale della dissoluzione della democrazia sociale e, appunto, del conflitto distributivo. <br /><br />E la paura, così come l'avidità (rinvio al commento poco sopra di Arturo), non si cura reprimendola, censurandola, ed esigendo uno standard di difese culturali non realisticamente raggiungibile dalla maggioranza (se non altro, dato l'attuale assetto mediatico e di potere). <br /><br />In questa situazione, dobbiamo considerare scontato che una certa aliquota di azioni-reazioni fuori controllo (cioè certamente sbagliate, perché controproducenti per chi le compie, si possa verificare. <br />Il problema è CHI possa dare risposte a queste esigenze, senza essere parte della strategia (cioè, non svolgendo il ruolo di "acceleratore" cui si è ridotta l'azione dei governi europei).<br /><br />Io non ho risposte certe: qui siamo presi da riflessioni che un tempo sarebbero state più patrimonio comune della cultura di massa (ma non so neppure quanto). Ma non possiamo svolgere un ruolo "rieducativo" di massa, perché il sistema mediatico non consente concorrenza e il web "alternativo" viene tollerato finchè è inutile.<br /><br />Ergo; reazioni "insane" (cioè non perfettamente consapevoli) sono pur sempre una reazione vitale, come la febbre nella lotta immunitaria dentro l'organismo. <br />Se "dobbiamo" credere che per lo Spirito umano ci sia una speranza, dobbiamo imparare a conviverci e ragionare in modo costruttivo, scontando tali reazioni nel difficile compito di trovare una parola, una mappa, che contempli una via d'uscita... Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-36597010368606396692016-07-21T18:55:45.464+02:002016-07-21T18:55:45.464+02:00Non lo so se "crede"...
Purtroppo caro ...<a href="https://ilblogdilameduck.blogspot.com/2016/07/benvenuti-al-cafe-kafka.html?showComment=1468390342083#c1968509806033066619" rel="nofollow">Non lo so se "crede"...</a><br /><br />Purtroppo caro @Stop, c'è chi "si abbevera a fonti infette": "infezione" che pare abbia messo in allerta anche <a href="https://goofynomics.blogspot.se/2016/07/la-crociata.html" rel="nofollow">il nostro Alberto</a>.<br /><br />Questa dinamica di gruppo per cui credere che (intellettualmente) "l'amico del mio amico è anche mio amico" è tendenzialmente il motore del "noto club dei polemici".<br /><br /><b>Non riuscendo a comprendere il lavoro di divulgazione di Alberto</b>, questi non capiscono che euro (libera circolazione dei capitali) ed immigrazione (libera circolazione del fattore lavoro) sono espressione della medesima politica strutturale e che queste piaghe, data un'analisi "materialistica" dell'attualità, sono risolvibili entrambe con la medesima consapevolezza politica che implica il ripristino di un determinato assetto socio-economico. <br /><br />E il problema cognitivo non è una questione di difficoltà "tecnica" o - c'è chi ha avuto il pelo di sostenerlo - di "formattazione" degli articoli; altrimenti il post "La Crociata" di Alberto lo avrebbero compreso anche i "dislessici".<br /> <br /><i>(Di "tecnico" da capire in quel post non c'e nulla, e la "formattazione" è "artisticamente" immediata)</i><br /><br />Il problema cognitivo è di natura morale.Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-26301813810934493802016-07-21T17:02:53.830+02:002016-07-21T17:02:53.830+02:00Grazie Sergio per le tue precisazioni.
La cosa imp...Grazie Sergio per le tue precisazioni.<br />La cosa importante è inquadrare il tutto dalla giusta ottica di classe e non xenofoba.<br />Gli immigrati dovrebbero essere nostri alleati nella lotta di classe, ma, purtroppo sono spinti dalla mera sopravvivenza o da illusioni alimentate ad arte, e sovente non sono consapevoli del loro essere STRUMENTO DEL CAPITALE NELLA SUA GUERRA VERSO I SUBALTERNI. A differenza dei nazisti xenofobi che vogliono proteggere le loro tradizioni, io provo forte pena per il loro destino, ma non per questo penso che sia utile che arrivino tutti qua da noi, perché questo vuol dire alimentare la carneficina e la distruzione della socialdemocrazia. Sulla parola "CIVILTÀ OCCIDENTALE" io ci andrei cauto, perché è questo il termine che poi usano gli XENOFOBI per alimentare le loro guerre sante; ma cosa è LA CIVILTÀ OCCIDENTALE? LE CROCIATE? L'IMPERIALISMO? IL COLONIALISMO? LO STERMINIO DEGLI INDIANI D'AMERICA? SE È QUESTA CIVILTÀ CHE SI VUOLE DISTRUGGERE LO SI FACCIA SUBITO E NON CI SI ATTARDI! <br />Se invece diciamo che gli immigrati sono un grimaldello che serve a distruggere i diritti delle classi subalterne faticosamente acquisiti CON LOTTE, GUERRE, LACRIME E SANGUE, ottenuti all'interno delle socialdemocrazie odierne E' TUTTA UN'ALTRA STORIA NON CREDI?stopmonetaunicahttps://www.blogger.com/profile/00038022586594323231noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-79473064504143258262016-07-21T16:12:00.310+02:002016-07-21T16:12:00.310+02:00@StopMonetaUnica. Sono daccordissimo su tutto. Cap...@StopMonetaUnica. Sono daccordissimo su tutto. Capisco che si rischia di incitare la guerra tra poveri (e spero di non averlo fatto) e capisco che l'immigrazione, come anche la corruzione o l'evasione fiscale (... e il terrorismo) siano usate dal capitale come armi di distrAzione di massa. Però a differenza di evasione fiscale, pensioni d'oro, e insegnanti che fanno troppe vacanze, l'immigrazione non è un falso problema. E' un problema gravissimo ed è un altro chiavistello nelle mani sbagliate (le solite). Il problema della immigrazione è urgente almeno quanto quello dell'euro. Innanzi tutto stiamo assistendo alla carneficina dei "viaggianti", una carneficina invocata e protetta dall'atteggiamento buonista. Secondariamente, l'effetto in Europa degli immigrati superstiti si inquadra troppo bene nella strategia culturale del capitale che vuole gente disperata e senza storia. Troppo funzionale all'annullamento delle identità nazionali EU-dopo avere "terminato il compito" col terzo mondo. Ci si appresta alla creazione dell'esercito di lavoratori e consumatori-debitori (schiavi) di riserva che distruggerà la civiltà occidentale. <br />Insomma, a me pare di dire le stesse cose che dici tu. Delle religioni mi importerebbe poco o niente. Il problema sono i popoli. Questi vogliono un'unica grande "massa" di zombie pronti a tutto. E ci stanno riuscendo su scala mondiale. <br />Bisognerà fermare sta carneficina. E non siamo solo noi, né soprattutto noi, c'è anche la Nigeria, lo Yemen, l'Iraq, e Cartagine, i Persiani, gli Assiri. Tutti sotto il bombardamento della globalizzazione o dell'ostracismo liberista, se non proprio della guerra. E questo da decenni, quando va bene, ma forse da sempre in Africa e Medio Oriente. Non so se un processo di tale violenza sia reversibile.Sergiohttps://www.blogger.com/profile/10803906765841483598noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-70473065549321745862016-07-21T15:35:03.764+02:002016-07-21T15:35:03.764+02:00@sergio
Non ruota intorno tutto al "piddino&q...@sergio<br />Non ruota intorno tutto al "piddino".<br /><br />Costoro sono esempio aberrante perché prodotto-merce della moderna ingegneria sociale.<br /><br />La destra liberale e pseudo-sociale è storicamente l'altro lato del problema: non studia, e se studia, legge solo quello che le piace e che, sostanzialmente, è inutile per farsi una coscienza politica QUINDI una coscienza sociale tout-court.<br /><br />Che poi, per un democratico (sostanziale) il problema principale è il progressismo cosmetico è banalmente ovvio.<br /><br /><i>(Non si diventa fantamiliardari dal nulla mentre ai tuoi compaesani vengono inflitte atroci torture: <a href="http://sweetness-light.com/archive/george-soros-on-helping-the-nazis-during-the-holocaust" rel="nofollow">l'intervista è piuttosta nota ed è del '98</a>)</i><br /><br />@Stop<br /><br />Grazie a te per la genuina passione esistenzialista che condividi. Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-8788647680252908472016-07-21T14:36:05.403+02:002016-07-21T14:36:05.403+02:00Ottino e appassionato riassunto dello scenario. Sa...Ottino e appassionato riassunto dello scenario. Sarei tentato di farne un post di testimonianza attiva. Ad avercene di tanti italiani che, dal disagio, creano una effettiva consapevolezza come te. La tradizione che è veramente utile, in termini razionali e pratici, semmai, è quella di Lelio Basso...<br />Grazie a te, ancora<br />Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.com