tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post4656444656525182768..comments2024-01-26T15:32:41.629+01:00Comments on Orizzonte48: VENTOTENE'S VAUDEVILLE: LA PENOSA AGONIA DELL'€UROPA SPIAGGIATAQuarantottohttp://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comBlogger12125tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-78577583509817649892016-08-28T14:34:02.454+02:002016-08-28T14:34:02.454+02:00Sembrerebbe che, come ipotizzo io stesso, nulla sp...Sembrerebbe che, come ipotizzo io stesso, <i>nulla spes</i> dagli Stati Uniti: è la mia un'interpretazione corretta?Valerio Santorohttps://www.blogger.com/profile/17582161733698120444noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-49594605330768590962016-08-25T19:04:54.164+02:002016-08-25T19:04:54.164+02:00Gira in rete, ma lo riporto anche qui, casomai qua...Gira in rete, <a href="http://www.emmabonino.it/campagne/sue/nazionalismo.php" rel="nofollow">ma lo riporto</a> anche qui, casomai qualcuno se lo fosse perso: è un discorso tenuto da Spinelli pochi mesi prima della morte davanti al Congresso del Partito Radicale. <br /><br />Sapendo evidentemente di essere fra amici, il nostro si lascia andare a un'inconsueta dose di sincerità: <i>"Ci sono essenzialmente due metodi che sono contemporaneamente in opera; c'è il tentativo che fa perno intorno alla Comunità e a tutti i suoi successi ed insuccessi, e c'è il tentativo di un'Europa che sia fatta dagli europei. E c'è contemporaneamente il tentativo di un'Europa che sia fatta dagli americani. E vorrei che non ci sdegnassimo inutilmente, e in fondo non seriamente, di questa seconda alternativa. <b>L'unità imperiale sotto l'egida americana è certo anche assai umiliante per i nostri popoli ma è superiore al nazionalismo perché contiene una risposta ai problemi delle democrazie europee, mentre il ritorno al culto delle sovranità nazionali non è una risposta.</b>".</i><br /><br />Ohibò. Ma l'Europa unita non doveva essere contraltare dell'Amerika? (Che però stranamente la finanziava...). <br /><br />Niente paura: grazie a una volontaristica Umwälzung (rovesciamento) sarà proprio così: 'st'Europa antiamerikana gliela facciamo sotto il naso coi loro soldi. Che gonzi questi yankee!<br /><br /><i>"L'unità fatta dagli europei è in realtà la sola, vera alternativa all'unità imperiale. Il resto è schiuma della storia, non è storia. Le due forme stanno procedendo insieme e noi le vediamo sotto i nostri occhi; e guardate, non si può abolire l'una nella misura in cui si sviluppa l'altra. Perché l'una corroderà alla lunga l'altra; ma è attraverso queste due che l'Europa va muovendosi. Sta di fatto che nella misura in cui non si sviluppa o regredisce una di queste forme, si sviluppa l'altra."</i><br /><br />E le polemiche sullo storicismo, e l'accusa alla dialettica di essere impostura intellettuale...<br /><br />Se mai servisse un'esemplificazione della definizione di europeismo come "aborto dell'imperialismo", eccola qui. Senza parole.<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-58984438512286699802016-08-25T00:45:17.640+02:002016-08-25T00:45:17.640+02:00Lo è senz'altro: ma è una minaccia accuratamen...Lo è senz'altro: ma è una minaccia accuratamente programmata e attuata nel quadro €uropeo<br />http://orizzonte48.blogspot.it/2015/08/perche-essi-vivono.htmlQuarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-29677719354242202362016-08-24T22:42:58.639+02:002016-08-24T22:42:58.639+02:00Voglio esprimere la mia riconoscenza per questo po...Voglio esprimere la mia riconoscenza per questo post. Nel deserto in cui siamo è come giungere in un'oasi. Ma un punto in particolare mi fa riflettere, quando si parla di media "deprivati delle risorse culturali per interpretare il presente": è terribile constatare - talvolta anche su se stessi, non lo nego certo - la diffusione di tale condizione a tutti i livelli sociali: questo è, a mio avviso, la più grave minaccia alla possibilità di restaurare la democrazia.Assertorhttps://www.blogger.com/profile/01604953314833644688noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-34337584621841143332016-08-24T15:38:01.854+02:002016-08-24T15:38:01.854+02:00Oggi il massimo del tecnicismo delle "illumin...Oggi il massimo del tecnicismo delle "illuminazioni" al servizio della politica sono "gli investimenti pubblici" (per stimolare l'offerta).<br />Le "solide basi" peraltro sono politicamente ormai strutturate e reggono ai terremoti finanziari; non, ovviamente, a quelli geologici.<br />Ma lì, la retorica del momento, nasconde, anzi censura, qualsiasi" meditato ragionamento economico"; e costituzionale.Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-70708277011367578222016-08-24T13:51:38.755+02:002016-08-24T13:51:38.755+02:00Chissà non venga il dubbio che non sia finalmente ...Chissà non venga il dubbio che non sia finalmente ora di (ri)leggere jettatori e scribacchini: <i>"Non è stato mai facile <b>a chi non fosse un semplice annotatore delle tesi ufficiali</b> di trasmettere il proprio pensiero in forme che avessero una qualche efficacia. Già con riferimento agli anni Cinquanta con riguardo alle iniziative per l’integrazione economica europea e ai numerosi convegni che ne accompagnarono la realizzazione, un nostro brillante spiritoso economista – Marcello De Cecco – annotava: «…non si vuol dire che fosse proibito agli economisti italiani di manifestare le proprie opinioni prima degli eventi. Si vuol solo considerare il carattere eminentemente ufficiale, celebrativo, dei convegni» nei quali l’eventuale dissenso espresso può sembrare <b>«vagamente malevolo e jettatorio»</b>.<br />Per quanto possa sembrare incredibile, <b>la situazione odierna è ancora peggiore</b> rispetto a quella degli anni in cui si invitava «il culturame» ad «andare a dormire». La trasformazione in peggio, anche prescindendo da una crescente inclinazione all’arroganza, è dovuta unicamente a motivi tecnici. Accade che i tempi procedano con straordinaria fretta e che la conferma dell’esattezza di quanto era stato affermato da intellettuali, chiamiamoli così dissidenti (che non soffrono di altro se non di un senso di isolamento), <b>si manifesta a distanza di pochi giorni. Allora quello che accade è che le tesi trascurate o ignorate</b> (non si ha l’impressione che i responsabili della politica economica leggano molto) <b>vengono affermate con candore come se l’illuminazione fosse venuta proprio in quel momento</b>. Sia chiaro che non si intende sollevare un problema di priorità o del riconoscimento del suo a ciascuno (anche se non ci sarebbe niente di male); ma <b>dei danni che il paese subisce per questi ritardi conoscitivi</b>, deliberati o involontari che siano. Lo «scribacchino accademico» ha appreso dai banchi universitari che, nella migliore delle ipotesi, le sue idee sarebbero state captate dai politici <b>trenta anni dopo</b>. Non ha quindi mai avuto illusioni in proposito.”</i> (F. Caffè, Scribacchini o jettatori, "L'0ra", 27 maggio 1986 ora in Contro gli incappucciati della finanza, Lit Edizioni, Roma, 2013, s.p.).<br /><br />Ma a quanto pare trent'anni ancora non bastano: <i>"Di qui, tutto il riaffermarsi del <b>più retorico e melodrammatico richiamo alla «idea Europa»</b>; il rilancio del mai abbandonato, e francamente <b>stolido, intendimento che le soluzioni di natura politica debbano precedere quelle di contenuto economico</b>; l’insistenza, appunto, su una «volontà politica», concepita come qualcosa che abbia valore di per sé, <b>anche se manchi di solide basi. Su basi politiche, prevarrà l’Europa dei presuntuosi costruttori di edifici, cominciando dai tetti</b>. Purtroppo, non è detto che non prevalgano, poiché la moneta cattiva della retorica scaccia, molto di frequente, quella buona del meditato ragionamento economico.”</i> (F. Caffè, Quanta retorica sul "fallimento" comunitario!, "L'Ora", 31 dicembre 1984 ora in Contro gli incappucciati cit.). <br /><br /> Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-42948989602580914522016-08-24T11:31:10.401+02:002016-08-24T11:31:10.401+02:00I nazisti , quelli autentici , smaniavano per il l...I nazisti , quelli autentici , smaniavano per il loro impero ma i nazisti dell'Illinois , pardonne della Loire (?) , Ile de France (?) o che so io , per cosa smaniano ?Domenico Scalamandréhttps://www.blogger.com/profile/02581703904766741188noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-34795138266269357532016-08-23T19:56:27.924+02:002016-08-23T19:56:27.924+02:00Per non parlare della commedia dell'arte che s...Per non parlare della commedia dell'arte che seguiva in forma di approfondimento in vista delle presidenziali. Ora, già mi stavo lavando i denti (immagina la concentrazione), ma due francesi che si parlano - speditamente e con la "polpetta in bocca" come solo dei francesi possono fare - addosso con espressioni teatrali - in televisione, dove in effetti erano, o al cinema, è semplicemente overacting e, salvo in rari casi, non è sintomo di una buona performance - così non li avevo mai visti.<br />Da quel poco che sono riuscito a capire, uno dei due (forse un Philippe, ma non ci giurerei su in tribunale), inventore della legge dell'offerta, dell'offerta e dell'offerta, si sbracciava con inusitata verve per dileggiare le opinioni dell'altro tizio (anonimo), che suggeriva in punta di piedi che bisogna far ripartir la domanda. Ora, sempre se ho capito bene - e spero proprio di no -, il nostro eroe osava sostenere che non solo Hollande, ma che pure Sarkozy hanno portato avanti politiche economiche di sinistra ("de gauche", diceva) che producono i soliti disastri.<br />Per dirla con Costanzo Preve, hanno inquinato i pozzi. Laggente, erede leggittima della folla manzoniana, in ascolto penserà certamente che questo incubo a occhi aperti è frutto di un'ideologia socialista (e vedendo chi oggi si dichiara socialista verrebbe voglia di dare ragione a Laggente). Per almeno i prossimi cinquant'anni l'unico socialismo proponibile senza incorrerre nel rischio di essere presi a bastonate sarà quello che presenta la dicitura nazionale in apertura di parola: Herr Nazismo per gli amici. E non ce lo raccomando.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/06096536108244904369noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-63625477291640621912016-08-23T19:08:22.831+02:002016-08-23T19:08:22.831+02:00Grazie per aver evidenziato un punto che mi era ri...Grazie per aver evidenziato un punto che mi era rimasto in "punta di tastiera": in effetti, come prevedibile, è più un caso di commedia goldoniana post litteram ("florentina": questa è allusione complessa ma mi sa che la cogli), che di vaudeville.<br /><br />Quest'ultimo genere, in effetti, sarebbe risultato fin troppo glamour e internazionalista per l'occasione...Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-77544097696798002302016-08-23T18:49:41.226+02:002016-08-23T18:49:41.226+02:00La società umana (qualsiasi società umana) è un mo...La società umana (qualsiasi società umana) è un mondo di specchi, per la ragione, banale perché evidente, che l'uomo è un animale sociale: persino nella totalitaria società delle egoiste (perché parossisticamente utilitaristiche) ed egotistiche (perché costantemente affette dall'effetto - pardonnez-moi il pessimo gioco di parole - Dunning-Kruger) monadi liberali egli è condannato a relazionarsi con gli altri perché non potrebbe fare altrimenti per sopravvivere, prima ancora che per vivere; relazionandosi con gli altri, ogni persona sulle proprie spalle il proprio vissuto, tanto privato quanto pubblico: è difficile, tuttavia, per senso di pudore più che per altro, che metta in mostra liberamente (cioè senza essere sollecitata) il proprio privato, preferendo attenersi a ciò che è pubblico. Ma il pubblico a cui ci riferiamo è in misura ampiamente maggioritaria un vissuto per interposta persona: ad esempio, quando discutiamo di cosa ha detto Stiglitz, in realtà discutiamo di ciò che altri dicono che Stiglitz abbia detto (persino un video con la presenza e la viva voce di una persona è manipolabile piuttosto facilmente, come la vicenda del dito medio di Varoufakis dimostrò, casomai ce ne fosse il bisogno, qualche tempo fa).<br />In estrema sintesi, viviamo immersi in una sceneggiatura collettiva, i cui artefici primi sono coloro che controllano i principali canali di (dis)informazione - la sostanza del problema non cambia comunque, ergo si può prescindere dalla direzione delle notizie nei confronti dell'aderenza ai fatti - e i cui artefici ultimi siamo proprio noi, che semplicemente viviamo, da umani, nel regno umano. Noi potremmo agevolmente assegnare a questa sceneggiatura collettiva il nome di propaganda. Ecco, dunque, cosa è davvero la società umana: il regno della propaganda.<br />L'arma di difesa, l'unica vera arma di difesa concepibile ed efficace, è appunto la sospensione del giudizio (l'epochè) in attesa di un vaglio attento che parta proprio dal racconto che ci viene fatto e dalla sua coerenza interna: se la coerenza interna del testo è carente o assente, be', quello è il primo campanello d'allarme che deve suonare dentro di noi per metterci in guardia della scarsa veridicità di quanto stiamo assorbendo.<br /><br />Cosa ha a che fare questa sfliza di banalità con Ventotene? È presto detto: quando ho letto il cosiddetto Manifesto di Ventotene, il disagio che ho provato dinnanzi ai voli pindarici (ma poco poetici), ai principi di petizione, agli intrighi, ai tradimenti - ah, no! Che sbadato: era la <a href="https://www.youtube.com/watch?v=M_6QxFiwagI" rel="nofollow">sigla di Xena</a>, quella! - è stato tanto grande da farmi capire che mi trovavo in presenza di propaganda purissima (non altissima, tantomeno levissima).<br /><br />Quanto al vaudeville del post, pranzando ho dato un'occhiata a France24 e il tutto era relegato ad una scritta scorrevole in sovrimpressione mentre le notizie a cui era concesso spazio trattavano di tutt'altro (a memoria, terrorismo, turismo a Parigi in calo vertiginoso, candidatura alle presidenziali di Sarkozy, rientro degli atleti francesi da Rio de Janeiro, il nuovo film con Lambert Wilson e Audrey Tautou, che, à propos, si intitola L'Odyssée, qualora vi interessi (a me no), anche se Odisseo mi pare non faccia nemmeno un cameo).<br />E poi, l'omaggio di Carneade, di Speedy Pollo e di zia Patty alla tomba dell'ei fu (ora e per sempre) Altiero, ecco, non so come dirlo a parole: a me fa tanto <a href="https://www.youtube.com/watch?v=IiHi1pWhTS8" rel="nofollow">quest'effetto qui</a>.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/06096536108244904369noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-91945298418678205402016-08-23T18:46:41.040+02:002016-08-23T18:46:41.040+02:00Logica progressione di ipotesi: esclusa la prima (...Logica progressione di ipotesi: esclusa la prima (per difetto di sufficiente attenzione ai mutamenti strutturali che hanno già imposto), pare che nel breve periodo contino fortemente sulla seconda ma, dati gli effetti evidenziati da Keynes come propri del "lungo periodo" (tutti morti), pare oggettivamente che coltivino l'idea di realizzarli nel "medio". Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-39795003037922570272016-08-23T18:41:00.584+02:002016-08-23T18:41:00.584+02:00La Germania persegue inflessibilmente i suoi obiet...La Germania persegue inflessibilmente i suoi obiettivi di surplus con fatali conseguenze sulla tenuta della U€. Le dirigenze USA sembrano impotenti a scongiurare l'implosione della loro creatura. Sono rassegnate a questa evenienza ? O contano di poter assicurare la sua sopravvivenza con il terrore….della Russia….della Cina….dell' Islam…? O una ennesima guerra catastrofica come mai si prospetta come suggello della loro egemonia (e in questo caso la sopravvivenza della U€ è di nessuna importanza per loro) ?Domenico Scalamandréhttps://www.blogger.com/profile/02581703904766741188noreply@blogger.com