tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post5777990426817916115..comments2024-01-26T15:32:41.629+01:00Comments on Orizzonte48: ANNO NUOVO, COSTITUZIONE DEMOCRATICA "VECCHIA" (?) E...LIBERTA' (LE NON-LACRIME DI NIETZSCHE)Quarantottohttp://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comBlogger34125tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-3250792079764020042017-12-30T11:11:09.780+01:002017-12-30T11:11:09.780+01:00ottimo, grazie mille a tutti per il chiarimento e ...ottimo, grazie mille a tutti per il chiarimento e la pazienza, non è facile mettere ordine in menti pop come la mia :) mrsmehttps://www.blogger.com/profile/17510093927954928490noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-85334531969520033062017-12-30T00:17:07.890+01:002017-12-30T00:17:07.890+01:00grazie Arturo :)grazie Arturo :)luca santhttps://www.blogger.com/profile/08408613943457441598noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-2298647224003531582017-12-29T20:56:06.612+01:002017-12-29T20:56:06.612+01:00Eccola :-): “Secondo, e non meno importante, il fu...Eccola :-): “<i>Secondo, e non meno importante, il funzionamento del gold standard internazionale era basato su certe convinzioni e credenze che probabilmente non esistono più. Funzionava essenzialmente sulla base dell’opinione generale che esserne esclusi costituisse una gravissima calamità e una vergogna nazionale. Non avrebbe probabilmente molta influenza nemmeno come standard per i tempi buoni, se è risaputo che che nessun paese è disponibile a prendere misure dolorse per preservarlo. Potrei sbagliare pensando che questa mistica dell’oro sia sparita una volta per tutte, ma, fino a prova contraria, non credo che un tentativo di restaurare il gold standard possa rivelarsi niente più che un successo temporaneo</i>”.<br /><br />Sì, la Constitution è un testo degli anni Sessanta, quindi piuttosto pessimista. S’è rinfrancato dopo. <br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-30148720096224745042017-12-29T18:58:09.086+01:002017-12-29T18:58:09.086+01:00già :) ....comunque la posto per gli "inglesi...già :) ....comunque la posto per gli "inglesi"luca santhttps://www.blogger.com/profile/08408613943457441598noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-42847000059101405742017-12-29T15:46:08.653+01:002017-12-29T15:46:08.653+01:00@Arturo: successivamente pare aver cambiato idea, ...@Arturo: successivamente pare aver cambiato idea, avendo riscontrato il successo di un'azione restaurativa fondata sull'equivalenza al gold standard (monetarismo e BC indipendente uniti a finanziarizzazione degli Stati soggetti a limiti fiscali indicizzati e sanzionati in automatico).<br /><br />Ma una traduzioncina non ci sarebbe stata male (per i numerosi non anglofoni, tra cui Lucasant :-)Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-67714030564423514802017-12-29T15:13:23.656+01:002017-12-29T15:13:23.656+01:00Cari Bazaar e Arturo, quanto vi voglio bene :-) Sp...Cari Bazaar e Arturo, quanto vi voglio bene :-) Specialmente a...tutti e due.Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-247827089473408192017-12-29T15:03:25.478+01:002017-12-29T15:03:25.478+01:00In fondo lo ammetteva anche Hayek (The Constitutio...In fondo lo ammetteva anche Hayek (The Constitution of Liberty, The University of Chicago Press, Chicago, 2011, pag .462): “<i>Second, and no less important, the functioning of the international gold standard rested on <b>certain attitudes and beliefs</b> which have probably ceased to exist. It operated largely on the basis of the general opinion that to be driven off the gold standard was a major calamity and a national disgrace. It is not likely to have much influence even as a fair-weather standard when it is known that no country is prepared to take painful measures in order to preserve it. I may be mistaken in my belief that <b>this mystique of gold</b> has disappeared for good, but, until I see more evidence to the contrary, I do not believe that an attempt to restore the gold standard can be more than temporarily successful.</i>” Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-61193146515711964982017-12-29T14:35:34.314+01:002017-12-29T14:35:34.314+01:00Tanto più che gli studi più recenti sul totalitari...Tanto più che gli studi più recenti sul totalitarismo (per esempio quelli di Emilio Gentile) sotengono che l’elemento discriminante è la vocazione “totalizzante”, non il grado di successo nella penetrazione (una linea seguendo la quale si può facilmente arrivare a sostenere che il totalitarismo non è mai esistito da nessuna parte). <br />Per esempio l’ideologia neoliberista, che ovviamente Linz neanche vede e mai e poi mai definirebbe totalitaria, per quanto con declinazioni che superficialmente appaiono anche molto diverse (ma vale il caveat di <a href="http://orizzonte48.blogspot.com/2017/12/la-rivoluzione-liberale-delle-care.html?showComment=1513810297217#c4392431580532829909" rel="nofollow">Dardot e Laval</a>), a me non pare meno violentemente “totale” qui che negli USA, anche se forse (speriamo…), meno socialmente introiettata. <br /><br />Pure il concetto di autoritarismo forse è meglio esplicitarlo: quello di Linz, che non contempla la critica alla democrazia formale, per cui una “democrazia liberale” non sarebbe autoritaria, non lo trovo accettabile. (Dipende ovviamente dagli elementi che si ritengono rilevanti). <br />Da una prospettiva di democrazia sostanziale mi pare molto più corretto individuarne l’essenza nella separazione fra Stato e società civile: le contraddizioni di quest’ultima, la disoccupazione in primis, vengono lasciate lì dove stanno, non vengono fatte entrare nello Stato (col voto censitario o con la governance sovranazionale e/o al limite con l’abolizone del suffragio universale: questione della democrazia politica), che non si fa carico di renderle irrilevanti ai fini della partecipazione alla vita della comunità (questione della democrazia sociale). Anziché contraddizioni, che magari suona troppo marxista, li possiamo chiamare fallimenti del mercato (per esempio Acocella definisce la disoccupazione un “fallimento macroeconomico del mercato”): basta appunto che ci intendiamo. <br /><br />Questa separazione può essere dissimulata dalla “numerazione” (ma in fondo anche la mobilitazione dall'alto di tipo fascista intendeva realizzare un’analoga dissimulazione) oppure manifestarsi in modo più o meno aperto (coi periodici, o istituzionalizzati, stati di eccezione di cui parla Quarantotto, e che in effetti si presentano come <a href="http://orizzonte48.blogspot.com/2016/12/luropa-dei-network-tecnocratici.html?showComment=1481834958766#c3258189561030417918" rel="nofollow">una caratteristica ricorrente</a> dei regimi liberali): basta che la contingente “formula politica”, come diceva Einaudi con lessico moschiano (<a href="http://orizzonte48.blogspot.it/2015/12/democrazia-federalismo-indipendentismo.html" rel="nofollow">qui, n. 2.3</a>), non metta in discussione il dominio della “sanior pars”, anche quando quest’ultima porta il paese verso il baratro. Il che, in un contesto post-teocratico, mi pare difficile possa puntellarsi altrimenti che facendo ricorso a una qualche forma di ideologia totalitaria.<br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-9786684850088814442017-12-29T14:10:48.295+01:002017-12-29T14:10:48.295+01:00Diciamo che per conciliare l'aspetto violento-...Diciamo che per conciliare l'aspetto violento-poliziesco con quello autoritario-politico di un regime - perché la UE è manifestamente autoritaria, tutto diktat, genocidi economici e distintivo, con le stelle al posto della svastica e totalitaristicamente <i>liberale</i>, visto che esiste solo il PUD€, il PUO o, in genere, il <i>partito imperialista antisovrano</i>, fondato su laissez-faire e free trade - ricorderei per semplicità <a href="http://orizzonte48.blogspot.it/2017/04/destra-economica-autoritarismo-dei.html" rel="nofollow">Dewey</a>: « <i>The reactionaries are in possession of force, in not only the army and police, but in the press and the schools. <b>The only reason they do not advocate the use of force is the fact that they are already in possession of it</b>, so that their policy is to <b>cover up its existence with idealistic phrases—of which their present use of the ideas of individual initiative and liberty</b> is a striking example. </i>»<br /><br />Insomma, l'autoritarismo poliziesco si propone con tutta la sua violenza - mostrando la sconcezza morale delle classe egemone - solo quando il controllo totalitario dell'informazione e dell'istruzione non permettono più di rendere idraulico il progetto imperialista, classista e genocidiario.<br /><br />Cosa ha detto Monti?<br /><br />O ci suicidavamo <i>liberamente</i>, con tanto di retorica idraulica a base di austerità espansive, oppure sarebbe arrivata la brutalità della troika come in Grecia: insomma, stando con Dewey, potevamo scegliere se fare la figura dei coglioni o venire barbaramente depredati: abbiamo fatto la figura dei coglioni e ora veniamo barbaramente depredati.<br /><br />Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-5463130102177521332017-12-29T10:03:22.850+01:002017-12-29T10:03:22.850+01:00Mi permetto di rammentare che la teoria, qui formu...Mi permetto di rammentare che la teoria, qui formulata e approfondita, per cui, - muovendo dalla "famosa" analisi su Hayek (che segnò l'esordio attivo di Arturo sul blog) e dalla susseguente indagine sull'ordoliberismo-, la restaurazione sia organicamente caratterizzata dalla gradualità, non postula, a sua volta, una graduazione tra autoritarismo e totalitarismo.<br /><br />Quest'ultimo infatti, abbiamo cercato di evidenziare, è un connotato intrinseco e costante dell'ordine dei mercati, ossia del (neo)liberismo: può essere fisiologicamente istituzionalizzato nella democrazia idraulica (che consente appunto la gradualità), o, in virtù di diversi "stati di eccezione", che Friedman ridenomina "shock economy", contenere in sè delle ricorrenti fasi autoritarie.<br /><br />Ma, poiché il concetto di totalitarismo, nell'era occidentale (e globale) del "pop" (cioè dell'induzione mediatico-culturale della proiezione identificativa degli oppressi negli oppressori), è preferibilmente definibile nei termini di Sheldon Wolin, si hanno dunque costantemente forme di autoritarismo (a partire dalla stessa realtà del processo di "numerazione" gramsciano sinergico, come dire, al "metodo Juncker"), che accompagnano come STRUMENTO inevitabile il neo-totalitarismo (appunto "rovesciato" perché non apertamente impositivo ma imperniato sulla cooperazione, apparentemente spontanea, della massa).<br /><br />Ad un massimo stato di crisi, in cui lo "stato di eccezione" non sia più indotto da tendenze accelerative programmate, ma segni invece l'incontrollabilità del processo (sul piano elettorale ma prima ancora della bruta "effettività" che caratterizza l'azione di governance e di "riforma" incessante), potrà accompagnarsi un autoritarismo più evidente e istituzionalizzato.<br />In forme assimilabili, ma non necessariamente coincidenti, col fascismo storico. Diciamo un sistema orwelliano a intensità variabile in funzione inversa all'efficacia del controllo esercitato. <br />Magari per gestire uno stato di guerra.<br /><br />Questo mi pare il quadro di riferimento che è il filo conduttore dell'analisi del blog (per quello che è, schematicamente, lo stato attuale della sua elaborazione cognitiva).Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-3085382264015773652017-12-29T00:57:43.972+01:002017-12-29T00:57:43.972+01:00concordo con l’idea che al “centro dell’impero” si...concordo con l’idea che al “centro dell’impero” si sperimenti un regime totalitario, proprio per l’indiscussa accettazione del capitalismo e dell’american Way of life a priori, come legge naturale, mentre per descrivere il regime imposto alle colonie, in cui ci si scontra inevitabilmente con la struttura (certo capitalistica, ma non “matura” quanto quella della madre patria e per certi versi “deviante”) e la sovrastruttura culturale prodotta localmente, la definizione di Linz, aldilà di tutto, mi pareva uno strumento analitico utile per guardare ai paesi sottoposti alla costruzione leuropea, non tanto all’UE in sé. <br />Se accettiamo il principio della restaurazione a “piccole dosi” (perchè un golpe alla Pinochet appariva impraticabile nel contesto europeo cit.), e dovendo l’Impero, coerentemente alla propria propaganda, mantenere la facciata di Federazione mentre si appresta a costruire la morte nera, la categoria dell’autoritarismo, inteso come regime di “passaggio”, in cui la costruzione totalitaria non è ancora giunta a compimento, almeno nelle colonie, può fornire comunque spunti interessanti (ad esempio il concetto di legittimazione basato su mentalità caratteristiche o che il potere venga esercitato secondo limiti formalmente mal definiti ma in realtà prevedibili) per descrivere la situazione in cui ci troviamo, con tutte le cautele del caso. Insomma, non vorrei buttare via il bambino con l’acqua sporca.mrsmehttps://www.blogger.com/profile/17510093927954928490noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-13400524423368054802017-12-28T21:50:57.513+01:002017-12-28T21:50:57.513+01:00E' vero che lEuropa non è nemmeno una democraz...E' vero che lEuropa non è nemmeno una democrazia formale, e quindi, per una nemesi storica, le si può applicare una definizione elaborata per distinguere le dittature militar-neoliberiste latinoamericane e il franchismo dal totalitarismo, ma del contesto intellettuale della teoria, la politologia nordamericana, a cui una critica della democrazia formale è del tutto estranea, e <a href="http://blogs.publico.es/vicenc-navarro/2013/10/14/clarificaciones-a-partir-de-la-muerte-de-juan-linz/" rel="nofollow">dell'impiego che ne è stato fatto</a> dal Dipartimento di Stato americano, mi pare comunque utile essere consapevoli. <br /><br />Direi più capace di cogliere le odierne dinamiche neoliberali (es.: "pluralismo limitato": come se gli ostacoli che un terzo partito che volesse inserirsi nella politica americana a livello federale non fossero "di fatto" insormontabili) una teoria come quella del "totalitarismo rovesciato" di Sheldon Wolin (di cui ha parlato Bazaar in <a href="http://orizzonte48.blogspot.it/2016/02/leuro-continuita-liberista-determinismo.html" rel="nofollow">questo post</a>), a cui, nel caso leuropeo, si aggiunge l'imbarazzante (per loro) assenza della foglia di fico formale. <br /><br />La strategia con cui i teorici leuropeisti tentano di nascondere la vergogna è stata ben riassunta in un bel libro, purtroppo incompiuto a causa della prematura morte dell’autore, di un politologo irlandese, che si intitola <a href="https://www.versobooks.com/books/1447-ruling-the-void" rel="nofollow">Ruling the Void</a>, e si riduce sostanzialmente a questa patetica alternativa: o dire che lEuropa, in quanto costruzione istituzionale "sui generis", si sottrae a qualsiasi tradizionale criterio di legittimazione ("nessuno mi può giudicare", insomma), che però sa un po' troppo scopertamente di teocrazia; oppure, variazione sul tema, che occorre aggiornare la nozione di democrazia per tenere conto di queste specificità sui generis. Come dice Mair: "<i>Rather than adapting Europe to make it more democratic, we should adapt the notion of democracy to make it more European.</i>". Diciamo che per riuscirci bisognerà proprio <a href="https://www.partitodemocratico.it/eurodeputati/articoli/conti-pubblici-toia-pd-dichiarazioni-katainen-allarmanti-senza-pd-litalia-sara-commissariata/" rel="nofollow">sforzarsi un bel po'</a>...<br /><br />(Sì, splendido quel Gramsci. Fino a non chissà quanti anni fa le Lettere dal carcere erano un classico della letteratura italiana. Oggi c'è Saviano). Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-69400854603879853082017-12-28T18:18:57.109+01:002017-12-28T18:18:57.109+01:00Se a livello di imperialismo economico dobbiamo so...Se a livello di imperialismo economico dobbiamo soggiacere al modello di sviluppo capitalistico made in US, a livello culturale ci viene proposta “l’American way of life”, indispensabile alla sopravvivenza del modello:<br /><br />Stando con Marshall, che ne diverrà un grande oppositore, lo PSYCHOLOGICAL STRATEGY BOARD «prevede un «apparato» per la produzione di idee che presentino l’American way of life su « basi scientifiche e sistematiche», «anticipa una produzione dottrinale dipendente » da «un meccanismo di coordinamento». Un apparato che stabilisce «la grande importanza di azioni rapide ed efficaci nel dare impulso alla creazione e diffusione delle idee», e che pronostica «un movimento intellettuale di lunga durata» come risultato di queste iniziative, allo scopo non solo di contrastare il comunismo, ma anche di «spezzare, in tutto il mondo, gli schemi dottrinari di pensiero» che forniscono una base intellettuale a «dottrine ostili agli *obiettivi americani*» <br /><br />Se plausibilmente ci troviamo in un regime autoritario (se vogliamo in transizione verso il totalitarismo), allora, possiamo dire che, da un lato avremo la costruzione Leuropea, per “sanare” le differenze di ordinamento giuridico-costituzionale che ci separano da quanti hanno la stessa Costituzione da secoli e le circostanze materiali (dovute a mio parere alla “variabile geopolitica”) dello sviluppo economico e sociale nei paesi europei, per completare la colonizzazione economica;<br /><br />dall’altro lato avremo le mentalità su cui poggia la legittimazione del regime, mentalità (riconducibili ai “frame” di Goffman citati da Bazaar ) in cui non solo si può facilmente dissimulare l’American way of life, ma anche - monopolizzando il dibattito pubblico, impedire il consolidarsi e l’affermarsi di ideologie potenzialmente antagoniste, basate su una dottrina ampia e riconosciuta, che potrebbero offrire una legittima correzione di rotta a TINA.mrsmehttps://www.blogger.com/profile/17510093927954928490noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-22076407602972929702017-12-28T18:17:40.486+01:002017-12-28T18:17:40.486+01:00che post (Gramsci riportato da Francesco Maimone d...che post (Gramsci riportato da Francesco Maimone da brividi)...<br /><br />Alcune riflessioni:<br />se non viviamo in regime democratico, è ovvio che viviamo in un regime "altro"; in questo caso penso che possa aiutare la definizione di "autoritarismo" di J. Linz (1964):<br /><br />“un sistema politico con pluralismo limitato e non responsabile, senza una elaborata ideologia guida, ma con mentalità caratteristiche, senza mobilitazione politica estesa o intensa, tranne che in alcuni momenti del suo sviluppo, e con un leader, o talora un piccolo gruppo, che esercita il potere entro limiti formalmente mal definiti, ma in realtà abbastanza prevedibili”<br /><br />Considerate le circostanze, mi pare corretto affermare che gli europei vivono in un regime autoritario mascherato da democrazia, grazie alla concomitante azione di imperialismo economico e imperialismo culturale, cioè quell’oppressione che:<br /><br />“… s'insinua per le vie sotterranee del subcosciente e modifica lentamente, quasi inavvertitamente, la coscienza del popolo o dell'uomo che ne è vittima…L’imperialismo economico, cioè il dominio sul mercato mondiale, che è oggi indispensabile alla sopravvivenza del capitalismo, non potrebbe a sua volta sopravvivere se non fosse accompagnato da un dominio CULTURALE E SCIENTIFICO…<br /><br />Qui entra in gioco uno degli apparati più formidabili dell'imperialismo: il controllo dei circuiti d'informazione…Non si tratta solo dell'informazione giornalistica: i messaggi che arrivano attraverso tutti i mass media costituiscono una pressione massiccia che soffoca ogni giorno di più l'autonomia degli uomini. Gli eroi dei fumetti o della televisione, gli slogan ripetuti, le immagini quotidianamente ricorrenti, la pubblicità aperta o nascosta nelle pieghe dell'informazione, PONGONO DA OGNI PARTE L'ASSEDIO ALLA COSCIENZA DEGLI UOMINI… Marx ha insegnato, l'ideologia, che nasce come giustificazione di un sistema di dominazione, FA VEDERE AI POPOLI DOMINATI UN MONDO ROVESCIATO, un mondo in cui essi ribadiscono le proprie catene con l'illusione di affrancarsene…” [L. BASSO, Introduzione a L’imperialismo culturale, Milano, Franco Angeli, 1979, 9-17]. (segue) <br />Francesco Maimone 21 novembre 2017 15:48<br />(segue)mrsmehttps://www.blogger.com/profile/17510093927954928490noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-33501687164965361452017-12-28T09:08:47.582+01:002017-12-28T09:08:47.582+01:00Sì certo, intendevo il termine "monastero&quo...Sì certo, intendevo il termine "monastero" come luogo, dotato di una qualche autonomia, che tutela, conserva, recupera e produce cultura ma soprattutto accoglie e istruisce chi esca "dal loro mondo", cioè dal sistema di propaganda che, con diversi gradi consapevolezza, ci ha resi un po' tutti degli invasati / utili idioti massimamente disciplinati.Duccio Tessadrihttps://www.blogger.com/profile/05069323181808128595noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-6443597871112048192017-12-28T08:01:40.107+01:002017-12-28T08:01:40.107+01:00Certo, si può sempre considerare un certo distacco...Certo, si può sempre considerare un certo distacco dalle cose del mondo; ma non per dedicarsi alla preghiera (che pure è una soluzione "lodevole", ma non di giovamento per la coscienza democratica), quanto per coltivare il senso dello humor. <br />Risulterà poi essere molto utile in ogni situazione interattiva con le svariate tipologie di invasati che produce il sistema propagandistico-culturale...Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-84689956107155512542017-12-28T05:28:35.422+01:002017-12-28T05:28:35.422+01:00Il "problema" del percorso di crescita c...Il "problema" del percorso di crescita culturale e spirituale di cui parla Gramsci (e i commenti di Bazaar e 48) è la solitudine che lo caratterizza, forse anche nei suoi esiti. È una sorta di speciazione ... che si fa da soli e che rischia di finire con noi stessi.<br />Il gruppo sociale di partenza, cui ogni tanto si vorrebbe tornare, è ormai un luogo estraneo, come il bar delle discussioni di cui sopra.<br />E nella traversata nel deserto culturale i pochi pozzi che incontriamo rischiano di essere stati avvelenati.<br />Occorrono monasteri lungo il cammino (questo blog sicuramente lo è), e la volontà di trovare il modo per rendere il nostro percorso un mattone di una nuova costruzione sociale.<br />Duccio Tessadrihttps://www.blogger.com/profile/05069323181808128595noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-22186499840380044182017-12-27T22:43:48.291+01:002017-12-27T22:43:48.291+01:00Hai fatto ridere la mia dolce metà, a cui ho letto...Hai fatto ridere la mia dolce metà, a cui ho letto il tuo riscontro dato che è stata testimone della discussione con questo vecchio amico d'infanzia: « osservazione molto intelligente: ti sei fatto prendere in castagna con un'analisi freudiana! »<br /><br /><i>(La parte più strettamente fenomenologica non l'ha colta)</i><br /><br />Effettivamente poi mi sono scusato; il metodo e il contesto in cui affrontare certi argomenti, nonostante la confidenza, non era del tutto adeguato... ma è che sono sempre un po' cattolico dentro. Faccio proseliti per il bene altrui. E per il suo bene, da bravo missionario, ho insinuato che la sua cultura, la sua visione del mondo e ciò in cui ha sempre creduto potessero essere manifestamente infondate... <br /><br />Come portando un'inaspetatta rivelazione, ho sbattuto in faccia senza alcuna "strategia" considerazioni che, se espanse, avrebbero minato le fondamenta stesse della sua fede e della sua (apparente) "serenità". <br /><br />D'altronde lo stimo.<br /><br />Magari la crescita spirituale del santo passa dalla via proposta dal peccatore: chissà se l'eterodossia potrà mai salvare il gregge dal pastore che, con un fare affabile e sorridente che in Gesù mai emerge, porta gli omodossi al macello...Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-91533178804263443072017-12-27T21:53:52.322+01:002017-12-27T21:53:52.322+01:00Tutta colpa tua, Bazaar :-): anche il concetto di ...Tutta colpa tua, Bazaar :-): anche il concetto di "amicizie" e "miglior amico", - relativo quindi ad una parte della sfera affettiva che include sempre e solo parti (lati-ombra) di se stesso-, è necessariamente soggetto al processo cognitivo fenomenologico. E quindi alla sua dinamica (progressiva, si spera).<br /><br />Se ampli la tua sfera cognitiva, lo stesso primario giudizio "è un amico (anche "molto"), è soggetto metodologicamente a revisione; cioè alla definizione di una nuova "essenza".<br /><br />Se cambia la descrizione del mondo che sei operativamente in grado di elaborare, il discorso condiviso con altri, nella sfera sociale, tende a dissolversi: cioè è destrutturato nei suoi precedenti elementi essenziali (che avevano la funzione, praticamente "specchio", di rinsaldare staticamente la precedente "descrizione").<br /><br />Questo transito cognitivo impone delle strategie.<br />Mica puoi sbattere in faccia a un "amico" che non condividi più la sua descrizione del mondo: è come dirgli che appartieni a un altro gruppo sociale ostile e rivelare, nei suoi termini automatici (che non ammettono per definizione cambiamento e si basano su rationalia fideistici assunti come "ragione"), che in precedenza indossavi una maschera per celare un'altra intenzionalità. A lui tenuta nascosta.<br /><br />La sua unica reazione possibile è quella di inchiodarti al tuo vecchio "io" e trattenere ogni tua forza di evoluzione; e in conseguenza di ciò stabilire che sei impazzito o moralmente deviato :-)Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-66605589118089632962017-12-27T20:11:43.656+01:002017-12-27T20:11:43.656+01:00p.s.
chiaramente l'opinionismo da bar dello s...p.s.<br /><br />chiaramente l'opinionismo da bar dello sport non è la "scienza", ma <br /> la "doxa".<br /><br />In chiosa: che piaccia o meno la dialettica presuppone un'opinione <i>cosciente</i>.<br /><br />Altrimenti sono chiacchiere da bar. Chiacchiere da schiavi.<br /><br />Parlare vacuo avulso da una personalità umana in via di formazione...Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-15818221594002837612017-12-27T18:44:34.123+01:002017-12-27T18:44:34.123+01:00Quando ho provato a spiegargli semplicemente la di...Quando ho provato a spiegargli semplicemente la differenza tra doxa, episteme e doxa cosciente, nei vari livelli di crescita culturale e spirituale, e all'ennesima obiezione a prescindere, gli ho fatto notare che io di questi argomenti parlo solo per citazioni. Implicite? Rielaborate? Espresse e rese organicamente coerenti - in parte! - da una elaborazione personale? Ad esempio questa differenza tra opinionismo da bar dello sport (scienza), verità scientifico/empirica (episteme), e "opinione cosciente" come interpretazione della realtà fondata sulla conoscenza empirica e scientifica, è stata divulgata da Husserl. Anche il simpatico fisico in camice bianco che va in laboratorio a fare l'archetipale "metodo scientifico" si mette in tasca le bustarelle! e le bustarelle fanno nell'empirismo radicale della fenomenologia parte del "metodo scientifico"...<br /><br />Risposta: Husserl non era un fisico...<br /><br />Appunto, io: era un epistemologo... stiamo discutendo di epistemologia connessa al cognitivismo... giusto?<br /><br />Silenzio. <br /><br />A quel punto, il mio vezzo provocatorio ha perso il freno: cena di fedelissimi cattolici: <i>il tuo atteggiamento è <b>immorale</b></i>. <br /><br />Intervengono gli astanti... brusio e riprovazione.<br /><br />Lo scrivente, ben noto per non essere in odore di santità, che esprimeva un giudizio morale ad un notissimo role model di cattolico della parrocchia...<br /><br />Scandalo.<br /><br />A Natale per giunta.<br /><br />Bazaar il salvatore ha portato il suo messaggio di salvezza spirituale: abbandonate la religione e dedicatevi alla fenomenologia...<br /><br />Cosa devo dire?<br /><br />La fenomenologia non è un "metodo": lo presuppone, forse, per certi versi. La fenomenologia è un "atteggiamento" e, in quanto tale, è un comportamento che ha che fare con la morale.<br /><br />L'epistemologia È filosofia morale, perché ha a che fare con il COME comportarsi.<br /><br />E, dati certi Principi, è possibile dare un giudizio di carattere assiologico.<br /><br />Il permeismo, tanto comodo alla famiglia del Mulino Bianco che commenta le puttanate che passano alla TV, è, in democrazia, un comportamento immorale.<br /><br /><br /><i>(Chiaramente io, in un contesto di apologia di fascismo dell'opinione, mi sono preso dell'oligarchico-elitista perché non ritenevo che chiunque potesse occuparsi di attualità e politica...<br /><br />Ma come, no? Studiate cazzo. Altrimenti state zitti perché la gente muore. Hai il tempo per approfondire teologia? bene, allora trovatelo per leggere la Costituzione nella palude. Se... questi ci hanno la Verità già rivelata e la Salvezza a portata di mano)</i>Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-65957901089823379532017-12-27T18:41:56.175+01:002017-12-27T18:41:56.175+01:00Bellissimo questo passo di Gramsci: la religione e...Bellissimo questo passo di Gramsci: la religione e l'escatologia si esauriscono nella conoscenza volta alla consapevolezza e alla coscienza.<br /><br />Un Dio che non porti coscienza, è un falso dio. <br /><br />È un'entità avversa alla specie umana e al tesoro che custodisce.<br /><br /><i>(comunque due riflessioni sul primo dei Dieci Comandamenti andrebbero fatte...)</i><br /><br />Vabbè, a Natale sono riuscito a discutere con il mio migliore amico, cattolicissimo e fisico: una persona di estrema intelligenza che tra messe domenicali e televisione non riesce più a produrre un pensiero coerente.<br /><br />Di fronte alla sua difesa arroccata intorno a papa Francesco, e la capacità di costruire un discorso di un'evanescenza degna del miglior prelato, all'ennesimo "NO" a prescindere su qualsiasi obiezione al messaggio papale, bè, mi è sfuggito di fargli notare che notavo una certa "vacuità intellettuale".<br /><br />Ora: appena ha iniziato con "per me", sono andato al dunque: il "metodo", non l'oggetto.<br /><br />Sono sicuro che preso individualmente qualsiasi tema di discussione minore, saremmo convenuti su praticamente tutto.<br /><br />È una persone molto intelligente, di concreta semplicità e aperto. Tendenzialmente in grado di affrontare situazioni di conoscenza asimmetrica.<br /><br />Non c'è stato verso: per lui la coscienza critica consiste nell'avere un'opinione personale su tutto (tranne che nelle "scienze in senso stretto", ossia la fisica...).<br /><br />Io: ma perché quando discuti di fisica parli "per citazioni" - esplicitamente o implicitamente - mentre quando hai a che fare con fenomeni sociali non senti questa esigenza?<br /><br />Le scienze sociali sono "scienze per modo di dire".... d'altronde non sono replicabili in laboratorio!<br /><br />La verità scientifica è monopolio dei fisici, con buona pace di Hegel, Husserl o dei grandi autori che in un modo o nell'altro si sono occupati di epistemologia.Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-17009004999235141772017-12-27T14:04:21.566+01:002017-12-27T14:04:21.566+01:00Sì, sono molto attenti a delimitare le dimensioni ...Sì, sono molto attenti a delimitare le dimensioni della libertà. <br /><br />Da decenni ormai lavorano alacremente a cancellare, anche dal pensiero, quella politica, ossia il darsi da soli la legge, che della democrazia è il presupposto. Sono libero non perché posso cambiare canale, colore dei capelli, detersivo o partner sessuale, ma perché obbedisco a una legge che ho contribuito a creare, o che posso provare a cambiare, attraverso le varie forme di partecipazione, su un piano di uguaglianza con gli altri cittadini.<br /><br />E’ per annientare la pensabilità della libertà politica che occorre raccontare la favoletta, nella sostanza non molto originale ma accompagnata da cattedrali di sofismi, che le leggi non le crea nessuno ma sono il prodotto di uno sviluppo impersonale che solo i sacerdoti riconosciuti, per esempio gli organi irresponsabili di un’organizzazione “rule-based”, sono legittimati a dichiarare. <br /><br />Un po’ però bisogna capirli: quando si poteva dire che è per volere divino che i ricchi comandano, e voi zitti, era tutto molto più semplice; ora tocca arrangiarsi come si può. Potessimo almeno importare direttamente, senza tante complicazioni internazionali, economiche e concettuali, il modello idraulico americano, per salvare almeno un po’ le apparenze…<br /><br />Che per “orientare” effettivamente orienta: “<i>Each of four theoretical traditions in the study of American politics—which can be characterized as theories of Majoritarian Electoral Democracy, Economic-Elite Domination, and two types of interest-group pluralism, Majoritarian Pluralism and Biased<br />Pluralism—offers different predictions about which sets of actors have how much influence over public policy: average citizens; economic elites; and organized interest groups, mass-based or business-oriented.<br />A great deal of empirical research speaks to the policy influence of one or another set of actors, but until recently it has not been possible to test these contrasting theoretical predictions against each other within a single statistical model. We report on an effort<br />to do so, using a unique data set that includes measures of the key variables for 1,779 policy issues.<br /><b>Multivariate analysis indicates that economic elites and organized groups representing business interests have substantial independent impacts on U.S. government policy, while average citizens and mass-based interest groups have little or no independent influence</b>. The results provide substantial support for theories of Economic-Elite Domination and for theories of Biased Pluralism, but not for theories of Majoritarian Electoral Democracy or Majoritarian Pluralism.</i>” (<a href="https://www.cambridge.org/core/journals/perspectives-on-politics/article/testing-theories-of-american-politics-elites-interest-groups-and-average-citizens/62327F513959D0A304D4893B382B992B" rel="nofollow">questo importante studio</a> del 2014 la fonte). <br /><br /><br />E’ la proverbiale efficienza americana: noi per raggiungere traguardi analoghi abbian dovuto metter su questo assurdo carrozzone leuropeo. Chissà che con le opportune riforme non se ne possa uscire in modo indolore…<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-27484141085588708152017-12-27T13:37:35.932+01:002017-12-27T13:37:35.932+01:00grazie Francescograzie Francescoluca santhttps://www.blogger.com/profile/08408613943457441598noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-26853845403687668612017-12-27T12:41:47.552+01:002017-12-27T12:41:47.552+01:00<i> “The political problem of mankind is to ...<i> “The political problem of mankind is to combine three things: economic efficiency, social justice and individual liberty.” <i><br /><br />JMK, seppur non socialista, aveva dimostrato ancora una volta notevole forza intellettuale nell'accompagnare alla coppia liberale libertà+efficienza l'elemento cardine della giustizia sociale (letto con chissà quale orrore dai servi scemi del Capitale...).<br /><br />Appare a questo punto più onesto- e molto più ingenuo- l'ex direttore dell'Avanti quando afferma "Il concetto di libertà non è assoluto perché nulla nella vita vi è di assoluto. La libertà non è un diritto: è un dovere. Non è una elargizione: è una conquista; non è un'uguaglianza; è un privilegio. Il concetto di libertà muta col passare del tempo. C'è una libertà in tempo di pace che non è più la libertà in tempo di guerra. C'è una libertà in tempo di ricchezza che non può essere concessa in tempo di miseria." <br /><br />a cui- secondo lui seguendo Hegel- chiosava nel 1932 "Se la libertà dev'essere l'attributo dell'uomo reale, e non di quell'astratto fantoccio a cui pensava il liberalismo individualistico, il Fascismo è per la libertà. È per la sola libertà che possa essere una cosa seria, la libertà dello Stato e dell'individuo nello Stato."<br /><br />Quando Giannino invoca una Costituente per cambiare l'art. 1 invocando...la Libertà non fa altro che mostrare ingenuamente quanta ideologia- nel senso marxiano di falsa coscienza e di realtà capovolta- animi una costruzione sociale così fallace e antiumana quale il liberalismo. <br /><br />Tanti cari auguri a tutti!<br /><br />Saludo Andoniohttps://www.blogger.com/profile/09796817795227477405noreply@blogger.com