tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post5965688928706394840..comments2024-01-26T15:32:41.629+01:00Comments on Orizzonte48: LA PRESUNZIONE ASSOLUTA SUL SOVRANISMO CATTIVO E IL PERCORSO CIRCOLARE DEL MANIFESTO DI VENTOTENEQuarantottohttp://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comBlogger10125tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-35109020692486775312017-04-25T02:57:43.351+02:002017-04-25T02:57:43.351+02:00« Briand vuole unificare l'Europa allo scopo d...« <i><b>Briand vuole unificare l'Europa allo scopo di porla in condizioni di difendersi contro l'America. MacDonald vuole meritarsi la gratitudine dell'America aiutandola a opprimere l'Europa. Due treni corrono l'uno contro l'altro per salvare i passeggeri... dalla catastrofe!</b> [...]<br /><br />Briand: "In nessun caso contro gli Stati Uniti."<br />Stresemann: "Giustissimo. Ma taluni hanno delle arrière-pensées. L'America può avere fiducia solo nella Germania."<br />MacDonald: "Giuro sulla Bibbia che la lealtà e l'amicizia sono appannaggio esclusivo dei britannici, in particolare degli scozzesi."<br /><br />È cosi che veniva creata a Ginevra la "nuova atmosfera internazionale". [...]<br /><br />Praticamente, nessuno sa cosa significhino esattamente gli Stati Uniti d'Europa. Per Stresemann ciò si ridurrebbe in una <b>unificazione della moneta e dei francobolli</b>. È un po' poco. Briand propone di "studiare" un problema di cui non si sa esattamente in che cosa consista. [...]<br /><br />Non c'è dubbio che, <b>se si abbattessero le barriere doganali</b>, l'Europa capitalista, dopo un periodo di crisi, di raggruppamenti e di adattamento, raggiungerebbe un livello più elevato su una nuova base di distribuzione delle forze produttive. <b>Analogamente le grandi aziende, in virtù di certe condizioni economiche, prevalgono sulle piccole</b>. Ma quello che non si è ancora visto è il piccolo imprenditore che ceda volontariamente il posto. <b>Per divenire padrone del mercato, il grande capitalista deve prima mandare in rovina il piccolo. Lo stesso vale per le potenze</b>. [..]<br /><br />Nelle trattative tra Hoover e MacDonald non si tratta di disarmo e neppure di una limitazione degli armamenti navali: <b>si tratta solo di razionalizzare la preparazione della guerra</b>. [...] Durante questi ultimi anni, i dipartimenti militari e marittimi degli Stati Uniti si sono studiati di adattare tutta l'industria americana alle esigenze della prossima guerra. Schwab, uno dei magnati dell'industria della guerra sul mare, concludeva qualche tempo fa con queste parole il suo rapporto alla Scuola di guerra: "<b>Bisogna che vi rendiate bene conto che, nell'epoca attuale, la guerra deve essere assimilata a una grande impresa industriale</b>." [...]<br /><br />Se il mondo capitalista potesse ancora sussistere per decenni senza sconvolgimenti rivoluzionari, allora questi decenni sarebbero incontestabilmente testimoni della dittatura mondiale americana. [...] </i>»<br /><br /><a href="https://www.marxists.org/italiano/trotsky/1929/10/04-use.htm" rel="nofollow">Leon Trotskij</a>, 4 ottobre 1929 <br /><br />Eh sì, non è mai successo niente di simile, prima. L'irenismo federalista ed il liberoscambismo ci aveva proprio difeso dai nazifascismi che, infatti, non ci portarono alla guerra.<br /><br />Ma è così difficile capire Marx ed Hegel? È così difficile capire che guerre tariffarie e liberoscambismo sono dialettici? non possono esistere uno senza l'altro? e che il razzismo, come dimostra la storia del liberoscambismo britannico, è frutto dell'imperialismo e della sua politica delle cannoniere con cui vengono imposti i trattati di libero scambio?<br /><br />È così difficile capire che non ci può essere fascista senza piddino e non ci può essere piddino senza fascista? che entrambi difendono l'ordine liberale dei mercati e la sua oppressione dei ceti subalterni?<br /><br />Pare di sì: la dialettica è un fatto oscuro al pari della partita doppia.Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-68647649118998071372017-04-25T02:41:55.873+02:002017-04-25T02:41:55.873+02:00Non so se ridere o piangere: il neofascismo di sin...Non so se ridere o piangere: il neofascismo di sinistra spopola grottesco con il suo moralismo gesuitico volto a corrompere le coscienza degli oppressi.<br /><br />Eh sì, il problema per i federalisti non è la lotta tra liberali e socialisti: <br /><br />« <i>But the slogan “The United States of Europe”, has an exactly similar and parallel significance. Without this supplementary slogan [“Workers’, Government”] the fundamental problems of Europe must remain suspended in mid-air.<br /><br /><b>But will not this slogan play into the hands of the pacifists? I do not believe that there exists such “lefts” nowadays as would consider this danger sufficient grounds for rejecting the slogan</b> [neanche oggi!, ndB]. After all, we are living in 1923, and have learned a little from the past [invece nel 2017..., ndB]. <b>There are the same reasons</b>, or absence of reasons, <b>for fearing a pacifist interpretation of “The United States of Europe”</b> as there are for fearing a democratic-SR-ist interpretation of the slogan “A Workers’, and Peasants’, Government”. <b>Of course, if we advance “The United States of Europe”, as an independent programme, as a panacea for achieving pacification and reconstruction, and if we isolate this slogan from slogans of “A Workers’, Government”, of the united front, and from the class struggle, we shall certainly end in democratised Wilsonism, i.e., in Kautskyism, and even in something more degrading (assuming there is anything more degrading than Kautskyism)</b>. </i>»<br /><br />[Il Kautskyismo è notoriamente una forma di proto-piddinismo, ndB]<br /><br /><br /><a href="https://www.marxists.org/archive/trotsky/1923/06/europe.htm" rel="nofollow">Leon Trotzkij, June 30, 1923</a> <br /><br />Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-69344039421821056452017-04-23T12:29:31.776+02:002017-04-23T12:29:31.776+02:00Quello che inquieta è il continuo richiamo ossimor...Quello che inquieta è il continuo richiamo ossimorico a una "democratizzazione" realizzata mediante un decisionismo iperverticistico fondato su certezze e priorità stabilite da una ristretta elite prima di qualsiasi processo deliberativo, che assumerebbe l'esclusivo senso di una ratifica.<br /> <br />La "democrazia" starebbe semplicemente nell'imporre queste priorità e misure, oggettivamente tecnocratiche ed elitarie, come "bene" privo di qualsiasi alternativa e persino di qualsiasi forma di dibattibilità per i destinatari.Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-42804418306907531702017-04-22T20:07:30.930+02:002017-04-22T20:07:30.930+02:00"Il Movimento Federalista Europeo (sezione it..."Il Movimento Federalista Europeo (sezione italiana dell'Unione Europea dei Federalisti) è stato fondato a Milano nell'agosto del 1943 da Altiero Spinelli, uno dei padri dell'Europa, e si basa sui principi contenuti nel Manifesto di Ventotene, elaborato nel 1941 dallo stesso Spinelli, con Ernesto Rossi e Eugenio Colorni. L'analisi e le proposte politiche contenute nel Manifesto si basano sulla presa di coscienza della crisi dello stato nazionale - ritenuto la causa principale delle guerre mondiali e dell'affermazione del nazifascismo - e sulla convinzione che solo il superamento della sovranità assoluta degli Stati attraverso la creazione della Federazione Europea avrebbe assicurato la Pace in Europa. L'obbiettivo strategico immediato del MFE è proprio la Federazione Europea che porterebbe a compimento il processo di integrazione sviluppatosi nel corso degli ultimi 50 anni e giunto ormai allo stadio cruciale della cessione della sovranità monetaria e politica da parte degli Stati europei. Il Popolo Europeo sarà il primo nucleo del popolo mondiale in formazione. La lotta per la creazione della Federazione europea, infatti, è sempre stata concepita dal MFE nel quadro più vasto del processo di unificazione mondiale, presupposto essenziale per la realizzazione della pace e della democrazia internazionale. Solo con un governo mondiale, in grado di elaborare e far rispettare leggi comuni, si può garantire la sicurezza di ogni popolo e di ogni individuo, che ormai riguarda non solo la pace, ma anche la difesa dell'ambiente e lo sviluppo dei paesi arretrati. Per questo il MFE è diventato la sezione italiana del World Federalist Movement, che è attivamente impegnato per la riforma e la democratizzazione dell'ONU, in quanto potenziale governo mondiale."<br />http://www.mfe2.it/pisa/mfe.htmlstopmonetaunicahttps://www.blogger.com/profile/00038022586594323231noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-29703536477689809382017-04-22T20:06:31.101+02:002017-04-22T20:06:31.101+02:00Mi ero scordato di augurarvi, oggi 22 aprile, buon...Mi ero scordato di augurarvi, oggi 22 aprile, buon Malthusian Day a tutti, un'altro di quegli eventi "altermondialisti" che fa stracciare le vesti ai piddini e ai noborders militanti dei centri sociali oKKupati. Mi raccomando oggi andate tutti in bicicletta, spegnete le lampadine e recitate il mea culpa; io tanto andrò lo stesso a piedi perché non ho né macchina e né bici.<br />https://www.youtube.com/watch?v=eUFt1WH7cho<br />https://medium.com/euintheus/earth-day-2017-protecting-our-planet-73f9b27b9244<br />Da Nicola Vallinoto del Movimento federalista europeo, leggiamo:<br />"Partendo da queste considerazioni sarebbe auspicabile che l’esperienza negativa del post-terremoto haitiano porti i governi dei paesi più ricchi, a cominciare dai membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, a prendere le necessarie e conseguenti decisioni. Ovvero decidere di delegare una parte della propria sovranità a un governo democratico mondiale sotto l’egida dell’ONU, responsabile di fronte all’Assemblea generale, in quei settori o ambiti nei quali gli stati nazionali divisi hanno dimostrato di non essere in grado di dare risposte efficaci. L’ultima dimostrazione, in ordine di tempo, di tale inefficacia l’abbiamo avuta al vertice sul clima di Copenhagen dove dopo due settimane di incontri e confronti i leader di oltre cento paesi non sono riusciti a trovare un accordo minimamente soddisfacente per ridurre le emissioni di CO2, causa prima del riscaldamento del pianeta.<br /><br />La domanda che si pone a coloro che hanno un ruolo di leadership nei partiti politici, a coloro che governano gli stati nazionali e agli intellettuali che riflettono sul futuro del mondo è la seguente:<br />«A quante altre disgrazie dovremo assistere, ed anche subire, prima di ammettere l’inutilità della divisione politica del mondo in stati nazionali, solo formalmente, sovrani e di lavorare per superare tali divisioni a favore di integrazioni federali a livello regionale e a livello planetario?»"<br />https://www.eurobull.it/Terremoto-ad-Haiti-un-governo-mondiale-per-gestire-le-catastrofistopmonetaunicahttps://www.blogger.com/profile/00038022586594323231noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-53040201192465824012017-04-22T12:09:40.245+02:002017-04-22T12:09:40.245+02:00"Since 1992 financial support was received fr...<br />"Since 1992 financial support was received from various sponsors such as: European Commission (General Budget/Socrates/Grundtvig/Youth in Action/Erasmus+/DG Employment Social Affairs/TACIS IBPP), Council of Europe (European Youth Foundation/European Youth Centres), OSCE-ODIHR, Heinrich-Böll-Stiftung, World Council of Churches, Olof Palmes MinnesFond, Cultural Council Sweden, Ministry of Education Slovenia, Green Group-, Socialist Group-, and GUE/NGL Group in the European Parliament, European Cultural Foundation, Stiftung West-Östliche Begegnung, Aktionsbündnis Gegen Gewalt, Rechtextremismus und Fremdenfeindlichkeit Brandenburg, Home Office UK, Ministry of Interior-BZK NL, Federal Department of Foreign Affairs CH, the Matra Programme of the Netherlands Ministry of Foreign Affairs, Instituto Português da Juventude, National Integration Office Sweden, Service Nationale de la Jeunesse Luxembourg, LNU – Norwegian Youth Council, Europees Platform Grundtvig, Friedrich Ebert Stiftung, Federal Social Insurance Office (Dep. for Youth Affairs) CH, Swiss Coordination Office of Youth for Europe, Federal Service for Combating Racism (Fund for Projects Against Racism) CH, Migros Kulturprozent CH, Comunidad de Madrid, Ministry of Youth and Sport of Azerbaijan, The Swedish National Board of Youth Affairs, Rothschild Foundation, Local Municipality of Budapest, Youth Board of Cyprus, Jewish Humanitarian Fund, Foundation Remembrance Responsibility and Future, Minority Rights Group Europe, OSCE – Mission to Skopje, Finnish Ministry of Education and Culture, Provincie Noord-Brabant, Open Society Foundations, Children and Youth Development Fund Georgia, Final Frontiers Internet, Dijkman Print, the EU-Russia Civil Society Forum, Compagnia di San Paolo and others.<br />This website has been funded with support of the Council of Europe (European Youth Foundation), the Erasmus+ Programme of the European Union and the Open Society Foundations.<br />This website reflects the views only of the authors, and the sponsors cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein.<br />UNITED publications can be freely re-used, translated and re-distributed, provided source (www.unitedagainstracism.org) is mentioned and a copy is sent to the UNITED Secretariat."<br />Ma già altri lo avevano capito, vedi qui:<br />"Voilà que des « No Borders », présentés comme rebelles, anarchistes, radicaux d’ultra-gauche, anti-étatiques, chantres de l’indépendance auto-gestionnaire et de l’anti-conformisme… sont en réalité financés principalement par l’Union Européenne et le milliardaire #Soros, avec l’appui de la fondation #Rothschild et de parlementaires européens."<br />https://diasp.org/posts/5234497stopmonetaunicahttps://www.blogger.com/profile/00038022586594323231noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-79754451676317845282017-04-22T12:09:20.536+02:002017-04-22T12:09:20.536+02:00Dopo aver allevato due fazioni di dementi, i fasci...<br />Dopo aver allevato due fazioni di dementi, i fascisti e gli antifascisti ad minchiam, si mettono tematiche importanti, come i diritti costituzionali, la sovranità monetaria, l'economia nazionale, l'industria pubblica, nella bocca di certi fascisti effettivamente ad minchiam; a questo punto gli antifascisti ad minchiam, i "noborders", bollano tutto quello che dicono i fascisti ad minchiam come, (ovvove!), RAZZISMO, FASCISMO, NAZISMO, ANTISEMITISMO, CAMERE A GAS! In tutta questa opera di stigmatizzazione e repressione del dissenso gli antifascisti "altermondialisti" ad minchiam si troveranno "casualmente" poi d'accordo con l'opinione pubblica dei giornali finanziati dall'elite PIDDINA, come la Repubblica e l'Unità, che, in accordo a mister Z., equipareranno il sovranismo al fascismo e al razzismo. Il problema è culturale: da una massa di teste vuote programmate dall'elite è difficile che possa nascere poi qualcosa di simile ad un movimento di resistenza nazionale di massa. Ma se le masse a volte sono scusate perché non hanno nemmeno il tempo (o i mezzi culturali) di studiare e di informarsi, i dirigenti dei partiti di sinistra non dovranno essere mai scusati, perché sono complici e criminali, perché sanno o, se non sanno, potrebbero benissimo sforzarsi di sapere.<br />LE RIVOLUZIONI NON LE FANNO MAI QUELLI CON LA PANCIA VUOTA!!!!<br />Per allevare orde di dementi anarchici rivoluzionari buonisti c'è però bisogno di finanziamenti e programmi:<br />Blondet non mi è simpatico per alcune sue esternazioni, ma qui analizza efficacemente i finanziamenti dei noborders:<br />http://www.maurizioblondet.it/la-commissione-europea-finanzia-i-militanti-pro-immigrati/<br />"Ecco chi paga i “ribelli antirazzisti” che lottano per gli immigrati."...continuastopmonetaunicahttps://www.blogger.com/profile/00038022586594323231noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-50758136611037112782017-04-22T08:04:14.321+02:002017-04-22T08:04:14.321+02:00Z LA FÒRMICA
(otc, .. a gamba tesa, ad altri il t...Z LA FÒRMICA<br />(otc, .. a gamba tesa, ad altri il teckell)<br /><br />Eufemisticamente con/fuso tra una formìca (nevrotica, insoddisfatta dal conflitto di classe tra “operaie” e “soldati”) e la fòrmica (l'overlay plastico), ne risulta una impregnazione di kraft di odore, sapore e colore particolari tra lamine tosco-brianzole e le più recenti sperimentazioni di ibridazione entomologa con le finalità della stabilità degli esecutivi di una democrazia “matura”, viene da dire intubata idraulica/mente.<br /><br />Eh, “siamo ancora qui .. cosa farò da grande”, dice il “nostro” alla V edizione di Biennale Democrazia che <a href="http://www.lastampa.it/2017/03/09/italia/politica/zagrebelsky-renzi-vittima-di-vilt-un-patto-con-berlusconi-non-per-forza-inciucio-3vwIRNxcUfO8mwLWrrVdvK/pagina.html" rel="nofollow"> «L’emergenza è il pericolo incombente che si affronta con lo stato d’eccezione per non naufragare. Ma emergenza è anche la vita nuova che si affaccia e chiede d’essere riconosciuta. La prima è figlia della disperazione; la seconda, della speranza». </a><br /><br />Di quella “speranza” - il FFOGNO – che riproduce con impressionante simmetria il “piano Funk” (ministro dell'economia in Germania nel 1937 poi presidente della Reichsbank ): deflazione salariale, limitazioni/cessioni delle libertà, il “controllo” dei flussi finanziari derivati dalle campagne di spoliazione, la libera schiavitù del lavoro coatto negli Unzuverlässige Elemente (campi di lavoro per gli indesiderati).<br /><br />Eufemisticamente, forse che siano venuta a mancare nello studio le basi (x altezze), le componenti e le finalità economiche della Costituzione? O forse no, verrebbe da dire, considerandone la statura “morale”. poggiopoggiolinihttps://www.blogger.com/profile/00884503306520695202noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-62213239270645002572017-04-22T00:14:36.107+02:002017-04-22T00:14:36.107+02:00Grazie per la divertente digressione sul lato oscu...Grazie per la divertente digressione sul lato oscuro della forza :-)<br /><br />Ma vedi, un professore neo-keynesiano (il genere di ortodossi più "abili" perché si porgono consapevolmente come "fuorvianti", almeno per i profani,), ben connesso coi repubblicani, sul free-trade, lo posso capire. <br /><br />Chi può vantare una prestigiosa carriera di studio della NOSTRA Costituzione, mi lascia invece interdetto: possibile mai che si prenda come un assioma incontestabile che qualsiasi limitazione del free-trade, - anche scientificamente consolidata, e peraltro ben fondabile sulle norme della Carta-, sia "protezionismo" tout-court e si coniughi invariabilmente col razzismo?<br /><br />Tutto questo mette una certa angoscia: almeno negli USA il dibattito sul free-trade è "contentious" e la pace non viene tirata sistematicamente nel discorso.<br /><br />Forse è perché negli USA non hanno la moneta unica: ma questa non è una giustificazione, quanto, semmai, un'aggravante...Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-80795758338208569562017-04-21T22:23:40.249+02:002017-04-21T22:23:40.249+02:00Ancora il bambinesco ideologismo neoliberista di a...Ancora il bambinesco ideologismo neoliberista di associare una certa politica economica al razzismo? E sottolineo ideologismo, rimandando <a href="https://medium.com/bull-market/greg-mankiw-forgot-what-he-teaches-2cf269b3aa74" rel="nofollow">a questo divertente articolo</a> di James Kwak, di critica a un pezzo scritto da quell'incarnazione dell’ortodossia più ortodossa che è Greg Mankiw: sul Times il nostro sostiene che “<i>opposition to free trade is because of <b>irrational voters</b> who are subject to “<b>anti-foreign</b>,” “anti-market,” and “make-work” biases.</i>”; peccato che nel suo stesso manuale scriva: “<i>Trade can make everyone better off. … [T]he gains of the winners exceed the losses of the losers, so the winners could compensate the losers and still be better off. … But will trade make everyone better off? <b>Probably not</b>. In practice, compensation for the losers from international trade is rare. …</i><br /><br />“<i>We can now see why the debate over trade policy is often contentious. <b>Whenever a policy creates winners and losers, the stage is set for a political battle</b>.</i>”<br /><br />Ovvero, sorvolando pure sull'accettabilità teorica del c.d. “principio dell’indenizzo” (che, per dire, Caffè rifiutava), così conclude Kwak “<i>opposition to free trade is perfectly rational on the part of people who will be harmed by it, and they express that opposition through the political process.</i>”<br /><br />Per quanto riguarda la misura di guadagni e perdite, qualcosa di interessante da dire ce l’ha Rodrik (certamente non un falco come Mankiw, ma comunque un ortodosso): “<i>I once quantified the ratio of redistribution-to-efficiency gains following the standard assumptions economists make when we present the case for free trade. The numbers I got were huge—so large in fact that I was compelled to redo the calculations several times to make sure I wasn’t making a mistake. For example, in an economy like the United States, where average tariffs are below 5 percent, a move to complete free trade would reshuffle more than $50 of income among different groups for each dollar of efficiency or “net” gain created! Read the last sentence again in case you went through it quickly: <b>we are talking about $50 of redistribution for every $1 of aggregate gain</b>.</i>” (The Globalization Paradox, Norton & Company, N.Y., 2011, s. p.)<br /><br />Alla faccia del razzismo!, mi verrebbe da dire.<br /><br />In conclusione: la via per costruire la pace passa per un’insensata stigmatizzazione e una totale compressione dei legittimi interessi economici di fasce sociali di solito non proprio privilegiate, a cui la Costituzione mi pareva assegnasse un certo peso. Meno male che è arrivato Zagrebelsky a chiarire la faccenda, che sennò poi si cascava anche noi nel razzismo!<br />Anonymousnoreply@blogger.com