tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post689790655030232657..comments2024-01-26T15:32:41.629+01:00Comments on Orizzonte48: IL TEST DI ORWELLQuarantottohttp://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comBlogger11125tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-52269708142091528672014-12-03T16:20:16.460+01:002014-12-03T16:20:16.460+01:00Orwell è stato un autore fondamentale per la mia f...Orwell è stato un autore fondamentale per la mia formazione critica.<br />Una caratteristica che trovo fondamentale della sua costruzione della neo-lingua - che nel romanzo avrebbe dovuto lentamente prendere il posto dell'inglese - e che tu segnalavi, è il depauperamento della terminologia, attraverso la costruzione di parole pluricomposte per descrivere situazioni o stati d'animo che diventano così vuote rappresentazioni superficiali e stereotipate (un linguaggio pop, come lo definisci), o l'assorbimento in un neo-termine con connotazione negativa e quindi la sparizione di parole "scomode", come democrazia o critica. L'esempio più interessante era il termine "psicoreato" che incorporava qualsiasi azione o pensiero che fosse in contrasto con quanto detto dal potere, arrivando al punto da rendere impossibile la stessa espressione e spiegazione di questo contrasto, non essendovi altro termine utilizzabile se non psicoreato.<br />Mi è tornato in mente questo meccanismo riflettendo sull'uso della parola "populista" da parte degli esponenti del potere o dell'informazione ad esso contigua: definire sempre e comunque populismo, la difesa della Costituzione, il recupero della dignità dello Stato, la difesa della democrazia, della sovranità, permette di non entrare nel merito delle questioni, non affrontare mai il problema sollevato e liquidarlo appunto come uno "psicoreato", impedendo alla gente che ascolta di fermarsi a riflettere.<br />Fa veramente impressione...Luigi Pecchiolihttps://www.blogger.com/profile/09891161582160282049noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-13384275514144201112014-12-01T16:24:28.112+01:002014-12-01T16:24:28.112+01:00@poggiopoggiolini
Il tuo post è ottimo e ricco; il...@poggiopoggiolini<br />Il tuo post è ottimo e ricco; il mio commento rimarcava solo che anche nel settore molto tradizionale dei quotidiani c'è stata una deriva, spinta da apparenti difetti, che approda ad una buona integrazione con l'informazione "pop" più moderna e fondata sui nuovi media.Frankhttps://www.blogger.com/profile/11459446106849712437noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-40577426658397360632014-12-01T12:52:18.730+01:002014-12-01T12:52:18.730+01:00Avrei un ulteriore paper di riflessioni su questo ...Avrei un ulteriore <i>paper</i> di riflessioni su questo tema... a partire da come mai la razionalizzazione dell'organizzazione sociale abbia portato ad una "selezione avversa" dei "filosofi platonici" che dovrebbero condurre la Repubblica umana.<br /><br />Oppure come Orwell, dopo aver letto Hayek, neanche lo prenda in considerazione per le palesi contraddizioni del suo argomentare: il "sano", non potendo "far proiezione" nel comprendere il socio-psicopatico, difficilmente accetta che ciò che gli incombe "in front his nose" possa realizzarsi.<br /><br />Un po' come quelle dichiarazioni di Monti, Amato o Padoa-Schioppa... che preannunciavano davanti a platee di "storditi" come avrebbero torturato loro e i loro figli, prendendo anche gli applausi.<br /><br />Vabbè... ci sto lavorando su, faticosamente: tra l'altro apro il lavoro proprio con Orwell, sottolineando la data... '48<br /><br />A prestissimo!<br />Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-45650103538407516982014-12-01T11:51:16.662+01:002014-12-01T11:51:16.662+01:00Forse Orwell, al tempo in cui scrisse 1984 (nel 19...Forse Orwell, al tempo in cui scrisse 1984 (nel 1948, essendo il titolo l'inversione delle ultime due cifre), non riusciva ad immaginare un mondo hayekiano "reale" come prospettiva futura dell'umanità. Cioè l'idea della libertà e del BENESSERE limitato a pochi (pochissimi), gli pareva a dir poco un delirio non riproponibile. <br />Ma certamente, non era così per gli Einaudi,Roepke e fondatori internazionalisti del "sogno europeo". <br /><br />Sapevano il fatto loro; e lasciarono intatto il congegno per la restaurazione, incorporandovi il perfezionamento della tradizionale propaganda mediatica liberista, basata sulla "doppia verità", nella sua proiezione sulla società di consumo di massa, (vista come tollerabile e transitoria fase di riaccumulo dei profitti).<br /><br />Il modello hayekiano, ha un solo limite: l'enorme apparato poliziesco che esige per mantenere la "pace" sociale, - non quella esterna, predicando infatti un Grande Fratello mondialista, discreto e anzi meta-politico. <br /><br />Il sistema hayekiano di carità pelosa sussidiante la disperazione a scopo di "autoprotezione", infatti, ha il piccolo difettuccio di essere autofago nel lungo periodo (crescita della disperazione diffusa con simultanea decrescita dei bilanci "residuali" dello Stato).<br /><br />Sai qual'è il momento di crisi del sistema quando è ancora "in fieri"? Quando la gente non può più permettersi di comprare il giornale e la TV-bislinguistica perde ascolti rapidamente. E in più, gli intelligentoni hanno persino creato un clima di depauperamento, etico e materiale, delle forze di polizia, in quanto pubblici dipendenti.<br />CI RAMMENTA QUALCOSA DI MOLTO ATTUALE, NO?<br /><br />L'unico esito possibile (di cui in Grecia si è già vista l'opera), è la PRIVATIZZAZIONE DELLE REPRESSIONE mediante contractors privati in operazioni di piazza.<br />Ma anche quelli costano parecchio, per quanto i dipendenti dei contractors militar-polizieschi siano anch'essi lavoratori precarizzati.<br /><br />Potremmo fare l'elenco dei film di sci-fi che prefigurano questo scenario, in chiave Philip K.Dick e suoi epigoni. Di recente, anzi, sono persino aumentati (persino Interstellar, se si guarda alla struttura sociale "terrestre" nello stadio pre-estinzione).<br /><br />Naturalmente lo "stato di crisi" mondializzato viene attribuito a motivi di inquinamento-sovrappopolazione, cioè per non essere stati decrescisti felici in tempo, quando la colpevolizzazione era stata preannunziata.<br /><br />Insomma, il meraviglioso mondo di von Hayek aggiornato al "pop", trascende le stesse visioni storiche di Orwell: che però ce ne offre, in forza della sua intuizione visionaria, le underlying lines, da decriptare rapportate alla odierna facciata.<br />Come dice Cesare Pozzi, il problema è che Hayek, al tempo (mentre sbraitava contro il New Deal che limitava la "libertà"!), non fu "rinchiuso".<br />Oggi mi pare troppo tardi; Orwell (episodio storico) si disgustò presto degli "europeisti internazionalisti". Ma ESSI non si sono mai disgustati di se stessi e ODIATORI DELL'UMANITA', sono fermamente decisi a portarla a qualunque livello di disastro "conveniente". <br />Sicuramente stanno già preparando Elysium...Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-35445336549581156042014-12-01T11:21:32.137+01:002014-12-01T11:21:32.137+01:00Questo regime totalitario della follia, necessitav...Questo regime totalitario della follia, necessitava che per conformare il <i>logos</i> (appunto, che lega il concetto di parola alla logica, all'intelligenza analitica) era necessario modificare la struttura linguistica: si creava artificialmente, così, la <i>neolingua</i> che giustamente altro non è che il "linguaggio pop".<br /><br />Linguaggio che contiene sempre meno vocaboli ed che è costruito proprio per non aver strumenti logici per smontare le fondamenta ideologiche della propaganda che non può superare il <i>principio di non contraddizione</i>: questo era (ed è) necessario perché era (ed è) necessario continuamente, secondo l'esigenza di perpetuazione del potere, cambiare la Storia.<br /><br /><b>Il bipensiero era ed è il naturale esito di un relativismo totalitario</b>.<br /><br />In neolingua ogni termine poteva avere contemporaneamente un significato e il suo contrario (bis-linguaggio?) e il passato poteva essere cambiato: quindi un essere umano che non riusciva a far propria questa "tecnica" o impazziva o veniva "vaporizzato": cioè prima ucciso e poi cancellato anche dalla storia. <br /><br />Chi controlla l'economia controlla il presente, chi controlla il presente controlla il passato, chi controlla il passato controlla il futuro: questo è, in sintesi, il bipensiero.<br /><br />Questa è in sintesi il regalo che bipartisan ci hanno regalato i mondialisti.<br /><br />p.s.<br /><br />Probabilmente, se Orwell avesse preso il modello Hayekiano invece che quello Staliniano, non avrebbe concluso che i "membri del partito interno" avrebbero, per accettare anche contro se stessi una tale violenza psicologica, subito un logoramento tale da veder continuamente limitata la speranza di vita. Questo effettivamente succedeva nel socialismo reale "russo". <br /><br />Il liberalismo sorpassa questo problema, perché è <i>ab origine</i> bipensiero allo stato puro: infatti, chi detiene le redini del potere plutocratico, sembra divntare <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/David_Rockefeller" rel="nofollow">immortale</a>...Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-70534816352954856602014-12-01T11:18:01.914+01:002014-12-01T11:18:01.914+01:00Che profonda simpatia intellettuale per Orwell...
...Che profonda <i>simpatia intellettuale</i> per Orwell...<br /><br />Quella di aggiungere l'operatore logico "<i>not</i>" a praticamente tutte le proposizioni dominanti del mainstream informativo e controinformativo, nella sua efficacia, rende il tutto non meno inquietante.<br /><br />Poiché, come è stato efficacemente, detto il paralogismo è di tipo <b>emotivo</b> - si manipola ancora prima il <i>pathos</i> del <i>logos</i> - l'effetto sull'opinione pubblica è devastante.<br /><br />Il cittadino deve accettare, dopo aver ascoltato divulgazione "epistemicamente fondata", di sentirsi letteralmente crollare la terra sotto i piedi.<br /><br />Un'angoscia primordiale per cui tutte le certezze vengono meno, ogni appiglio alla realtà risulta fittizio, un'intera vita che dovrebbe essere accettata come vissuta nella più completa inconsapevolezza e totale manipolazione del proprio <i>io</i> e della propria personalità. <br /><br />Un totale senso abbandonico che chi non ha conservato per istinto la propria volontà, non accettando visioni del mondo solo per sopravvivenza conformistica, non può accettare.<br /><br />Qesto è un limite strutturale della divulgazione: il <i>liberalismo</i> crea vasti strati di "disoccupazione intellettuale" di tipo "naturale".<br /><br /><i>(Non di tipo "frizionale" come in una democrazia sostanziale :-) )</i> <br /><br />Orwell, semplicemente, grazie alla sua dotazione intellettuale e spiccata sensibilità, vedeva chiaramente e pragmaticamente i vettori politici e culturali che dal centro dell'Impero si sarebbero propagati, secondo geografia culturale, in tutto il mondo.<br /><br />Il concetto di <i>bispensiero</i> è proprio il concetto che Orwell usa per descrivere la massificazione della nevrosi individuale che comportava l'accettazione della contemporanea compresenza di <i>tesi</i> e di <i>antistesi</i> nell'analisi del reale: un'illogicità di tipo "quantistico" che a livello umano può solo creare sofferenza psichica e follia.Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-78402232777514145692014-12-01T10:04:42.983+01:002014-12-01T10:04:42.983+01:00@Frank
Senza vanesia alcuna - serve, la vanesia, ...@Frank<br /><br />Senza vanesia alcuna - serve, la vanesia, al vuoto e al nulla che avanza - verrebbe da riguardare <a href="http://orizzonte48.blogspot.it/2013/03/oltre-il-pud-1-la-cosa-20-la-casa-xyz.html" rel="nofollow"> un post vecchio.</a><br /><br />poggiopoggiolinihttps://www.blogger.com/profile/00884503306520695202noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-62346701374726059402014-12-01T01:49:55.333+01:002014-12-01T01:49:55.333+01:00Sì è evidente che sia così.
Nulla è casuale: le &q...Sì è evidente che sia così.<br />Nulla è casuale: le "strategie comunicative" sono accuratamente preparate, ma non dai giornalisti ordinari, che si devono solo preoccupare di fiutare il vento ed adeguarsi con zelo (a pena di essere condannati all'irrilevanza o alla disoccupazione). Piuttosto da un certo numero ristretto, elevato a opinion-leader e posto in diretto contatto con gli "eminenti", espertologi che lavorano a tempo pieno nelle dark rooms e che rispondono direttamente, delle loro pianificazioni, ai vertici degli interessi economici più organizzati.<br />Meccanismi analoghi vigono per la comunicazione politica. Almeno quella più accorta e in posizione di dover, comunque, utilizzare la "illusione finanziaria" come tecnica di governo.Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-14021808198453732682014-12-01T01:41:08.749+01:002014-12-01T01:41:08.749+01:00Speriamo di potervene rallegrare. In sostanza, è a...Speriamo di potervene rallegrare. In sostanza, è anche la preparazione, ad uno stadio ormai avanzato, dei presupposti culturali di una colonizzazione, industriale, culturale e ovviamente politica.<br />E il problema è, come evidenzi, che lo strato apparentemente più istruito, ne è il motore più efficace.<br />L'autodifesa accademica di una linea di pensiero che è, ormai, una dependance del discorso mediatico, mi pare arrivata a livelli di irreversibilità. E credo che abbia a che fare anche col fatto che "paga": in termini di carriera e in termini di prodotto "specialistico" in vari modi rivendibile. Ergo, dipendente dal mercato. L'unico potere ormai dotato di effettività...Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-56295613997395694752014-12-01T00:30:01.920+01:002014-12-01T00:30:01.920+01:00Splendido post, doppiamente istruttivo: propone un...Splendido post, doppiamente istruttivo: propone un test semplice ed efficace, dimostrando contemporaneamente la differenza tra un solido empirismo (questo è lo strumento, proviamo a usarlo) e una retorica manipolatrice fondata sul falso buon senso (il buon padre di famiglia, la saggia nonnina). Vorrei aggiungere qualche osservazione sul contesto che accompagna e sostiene questa retorica.<br />È utile, se non indispensabile, leggere questo contesto in una chiave pubblicitaria; qui si raccolgono tutte le strategie, gli strumenti e le tecniche, potremmo tranquillamente parlare di tecnologia pubblicitaria e riconoscere che coincide con la tecnologia dell’informazione pubblica.<br />Le enunciazioni orwelliane si trovano negli articoli di fondo, negli editoriali, in quelle narrazioni riassuntive che interpretano quotidianamente l’insieme delle notizie e che sono diventate indispensabili. Qui sta la chiave: si parla di eccesso d’informazione – manco a dirlo “senza precedenti”, come la globalizzazione e l’esistenza della Cina – e generalmente lo si attribuisce a internet, che è un fenomeno nuovo, mentre i giornali quotidiani non sono affatto una novità. Eppure sono diventati raccolte di notizie che richiedono, se addirittura non impongono, la presenza delle narrazioni riassuntive di cui sopra. <br />I quotidiani sono diventati sempre più “ricchi” (concretamente hanno più pagine, anche sottraendo quelle pubblicitarie e gli “speciali” sponsorizzati) ma l’insieme delle notizie di interesse generale – escludendo quindi la cronaca locale, la “nera” e lo sport – ha assunto, mi pare, una strana somiglianza un videoclip montato male.<br />Gli ingredienti di un tipico videoclip sono scene incisive e rapide, frammentarie o anche contraddittorie, accomunate in genere da una certa atmosfera. Il montaggio le rende congruenti oppure, se non lo fa, ottiene un effetto di disorientamento; resta solo l’atmosfera a legare tutto, mentre lo spettatore può conservare una certa impressione sui fatti raccontati, senza riuscire mai a dominare una sequenza precisa. <br />(Beninteso, è tutta colpa del lettore…:-)).<br />La narrazione riassuntiva diventa l’unico modo di “farsi un’idea”, e qui trova il suo spazio naturale la retorica che abbiamo già visto.<br />Un montaggio come quello che ho descritto potrebbe anche essere il risultato “spontaneo” di fretta, incuria, uso di notizie riportate come se fossero fatti accertati (è un fatto che la Bild ha denunciato xxx e cosa abbia fatto realmente Putin, chissà. Andate a leggere il riassunto). Ma occorre ricordare che a monte ci sono scelte precise (la redazione di un giornale è tutta una serie di scelte) e che queste si inseriscono armoniosamente nella strategia che conosciamo.<br />Frankhttps://www.blogger.com/profile/11459446106849712437noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-88916727167978900232014-11-30T15:02:01.460+01:002014-11-30T15:02:01.460+01:00Il "test di Orwell" è fondamentale.
Io l...Il "test di Orwell" è fondamentale.<br />Io lo uso da anni. Lo si può utilizzare anche , spesso, semplicemente invertendo i "fattori" degli slogan UNIVERSALMENTE riconosciuti:<br />Esempio:<br /> "Lo Stato è come una famiglia" (sembra una cosa di estremo buon senso. Il richiamo al buon padre di famiglia, ecc.).<br />Invertiamo:<br />"Ogni famiglia è come uno Stato" (è una solenne cazzata che CHIUNQUE può comprendere...tranne i crucchi o gente dotata di siffatta flessibilità mentale).<br /><br />Dicevo UNIVERSALMENTE. E' importante, perché ci parla del "succo" dei più celebri romanzi di Orwell ("1984" ma anche e ancor di più "La fattoria degli animali")<br />I romanzi di Orwell, si dice, sono una denuncia dei regimi socialisti. Ed è vero. Non c'è alcun dubbio sul fatto che Orwell avesse in mente il regime sovietico-stalinista (ne "la fattoria degli animali" possiamo addirittura "tradurre" i personaggi di fantasia in personaggi storici e reali).<br />MA,<br />in realtà, il VERO succo della morale che si trae dai suoi romanzi è il mettere sugli attenti da qualsiasi tipo di TOTALITARISMO.<br />E per totalitarismo, non si pensa tanto al partito unico, ai regimi militari, repressivi, APERTAMENTE AUTORITARI.<br />Ma,<br />All' universalità che prendono certe visioni. Quello è il vero totalitarismo. <br /><br />Come si fa a ottenere questo "consenso" su una singola visione del mondo?<br />Mi ha risposto nel suo celebre romanzo "Fahrenheit 451" (filone "distopico" anche questo), Ray Bradbury, in un dialogo tra il protagonista e il vecchio professore, in cui quest' ultimo affermava che la società distopica in cui viveno era frutto del fatto che era stata eliminata la possibilità di vedere le cose da due punti di osservazione diversi. <br /><br />Lo capiamo bene perché la visione microeconomica si è "mangiata" quella macroeconomica.<br />E.<br />Io personalmente,<br />capisco bene perché un giudice, come l' autore di questo blog -al di là di tutte le altre competenze, sensibilità, conoscenze, ecc.- abbia un particolare "allenamento" a vedere i fatti da (almeno) un paio di punti di vista contrapposti, prima di esprimere un giudizio....(solo tu potevi scrivere un post VERO come quello sui tempi della giustizia italiana mettendolo in rapporto al SANO iper-frazionamento delle proprietà, tipico del nostro paese).<br /><br /><br />Altro punto che mi ha colpito di questo post e che metto in relazione a quanto scritto sopra:<br />Dove parli della difficoltà di spiegare certe cose (VISIONI DIVERSE, QUANDO NON OPPOSTE al...pensiero unico UNIVERSALMENTE riconosciuto e dunque TOTALIZZANTE) agli studenti e -aggiungo io- alla parte più istruita della popolazione. La popolazione più istruita è quella più "assorbita dal pensiero unico". AINOI.<br /><br />Il vero dramma, cui ho fatto già cenno in altri interventi, è che, l' istruzione -almeno questa è la mia sensazione (credo sempre più diffusa)- è stata incanalata non già ad "ampliare" le capacità cognitive degli studenti, degli studiosi, degli specialisti, ma a RESTRINGERENE il "campo di ricerca" al punto da renderle completamente aride. Cioè totalmente incapaci di apportare qualcosa di "nuovo", di diverso, di "meglio", di ALTERNATIVO al già imparato, ovvero al pensiero unico universalmente riconosciuto e totalizzante.<br /><br /><br />La "filiazione" di somari, anzi, di muli (in quanto sterili), da parte dell' elite accademico/intellettuale (quella che chiamano meritocrazia in questo e in altri campi, tanto per capirsi), rallegriamoci; è il segno più tangibile della fine prossima ventura di ogni regime totalitario.<br /><br />(scusate per la prolissità)<br />bargazzinohttps://www.blogger.com/profile/16865209198899279716noreply@blogger.com