tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post7429822031547937633..comments2024-01-26T15:32:41.629+01:00Comments on Orizzonte48: LA TRAPPOLA DELL'ODIO DEGLI "AGENTI DI INFLUENZA". LA MANOVRA DELL'ANTISOVRANOQuarantottohttp://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comBlogger40125tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-42332657730421791152017-11-17T15:39:30.100+01:002017-11-17T15:39:30.100+01:00Certamente: dello Stato "liberale", cioè...Certamente: dello Stato "liberale", cioè quello "comitato d'affari del grande capitale". Non certo dello Stato democratico fondato sulla partecipazione di tutti i lavoratori alla vita politica, sociale e culturale del paese (in piena occupazione come obbligo costituzionale a carico di parlamento-governo).Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-89420972659805281452017-11-17T15:10:51.315+01:002017-11-17T15:10:51.315+01:00(dalla Francia) interessantissimo anche, sotto l&#...(dalla Francia) interessantissimo anche, sotto l'angolo del "controllo sociale", l'articolo pubblicato nel nov. 33 sulla 'Critique sociale' dalla nostra filosofa Simone Weil, le sue 'Riflessioni sulla guerra' -furono tradotte quasi contemporaneamente in italiano, da compagni anarchici in esilio. Insisteva sul fatto che ogni guerra, anche quando proseguendo uno scopo moralmente giustificato, ha SEMPRE quanto conseguenza il rinforzamento permanente -benche dovuto a circostanze eccezionali- dei poteri dello Stato...luc nemethhttps://www.blogger.com/profile/03627864188351033156noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-16654935099576991072017-08-31T12:08:18.268+02:002017-08-31T12:08:18.268+02:00Ho letto il capitolo su Mussolini (6) in Rouble Na...Ho letto il capitolo su Mussolini (6) in Rouble Nationalization di Starikov. Esile è un eufemismo. Non c'è nessuna prova archivistica diretta; l'autore non conosce l'italiano ed è quindi costretto ad ignorare completamente la vastissima e ottima bibliografia nella nostra lingua, limitandosi a poche opere in inglese (ma manca per esempio il lavoro di Renzi, che dimostra, sui documenti del Foreign Office, che gli inglesi erano perfettamente a conoscenza dell'offerta fatta da Mussolini ai russi di organizzare incidenti per fomentare un casus belli con l’Austria, ma lasciarono cadere la proposta). <br /><br />Tutta l’argomentazione è costruita da una serie di superficiali illazioni, la più grossolana delle quali secondo me è quella che sarebbe stato Mussolini stesso l'uomo determinante per l'intervento (pag. 150: “<i>It was he who managed to turn the tide and finally solve the issue of Italy’s participation in the war.</i>”). Bum! Tesi cara agli agiografi di regime, chiunque sappia qualcosa della storiografia del periodo ne conosce benissimo l’infondatezza. L’incendiario editoriale del 15 maggio, la prova della “minaccia” a un governo esitante, è definito dal De Felice (op. cit. pag. 314) “patetico”, proprio perché sappiamo dalla corrispondenza di Mussolini in quei giorni che il nostro era distrutto e dava per scontata la sconfitta. (Mentre d’altra parte il re, che s’era ormai impegnato all’intervento, fu ben felice di riassegnare l’incarico a Salandra, che non aveva bisogno di particolari minacce esterne per essere spinto alla guerra). <br /><br />Insomma, capisco che la Russia sia in una situazione molto difficile, ma usare la storia per combattere battaglie politiche, per quanto giuste, secondo me non è mai una strategia apprezzabile. Soprattutto non produce lavori che lo sono, almeno dal mio punto di vista, tanto più quando si tratta della storia del nostro paese. Poi ognuno naturalmente si regolerà come crede.<br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-3832381909956409412017-08-31T11:58:30.329+02:002017-08-31T11:58:30.329+02:00E il bello è che il premio per una vita di miseria...E il bello è che il premio per una vita di miseria, sradicamento e sofferenza, è esplicitamente proposto come "innalzamento nella gerarchia sociale". <br />E' dunque questo il concetto chiave che va riaffermato ad ogni costo (la gerarchia sociale è il segno incontestabile della virtù e della razionalità trascendente): inutile sottolineare che l'ascesa in questa gerachia debba essere altrettanto limitata ed incerta da non porne mai in contestazione i vertici immutabili.<br /><br />L'elevazione massima consentita consiste nel passare dalla condizione di bruto e di rifiuto umano a quella di obbediente lavoratore tollerato in quanto costo ridotto che aumenta i profitti. E solo fino a che li aumenti..Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-2168230906966323172017-08-31T09:55:55.592+02:002017-08-31T09:55:55.592+02:00Per non tediare ulteriormente i lettori ho trovato...Per non tediare ulteriormente i lettori ho trovato un link al libro di Starikov in cui furono esposte per la prima volta (a quanto ne so) gran parte delle ipotesi riassunte nel mio post (vedi pag. 36-49, il libro e' ora anche acquistabile su Amazon e non so per quanto tempo ancora sara' scaricabile).<br /><br />http://lit.md/files/nstarikov/who_set_Hitler_against_Stalin.pdf <br /><br />L'edizione del 'libraccio' (ora mi sembra che non si puo' piu' scaricare, ma solo leggere on line) e' invece questa:<br /><br />https://archive.org/details/meinkampf035176mbp Luca Cellaihttps://www.blogger.com/profile/00548340320605162401noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-89446604095401677832017-08-31T07:49:18.027+02:002017-08-31T07:49:18.027+02:00@Arturo
Dei finanziamenti inglesi al giornale di ...@Arturo<br /><br />Dei finanziamenti inglesi al giornale di Mussolini lo lessi la prima volta su un articolo di Nikolai Starikov (un politico russo).<br /><br />Quando l'argomento fu toccato su Goofynomics ci fu un lettore che posto' un estratto di un libro recente (di cui non ricordo il titolo) con l'importo esatto in sterline liquidato ogni mese.<br /><br />Ora è chiaro che ci fu una molteplicità di fonti di finanziamento e la cosa mi sembra pacifica.<br /><br />Il libraccio di Hitler lo lessi nella traduzione inglese del 1939 che tempo fa dovrei aver anche riportato nel commento ad un post precedente.<br /><br />In Goofynomics riportai anni fa anche gli estratti esatti da cui era possibile dedurre filologicamente quanto esposto in precedenza.<br /><br />Ora riprovo a ricercare tutto da capo.<br /><br />Segnalo infine che probabilmente Hess non ebbe successo perché in quel momento la Germania era divenuta la potenza egemone in Europa.Luca Cellaihttps://www.blogger.com/profile/00548340320605162401noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-23278457784089724202017-08-31T02:47:00.607+02:002017-08-31T02:47:00.607+02:00La reductio ad Bergoglium è solo un modo di nascon...La reductio ad Bergoglium è solo un modo di nascondere a se stessi una consapevolezza che si ha il dovere di rendere processo cognitivo (preferibilmente studiando): l'essenza del fenomeno precede e prosegue prescindendo da figure storiche contingenti, che invece SONO e rimangono il prodotto necessitato di una struttura e di una funzione (se vuoi chiamala "missione") immutabili Semmai mutano alcune forme fino al dispiegarsi della loro intenzionalità storica: ed è questo il senso della (ri)convergenza al monoteismo originario. Esso è stato sempre lì, assumendo una "forma" epocale (di un'epoca che volge comunque al termine) e che l'ha esteso a masse in precedenza inimmaginabili.<br /><br />Questa SOSTANZA immutabile, anzi, costituisce un carattere intenzionalmente voluto e orgogliosamente rivendicato.<br /><br />http://orizzonte48.blogspot.com/2017/08/lascienza-di-einaudi-tra-vescovi.html?showComment=1504138492131#c8870282669348673164<br /><br />(Voler intendere un commento di Bazaar partendo da una "precomprensione" legata al momento storico - e psicologico- attuale, è ficcarsi in un "euroboro" concettuale: gli esseri umani vogliono veramente essere liberi? La democrazia è un'inutile aspirazione solo perché tensione umanista priva di riscontro storico? E l'umanesimo è legato all'uomo quale noi diamo per scontato, come essere difettoso - e perciò "colpevole"- bisognoso di protezione eteronoma di fronte all'Infinito?)Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-83984515062079301632017-08-31T01:18:43.447+02:002017-08-31T01:18:43.447+02:00L'hai detto: antievangelico. Bergoglio passerà...L'hai detto: antievangelico. Bergoglio passerà, fa parte della storia, e della dottrina, che i molti passino ma la Chiesa resti. Lo spero da critica ma umile osservatrice. chiarapedhttps://www.blogger.com/profile/01687941483173994412noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-8273156786228261252017-08-30T22:28:49.517+02:002017-08-30T22:28:49.517+02:00Orwell afferrmó che le guerre sono scatenate dalle...Orwell afferrmó che le guerre sono scatenate dalle elites oligarchiche contro il proprio popolo, al fine di mantenervi intatta la struttura sociale (la propensione ad essere controllate). Verrebbe da ritenere che non vi sia nulla di meglio della politica liberista per ottenere quanto da loro auspicato. Una volta innescato il processo è come una slavina, porta al disastro.danilo mazzantihttps://www.blogger.com/profile/08654857827584791757noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-18181215838544674022017-08-30T19:41:47.218+02:002017-08-30T19:41:47.218+02:00Scusa Luca, ti spiace indicarmi la fonte precisa r...Scusa Luca, ti spiace indicarmi la fonte precisa relativamente ai finanziamenti inglesi a Mussolini già nel ‘14? Voglio dire, alla domanda "chi paga?", giustamente martellata dall'Avanti all'apparire de Il popolo, la risposta la sappiamo ed è quella che ho ricordato: Mussolini era in contatto da mesi con Naldi, che gli procurò i primi finanziamenti, in particolare attraverso degli anticipi in conto pubblicità attraverso una società creata per l'occasione, cioè l'Agenzia italiana di pubblicità, e tutti i contatti necessari per avviare il giornale (è vero poi che nel novembre del ’14 il futuro “duce” fece anche un tentativo a Ginevra in cui ebbe forse i primi contatti coi francesi). <br /><br />Ho letto il Mein Kampf, insieme ad altre cosette (da Kershaw a Tooze passando per Hillgruber). Niente di tutto ciò che ricordi, sorvolando pure sul fatto che alla fine la Gran Bretagna di fare il junior partner della Germania invece che degli Stati Uniti (prospettiva che non si capisce bene come potesse riuscire gradita a questi ultimi) se ne guardò bene (ma non senza prima aver dato ampia corda al Fuehrer con l’appeasement, cosa che però non è un mistero, nemmeno nelle sue motivazioni anticomuniste), prova l’esistenza di finanziamenti anglosassoni di rilevante entità per l’ascesa del nazismo (che peraltro era piuttosto difficile da prevedere negli anni ’20). Chi l’ha sostenuto, per esempio Sutton e i Poole (non esattamente dei russi), a parte la stravaganza delle motivazioni ipotizzate, ha dato prova di notevole sciatteria, per esempio attribuendo particolare fede a fonti notoriamente inattendibili (come le memorie di Thyssen), o citando documenti da archivi mai visitati. Le conclusioni di Turner (German Big Business and the Rise of Hitler) sono, per quanto mi risulta, il punto di vista generalmente accettato dall’odierna storiografia. Se poi ci sono novità, sono ovviamente interessato a conoscerle.<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-17389702171318132092017-08-30T17:29:15.692+02:002017-08-30T17:29:15.692+02:00@Arturo
Mussolini nell'Agosto 1914, da dirett...@Arturo<br /><br />Mussolini nell'Agosto 1914, da direttore dell'Avanti, scrisse il famoso articolo interventista "per la palingenesi del sistema politico italiano e dell'organizzazione del sistema economico, giuridico e sociale".<br /><br />Nell'Ottobre 1914 fu quindi espulso dalla direzione dell'Avanti e dal partito socialista.<br /><br />Angelica Balabanoff nelle sue memorie (all'epoca erano ancora amanti) scrisse che non riusci' mai a capire i motivi della sua improvvisa conversione (da non interventista ad interventista) e da dove arrivo' il denaro, visto che fino ad Agosto Mussolini era solo benestante, ma non cosi' ricco da aprire un nuovo giornale tutto suo e diventare editore....<br /><br />Il 15 Novembre 1914 infatti Mussolini, divenuto PROPRIETARIO del Popolo d'Italia (da dipendente dell'Avanti che era fino al mese prima), inizia la sua parabola politica che, come per le pubblicazioni del giornale, si interrompe bruscamente il 25 Luglio 1943.<br /><br />Oggi sappiamo CON CERTEZZA (documenti de-secretati inglesi) che le sterline per l'acquisto delle rotative, l'assunzione delle maestranze, i locali, la carta ed il materiale da stampa, la distribuzione su tutta Italia (perche' fu a tiratura nazionale ed in breve tempo divenne il terzo quotidiano nazionale), le forni' il governo si sua Maesta'.......<br /><br />Per quello che riguarda Hitler bisogna poi leggersi il Mein Kampf (e' una zozzeria ma bisogna farlo se si vuole capire!).<br /><br />Siccome il Mein Kampf fu scritto (e rivisto varie volte fino alla stesura finale da Hanfstaengl) con lo scopo (non dichiarato) di sbloccare i fondi per pagare il personale del nascente partito nazionalsocialista (il cui manifesto iniziale era come noto una scopiazzatura indegna del Manifesto del Partito Comunista con cui non si andava da nessuna parte), esso conteneva apertis verbis i punti chiave su cui i finanziatori anglosassoni erano particolarmente sensibili:<br /><br />1) l'ammissione che la I guerra mondiale fu un errore da parte della Germania perche' l'Inghilterra andava considerata come un impero con cui allearsi e non un nemico (e che per il trattato di Versailles 'chi ha avuto, avuto, chi ha dato ha dato, come nella celebre canzone napoletana);<br /><br />2) che Inghilterra e Germania dovevano invece distruggere insieme il comunismo, spartirsi la Russia ed utilizzare gli slavi come esercito industriale di riserva;<br /><br />3) che per aderire alla secolare politica estera inglese (nessuna potenza egemone in Europa) la Germania nazista avrebbe coltivato l'alleanza con l'Italia fascista (allora molto apprezzata da Churchill e da tutta l'elite inglese) per bilanciare il peso dell'impero francese.<br /><br />Ancora a maggio 1941 Hitler era cosi' convinto di riuscire a stipulare la pace con l'Inghilterra (prima di lanciare l'attacco alla Russia del suo alleato Stalin il 22 Giugno) da mandare in missione il suo braccio destro Rudolph Hess nel suo volo senza ritorno sulla Scozia.<br /><br />Chissa' di quanti altri documenti disporranno gli storici del futuro che, volendo, potrebbero fare luce su tutti i retroscena.<br /><br />Ovviamente gli storici anglosassoni (i vincitori) tendono a nascondere tutto, ma se venissero sconfitti e cominciassero a pubblicare gli storici russi......Luca Cellaihttps://www.blogger.com/profile/00548340320605162401noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-15211510808175080082017-08-30T16:37:44.284+02:002017-08-30T16:37:44.284+02:00QUA<a href="http://orizzonte48.blogspot.it/2015/12/il-giubileo-degli-avanzi-e-degli.html" rel="nofollow">QUA</a>Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-82681395595506142002017-08-30T14:32:55.836+02:002017-08-30T14:32:55.836+02:00Un attimo: il Mussolini interventista fu finanziat...Un attimo: il Mussolini interventista fu finanziato prima di tutto da industriali italiani interessati all'intervento - in particolare Fiat, Ansaldo, Edison, Parodi - con l'intermediazione di Filippo Naldi, sollecitato dal ministro di San Giuliano (per tutto questo: De Felice, Mussolini il rivoluzionario, Einaudi, Torino, 1965, pagg. 273 e ss.) e forse dallo stesso Salandra. <br /><br />“<i>How long Naldi served as the foreign minister’s liaison vis-à-vis the press is uncertain, but it may well be that he lost this position only upon Di San Giuliano’s death on 16 October 1914. It is established fact that the Consulta regularly spent substantial funds to influence the content of the Italian press. Once Di San Giuliano actually told British Ambassador Rennell Rodd that one review (La Vita Italiana all’estero) received 3000 francs a year. The Consulta maintained a secret fund specifically for this purpose. One memorandum listing disbursements from this fund survives in the papers of Prime Minister Antonio Salandra. Although without date, evidence suggests it was written in the spring of 1914. This document indicates several journals had recently received annual payments.</i>” (William A. Renzi, Mussolini's Sources of Financial Support, 1914-1915, “History”, giugno 1971, n. 187, p. 191). <br /><br />Tra i finanziatori stranieri, i più generosi furono i francesi, con cui Mussolini prese accordi già nel ‘14, che potevano disporre di cospicui “fondi segreti” stanziati per influenzare l’opinione pubblica all’estero. I socialisti, il cui appoggio a una macelleria delle classi popolari con accumulo di una montagna di debiti di guerra (che “<i>dà un’idea del tributo che il proletariato e le classi non abbienti «dovranno» pagare per decenni alla borghesia internazionale, per essersi degnata di conceder loro la possibilità di sterminare milioni di fratelli</i>”, come scriveva Lenin nel ‘17), faticherei un po’ a caratterizzare in termini di “patriottismo”, furono tra gli intermediari: “<i>Mussolini poteva contare d’altra parte sull’appoggio dei socialisti francesi che, avendo aderito all’Union sacrée, avevano dei posti nel governo e, attraverso Jules Guesde, il controllo sui fondi segreti.</i>” (Luc Nemeth, Dolci corrispondenze. La Francia e finanziamenti a “Il Popolo d’Italia” 1914-1916, Italia contemporanea, 1998, n. 213, pag. 609. Per quanto ne so è l’articolo basato sulla più vasta ricerca negli archivi francesi).<br /><br />Poi ci sono gli inglesi, che lo finanziarono nel ’17, per combattere l’ondata pacifista (cioè per spezzare gli scioperi) che si stava diffondendo dopo Caporetto: lo sappiamo dal ’54, quando Hoare lo scrisse nelle sue memorie, e se n’è trovato riscontro archivistico <a href="https://www.theguardian.com/world/2009/oct/13/benito-mussolini-recruited-mi5-italy" rel="nofollow">qualche anno fa</a>.<br /><br />Sollecitò, anche se non è chiaro se ottenne qualcosa, finanziamenti anche presso il governo russo (ne parlano sia De Felice che Renzi). <br /><br />Quanto a Hitler, la questione mi pare molto OT. Per il momento mi limito a suggerire di prendere Sutton e simili con molta cautela.<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-79810470421439861862017-08-30T12:35:14.327+02:002017-08-30T12:35:14.327+02:00@Luca Cellai
Chang fa notare che il fronte libero...@Luca Cellai<br /><br />Chang fa notare che il fronte liberoscambista è rappresentato dagli stati del sud, economicamente fondati su schiavitù e latifondi e, di conseguenza, strutturalmente collaborazionisti coi britannici a causa dei "vantaggi comparati".<br /><br />Tanto che il "partito sudista" era pubblicamente tacciato di essere filobritannico.<br /><br />Chiaramente, il problema di annichilire la forte aspirazione democratica dei singoli stati nazionali nordamericani prima di essere vincolati dalla federazione - che erano oggettivamente molto libertari rispetto allo stato oppressivo che la putrida "nobiltà" imponeva ai popoli europea - concentrava la discussione dell'élite americana proprio intorno al "check & balance" per produrre istituzioni "federali" che garantissero l'alternanza nella dialettica governo opposizioni tra interessi della proprietà terriera del sud e della borghesia mercantile del nord.<br /><br />Contemperando la comune esigenza di non permettere strutturalmente la solidarietà di classe dei lavoratori, e, quindi, la democrazia, tramite la natura divisiva della grande federazione ed i suoi corollari di inconciliabilità di interessi molto diversi tra ceti che avrebbero gli stessi interessi di classe. Ossia, il federalismo nasce con l'intento di provocare artificialmente conflitti sezionali non di classe. Così, la <i>sanior pars</i>, può governare indisturbata esclusivamente su indiscutibili ed eticissimi "principi".<br /><br />La tradizione hamiltoniana liberista ma non liberoscambista, volta a proteggere l'infant capitalism del nord, troverà poi naturale sbocco con Lincoln.<br /><br />Certo è che la dottrina Monroe segna l'indipendenza nazionale degli USA che, in qualche modo, possono sviluppare la propria industria nazionale ed essere loro ad imporre il "libero scambio" agli altri.<br /><br />Infatti, dalla Hazard Circular del 1862 si evince che al capitale britannico sta bene che gli USA si emancipino definitivamente e non rimangano ad esportare patate e cotone - come vorrebbe la logica ricardiana di specializzazione - poiché de facto hanno dimostrato la forza per entrare nell'élite delle "potenze imperialiste": aboliscano pure la schiavitù ma che si attengano totalmente al "protocollo" liberale: scarsità delle risorse tramite controllo privatistico dell'emissione monetaria. Che Lincoln la pianti col "crimine" di soddisfare la domanda di denaro per lo sviluppo dell'economia. Non si vorrà mica rischiare di arricchirsi tutti e far finire l'ordine secolare che permette esorbitanti privilegi ai pochissimi, no?<br /><br />Schmitt si sgola per decenni a dire, poi, che ogni volta che si parla di Occidente e occidentali, si parla sempre e solo di dottrina Monroe. Quando l'Occidente avrà compreso Russia, Iran, Corea del Nord, Siria e Cina... bè, anche degli USA non ci sarà più bisogno. Tutto sarà Occidente per la gioa del Grande Oriente. E, come sapevano i Founding Fathers, l'umanità si schiavizzerà in un'impersonale tirannia a cui non parteciperanno neanche le stesse élite con la loro infantile vocazione mondialista.<br /><br />@Morob<br /><br />Non credo che la Chiesa Cattolica sopravviverà: Bergoglio, dalle lettere della Clinton, pare essere una Primavera Araba in versione vaticana.<br /><br />La politica cattolico-romana, dato l'infantile disegno di massima dei mondialisti, non può che convergere al monoteismo originario: d'altronde, come diceva Disraeli, il cristianesimo è ebraismo per il popolo.<br /><br />One money, one market, one religion: two classes and two morals. No people, no persons: only empty individuals: masters and slaves. <br /><br />Il mondialismo e, di conseguenza, l'afflato antidemocratico, antisociale e, in definitiva, antiumano e antievangelico del cattolicesimo romano viene analizzato e dibattuto nei suoi elementi strutturali <a rel="nofollow">qua</a>.Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-22776820421561106342017-08-30T12:19:30.334+02:002017-08-30T12:19:30.334+02:00Tutto ciò fa si che il prezzo delle cose necessari...<i>Tutto ciò fa si che il prezzo delle cose necessarie alla vita venga scemato d’assai; che i salari antichi abbiano una maggiore potenza di compra e che in massa si accresca il campo d’impiego della popolazione operaia nella Svizzera. <b>Rimangono certamente danneggiati dalla immigrazione nostra quei 100.000 circa operai svizzeri appartenenti ai due o tre mestieri ai quali gl’Italiani muovono concorrenza. MA È UN CARATTERE INEVITABILE DI TUTTE LE BENEFICHE TRASFORMAZIONI SOCIALI CHE IL PASSAGGIO DA UNO STATO AD UN ALTRO NON SI POSSA SCOMPAGNARE DAL DANNO DI UNA MINORANZA</b>. Chi per togliere questo danno volesse impedire la trasformazione sociale, e nel caso nostro <b>CHI, PER IMPEDIRE IL RIBASSO DEI SALARI</b> nell’arte edilizia svizzera, volesse ostacolare l’immigrazione italiana, ragionerebbe come i ludditi i quali infrangevano i telai meccanici perché facevano concorrenza ai telai a mano.<br /><br />Il rimedio migliore che si possa suggerire agli operai svizzeri non è già di adottare provvedimenti protezionistici contro i nostri immigranti, <b>MA DI ADATTARSI IL PIÙ RAPIDAMENTE POSSIBILE ALLA TRASFORMAZIONE SOCIALE, BENEFICA PER LA INTIERA SOCIETÀ</b>, emigrando all’estero o trasferendosi verso impieghi superiori … che sono resi accessibili dalla cresciuta produttività del capitale…<br /><br /><b>Di fronte alla ostilità degli Svizzeri</b> per degli esseri sudici, vestiti di stracci, che mangiano aglio e cipolle e dormono a mucchi accovacciati in luride tane, i nostri operai provano in sulle prime come un senso di amor proprio offeso e di sprezzo che li induce a mantenersi ancora più appartati di prima. Ma questo periodo di segregazione è di breve durata. A mano a mano che gli operai nostri si innalzano nella gerarchia sociale, e aumentano i loro guadagni, i rimpatrii diventano meno prolungati e diminuisce il bisogno di tesaurizzare per la famiglia lontana o per allargare il microscopico campicello abbandonato al paese natio. Accade allora che l’operaio rinuncia per un inverno a fare ritorno in patria e chiama a sé la famiglia o si ammoglia con una figlia di altri immigrati o con una donna del paese…<br /><br />Abituati a vedersi rimunerati in proporzione della propria operosità ed iniziativa <b>gli Italiani imparano ad aver fiducia in sé stessi E A NON ASPETTARE LA FORTUNA DALLA PROVVIDENZA GOVERNATIVA</b></i>” [L. EINAUDI, L’emigrazione temporanea italiana, in Nuova antologia, 1 agosto 1900]. Amen.<br /><br />La vera sinistra, come si evince anche dalla fonte riportata dall’ottimo Arturo, dovrebbe opporsi a tale scempio dei “vasi comunicanti” che trasforma i lavoratori-liquidi in semplice posta di bilancio delle imprese. Tanto più se, come in Italia, esiste un testo chiamato Costituzione repubblicana cha vieta una tale mattanza sociale.<br /><br />Tant’è, il vero problema dell’esasperazione e del disagio giustificati della gente non deve essere affrontato. I liberisti hanno studiato a menadito la psicologia delle masse, oracolo di tutti i vecchi e nuovi Pinoch€t, e non perdono occasione per inquinare il dibattito.<br /><br />Le Bon aveva detto bene affermando che i popolani non vanno guidati con le leggi, ma con lo studio di ciò che li impressiona e li seduce. Si intervenga quindi sul meno evoluto “cervello rettile”. Creati i presupposti <i>ad hoc</i> ed ottenuto la reazione di stomaco desiderata dai malcapitati, si impone loro la qualsiasi, con la tecnica del “dagli all’untore”. Che sarà immancabilmente fascista, pupulista, xenofobo e, per non farci mancare nulla, pure “<i>imprenditore della paura</i>” (così dixit la discepola di Soros). Insomma, come sempre cornuti e mazziati.<br /><br />Meno male che questo sarebbe solo un blog!<br />francesco maimonehttps://www.blogger.com/profile/10915970445672487282noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-58645070011016094302017-08-30T12:16:52.715+02:002017-08-30T12:16:52.715+02:00Grazie anche per questo post, Presidente.
“… lo s...Grazie anche per questo post, Presidente.<br /><br />“<i>… lo scatenarsi del <b>conflitto sezionale</b> tra poveri importati, cittadini esteri, e cittadini impoveriti soggetti all'accoglienza in funzione di <b>fissazione deflattiva dei livelli retributivi</b></i>”.<br /><br />E di fronte alla deflazione salariale, come si debbono comportare le parti in causa (mi mancava la metafora dei “vasi comunicanti”)? Ecco la risposta che fornisce l’ineffabile Einaudi allorché immigrati sono stati gli italiani in Svizzera (il paradigma del lavoro-merce è invero <i>omnibus</i>. Si sa, nella difesa del capitale, i liberisti sono per l’integrazione. Sempre):<br /><br />“<i>…Il fatto che gl’Italiani diventano ognora più numerosi in Isvizzera … dimostra che <b>l’emigrazione nostra è grandemente proficua all’Italia e alla Svizzera ad un tempo</b>. E’ utile all’Italia perché <b>sfolla il mercato del lavoro</b> e permette che si instauri fra la mano d’opera sovrabbondante ed il capitale scarso per cause naturali ed artificiali un equilibrio più favorevole al conseguimento di un massimo benessere individuale e sociale.<br /><br />È proficua alla Svizzera per le opposte cagioni. Mentre da noi scarseggia il capitale e sovrabbonda la popolazione, nella Svizzera il capitale è disponibile in copia per tutte le intraprese private e pubbliche e difettano invece relativamente i lavoratori.<br /><br />La emigrazione nostra pone riparo a questo difetto di squilibrio. <b>Accade qualcosa di simile a ciò che si verifica quando si mettono a contatto due vasi comunicanti</b>: l’acqua del vaso dove il livello è più alto si riversa nel vaso dove il livello è più basso finché l’equilibrio sia raggiunto. Grazie agli Italiani gli Svizzeri hanno potuto utilizzare certe porzioni del proprio capitale che altrimenti sarebbero rimaste inutili; ed oramai, come dimostra molto bene il Sella e come riconosce apertamente nella lettera- prefazione Numa Droz, i tre milioni di Svizzeri non potrebbero fare a meno dei centomila Italiani che lavorano e faticano sul suolo ingrato della Confederazione. Come questo accada è cosa chiara. <b>I capitalisti non impiegano il proprio denaro se non quando le ultime porzioni del capitale impiegato abbiano almeno una produttività uguale al loro costo</b>.<br /><br />L’imprenditore svizzero di case, quando l’immigrazione italiana non era ancora incominciata, <b>e il salario del muratore indigeno era, supponiamo, di 7 franchi al giorno, si decideva a costruire case soltanto finché il valore della casa costrutta fosse stato eguale al costo del lavoro e dei materiali impiegati </b>. Siccome il costo del lavoro era alto, le case dovevano avere altresì un grande valore, il che non poteva darsi ove se ne fossero costrutte troppe. Il capitale quindi che si poteva impiegare nell’arte edilizia era limitato dalla quantità e dal costo della mano d’opera indigena. <br /><br /><b>Sopravvenuti gl’Italiani, i salari furono ribassati a 4 e 5 franchi al giorno. Gli stessi imprenditori di prima possono ora costrurre un numero maggiore di case; perché l’accresciuto numero e il diminuito costo della forza-lavoro permettono di impiegarla proficuamente</b> anche se per la maggiore offerta di case il prezzo sul mercato, a parità di altre circostanze, venga a diminuire. Quel che si dice dell’industria edilizia, si può ripetere per qualsiasi altra industria. Grazie agli Italiani si costruiscono case, traforano montagne, si compiono lavori di sterro, si esercitano alberghi per mezzo di un capitale che altrimenti sarebbe rimasto inutilizzato od avrebbe emigrato all’estero. </i> (segue)<br />francesco maimonehttps://www.blogger.com/profile/10915970445672487282noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-53967058116335965462017-08-30T11:38:37.601+02:002017-08-30T11:38:37.601+02:00Hai fatto bene a ricordare "renitente alla le...Hai fatto bene a ricordare "renitente alla leva". <br />Lo stesso Hitler in guerra fece il furiere portamessaggi e, alla prima bomba esplosagli vicino, ebbe crisi di nervi tanto che fu ricoverato in ospedale psichiatrico per traumatizzati per il resto della guerra. Poi fece eliminare lo psichiatra che l'aveva avuto in cura, redigendo una impietora diagnosi (il relativo documento era in mano a aristocrazia che intendeva usarlo per ricattarlo...).Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-80563121943518122802017-08-30T10:41:05.590+02:002017-08-30T10:41:05.590+02:00Mussolini fu introdotto nel giro dei finanziatori ...Mussolini fu introdotto nel giro dei finanziatori dei 'rivoluzionari di professione' da Angellica Balabanoff mentre era rifugiato in Svizzera (in quanto renitente alla leva).<br /><br />Invece Hitler fu istruito da questo altro personaggio dei servizi USA.<br /><br />Gli fece scrivere il Mein Kampf, gli scrisse gran parte degli inni hitleriani e rientrò negli USA pochi anni prima dello scoppio della II GM.<br /><br />Fu lui che assicuro' i finanziamenti esteri (intelligenti pauca) che resero possibile l'ascesa del partito nazionalsocialista.<br /><br />Le sue foto col fuhrer, molto comuni negli anni 30, sono ormai introvabili...<br /><br />https://en.wikipedia.org/wiki/Ernst_Hanfstaengl<br />Luca Cellaihttps://www.blogger.com/profile/00548340320605162401noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-37738590637545066192017-08-29T15:47:10.737+02:002017-08-29T15:47:10.737+02:00C’è qualcosa di mio da aggiungere. Al Mussolini in...C’è qualcosa di mio da aggiungere. Al Mussolini incentivato dai francesi e dagli inglesi aggiungo un Mussolini convinto di poter cavalcare le situazioni con i piedi in due staffe, soprattutto dopo il successo di Monaco. L’ordine alle truppe, nelle prime due settimane di guerra, di non attaccare, non trova altre giustificazioni. Il tradimento della guerra filo tedesca mi apparve chiaro dalle parole di un mio testimone di nozze: il gen. Alessandro Piazzoni, già comandante della 101a divisione motorizzata Trieste che non completò l’accerchiamento dei neozelandesi ordinato da Rommel: “Perché siete rimasti fermi a Bu Cremisa?”La risposta fu chiara: “Bastico non voleva che vincessero i tedeschi” Ma è sulla Marina e sul radar che mi soffermo. Guerra d’Etiopia: Marconi piomba nello studio del Duce:”Possiamo vedere di notte!” Nulla! Poi, 1939. Sul tetto dell’Accademia Navale, a Livorno, girano due radiotelemetri o radar realizzati dal prof. Tiberio. Uno è quello giusto e vede gli aerei a 30 chilometri. Alla dimostrazione assistette l’allora comandante dell’Accademia Angelo Jachino, l’uomo della notte di Matapan (1941), che nei suoi libri auto assolutori non sapeva del radar. I radar italiani? All’armistizio, i tedeschi portarono in Germania la catena di montaggio del radar Folaga. Su Matapan, sul sacrificio, voluto (per salvare l’ammiraglia), della 1a Divisione incrociatori, ho scritto e riscritto e ricordo le parole d’uno zio acquisito: L’ammiraglio Mario De Monte, in guerra, Capo Ufficio Intercettazioni Estere del SIS, Servizio Informazioni Segrete: “Quella volta, i miei colleghi hanno esagerato”. Ma chi erano i colleghi e chi erano gli ammiragli traditori? Ho ascoltato e letto molto dall’ammiraglio Luigi Donini, sottordine di Mario De Monte e decrittatore di fama mondiale. L’ordine d’Operazioni trasmesso alla Squadra Navale per radio, anziché a mano; i messaggi inglesi alla Mediterranean Fleet sull’operazione italiana in Egeo. Particolarmente, il primo, trasmesso a brevissimo tempo dalla trasmissione del nostro. Neanche il tempo di decrittarlo. E il secondo: “Quanto qui contenuto,probabilmente, si riferisce al precedente messaggio..! Ah, ecco! Il primo non era stato ancora decrittato, ma era giunto il testo via telefono.Come? Il Capo Ufficio Spionaggio del SIS, capitano di fregata Max Ponzo nato al Cairo e figlio di un agente dell’Intelligence Service, aveva per suocero il legale dell’Ambasciata Britannica presso la Santa Sede, aperta a Roma per tutta la guerra. Ponzo, all’armistizio, consegnò agli americani una relazione (che ho in copia) sul SIS con allegati nomi, cognomi, indirizzi e numeri di telefono di tutto il personale del Servizio Informazioni Segrete e fu nominato capo del Servizio, per volontà alleata. Al suo Ufficio soltanto (senza obbligo di registri contabili) poteva appartenere la macchina cifrante della Regia Marina Hagelin presa dagli inglesi probabilmente a Castelrosso, ma 2 mesi dopo Matapan. C’era, poi, l’ammiraglio Franco Maugeri decorato dagli americani con la loro più alta decorazione. Dal giugno 1941, fu a capo del SIS e c’erano gli ammiragli del turno di guardia a Supermarina, che trasmettevano i messaggi con l’Enigma, sfondata dagli inglesi e c’era, infine, una principessa; ma in casa Savoia nulla si faceva che il re non volesse. La divisività è la nostra caratteristica peculiare.mario donninihttps://www.blogger.com/profile/00032935024713981896noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-22153401742622624112017-08-29T13:22:02.610+02:002017-08-29T13:22:02.610+02:00Bazaar,
magari mi sono perso qualche post preceden...Bazaar,<br />magari mi sono perso qualche post precedente di 48....ma non mi è chiaro che gioco stiano giocando le gerarchie della Chiesa e il gaucho che le guida.<br />Possibile che guardino solo agli introiti delle Caritas e a un sogno ingenuamente mondialista, quando secoli fa i cardinali costruivano fortezze ai confini dello stato papale?<br />possibile che non si rendano conto a fianco di chi sono schierati e quali sofferenze preparano per il "gregge"?<br /> Maurobhttps://www.blogger.com/profile/02915476997078687842noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-87198529441367740382017-08-29T12:39:44.549+02:002017-08-29T12:39:44.549+02:00Il cd. Tradimento degli Ammiragli è oramai una met...Il cd. Tradimento degli Ammiragli è oramai una metonimia del fantasioso tradimento sistemico delle FFAA regie, certo nella Dolchtosslegende fascio-tedesca secondo cui la Germania hitleriana ha perso la 2GM per colpa del tradimento italico a fronte di una cameratesca collaborazione mussoliniana. Stesso humus sociale in cui oggi cresce la destra sciovista e piagnona di cui parla Baazar supra.<br />È una storiella fastidiosa comune anche nella "storiografia" diffusa. Volendo denunciarla, spero di non aver fatto torto a Mauro per troppa enfasi.Paolo Giustihttps://www.blogger.com/profile/06309534219330133923noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-60633333753934207702017-08-29T12:15:21.357+02:002017-08-29T12:15:21.357+02:00C'e da osservare che poco tempo dopo il 1812 (...C'e da osservare che poco tempo dopo il 1812 (quando la Casa Bianca fu incendiata dalle truppe inglesi) il fronte liberoscambista anglosassone si ricompatto' e fu enunciata la dottrina Monroe (che definisce il continente americano come mercato di sbocco esclusivo degli USA).<br /><br />Alla luce della dottrina Monroe era del tutto pacifico che alla secessione sarebbe necessariamente seguita la guerra degli stati unionisti contro quelli secessionisti.<br /><br />Le potenze europee, che ben avevano recepito la dottrina Monroe, si affrettarono infatti a tagliare i rapporti commerciali con la confederazione (contribuendo alla sua sconfitta militare).Luca Cellaihttps://www.blogger.com/profile/00548340320605162401noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-90532284213171311692017-08-29T11:38:25.867+02:002017-08-29T11:38:25.867+02:00Verosimile che Mussolini, e in realtà tutti gli in...Verosimile che Mussolini, e in realtà tutti gli interventisti che fecero capo a Salandra (l'attore principale della vicenda), fossero "incentivati" sia dai francesi che dagli inglesi. Che, infatti, con quei pagamenti pre-intervento giustificarono poi l'esclusione italiana dalle riparazioni dovute ai vincitori e "vincolarono" l'Italia all'inflazione/svalutazione successiva alla guerra, perseguita per mantenere intatti i profitti delle commesse (spesso "avariate") pagate, a monte, coi finanziamenti anglo-americani.<br /><br />Peraltro, non mi pare che Mauro abbia parlato del tradimento degli ammiragli: la questione del radar e di "enigma", con la conseguente mistificazione autoassolutoria tedesca in funzione anti-italiana (gli anglosassoni parteggiano sempre per i tedeschi per disprezzare gli odiati "papisti" latini), è arcinota e non posta in contestazione dalla storiografia più diligente.Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-45661218563560335522017-08-29T10:55:31.819+02:002017-08-29T10:55:31.819+02:00Sui rapporti tra Inghilterra e Fascismo ne parlano...Sui rapporti tra Inghilterra e Fascismo ne parlano anche Cereghino e Fasanella (2014): Il golpe inglese, ChiareLettere. Sergiohttps://www.blogger.com/profile/10803906765841483598noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-45542448234195275432017-08-29T10:52:32.106+02:002017-08-29T10:52:32.106+02:00Notare che dal materiale desecretato dei servizi i...Notare che dal materiale desecretato dei servizi inglesi e statunitensi visionato da Fasanella e Cereghino, emerge come lo stesso assassinio di Matteotti può essere coerentemente relazionato alle politiche energetiche, in cui tanto i britannici quanto quanto gli americani erano coinvolti su suolo italico.<br /><br />Matteotti tornava da Londra dopo pare aver ricevuto documentazione compromettente sui "giochi petroliferi" tra fascisti, americani ed inglesi: la mano assassina fu fascista. Ma, a quanto pare, i mandanti no.<br /><br />Gli Einaudi, i Montanelli, gli Scalfari, i Barzini, i Severgnini, hanno tutti qualcosa in comune; sicuramente, direi, non è l'amore per la Patria e per gli Italiani.<br /><br />La questione dell'autorazzismo è documentata essere una forma di colonialismo.<br /><br />L'analisi marxiana porta con certezza a questa conclusione: razzismo e manipolazione del <i>guilt system</i> (autorazzismo, moralismo clericale o laico-politically-correct), sono secolari strumenti usati dall'imperialismo e dalle ierocrazie, nella versione internazionale di lotta di classe e oppressione dei subalterni. <br /><br />Il riscontro empirico esiste, e Fasanelle e Cereghino riportano l'esempio del nostro Paese. <br /><br />L'unico familismo amorale è quello delle grande dinastie che controllano oligopolisticamente gran parte delle risorse del pianeta.Bazaarhttps://www.blogger.com/profile/17582168077328386807noreply@blogger.com