tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post7547124073785463114..comments2024-01-26T15:32:41.629+01:00Comments on Orizzonte48: CONTO FINANZIARIO E PNE TRA VALUATION EFFECT E SALDI DELLE PARTITE CORRENTI ("ci facciamo buttare fuori?")Quarantottohttp://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comBlogger8125tag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-13599478313631587012014-09-01T08:29:26.402+02:002014-09-01T08:29:26.402+02:00E come fai per le importazioni dentro la UE (art.3...E come fai per le importazioni dentro la UE (art.34 TFUE)? Sarebbe ancora più radicale dell'euroexit. <br />Certo per i capitali ci sarebbe l'art.65 TFUE, in specie il par.2; ma si possono "adottare misure giustificate da motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza" (altrimenti solo per prevenire violazioni fiscali e delle disposizioni sulla vigilanza "prudenziale" delle istituzioni finanziarie, ipotesi non legabile direttamente al saldo CAB, come attestano Grecia e Cipro).<br />Insomma, restando nell'UE persino dopo euroexit ci sarebbero dei problemi: salvo che si accetti l'idea, antitetica all'ordoliberismo, che deflazionale all'infinito il lavoro conduca alla rivolta sociale (da "impedire" nel senso di prevenire, come giustificazione di "ordine pubblico").<br />Alla fine le "clausole generali" dei trattati, assumono un senso o un altro (come la piena occupazione dell'art.3, par.3) a seconda del paradigma culturale che si riesce a imporre dall'interno di un popolo e anche come "sentire comune". <br />Il che rimane il problema di fondo, fuori o dentro i trattati.<br />Grazie per aver stimolato questa riflessione....Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-13316823536879977302014-08-30T23:00:20.586+02:002014-08-30T23:00:20.586+02:00Non sarei molto sicuro che una politica del genere...Non sarei molto sicuro che una politica del genere darebbe risultati utili all'obiettivo. MI pare la solita tirata contro le PMI...<br />La distribuzione si sta concentrando eccome e per di più in mano ai grandi controllori esteri. La produttività, come l'intendenza, segue la ripresa della domanda; quella estera non si può, quella interna nemmeno tanto per via della incombenza dell'elasticità alle importazioni. La centralizzazione dei capitali richiederebbe un sistema bancario non al collasso, sempre per via delle sofferenze determinate dalla compressione duplice della domanda (estera, per via del cambio e delle politiche di cambio extraue e di austerità intraue, e, di conseguenza, interna). Altrimenti si centralizza solo...il controllo estero...Per l'agroalimentare, rivolgersi alla stessa UEM, e mettiamoci ora pure le sanzioni alla Russia. And so on...<br />A a prima lettura l'ipotesi non pare molto persuasivaQuarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-52497055749655584102014-08-30T21:45:32.098+02:002014-08-30T21:45:32.098+02:00(Chiedo scusa per il ritardo nel commento, ma non ...(Chiedo scusa per il ritardo nel commento, ma non ero a portata di computer). Intanto ringrazio Francesco per questa sua utilissima panoramica. <br />Se ho capito un elemento importante della fragilità finanziaria italiana è costituito da IDE italiani che hanno dato cattiva prova di sé (sarebbe anche interessante far chiarezza sulla questione derivati, ma a quanto pare non è possibile...). Mi verrebbe da chiedere se è possibile sapere qualcosa del perché e se è un fenomeno che riguarda anche gli altri paesi debitori dell'eurozona (per esempio i dati di partite correnti francesi non mi sembrano incompatibili con uno scenario analogo). <br />Quanto all'ultima domanda, mi pare, nel caso la risposta sia no, che si aprano poche possibilità: controllo di capitali e/o prestito tampone e/o liquidazione di asset. Mi sbaglio? Credo sia anche corretto sostenere che si tratterebbe di una situazione che la permanenza nell'euro non fa altro che rendere difficilmente evitabile e poco gestibile.<br />Di recente ho letto L'austerità è di destra di Brancaccio e Passarella. Contiene una riflessione che mi pare di qualche interesse: "[...] uno degli autori di questo libro ha sostenuto, in tal senso, che invece di immolarsi al nefando obiettivo di austerità insito nel pareggio di bilancio pubblico, le autorità nazionali dovrebbero puntare al tendenziale pareggio della bilancia commerciale verso l’estero. In passato questo obiettivo è stato perseguito soprattutto attraverso politiche di austerità che riducevano i redditi e le importazioni, e politiche di contenimento dei salari che puntavano a sostenere il surplus commerciale manifatturiero. Simili interventi hanno finito per assecondare alcune fragilità strutturali del sistema produttivo nazionale, come lo scarso grado di centralizzazione e di organizzazione dei capitali.<br /><br />Oggi bisognerebbe agire in direzione opposta. La disciplina fiscale e del lavoro, il governo del credito e la politica di investimento pubblico dovrebbero essere orientati a forzare i processi di centralizzazione dei capitali e la riorganizzazione delle reti. È questa la via maestra per rilanciare una produttività del lavoro che da troppo tempo risulta stagnante, soprattutto a causa dell’estrema frammentazione del sistema nazionale di produzione e distribuzione. Inoltre, bisognerebbe puntare al tendenziale assorbimento delle principali voci di disavanzo verso l’estero, tra le quali spiccano la bilancia energetica e quella agroalimentare. Nuove misure di pianificazione nazionale finalizzate alla massimizzazione del risparmio energetico, e di riorganizzazione del settore agricolo, potrebbero contribuire allo scopo.<br /><br />Il pareggio tendenziale della bilancia commerciale verso l’estero dovrebbe insomma rappresentare un obiettivo strategico. Per le incoerenze interne dell’assetto dell’Unione, infatti, la crisi economica e finanziaria europea è destinata a durare. I paesi in grado di controllare i conti con l’estero riusciranno ad affrontare le future fasi di instabilità in condizioni di maggiore autonomia decisionale. Inoltre, anche laddove l’eurozona implodesse, un paese o un gruppo di paesi già capaci di assorbire i deficit verso l’estero riuscirebbero ad affrontare la tempesta in condizioni di minor svantaggio."Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-61858076840785614672014-08-26T15:59:51.967+02:002014-08-26T15:59:51.967+02:00Non riesco a essere ottimista (quel che vedo non m...Non riesco a essere ottimista (quel che vedo non mi piace), non riesco a essere pessimista (non riesco a vedere tutto il quadro). <br />Dal 1980 si è formato un ciclone economico continuamente alimentato attraverso la leva finanziaria. Il ciclone è una singolare manifestazione atmosferica. All'interno del vortice viene stabilito, attraverso l'energia proveniente dall'esterno, un buon grado di vuoto (pressione più bassa dell'ambiente circostante) che mantiene la rotazione delle particelle e la rende stabile proiettando contemporaneamente il materiale verso l'alto. <br />Dal 1980 il tempo trascorso è assai. Tutti gli strumenti utilizzati per mantenere la rotazione sono insostenibili, le macerie si accatastano una sull'altra. <br />Cosa farà collassare la gigantesca bolla? <br />Lehman Bros. sembrava adeguato alla bisogna (il più grande fallimento del mercato). Si sono riversate nuove risorse provenienti non dai privati ma dagli stati, intermediate dai privati (banche centrali indipendenti). Tra il PIL mondiale reale (circa 60 T$) e quello finanziario (circa 600 T$) la bolla attualmente dove va situata? <br />Non ne faccio una questione morale, mi fanno un pochino ridere i creditori che pretendono il rientro dei loro capitali prestati sfidando il moral hazard (definizione non mia): l'economia reale non ha risorse sufficienti per far diventare denaro sonante la carta straccia. Si <br />ricorrerà alla ricchezza. In Italia il rapporto tra ricchezza e PIL vale circa 2,3. Se manteniamo fisso questo parametro prendendolo (in primissima approssimazione) come media mondiale si ottiene una ricchezza mondiale di 138 T$. Quindi: se la bolla vale di più è priva di senso. Amenoché si incominci a scambiare il suolo nazionale come rimborso dei debiti contratti sotto moral hazard.<br />Tutto ciò per dire che l'ipotesi frattalica vale. Perché non è la storia che si ripete secondo un genere letterario piuttosto che un altro. Semplicemente gli attori sono sempre gli stessi: descritti dal teatro greco con una integrazione secentesca (il vecchio Scuotilancia). E, <br />sotto la pressione esterna ne dovranno succedere cose dentro al vortice. Che lo faranno collassare. Anche all'esterno succederà di tutto. <br />Forse anche che arrivi la troika. E chi lo dice che il rignanese se ne starà a guardare. Berlusconi "teneva famiglia" ma lui no. Potrebbe diventare improvvisamente patriotanazionalistaantieuroglobalizzato e i parlamentari così come hanno votato i trattati UE con maggioranza bulgara possono ripristinare per decreto lo stato precedente (e li voglio proprio vedere quelli della troika protestare "al colpo di stato"). Il sedicente garante dell'unità nazionale deve ratificare fino a conversione in legge e se gli viene un infarto faremo funerali di stato adeguati alla statura del dipartito. Al rignanese basta restare nella NATO per essere a posto. Se i tempi sono rapidi e ben scelti il colpo può riuscire.<br /><br />ps ho inglobato nel valore di 600 T$ tutto ciò che si basa su leva considerando ignoto tutto l'OTC. Ci ho messo dentro anche i capitali prestati fuori dai confini nazionali al 4-5% e più (vedi Grecia) quando all'interno dei confini nazionali avrebbero potuto fruttare 0.5-1 %<br /><br />pps se sbaglio mi correggerete e scusate la follia. Quarantotto, se cestini non me la piglio.Nerihttps://www.blogger.com/profile/09507679418712980577noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-37236164308391344462014-08-25T23:06:14.204+02:002014-08-25T23:06:14.204+02:00beh gia' ora il 40% delle soc. quotate in bors...beh gia' ora il 40% delle soc. quotate in borsa e' in mano straniera....ormai sono 3 anni dal colpo di stato, questi sono i risultati (Napy puo' essere fiero) ...sul blog economy 2050 un articolo, che non riesco a linkare, dal titolo "l'italia versa alla bce interessi miliardari, grazie a regole poco note ( e molto penalizzanti)" ,,,sembra siano almeno (altri) 8 miliardi, ed il blog crede(va) nell'euro...mi sto' pero' convincendo che per pagare questi interessi, che si sommano alle rate del fondo salva banche tedesche, che si aggiungono agli interessi sul debito pubblico della moneta debito farlocca basata sulla carta straccia cotonota senza nessun retrostante in mano ad entita' mai elette dal popolo, e stampata (e pure poco) solo a loro insindacabile piacimento, nonche' imu tarsi ecc. basterebbe , e mi riallaccio al facciomoci buttare fuori: non rompere piu' le scatole agli artigiani della banconota di Giugliano, eccellenza del made in italy, dalle cui stamperie escono banconote di fattezza migliore(prese per buone dalle macchinette) di quelle (non meno fake) della bce...e sono senza costi di emissione! le emettono gratis, loro, a Giugliano...invece, dannazione, ci sono retate continue, nel 2009 furono arrestati in un colpo solo 109 di questi eccelsi professionisti e 165 segnalati all'autorita' giudiziaria....un vero caso di masochismo nazionale...io gli farei stampare le 50 euro con la X; cosi', per accelerare gli eventi...insomma, rivolgiamoci ai falsari indigeni invece che a quelli stranieri...<br />ps pleonastico ripetere i complimenti a Francesco Lenzi ..caposaldohttps://www.blogger.com/profile/06984610642676969130noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-24151915448666780862014-08-25T21:55:44.312+02:002014-08-25T21:55:44.312+02:00"Piuttosto" preoccupato?
La classe dirig..."Piuttosto" preoccupato?<br />La classe dirigente italiana - politica e grande industria- pensa che la situazione sia gestibile e con margini di tempo di medio-lungo periodo (diciamo una decina di anni di aggiustamenti, basati sul ricatto "fatte le riforme strutturali - =FLESSIBILIZZAZIONE TOTALE DEL LAVORO IN USCITA- ci saranno allentamenti fiscali...gestiti dall'UEM). <br />Ciò non equivale solo alla fine dell'indipendenza formale, oltre che della sovranità sostanziale, ma ad un processo distruttivo industriale che andrà certissimamente fuori controllo. <br /><br />E Renzi ripete seraficamente la teoria hayekiana della benefica selettività, salvifica, delle fasi di recessione. <br />Il problema è che tutta l'industria che rimarrà in piedi sarà di proprietà estera. <br />E in più faranno l'ERF, per rendere economicamente improponibile una riduzione del debito con svalutazione della moneta ri-nazionalizzata.<br /><br />Comincio a temere che non siamo solo fritti, ma belli che masticati e di prossima "digestione"Quarantottohttps://www.blogger.com/profile/06816556453620678760noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-5241588602964684752014-08-25T16:02:54.644+02:002014-08-25T16:02:54.644+02:00La situazione non è certamente florida ( eufemismo...La situazione non è certamente florida ( eufemismo ).<br />È stato più volte detto che riacquistare la flessibilità del cambio è condizione necessaria ma non sufficiente, per uscire dall'eurodeclino certo in cui stiamo stati messi, ma occorre che il governo che gestirà l'uscita, sappia dosare con saggezza gli strumenti di politica economica, sennò i movimenti finanziari ( sapientemente illustrati sopra da Francesco ) ci faranno parecchio male, vista la nostra posizione debitoria netta nei confronti con l'estero. <br />Quindi, chi governerà la futura transizione in uscita, dovrà avere anche la giusta lungimiranza, nel far pesare nel modo giusto il nostro paese ( che ricordo essere anche 60kxk di consumatori ).<br />Ammetto di essere piuttosto preoccupato ......Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/08650936971516377023noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7138099619226908681.post-69711639108389470612014-08-21T11:15:25.085+02:002014-08-21T11:15:25.085+02:00Siete stati carini a farmi usare l'ultima ora ...<b> <a href="http://s294.photobucket.com/user/flatterkatz/media/forumimgs/irony.jpg.html" rel="nofollow"> Siete stati carini a farmi usare l'ultima ora a rimettere insieme i pezzi.</a> </b><br /><br />Male non fa, anche se forse non ce n'era bisogno. La domanda finale ha parecchie modalità di lettura.<br />Dal punto di vista tecnico e a botta calda direi che <b> <a href="http://www.eunews.it/2013/03/28/blocchi-dei-conti-ciprioti-lue-cera-rischio-destabilizzazione/6218" rel="nofollow"> la soluzione UEM per Cipro </a> </b> è sdoganata e chiunque la può legittimamente (!?) usare, se del caso.<br />Vedo meglio la faccia politica della questione: gestirla con la Costituzione della Repubblica Italiana in una mano e l'altra sul bottone di congelamento dei conti (ricordandosi di chiudere anche i pertugi dislocati all'estero). Nerihttps://www.blogger.com/profile/09507679418712980577noreply@blogger.com