giovedì 20 dicembre 2012

RIASSUMENDO IL DISCORSO- FOCUS 2

Riassumendo il percorso che abbiamo svolto fino ad adesso, e che, devo dire, tante risposte positive e "attive"sta suscitando in molti di voi, vi butto lì una breve guida panoramica.
"The bulk" dei concetti messi in circolo dai post parlano:
-  1) di come esista un potere/dovere di uscire dal trattato UEM (il "potere-dovere" è una tipica formula descrittiva delle funzioni pubbliche, tra cui, anche quella di governo, che è nel complesso una funzione pubblica, soggetta alla legge e prima di tutto alla Costituzione). Ciò a causa di squilibri socio-economici non correggibili insiti inevitabilmente nella moneta unica e acuiti dalla strategia di deflazione intenzionale intrapresa da altri paesi, contraria alle norme e alla "causa" cooperativa dei trattati, con il concorde, e quantomeno "omissivo", contributo della Commissione UE (su questo torneremo perchè forse è....peggio di così);
- 2) di come l'UE, consistendo in un sistema socio-economico in cui una governance "fondatrice" e "prevalente" di estrazione "bancario-finanziaria" ha imposto come valori "fondamentali" e a realizzazione prevalente, e, anzi, ormai esclusiva, "stabilità dei prezzi" e "libero mercato", ha comunque plasmato il nostro ordinamento creando, per via di "riforme" legislative nell'arco di due decenni, uno spazio dove una nuova forma di vasta "corruzione" si appropria della ricchezza comune e diminuisce il benessere collettivo, in un corto-circuito "multilivello" tra politica e imprenditoria-affaristica, riottose a controlli e regole di tutela del pubblico interesse (che infatti sono state abrogate e sostituite da "non regole" congeniali a tale disegno);
- 3) di come questo sbandierato "inglobamento" (cannibalizzazione della democrazia?) della nostra tradizione di "Costituzione democratica del lavoro" (che non era stata comunque a pieno realizzata!), non possa essere consentito dalle norme fondamentali della Costituzione stessa, correttamente intese;
- 4) di come questo corretto "intendimento" della Costituzione si possa accoppiare anche a un corretto intendimento dei trattati europei, nell'intento almeno di limitare i danni devastanti per la nostra democrazia e la sua scala di valori che pone al centro alcuni diritti fondamentali, "calpestati e derisi", nei fatti, dalle inarrestabili politiche di austerity. Sia la corretta "lezione" della Costituzione, che dei trattati, sono state infatti piegate alla "precomprensione" della governance UE, che con la suggestione della "parola del più forte", ha trasmesso tale "precomprensione" alla nostra stessa classe dirigente.
- 5) di come tutto questo rammenti uno schema del recente (tragico) passato dell'Europa, riallacciandosi alle più oscure forze antidemocratiche che hanno già devastato il continente -anche se oggi lo chiamano "sogno"-  e di come, (allegria!), la situazione si stia evolvendo verso un esito che comunque portò alla sconfitta delle forze anti-democratiche e a una difficile ma esaltante "Liberazione". Ma non certo e non solo ottenuta con le sole "forze" espresse dagli "italiani".

Siccome sono un rompino con la "fissa" degli indovinelli (peraltro "a premio", come ricordo a Flavio, Oscar Dabbagno e a sil-viar), lascio a voi, nelle risposte (se ci saranno :-)...) dirmi quali siano, secondo voi, i vari post che si connettono ai vari punti che ho appena esposto.
Anche perchè per andare avanti, occorre ogni tanto "fare il punto", per capire se tutti hanno avuto il tempo di gradire e di "digerire" il discorso fatto a gran ritmo fino ad adesso.
Come contrappunto a questa esigenza, credo comune, devo farvi i complimenti, a tutti voi, perchè la risposta è stata pronta, vivace e interessantissima: uno "spettacolo" che mi conforta, anche nell'ottica della creazione collettiva del discorso che svolgeremo insieme (chi mi ha mandato dei post, li vedrà quanto prima pubblicati, anche risolvendo alcuni...problemini tecnici: Gosmin, fatti sentire con sil-viar!).
Tra le "risposte" vi offro un contributo, dato da uno di voi, di informazione "di servizio", che fa capire come il discorso che svolgiamo qui sia "distante" anni luce, effettivamente, dalla ideologia dominante e apparentemente irremovibile della governance UE-UEM:
una lunga dissertazione sulle cui capacità profetiche (...al contrario) vi riporto, a titolo esemplificativo, questo eloquente passaggio:
"I critici dell’unione monetaria si richiamano ancor oggi al modello di Mundell, e in particolare agli urti (shock) asimmetrici, per profetare il suo insuccesso. La critica - si pensi, oltre che a Krugman (2), a Feldstein - ha punti di forza e punti deboli.
Pare a me debole il richiamo agli urti asimmetrici. Gli urti economici sono sempre asimmetrici, nel senso che colpiscono l’economia in modo ineguale. Solo quando l’asimmetria abbia carattere non settoriale o regionale, bensì nazionale, la fissità del cambio priverebbe la politica economica dello strumento adatto. Ebbene, questi casi sono rari e, quando avvengono, la cura del cambio è sempre difficile da applicare e spesso inefficace. Sono casi rari perché, in paesi con strutture economiche abbastanza simili come quelli dell’Unione, urti asimmetrici nazionali possono essere determinati quasi soltanto dalla politica economica; e la probabilità che essi avvengano è stata grandemente ridotta proprio dall’unione monetaria e dal processo di convergenza preventivamente richiesto. Ma se davvero l’urto asimmetrico si manifestasse, non è detto che, in assenza d’unione monetaria, la variazione del cambio sarebbe praticabile ed efficace. Avrebbe forse dovuto ricorrervi la Germania dopo la riunificazione, ma essa venne respinta. E quand’anche le resistenze fossero superate, non è detto che la modifica della parità servirebbe, perché molto spesso gli effetti secondari sui prezzi e sui costi ne vanificano l’efficacia. ".
"Rari casi"!? "Urti asimmetrci possono essere determinati quasi soltanto dalla politica economica"? E di quali paesi, tanto per fare previsioni "diligenti"? Il "processo di convergenza" che riduce grandemente le probabilità di "urti asimmetrici"? E' quasi ingeneroso evidenziare questi passaggi, ma non siamo noi che abbiamo gestito questo processo, fatte queste previsioni, liquidato come "deboli" gli avvertimenti di Feldstein, Krugman e Wynne Godley...
Anche qui riportiamo un significativo passaggio:
"I mandati di Tommaso Padoa-Schioppa alla Banca d’Italia e alla Commissione europea sono stati contrassegnati da riallineamenti nell’ambito degli Accordi europei di cambio del Sistema monetario europeo. È risaputo che per Tommaso il problema cruciale risiedeva nel “quartetto inconciliabile”, ossia tassi di cambio fissi, libero scambio, mobilità dei capitali e politiche monetarie nazionali.
La soluzione è stata trovata nella moneta unica.
Oggi vediamo che questa soluzione è incompleta. La crisi ha messo in luce la necessità di portare a compimento l’Unione economica e monetaria.
Insieme ai presidenti del Consiglio europeo, della Commissione europea e dell’Eurogruppo, abbiamo individuato quattro pilastri su cui edificare un’Europa stabile e prospera: un’unione bancaria con un’unica autorità di vigilanza; un’unione fiscale in grado di prevenire e correggere bilanci non sostenibili; un’unione economica in grado di garantire una competitività atta a favorire un’occupazione elevata e, infine, un’unione politica in grado di coinvolgere profondamente i cittadini dell’area dell’euro".
Non traspare un certo..."panico" di aver intenzionalmente commesso qualche erroruccio e di non poterlo più nascondere?
In definitiva, Draghi "sogna": una "unione fiscale"!? "La soluzione (!?) è stata trovata nella moneta unica"? Ma come, quando simultaneamente ci addita tutto un programma di cose che andavano fatte prima e che non c'erano e non ci sono (tranne che in "sogno") le condizioni politiche per fare tutt'ora?

Ma sì, continuiamo così, "facciamoci del male" (tanto il dolore lo avvertiamo noi costantemente, a una parte del corpo che non ci consente di sederci...confortevolmente)

11 commenti:

  1. Allora:

    1) post dal titolo PER CHI...NON GUARDASSE SOLO GOOGLE E FOSSE INTERESSATO ALL'ARTIGLIERIA PESANTE
    in cui, attraverso la lezione del presidente Luciano Barra Caracciolo intervenuto al convegno di Pescara, si delineano i) le cause tedesche (o core UEM) della crisi eurozona, ii) il disegno complessivo dell'Euro (che Padoa Schioppa ben sa poichè hanno utilizzato appositamente quanto indicato da Mundell) iii) violazione trattati sia Core-Uem sia, paradossale, da parte delle stesse istituzioni UEM iv) questioni diritto relative all'uscita UEM.

    2) Il Dott. Petiot con Sofia
    ci spiegano come ci vengono imposte le direttive dall'alto creando endemica corruzione, con annessa nostra colpa affibbiataci dai governi nel non essere abbastanza produttivi

    3) Ecco come cambia la Costituzione , anche grazie al contributo di Umanesimo48, e quali possano essere le migliorie da apportare per una Costituente del domani che impedisca un nuovo svuotamento della carta

    4) Con questo spunto di precomprensione dei trattati europei e della possibilità, secondo art. 31 comma 1, Convenzione Vienna sul diritto dei trattati, di recedere per "asimettria da interessi particolari" e potremmo anche denunciare una delle poche cose giuste che nessuno applica, l'Air con cui si potrebbe giungere ad una grande opera di risparmio, se solo si avessero a cuore le sorti di questo paese.

    5) Questi infine gli scenari che ci attendono con qualche addendo, seguito da digestivo e ulteriore addendum (al cui abbiamo sospirato... scherzo ;) )

    Fine. Spero di aver messo tutto. In caso di errata, corrige ben voluta!

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    1. Flavio ma vinci sempre tu! :-)
      Ti devo "due pizze"...ma a Roma può anche avere un significato non proprio amichevole...in questo caso da escludere: "interpretazione autentica", ma non quella dei banchieri! :-)

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    2. Ricevuto!!! Motivo in più per venire a Roma!! ;)

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  2. non conoscono la Sacher Torte:)) continuiamo così facciamoci del male:)

    Sono davvero dispiaciuta di non poter partecipare all'indovinello del rompino (detto voi non io:) però ho dato la mia parola a Babbo Natale e ho 2 o 3 regali in sospeso. Quando torno avranno già risolto:)

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  3. Non vale!
    Sono tornata ora da mille impegni... stamani ad esempio sono stata tre ore a parlare su come si può "praticamente" cercare di contrastare il punto 2 (da noi ci sono le elezioni, il comune è commissiariato, chissà perché). Ma ci siamo resi conto che è connesso al punto 4 e al punto 3 e al punto 1 che ci offre la via d'uscita. Il pomeriggio invece, in attesa del concerto dei nostri figli alla scuola media, siamo stati investiti dal punto 3, vista la situazione disperata di tante famiglie e della stessa scuola, ma ci siamo sentiti molto confortati dal punto 1.

    Anche perché qui, vicini a Sant'Anna, il punto 5 abbiamo paura non resti confinato alla guerra economica.

    Per chi è interessato al "Diritto di Resistenza":
    sil-viar@virgilio.it
    sipiviar@gmail.com

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    1. Ah bentornata....sto leggendo la sentenza della corte UE, in plenaria, 27 novembre 2012, , C-370/12 e...siamo messi molto peggio di qualunque pessimistica aspettativa: possiamo serenamente affermare che la sostanza della Costituzione non esiste se non per graziosa concessione e capriccio di questi signori...Malissima tempora...

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    2. 48 non mi spaventare, che stanotte non dormo.
      E allora ci siamo giocati l'art 11? Benigni ha detto l'ultima parola sull'interpretazione "autentica"?
      L'interpretazione del più forte ci tocca ficcarcela in testa? La Costituzione diventa un testo letterario del tempo in cui eravamo liberi? Siamo di fronte all'arbitrio assoluto?
      Ci resta almeno la Convenzione di Vienna?
      O hai paura che il presentimento del popolo di qui, vicino a Sant'Anna di Stazzema, sia giusto?
      Come vedi ho solo domande.

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    3. Beh tra ESM e fiscal compact, a leggersi con orrore crescente come la vede la corte europea, l'art.11 se lo semo bello che giocato...o meglio ormai esiste solo nei sogni di Benigni...e compagnia sognante...
      Ma se avessero una pallida idea, i sognatori, di quali doveri abbiano di tutelare la nostra Costituzione (cioè la democrazia del lavoro italiana) non ci dormirebbero la notte...e smetterebbero di sognare...Come vedi, però, siamo in un cul de sac

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  4. pare che dei salumieri siano stati chiamati a gestire una centrale termonucleare

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  5. Hei, nella "Lectio" è contenuta anche la risposta €uropea alla domanda posta in testa al blog:
    <>

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    1. "Si potrebbe concluderne che l’economista debba allora accettare l’assetto istituzionale come un dato, e badare soltanto alle misure possibili in quell’assetto. Ritengo invece che l’economista debba riflettere anche sui mutamenti di quell’assetto necessari per conseguire gli obiettivi finali della politica economica; e, ancor più, credo che il politico economico debba operare affinché quei mutamenti si compiano."

      Eccolo qui, il pezzo della "Lectio" sfuggito per improprio uso di caratteri virgolette.
      Fra l'altro è in tema col post pubblicato oggi 6.1.2013.

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