mercoledì 28 ottobre 2015

LA SPESA PUBBLICA, IL WELFARE ITALIANO E IL TRIANGOLO DELLE BERMUDA MEDIATICO: DATI SCOMPARSI DAI "RADAR"

http://photos1.blogger.com/blogger/3370/3221/400/Bermuda%20Triangle.jpg



1. Poichè l'offensiva mediatica prosegue indisturbata e implacabile, svolgiamo alcuni elementari ragionamenti, scomparsi dai radar televisivi e dei giornaloni, e forniamo alcuni dati macroeconomici e fiscali del tutto censurati ("chissà perchè"...)

Questa, in termini percentuali rispetto al PIL, è la classifica UE della spesa per la protezione sociale
2. Ragionevolmente e obiettivamente, occorre considerare che è una spesa calcolata in percentuale al PIL: quindi se quest'ultimo diminuisce, in termini sia nominali che reali, nel periodo anteriore all'attuale, anche la stessa percentuale non è così significativa, perchè nelle condizioni cicliche essa, per i fattori che vedremo e che sono tipici della congiuntura negativa (inclusa l'attuale stagnazione), tende a non poter diminuire oltre dei livelli che sono "di guardia" e che, piuttosto, indicano che la performance italiana della spesa sociale è ben migliore, in termini comparati e messi in rapporto al PIL, di quanto indichi questa stessa classifica.

A meno che non si voglia arrivare a essere un Paese hayekiano, cioè privo di stabilizzatori automatici, in caso di dilagante disoccupazione, salvo per il...reddito di cittadinanza:
Il "meraviglioso mondo di Von Hayek".
"...Fornire agli indigenti e agli affamati qualche forma di aiuto, ma solo nell’interesse di coloro che devono essere protetti da eventuali atti di disperazione da parte dei bisognosi."

2. Vediamo dunque l'andamento del PIL italiano rispetto a quello dei principali paesi del c.d. G7 e alla performance media dell'eurozona, tra il 2008 e il 2015:


Questo è il PIL italiano rapportato ai bench-mark più significativi dell'eurozona e dell'UE tra il 2001 e il 2013:

 2_1_3_Evoluzione

3. Ma i dati rilevanti non finiscono qui
Dunque, occorre saperlo (almeno le persone dotate di normale raziocinio e buona fede), se il PIL va male, anzi "peggio", rispetto agli altri Paesi che si utilizzano per l'esercizio di "facciamocome", a scopo autorazzista anti-italiano, vuol dire che c'è più disoccupazione e, quindi, più spesa per ammortizzatori sociali, più deindustrializzazione, che significa minor gettito da redditi dei diminuiti dipendenti, da consumi e investimenti che diminuiscono, e persino più spesa sanitaria pubblica (perchè, certo, la condizione di insolvenza e di disoccupazione non aiutano la salute della popolazione).

 Dal 2000 al 2007 il tasso di disoccupazione italiano si è quasi dimezzato (dal 10,6% al 5,8%) scendendo sotto la media della zona euro. Successivamente, l’impatto della prima recessione ha portato a un aumento della disoccupazione in Italia, aumento tuttavia meno consistente rispetto alla media della zona euro. La seconda recessione invece ha avuto un impatto molto più forte in Italia che non in Europa (il tasso di disoccupazione in Italia è aumentato di 5,4 punti, passando dal 7,8% di aprile 2011 al 13% di novembre 2014, per poi iniziare a calare fino al 12,4% di aprile 2015 mentre la media della zona euro è aumentata nello stesso periodo solo di 1,7 punti, dal 9,8% all’11,5%). Nel 2014 l’aumento del tasso di disoccupazione è avvenuto in parallelo all’aumento del numero di occupati, perché numerose persone classificate come “inattive” hanno deciso di entrare nel mercato del lavoro.

4. La tendenza ciclica, naturale, all'aumento della spesa per ammortizzatori sociali, in Italia, assume "curiose" manifestazioni:

 "...nell’ultimo decennio oltre ventisettemila aziende italiane hanno delocalizzato la produzione all’estero, creando oltre 1.5 milioni di posti di lavoro esteri e lasciando allo Stato una fattura da 15 miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali... soltanto il 10% di queste aziende sono andate oltre i confini europei (soprattutto in Asia) mentre la restante parte sono rimaste in Europa, in Austria, Svizzera, Germania, e soprattutto nei paesi balcanici...
La spesa "sociale", in questi casi dovrebbe far aumentare la spesa pubblica primaria complessiva: ma non è così, dato che rimane invece stabile e anzi diminuisce in termini reali.
http://www.genitoritosti.it/wp-content/uploads/2015/02/perri-realfonzo.jpg
 https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHkRZyjXLCFWfhQXNX8KDNYiqtFS9o9-1qiDyFIJYYJfN1rP4ST5-M6f29PDGHpwAJTTwZtMRUklAEK6Sh8F5YY-ExDiuXGq7tZv_Jwp_cVpLWzAD6ExEEO69PgMJuhXHYV1AyBl0RaF2-/s1600/sp-reale.png

5. D'altra parte, a riprova di ciò, la spesa pubblica pro-capite italiana, di cui la spesa (sempre pro-capite) per il welfare è una parte essenziale, quand'anche considerata in termini assoluti, e dunque a prescindere dal porla in rapporto con il PIL, è tra le più basse dell'eurozona:


Questo grafico Eurostat è uno dei miei preferiti perchè rappresenta iconicamente la dimensione della menzogna in cui sguazza il sistema mediatico italiano.
Chissà perchè, poi.
Forse amano troppo Piller&Gumpel.
Ma non basterebbe come spiegazione.
Dev'esserci qualche altra ragione... 

ADDENDUM: ed eccovi una dritta, molto attuale:

18 commenti:

  1. Sul "chissà perché?" ho da proporre una riflessione un poco lunga, ma credo istruttiva assai.

    Dal tredicesimo volume della Storia del declino e caduta dell'Impero Romano di Gibbon.

    Prima della caduta di Costantinopoli:
    “L'Imperatore Giovanni Paleologo avea, prima di morire, abbandonato il divisamento che tant'ira destò nei suoi sudditi, il divisamento di unir le due Chiese; il fratello di lui Costantino lo ripigliò quando, le angustie in cui trovavasi, gl'imposero come una necessità di ricorrere ad un'ultima prova di dissimulazione e di adulazione. Inviò ambasciatori a Roma coll'incarico di chiedere temporali soccorsi ed assicurare il Santo Padre che i Greci al suo spirituale dominio si sommetteano.”

    Poi Gibbon riporta il commento del frate Gennadio, voce del popolo:
    “«Sciagurati Romani! perché abbandonaste voi la strada della verità? Perché invece di mettere la vostra fiducia in Dio, negli Italiani l'avete posta? Col perdere la vostra fede, perderete anche la vostra città. Signore, abbi compassione di me. Io protesto al cospetto tuo che sono innocente di questo delitto. Sciagurati Romani, pensate bene, trattenetevi e pentitevi! nell'atto stesso che abiurerete la religione dei padri vostri; nell'atto stesso che vi collegherete coll'empietà, cadrete schiavi sotto uno straniero servaggio». Udito questo avviso di Gennadio, le vergini spose di Dio, pure come gli Angeli, e superbe come i demonii, sorsero contra l'atto di unione, e maledirono qualunque lega coi partigiani presenti e futuri della Chiesa latina; le imitò, le approvò la maggior parte del Clero e del popolo.”

    E così, quando ancora si poteva usare arroganza in Costantinopoli:
    “Più inviperito odio portavasi ai Latini che agli stessi Eretici ed Infedeli; talchè il primo Ministro dell'Impero, il Gran Duca, si spiegò apertamente che avrebbe preferita la necessità di vedere a Costantinopoli il turbante di Maometto all'odievol presenza della tiara del Papa o di un cappello di Cardinale. Tal sentimento cotanto indegno di un cristiano e di un amico della sua patria, era divenuto a tutti i Greci comune, e tornò ad essi fatale.”

    Quando, però, le cose si misero veramente male:
    “Fu esposta in una processione solenne la celeste immagine della Vergine; ma la Vergine non ascoltò le loro preghiere; accusavano l'ostinazione dell'Imperatore che non avea voluto cedere la piazza, quand'era tuttavia in tempo di farlo, e anticipavano gli orrori della sorte che gli aspettava, sospirando la pace e la sicurezza di cui si lusingavano godere sotto il servaggio de' Turchi.”
    Rileggasi l'ultima straordinaria frase dopo l'ultima virgola.

    Ma poi ci fu la presa di Costantinopoli:
    “Le più acute grida venivano mandate dalle monache che vedendosi strappate agli Altari, col seno scoperto e colle chiome scarmigliate, stendeano al Cielo le braccia, e dobbiamo credere che poche di esse potessero preferire le grate del Serraglio a quelle del monastero.”
    Ma almeno queste erano donne!

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  2. La sorte per i maschi non fu il Serraglio, ma nella sostanza nulla di diverso accadde loro:
    “Più di sessantamila di questi infelici, trascinati, o su navigli, o nel campo, vennero cambiati, o venduti giusta il capriccio, o l'interesse de' lor padroni, e dispersi per le varie province dell'Impero ottomano.Giova qui il far conoscere le avventure di alcuni più spettabili di tali prigionieri. Lo Storico Franza, primo Ciamberlano e Segretario dell'Imperatore, cadde, non meno della sua famiglia, in potere dei Turchi. Ricuperata la libertà, dopo quattro mesi di schiavitù, osò nel successivo anno trasferirsi ad Andrinopoli, ove gli riuscì riscattare la moglie che apparteneva al Mir-Basi, o mastro della cavalleria; ma erano stati riservati ad uso di Maometto i suoi due figli, allora nel fiore dell'età e della bellezza; la figlia morì nel Serraglio, forse vergine tuttavia; il figlio in età di quindici anni, preferendo la morte all'infamia, spirò sotto il pugnale del Sultano, che contra il pudore del giovinetto attentò.”

    Il commento più lacerante su tutto questo Gibbon lo riporta proprio nel momento in cui i turchi stanno penetrando in S. Sofia e i greci sognano ancora un aiuto divino dagli angeli del cielo:
    “A tal proposito, Duca, con egual verità ed amarezza, rimprovera ai Greci la loro ostinazione e le loro discordie; quand'anche, egli esclama, fosse comparso l'Angelo e vi avesse promesso di sterminare i vostri nemici a patto che sottoscriveste l'unione delle due Chiese, credo che in questo fatale momento avreste rifiutata una tal via di salute, ovvero per ottenerla, ingannato il vostro Dio.”

    Preferirono i Greci di piegarsi ai soldati turchi che al Papa e ai riti latini per riceverene soccorso.
    E i soldati turchi, famosi in questo, gradirono per tutti i restanti anni della loro vita quella loro spontanea offerta.

    Sia detto questo per togliere qualsiasi speranza che il pensiero razionale possa recuperare il buon senso degli ostinati. Quelli sono capaci a farsi fare qualsiasi turpitudine pur di non rinunciare alle loro fantasticherie.

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    1. Sul piano della fenomenologia psico-collettiva riferita alla "massa", a ciò che ad essa viene "fatto credere e per cui dovette affannarsi", il racconto rende l'idea.

      Ma sul piano dell'analogia storico-sociale e istituzionale, probabilmente, la fase attuale assomiglia più alla caduta dell'Impero d'occidente nella stessa Italia: si trattò più di un abbattimento dello Stato, incarnato nel potere imperiale, che di una debellatio ad opera di una potenza straniera.

      La classe latifondista senatoriale, (miopemente sottovalutando l'instabilità, politica e demografica, che ne sarebbe venuta nei decenni a venire) perferì sostituirsi al potere centrale dell'imperatore, alleandosi con la Chiesa per concentrare oligarchicamente il potere economico.

      Entrambi tali alleati, punto saliente, pur di arrivare all'affermazione di tale assetto, pensarono di riuscire ad allerarsi stabilmente col potere militare ormai germanizzato (sostanzialmente, già prima del 476, i magister militum germanici, che si erano avvicendati in sostituzione di quelli romani, l'ultimo dei quali fu Ezio, erano in grado di fare il "golpe").

      Tralasciando i dettagli, la sovranità fu trasferita,- dalle elites che esercitavano ormai il controllo culturale (religioso)-, a preponderanti forze non italiche, per la rinuncia a difenderla in cambio di una (effimera) garanzia istituzionale del potere economico (allora il latifondo-villa, nucleo della futura "anarchia" feudale)

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    2. Correttissimo.
      In occidente fu il lento disfacimento dello Stato a traghettare il mondo verso il medio evo, e non la mitica invasione travolgente della mitica selvaggia bestia bionda del nord, che se fosse da credere durerebbe per oltre trecento anni, come tra noi e i tempi di Newton, e che si genera solo da una visione prospettica particolarmente schiacciata sul piano temporale. Il libro di Gibbon fa piena luce anche su questo.
      Citavo l'ultimo volume di quella grande opera per tentare di interpretare invece l'ostinazione culturale, anche di fronte al chiaro esito fatale dell'agire consolidato. Comunque è vero, potrebbe essere che anche questo rassegnarsi a subire la massima infamia, la quale è scontata, invece che reagire da uomini liberi, sia solo la manifestazione di una gerarchia di interessi più profonda.
      L'esito finale tuttavia rimane lo stesso: la sottomissione.
      C'è a chi piace!

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    3. Entrambi i contributi direi che colgono bene l'analogia storica... nelle citazioni di Matteo se ne trae anche una certa angoscia mista ad un insano piacere per la lingua italiana che, forzando un'analogia coll'esperienza ebraica, rimane ultimo baluardo alla dispersione, all'annullamento, all'estinzione.

      Il Fogno "mondialista" come il Fogno "universalista" cristiano?

      Chi è che strumentalizzava le divisioni interne e il collaborazionismo in Oriente?

      Gli oligarchi attuali sono così miopi e sprovveduti come i feudatari dell'anarchia alto-medievale?

      I rapporti di produzione confermano totalmente tali analogie, o entrano in gioco fattori storici di genesi diversa?

      Il "triangolo delle Bermuda mediatico" trova parallelismi con l'ignoranza delle classi dominate e schiavizzate latine, e la scarsa lungimiranza di quelle "rivoluzionarie", ovvero quella latifondista senatoriale che sovvertì il potere centrale imperiale?

      A mio avviso il fattore "tecnologico-scientifico" è dirimente: ciò che fino a ieri è stato utilizzato per il progresso, viene oggi utilizzato per la reazione.

      Ho trovato interessante in merito anche l'argomentazione sviluppata recentemente da Alberto per cui, se si eliminano le "frontiere", un dissidente ed un perseguitato dovre potranno mai rifugiarsi?

      C'è un nesso evidente tra totalitarismo liberale, controllo totale dell'informazione e della comunicazione e "tecnologia monopolistica": lo ha narrato Orwell in maniera sublime.

      La tecnologia delle scienze umane (psicologia compresa) unita a quella dell'ingegneria (neurobiologia compresa), permettono un controllo assoluto su mente e corpo dell'essere umano e, in definitiva, stando con Orwell, sullo spirito dell'Uomo?

      Ovvero, può essere che si stia costruendo un sistema di potere globale che si comporti come una "macchina organica" per cui, anche se imperfetta, anche se non perfettamente coordinata nel suo vertice/CPU, sconti questa stessa imperfezione, e provveda ad (auto)eliminare i bachi e la contraddizioni intrinseche nel sistema in modo progressivo, programmatico?

      I feudatari e le aristocrazie romane, avevano a disposizione il controllo mediatico (tipo "cristianesimo"...) e interi apparati (tipo NSA...) in grado di controllare e ricattare massivamente ogni membro della comunità sociale?

      È mai esistito un Grande Fratello globale?

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    4. Ora, al di là delle esigenze divulgative, tutto ciò che non parte dal presupposto dall'ipotesi storica peggiore è già principio di "wishful thinking"; è necessario prendere in considerazione lo scenario peggiore: in Occidente le oligarchie sono estremamente coordinate nonostante dissensi e dissidi interni, e potrebbero presto "infeudare" quelle orientali.

      Cosa si pensi significhi la fine della neutralità della rete? La "censura", come nota sempre il nostro Alberto?

      No: significa controllo totale

      Chi sostiene di non temere l'invasione massiva della privacy perché non ha nulla da nascondere, è come se sostenesse che non teme limitazioni alla libertà di parola perché non ha nulla da dire: la tirannia non tollera né riservatezza né anonimato.

      Il "voto" è segreto solo in democrazia.

      Internet è come il "consumismo": infatti lo potremmo definire il consumismo dell'informazione.

      Tutti lo "consumano", nessuno comprende cosa sta consumando, tutti credono di sapere come funziona: è una delle tante forme di piddinismo diffuso.

      Internet non è il web, e il web non si regge solo sul monopolio USA della data retention di social network e motori di ricerca d'oltreoceano: gli USA hanno il monopolio del sistema di risoluzione dei nomi (DNS) - gerarchico! - su cui si basa tutto il web.

      Ognuno vive già in un mondo virtuale che gli viene costruito su misura, una "bubble", come dicono gli esperti sul tema: chi esce da questa "bolla", viene considerato "letteralmente" un "terrorista" (cfr. PRISM).

      La crittografia forte viene già dagli anni '90 considerata in USA un'arma militare, e, chi comprende a fondo questi temi, ora viene definito un "cyber warrior", un militare a tutti gli effetti e deve essere assoldato o spiato e schedato in modo permanente.

      Se comprendi il sistema ne devi fare parte: e si torna ad Orwell.

      (Si confida nella Stalingrado orientale...)

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    5. @Matteo: sapevo che c'eravamo capiti.
      Gibbon e la storiografia più attenta hanno straprecisato il processo quasi inavvertito, nel quotidiano delle masse, del tramonto dell'Impero d'Occidente.
      Spengler,a sua volta, segnala un'urgenza profetica che, come già nel precedente del 476 d.c., rinvia alla logica della "rana bollita".
      Mai anticipare i tempi, quando si può morire ignavi (ignavi).

      @Bazaar: appunto, si può tentare di morire ignavi come rane bollite.
      Orwell ha fiducia o sprofonda sfiducia nello Spirito dell'Uomo?
      Direi, entrambe le cose: e non sarebbe una contraddizione.
      Ogni radiografia della distopia è la creazione implicita di un'utopia felix.

      Insomma: dici delle verità difficilmente oppugnabili: ma vuoi mettere la rana bollita quanto sta al calduccio (magari pensando che è colpa del surriscaldamento globale e consolandosi di non prendersi un tumore mangiando farine di insetti e meduse)?

      Poi, magari arriva una Stalingrado 2.0 quando meno te l'aspetti (in questa provincia del mondialismo di mediocre disperazione quotidiana)...

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    6. Preparati al peggio spera per il meglio.
      Presupporre un volonta unica nelle oligarchie occidentali lascia spazio esclusivamente a scenari apocalittici dove non credo ci sia spazio neppure ad una stalingrado 2.0,ma una totale unità delle gerarchie è dificilmente realizabile se non per singoli eventi e per lassi di tempo finiti in questo sta la debolezza di ogni potere, la tecnologia puó rendere il coordinamento piú efficente ma non infallibile per un periodo indefinito.

      E questo lo si puó osservare nella situazione attuale la fretta lo stringere la presa genera sempre in piú persone la nascita dello spirito necessario per rivoltarsi oggi siamo noi pochi ma col degradarsi della situazione il confronto con la realtà non potrà che sgretolare la gabbia del controllo mediatico.
      Lo so forse sono troppo speranzoso ma ho 26 anni datemi ancora qualche anno di utopia.

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    7. Solo dalla disperazione (non dal senso di sconfitta: dall'abbandono delle false speranze) nasce la consapevolezza e l'azione.
      L'utopia non è a rigore necessaria: abbiamo già la NOSTRA Costituzione e la sua speranza nell'essere umano da far rivivere. Ora e sempre.
      http://orizzonte48.blogspot.it/2014/04/celebrare-il-25-aprile-nelle-parole-dei.html

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  3. nell’ultimo decennio oltre ventisettemila aziende italiane hanno delocalizzato la produzione all’estero,creando oltre 1.5 milioni di posti di lavoro esteri e lasciando allo Stato una fattura da 15 miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali...


    Logica piddina direi.
    Quello che succede in Italia ha veramente del surreale. Nessun altro paese ha abbassato i salari è contemporaneamente alzato le tasse così aggressivamente come l'Italia, specialmente a partire da monti. Il Chart sopra dice più di mille parole. L'Itala si stava riprendendo della Subprime crisi poi arrivò monti è l'Italia cadde in un burrone.

    In una depressione un suicido economico.

    Schröder nella sua Agenda 2010 ha si tagliato i salari del 15%. Ma non ha minimamente toccato le tasse alle imrese, in certe imprese le ha persino abbassate.
    O il PD vuole sacrificare o l'Italia al fallimentare progetto euro o i piddini per quel che riguarda logice economice sono a livello dei paesi del africa centrale cioè il vuoto pneumatico.



    Incredibile che nessuno incominci a domandarsi che andando avanti così, si mette in serio pericolo il sistema bancario italiano.

    Ci vuole un netto taglio ai costi delle imprese per dare un po di ossigeno alle imprese è permettergli di essere in grado di pagare i loro crediti bancari.

    PS.
    Intanto Norbert Lammert presidente del Bundestag tedesco dice: O gli americani permettono di leggere i contratti del TTIP ( 70.000 pagine se non mi sbaglio, puahh) o la Germania rinuncerà a rattificare il TTIP. I contratti del TTIP sono nelle ambasciate americane dei vari paesi del EU è gli americani consentono solo 1 ora per studiare i contratti TTIP.
    Responsabile del TTIP in Italia, Pitella. Dio santo.

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    1. Invece Visco pensa alla Bad bank che per lui è: "... A lasting solution to the NPL problem requires a comprehensive strategy: removing the inefficiencies plaguing the bankruptcy and foreclosure system that prevent a faster recovery of credit as well as kick-starting the markets for NPLs... Its design would have to be such that assets are transferred at market prices. This rules out a transfer of losses from the banks to the State, which would trigger the consequences of the European State-aid regulation. These important differences substantially increase the complexity of the scheme, whose feasibility is still being studied. This is the object of the current interaction with the European Commission.". Bad bank pubblica, deducibilità immediata per le banche, trasferimento a "prezzo di mercato" dei NPL ("The volume of non-performing loans has trebled since the start of the global crisis, largely due to the major fall in economic activity (close to 10 per cent for GDP and 25 per cent for industrial production)") alla bad bank (saranno poi CAZZZI dello Stato recuperarli "at market prices" visti i redditi italiani, ma this is another story...), banche felici e contente di prestare... la solita cazzata che farà ancora digerire agli italiani il prossimo esproprio sotto forma di tasse...

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    2. ... "La Coop sei tu! Chi può darti, chi può darti di più?"...

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    3. Eh sì Flavio: le nostre analisi coincidono
      http://orizzonte48.blogspot.it/2015/02/bad-bank-welfare-bancario-supply-side-e.html
      Rimane il fatto che Bankitalia pare "ignorare" gli studi in materia che essa stessa aveva prodotto (in tempi..non sospetti)

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    4. Correzzione.

      "In una depressione un suicido economico"

      Cercare di abbassare il debito pubblico, alzando le tasse è abbassando i salari in una depressione è un suicidio economico.

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  4. Intanto, in tema di spesa pubblica e welfare, spunta questo studio, che ci dice cose che sappiamo già ma non fa mai male risentire e confermare: "A fronte di una spesa che, da anni, segnaliamo essere molto inferiore a quella degli altri Paesi europei, e a livelli di salute che, come vedremo, almeno per ora rimangono superiori, considerare l’inefficienza il principale difetto del sistema appare quanto meno discutibile." Quanto meno.
    Le risultanze delle studio sono sintezzate qui. Per dire, con una spesa sanitaria del 28,7% inferiore alla media UE i nostri ultrasettancinquenni con problemi di salute, fino a 10 anni fa, erano meno del 55%, dieci punti in meno della media UE; oggi sono il 63%. Eccetera eccetera.

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    1. Fra pochi anni i malati, anziani e non, saranno più numerosi della media europea. Se in soli 5-6 anni, un tempo rapidissimo per produrre effetti tali, siamo riusciti a peggiorare di 8% significa che la sanità italiana pubblica semplicemente non esiste più e, stando così le cose, non resta che aspettare che il tempo faccia il suo corso.

      Ma ormai il piano è debitamente inclinato verso l abbassamento della speranza di vita media di una decina d anni, considerando che altri tagli sono già in programma.

      Ormai restano fruibili a tutti e con qualita buona solo alcuni medicinali e la chirurgia. Chissà x quanto.

      Le visite specialistiche sono una barzelletta da 10 minuti di tempo inclusi i convenevoli. Per 20 euro.

      Curarsi nell italia di oggi, per chi abbia qualcosa di un filino serio, è un grosso problema.

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    2. Attacco alla Sanità e quindi alla salute, con ovvia conseguenza dell'abbassamento di aspettativa di vita, sono il logico e desiderato risultato? Presupponendo che "essi" sanno (e hanno sempre saputo - certo non un Pittella o tanti simil-pittella qualsiasi) quello che fanno, deduco che molti piccioni restano presi nella rete con l'uso di poche fave...
      Può essere?

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  5. Non so se è già stato consigliato da qualcun altro, se non lo è stato, ecco un intervento che non va assolutamente perduto:
    https://www.youtube.com/watch?v=vEMmkMYHx4k

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