mercoledì 27 marzo 2013

NOTIZIE MEDIATICHE E SCIENTIFICHE

Allora carissimi compagni di percorso, inserisco il link con la mini-intervista televisiva (andata in onda nel TG dell'emitente Romauno) fatta a Luciano Barra Caracciolo in occasione del convegno "equinoziale" del 16 marzo, seguita dalla "breve ma intensa" dichiarazione rilasciata da Francesco Lenzi

Come (forse) saprete il convegno era sull'OCA indigesta e l'evoluzione del ruolo delle banche centrali. (Se qualcuno, più bravo di me, sa come inserirla su Youtube, renderà un servizio alla causa).

Vi segnalo inoltre, per chi in particolare può muoversi su Roma, che domani presso la LUISS si terrà un convegno organizzato dal prof. Cesare Pozzi sul tema:
IL CASO DELL’INDUSTRIA DELLA CARTA: UN CONTRIBUTO ALLA POLITICA INDUSTRIALE
28 MARZO 2013
Aula Silvano Toti
LUISS Guido Carli
Via Romania, 32 - Roma. Ore 9.30 ss
.
Siccome vi interverranno Squinzi e Fassina e l'argomento si allargherà a coinvolgere tutta la tematica della "ripresa", sono curioso di sentire quale "descrizione della realtà" ne potrà emergere.
Auguriamo a Cesare che il suo punto di vista sia bene ascoltato, in mezzo a cotanto mainstream...in stato confusionale.

Per meglio comprendere il taglio del convegno, vi riproduciamo la introduzione al convegno prescelta nella locandina (che riecheggia certi temi trattati in nostri post, almeno in qualche punto di partenza):
"Parafrasando Keynes, il problema non sta tanto nell'affermazione delle nuove idee quanto nel liberarsi dalle vecchie. In assenza di una volontà in tal senso, la prospettiva è di continuare a seguire percorsi non adeguati, che portano il nostro Paese a perdere la propria capacità di generare valore sul territorio attraverso la manifattura senza aver costruito valide alternative.
L’associazione dell’industria della carta ha sentito così la necessità di approfondire questi temi in modo da poter fornire alle proprie industrie una base informativa e conoscitiva indispensabile, da un lato per inserirsi nel dibattito sulle politiche industriali per il Paese e, dall’altro, per orientare i necessari cambiamenti strategici.
In collaborazione con il Grif “Fabio Gobbo” della Luiss “Guido Carli” si è analizzato il settore cartario per la sua capacità di contribuire a obiettivi più generali, coerenti con le aspettative della comunità di riferimento.
In tale quadro la politica industriale è lo strumento attraverso il quale i settori produttivi devono essere valutati non soltanto per la loro capacità di generare profitti, ma anche e soprattutto per il ruolo che giocano nel contribuire a rendere sostenibili nel tempo gli assetti socio-istituzionali delle comunità cui si riferiscono. Così, la valutazione del settore cartario deve tenere conto del suo ruolo di ingranaggio fondamentale nell’ambito del sistema del riciclo nazionale e, più in generale, di attore naturale nello sviluppo della “green economy”. La politica industriale desiderabile è quella che affronta le criticità esistenti e le risolve coerentemente con gli obiettivi generali.
Un “tassello” che ben si inserisce nella politica industriale e ambientale del progetto Confindustria: ”Crescere si può, si deve”.
È su queste basi che Assocarta si propone di avviare un confronto con gli opinion maker per uscire dai luoghi comuni, condividere e costruire un percorso per la ripresa del nostro Paese."

8 commenti:

  1. Risposte
    1. E come non potremmo non crederci noi che abbiamo fraquentato il blog di FQ? :-)
      Non potendo riconquistare alcuna credibilità, cercano di minare quella degli altri, animati da sgomento e sincera ricerca della verità.
      E pensare che un blogger poco aduso a soppesare la logica e il senso della proporzione nel valutare uno smisurato amor proprio, va a dire in giro che sarei uno che vende la gente ai "piddini".

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    2. Aggikornamenti su ZELANTE MODERAZIONE & DOVEROSI MONITI

      Da: Moderazione
      Inviato: martedì 26 marzo 2013 13.45
      A: Poggiopoggiolini
      Oggetto: RE: dalla moderazione de Il Fatto Quotidiano

      Gentile lettore,
      a seguito della segnalazione ho effettuato un controllo ed ho riscontrato che alcuni suoi messaggi erano stati rimossi perché contenenti parole straniere e un moderatore eccessivamente zelante ha ritenuto opportuno rimuoverli, ma in fondo il corpo del messaggio è in italiano ed articolato, pertanto ho provveduto al ripristino, ma la pregherei comunque di dare lettura alle regole della policy del sito, che le riporto di seguito:
      http://www.ilfattoquotidiano.it/termini-e-condizioni-dutilizzo/
      Posso fare affidamento sul suo senso di responsabilità e sulla sua educazione?
      Sono certa di sì.

      Cordialmente, la saluto,
      la Moderazione

      Il "contendere", poi ripubblicato, era:

      MEHR LICHT!

      Il tedesco Goethe sul letto di morte chiedeva "Più luce!"
      Forse è il caso, nel "buio del tunnel" dell' Europa=Euro, di accendere qualche lume.
      Dunque, nelle stanze della (n)eurodeliri il "salvataggio" di Cipro, "paradiso fiscale",
      "riciclatore dei capitali dell'ologarchia russa", "ciprioti che vivono sopra le loro possibilità", la soluzione è:

      i. alla "mala" gestione" del sistema bancario cipriota devono partecipare, legittimamente, gli azionisti delle banche, coloro che hanno acquistato obbligazioni, azioni e altro della banca che avrebbe dovuto dividere gli utili;

      ii. devono partecipare anche i "creditori", i correntisti, coloro che hanno affidato i loro legittimi risparmi alle banche cipriote in misura differente e in funzione dell'ammontare del risparmio affidato.

      Un delirio "raccomandato" dalla troika, UE+BCE+FMI.

      Dopo aver assimilato questo "principio", poche cose ma "chiare", senza entrare nei meccanismo ESM & ERP, una domanda mi sorge spontanea:

      perchè la stessa identica "soluzione" non è stata applicata ai precedenti "fallimenti" bancari di DEXIA (belga), di ING e SNS (olandese), COMMERZBANK (tedesca), MPS (italiana), Credit Agricole (francese)?

      Figli di un "dio minore" oppure "prove generali" del "governo" dell' UE?

      PS: ancora a duellare con gli egotisti? a proposito, quanto quotano la vendita ai "pdini"? In tempo di "magra" tutto fa brodo .... ;-)

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    3. Hai detto Goethe?!

      Maleducato! ;)

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    4. A quanto pare "moderazione" è femmina!
      Intanto ti ha risposto, sforzandosi di fare la buona maestrina senza avere alcuna ragione per ergersi in cattedra (un rimprovero preventivo ci sta sempre bene, per non doversi scusare dell'arbitrio evidente, giustificato arrampicandosi sugli specchi).
      Ma se vedi il link di Flavio sopra, ti rendi conto che l'ipotesi che quel che viene reclutato sia anche inseribile fra i moderatori non è proprio da scartare.
      Tutto sommato, considerato l'aumento della rete di acquisitori, e quindi della domanda, la "vendita" ai piddini si prospetta un buon affare. Ma se fossi un buon affarista scriverei un blog di nicchia per pochi coraggiosi? :-)

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  2. Salve, vorrei rendere un servizio alla causa!
    Ma ovviamente posso caricare l'intervista su Youtube solo sul mio canale, questo:
    http://www.youtube.com/user/decostruendo
    Se questo non le crea problemi mi faccia sapere; naturalmente può scegliere il titolo e le info del video, possiamo mettere il link di questo blog ecc

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    1. Caro Gilles, mi piace quello che dici nel tuo "canale". Personalmente non ho problemi e anzi ti ringrazio. Per il link del blog va bene. L'argomento "banche centrali e modello puro costituzionalizzato all'europea", poi, è stato trattato in apposito post http://orizzonte48.blogspot.it/2013/03/la-dottrina-delle-banche-centrali.html
      Certo un pò tecnico (me l'hanno detto quelli della TV:-)), ma, a quanto pare, la gente ha gradito lo stesso...

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  3. Il video è già online a questo link: http://youtu.be/XkyvWjT2WNk
    Per qualsiasi cambiamento (di dati/titolo ecc) sono reperibile a questa mail: deterritorializzazione@gmail.com
    Ho messo il link al blog e anche al post tecnico: è infatti anche grazie ai vostri post tecnici che comincio ad avere le idee più chiare sull'attuale sistema giuridico-economico.
    Tutti i miei ultimi video sono solo volgarizzazioni imperdonabili dei vostri lavori
    Insomma, nonostante questo piccolo servizio rimango in debito!
    Buona serata.

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