Il PUD€, ormai, è come un coatto che, abituato a spadroneggiare, facendo troppe "pinne" con la moto (rigorosamente "truccata": "aho' c'ho 'a modifica"), s'è, come si dice, "ribaltato".
In questo momento, dunque, per capirne le mosse in gestazione, occorre ribaltare il significato di ciò che esso mette in scena, nell'apparenza mediatizzata (visto? ho evitato il nauseante "teatrino della politica", che in fondo è un compiaciuto occhiolino dei media e della politica a se stessi).
Facciamo un esempio: il richiamo a "non superare il limite" nelle reciproche dichiarazioni degli esponenti delle due principalli fazioni del PUD€, in realtà prelude al fatto che tale locuzione sia utilizzata proprio per acutizzare la gravità dei toni delle dichiarazioni stesse.
Ogni fazione potrà così dire all'altra di mirare alla rottura in una escalation "irresponsabile" di toni.
E quale sarebbe la "irresponsabilità" sottostante a un momento conflittuale che, considerati gli "scontri" in precedenza "inscenati", i conflitti di interessi reciproci, e gli stessi "toni" costantemente utilizzati in passato, è tutto sommato persino più contenuto del previsto (altro ribaltamento: piuttosto che una escalation, rispetto al passato, potremmo persino parlare di un mero "repertorio", quasi di prammatica, dei "toni" stessi)?
Ebbene la irresponsabilità, starebbe, a quanto pare, nel fatto che non si possa pensare a "risolvere i problemi degli italiani"; il punto è che le soluzioni che il PUD€ può mettere in campo sono, come noi ben sappiamo, piuttosto, all'origine dei "problemi degli italiani". Compreso il "bizzarro" taglio delle tasse riducendo il "perimetro dello Stato".
Che elettoralmente potrebbe essere riproposto con grande risalto, ma con effetti non certo favorevoli come si illudono i sostenitori più convinti...che gli italiani non abbiano iniziato a capire.
La novità è che, ormai, lo sanno pure al PUD€. e questo ci rivela IL MAGGIORE DEI "RIBALTAMENTI".
Chi dirà con più insistenza di voler salvare l'Italia aggiungendo "lovuolel'europa", perderà la partita elettorale; chi vorrà rompere gli indugi e "fare le indispensabili riforme" per una "crescita sostenibile", e passare con decisione alla "svendita", sarà travolto dalla impopolarità e farà la fine di....Monti.
Il che prelude a vasti riposizionamenti preelettorali sull'€uro-questione da parte delle varie forze politiche, compresa l'opposizione attuale.
Non a caso il personaggio che incarna "la spinta propulsiva" più grande alle riforme indispensabili, si trova apertamente esposto al fuoco "amico".
Quindi se in fase immediatamente post-elettorale si poteva, in consonanza con la "illusione finanziaria €uro-concertata", "arretrare per prendere la rincorsa", per poi passare alla fase della deindustrializzazione-depatrimonializzazione in conto terzi, con "svendita finale", oggi le fazioni del PUD€ hanno compreso che sopravvive chi farà vedere con più chiarezza che ha la maggior capacità di soprassedere, sopire, troncare, entrare in stallo; in attesa che "succeda qualcosa" in €uropa, magari dopo le elezioni tedesche.
Una sorta di luogo comune "prenditempo", quest'ultimo, che può funzionare sino alla fine si settembre, quando le elezioni si saranno svolte e non succederà nulla di nuovo, sul "fronte occidentale" crucco, com'è inevitabile che sia. Al massimo "cosmesi" dichiarativa dei vari Merkel e Schauble che quello pensano lo hanno fatto capire fin troppo chiaramente.
In questo clima, un imminente 25 luglio è già "nei fatti"; è chiaro che la "spinta propulsiva" dell'€urodelirio non finisce. Perchè dopo l'8 settembre, d'autunno, ci saranno i sostenitori della "nuova" €uro-Salò. Ma il loro destino sarà segnato in partenza: il che non toglie che potranno fare ancora molti danni.
Non so, forse questo post è troppo ottimistico. Anche quando si arrivasse ad una €uro-Salò (e forse è ancora troppo presto perché in Italia, ancora, si riesce a stare mediamente bene, almeno in termini di pura statistica), non essendo una entità (come lo era la repubblica di Salò) ma un insieme di piddini (che sono veramente tanti), potrà fare ancora mooooolti danni, continuando a beccarsi ancora i voti di quelli che "l'ItaliaècorrottainveceinGermaniatuttilindiepinti" (dei piddini, appunto).
RispondiEliminaTemo che il 2013 sarà stato un anno in cui non avremo visto, tirate le somme, miglioramenti. Secondo me, la guerra vera deve ancora cominciare...siamo appena dopo la capitolazione di Varsavia. I politicanti degli altri Paesi in difficoltà hanno ben dimostrato il rischio (sia relativo alla tenuta della società che sulla propria pellaccia) che sono disposti a sostenere ed in Italia 1) non siamo ancora a quei livelli e 2) non credo che i politicanti (sarebbe forse meglio definirli traditori?) saranno da meno. Anzi, in genere, fanno scuola. E bisogna tenere conto che le conoscenze ed il livello delle discussioni propri di questo come di altri blog non sono, ma manco per niente, nemmeno simili a quelli che avvengono nella società, ancora fortemente vincolata alla mmerda vomitata da quella scatolaccia nota col nome di "televisore". E saranno ancora cazzi nostri, scusandomi per il "colore" dell'espressione.
Sulla "traslazione" temporale (all'indietro)dell'ipotesi frattalica, ho in effetti più volte scritto. Ma credo che la propagazione di una certa insofferenza di massa verso l'€urodelirio sarà ormai molto veloce: certo arroccata, prevalentemente, specie nell'area del centrodestra, sull'idea del taglio della spesa pubblica.
EliminaMa tutto questo ottimismo nel post non ce lo vedo: constato un fatto attualmente piuttosto evidente.
E poi, la questione sarà riscontrata dallo stesso verificarsi di scissioni specie all'interno dell'ala puddo-piddina. Se ciò non accadrà nei prossimi mesi, in particolare dal settore "giovani turchi" e affini (valle a capì tutte le geometrie), sarà evidente che la "traslazione temporale all'indietro" diverrà più che verosimile...
Ottimismo non relativo a ciò che avverrà, che avverrà, ma nei tempi in cui lo farà: secondo me, la strada è ancora medio-lunga (almeno un altro anno...sicuro non prima di aver svenduto i "pezzi grossi"). Poi magari mi sbaglio, io non ho la visione che avete voi (alludo a voi che avete aperto i vari blog per portare a noi le informazioni necessarie a capire le dinamiche che prima ci insospettivano ma che non capivamo a fondo) sia per cultura che per esperienza. Conto e spero di poter recuperare il gap sfruttando la differenza d'età che ci divide (tiè! hahaha).
EliminaIo spero sempre che le previsioni in qualche modo "migliorative" della situazione nazionale ed internazionale che voi fate siano non solo corrette ma anche vicine temporalmente, però non posso non pensare al fatto che, almeno fino ad ora, il PUD€ s'è dimostrato essere la cosa più vicina ad un'Idra: chi ce lo dice che non tirerà fuori un'altra testa? Alla luce di ciò possiamo fare due cose: aspettare che tutte ste teste si azzannino fra loro oppure usare il rimedio noto dalla mitologia: il fuoco. Il punto è...chi li porta i fiammiferi?
Oh, beh, sul piano "migliorativo" (?), l'ipotesi frattalica prevede che all'8 settembre segua un periodo conflittuale di circa 2 anni (1943-45) e poi un ulteriore assestamento costituente (o restauratore della Costituzione originaria) di un altro paio di anni abbondanti (1945-inizio 1948). Solo ala fine di un periodo del genere si vedrebbe semmai una "luce" non offuscata dal rialzarsi delle teste dell'idra
EliminaPer definizione, tutto quel che è "peggiorativo" per il PUD€, è "migliorativo" per noi :D
EliminaOra l'ipotesi frattalica è ancora più chiara. Il mio timore è che al momento ci si trovi nel periodo corrispondente al 1939, a livello €uropeo (quando Francia ed UK fecero la "guerra dei volantini" contro la Germania, per capirci; solo che stavolta la Francia ancora non s'è mossa). Fino ad ora, secondo me, siamo stati nel periodo "Guerra di Spagna" (1936 - 1939, insomma). Ora si comincia la guerra seria, invece...e la cosa più difficile ancora, secondo me, sarà il dopo €uro. Temo infatti che l'ideologia della banca centrale indipendente sarà ben peggio dell'Idra di cui sopra. E sappiamo bene che anche l'uscita dall'€uro, se non accompagnata dalla riappropriazione da parte dello stato della banca centrale, non sarà sufficiente. E ci sarà sempre la retorica del debito pubblico che sale perché "viviamo al di sopra dei nostri mezzi". Ma queste cose, le sai meglio di me...
Sono davvero preoccupato, io da bambino ero convinto che non avrei mai visto gli orrori che vide mio nonno quand'era più giovane di me adesso. Ed invece sto vivendo un periodo che non è poi molto dissimile, almeno come effetti, dal periodo delle bastonate ai contadini da parte delle squadracce (e della "Quota 90" e del pareggio di bilancio...ricordi i commenti di due giorni fa?). E se fossimo solo all'inizio di un periodo lungo almeno tanto quanto il periodo fascista in Italia? Anzi, a dire il vero, temo potrebbe esserlo anche molto più lungo, giacché all'epoca i registi erano pubblicamente noti, oggi, invece, conosciamo solo le controfigure...e la "vera €uropa", la conosciamo "solo" dal 2008.
Salvato', di questi aspetti, se cerchi bene nei post dei mesi passati, in effetti ne abbiamo specificamente parlato.
EliminaIl fatto è, però, che gli effetti della guerra economico-finanziario, sono nell'intera €uropa, in uno stato generalizzato di aggravamento devastante e avviati a un disastro inarrestabile: le prese di posizione ufficiali, non assumono quindi un senso descrittivo degli eventi reali, paragonabili agli eventi bellici della II WW.
La stessa vicenda "fine dello SME", ci insegna che cancellerie e banche centrali non sono volte a creare contrapposizioni o a denunciarle, ma solo a nosconderle fino alla inevitabile rivincita della "realtà". A cui, dunque, occorre prestare molta attenzione; nei numeri e nelle tracce sintomatiche.
Ottimo Salvatore.Anche secondo me, al di la dell'età,ritengo che la lunghezza dei tempi non si esaurisca con i tempi politici,un assestamento,se ci sarà,richiederà tempi e modi non lineari.Troppo è il distacco con il mondo intellettuale,la materia reagirà prima di prendere coscienza e saranno dolori per tutti.Sono davvero preoccupato anch'io a 60 anni.Grazie.
EliminaGrazie a voi tutti che mi fate sentire meno solo.
EliminaSono perfettamente d'accordo sul fatto che la Storia si ripeta solo per analogie e che cancellerie e banche centrali difenderanno sempre la loro versione della verità fino a che sarà loro possibile. E pure questo ce lo insegna la Storia. Il mio timore é che, di volta in volta, si dilatino i tempi. Anche io voglio una vita dignitosa, per me e per tutti. E l'avere gli occhi aperti sulle questioni (o almeno questo é quel che credo di me stesso), non mi aiuta a vivere serenamente. Specie con eventi storici che sempre hanno portato a spargimenti di sangue e vite perse come esempi di rimando. Perché anche la rivoluzione francese é scoppiata in risposta al "vincolo esterno". Anzi, oserei dire che nel '92 c'é andata di lusso, tutto sommato...chi ci assicura che anche stavolta ce la caveremo in modo accettabile? Sono sconfortato, mi guardo intorno e mi rendo conto che ad essere coscienti di quel che ci avviene intorno siamo relativamente in pochi. E mi preoccupa...speriamo arrivi presto l'8 settembre, meglio ancora il 25 di aprile!
RispondiEliminaA ormai è certo che stavolta non "possiamo" cavarcela come nel 1992: la devastazione è arrivata a livelli di compromissione strutturale dell'economia italiana.
EliminaE la stessa "strambata" di indirizzo politico generale non eliminerebbe degli enormi e prolungati problemi di "ricostruzione", anche successivi alla "riabilitazione" dello Spirito della Costituzione...
Insomma, come direbbe "qualcuno", presto avremo bisogno di noi...
EliminaCondivido pienamente il sentimento di Salvatore: anch'io onestamente speravo di non vederle certe cose nel corso della mia vita; più che altro speravo che gli anticorpi che erano stati allestiti per impedirle fossero sufficientemente efficaci (cioè che le Costituzioni democratiche fossero un guinzaglio abbastanza robusto da evitare che le logiche distruttive del capitale deregolato ci travolgessero di nuovo); dopo scossoni niente affatto indolori è però arrivato il colpo, augurabilmente non di grazia, di quella "infernal machine" che è l'euro: "a machine born out of a deliberate continental project to undermine wage earners’ bargaining powers, and built on economic principles and ideas derived from a thorough theoretical restoration.", come dice Massimo Pivetti.
RispondiEliminaMi pare interessante segnalare che all'euro-Salò ancora non ci siamo ma quella che potrebbe essere una delle giustificazioni per metterla in piedi forse è già nel piatto: basta leggere Fassina e sentire Bersani. L'analogia con la giustificazione in chiave di "parafango" rispetto alla furia tedesca imbastito all'epoca della Repubblica Sociale mi pare piuttosto evidente.
Puntuale e acuta osservazione. Una pista da seguire,per la sua verosimiglianza
EliminaNAPOLITONE SONAePARTE
RispondiElimina"Anche quest'anno le ferie sono finite" avrà pensato l'Imperatore
strombettando a mo' di saluto con la sua Clio 1.8 16 valvole,
accomiatandosi dai sudditi che lo acclamavano in Val Pusteria.
Le premesse per rimettersi "in Sesto" c'erano tutte: quiete, vita
agreste e frugale, passeggiate all'aria aperta: un vero Elisio.
La meta favorita dall'Empereur, indiscrezione confermata dai
villici, è stata la Val Fiscalina, un luogo così bello - con quel nome poi - che tanto gli ricordava il Tassator Cortese, l'amico del 18 brumaio (ora caduto in disgrazia) e l'altro cubicolario di palazzo, il Don Sallustio dell'Agenzia delle Entrate.
Saputo della presenza in loco del sommo Dignitario, il "cinese"
Cofferati si è recato tosto presso le auguste stanze per omaggiare il Sovrano ricevendo, ahilui, questo gentile ma fermo editto:
" E' inutile suonare qui non ti aprirà nessuno, il mondo l'abbiam
chiuso fuori con il suo casino..."
Eh sì, il casino però adesso è scoppiato davvero; nemmeno il
tempo di arrivare a Roma e riprendere il solito tran tran e guarda che succede!
La condanna di Berlusconi in Cassazione scuote alle fondamenta il
governino stitico del giovin Letta, con tutti i nodi che vengono
al pettine; oddio... il pettine... ça va sans dire!
In questo clima politico "liquido", per dirla a la Bauman, Sua
Altezza e la Vieille Garde hanno dovuto rispolverare tutto
l'armamentario lessical-retorico di prammatica: "responsabilità",
"agenzie di rating che classificherebbero i nostri titoli di Stato a spazzatura", "default imminente" and so on.
Fosse questo il vero problema!
Il reale punctum dolens italiano è MPS, in cui tutti - ma proprio
tutti - hanno avuto un qualche tornaconto.
Il PD, sorpresona!, gestiva la banca e soprattutto la Fondazione
come il Centro Epson Meteo, facendo il bello e cattivo tempo: le
nomine venivano concordate con Roma e nell'affaire Antonveneta le
previsioni meteo per le prossime settimane, questa volta diramate
dalla Procura, danno fortunali a gogo.
Intanto, mentre noi "si sta come d'autunno sugli alberi le foglie", il nostro Presidente del Consiglio dalla larga scriminatura riesce a utilizzare la dipartita di Renato Ruggiero
come messaggio subliminale pro-euro, definendo l'ex-ministro
" grande europeista convinto " condito da altre amenità.
Come disse Cambronne a Waterloo: MERDE! A TOUT LE MONDE!
The "joker" is back :-)
EliminaPoi vedremo come va, Salvatò, pare lo sbarco in sicilia stia per essere preparato....... ECCO
RispondiEliminaMannaggia, link non attivo...
EliminaForse ti riferisci a questo?
Eliminahttp://vocidallestero.blogspot.it/2013/08/si-rompe-il-protocollo-diplomatico-tra.html
Esatto, me ne farò una ragione, i link attivi sono in guerra con me :( o viceversa!
EliminaCiao a tutti, intervengo di rado ma leggo puntualmente....
RispondiEliminaHo trovato una cosa passando attraverso dei link da l'antidiplomatico ecc che so se è già stata citata ma che è decisamente parecchio interessante in relazione ai cambiamenti costituzionali che ci vogliono appioppare...
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/19/ricetta-jp-morgan-per-uneuropa-integrata-liberarsi-delle-costituzioni-antifasciste/630787/
Grazie del lavoro fatto in questo blog :-)
Hai da vede' er libro che dice su questi argomenti :-)
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