1. Questo è un post di "recupero" dell'interessante materiale fornito da Stopmonetaunica nei commenti al post precedente.
"Chiunque
può nutrire pensieri malvagi, orribili e disgustosi. Ma questi restano
dei semplici fantasmi a meno che trovino un mezzo di manifestarsi in
concreto nel mondo che ci circonda. Così, per comprendere come
l'ideologia che anima lo Stato islamico sia riuscita a raccogliere le
risorse materiali necessarie per conquistare un territorio più vasto del
Regno Unito, dobbiamo indagare più da vicino il suo contesto materiale".
Nella presente situazione, il maglio del controllo sociale basato su queste idee, già più volte evidenziate, colpisce secondo una logica sempre più evidente e apertamente dichiarata:
3. In sintesi, esiste un continuo flusso di idee deragliate dalla razionalità umana, che limiterebbe le ragioni di conflitto tra individui della stessa specie all'indispensabile e si servirebbe, normalmente, di elementi rituali abbastanza riconoscibili, capaci di stabilizzare la convivenza umana: e questo, affinché l'esistenza di ciascuno possa essere dedicata ad attività che veramente gli danno un senso, piuttosto che al doversi difendere dalla costante aggressione di altri esseri umani (divenuti in pratica dei sociopatici), agenti per finalità miopemente egoistiche.
Queste idee deragliate si diffondono per grandi filoni, capaci di plasmare il "senso comune", e si arricchiscono di corollari che sottendono tutti uno stesso messaggio: esistono individui "dominanti" cui spetta il governo, possibilmente mondiale, del consorzio umano e una moltitudine di soggetti unfit e recessivi, che non solo non possono sindacare la manifesta illogicità di queste idee, ma che vengono indotti a condividerle...o a essere "terminati" in quanto superflui.
"Dall'eugenetica non solo nacque
il settore della genetica, largamente finanziato dagli stessi interessi
danarosi alla ricerca del controllo sociale, ma fu così anche per il
settore del controllo della popolazione.
Nella letteratura ambientale e
nella retorica, un concetto che gioca una parte significativa, emerso
nel corso degli anni, è quello del controllo della popolazione.
La
popolazione è vista come un problema ambientale, in quanto maggiore è la
popolazione, più risorse essa consuma e maggiori terre occupa.
All'interno di questo concetto, più persone ci sono e peggio diventa per
l'ambiente. Così, i programmi volti a controllare la crescita della
popolazione sono spesso concepiti sotto la lente ambientalista. Vi è in
questo settore anche un elemento decisamente radicale, che vede la
crescita della popolazione non semplicemente come una preoccupazione
ambientale, ma che invece inquadra la gente, in generale, come un virus che
deve essere eliminato se la Terra vuole sopravvivere.
4.1. Tuttavia, visto
dall'elite, il controllo della popolazione riguarda più il controllo
del popolo piuttosto che la salvezza dell'ambiente. Le elite sono sempre
state attratte dagli studi sulla popolazione che hanno aiutato a
costruire, in molti settori, la loro visione del mondo.
Le
preoccupazioni sulla crescita della popolazione furono realmente
prese in considerazione con Thomas Malthus alla fine del XVIII secolo.
Nel 1798, Malthus scrisse una "teoria sulla natura della povertà" e
"chiese il controllo della popolazione senza vincoli morali", citando la
carità come promotrice di "povertà di generazione in generazione che
semplicemente non aveva alcun senso nel sistema naturale di progresso
umano." Così, l'idea di carità divenne immorale. Il movimento eugenetico
stesso si legò alla teoria di Malthus per quanto concerne il "rifiuto
del valore dell'aiuto dei poveri."[28]
Le idee di Malthus e più tardi
quelle di Herbert Spencer e Charles Darwin furono rimodellate
all'interno dell'etichetta dell'ideologia d'elite di "Darwinismo
Sociale", che era "l'idea che nella lotta per sopravvivere all'interno
di un mondo duro, molti esseri umani erano non solo meno degni, ma erano
in realtà destinati a scomparire come un rito del progresso.
La
conservazione dei deboli e dei bisognosi, era, in sostanza, un atto
contro natura."[29]
4.2. Questa teoria ha semplicemente giustificato
l'immensa ricchezza, potere e dominio di una piccola elite sul resto
dell'umanità, perché queste elite si sono sempre viste come gli unici
esseri veramente intelligenti, degni di possedere tale potere e
privilegio."
http://nwo-truthresearch.blogspot.it/2010/07/la-rivoluzione-tecnologica-e-il-futuro_23.html
Oggi
la cesoia è stata usata invece per tagliare il welfare, componente
essenziale della socialdemocrazia keynesiana, ed è rimasta invece, anzi è
fiorita, la carità stracciona del dare due centesimi ai poveri tanto
per far vedere che si è tanto BBBUUONI...una carità che, alla luce dei
fatti, non migliora per nulla la condizione di povertà in cui si trovano
gran parte delle persone negli strati sociali più bassi...anzi, questa
carità sembra essere una morte assistita...
4.3. "Francis Galton coniò poi il
termine di "eugenetica" per descrivere questo settore emergente. I suoi
seguaci credettero che il 'geneticamente inadatto' "dovrebbe essere
spazzato via", usando tattiche come "la segregazione, la deportazione,
la castrazione, il divieto di matrimonio, la sterilizzazione
obbligatoria, l'eutanasia passiva - e in definitiva lo sterminio."[30]
La reale scienza eugenetica mancava di prove evidenti, e in definitiva
Galton "sperava di rielaborare l'eugenetica come una dottrina
religiosa," che doveva "essere presa come fede, senza nessuna
prova."[31]
Mentre era in corso il tentativo di rietichettare
"l'eugenetica", un'edizione del 1943 di Eugenical News pubblicò un
articolo intitolato "L'eugenetica dopo la guerra", che citava Charles
Davemport come uno dei fondatori e principali progenitori
dell'eugenetica, nella sua visione "di una nuova umanità divisa in caste
biologiche, con la razza superiore che controlla e schiavizza le razze
che sono al suo servizio."[32]
4.4. Un articolo di Eugenical News del 1946
affermava che: "Popolazione, genetica [e] psicologia sono le tre scienze
verso le quali gli eugenetisti devono guardare per l'effettivo
occorrente su cui costruire una filosofia eugenetica accettabile e
sviluppare e difendere proposte pratiche di eugenetica."[33]
Nel
periodo post-bellico, dagli anni '50 fino ad arrivare agli anni '60, le
colonie Europee, si stavano ritirando in qualità di nazioni dal "Terzo
Mondo", che stava conquistando l'indipendenza politica. Questo in molti
circoli rinforzò il supporto per il controllo della popolazione, perché:
"Per coloro che hanno tratto maggior beneficio dallo status quo a
livello mondiale, le misure di controllo della popolazione erano
un'alternativa molto più appetibile per porre fine alla povertà del
Terzo Mondo o per promuovere un autentico sviluppo economico."[34]
Nel
1953, "John D. Rockefeller III convocò un gruppo di scienziati per
discutere le implicazioni del drammatico cambiamento demografico. Essi
si incontrarono a Williamsburg, in Virginia, sotto gli auspici
dell'Accademia Nazionale delle Scienze, e dopo due giorni e mezzo
convennero sulla necessità di una nuova istituzione che poteva produrre
una scienza solida per orientare i governi e gli individui
nell'affrontare le questioni della popolazione."[35]
Questa nuova
istituzione diventò il Population Council (Consiglio sulla Popolazione).
Sei dei dieci membri fondatori del Consiglio erano eugenetisti.
4.5. "Nel 2008, Matthew Connelly,
professore alla Columbia University, scrisse un libro intitolato "Fatal
Misconception: The Struggle to Control World Population" (Equivoco
Fatale: la lotta per il controllo della popolazione mondiale), nel quale
analizzava criticamente la storia del movimento per il controllo della
popolazione. Egli documenta la crescita nel settore avvenuta attraverso
il movimento eugenetico.
Nel 1927 uno studio sulla
contraccezione finanziato da Rockefeller ricercò "qualche semplice
misura che sarà disponibile per la moglie di un abitante dei quartieri
poveri, di un contadino, di un operaio, anche se sordi di mente."
Nel
1935 un rappresentante disse al Consiglio di Stato Indiano che il
controllo della popolazione era una necessità per le masse, aggiungendo
che "Non è quello che vogliono, ma è un bene per loro". Un funzionario
della sanità pubblica nell'Indocina francese disse nel 1936 che il
problema con gli indigeni era che "sono nati in troppi e non ne muoiono
abbastanza".[38]
La tesi generale di Connelly era di "come alcune
persone abbiano lungamente cercato di ridisegnare la popolazione
mondiale riducendo la fertilità degli altri."
Inoltre:
Connelly esamina il controllo della popolazione come un movimento
globale, transnazionale, perchè l'obiettivo dei suoi principali
sostenitori e praticanti era quello di ridurre la popolazione mondiale
attraverso la governance globale e spesso i governi nazionali venivano
visti come un mezzo per raggiungere questo fine. Fatal Misconception è
perciò un'intricata relazione del network di individui influenti,
organizzazioni internazionali, organizzazioni non governative e governi
nazionali.[39]".
4.6. "Come riportato dal New
Scientist, mentre la contraccezione e i diritti di fertilità delle donne
erano in fase di espansione: "Per gran parte dell'ultimo mezzo secolo,
il controllo della popolazione venne prima dei diritti umani che furono
sacrificati."
Inoltre, il New Scientist scrisse che Connelly "mette a
nudo gli oscuri segreti di un ethos autoritario neo-malthusiano che ha
creato un programma internazionale sulla popolazione costruito attorno
al controllo." Uno dei concetti orribili fu che "le politiche ufficiali
che resero accettabili la distribuzione degli aiuti alimentari alle
vittime di carestie solo se le donne accettavano di essere
sterilizzate."[43] In una triste ironia, questo movimento dei diritti
delle donne apparentemente progressista, in realtà, ebbe l'effetto di
tradursi in una catastrofe umanitaria, con forti ripercussioni sulle
donne dei paesi in via di sviluppo.
Nel 1969 il biologo Paul Erlich
scrisse il libro, molto influente, "The Population Bomb", in cui
predisse che la sovrappopolazione mondiale avrebbe causato carestie di
massa già negli anni '70."[44]
Nel suo libro, egli si riferisce al
genere umano come ad un "cancro" per il mondo:
"Un cancro è
una moltiplicazione incontrollata di cellule, l'esplosione demografica è
una moltiplicazione incontrollata di persone. Trattare solo i sintomi
del cancro può rendere più confortevole la vita della vittima in un
primo momento, ma alla fine essa muore - spesso orribilmente. Un destino
simile attende un mondo con l'esplosione della popolazione, se vengono
trattati solo i sintomi.
Dobbiamo spostare i nostri sforzi dal
trattamento dei sintomi all'asportazione del cancro. L'operazione
richiederà molte decisioni apparentemente brutali e senza cuore. Il
dolore può essere intenso. Ma la malattia è molto avanzata di modo che
solo con la chirurgia radicale il paziente ha la possibilità di
sopravvivere.[45]"
http://nwo-truthresearch.blogspot.it/2010/07/la-rivoluzione-tecnologica-e-il-futuro_23.html
4.7. Ma anche qui:
"Reardon
documenta quindi il discredito dell'eugenetica e il viraggio verso il
basso della retorica proveniente dai suoi sostenitori. Uno dei fattori,
citato da Reardon, che frenò l'entusiasmo, fu l'obiettivo della
sterilizzazione delle classi superiori, dovuto alla loro detronizzazione
finanziaria a causa della Grande Depressione.
Reardon scrive:
"Improvvisamente, molti degli appartenenti alle classi medie e alte,
che avevano precedentemente giudicato la "non idoneità" ereditaria sulle
basi della povertà economica, adesso si trovarono impoveriti. Questi
"nuovi poveri" temevano che la selezione della "non idoneità" potesse
essere confusa. Trovandosi classificati dagli eugenetisti come
"l'aristocrazia dei non adatti", temevano di poter diventare coloro a
cui è applicata la sterilizzazione obbligatoria, non solo ad
appannaggio del "veri inadatti". [3]
4.8. James Lovelock, un
importante attivista ambientalista, recentemente ha fatto notizia con i
suoi commenti su ciò che egli considera come un'imminente catastrofe
ambientale.
E' interessante notare che Lovelock afferma che il mondo
affronta una crisi ambientale che è in gran parte causata dalla
sovrappopolazione dalla quale egli vorrebbe vedere sopravvivere "il
meglio della nostra specie".[4]
Questo ci porta all'era dell'eugenetica
post Seconda Guerra Mondiale.
Gli eugenetisti che mettono in conto il
discredito dei principi eugenetici, adesso si affezionano a queste idee
dell'ambientalismo e del controllo della popolazione in un tentativo di
portare avanti l'eugenetica in una forma più velata. Adesso veniva
enfatizzato il controllo Malthusiano della popolazione.
4.9. I Rockefeller e gli Osborns.
Frederick Henry Osborn (1889—1981)
Un'importante
puntualizzazione da fare, quando si affrontano tali questioni, è che le
stesse famiglie che in precedenza avevano finanziato e reso popolare
l'eugenetica in America prima della Seconda Guerra Mondiale, nell'era
post seconda guerra mondiale spostarono le loro risorse e i loro
finanziamenti verso la promozione della riduzione e del controllo della
popolazione.
Diverse importanti famiglie furono responsabili del
finanziamento e della promozione dell'eugenetica in America, vale a dire
le famiglie Rockefeller, Carnegie, Harriman e Osborn. Due famiglie, i
Rockefeller e gli Osborns, furono particolarmente significative. John D.
Rockefeller Sr. contribuì con una gran quantità di denaro alla
costruzione del Cold Spring Harbor Laboratory nei primi anni del '900,
che ospitò l'Eugenics Records Office dal 1910 al 1944. L'influenza di
Rockefeller si diffuse anche all'estero in Germania, dove risiedevano il
Kaiser Wilhelm Institute per la Psichiatria, e il Kaiser Wilhelm
Institute per l'Eugenetica, l'Antropologia e l'Eredità Umana. Gran parte
del denaro utilizzato per far funzionare queste strutture venne da
Rockefeller.[5]
Questi istituti divennero i centri dei programmi
eugenetici nazisti durante il regno di Adolf Hitler." etc etc...
su: http://nwo-truthresearch.blogspot.it/2010/11/eugenetica-e-ambientalismo-dal.html