1. Il modesto consiglio che possiamo dare è quello di dormire tranquilli. Svegliatevi quando dovete (o volete) e, se avrete tempo, guardate i notiziari o i più veloci "social" e continuate a lottare: tanto il mondo darwinista, voluto dall'establishment finanziario globale, non potrà cambiare tanto presto...
Ridotte in un time-table, le vicissitudini che stanotte verranno coperte da fiumi di parole in libertà (considerando che in Italia ci sarà un tifo unilaterale dei media per Hillary, che rimane favorit,a dando ben oltre l'80% delle probabilità agli sproloqui di disinformatja di tradursi in compiaciuta "previsione azzeccata"), sono riassumibili in queste tappe:
a) le cinque maggiori televisioni USA, insieme con la Associated Press, (le vere fonti su cui possono basarsi - e si sono basati- i nostri talk-show, tanto da rendere del tutto superflua la presenza della "figlia d'arte" Botteri negli States, che dà solo giudizi personali su fatti agevolmente accertabili in "tempi reali" da tv satellitari e dalla rete), hanno concordato di non influenzare il voto con i sondaggi fino a che le operazioni elettorali non siano concluse in ciascun singolo Stato;
b) subito dopo le 17,00 orario dell'Est New York), cioè a partire dalle ore 23,00, italiane, i sondaggisti inizieranno a fornire dati sulla composizione demografica dell'elettorato o sulle percezioni di singoli elettori relative al gradimento psicologico dei candidati (...);
c) anche se gli exit polls non saranno ufficialmente discussi nelle tv, questi saranno però già disponibili e qualcosa trapelerà: ma su siti web o su twitter...!
Ma ancorchè tali exit-polls potranno essere postati sulla rete, questi saranno per definizione mutevoli, e anche la più veloce delle rilevazioni potrebbe essere superata al momento della sua divulgazione: anche quando in un singolo Stato le urne saranno chiuse, l'elaborazione delle interviste sarà ben lungi dal dare risultati veramente prossimi a quello reale;
d) I primi Stati termineranno le operazioni verso le 19,00, cioè verso le nostre 01,00 di notte: gli exit-polls a quell'ora continueranno a fluttuare e a fornire esti che potranno essere ribaltati, dati i tempi sfasati di elaborazione delle interviste e mentre già iniziano i conteggi ufficiali "tabulated".
e) Solo dopo le 21,00 ora degli USA, cioè alle 03,00 ora italiana, sono rese pubbliche le elaborazioni - non definitive, ma selezionate in base alla significatività statistica rispetto al risultato finale-, dei dati "tabulati", cioè dei voti effettivi; in base a ciò, si inizieranno quindi a rendere note le proiezioni di voto dotate di una certa attendibilità "definitiva".
NB (addendum & errata corrige): "A partire dalle 03,00", però: il voto sulla West Coast e negli Stati agganciati a orari diversi da quello della costa orientale, saranno, ovviamente, via via acquisiti ed elaborati nelle 2-3 ore successive.
2. Dopodicché, finita l'ubriacatura elettorale, si ricomincerà a parlare della "soluzione" dei problemi della instabilità finanziaria, della deflazione da cui non si sa come uscire, della disoccupazione effettiva, e non di quella drogata da esigenze elettorali, e della secular stagnation.
E magari della reintroduzione del Glass-Steagall Act, che la Clinton non vuole, ma ha dovuto ambiguamente inserire nel programma, per poter neutralizzare l'iniziativa di Trump; e pure della guerra contro Putin che, invece, la Clinton vuole tanto: specie in privato...
Ed anche di come, con la Clinton as POTUS, le riforme neo-liberiste e liberoscambiste, proprio per l'Italia, non finirebbero mai.
Quindi poco prima dell'alba soltanto varrà la pena di preoccuparsi. Prima, la melassa della ital-grancassa potrebbe rivelarsi non solo indigesta ma del tutto inutile.
Io penso che la eventuale vittoria della Clinton, soprattutto se con brogli, potrebbe accelerare la evidente dinamica in atto del risveglio del sovranismo, negli stati europei, nonche' con la brexit, e soprattutto con Trump, la punta dell'iceberg, un outsider che non e' ne' repubblicano ne' democratico ma ha al seguito il 50% della nazione. Solo lui puo', quanto meno, attenuare il declino con una politica realistica. Per quanto riguarda un eventuale scontro militare evocato da Hillary nell'articolo linkato, non si capisce , in base a quanto attualmente conosciuto, come potrebbero vincere . La no fly zone in Siria e' una barzelletta visto che sono rimasti ai patriot, che non hanno neanche visto gli s-21 yemeniti partire per distruggerli. E l's-21 e' l'antenato del s-300, 400 e 500. Pare, scriveva analisi difesa, che gli Usa non sarebbero in grado di vincere una guerra convenzionale neanche con la Cina. Perche' hanno l'aereo f-22 raptor, ottimo, ma costruito in un numero esiguo e poi hanno cessato la produzione. I cinesi hanno aerei piu' scarsi ma ne hanno tanti, vincerebbero. Da quanto si legge i russi sono avanti in tutto, anche se in forze esigue. Poi chi e' disposto a fare la guerra per gli Usa? Giusto giusto qualche decina di migliaia di terroristi, non hanno altre truppe. Io dubito anche che gli Usa riescano eventualmente a penetrare la Russia con lanci di missili nucleari; non ne sono convinto. Sappiamo invece per ammissione di un alto ufficiale americano che le loro 10 portaerei durerebbero molto poco. Insomma il declino e' economico ma anche militare, sono riusciti a produrre poco di buono-pur spendendo tanto- ultimamente, sembra.
RispondiEliminaE' esattamente quello che avevo intenzione di fare. Passare una serata normale e dormire normalmente la notte.
RispondiEliminaAnche nell'ipotesi di una vittoria di Trump, ESSI avranno sì subito un duro colpo, ma non saranno certo al tappeto (sotto questo aspetto mi immagino quanti "repubblicani ortodossi" gli imporranno di assumere nella compagine di Governo.......).
Nell'ipotesi di una vittoria della Clinton (assai probabile), beh........ io personalmente vedrei uno scenario da "dottor stranamore". Sicuramente un evento simile non farebbe bene all'Italia, dato che la politica estera dei democratici, fino ad ora, non ha certo prodotto benefici per l'Italia.
Direi che "non ha certo prodotto benefici per l'Italia" sia un eufemismo...
EliminaO meglio, almeno un pregio l'ha avuto: ha fatto emergere con chiarezza inequivocabile il tradizionale compito della Germania come mandataria degli USA in €uropa.
Almeno per chi è capace di leggere e capire quello che legge.
Concordo. Sono volutamente rimasto su toni "soft".
EliminaSe poi al ruolo tedesco ci aggiungiamo la politica fatta dagli USA nel mediterraneo, ben si può parlare di dramma.......
tra l'Italia e la Costa Est degli USA (quella di New York, per intenderci) ci sono SEI ore, e non 8, quindi tutti gli orari italiani indicati sono da anticipare di due ore. Quindi sondaggi dalle 23, urne chiuse dall'1, elaborazioni dalle 3.
EliminaGrazie della segnalazione: in realtà s'è trattato di un puro errore di calcolo.
EliminaOra correggo...
Non dormirò peggio per via delle elezioni USA, ma per un qualche bacillo molesto e inutile come la ronzante vacuità televisiva delle trasmissioni mainstream.
RispondiEliminaNon ho mai creduto a una sconfitta di Clinton. Invece spero tanto che tu abbia ragione sul voto del parlamento inglese, che potrebbe essere un minimo barlume di speranza.
Notte tranquilla a tutti, lettori e autore.
Però, Trump alla Casa Bianca non me lo sarei mai aspettato... una Waterloo... il popolo americano ha dato un segnale importante... ora vedremo cosa il futuro ci riserva... nel frattempo i mercati aprono in perdita...
RispondiEliminaI mercati chiagnono per fottere: sempre e comunque.
EliminaMa avranno altre sorprese: la gente, gli esseri umani, "esistono"
Nemmeno io ci credevo fino in fondo. Certo è che il "Hillary vola nei sondaggi" fa il paio con il "Good Morning America" titolato dal Manifesto che credeva -erroneamente- Kerry vincente contro Bush. E che il risultato di queste elezioni rappresenta un bello schiaffo alla gestione paternalistica ed ipocrita della Destra del denaro e della Sinistra del costume oggi imperanti.
EliminaCerto è che la guerra è ancora lunga. ESSI non molleranno l'osso tanto facilmente. La cosa positiva, forse, è che laddove con la Clinton avevano la strada spianata in discesa, con Trump saranno costretti ad addivenire ad una qualche forma di compromesso.
Allo stesso modo, credo che Trump dovrà, a sua volta, venire a patti (anche considerato che non tutto il suo partito e -presumo- non tutti i rappresentanti e senatori repubblicani siano con lui).
Vediamo cosa esce fuori da questo compromesso.......
Rondolino: « Il suffragio universale sta cominciando a rappresentare un serio pericolo »
RispondiEliminaOvvio: quando sono con le spalle al muro diventano ancora più pericolosi. Anche perché non capiranno fino alla fine...(nel bunker)
EliminaRondolino, e datti una regolata! Ti rendi conto che stai parlando di passare la commessa alla concorrenza?
EliminaSe devi rinforzare (e pagare!) le forze dell'ordine, dovrai fare grossi tagli altrove, per esempio tra i giornalisti "improduttivi" di consenso.
Nel frattempo mi do all'esoterismo...
EliminaPer quanto malfunzionante e criticabile, la democrazia fondata sul voto popolare ha un pregio indiscusso: costringe i fascisti a rivelarsi per quello che sono. Sempre.
EliminaRondolino non fa eccezione alla regola.
@Bazaar: "esotericamente" parlando non abbiamo ancora visto nulla, in confronto a ciò che si manifesterà nelle prossime settimane.
EliminaL'analisi diverrà estremamente complessa, in quanto molte sono le variabili in gioco.
Ma, intanto, iniziamo a riflettere a come attualizzare l'ipotesi frattalica. Malgrado tutti i pessimismi, le ombre dell'antiumanesimo (camuffato da "Bene", com'è scontato che sia, iniziano a dissolversi...
A volte circostanze imprevedibili, nella cupa durezza del presente, iniziano a comporsi inaspettate ma dense di rigore razionale e dialettico
« Il mio senso storico mi preserva dal cadere in ripetizioni. Vede, MacFuture, quando noi tedeschi, nel 1914, entrammo in guerra, credevamo che le cose sarebbero andate di nuovo come nel 1870-1871, anno della nostra ultima vittoria. Quando nell'inverno del 1870-1871 i francesi assediati tentarono una sortita da Parigi, credevano che le cose sarebbero andate di nuovo come nella grande rivoluzione del 1792. Quando nel 1932 il segretario di Stato americano Stimson annunciò la sua celebre "dottrina", credeva che le cose sarebbero andate di nuovo come nel 1861, all'inizio della guerra di secessione. L'uomo ha un bisogno quasi irresistibile di perpetuare l'ultima grande esperienza storica che ha vissuto. Ma proprio il mio senso storico mi preserva da simili repliche.
EliminaLa principale funzione del mio senso storico consiste infatti nel rammentarmi l'irripetibile unicità di ogni grande avvenimento storico. Una verità storica è vera una sola volta. Di conseguenza, anche la risposta storica che viene data a una singola chiamata è vera una sola volta ed è giusta una sola volta.
Non è semplice facile tenerne conto, MacFuture. L'impronta dell'epoca che nasce dalla chiamata storica e dalla giusta risposta è troppo marcata. E soprattutto: per il vincitore non sarà facile comprendere che anche la sua vittoria è vera una sola volta. », Carl Schmitt, 1954
Un essere umano senza consapevolezza è destinato a ripetere se stesso fino alla propria inutile morte.
EliminaUn popolo di individui senza la coscienza condivisa della democrazia è destinato a rivivere le proprie ossessioni agendo irresistibilmente per provocare la propria immancabile e ripetitiva sconfitta.
Se è per questo c'è anche chi ha scritto: "E' in fondo una buona cosa che negli USA il voto sia una procedura complicata, perché se bastasse premere un pulsante su un telecomando è altamente probabile che il vincitore sarebbe Trump che, come si dice con un'espressione che fa riflettere, parla alla pancia della nazione" e via con l'attacco ai "grandi artisti del governo, i populisti", che sanno avvalersi dell'indifferenza degli esseri umani ai valori cognitivi. Il florilegio non finirebbe mai. Questo argomentare sul voto, in particolare, lo abbiamo sentito a partire dal Brexit, ma ripesca anche qui vecchissime ferraglie liberali, preannunciate dal famoso "al riparo dal processo elettorale".
EliminaSi potrebbe però capovolgere il pezzo nel suo contrario, identificando gli artisti/populisti esattamente in quei liberisti che hanno saputo indottrinare a dovere le schiere "piddine" aliene o alienate ai valori cognitivi.
In questo caso comunque merita attenzione il titolo del pezzo: "Tutto l'umanesimo che serve per salvare la democrazia".
Ad ogni modo il mondo darwinista non ha certo perso in salute, stanotte.
Non perde la salute certo stanotte: ma ha forse iniziato a perdere il potere di farla perdere a noi. Il che significa togliergli, se il processo proseguisse, il potere tout-court. Cioè la loro stessa ragione di vita.
Eliminasalute a tutti,sono contenta della sconfitta di Hilary
RispondiEliminama adesso sarei curiosa di conoscere, dal gentile padrone di casa, o dagli autorevoli ospiti, se l'ipotesi "frattalica" che a me affascina tanto, è suscettibile di correzioni di tiro, alla luce del risultato delle elezioni, o è una conferma
"Ma, intanto, iniziamo a riflettere a come attualizzare l'ipotesi frattalica. Malgrado tutti i pessimismi, le ombre dell'antiumanesimo (camuffato da "Bene", com'è scontato che sia, iniziano a dissolversi"
RispondiEliminasorry, non ho notato l'ultima risposta
Io sono molto rattristato: poteva essere la prima donna a scatenare una guerra mondiale! Che occasione persa per la parità di genere...
RispondiEliminaVabbè..."donna"...
EliminaIn effetti dovrebbe prima qualificarsi come essere umano...
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