lunedì 5 agosto 2013

VISCO E IL "VERTICE": €UROPEO, TROPPO "€UROPEO"?

Un problema che ci pone Visco.
O si è "€uropei", dicendo che è tutta "colpa nostra" che "non riusciamo da sei anni (solo?) a rimetterci in carreggiata", escludendo (unico al mondo) ogni rilevanza del problema dell'euro, O NON SI è €UROPEI.

Ma se si è €uropei, si dovrebbero rispettare le norme €uropee.
Gliene citiamo una, l'art.130 del trattato sul funzionamento dell'Unione:
"Nell'esercizio dei poteri e nell'assolvimento dei compiti e dei doveri loro attribuiti dai trattati e dallo statuto del SEBC e della BCE, né la Banca centrale europea né una banca centrale nazionale né un membro dei rispettivi organi decisionali possono sollecitare o accettare istruzioni dalle istituzioni, dagli organi o dagli organismi dell'Unione, dai governi degli Stati membri né da qualsiasi altro organismo. Le istituzioni, gli organi e gli organismi dell'Unione nonché i governi degli Stati membri si impegnano a rispettare questo principio e a non cercare di influenzare i membri degli organi decisionali della Banca centrale europea o delle banche centrali nazionali nell'assolvimento dei loro compiti."

Dunque, nell'assolvimento dei suoi compiti - che, tra l'altro, per la politica monetaria, sono quelli di partecipare al SEBC e deliberare al suo interno, nonchè quello di "vigilare" sul sistema bancario nazionale, MPS incluso, ovviamente -, Visco non può sollecitare o accettare istruzioni; ma, poichè i suoi compiti essenziali sono quelli descritti, perchè deve fare un "vertice" con Letta per trattare questioni di politica economica che sono di competenza dei ministri e del governo nella sua collegialità? Il principio dell'art.130, dovrebbe infatti valere anche in senso inverso: cioè la banca centrale è indipendente dal governo, ma pure quest'ultimo dovrebbe essere indipendente dalla BC. Oppure ha bisogno delle sue amorevoli "istruzioni"? E, poi, non bastava, sul piano della "estrazione" culturale, il ministro Saccomanni?

E in fondo, poi, per trattare di cosa? Sentite:
"Un solo aumento di mezzo punto dei rendimenti dei titoli di Stato vale qualcosa come 2,5 miliardi in un solo anno, 5 il secondo, per schizzare a 6 nel terzo. Ecco, nel vertice di oggi tra Visco, il premier Letta e il ministro Saccomanni si parlerà anche e soprattutto di questo. Con un occhio attento all'andamento dei Btp e l'altro ai giudizi delle agenzie di rating che hanno già messo nel mirino il Belpaese.
Il rischio, tutt'altro che teorico, è che il terremoto innescato dalla condanna di Berlusconi, in qualche modo atteso ma non in queste proporzioni, finisca con tagliare le gambe all'esecutivo o quanto meno a ridimensionarne il raggio d'azione, congelando o ritardando le riforme. Di più. Dopo un periodo relativamente lungo di tregua, Visco teme soprattutto la reazione dei mercati, fino ad oggi comprensivi nonostante il recente taglio di Standard and Poor's.
...La preoccupazione maggiore riguarda le prospettive legate al quarto trimestre dell'anno, quando a giudizio del numero uno di Bankitalia, l'Italia non potrà non sfruttare la «folata» della ripresa. I cui primi segnali cominciano a balenare all'orizzonte. Certo - ha ripetuto Visco al G-2O - ci vorrà tempo prima di ritrovare una crescita solida perché «l'economia italiana è da sei anni che non riesce a mettersi in carreggiata». Cruciale quindi andare avanti.
Anche se la speculazione, di fronte al deteriorarsi del quadro politico, (la cabina di regia su Imu e Iva è nel limbo) avrebbe gioco facile ad innescare un attacco. Del resto proprio Visco, quasi a preconizzare il futuro, aveva detto un paio di settimane fa che il Paese è ancora in una «fase critica, perché c'è un problema di stabilità istituzionale e politica che incide sulla capacità di cogliere le opportunità». Parole profetiche o forse solo la consapevolezza che prima o poi il nodo sarebbe venuto al pettine. Ora Letta dovrà rispondere con i fatti per rasserenare il clima.
"

Wow! Si ricomincia col "terrorismo" degli spread e, per di più, legandolo alla "instabilità politica", mica alla mancata crescita e recessione, determinata dalle dissennate politiche di austerità, legate all'euro e alla CONDIZIONALITA' che impone la BCE (ricordate l'agosto 2011?) che persino gli USA, che dico!, la FED, stigmatizzano senza più giri di parole!
Insomma, avanti con IMU e nuove diavolerie tributarie sugli immobili, IVA (con gettito che deperisce ad ogni aumento dell'aliquota) e la "stabilità istituzionale".
Ma se siamo governati dalla BCE, col pilota automatico indicato da Draghi, di quale instabilità istituzionale stiamo parlando?
Ma allora, chiudiamo Palazzo Chigi, e lasciamo che BCE e SEBC decidano tutto a Francoforte. Magari lasciando a Visco di fare il "nuncius", preventivo e successivo del "pilota automatico".
Ma tanto non è un paradosso e ci finiamo comunque?
Ma mica perchè cadrebbe "questo governo": un "euro" e il two-packs sono "per sempre"...

29 commenti:

  1. Fassina fa sorridere: "se cade il Governo arriva la Troika". Sostanzialmente, è già arrivata a partire dalla "lettera BCE" del 2011.......

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    1. E' questo il guaio della "condizionalità": a un certo punto, espropriata del tutto la sovranità di uno Stato, arriva al punto di commissariarlo e di non potergli più addossare le colpe per l'inevitabile peggioramento che determina. Ma, niente paura! "Loro" finchè non si arriva alla "grecizzazione" integrale (e full HD, 3D e quant'altro) non hanno motivo di fermarsi. Tanto ci pensano i media del PUD€ a riattizzare il terrorismo dello spread (Ma pensa come si divertono: "aho'! Questi so' proprio de coccio! Noi j'arifamo 'a supercazzola e loro abboccheno che nun ce se crede!")

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    2. E vuoi che si fermino ora che è lanciata la svendita con gli incassi delle provvigioni?
      Qualcuno si consola con la gonade morale dell'intellighentia , altri con i ricordi giovanili degli educatori sentimentali senza comprendere che poi tutti insieme appassionatamente a sventrare i titoli della Parte Seconda della Costituzione.
      Svaniti i Principi Fondamentali nei vecchi ricordi usurpati ora da "nostalgici" coraggiosi che invocano il ripristino della democrazia, la Parte Prima in overdose da "libero" mercato", rimane il diritto di resistenza di Calamandrei nella "fatua" speranza dello sbarco.

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  2. mah, secondo me c'è un refuso.
    Forse parlava della "fola" (anziché della "folata") della ripresa.... ;-)

    Oggi, caro 48, nella sua banalità, hai colto IL punto fondamentale.
    Se la BC deve essere indipendente dal governo, come fa il governo a essere indipendente dalla BC?

    In Italia i governi ci provarono per quel tanto che poterono (e volerono) fino al 1992.

    Da allora -basta scorrersi i nomi dei ministri delle finanze susseseguitesi nel tempo- il ministero del tesoro e quello dell' economia sono delle vere e proprie succursali di palazzo Koch.
    Sarebbe ora che qualcuno rammentasse a lor signori, che, se l' Italia ha dei problemi belli grossi (ma con 740 miliardi di avanzo primario conseguiti da allora, la rendita se l' è passata benone....strano, n'è vero?) I VERI (e primi) RESPONSABILI, stanno proprio là, a palazzo Koch, ove albergano, in maniera palese (per chi ha occhi per vedere) I VERI GOVERNANTI (PRIVI DI MANDATO POPOLARE) di questo paese.

    Tutto con un corollario di martellamento mediatico atto a far accettare l' idea che l' unica voce della spesa pubblica NON CONTROLLABILE sia quella per gli interessi sul debito.
    Cosa che ho visto, hai ben notato tu, in un vecchio commento su "Goofy" in cui spiegavi la -chiamiamola così- "pedagogia del creditore" (o del rentier).

    Se non si cambia la mentalità della gente, convinta che questa situazione sia "di natura", tanto è compattamente pubblicizzata dai media (TUTTI), non ne usciremo vivi....

    Si governa con la spada, con la borsa (oggi diremmo col "debito") ma SOPRATTUTTO col linguaggio.
    Tu pensa solo al termine "debito sovrano", un termine che una volta non esisteva.

    Si è passati, senza colpo ferire, dal "popolo sovrano" al "debito sovrano".

    La sovranità è passata (ORMAI ANCHE FORMALMENTE) dal popolo ai (grandi) detentori del debito.

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    1. E celo so. Ma per quanto nel libro mi sia dilungato sul punto, e per quanto posso supporre che un certo ambito di lettori se lo possa leggere (e diffonderlo), la sproporzione di forze mediatica è ancora enorme.
      In compenso la Fed non solo ritiene la stretta sulla liquidità unita a condizionalità della BCE una follia, ma ipotizza che un onere accettabile degli interessi, debba normalmente essere del 2% del PIL.
      Che te devo dì? Speriamo nel c.d. "impensabile" frattalico

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    2. Anche perchè con la stampa ancora alla prese per la pacificazione interiore (lo diciamo, non lo diciamo, ma se facciamo un torto alla proprietà?), il cittadino rimane ai margini del "sapere" e, come diceva più sopra 48, gli si può dire tutto ed il contrario di tutto. Tanto poi arrivano i tg con i servizi su papponi e p----ne a facilitare i conati e ed i rigurgiti verso la "politica". L'ovvio risultato? Il disprezzo ed (anche a ragione) il disgusto verso i rappresentanti delle istituzioni, e di conseguenza verso le istituzioni stesse, il non voto (anche perchè non se ne becca uno che si appoggi all'unico documento che non sbaglia mai, la Costituzione), il menefreghismo ed il disinteresse verso la politica ed il buon governo del paese. Fanno ridere PD e PDL: i primi perchè vogliono distruggere B. in nome di un presunto conflitto di interessi che loro rappresentano in pieno (straniero poi), i secondi perchè credono fermamente nel libero mercato a patto che porti vantaggi solo a loro medesimi... teorie, più che ad personam, ad minchiam...

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Ormai anche la sciura mia madre ha fatto tesoro della relazione tra 'fondamentali dell'economia' e 'mercati finanziari', tanto è presente in ogni edizione del tgPUD€.

    Se i fondamentali (in senso ampio) migliorano allora i mercati finanziari "ci premiano".
    Se i fondamentali peggiorano (o continuano a peggiorare) allora i mercati finanziari "ci puniscono".

    Ora, non posso pretendere che mia madrea comprenda che quel legame è riflessivo nel senso che non è solo A→B ma anche B→A. Soros si sorprende (quando scrisse l'alchimia della finanza) di come venga trascurata l'influenza dei mercati finanziari sui fondamentali dell'economia.

    In fondo, è quello che è successo le ultime volte che lo spread a quota 500 ha giustificato considerazioni e valutazioni sull'Italia (e sui suoi fondamentali) da "mandare ai matti".

    Il punto, imo, è che la Troika italiana e il #PUDE tutto sta chiamando i mercati affinché inneschi la relazione B→A: è coerente col "ci vuole la crisi per far le riforme" di Montiana memoria, mi pare.

    Ma gli appelli cadono nel vuoto, i mercati fanno orecchie da....mercanti ;-)
    Se è perché le B.C. ne hanno ormai abbastanza, per sempre o fino a ottobre, lo scopriremo.

    Mentre non c'è niente più da scoprire nel piano della Troika italiota.

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    1. Rinvio alla risposta a Barbara: con l'aggiunta che in realtà i mercati fanno orecchie "da mercanti" nel versante anglossassone (non indifferente), che non solo ha un sacco di liquidità che non sa dove mettere (e ancora rendimenti btp di tutto riguardo), ma che la presa di posizione della FED linkata nel post, preannunzia hopefully, "sviluppi interessanti"

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  5. Ma davvero pensate che ai "mercati" interessino le sorti di B.? Se sei quotato in Borsa basta un sell di troppo per distruggerti senza nemmeno assoldare picciotti. L'instabilità politica è la solita scusa per poter stringere la garrota ancora di più attorno al collo dell'economia reale.
    Questi sono degli incompetenti e criminali, nessuno escluso.
    Mi preoccupa ancor di più però questo parlare di ripresa, di un 2014 all'insegna della crescita e dell'uscita dalla crisi (ma dove, come, quando??). Se ascoltate la pagina di economia del TG serale de La7 non crederete alle vostre orecchie. Neanche TeleBengodi. Ieri sera lodi sperticate per le banche private italiane, in grandissima forma, secondo loro.
    Sento puzza di conti truccati, di bugie grosse come case per nascondere il proprio fallimento. E lo fanno perché sperano che da fuori, come al solito, qualcuno arrivi a toglier loro le castagne dal fuoco prima della catastrofe. Servi maledetti.

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    1. D'accordissimo. Ora è partita l'orchestrazione sulla "fiducia" indicizzata (in base agli ordinativi dovuti con evidenza alla traumatica correzione dei tassi di cambio reale, ma dimenticando il crollo crescente dei consumi interni); e quindi la nuova vulgata che, per evitare gli spread e "cogliere" (mediante nuovo consolidamento fiscale recessivo) la "mitica ripresina", bisogna mantenere in vita il governo. E se no arrivano i "commissari" UE, per fare...le stesse cose (solo evidentemente un pò più distruttive).
      Ora QUALSIASI strategia di questo tipo può tranquillamente riuscire, grazie ai media tutti. Ma, al tempo stesso, ha il fiato corto di una recessione perdurante che non potrò che legittimare la liquidazione patrimoniale. I mentana e i rainews24 "terranno" di fronte alla contraddizione che l'opinione pubblica prima o poi realizzerà?

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    2. Concordo appieno : la situazione è drammatica. Ma non seria. Così, in mancanza di meglio, meglio divertirsi un po' conficcando sempre più a fondo i nostri centochiodi nella testa degli innumerevoli ignavi, candidati allo sbeffeggiamento, che ci arrivano a tiro. Tanto come dice 48 sembra che non ci sia niente altro da fare : così fan tutti ( "aho'! Questi so' proprio de coccio! Noi j'arifamo 'a
      supercazzola e loro abboccheno che nun ce se crede!").
      In questo clima di paradosso entriamo con tutti i piedi!
      La bce-ue-uem è una specie di Creso a rovescio : costringe tutti gli aderenti al fiscalcompact e gli aderenti che boccheggiavano vanno messi nel polmone d'acciaio; fanno di tutto per le banche che sono (tutte?) troppograndi per fallire e quelle ingrate non si accorgono delle voragini che si aprono dentro di loro. Approposito di banche. Quelle italiane sono sempre state piuttosto restie a seguire il
      dogma degli idioti di Dusseldorf ma, per tutt'altri motivi (come no!), sono messe piuttosto male ( vedi questo post e i seguenti ).
      Non sarà che lo sciamare degli italiani nelle piazze inizierà dalla visita in massa al capezzale delle banche per dare conforto a quei bravi cassieri un po' annoiati?

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    3. "A deeper and longer recessione than we have previously anticipated". O a S&P facevano conto sulle aspettative razionali deflattive per la ripresa degli investimenti (cioè sbagliando come al solito la "brillante" previsione del crowding out) o sono solo dei polli che non sanno usare il moltiplicatore

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    4. Ovviamente mai quanto i nostri governanti che sui nessi causali della recessione ancora mostrano di non aver (voluto) capire nulla

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    5. @ Quarantotto
      Saccomanni e Visco (che il mio gatto non sceglierebbe mai) mi ricordano Marie Antoinette al Petit Trianon a giocare con le caprette mentre fuori si montano le ghigliottine. Ah, Place de la Concorde!

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    6. Chiedendo complicità a 48 e inserendomi di nuovo nella finestra Visco ancora aperta, completo il commento precedente venendo al dunque.
      E' iniziata un'attività della magistratura ... ooops, scusate, di bankitalia rivolta a rendere pubbliche le situazioni interne delle banche italiane (con particolare riferimento a MPS). Si dirà : ottimo e abbondante, che tutto sia noto agli investitori permetterà loro una migliore allocazione delle risorse (... scherzo, dai!). Una domanda sorge spontanea : perché ora? Le banche italiane sono da parecchio tempo a quotazioni minime e quindi in situazione problematica non di breve periodo.
      Il parallelo con manipulite a me viene spontaneo. Nel 1974 in piena bufera petrolifera con i pretori d'assalto di Genova che avevano trovato casualmente un intero magazzino
      di marmellata pieno di mani di politici e boiardi di stato, Aldo Moro in Parlamento tuonava : "Non ci faremo processare sulla pubblica piazza" (o qualcosa del genere : cito a braccio), nel 1992 la magistratura poté fare il suo lavoro abbastanza tranquillamente. Mi chiedo : è per caso arrivato il 1992 delle banche italiane?

      ps un link interessante
      http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2013/8/6/BANCHE-Mps-e-co-a-chi-giovano-gli-attacchi-di-Bankitalia-/3/417745/

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    7. @Barbara: la differenza è che la Regina, in effetti, con la crisi economica che portò al crollo dell'ancient regime non c'entrava nulla e servì da capro espiatorio. Mentre Saccomanni e Visco giocano più il ruolo di Necker :-) (e quindi meriterebbero l'attribuzione di responsabilità)

      @Neri: la questione bancaria va vista attentamente. Tutto è sempre in funzione di interessi stranieri: la caduta del bastione bancario costituirebbe in realtà la definitiva capitolazione dello Stivale al controllo coloniale. Un pò come il ducato di Milano nel Rinascimento (e/o il regno di Napoli). Forse, in vista della possibile scoperta del gioco, qualcuno tenta di affrettare i tempi...

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  6. Intanto in quel di Germania http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=11&pg=5274,chissà come rimarrano delusi i nostri piddini che attendono con ansia le elezioni tedesche di settembre,poverini.

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    1. Ignorano oltretutto che, sul piano "von Hayek per fessi" (cioè a casa nostra e non a casa loro), i puddo-piddini crucchi sono peggio della Merchele :-)

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  7. Un giurista PUDINO potrebbe arrivare con la divertente tecnica dell'interpretazione pseudoteleologica e dirti/ci: "ma l'articolo 130 è una norma programmatica senza contenuto!!" L'inizio dell'inadempimento sostanziale di un trattato.

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  8. Come diceva Saddam, nel 1991, dopo che gli USA avevano ridotto l'Iraq ed il suo esercito ad un cumulo di macerie e di rottami?

    "Abbiamo vinto la madre di tutte le battaglie!!!!"

    Ecco, ora ce ne è un altro......

    http://www.fanpage.it/saccomanni-la-recessione-e-finita/

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    1. Ormai sta diventando una gara "a reti unificate" a chi la spara più grossa...sula base di indici risibili (ma poi proprio mentre i consumi crollano con le presenze nei luoghi di vacanza e i negozi chiudono ad agosto...per non riaprire mai più?)

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    2. Nel frattempo, la stampa estera apocrifa (= non citata da "Repubblica" e "Corriere della sera"), continua a mettere a nudo la verità....

      http://www.today.it/rassegna/editoriale-berlusconi-new-york-times.html

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    3. Notare che il NYT si guarda bene dall'indicare nel m5s il soggetto portatore di una linea di politica economica alternativa alle "politiche ascetiche volute dai banchieri tedeschi". In realtà il m5s vorrebbe politiche ascetiche (taglio dipendenti pubblici e spesa pubblica, comprese le pensioni, al di là di ogni logica contributiva, casta debito pubblico, corruzione, ecc.) senza i banchieri tedeschi: certamente la ostentata invocazione del reddito di cittadinanza la dice lunga su che mercato del lavoro vogliano e di quanto non abbiano idea di come si fa a far ripartire domanda interna e investimenti.
      Anche in caso di euro exit, sulla quale alternano convinzioni ufficiali a dir poco confuse...

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  9. " E' UN WHISKY VISCO SENZA RISCHIO!"

    "Mamma mia, si sono bevuti tutto!" E' questo lo sconsolato scambio di battute tra due valletti di Palazzo Chigi incaricati di rassettare il salone ove si era tenuto poc'anzi il mirabolante vertice di Bankitalia, con Letta eccezionalmente ammesso in veste di mero uditore. Lo scenario che si è presentato dinanzi ai due poveretti era raccapricciante: una ridda di bottiglie di whisky, birra, vino e Campari a profusione sparsi ovunque; Campari, sull'onda del boom di vendite, ha festeggiato registrando oggi in Borsa un oltre 4%. Evviva il mercato interno!
    Arrivato il momento di informare il volgo sullo stato di salute del malato, i nostri tre Satiri - ebbri di vino - hanno incominciato a spararle una più grossa dell'altro.
    Il primo a dare il via alle danze è stato il giovin Letta:" c'è una situazione sociale complessa, a cui dobbiamo dare risposte, ma la ripresa c'è, ha bisogno di stabilità e la stabilità ha bisogno di comportamenti responsabili da parte di tutti."
    Visco ha poscia ribadito un sostanziale quadro di solidità(?) del sistema bancario, con la proposta di unità bancaria che potrebbe diventare la hit del semestre di presidenza europea all'Italia.
    Auguri!


    BACCOmanni, il più ciucco dei tre, in un crescendo rossiniano ha sentenziato: " la recessione è finita. Tra questo e il 4° trimestre l'economia entrerà in ripresa."
    Bisogna essere indulgenti con costoro; i tre tapini hanno confuso gli indicatori economici con i loro indici di tasso alcolemico che andavano da 0,5-0,8gr/lt fino a 0,9-1,5gr/lt: occhio ragazzi che vi giocate la patente!

    Volete i numeri? PIL del 2° trimestre (-0,2% su base congiunturale, -2% rispetto al 2012) e produzione industriale che ha fatto registrare il 22° calo congiunturale consecutivo (-2,1% su 2012).
    Anche la virago della CGIL ha affermato: " se dovessimo guardare i segnali che abbiamo noi, tutto si vede tranne la ripresa!"
    Ssst, parla piano... non urlare! Non sai che nel dopo sbronza la testa scoppia?

    Per Ferragosto vertice a quattro a li Castelli, pago io!

    Osteee!!
    Portace n'antro litro,
    che noi se lo bevemo,
    e poi j'arisponnemo
    embe', embe', che c'è?
    E quanno er vino, embe',
    c'arriva ar gozzo, embe',
    ar gargarozzo, embe',
    ce fa n'ficozzo, embe'
    pe' falla corta, pe' falla breve
    mio caro oste portace da beve, da beve, da beve!

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  10. Nota di servizio

    Forse "sfuggito", ma si consolida l'asse franco-tedesco del progetto euristico, contrariamente a coloro che continuano a credere che nella Francia la possibilità di un "fronte" comune.
    Come si consolida l'ipotesi del Badoglio "renziano" supportato dai "repubblicani" (de)benedettini, dall'ala confindustriale monti-prezzemolina con un improbabile Prodi sul versante asiatico, ma sempre di svendita si parla.
    Mi sembra anche che lo sbarco degli US marines abbia bisogno di un supporto logistico oggi difficile da individuare.
    Fa caldo, cari knights, ma non disperiamo e anche se il fronte "8 settembre" di Rodotà-Landini & Co mostra evidenti e sostanziali "bachi" nell'analisi economico giuridica, la trincea della Costituzione si allarga e, anche se "beyond", in questo percorso di consapevolezza per ora sono riscontri importanti.

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    1. Credo che quelli che credono al fronte comune con la Francia, cui alludi, siano i puddo-piddini :-)
      E...sì: l'asse crucco-neo Vichy è sempre stato sottostante a tutta la gestione della crisi euro (il famoso ghigno merkel-sarkò alle spalle di B.).
      Ma è un asse con un'intrinseca debolezza: il popolo francese, non se ne avvantaggia (quello crucco accetta tutto, ormai l'abbiamo capito: basta additargli un PIG colpevole delle sue sventure).
      E, insomma, tra Le Pen, sollevazione italica (oltre il neo-badoglismo, ovviamente) e prospettive di intervento libera-tutti USA l'asse sarebbe spazzato via; con tutto l'italo-PUDE. Ma hai ragione: questa prospettiva è troppo sottotraccia per predirne la realizzazione. Diciamo che si potrebbe avere un processo composito, in cui ognuna di queste forze, antagoniste dell'Asse, faccia piccoli passi, che diverrebbero sinergici una volta manifestatisi in modo sempre più evidente.

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